Lacosamide Teva: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Lacosamide Teva

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Lacosamide Teva: ultimo aggiornamento pagina: 24/09/2022 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Lacosamide Teva 50 mg compresse rivestite con film Lacosamide Teva 100 mg compresse rivestite con film Lacosamide Teva 150 mg compresse rivestite con film Lacosamide Teva 200 mg compresse rivestite con film

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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50 mg: Ogni compressa rivestita con film contiene 50 mg di lacosamide. 100 mg: Ogni compressa rivestita con film contiene 100 mg di lacosamide. 150 mg: Ogni compressa rivestita con film contiene 150 mg di lacosamide. 200 mg: Ogni compressa rivestita con film contiene 200 mg di lacosamide.

Eccipiente (i) con effetto noto

100 mg: Ogni compressa rivestita con film contiene 0,02 mg di colorante giallo tramonto FCF (E110). 150 mg: Ogni compressa rivestita con film contiene 0,29 mg di colorante giallo tramonto FCF (E110). 200 mg: Ogni compressa rivestita con film contiene 0,11 mg di Ponceau 4R (E 124).

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

 

03.0 Forma farmaceutica

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Compressa rivestita con film

50 mg: Compresse rivestite con film di colore rosa, ovali, biconvesse con inciso “50” su di un lato e lisce sull’altro lato. Dimensioni approssimative: 9,7 x 4,3 mm.

100 mg: Compresse rivestite con film di colore giallo, ovali, biconvesse con inciso “100” su di un lato e provviste di tacca sull’altro lato. Dimensioni approssimative: 12,1 x 5,4 mm.

150 mg: Compresse rivestite con film di colore arancio, ovali, biconvesse con inciso “150” su di un lato e lisce sull’altro lato. Dimensioni approssimative: 14,0 x 6,6 mm.

200 mg: Compresse rivestite con film di colore blu, ovali, biconvesse con inciso “200” su di un lato e provviste di tacca sull’altro lato. Dimensioni approssimative: 15,6 x 7,8 mm.

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Lacosamide Teva è indicato come monoterapia e come terapia aggiuntiva nel trattamento delle crisi a esordio parziale con o senza generalizzazione secondaria in adulti, adolescenti e bambini a partire dai 4 anni di età con epilessia.

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

Lacosamide deve essere assunta due volte al giorno (di solito una volta al mattino ed una volta alla sera).

Nel caso in cui si salti una dose, il paziente deve essere istruito ad assumere immediatamente la dose dimenticata ed assumere la dose successiva al consueto orario programmato. Se il paziente si rende conto della dose dimenticata a meno di 6 ore da quella successiva, egli deve essere istruito ad attendere fino al consueto orario programmato per la dose di lacosamide successiva. I pazienti non devono assumere una doppia dose.

Adolescenti e bambini di peso pari o superiore ai 50 kg e adulti

La tabella seguente riassume la dose raccomandata per gli adolescenti e per i bambini di peso pari o superiore ai 50 kg e per gli adulti. Ulteriori dettagli sono riportati in tabella.

Monoterapia Terapia aggiuntiva
Dose iniziale
Dose di carico singola (se applicabile)
100 mg/die o 200 mg/die 100 mg/die
200 mg 200 mg
Titolazione (incremento della
dose)
50 mg due volte al giorno (100
mg/die) a intervalli settimanali
50 mg due volte al giorno (100
mg/die) a intervalli settimanali
Dose massima raccomandata Fino a 600 mg/die Fino a 400 mg/die

Monoterapia

La dose iniziale raccomandata è di 50 mg due volte al giorno, che dopo una settimana deve essere aumentata ad una dose terapeutica iniziale di 100 mg due volte al giorno.

Lacosamide può anche essere iniziata alla dose di 100 mg due volte al giorno in base alla valutazione da parte del medico sulla necessità di ridurre le crisi rispetto ai potenziali effetti indesiderati.

La dose di mantenimento può essere ulteriormente aumentata di 50 mg due volte al giorno (100 mg/die) a intervalli settimanali a seconda della risposta clinica e della tollerabilità, fino ad una dose massima giornaliera raccomandata di 300 mg due volte al giorno (600 mg/die).

In pazienti che hanno raggiunto una dose superiore a 400 mg/die e che necessitano di un ulteriore medicinale antiepilettico, si deve seguire la posologia sottostante che è raccomandata per la terapia aggiuntiva.

Terapia aggiuntiva

La dose iniziale raccomandata è di 50 mg due volte al giorno, che dopo una settimana deve essere aumentata ad una dose terapeutica iniziale di 100 mg due volte al giorno.

La dose di mantenimento può essere ulteriormente aumentata di 50 mg due volte al giorno (100 mg/die) a intervalli settimanali a seconda della risposta clinica e della tollerabilità, fino ad una dose massima giornaliera raccomandata di 400 mg (200 mg due volte al giorno).

Inizio del trattamento con lacosamide con una dose di carico

Il trattamento con lacosamide può anche essere iniziato con una singola dose di carico di 200 mg, seguita, approssimativamente 12 ore più tardi, da una dose di mantenimento di 100 mg due volte al giorno (200 mg/die). Successivi aggiustamenti della dose devono essere effettuati in base alla risposta e alla tollerabilità individuali, come descritto sopra. Una dose di carico può essere utilizzata per iniziare il trattamento dei pazienti in quelle situazioni in cui il medico stabilisce che debba essere garantito un rapido raggiungimento della concentrazione plasmatica di lacosamide allo steady state e dell’effetto terapeutico. Questa deve essere somministrata sotto supervisione medica tenendo in considerazione il potenziale incremento dell’incidenza di una grave aritmia cardiaca e delle reazioni avverse a carico del Sistema nervoso centrale (vedere paragrafo 4.8). La somministrazione di una dose di carico non è stata studiata in condizioni acute come lo stato epilettico.

Interruzione del trattamento

In base alla pratica clinica corrente, nel caso in cui lacosamide debba essere sospesa, si raccomanda di farlo gradualmente (es. scalare la dose giornaliera di 200 mg ogni settimana). Nei pazienti che sviluppano una grave aritmia cardiaca, deve essere eseguita la valutazione clinica del rapporto rischio/beneficio e, se necessario, il trattamento con lacosamide deve essere interrotto.

Popolazioni speciali

Anziani (di età superiore ai 65 anni)

Non è necessario alcun aggiustamento posologico nei pazienti anziani, tuttavia deve essere tenuta in considerazione una riduzione della clearance renale associata all’età, con aumento dei livelli di AUC (vedere il paragrafo seguente “Danno renale” e il paragrafo 5.2). Sono disponibili limitati dati clinici nei pazienti anziani con epilessia, in particolare a dosi superiori a 400 mg/die (vedere paragrafi 4.4, 4.8 e 5.1).

Danno renale

In pazienti adulti e pediatrici con danno renale di grado lieve e moderato (CLCR > 30 ml/min) non è necessario alcun aggiustamento posologico. Una dose di carico di 200 mg può essere presa in considerazione nei pazienti pediatrici di peso pari o superiore ai 50 kg e nei pazienti adulti con danno renale di grado lieve o moderato, ma deve essere eseguita con cautela una successiva titolazione della dose (> 200 mg al giorno).

Nei pazienti pediatrici di peso pari o superiore ai 50 kg e nei pazienti adulti con danno renale grave (CLCR ≤ 30 ml/min) o con malattia renale allo stadio finale, si raccomanda una dose massima di 250 mg/die e la titolazione della dose deve essere eseguita con cautela in questi pazienti. Qualora fosse indicata una dose di carico, deve essere utilizzata una dose iniziale di 100 mg seguita da un regime di 50 mg due volte al giorno per la prima settimana. Nei pazienti pediatrici di peso inferiore ai 50 kg con grave danno renale (CLCR ≤ 30 ml/min) e in quelli con patologia renale allo stadio finale si raccomanda una riduzione del 25% della dose massima. In tutti i pazienti che richiedono emodialisi, si raccomanda la somministrazione di una dose supplementare, fino al 50 % della singola dose utilizzata per raggiungere la dose giornaliera, al termine di ogni seduta di dialisi. Il trattamento dei pazienti con malattia renale allo stadio finale deve essere effettuato con cautela, poiché vi è una esperienza clinica limitata ed esiste la possibilità di accumulo di un metabolita (privo di attività farmacologica nota).

Compromissione epatica

È raccomandata una dose massima di 300 mg/die nei pazienti pediatrici di peso pari o superiore ai 50 kg e nei pazienti adulti con compromissione epatica di grado da lieve a moderato.

La titolazione in questi pazienti deve essere effettuata con cautela, tenendo in considerazione un eventuale danno renale coesistente. Negli adolescenti e negli adulti di peso pari o superiore a 50 kg, una dose di carico di 200 mg può essere presa in considerazione, ma deve essere eseguita con cautela una successiva titolazione della dose (> 200 mg al giorno). Sulla base dei dati relativi agli adulti, nei pazienti pediatrici di peso inferiore ai 50 kg con compromissione epatica di grado da lieve a moderato si deve applicare una riduzione del 25% della dose massima. La farmacocinetica di lacosamide non è stata studiata in pazienti con compromissione epatica grave (vedere paragrafo 5.2). Lacosamide deve essere somministrata in pazienti adulti e pediatrici con compromissione epatica grave solo quando si prevede che i benefici terapeutici attesi superino i possibili rischi. Potrebbe risultare necessario un aggiustamento della dose, monitorando con attenzione l’attività della malattia e i potenziali eventi avversi nel paziente.

Popolazione pediatrica

Il medico deve prescrivere la formulazione e il dosaggio più appropriati in base a peso e dose.

Adolescenti e bambini di peso pari o superiore ai 50 kg

La posologia per gli adolescenti e i bambini di peso pari o superiore ai 50 kg è la stessa utilizzata negli adulti (vedi sopra).

Bambini (dai 4 anni di età) e adolescenti di peso inferiore ai 50 kg

La dose è determinata sulla base del peso corporeo. Si raccomanda pertanto di iniziare la terapia con lo sciroppo per poi passare alle compresse, se lo si desidera.

Monoterapia

La dose iniziale raccomandata è di 2 mg/kg/die che dopo una settimana deve essere aumentata a una dose terapeutica iniziale di 4 mg/kg/die.

La dose di mantenimento può essere ulteriormente aumentata di 2 mg/kg/die a intervalli settimanali a seconda della risposta clinica e della tollerabilità. La dose deve essere aumentata gradualmente fino a ottenere la risposta ottimale. Nei bambini di peso inferiore ai 40 kg, si raccomanda una dose massima fino a 12 mg/kg/die. Nei bambini di peso compreso fra i 40 e i 50 kg, si raccomanda una dose massima di 10 mg/kg/die.

La tabella seguente riassume la posologia raccomandata in monoterapia per bambini e adolescenti di peso inferiore ai 50 kg.

Dose iniziale
Dose di carico singola
2 mg/kg/die
Non raccomandata
Titolazione (incremento della dose) 2 mg/kg/die ogni settimana
Dose massima raccomandata in pazienti < 40 kg Fino a 12 mg/kg/die
Dose massima raccomandata in pazienti ≥ 40 kg
fino a < 50 kg
Fino a 10 mg/kg/die

Terapia aggiuntiva

La dose iniziale raccomandata è di 2 mg/kg/die che dopo una settimana deve essere aumentata ad una dose terapeutica iniziale di 4 mg/kg/die.

La dose di mantenimento può essere ulteriormente aumentata di 2 mg/kg/die a intervalli settimanali a seconda della risposta clinica e della tollerabilità. La dose deve essere aumentata gradualmente fino a ottenere la risposta ottimale. Nei bambini di peso inferiore ai 20 kg, a causa di una maggiore clearance rispetto agli adulti, si raccomanda una dose massima fino a 12 mg/kg/die. Nei bambini di peso compreso fra i 20 e i 30 kg, si raccomanda una dose massima di 10 mg/kg/die e nei bambini di peso compreso fra i 30 e i 50 kg, si raccomanda una dose massima di 8 mg/kg/die, sebbene in studi in aperto (vedere i paragrafi 4.8 e 5.2), una dose fino a 12 mg/kg/die sia stata utilizzata da un piccolo numero di questi bambini.

La tabella seguente riassume la posologia raccomandata in terapia aggiuntiva per bambini e adolescenti di peso inferiore ai 50 kg.

Dose iniziale
Dose di carico singola
2 mg/kg/die
Non raccomandata
Titolazione (incremento della dose) 2 mg/kg/die ogni settimana
Dose massima raccomandata in pazienti < 20 kg Fino a 12 mg/kg/die
Dose massima raccomandata in pazienti ≥ 20 kg
fino a < 30 kg
Fino a 10 mg/kg/die
Dose massima raccomandata in pazienti ≥ 30 kg fino a < 50 kg Fino a 8 mg/kg/die

Dose di carico

La somministrazione di una dose di carico non è stata studiata nei bambini. L’uso di una dose di carico non è raccomandato negli adolescenti e nei bambini di peso inferiore ai 50 kg.

Bambini di età inferiore ai 4 anni

La sicurezza e l’efficacia di lacosamide nei bambini di età inferiore ai 4 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili.

Modo di somministrazione

Le compresse rivestite con film di lacosamide sono da intendersi per uso orale. Lacosamide può essere assunta con o senza cibo.

 

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Pre-esistente blocco atrioventricolare (AV) di secondo o terzo grado.

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Ideazione e comportamento suicidario

In pazienti trattati con medicinali antiepilettici per varie indicazioni sono stati segnalati ideazione e comportamento suicidari. Una meta-analisi di studi clinici randomizzati e controllati verso placebo, eseguiti con medicinali antiepilettici, ha anche evidenziato un lieve incremento del rischio di idea e comportamento suicida. Il meccanismo di tale rischio non è noto e i dati disponibili non escludono la possibilità di un aumentato rischio con lacosamide.

Pertanto, i pazienti devono essere monitorati per la comparsa di segni di ideazione e comportamento suicidario, e deve essere preso in considerazione un trattamento appropriato. I pazienti (e coloro che se ne prendono cura) devono essere avvertiti di consultare il medico nel caso in cui emergano segni di ideazione e comportamento suicidari (vedere paragrafo 4.8).

Ritmo e conduzione cardiaca

Durante gli studi clinici con lacosamide, è stato osservato un prolungamento dose-dipendente dell’intervallo PR. La lacosamide deve essere somministrata con cautela in pazienti con condizioni proaritmiche preesistenti quali pazienti con noti problemi della conduzione cardiaca, o con gravi cardiopatie (per es. ischemia/infarto del miocardio, insufficienza cardiaca, cardiopatia strutturale o canalopatia cardiaca da difetti del canale del sodio) o pazienti trattati con medicinali che influenzino la conduzione cardiaca, tra cui medicinali antiaritmici e antiepilettici bloccanti i canali del sodio ( vedere paragrafo 4.5), cosi come in pazienti anziani.

In questi pazienti bisogna considerare di eseguire un ECG prima di un aumento della dose di lacosamide oltre 400 mg/die e dopo la titolazione di lacosamide allo steady-state.

Negli studi clinici controllati con placebo con lacosamide in pazienti con epilessia, non sono stati riportati fibrillazione o flutter atriale; tuttavia, entrambi sono stati riportati negli studi sull’epilessia in aperto e nell’esperienza post-marketing.

Nell’esperienza post-marketing, è stato riportato il blocco AV (incluso blocco AV di secondo grado o superiore). In pazienti con patologie proaritmiche è stata riportata tachiaritmia ventricolare. In casi rari questi eventi hanno portato ad asistolia, arresto cardiaco e morte in pazienti con patologie proaritimiche preesistenti.

I pazienti devono essere messi a conoscenza dei sintomi dell’aritmia cardiaca (ad es. polso lento, accelerato o irregolare, palpitazioni, respiro affannoso, sensazione di stordimento, svenimento) .I pazienti devono essere avvisati di consultare immediatamente il medico qualora si presentino questi sintomi.

Capogiro

Il trattamento con lacosamide è stato associato alla comparsa di capogiro, che può aumentare il rischio di lesioni accidentali o cadute. Pertanto, si dovrà consigliare ai pazienti di fare attenzione fino a quando non avranno familiarizzato con i potenziali effetti di questo medicinale (vedere paragrafo 4.8).

Possibilità di peggioramento elettroclinico in determinate sindromi epilettiche pediatriche La sicurezza e l’efficacia di lacosamide in pazienti pediatrici con sindromi epilettiche, in cui crisi focali e generalizzate possono coesistere, non è stata determinata.

100 mg & 150 mg:

Questo medicinale contiene giallo tramonto FCF (E110) che può causare reazioni allergiche.

200 mg:

Questo medicinale contiene Ponceau 4R (E 124) che può causare reazioni allergiche.

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Lacosamide deve essere somministrata con cautela in pazienti trattati con medicinali che notoriamente portano ad un prolungamento dell’intervallo PR (inclusi i medicinali antiepilettici che bloccano il canale del sodio), e in pazienti trattati con antiaritmici. Tuttavia, l’analisi dei sottogruppi negli studi clinici non ha evidenziato un prolungamento più marcato dell’intervallo PR nei pazienti in trattamento concomitante con carbamazepina o lamotrigina.

Dati in vitro

I dati suggeriscono per lacosamide un basso potenziale di interazione. Gli studi effettuati in vitro indicano che lacosamide, alle concentrazioni plasmatiche osservate negli studi clinici, non determina induzione dei citocromi CYP1A2, CYP 2B6 e CYP 2C9 né inibizione dei citocromi CYP1A1, CYP 1A2, CYP 2A6, CYP 2B6, CYP 2C8, CYP 2C9, CYP 2D6 e CYP 2E1. Uno studio condotto in vitro ha dimostrato che lacosamide non viene trasportata dalla P-glicoproteina a livello intestinale. Dati in vitro dimostrano che i citocromi CYP2C9, CYP2C19 e CYP3A4 sono in grado di catalizzare la formazione del metabolita O-demetilato.

Dati in vivo

Lacosamide non inibisce o induce i citocromi CYP2C19 e CYP 3A4 in maniera clinicamente rilevante. Lacosamide non ha influenzato l’AUC del midazolam (metabolizzato dal citocromo CYP3A4, lacosamide somministrata alla dose di 200 mg due volte al giorno), ma la Cmax del midazolam è risultata lievemente incrementata (30 %). Lacosamide non ha avuto effetto sulla farmacocinetica dell’omeprazolo (metabolizzato dai citocromi CYP2C19 e CYP 3A4, lacosamide somministrata alla dose di 300 mg due volte al giorno).

L’ omeprazolo (40 mg una volta al giorno), inibitore del CYP2C19, non ha dato luogo ad una variazione clinicamente rilevante dell’esposizione a lacosamide. Di conseguenza, è improbabile che inibitori moderati del CYP2C19 influenzino l’esposizione sistemica a lacosamide in maniera clinicamente rilevante.

Si raccomanda cautela nel trattamento concomitante con potenti inibitori del CYP2C9 (ad es. fluconazolo) e del CYP3A4 (ad es. itraconazolo, ketoconazolo, ritonavir, claritromicina), che possono portare ad un incremento nell’esposizione sistemica a lacosamide. Tali interazioni non sono state accertate in vivo, ma sono possibili sulla base dei dati in vitro.

Potenti induttori enzimatici quali la rifampicina o l’erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) possono ridurre moderatamente l’esposizione sistemica di lacosamide. Di conseguenza, ogni trattamento con questi induttori enzimatici deve essere iniziato o sospeso con cautela.

Medicinali antiepilettici

Negli studi di interazione, lacosamide non ha influenzato in maniera significativa le concentrazioni plasmatiche di carbamazepina e acido valproico. I livelli plasmatici di lacosamide non sono stati alterati dalla carbamazepina e dall’acido valproico. Analisi farmacocinetiche di popolazione in gruppi di età diversi hanno evidenziato che il trattamento concomitante con altri medicinali antiepilettici, noti per essere degli induttori enzimatici (carbamazepina, fenitoina, fenobarbitale, a diversi dosaggi), ha ridotto l’esposizione sistemica complessiva di lacosamide del 25 % negli adulti e del 17% in pazienti pediatrici.

Contraccettivi orali

In uno studio di interazione non è stata riscontrata alcuna interazione clinicamente rilevante tra lacosamide e i contraccettivi orali etinilestradiolo e levonorgestrel. Le concentrazioni di progesterone non hanno subito influenze quando i due medicinali sono stati somministrati contemporaneamente.

Altri

Studi di interazione hanno dimostrato che lacosamide non ha alcun effetto sulla farmacocinetica della digossina. Non vi è alcuna interazione clinicamente rilevante tra lacosamide e metformina.

La somministrazione contemporanea di warfarin con lacosamide non risulta in un cambiamento clinicamente rilevante nella farmacocinetica e nella farmacodinamica di warfarin.

Sebbene non siano disponibili dati riguardanti l’interazione di lacosamide con l’alcol, un effetto farmacodinamico non può essere escluso.

La lacosamide presenta un basso legame con le proteine plasmatiche (meno del 15 %). Di conseguenza, la presenza di interazioni clinicamente rilevanti con altri medicinali mediante competizione per i siti di legame con le proteine è considerata improbabile.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

Rischio correlato all’epilessia e ai medicinali antiepilettici in generale

Per tutti i medicinali antiepilettici, è stato dimostrato che nella progenie delle donne con epilessia sottoposte a trattamento la prevalenza di malformazioni è da due a tre volte superiore rispetto a quella, approssimativamente del 3 %, della popolazione generale. Nella popolazione trattata, un aumento delle malformazioni è stato osservato nelle donne sottoposte a politerapia; tuttavia, non è stato possibile comprendere fino a che punto tali malformazioni fossero causate dal trattamento e/o dalla patologia.

Inoltre, una terapia antiepilettica efficace non deve essere interrotta, in quanto una esacerbazione della malattia può essere nociva sia per la madre che per il feto.

Rischio correlato a lacosamide

Non vi sono dati adeguati sull’uso di lacosamide nelle donne gravide. Dagli studi condotti sugli animali, non risultano effetti teratogeni nei ratti o nei conigli, mentre sono stati osservati effetti embriotossici nei ratti e nei conigli in seguito alla somministrazione di dosi tossiche per la madre (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per la specie umana non è noto.

Lacosamide non deve essere somministrata durante la gravidanza se non in caso di effettiva necessità (se il beneficio per la madre risulta chiaramente superiore al potenziale rischio per il feto). Se una donna sta pianificando una gravidanza, l’utilizzo di questo medicinale deve essere accuratamente rivalutato.

Allattamento

Non è noto se lacosamide venga escreta nel latte materno umano. Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso. Gli studi sugli animali hanno mostrato escrezione di lacosamide nel latte materno. A scopo precauzionale, l’allattamento al seno deve essere interrotto durante la terapia con lacosamide.

Fertilità

Nei ratti non sono state osservate reazioni avverse sulla fertilità maschile o femminile o sulla riproduzione a dosi che hanno comportato una esposizione plasmatica (AUC) fino a circa 2 volte l’AUC plasmatica nell’uomo conseguente alla somministrazione della dose massima raccomandata per l’uomo (MRHD).

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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La lacosamide esercita un’influenza lieve o moderata sulla capacità di guidare veicoli e usare macchinari. Il trattamento con lacosamide è stato associato a capogiro e visione offuscata.

Di conseguenza, si deve raccomandare ai pazienti di non guidare o utilizzare altri macchinari potenzialmente pericolosi fino a che non sapranno in quale modo gli effetti di lacosamide influenzano la loro abilità di eseguire queste attività.

 

04.8 Effetti indesiderati

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Riassunto del profilo di sicurezza

In base ad una analisi degli studi clinici controllati verso placebo nella terapia aggiuntiva, condotti su 1308 pazienti con crisi a esordio parziale, il 61,9 % dei pazienti randomizzati al gruppo lacosamide ed il 35,2 % di quelli randomizzati al gruppo placebo hanno riportato almeno una reazione avversa. Le reazioni avverse più frequentemente riportate (≥ 10 %) in seguito a trattamento con lacosamide sono state: capogiro, cefalea, nausea e diplopia. Tali reazioni erano solitamente di intensità da lieve a moderata. Alcune erano dose-dipendenti e miglioravano con la riduzione della dose. L’incidenza e la gravità delle reazioni avverse riguardanti il sistema nervoso centrale (SNC) e il tratto gastrointestinale (GI) normalmente diminuivano nel tempo.

In tutti questi studi controllati, la percentuale di pazienti che ha interrotto la terapia a causa di reazioni avverse è stata del 12,2 % per i pazienti randomizzati al gruppo lacosamide e dell’1,6 % per i pazienti randomizzati al gruppo placebo. La reazione avversa che più comunemente ha determinato l’interruzione della terapia è stata il capogiro.

L’incidenza delle reazioni avverse a carico del sistema nervoso centrale, come il capogiro, può essere più elevata a seguito di una dose di carico.

Sulla base dell’analisi dei dati provenienti da uno studio clinico di non-inferiorità sulla monoterapia, che metteva a confronto lacosamide con carbamazepina a rilascio controllato (RC), le reazioni avverse più frequentemente riportate (≥ 10 %) per lacosamide sono state cefalea e capogiro. Il tasso di interruzione dovuta a reazioni avverse è stato del 10,6 % per i pazienti trattati con lacosamide e del 15,6 % per i pazienti trattati con carbamazepina RC.

Sintesi in forma di tabella delle reazioni avverse

Nella tabella seguente sono elencate per frequenza le reazioni avverse segnalate nel corso degli studi clinici e nell’esperienza post-marketing. Le frequenze vengono definite come molto comune (≥1/10), comune (da ≥1/100 a <1/10), non comune (da ≥1/1.000 a <1/100) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Entro ciascun gruppo di frequenze, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravità.

Classificazione per
sistemi e organi
Molto
comune
Comune Non comune Non nota
Patologie del
sistema emolinfopoietico
Agranulocitosi(1)
Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità a farmaci(1) Reazione a farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici
(DRESS)(1,2)
Disturbi psichiatrici Depressione
Stato confusionale Insonnia(1)
Aggressione Agitazione(1) Umore euforico(1) Disturbo psicotico(1) Tentato suicidio(1) Idea suicida
Allucinazione(1)
Patologie del sistema nervoso Capogiro Cefalea Disturbo dell’equilibrio Compromissione della memoria Disturbo cognitivo Sonnolenza Tremore Nistagmo Ipoestesia Disartria Alterazione dell’attenzione
Parestesia
Sincope(2) Coordinazione anormale Convulsione(3)
Patologie dell’occhio Diplopia Visione offuscata
Patologie dell’orecchio e del
labirinto
Vertigine Tinnito
Patologie cardiache Blocco atrioventricolare(1,2) Bradicardia(1,2) Fibrillazione atriale(1,2)
Flutter atriale(1,2)
Tachiaritmia ventricolare(1)
Patologie gastrointestinali Nausea Vomito Stipsi Flatulenza Dispepsia Bocca secca
Diarrea
Patologie epatobiliari Prova di funzionalità epatica anormale(2)
Enzima epatico aumentato (> 2x LSN) (1)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Prurito
Eruzione cutanea(1)
Angioedema(1) Orticaria(1) Sindrome di Stevens-Johnson
(1)
Necrolisi tossica epidermica (1)
Patologie del sistema muscoloscheletrico
e del tessuto connettivo
Spasmi muscolari
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Alterazione dell’andatura Astenia Stanchezza Irritabilità Sensazione di
ebbrezza
Traumatismo,
avvelenamento e
Cadute
Lacerazione della
complicazioni da procedura cute Contusione

(1) Reazioni avverse riportate nell’esperienza post-marketing.

(2) Vedere Descrizione di reazioni avverse selezionate.

(3) Riportata in studi in aperto.

Descrizione delle reazioni avverse selezionate

L’utilizzo di lacosamide è associato ad un prolungamento dose-dipendente dell’intervallo PR. È possibile la comparsa di reazioni avverse (es. blocco atrioventricolare, sincope, bradicardia) associate con tale prolungamento. Negli studi clinici sulla terapia aggiuntiva in pazienti con epilessia, il tasso di incidenza del blocco atrioventricolare (AV) di primo grado riportato è non comune, dello 0,7 %, 0 %, 0,5 % e 0 % nei gruppi lacosamide 200 mg, 400 mg, 600 mg o placebo, rispettivamente. Non sono stati osservati episodi di blocco AV di secondo grado o superiore in questi studi. Tuttavia, casi di blocco AV di secondo e terzo grado associati al trattamento con lacosamide sono stati riportati nell’esperienza successiva alla commercializzazione. Nello studio clinico sulla monoterapia nel quale lacosamide è stata messa a confronto con carbamazepina RC, l’entità dell’aumento dell’intervallo PR è stato paragonabile tra lacosamide e carbamazepina.

Il tasso di incidenza della sincope riportato nei dati aggregati degli studi clinici sulla terapia aggiuntiva è non comune e non differisce nei pazienti con epilessia del gruppo lacosamide (n=944) (0,1 %) e del gruppo placebo (n=364) (0,3 %). Nello studio clinico sulla monoterapia nel quale lacosamide è stata messa a confronto con carbamazepina RC, la sincope è stata riportata in 7/444 (1,6 %) pazienti trattati con lacosamide e in 1/442 (0,2 %) pazienti trattati con carbamazepina RC.

Negli studi clinici di breve durata non sono stati riportati fibrillazione o flutter atriale; tuttavia, entrambi sono stati riportati negli studi clinici in aperto in pazienti con epilessia e nell’esperienza successiva alla commercializzazione.

Anomalie nei test di laboratorio

Negli studi clinici controllati verso placebo con lacosamide sono state osservate anormalità nei test di funzionalità epatica in pazienti adulti con crisi a esordio parziale che assumevano concomitantemente da 1 a 3 medicinali antiepilettici. Incrementi della ALT fino a ≥ 3x LSN (Limite Superiore della Norma) si sono verificati nello 0,7 % (7/935) dei pazienti trattati con locosamide e nello 0% (0/356) dei pazienti trattati con placebo.

Reazioni di ipersensibilità multiorgano

In pazienti trattati con alcuni medicinali antiepilettici sono state riportate reazioni di ipersensibilità multiorgano (anche note come Reazione a Farmaco con Eosinofilia e Sintomi Sistemici, DRESS). Tali reazioni si manifestano in maniera variabile, ma tipicamente si presentano con febbre ed eruzione cutanea e possono essere associate con il coinvolgimento di diversi sistemi di organi. Se si sospetta una reazione di ipersensibilità multiorgano, il trattamento con lacosamide deve essere interrotto.

Popolazione pediatrica

Il profilo di sicurezza di lacosamide in studi controllati con placebo (vedere i dettagli degli studi al paragrafo 5.1) e in studi in aperto in (n=408) terapia aggiuntiva nei bambini a partire dai 4 anni di età è coerente con il profilo di sicurezza osservato negli adulti sebbene la frequenza di alcune reazioni avverse (sonnolenza, vomito e convulsioni) sia aumentata e siano state segnalate ulteriori reazioni avverse (nasofaringite, piressia, faringite, diminuzione dell’appetito ridotto, letargia e comportamento anomalo) nei pazienti pediatrici: nasofaringite (15,7%), vomito (14,7%) , sonnolenza (14,0%), capogiro (13,5%), piressia (13,0%), convulsioni (7,8%), appetito ridotto (5,9%), faringite (4,7%), letargia (2,7%) e comportamento anormale (1,7%).

Un totale di 67,8% dei pazienti randomizzati con lacosamide e 58,1% dei pazienti randomizzati con il placebo hanno segnalato almeno una reazione avversa.

Le funzioni comportamentali, cognitive ed emotive sono state misurate tramite questionari Achenbach CBCL e BRIEF, che sono stati sottoposti sia al basale che durante gli studi, e sono state riscontrate sostanzialmente stabili durante il corso degli studi clinici.

Popolazione anziana

Nello studio sulla monoterapia che ha messo a confronto lacosamide con carbamazepina RC, le tipologie di reazioni avverse correlate a lacosamide in pazienti anziani (≥ 65 anni di età) sembrano essere simili a quelle osservate in pazienti con meno di 65 anni di età. Tuttavia, è stata segnalata una più alta incidenza (con una differenza ≥ 5%) di cadute, diarrea e tremore nei pazienti anziani rispetto ai pazienti adulti più giovani. La più frequente reazione avversa a livello cardiaco riportata negli anziani rispetto alla popolazione adulta più giovane è stata il blocco atrioventricolare di primo grado. Questo è stato riportato con lacosamide nel 4,8 % (3/62) dei pazienti anziani contro l’1,6 % (6/382) dei pazienti adulti più giovani. Il tasso di interruzione dovuta a eventi avversi osservato con lacosamide è stato del 21,0 % (13/62) nei pazienti anziani contro il 9,2 % (35/382) nei pazienti adulti più giovani. Queste differenze tra pazienti anziani e pazienti adulti più giovani sono risultate simili a quelle osservate nel gruppo di confronto attivo Segnalazione di sospette reazioni avverse

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

 

04.9 Sovradosaggio

Indice

Sintomi

I sintomi osservati dopo un sovradosaggio accidentale o intenzionale di lacosamide sono principalmente associati al SNC e al sistema gastrointestinale.

I tipi di reazioni avverse manifestatisi nei pazienti esposti a dosi di lacosamide superiori a 400 mg fino a 800 mg non erano clinicamente diversi da quelli dei pazienti trattati con le dosi raccomandate.

Le reazioni riportate dopo un’assunzione superiore a 800 mg sono capogiro, nausea, vomito,

crisi convulsive (crisi convulsive tonico-cloniche generalizzate, stato epilettico). Sono stati anche osservati disturbi della conduzione cardiaca, shock e coma. Sono stati riportati decessi in pazienti in seguito all’assunzione di un singolo sovradosaggio acuto di diversi grammi di lacosamide.

Trattamento

Non esiste un antidoto specifico in caso di sovradosaggio con lacosamide. Il trattamento del sovradosaggio di lacosamide deve includere misure generali di supporto e, se necessario, può includere l’emodialisi (vedere paragrafo 5.2).

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: antiepilettici, altri antiepilettici, codice ATC: N03AX18 Meccanismo di azione Il principio attivo, lacosamide (R-2-acetamido-N-benzil-3-metossipropionamide) è un aminoacido a cui sono stati aggiunti altri gruppi funzionali.

Il preciso meccanismo d’azione attraverso cui lacosamide esercita l’effetto antiepilettico nell’uomo non è stato ancora del tutto spiegato. Studi di elettrofisiologia condotti in vitro hanno dimostrato che lacosamide potenzia selettivamente l’inattivazione lenta dei canali del sodio voltaggio-dipendenti, dando luogo ad una stabilizzazione delle membrane neuronali ipereccitabili.

Effetti farmacodinamici

Lacosamide ha mostrato un effetto protettivo nei confronti delle crisi convulsive in un ampio spettro di modelli animali di crisi parziali e generalizzate primarie ed ha ritardato l’insorgere del kindling.

In studi pre-clinici, lacosamide, in combinazione con levetiracetam, carbamazepina, fenitoina, valproato, lamotrigina, topiramato o gabapentin, ha mostrato effetti anticonvulsivanti sinergici o additivi.

Efficacia e sicurezza clinica Popolazione adulta

Monoterapia

L’efficacia di lacosamide come monoterapia è stata stabilita in un confronto di non-inferiorità in doppio cieco, a gruppi paralleli, verso carbamazepina RC in 886 pazienti di età pari o superiore a 16 anni con epilessia di nuova o recente diagnosi. I pazienti dovevano presentare crisi a esordio parziale non provocate con o senza generalizzazione secondaria. I pazienti sono stati randomizzati ad assumere compresse di carbamazepina RC o lacosamide, in un rapporto 1:1. La posologia era basata sulla risposta alle dosi che variavano da 400 a 1200 mg/die per carbamazepina RC e da 200 a 600 mg/die per lacosamide. La durata del trattamento è stata fino a 121 settimane a seconda della risposta clinica. I tassi stimati di libertà dalle crisi a 6 mesi sono stati del 89,8 % per i pazienti trattati con lacosamide e del 91,1 % per i pazienti trattati con carbamazepina RC utilizzando il metodo di analisi di sopravvivenza Kaplan-Meier. La differenza assoluta aggiustata tra i trattamenti era -1,3 % (95 % IC: – 5,5, 2,8). Le stime Kaplan-Meier dei tassi di libertà dalle crisi a 12 mesi sono state 77,8 % per i pazienti trattati con lacosamide e 82,7 % per i pazienti trattati con carbamazepina RC.

I tassi di libertà dalle crisi a 6 mesi nei pazienti anziani di 65 anni e oltre (62 pazienti nel braccio lacosamide, 57 pazienti nel braccio carbamazepina RC) sono risultati simili tra i due gruppi di trattamento. I tassi erano anche simili a quelli osservati nella popolazione generale. Nella popolazione anziana, la dose di mantenimento di lacosamide è stata di 200 mg/die in 55 pazienti (88,7 %), di 400 mg/die in 6 pazienti (9,7 %) e la dose è stata aumentata oltre i 400 mg/die in 1 paziente (1,6 %).

Conversione alla monoterapia

L’efficacia e la sicurezza di lacosamide nella conversione alla monoterapia sono state valutate in uno studio multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, con controllo storico. In questo studio, 425 pazienti di età compresa tra 16 e 70 anni, con crisi epilettiche a esordio parziale non controllate, in trattamento con dosi stabili di 1 o 2 medicinali antiepilettici disponibili in commercio, sono stati randomizzati per essere convertiti alla monoterapia con lacosamide (400 mg/die o 300 mg/die in un rapporto 3:1). Nei pazienti trattati che hanno completato la titolazione e hanno iniziato a sospendere i medicinali antiepilettici (rispettivamente 284 e 99), la monoterapia è stata mantenuta nel 71,5 % e nel 70,7 % dei soggetti rispettivamente per 57-105 giorni (mediana di 71 giorni), oltre il periodo di osservazione mirata di 70 giorni.

Terapia aggiuntiva

L’efficacia di lacosamide come terapia aggiuntiva alle dosi raccomandate (200 mg/die, 400 mg/die) è stata valutata in 3 studi clinici multicentrici, randomizzati, controllati verso placebo, con un periodo di mantenimento di 12 settimane. Negli studi controllati verso placebo in cui è stato utilizzato come terapia aggiuntiva, lacosamide ha dimostrato di essere efficace anche alla dose di 600 mg/die, sebbene l’efficacia si sia dimostrata simile a quella ottenuta con 400 mg/die e la dose sia stata meno tollerata dai pazienti a causa delle reazioni avverse a carico del SNC e del tratto gastrointestinale. La dose di 600 mg/die non è pertanto raccomandata. La dose massima raccomandata corrisponde a 400 mg/die. Questi studi hanno coinvolto un totale di 1308 pazienti con un’anamnesi media di 23 anni di crisi a esordio parziale, e sono stati disegnati allo scopo di valutare l’efficacia e la sicurezza di lacosamide, in associazione con 1-3 medicinali antiepilettici, in pazienti con crisi a esordio parziale con o senza generalizzazione secondaria non ben controllate dalla terapia. Complessivamente, la percentuale di pazienti che hanno ottenuto una riduzione della frequenza delle crisi pari al 50 %, è stata del 23 %, 34 % e 40 % per il placebo, per lacosamide 200 mg/die e lacosamide 400 mg/die.

La farmacocinetica e la sicurezza di una singola dose di carico di lacosamide per via endovenosa sono state determinate in uno studio multicentrico in aperto disegnato per valutare la sicurezza e la tollerabilità di un rapido inizio del trattamento con lacosamide utilizzando una singola dose di carico per via endovenosa (inclusa la dose di 200 mg) seguita dalla somministrazione di due dosi orali giornaliere (equivalenti alla dose per via endovenosa) come terapia aggiuntiva in soggetti adulti dai 16 ai 60 anni di età con crisi a esordio parziale.

Popolazione pediatrica

Le crisi ad esordio parziale hanno un’espressione clinica simile nei bambini a partire dai 4 anni di età e negli adulti. L’efficacia di lacosamide nei bambini a partire dai 4 anni di età è stata estrapolata da dati di adolescenti e adulti con crisi ad esordio parziale, per i quali si prevedeva una risposta simile, a condizione che fossero stabiliti gli adattamenti della dose pediatrica (vedere paragrafo 4.2) e che ne fosse stata dimostrata la sicurezza (vedere paragrafo 4.8).

L’efficacia supportata dal principio di estrapolazione sopra riportato è stata confermata da uno studio in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo. Lo studio consisteva in un periodo basale di 8 settimane seguito da un periodo di titolazione di 6 settimane. Pazienti eleggibili in regime posologico stabile con 1 fino a ≤ 3 medicinali antiepilettici, che hanno comunque manifestato almeno 2 crisi a insorgenza parziale durante le 4 settimane precedenti lo screening e con una fase senza crisi da non più di 21 giorni nel periodo di 8 settimane precedente all’entrare nel periodo basale, sono stati randomizzati a ricevere placebo (n = 172) o lacosamide (n = 171).

La somministrazione è stata iniziata alla dose di 2 mg/kg/die in soggetti di peso inferiore a 50 kg o 100 mg/die in soggetti di peso pari o superiore a 50 kg, in 2 dosi divise. Durante il periodo di titolazione, le dosi di lacosamide sono state aggiustate con incrementi di 1 o 2 mg/kg/ die in soggetti di peso inferiore a 50 kg o 50 o 100 mg/die in soggetti di peso pari o superiore a 50 kg a intervalli settimanali per raggiungere il range di dose target.

I soggetti dovevano aver raggiunto la dose target minima per la loro categoria di peso corporeo negli ultimi 3 giorni del periodo di titolazione per poter partecipare al periodo di mantenimento di 10 settimane. I soggetti dovevano rimanere alla dose stabile di lacosamide per tutto il periodo di mantenimento, o il trattamento veniva sospeso ed entravano nel periodo di tapering in cieco.

È stata osservata una riduzione della frequenza delle crisi ad esordio parziale statisticamente significativa (p = 0,0003) e clinicamente rilevante per 28 giorni dal periodo basale al periodo di mantenimento tra il gruppo trattato con lacosamide e il gruppo trattato con placebo.

La riduzione percentuale rispetto al placebo basata sull’analisi della covarianza è stata del 31,72% (IC 95%: 16,342, 44,277).

Complessivamente, la proporzione di soggetti con almeno il 50% di riduzione della frequenza delle crisi ad esordio parziale per 28 giorni dal basale al periodo di mantenimento è stata del 52,9% nel gruppo lacosamide rispetto al 33,3% nel gruppo placebo.

La qualità della vita valutata tramite l’Inventario della Qualità della Vita Pediatrica ha indicato che sia i soggetti nel trattamento con lacosamide sia quelli nel gruppo placebo hanno avuto una qualità della vita simile e stabile in termini di salute durante l’intero periodo di trattamento.

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Assorbimento

La lacosamide viene rapidamente e completamente assorbita in seguito a somministrazione orale. La biodisponibilità orale di lacosamide compresse è prossima al 100 %. In seguito a somministrazione orale, la concentrazione plasmatica di lacosamide immodificata aumenta rapidamente e raggiunge la Cmax approssimativamente tra 0,5 e 4 ore dopo l’assunzione. Velocità ed entità dell’assorbimento non sono influenzate dal cibo.

Distribuzione

Il volume di distribuzione è di circa 0.6 l/kg. Lacosamide si lega alle proteine plasmatiche con una percentuale inferiore al 15 %.

Biotrasformazione

Il 95 % della dose somministrata viene escreta nelle urine come lacosamide e metaboliti. Il metabolismo di lacosamide non è stato completamente caratterizzato.

I principali composti escreti con le urine sono lacosamide immodificata (approssimativamente il 40 % della dose) e il suo metabolita O-demetilato meno del 30 %.

Una frazione polare ipotizzata essere un derivato della serina si riscontra approssimativamente per il 20 % nelle urine, ma è stata rilevata solo in piccole quantità (0-2 %) nel plasma di alcuni soggetti.

Piccole quantità di ulteriori metaboliti (0,5–2 %) sono state riscontrate nelle urine.

Dati in vitro mostrano che i citocromi CYP2C9, CYP2C19 e CYP3A4 sono in grado di catalizzare la formazione del metabolita O-demetilato, tuttavia non si ha la conferma in vivo del principale isoenzima coinvolto. Non sono emerse differenze clinicamente rilevanti nell’esposizione a lacosamide dal confronto della sua farmacocinetica in soggetti definiti “metabolizzatori rapidi” (con un CYP2C19 funzionale) e “metabolizzatori lenti” (in assenza di un CYP2C19 funzionale). Inoltre, uno studio di interazione con omeprazolo (un inibitore del CYP2C19) non ha mostrato alterazioni clinicamente rilevanti nelle concentrazioni plasmatiche di lacosamide, indicando quindi che tale via metabolica è di scarsa importanza. La concentrazione plasmatica di O-demetil-lacosamide è approssimativamente pari al 15 % della concentrazione plasmatica di lacosamide. Questo metabolita principale non ha alcuna attività farmacologica nota

Eliminazione

Le principali vie di eliminazione di lacosamide dal circolo sistemico sono rappresentate dall’escrezione renale e dalla biotrasformazione. In seguito a somministrazione orale ed endovenosa di lacosamide marcata, approssimativamente il 95 % della radioattività somministrata è stata riscontrata nelle urine, e meno dello 0,5 % nelle feci. L’emivita di eliminazione della lacosamide è di circa 13 ore. La farmacocinetica è dose-dipendente e costante nel tempo, con scarsa variabilità intra- ed inter- soggetto. In seguito a doppia somministrazione giornaliera, lo steady state è raggiunto nell’arco di 3 giorni. La concentrazione plasmatica aumenta con un fattore di accumulazione approssimativamente pari a 2.

Una singola dose di carico di 200 mg determina concentrazioni allo steady-state paragonabili a quelle della somministrazione giornaliera di due dosi orali di 100 mg Farmacocinetica in gruppi particolari di pazienti

Genere di appartenenza

Gli studi clinici indicano che il genere non influisce in modo clinicamente significativo sulle concentrazioni plasmatiche di lacosamide.

Danno renale

L’AUC di lacosamide aumenta approssimativamente del 30 % in pazienti con danno renale di grado lieve e moderato, del 60 % in pazienti con danno renale grave e in pazienti con malattia renale allo stadio finale che richiedono emodialisi, rispetto ai soggetti sani, mentre la Cmax rimane invariata.

L’emodialisi è in grado di rimuovere efficacemente la lacosamide dal plasma. La riduzione dell’AUC di lacosamide è di circa il 50 % a seguito di un trattamento di emodialisi di 4 ore. Di conseguenza, si raccomanda una dose supplementare in pazienti sottoposti a emodialisi (vedere paragrafo 4.2). La concentrazione plasmatica del metabolita O-demetilato è risultata aumentata di diverse volte in pazienti con danno renale di grado moderato e grave. Nei pazienti con patologia renale allo stadio finale, in assenza di emodialisi, i livelli erano aumentati ed in continua crescita durante le 24 ore di campionamento. Non è noto se l’aumentata concentrazione plasmatica del metabolita nella patologia renale allo stadio finale possa dar luogo a eventi avversi, ma non è stata identificata alcuna attività farmacologica di tale metabolita.

Compromissione epatica

Soggetti con compromissione epatica moderata (Child-Pugh B) hanno presentato concentrazioni plasmatiche di lacosamide più elevate (AUCnorm incrementata approssimativamente del 50 %). Nei soggetti studiati l’esposizione più elevata è risultata essere in parte dovuta ad una ridotta funzionalità renale. Si stima che la riduzione della clearance non renale in tali pazienti sia responsabile di un incremento del 20 % della AUC di lacosamide. La farmacocinetica di lacosamide non è stata valutata in pazienti con compromissione epatica grave (vedere paragrafo 4.2).

Anziani (di età superiore ai 65 anni)

In uno studio in soggetti anziani di entrambi i sessi, che ha incluso 4 pazienti con più di 75 anni, l’AUC è risultata aumentata rispettivamente di circa 30 % e 50 %, rispetto a soggetti giovani di sesso maschile. Ciò è dovuto in parte al minor peso corporeo. La differenza normalizzata per il peso corporeo è del 26 e del 23 %, rispettivamente. È stato inoltre osservato un aumento nella variabilità dell’esposizione al medicinale. In questo studio, la clearance renale di lacosamide è risultata solo lievemente ridotta nei pazienti anziani.

Non è ritenuta necessaria una riduzione generale della dose, a meno che non sia indicata a causa di una ridotta funzionalità renale (vedere paragrafo 4.2).

Popolazione pediatrica

Il profilo farmacocinetico di lacosamide nella popolazione pediatrica è stato determinato in un’analisi farmacocinetica di popolazione utilizzando dati limitati relativi alla concentrazione plasmatica, ottenuti in uno studio randomizzato controllato con placebo e in tre studi in aperto su 414 bambini con epilessia, di età compresa tra i 6 mesi e i 17 anni. Le dosi di lacosamide somministrate variavano da 2 a 17,8 mg/kg/die somministrate due volte al giorno, con un massimo di 600 mg/die per bambini di peso pari o superiore ai 50 kg.

La clearance plasmatica tipica è stata stimata essere di 1,04 L/h, 1,320 L/h e 1,86 L/h per i bambini di 20 kg, 30 kg e 50 kg, rispettivamente. A confronto, la clearance plasmatica è stata stimata a 1,92 L/ h negli adulti (70 kg di peso corporeo).

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Negli studi di tossicità, le concentrazioni plasmatiche di lacosamide ottenute erano simili o di poco superiori a quelle osservate nei pazienti, lasciando margini bassi o non lasciando margine ulteriore per quanto riguarda l’esposizione nell’uomo.

Uno studio di safety pharmacology in cui lacosamide è stata somministrata per via endovenosa a cani anestetizzati ha mostrato incrementi transitori dell’intervallo PR e della durata del complesso QRS, oltre a diminuzioni pressorie dovute molto probabilmente ad un effetto cardiodepressivo. Queste alterazioni transitorie hanno avuto inizio nello stesso intervallo di concentrazioni ottenuto in seguito alla somministrazione della dose massima raccomandata. In cani anestetizzati e in scimmie Cynomolgus sono stati osservati un rallentamento della conduzione atrio-ventricolare, blocco atrioventricolare e dissociazione atrio-ventricolare a dosi comprese tra 15-60 mg/kg, somministrate per via endovenosa.

In studi di tossicità a dosi ripetute condotti su ratti, con dosi iniziali 3 volte superiori ai livelli clinici di esposizione, sono state osservate alterazioni epatiche lievi e reversibili. Tali modifiche includevano un aumento di peso del fegato, ipertrofia degli epatociti, aumento dei livelli sierici degli enzimi epatici e incremento dei livelli di colesterolo totale e trigliceridi. Ad eccezione dell’ipertrofia degli epatociti, non sono state rilevate ulteriori alterazioni istopatologiche.

In studi di tossicità riproduttiva e dello sviluppo nei roditori e nei conigli, gli unici effetti teratogeni riscontrati riguardavano un aumento nel numero di cuccioli nati morti e di morti perinatali, e una leggera riduzione delle dimensioni della figliata viva e del peso corporeo nei ratti a dosi maternotossiche corrispondenti ad un’esposizione sistemica simile a quella riscontrata nella pratica clinica. Dal momento che non è stato possibile testare livelli di esposizione più elevati negli animali a causa della materno-tossicità di queste dosi, i dati non sono sufficienti per stabilire il potenziale embriofetotossico e teratogenico di lacosamide.

Studi effettuati nei ratti indicano che lacosamide e/o i suoi metaboliti attraversano prontamente la placenta.

Nei ratti e cani giovani, i tipi di tossicità non differiscono qualitativamente da quelli osservati negli animali adulti. Nei ratti giovani è stato osservato un peso corporeo ridotto a livelli di esposizione sistemica simili all’esposizione clinica prevista. Nei cani giovani si iniziavano ad osservare segni clinici a carico del SNC transitori e correlati alla dose, a livelli di esposizione sistemica al di sotto dell’esposizione clinica prevista

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Nucleo della compressa Cellulosa microcristallina

Idrossipropilcellulosa a bassa sostituzione Idrossipropilcellulosa

Silice colloidale anidra Crospovidone (Tipo A) Magnesio stearato

Pellicola di rivestimento

50 mg:

Alcole polivinilico Titanio diossido (E171) Macrogol 3350

Talco

Ossido di ferro rosso (E172) Ossido di ferro nero (E 172) Ossido di ferro giallo (E 172)

100 mg:

Alcole polivinilico Titanio diossido (E171) Macrogol 3350

Talco

Ossido di ferro giallo (E 172) Giallo chinolina (E 104) Giallo tramonto FCF (E 110)

150 mg:

Alcole polivinilico Titanio diossido (E171) Macrogol 3350

Talco

Ossido di ferro giallo (E 172) Giallo tramonto FCF (E110)

200 mg:

Alcole polivinilico Titanio diossido (E171) Macrogol 3350

Talco

Blu brillante FCF (E133) Ponceau 4R (E124)

 

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

 

06.3 Periodo di validità

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2 anni

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Questo prodotto medicinale non richiede particolare temperatura di conservazione. Conservare nella confezione originale per proteggere il prodotto dalla luce.

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Blister /blister monodose in PVC/PVdC-Al oppure Blister/blister monodose in OPA/Al/PVC – Al Confezioni: 14, 14×1, 56, 56×1, 60×1, 98, 112, 168, 200 e 210 compresse rivestite con film.

Contenitori in HDPE con chiusura (PP) a prova di bambino contenenti 60, 100 and 200 compresse rivestite con film.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Teva B.V., Swensweg 5, 2031 GA Haarlem Paesi Bassi

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

Indice

045683012 – "50 mg Compresse Rivestite Con Film" 14 Compresse In Blister Pvc/Pvdc-Al 045683024 – "50 mg Compresse Rivestite Con Film" 14xlcompresse In Blister Divisibile Per Dose Unitaria Pvc/Pvdc-Al 045683036 – "50 mg Compresse Rivestite Con Film" 56 Compresse In Blister Pvc/Pvdc-Al 045683048 – "50 mg Compresse Rivestite Con Film" 56xl Compresse In Blister Divisibile Per Dose Unitaria Pvc/Pvdc-Al 045683051 – "50 mg Compresse Rivestite Con Film" 60xl Compresse In Blister Divisibile Per Dose Unitaria Pvc/Pvdc-Al 045683063 – "50 mg Compresse Rivestite Con Film" 98 Compresse In Blister Pvc/Pvdc-Al 045683075 – "50 mg Compresse Rivestite Con Film" 112 Compresse In Blister Pvc/Pvdc-Al 045683087 – "50 mg Compresse Rivestite Con Film" 168 Compresse In Blister Pvc/Pvdc-Al 045683099 – "50 mg Compresse Rivestite Con Film" 200 Compresse In Blister Pvc/Pvdc-Al 045683101 – "50 mg Compresse Rivestite Con Film" 210 Compresse In Blister Pvc/Pvdc-Al 045683113 – "50 mg Compresse Rivestite Con Film" 14 Compresse In Blister Opa/Al/Pvc-Al 045683125 – "50 mg Compresse Rivestite Con Film" 14xl Compresse In Blister Divisibile Per Dose Unitaria Opa/Al/Pvc-Al 045683137 – "50 mg Compresse Rivestite Con Film" 56 Compresse In Blister Opa/Al/Pvc-Al 045683149 – "50 mg Compresse Rivestite Con Film" 56xl Compresse In Blister Divisibile Per Dose Unitaria Opa/Al/Pvc-Al 045683152 – "50 mg Compresse Rivestite Con Film" 60xl Compresse In Blister Divisibile Per Dose Unitaria Opa/Al/Pvc-Al 045683164 – "50 mg Compresse Rivestite Con Film" 98 Compresse In Blister Opa/Al/Pvc-Al 045683176 – "50 mg Compresse Rivestite Con Film" 112 Compresse In Blister Opa/Al/Pvc-Al 045683188 – "50 mg Compresse Rivestite Con Film" 168 Compresse In Blister Opa/Al/Pvc-Al 045683190 – "50 mg Compresse Rivestite Con Film" 200 Compresse In Blister Opa/Al/Pvc-Al 045683202 – "50 mg Compresse Rivestite Con Film" 210 Compresse In Blister Opa/Al/Pvc-Al 045683214 – "50 mg Compresse Rivestite Con Film" 60 Compresse In Flacone Hdpe 045683226 – "50 mg Compresse Rivestite Con Film" 100 Compresse In Flacone Hdpe 045683238 – "50 mg Compresse Rivestite Con Film" 200 Compresse In Flacone Hdpe 045683240 – "100 mg Compresse Rivestite Con Film" 14 Compresse In Blister Pvc/Pvdc-Al 045683253 – "100 mg Compresse Rivestite Con Film" 14xl Compresse In Blister Divisibile Per Dose Unitaria Pvc/Pvdc-Al 045683265 – "100 mg Compresse Rivestite Con Film" 56 Compresse In Blister Pvc/Pvdc-Al 045683277 – "100 mg Compresse Rivestite Con Film" 56xl Compresse In Blister Divisibile Per Dose Unitaria Pvc/Pvdc-Al 045683289 – "100 mg Compresse Rivestite Con Film" 60xl Compresse In Blister Divisibile Per Dose Unitaria Pvc/Pvdc-Al 045683291 – "100 mg Compresse Rivestite Con Film" 98 Compresse In Blister Pvc/Pvdc-Al 045683303 – "100 mg Compresse Rivestite Con Film" 112 Compresse In Blister Pvc/Pvdc-Al 045683315 – "100 mg Compresse Rivestite Con Film" 168 Compresse In Blister Pvc/Pvdc-Al 045683327 – "100 mg Compresse Rivestite Con Film" 200 Compresse In Blister Pvc/Pvdc-Al 045683339 – "100 mg Compresse Rivestite Con Film" 210 Compresse In Blister Pvc/Pvdc-Al 045683341 – "100 mg Compresse Rivestite Con Film" 14 Compresse In Blister Opa/Al/Pvc-Al 045683354 – "100 mg Compresse Rivestite Con Film" 14xl Compresse In Blister Divisibile Per Dose Unitaria Opa/Al/Pvc-Al 045683366 – "100 mg Compresse Rivestite Con Film" 56 Compresse In Blister Opa/Al/Pvc-Al 045683378 – "100 mg Compresse Rivestite Con Film" 56xl Compresse In Blister Divisibile Per Dose Unitaria Opa/Al/Pvc-Al 045683380 – "100 mg Compresse Rivestite Con Film" 60xl Compresse In Blister Divisibile Per Dose Unitaria Opa/Al/Pvc-Al 045683392 – "100 mg Compresse Rivestite Con Film" 98 Compresse In Blister Opa/Al/Pvc-Al 045683404 – "100 mg Compresse Rivestite Con Film" 112 Compresse In Blister Opa/Al/Pvc-Al 045683416 – "100 mg Compresse Rivestite Con Film" 168 Compresse In Blister Opa/Al/Pvc-Al 045683428 – "100 mg Compresse Rivestite Con Film" 200 Compresse In Blister 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112 Compresse In Blister Pvc/Pvdc-Al 045683543 – "150 mg Compresse Rivestite Con Film" 168 Compresse In Blister Pvc/Pvdc-Al 045683556 – "150 mg Compresse Rivestite Con Film" 200 Compresse In Blister Pvc/Pvdc-Al 045683568 – "150 mg Compresse Rivestite Con Film" 210 Compresse In Blister Pvc/Pvdc-Al 045683570 – "150 mg Compresse Rivestite Con Film" 14 Compresse In Blister Opa/Al/Pvc-Al 045683582 – "150 mg Compresse Rivestite Con Film" 14xl Compresse In Blister Divisibile Per Dose Unitaria Opa/Al/Pvc-Al 045683594 – "150 mg Compresse Rivestite Con Film" 56 Compresse In Blister Opa/Al/Pvc-Al 045683606 – "150 mg Compresse Rivestite Con Film" 56xl Compresse In Blister Divisibile Per Dose Unitaria Opa/Al/Pvc-Al 045683618 – "150 mg Compresse Rivestite Con Film" 60xl Compresse In Blister Divisibile Per Dose Unitaria Opa/Al/Pvc-Al 045683620 – "150 mg Compresse Rivestite Con Film" 98 Compresse In Blister Opa/Al/Pvc-Al 045683632 – "150 mg Compresse Rivestite Con Film" 112 Compresse In Blister 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Blister Divisibile Per Dose Unitaria Pvc/Pvdc-Al 045683758 – "200 mg Compresse Rivestite Con Film" 98 Compresse In Blister Pvc/Pvdc-Al 045683760 – "200 mg Compresse Rivestite Con Film" 112 Compresse In Blister Pvc/Pvdc-Al 045683772 – "200 mg Compresse Rivestite Con Film" 168 Compresse In Blister Pvc/Pvdc-Al 045683784 – "200 mg Compresse Rivestite Con Film" 200 Compresse In Blister Pvc/Pvdc-Al 045683796 – "200 mg Compresse Rivestite Con Film" 210 Compresse In Blister Pvc/Pvdc-Al 045683808 – "200 mg Compresse Rivestite Con Film" 14 Compresse In Blister Opa/Al/Pvc-Al 045683810 – "200 mg Compresse Rivestite Con Film" 14xl Compresse In Blister Divisibile Per Dose Unitaria Opa/Al/Pvc-Al 045683822 – "200 mg Compresse Rivestite Con Film" 56 Compresse In Blister Opa/Al/Pvc-Al 045683834 – "200 mg Compresse Rivestite Con Film" 56xl Compresse In Blister Divisibile Per Dose Unitaria Opa/Al/Pvc-Al 045683846 – "200 mg Compresse Rivestite Con Film" 60xl Compresse In Blister Divisibile Per Dose Unitaria Opa/Al/Pvc-Al 045683859 – "200 mg Compresse Rivestite Con Film" 98 Compresse In Blister Opa/Al/Pvc-Al 045683861 – "200 mg Compresse Rivestite Con Film" 112 Compresse In Blister Opa/Al/Pvc-Al 045683873 – "200 mg Compresse Rivestite Con Film" 168 Compresse In Blister Opa/Al/Pvc-Al 045683885 – "200 mg Compresse Rivestite Con Film" 200 Compresse In Blister Opa/Al/Pvc-Al 045683897 – "200 mg Compresse Rivestite Con Film" 210 Compresse In Blister Opa/Al/Pvc-Al 045683911 – "200 mg Compresse Rivestite Con Film" 60 Compresse In Flacone Hdpe 045683923 – "200 mg Compresse Rivestite Con Film" 100 Compresse In Flacone Hdpe 045683935 – "200 mg Compresse Rivestite Con Film" 200 Compresse In Flacone Hdpe

 

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