Primidone Auden: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Primidone Auden

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Primidone Auden: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Primidone Auden 50 mg compresse Primidone Auden 250 mg compresse

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Primidone 50 mg: ogni compressa contiene 50 mg di primidone. Primidone 250 mg: ogni compressa contiene 250 mg di primidone.

Primidone 50 mg: ogni compressa contiene anche 11,05 mg di lattosio monoidrato. Primidone 250 mg: ogni compressa contiene anche 55,25 mg di lattosio monoidrato.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere la sezione 6.1.

 

03.0 Forma farmaceutica

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Compressa

Le compresse di Primidone 50 mg sono circolari, di colore da bianco a biancastro, non rivestite, del diametro di 6 mm, con impressa la scritta ‘PR’ su un lato della linea di frattura trasversale e ‘50’ sull’altro.

Le compresse di Primidone 250 mg sono circolari, di colore da bianco a biancastro, non

rivestite, del diametro di 11,5 mm, con impressa la scritta ‘PR’ su un lato della linea di frattura

trasversale e ‘250’ sull’altro.

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Primidone è indicato nella gestione dell’epilessia tipo grande male e psicomotoria (lobo temporale). È anche utile nella gestione delle convulsioni focali o jacksoniane, degli attacchi mioclonici e degli attacchi acinetici.

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Epilessia: il trattamento deve essere sempre pianificato sulla base dei casi individuali. In molti pazienti sarà possibile impiegare Primidone da solo; ma in alcuni, Primidone dovrà essere combinato con altri anticonvulsivanti o con una terapia di supporto.

Primidone è di solito somministrato due volte al giorno. Iniziare con una dose giornaliera di 125 mg da assumere in tarda serata. Ogni 3 giorni, aumentare il dosaggio quotidiano di 125 mg fino a quando il paziente assume 500 mg/die. Successivamente, ogni 3 giorni aumentare il dosaggio quotidiano di 250 mg negli adulti o di 125 mg nei bambini di età inferiore a 9 anni, fino a ottenere il controllo o fino alla somministrazione del dosaggio massimo tollerato. Tale dosaggio può raggiungere 1,5 g/die negli adulti e 1 g/die nei bambini.

Dosi giornaliere medie di mantenimento

Compresse (250 mg) Milligrammi
Adulti e bambini oltre i

9 anni

Da 3 a 6 Da 750 a 1500
Bambini da 6 a 9 anni Da 3 a 4 Da 750 a 1000
Bambini da 2 a 5 anni Da 2 a 3 Da 500 a 750
Bambini fino a 2 anni Da 1 a 2 Da 250 a 500

Di solito conviene suddividere la dose giornaliera totale e somministrarla in due quantità uguali, una al mattino e l’altra la sera. In alcuni pazienti, può essere consigliabile somministrare una dose maggiore quando le crisi sono più frequenti. Per esempio: 1) se gli attacchi sono notturni, la dose può essere somministrata la sera, tutta o per la maggior parte;

2) se gli attacchi sono associati a situazioni particolari, per esempio il ciclo mestruale, è spesso utile aumentare leggermente il dosaggio in tale periodo.

Pazienti anziani: è consigliabile monitorare i pazienti anziani con funzionalità renale ridotta in terapia con primidone.

Pazienti in trattamento con altri anticonvulsivanti: qualora la sintomatologia del paziente non sia sufficientemente controllata da altri farmaci anticonvulsivanti o siano insorti rilevanti effetti collaterali, Primidone può essere associato a, o sostituire, il trattamento in corso. Inizialmente, si consiglia di associare Primidone al trattamento anticonvulsivante in uso con lo schema di somministrazione graduale descritto in precedenza. Una vola ottenuto un effetto clinico apprezzabile e avere raggiunto un dosaggio di Primidone pari ad almeno metà del fabbisogno stimato, è possibile tentare la sospensione del trattamento precedente in modo graduale per un periodo di 2 settimane, durante il quale potrebbe essere necessario aumentare il dosaggio di Primidone per mantenere il controllo.

La sospensione del trattamento precedente non dovrà essere troppo rapida per evitare di causare uno stato epilettico. Nei casi in cui il fenobarbitale costituiva la maggior parte del trattamento precedente, tuttavia, sia la sospensione sia la sostituzione con Primidone devono avvenire in modo più rapido per evitare che una sonnolenza eccessiva interferisca con la valutazione accurata del dosaggio ottimale di Primidone.

 

04.3 Controindicazioni

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Il farmaco non deve essere somministrato ai pazienti che manifestano ipersensibilità o reazione allergica al primidone, a un costituente della formulazione o al fenobarbitale. Primidone non deve essere somministrato a pazienti con porfiria acuta intermittente.

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Ideazioni e comportamenti suicidari sono stati riferiti in pazienti trattati con agenti antiepilettici in diverse indicazioni. Una meta-analisi dei trial randomizzati condotti su farmaci antiepilettici controllati con placebo ha inoltre evidenziato un leggero aumento del rischio di ideazioni e comportamenti suicidari. Il meccanismo di questo rischio non è noto e i dati disponibili non escludono la possibilità di un maggiore rischio per il primidone.

Pertanto, occorre monitorare i pazienti per rilevare eventuali segni di ideazioni e comportamenti suicidari e valutare l’instaurazione di un trattamento appropriato. È opportuno consigliare ai pazienti (e a chi se ne prende cura) di rivolgersi al medico nel caso in cui emergano segni di ideazioni e comportamenti suicidari.

Primidone deve essere somministrato con cautela e può richiedere la riduzione del dosaggio in bambini, anziani, pazienti debilitati o soggetti con compromissione delle funzionalità renali, epatiche o respiratorie.

Primidone è un potente depressivo dell’SNC ed è parzialmente metabolizzato in fenobarbitale. La somministrazione prolungata può dare luogo a tolleranza, dipendenza e reazioni di astinenza in caso di sospensione improvvisa del trattamento.

Eccezionalmente, come nel caso della fenitoina e del fenobarbitale, potrebbe svilupparsi un’anemia megaloblastica che può richiedere l’interruzione del primidone. Questa condizione può rispondere al trattamento con acido folico e/o vitamina B12. Sono stati riferiti casi isolati di altre discrasie ematiche.

Le compresse di Primidone contengono lattosio monoidrato. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di lattasi di Lapp o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Sia il primidone sia il suo principale metabolita, il fenobarbitale, sono metabolizzati da, e inducono, attività enzimatica del fegato, principalmente il sistema enzimatico CYP 450 3A4.

Gli agenti che inibiscono il sistema enzimatico CYP 450 3A4, quali cloramfenicolo, felbamato, nelfinavir*, metronidazolo e sodio valproato, possono determinare un aumento dei livelli plasmatici di primidone somministrato insieme al suo metabolita fenobarbitale.

Inoltre, l’erba di San Giovanni* induce il sistema enzimatico CYP450 e può comportare una riduzione dei livelli plasmatici di primidone e del suo principale metabolita, il fenobarbitale, somministrati contemporaneamente.

La proteina di legame teofillina può influenzare il legame del fenobarbitale, interessando i livelli di fenobarbitale libero.

La terapia con Primidone può inoltre comportare un’alterazione della farmacocinetica nei farmaci somministrati contemporaneamente, il cui metabolismo può essere aumentato e portare a una riduzione dei livelli plasmatici e/o a una riduzione dell’emivita. Questi farmaci comprendono androgeni*, beta-antagonisti, carbamazepina, ciclosporina, cloazepina, cloramfenicolo, corticosteroidi/glucocorticosteroidi, ciclofosfamide, dicumarine, digitossina*, doxiciclina, etosuccimmide, etoposide, felbamato, granisetron, lamotrigina, losartan, metadone*, metronidazolo, mianserina, montelukast*, nelfinavir*, nimodipina, contraccettivi orali, oxcarbazepina, fenitoina, chinidina, rocuronio, sodio valproato, tiagabina, teofilline, topiramato, antidepressivi triciclici, vecuronio, warfarina e zonisamide.

Primidone inibisce la glucuronidazione del paracetamolo* e può aumentare l’epatotossicità del paracetamolo.

* Non sono stati effettuati studi formali di interazione. L’inclusione del farmaco si basa sui referti della sua influenza o dipendenza da sistemi enzimatici influenzati da, o di rilevanza perlevie metaboliche del primidone o del suo principale metabolita, il fenobarbitale.

L’effetto depressivo dell’SNC prodotto da Primidone è cumulativo a quelli di altri depressivi dell’SNC quali alcool, oppiacei e barbiturici.

Le suddette interazioni sono potenzialmente significative dal punto di vista clinico.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza: si sospetta che la somministrazione di Primidone in gravidanza abbia causato gravi difetti alla nascita. Nei bambini nati da madri epilettiche trattate con primidone, sono state riferite anomalie congenite tra cui patologie cardiache congenite, palatoschisi e condizioni associate alla carenza materna di folato, tra cui spina bifida, microencefalia e anencefalia. Primidone non deve essere utilizzato durante la gravidanza a meno che non sia chiaramente necessario gestire l’epilessia della madre nei casi in cui la sospensione della terapia possa comportare rischi o laddove trattamenti alternativi antiepilettici non siano idonei.

I sintomi da astinenza possono manifestarsi nei neonati le cui madri abbiano assunto Primidone durante le fasi avanzate della gravidanza.

La terapia anticonvulsivante prolungata può essere associata a una riduzione dei livelli serici di folato. Poiché anche le richieste di acido folico risultano maggiori nel corso della gravidanza, si consiglia di sottoporre le pazienti a rischio a controlli regolari e di prendere in considerazione il trattamento con acido folico e vitamina B12, sebbene controverso.

Occasionalmente la terapia anticonvulsivante in gravidanza è stata associata a disturbi della coagulazione nei neonati. Per tale motivo le pazienti gravide devono essere trattate con vitamina K1 durante l’ultimo mese di gravidanza e fino al momento del parto. In assenza di tale pretrattamento, è consigliabile somministrare alla partoriente 10 mg di vitamina K1 al momento del parto e 1 mg al neonato subito dopo la nascita.

Allattamento: monitorare la sedazione del bambino durante l’allattamento al seno.

Fertilità: i dati disponibili non sono sufficienti a indicare se Primidone ha effetti sulla fertilità.

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Come per la maggior parte degli altri anticonvulsivanti, i pazienti che guidano veicoli o usano macchinari dovranno essere informati della possibile compromissione della prontezza di riflessi.

 

04.8 Effetti indesiderati

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Se si manifestano effetti avversi, i più comuni sono sonnolenza e svogliatezza, ma in genere si verificano solo all’inizio del trattamento.

Sono stati riferiti disturbi della vista, nausea, cefalea, capogiri, vomito, nistagmo e atassia, ma di solito sono transitori anche quando intensi. Occasionalmente potrebbe verificarsi una reazione idiosincratica, che comprende questi sintomi in forma acuta e grave, con conseguente necessità di sospendere il trattamento.

Gli effetti indesiderati sono elencati in base alla Classificazione Sistemica Organica MeDRA. La valutazione degli effetti indesiderabili è basata sui seguenti gruppi di frequenza:

Molto comuni: ≥1/10

Comuni: da ≥1/100 a <1/10

Non comuni: da ≥1/1.000 a <1/100

Rari: da ≥1/10.000 a <1/1.000

Molto rari: <1/10.000

Frequenza non nota: non può essere definita sulla base dei dati disponibili

Classificazione sistemica
organica
Frequenza Effetti indesiderabili
Patologie del sistema
emolinfopoietico
Rara (< 1/1000) Anemia megaloblastica,
discrasie ematiche
Non nota Casi isolati di agranulocitosi
Disturbi del metabolismo e
della nutrizione
Non nota Perdita dell’appetito,
anoressia
Disturbi psichiatrici Non nota Reazioni parossistiche con incapacità a stare fermi e
agitazione (soprattutto nei bambini e negli anziani)
Patologie del sistema
nervoso
Comune ( >1/100) Svogliatezza, atassia, disturbi
visivi, nistagmo
Rara (< 1/1000) Alterazioni della personalità che possono includere
reazioni psicotiche.
Non nota Compromissione della memoria o della
concentrazione, sedazione
Patologie dell’occhio Non nota Oftalmoplegia esterna, poliradicolite (casi isolati),
diplopia
Patologie gastrointestinali Comune ( >1/100) Nausea
Non comune (1/100 – 1/1000) Vomito
Non nota Stitichezza
Patologie epatobiliari Rara (< 1/1000) Elevazioni negli enzimi epatici, tra cui la transferasi gamma-glutamile (gamma
GT) e la fosfatasi alcalina
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune (1/100 – 1/1000) Le reazioni allergiche che interessano in particolare la cute possono includere
eruzioni cutanee
maculopapulari, morbilliformi o
scarlattiniformi
Rara (< 1/1000) Gravi reazioni quali dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens- Johnson, necrolisi
epidermica tossica e lupus eritematoso
Non nota Irritazione (specialmente nei bambini), esantema bolloso
(casi isolati)
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Rara (< 1/1000) Artralgia, osteomalacia.
Come per il fenobarbital, sono stati riportati casi di
contrattura di Dupuytren
Non nota Disturbi ossei
Patologie dell’apparato
riproduttivo e della mammella
Non nota Impotenza, calo della libido
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede
di somministrazione
Comune ( >1/100) Sonnolenza
Non comune (1/100 – 1/1000) Cefalea, capogiri
Non nota Astenia

Potrebbe essere necessario un supplemento di vitamina D durante la terapia a lungo termine con Primidone, poiché il catabolismo della vitamina D potrebbe essere aumentato.

Eccezionalmente, come nel caso della fenitoina e del fenobarbitale, può svilupparsi un’anemia megaloblastica che richiede l’interruzione del primidone. Questa condizione può rispondere al trattamento con acido folico e/o vitamina B12.

Sono stati riportati casi di riduzione della densità minerale ossea, osteopenia, osteoporosi e fratture nei pazienti in terapia a lungo termine con Primidone. Il meccanismo in base al quale Primidone influisce sul metabolismo osseo non è stato identificato.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

 

04.9 Sovradosaggio

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Il Primidone è metabolizzato estensivamente in fenobarbitale e il sovradosaggio porta a vari gradi di depressione dell’SNC che, a seconda della dose ingerita, può includere atassia, perdita di coscienza, depressione respiratoria e coma.

Nel sovradosaggio può manifestarsi cristalluria, che può essere utilizzata come utile ausilio diagnostico nel caso si sospetti sovradosaggio da primidone.

A seconda della gravità dell’intossicazione, la terapia dovrà includere aspirazione del contenuto dello stomaco, somministrazione di carbone attivo, somministrazione di liquidi endovenosi, diuresi alcalina forzata (per ottenere un pH urinario di 8,0) e misure di supporto generali. In circostanze più pericolose per la vita, risultano efficaci l’emoperfusione (se il paziente è ipoteso) o l’emodialisi.

Non esiste un antidoto specifico.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Gruppo farmacoterapeutico: antiepilettici (barbiturici e derivati). Classe terapeutica: N03AA03

L’attività di Primidone è dovuta alle proprietà anticonvulsivanti di tre frazioni attive, in particolare lo stesso primidone e i suoi due principali metaboliti, fenobarbitale e feniletilmalonamide. Il contributo relativo di queste tre frazioni all’effetto anticonvulsivante clinico non è stato chiaramente stabilito. Sebbene la modalità precisa di azione del Primidone sia sconosciuta, come per gli altri anticonvulsivanti, gli effetti sulla membrana neuronale svolgono probabilmente un ruolo fondamentale, in particolare rispetto all’alterazione dei flussi ionici.

Come altri anticonvulsivanti, primidone può indurre enzimi epatici.

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Assorbimento

Primidone viene assorbito rapidamente dal tratto gastrointestinale; i picchi di concentrazione plasmatica vengono raggiunti circa 3 ore dopo l’ingestione.

Distribuzione

Primidone viene ben distribuito in tutti gli organi e tessuti: attraversa la barriera emato- encefalica e placentare e viene escreto nel latte materno.

Primidone e feniletilmalonamide si legano solo in misura ridotta alle proteine plasmatiche, mentre circa la metà del fenobarbitale si lega ad esse.

Biotrasformazione

La farmacocinetica del primidone è complessa in ragione della sua biotrasformazione in due metaboliti, fenobarbitale e feniletilmalonamide, caratterizzati da un’attività anticonvulsivante e da complesse proprietà farmacocinetiche.

Eliminazione

Primidone ha un’emivita plasmatico di circa 10 ore, un tempo considerevolmente inferiore rispetto ai suoi principali metabolitiCirca il 40% del farmaco viene escreto immodificato nell’urina.

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Il Primidone è un farmaco su cui è stata ottenuta un’ampia esperienza clinica. Tutte le informazioni pertinenti per il medico prescrivente sono riportate nel riassunto delle caratteristiche del prodotto.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Lattosio monoidrato Cellulosa microcristallina

Glicolato di amido di sodio (tipo A) Povidone K30

Sodio lauril solfato Silice anidra colloidale Acido stearico Magnesio stearato

 

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

 

06.3 Periodo di validità

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2 anni

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Blister di alluminio/PVC. Confezione da 100 compresse.

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Nessuna precauzione particolare.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Auden Mckenzie (Pharma Division) Ltd Operante anche come Auden

McKenzie House Bury Street Ruislip

Middlesex HA4 7TL

Regno Unito

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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043835014 “50 mg compresse” 100 compresse in blister PVC/Al

043835026 “250 mg compresse” 100 compresse in blister PVC/Al

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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PRIMO RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE

 

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: ———-