Pentasa supposte 1 g
Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto
Pentasa supposte 1 g: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)
01.0 Denominazione del medicinale
PENTASA 1 g supposte
02.0 Composizione qualitativa e quantitativa
Ogni supposta contiene: mesalazina (acido 5-amino-salicilico) 1 g. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
03.0 Forma farmaceutica
Supposte di forma oblunga, con macchie da bianco a bruno chiaro.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Proctite ulcerosa sia nella fase attiva che per il mantenimento della remissione.
Nella fase attiva di grado severo, può essere consigliabile l’associazione con trattamento cortisonico.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Posologia
1 supposta al giorno.
Modo di somministrazione
Si consiglia l’evacuazione prima di applicare la supposta. Aprire il contenitore della supposta e introdurre con cura una supposta nel retto. Se la supposta viene espulsa entro 10 minuti se ne può applicare un’altra. Gettare il contenitore utilizzato.
04.3 Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo, ai salicilati o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Età pediatrica.
Ultime settimane di gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6). Grave insufficienza renale o epatica.
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso
Il prodotto, in via prudenziale, non deve essere utilizzato in caso di concomitante ulcera gastrica o duodenale ed in pazienti con diatesi emorragica.
Pentasa deve essere usato con cautela in pazienti allergici alla sulfasalazina (rischio di allergia ai salicilati). In caso di intolleranza acuta come crampi addominali, dolore addominale acuto, febbre, mal di testa grave e eruzione cutanea, si deve sospendere immediatamente il trattamento.
Si consiglia cautela nei pazienti con alterata funzionalità epatica. I parametri della funzionalità epatica, quali ALT o AST, devono essere valutati ad inizio e durante il trattamento, a discrezione del medico.
L’uso di Pentasa non è consigliato in pazienti con disturbi renali. La funzionalità renale deve essere regolarmente monitorata (es. creatinina sierica), specialmente durante la fase iniziale del trattamento. Un test delle urine deve essere eseguito
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prima e durante il trattamento, a giudizio del medico. La mesalazina induce nefrotossicità, per questo deve essere sospettata in pazienti che sviluppino disfunzioni renali durante il trattamento. L’uso concomitante di altri prodotti nefrotossici, come FANS e azatioprina, aumenta la necessità di frequenti controlli della funzionalità renale.
Pazienti con malattie polmonari, in particolare asma, devono essere attentamente monitorati in corso di trattamento.
Sono stati riportati rari casi di reazioni di ipersensibilità cardiaca indotte da mesalazina (mio- e pericarditi) e molto raramente gravi discrasie ematiche. Si consiglia di effettuare esami del sangue per la conta differenziale ematica prima e durante il trattamento, a discrezione del medico.
Il trattamento concomitante con mesalazina può aumentare il rischio di discrasia ematica in pazienti trattati con azatioprina o 6-mercaptopurina o tioguanina (vedere paragrafo 4.5). Il trattamento deve essere sospeso se si sospettano o si manifestano queste reazioni avverse.
04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Può essere potenziato l’effetto ipoglicemizzante delle sulfaniluree. Non si possono escludere interazioni con i cumarinici, metotrexato, probenicid, sulfinpirazone, spironolattone, furosemide e rifampicina.
La terapia concomitante di Pentasa e azatioprina o 6-mercaptopurina o tioguanina ha mostrato in diversi studi una più alta frequenza di effetti mielosoppressori e, sebbene il meccanismo dell’interazione non sia stato pienamente stabilito, sembra esistere una correlazione. Si consiglia un monitoraggio regolare dei globuli bianchi e il dosaggio delle tiopurine deve essere adattato di conseguenza.
La mesalazina può diminuire l’effetto anticoagulante del warfarin.
04.6 Gravidanza e allattamento
Pentasa deve essere usato con cautela durante la gravidanza e l’allattamento e solo nel caso che i potenziali benefici superino, a giudizio del medico, i possibili rischi. La condizione di base in sé (malattia infiammatoria cronica intestinale/IBD) può aumentare i rischi sull’esito della gravidanza.
Gravidanza
La mesalazina supera la barriera placentare e la sua concentrazione nel plasma del cordone ombelicale è inferiore a quella del plasma materno. Il metabolita acetil- mesalazina è stato trovato in concentrazioni simili nel plasma del cordone ombelicale e materno. Studi nell’animale con mesalazina orale non hanno indicato effetti negativi diretti o indiretti riguardo a gravidanza, sviluppo embrio-fetale, parto o sviluppo postnatale.
Non ci sono studi adeguati e controllati sull’uso di Pentasa nelle donne in gravidanza. Tuttavia, alcuni dati su un numero limitato di donne in gravidanza esposte al medicinale, non indicano alcun evento avverso della mesalazina sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato, sebbene è stato osservato un aumento del tasso di nati pretermine, di nati morti e di nati con basso peso alla nascita nelle donne trattate con mesalazina con malattia infiammatoria intestinale in fase attiva. Disturbi ematici (pancitopenia, leucopenia, trombocitopenia, anemia) sono stati riportati in neonati di madri trattate con Pentasa.
Allattamento
La mesalazina viene escreta nel latte materno. La concentrazione di mesalazina nel latte materno è inferiore a quella del sangue materno mentre il metabolita, acetil- mesalazina, è in concentrazioni simili o maggiori. Vi è un’esperienza limitata dell’uso orale di mesalazina in donne che allattano. Non sono stati condotti studi controllati con Pentasa durante l’allattamento al seno. Non possono essere escluse reazioni di ipersensibilità come diarrea nei neonati. Se il neonato manifesta diarrea, l’allattamento al seno deve essere sospeso.
Fertilità
Studi nell’animale sulla mesalazina non hanno mostrato effetti sulla fertilità maschile e femminile.
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
E’ improbabile che il trattamento con Pentasa alteri la capacità di guidare veicoli e/o usare macchinari.
04.8 Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati osservati più di frequente negli studi clinici sono stati: diarrea, nausea, dolore addominale, mal di testa, vomito ed eruzioni cutanee. Si possono verificare occasionalmente reazioni di ipersensibilità e febbre. A seguito di somministrazione rettale possono manifestarsi reazioni locali quali prurito, fastidio al retto e urgenza.
Gli effetti indesiderati sono elencati di seguito per organo, apparato/sistema e per frequenza MedDRA. Le frequenze sono definite come: molto comune ( 1/10); comune (≥ 1/100, <1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000).
Frequenza degli eventi avversi sulla base degli studi clinici e dell’esperienza post- marketing.
Classificazion e per sistemi e organi secondo MedDRA |
Comune (≥1/100, <1/10) |
Raro (≥1/10.000, <1/1.000) |
Molto raro (<1/10.000) |
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Patologie del sistema emolinfopoiet ico |
Anemia, anemia aplastica, agranulocitosi, neutropenia, leucopenia (inclusa granulocitopenia), pancitopenia, trombocitopenia e eosinofilia (come parte di una reazione allergica) |
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Disturbi del sistema immunitario |
Reazioni di ipersensibilità compreso esantema allergico, reazione anafilattica, reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), eritema multiforme e |
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sindrome di Stevens-Johnson (SJS) Febbre da farmaco |
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Patologie del sistema nervoso |
Mal di testa | Capogiri | Neuropatia periferica |
Patologie cardiache |
Mio*- e pericarditi* |
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Alveoliti allergiche, reazioni allergiche e fibrotiche polmonari (inclusa dispnea, tosse, broncospasmo), polmonite eosinofila, malattie polmonari interstiziali, infiltrazioni polmonari, polmoniti | ||
Patologie gastrointesti nali |
Diarrea, dolore addominale , nausea, vomito, flatulenza |
Aumento dell’amilasi, pancreatite* acuta | Pancolite |
Patologie epatobiliari |
Aumento degli enzimi epatici, degli indici colestatici e della bilirubina, epatotossicità (incluse epatiti*, epatite colestatica, cirrosi, insufficienza epatica) |
||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo |
Eruzioni cutanee (inclusa orticaria, eritema) |
Alopecia reversibile | |
Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo |
Mialgia, atralgia, casi di reazioni simili a Lupus eritematoso |
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Patologie renali e urinarie |
Funzionalità renale compromessa (inclusa nefrite interstiziale* acuta e cronica, sindrome nefrotica, insufficienza renale), scolorimento delle urine |
||
Patologie dell’apparato riproduttivo e della |
Oligospermia (reversibile) |
mammella | |||
---|---|---|---|
Patologie | Disturbo | ||
sistemiche e | anale e | ||
condizioni | irritazione | ||
relative alla | al sito di | ||
sede di | applicazion | ||
somministrazi | e, prurito, | ||
one | tenesmo |
(*) il meccanismo con cui la mesalazina induce mio- e pericarditi, pancreatite, nefriti ed epatiti è sconosciuto, ma probabilmente è di natura allergica.
È importante notare che molti degli effetti indesiderati possono anche essere attribuiti alla stessa IBD.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
04.9 Sovradosaggio
Esperienza nell’uomo:
La limitata esperienza clinica di sovradosaggio non indica tossicità renale o epatica.
Trattamento del sovradosaggio nell’uomo:
Trattamento sintomatico in ambiente ospedaliero. Ricorrere al lavaggio gastrico e all’ infusione venosa di soluzioni elettrolitiche; attento monitoraggio della funzionalità renale.
Non è noto un antidoto specifico.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: antinfiammatori intestinali, acido aminosalicilico ed analoghi, codice ATC: A07EC02
Meccanismo d’azione
E’ stato accertato che la mesalazina è il principio attivo della sulfasalazina, che viene usata per il trattamento della colite ulcerosa, del morbo di Crohn e della proctite.
Da studi clinici si evince che il valore terapeutico della mesalazina, dopo somministrazione orale o rettale, sembra dovuto ad un effetto locale sulla mucosa intestinale infiammata piuttosto che sistemico.
I pazienti affetti da IBD presentano: aumento della migrazione leucocitaria, anormale produzione di citochine, aumento della produzione dei metaboliti dell’acido arachidonico, in particolare leucotriene B4, e aumento della formazione di radicali liberi nella mucosa intestinale infiammata. Il meccanismo d’azione della mesalazina non è pienamente conosciuto, ma è stato osservato che la mesalazina può inibire l’attivazione del fattore nucleare Kappa B (NF-kB) e conseguentemente la produzione di citochine pro-infiammatorie. Inoltre è stata acquisita evidenza che il
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meccanismo d’azione della mesalazina possa essere mediato dall’attivazione dei recettori PPAR-γ (forma ƴ dei recettori attivanti la proliferazione dei perossisomi).
La mesalazina ha, sia in-vitro che in-vivo, un effetto farmacologico che inibisce la chemiotassi leucocitaria, diminuisce la produzione di citochine e leucotrieni e neutralizza i radicali liberi. Al momento è sconosciuto quale di questi meccanismi gioca un ruolo predominante nell’efficacia clinica della mesalazina.
05.2 Proprietà farmacocinetiche
Caratteristiche generali della sostanza attiva
Disponibilità locale:
L’attività terapeutica della mesalazina dipende molto probabilmente dal contatto locale del farmaco con l’area di mucosa intestinale malata.
Pentasa supposte è stato studiato per agire sulla parte distale (retto) del tratto intestinale con un’alta concentrazione di mesalazina ed un basso assorbimento sistemico.
Assorbimento
L’assorbimento in seguito a somministrazione rettale è basso e dipendente dalla dose, dalla formulazione e dalla propagazione del farmaco a livello intestinale. Allo steady state, le urine di volontari sani dopo somministrazione di supposte con una dose giornaliera di 2 g (1g x2) mostrano che circa il 10 % della dose è assorbita dopo somministrazione .
Distribuzione
La mesalazina si lega alle proteine plasmatiche per circa il 50%, l’acetil-mesalazina per circa l’80%.
Metabolismo
La mesalazina è metabolizzata sia per via pre-sistemica dalla mucosa intestinale, sia per via sistemica nel fegato in N-acetil-mesalazina (acetil-mesalazina) principalmente dalla N-acetiltransferasi (NAT-1). Una parte di acetilazione avviene anche ad opera della flora batterica del colon. L’acetilazione sembra essere indipendente dal fenotipo acetilatore del paziente.
Il rapporto metabolico di acetil-mesalazina e mesalazina nel plasma dopo somministrazione orale va da 3,5 a 1,3 dopo dosi giornaliere rispettivamente di 500 mg x 3 e 2 g x 3, che implica una acetilazione dose-dipendente che può essere soggetta a saturazione.
Eliminazione
A causa del rilascio continuo di mesalazina da Pentasa in tutto il tratto gastrointestinale, l’emivita di eliminazione non può essere determinata dopo somministrazione orale. Tuttavia, una volta che la formulazione non è più presente nel tratto gastrointestinale, l’eliminazione seguirà l’emivita plasmatica che è di circa 40 minuti per la mesalazina non rivestita somministrata per via orale o endovenosa, e di circa 70 minuti per l’acetil-mesalazina.
Caratteristiche dei pazienti
L’assorbimento sistemico dopo somministrazione rettale di mesalazina ha dimostrato di essere significativamente ridotto nei pazienti con colite ulcerosa in fase attiva rispetto a quelli in fase di remissione.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
In tutte le specie testate è stato dimostrato un effetto tossico sul rene. In generale le dosi tossiche superano quelle usate nell’uomo di 5-10 volte.
Non è stata riportata tossicità significativa associata al tratto gastrointestinale, fegato o sistema ematopoietico in animali.
Test in-vitro e studi in-vivo non hanno mostrato effetti mutagenici e clastogenici. Studi sulla potenziale cancerogenicità nei topi e nei ratti non hanno mostrato un aumento dell’incidenza di tumori correlato alla sostanza.
Studi nell’animale con mesalazina orale non hanno indicato effetti nocivi diretti o indiretti relativamente a fertilità, gravidanza, sviluppo embriofetale, parto o sviluppo postnatale.
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Polivinilpirrolidone, polietilenglicole 6000, magnesio stearato, talco.
06.2 Incompatibilità
Non pertinente.
06.3 Periodo di validità
3 anni.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Conservare nella confezione originale, a temperatura ambiente, per proteggere il medicinale dalla luce.
06.5 Natura e contenuto della confezione
Confezione da 28 supposte. Ogni supposta è confezionata in un contenitore in alluminio-polietilene/poliamide-alluminio.
06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione
Nessuna istruzione particolare.
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Ferring S.p.A. – Via Senigallia 18/2 – 20161 MILANO
08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio
1 g supposte, 28 supposte AIC n: 027130069
09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione
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Registrazione 31 ottobre 1994 – Rinnovo autorizzazione 2010
10.0 Data di revisione del testo
Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: ———-
PRESCRIVIBILITÀ ED INFORMAZIONI PARTICOLARI
Informazioni aggiornate al: 21/10/2020
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Pentasa – 28 Supp 1 G (Mesalazina)
Classe A: Rimborsabile dal SSN (gratuito o con ticket per il paziente)Nota AIFA: Nessuna Ricetta: Ricetta Ripetibile Tipo: Etico Info: Nessuna ATC: A07EC02 AIC: 027130069 Prezzo: 54,29 Ditta: Ferring Spa
FARMACI EQUIVALENTI (stesso principio attivo)
- Argonal – 50 Cpr Gastr 400 mg
- Asacol – 60 Cpr Gastr 800 mg
- Asalex – 60 Cpr 800 mg Rm
- Asamax – 20 Supp 500 mg
- Asavixin – 50 Cpr Riv 500 mg
- Claversal – 50 Cpr Riv 500 mg
- Lextrasa – 7 Clismi 4 G 100 ml
- Mesaflor – 7 Clismi 4 G+7 Cannule
- Mesalazina auro – 60 Cpr Gastr800
- Mesalazina dorom – 24 Cpr 800 mg
- Mesalazina eg – 24 Cpr Gastr800 mg
- Mesalazina eur – Gel Rett20 Fl10%
- Mesalazina my – 60 Cpr Gastr800 mg
- Mesalazina sand – Sosp Rett7 Fl2 G
- Mesavancol – 120 Cpr 1200 mg Rp
- Pentacol – 20 Supp 500 mg
- Pentasa – Sosp Rett 7 fl 4 G/100 ml
- Pentasa – 28 Supp 1 G
- Pentasa – 50 Cpr 500 mg Rm
- Pentasa – 60 Cpr 1 G Rm
- Proctasacol – Gel Rett 20 D 500 mg