Esidrex: effetti collaterali e controindicazioni

Esidrex: effetti collaterali e controindicazioni

Esidrex 25 mg compresse (Idroclorotiazide) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Ipertensione arteriosa: in monoterapia o in associazione con altri farmaci antipertensivi.

Edemi di origine cardiaca, renale o epatica.

Esidrex 25 mg compresse: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Esidrex 25 mg compresse ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Esidrex 25 mg compresse, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Esidrex 25 mg compresse: controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1.

Ipersensibilità ad altri derivati sulfonamidici.

Anuria.

Grave insufficienza renale (velocità di filtrazione glomerulare (GFR)

< 30 ml/min/1,73 m2).

Stati di grave insufficienza epatica.

Ipokaliemia ed iponatremia refrattarie.

Ipercalcemia.

Iperuricemia sintomatica.

Ipertensione gravidica.

Esidrex 25 mg compresse: effetti collaterali

Le reazioni avverse sono ordinate per frequenza, le più frequenti per prime, utilizzando la seguente convenzione: molto comune (1/10); comune (1/100, <1/10); non comune (1/1.000, <1/100); raro (1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000) incluse segnalazioni isolate.

Patologie del sistema emolinfopoietico
Raro: Trombocitopenia, talvolta con porpora
Molto raro: Agranulocitosi, depressione del midollo osseo, anemia emolitica, leucopenia
Non nota: Anemia aplastica
Disturbi del sistema immunitario
Molto raro: Ipersensibilità
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Molto comune: Ipokaliemia
Comune: Iperuricemia, ipomagnesiemia, iponatremia
Raro: Ipercalcemia, iperglicemia, peggioramento dello stato metabolico diabetico
Molto raro: Alcalosi ipocloremica
Disturbi psichiatrici
Raro: Depressione, disturbi del sonno
Patologie del sistema nervoso
Raro: Capogiro, cefalea, parestesia
Patologie dell’occhio
Raro: Compromissione della visione
Non nota: Glaucoma acuto ad angolo chiuso
Patologie cardiache
Raro: Aritmie cardiache
Patologie vascolari
Comune: Ipotensione ortostatica
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Molto raro: Distress respiratorio (compresa polmonite ed edema polmonare)
Patologie gastrointestinali
Comune: Diminuzione dell’appetito, nausea, vomito
Raro: Disturbi addominali, costipazione, diarrea
Molto raro: Pancreatite
Patologie epatobiliari
Raro: Colestasi intraepatica, ittero
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Comune: Orticaria e altre forme di eruzione cutanea
Raro: Reazioni da fotosensibilità
Molto raro: Reazioni simili a lupus eritematoso cutaneo, riattivazione di lupus eritematoso cutaneo, vasculite necrotizzante e necrolisi epidermica tossica
Non nota: Eritema multiforme
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Non nota: Spasmo muscolare
Patologie renali e urinarie
Non nota: Disfunzione renale, insufficienza renale acuta
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Comune: Impotenza
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Non nota: Astenia, piressia
Esami diagnostici
Molto comune: Aumento del colesterolo e dei trigliceridi
Raro: Glicosuria

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo “www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza”.

Esidrex 25 mg compresse: avvertenze per l’uso

enza renale e trapianto di rene

I diuretici tiazidici possono far precipitare l’azotemia in pazienti con malattia renale cronica. Quando Esidrex è usato nei pazienti con compromissione della funzione renale è raccomandato il monitoraggio periodico degli elettroliti sierici, incluso il potassio, della creatinina e dei livelli sierici di acido urico. Esidrex è controindicato nei pazienti con compromissione grave della funzione renale o anuria (vedere paragrafo 4.3).

Non è necessario un aggiustamento del dosaggio nei pazienti con compromissione della funzione renale da lieve a moderata (GFR

? 30 ml/min/1,73 m2).

Non vi è esperienza in merito alla somministrazione di Esidrex in pazienti sottoposti di recente a trapianto di rene.

Insufficienza epatica

Per pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata (vedere paragrafì

4.2 e 5.2) non è richiesto l’aggiustamento della dose iniziale. I tiazidici, come altri diuretici, quando utilizzati per trattare l’ascite cirrotica, possono provocare squilibrio elettrolitico, encefalopatia epatica e sindrome epato- renale. L’idroclorotiazide è controindicata nei pazienti con insufficienza epatica grave.

Squilibrio elettrolitico

Il trattamento con Esidrex deve essere iniziato solo dopo aver corretto l’ipokaliemia e l’eventuale concomitante ipomagnesiemia. I diuretici tiazidici possono causare ipokaliemia di nuova insorgenza o esacerbare una preesistente ipokaliemia. I diuretici tiazidici devono essere somministrati con cautela in pazienti con condizioni che comportano un aumento della perdita di potassio, ad esempio nefropatie con perdita di sali e insufficienza pre- renale (cardiogenica) della funzione renale. Nel caso si sviluppi ipokaliemia, in particolare se accompagnata da segni clinici (per es. debolezza muscolare, paresi, alterazioni elettrocardiografiche) il trattamento con Esidrex deve essere interrotto fino alla correzione stabile del bilancio di potassio.

Come per tutti i diuretici tiazidici, l’eliminazione di potassio indotta da Esidrex è dose dipendente. Nel trattamento cronico, le concentrazioni di potassio sierico devono essere controllate all’inizio della terapia e dopo 3-4 settimane circa. In seguito – se il bilancio del potassio non è influenzato da ulteriori fattori (per es. vomito, diarrea, alterazione della funzionalità renale, ecc.) – la potassiemia può essere verificata ogni 4-6 mesi.

Nei pazienti che ricevono digitale, nei pazienti che mostrano segni di malattia

coronarica (a meno che non ricevano anche un ACE inibitore), nei pazienti che ricevono alte dosi di un agonista ?-adrenergico e in tutti i casi in cui le concentrazioni plasmatiche di potassio sono < 3,0 mmoli/l, può essere presa in considerazione la somministrazione contemporanea con un sale di potassio per via orale (ad esempio KCl). Se le preparazioni orali a base di potassio non sono tollerate, Esidrex può essere associato ad un diuretico risparmiatore di potassio.

In tutti i casi di terapia associata, il mantenimento e la normalizzazione del bilancio del potassio devono essere attentamente controllati.

Esidrex è controindicato nei pazienti con ipokaliemia refrattaria (vedere paragrafo 4.3).

Nei pazienti che ricevono anche ACE inibitori, bloccanti del recettore dell’angiotensina II (ARBs) o inibitori diretti della renina (DRIs), deve essere evitato il trattamento associato di Esidrex con un sale potassico o con un diuretico risparmiatore di potassio.

I diuretici tiazidici possono provocare un’iponatremia di nuova insorgenza e un’alcalosi ipocloremica o esacerbare una preesistente iponatremia. È stata osservata iponatremia accompagnata da sintomi neurologici (nausea, disorientamento progressivo, apatia). Il trattamento con idroclorotiazide deve essere iniziato solo dopo la correzione di un’iponatremia pre-esistente. In caso di iponatremia grave o a rapida insorgenza durante la terapia con Esidrex, il trattamento deve essere sospeso fino alla normalizzazione della natremia.

Esidrex è controindicato nei pazienti con iponatriemia refrattaria (vedere paragrafo 4.3).

Tutti i pazienti in trattamento con diuretici tiazidici devono essere controllati periodicamente per squilibri degli elettroliti, in particolare potassio, sodio e magnesio.

Pazienti sodio e/o volume depleti

Nei pazienti sodio e/o volume depleti, come coloro che ricevono alte dosi di diuretici, può verificarsi ipotensione sintomatica dopo l’inizio del trattamento con Esidrex. Esidrex deve essere utilizzato solo dopo la correzione di una qualsiasi preesistente deplezione di sodio e/o di volume.

Il monitoraggio degli elettroliti sierici è particolarmente indicato negli anziani, nei pazienti con ascite dovuta a cirrosi epatica e nei pazienti con edema dovuto a sindrome nefrosica.

In quest’ultimo caso Esidrex deve essere usato solo sotto stretto controllo in pazienti con potassiemia normale che non mostrano segni di deplezione della volemia o grave ipoalbuminemia.

Lupus eritematoso sistemico

E’ stato osservato che i diuretici tiazidici, compresa l’idroclorotiazide, possono esacerbare o attivare il lupus eritematoso sistemico.

Effetti sul metabolismo e sull’apparato endocrino

I diuretici tiazidici, incluso idroclorotiazide, possono alterare la tolleranza al glucosio ed aumentare i livelli sierici di colesterolo e trigliceridi.

Nei pazienti diabetici può essere necessario l’aggiustamento della dose di insulina o degli ipoglicemizzanti orali.

Esidrex è controindicato nell’iperuricemia sintomatica (vedere paragrafo 4.3). L’idroclorotiazide può innalzare i livelli sierici di acido urico per una ridotta clearance di acido urico e può causare o esacerbare un’iperuricemia così come precipitare la gotta in pazienti predisposti.

I tiazidici diminuiscono l’escrezione urinaria del calcio e, in assenza di disturbi noti del metabolismo del calcio, possono causare un aumento intermittente e lieve del calcio sierico. Esidrex è controindicato nei pazienti con ipercalcemia e deve essere usato solo dopo aver corretto una pre- esistente ipercalcemia. Esidrex deve essere interrotto se si sviluppa ipercalcemia durante il trattamento. I livelli sierici di calcio devono essere monitorati periodicamente durante il trattamento con tiazidici. Una marcata ipercalcemia può essere indicativa di iperparatiroidismo latente. La somministrazione dei tiazidici deve essere sospesa prima di effettuare i test di funzionalità paratiroidea.

Fotosensibilità

Durante il trattamento con diuretici tiazidici sono stati riportati casi di reazioni di fotosensibilità (vedere paragrafo 4.8). Se si verificano reazioni di fotosensibilità durante il trattamento con Esidrex, si raccomanda di sospendere il trattamento. Se si ritiene necessario riprendere la somministrazione del diuretico, si raccomanda di proteggere le parti esposte al sole o ai raggi UVAartificiali.

Glaucoma acuto ad angolo chiuso

Idroclorotiazide, un sulfamidico, è stato associato ad una reazione idiosincrasica risultante in miopia acuta transitoria e glaucoma acuto ad angolo chiuso. I sintomi includono diminuzione dell’acuità visiva a insorgenza acuta o dolore oculare e tipicamente insorgono entro ore fino a settimane dall’inizio della terapia con il farmaco. Il glaucoma acuto ad angolo chiuso non trattato può portare a perdita permanente della vista.

Il trattamento primario è l’interruzione più rapida possibile dell’idroclorotiazide. Può essere necessario considerare un rapido trattamento

medico o chirurgico nel caso la pressione intraoculare si mantenga non controllata. I fattori di rischio per lo sviluppo del glaucoma ad angolo acuto possono includere una storia di allergia ai sulfamidici o alla penicillina.

Altre precauzioni

L’effetto antiipertensivo degli ACE inibitori, ARBs o DRIs è potenziato dagli agenti che aumentano l’attività della renina plasmatica (diuretici). Deve essere esercitata cautela quando un ACE inibitore (o ARB o DRI) viene aggiunto a Esidrex particolarmente in pazienti con deplezione grave di sodio e/o di volume.

Reazioni di ipersensibilità da idroclorotiazide possono verificarsi in tutti i pazienti, ma sono più probabili in pazienti con allergia ed asma.

Informazioni importanti su alcuni eccipienti

Esidrex contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp-lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

Esidrex contiene amido di frumento: l’amido di frumento può contenere glutine, ma solo in tracce, ed è quindi considerato sicuro per le persone affette da morbo celiaco.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco