Combisartan: effetti collaterali e controindicazioni
Combisartan 320 mg/25 mg compresse rivestite con film (Valsartan + Idroclorotiazide) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:
Trattamento dell’ipertensione arteriosa essenziale negli adulti.
Combisartan è un’associazione fissa indicata nei pazienti la cui pressione arteriosa non è adeguatamente controllata dalla monoterapia con valsartan o idroclorotiazide.
Come tutti i farmaci, perĂ², anche Combisartan 320 mg/25 mg compresse rivestite con film ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.
Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Combisartan 320 mg/25 mg compresse rivestite con film, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).
Combisartan 320 mg/25 mg compresse rivestite con film: controindicazioni
IpersensibilitĂ a valsartan, idroclorotiazide, altri medicinali contenenti derivati della sulfonamide o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafì 4.4 e 4.6 ).
Grave compromissione epatica, cirrosi biliare e colestasi.
Grave danno renale (clearance della creatinina <30 ml/min), anuria.
Ipokaliemia refrattaria, iponatriemia, ipercalcemia e iperuricemia sintomatica.
L’uso concomitante di Combisartan con medicinali contenenti aliskiren è controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (velocità di filtrazione glomerulare GFR
< 60 ml/min/1,73 m2) (vedere paragrafì 4.5 e 5.1).
Combisartan 320 mg/25 mg compresse rivestite con film: effetti collaterali
Le reazioni avverse riportate negli studi clinici ed i rilievi di laboratorio verificatisi con maggior frequenza con valsartan + idroclorotiazide rispetto al placebo e le segnalazioni post-marketing individuali sono presentate di seguito secondo la classificazione per sistemi e organi. In corso di trattamento con valsartan/idroclorotiazide possono verificarsi anche reazioni avverse note per ogni singolo componente in monoterapia ma che non sono state osservate negli studi clinici.
Le reazioni avverse sono classificate in base alla frequenza, a partire da quelle piĂ¹ frequenti, utilizzando la seguente convenzione: molto comune (?1/10); comune (? 1/100, ?1/10); non comune (?1/1.000, <1/100); raro (?1/10.000, ? 1/1.000); molto raro (? 1/10.000); non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili).
All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità .
Tabella 1. Frequenza delle reazioni avverse con valsartan/idroclorotiazide
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Non comune Disidratazione
Patologie del sistema nervoso
Molto raro Capogiri
Non comune Parestesia
Non nota Sincope
Patologie dell’occhio
Non comune Visione offuscata
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Non comune Tinnito
Patologie vascolari
Non comune Ipotensione
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Non comune Tosse
Non nota Edema polmonare non cardiogeno
Patologie gastrointestinali
Molto raro Diarrea
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Non comune Mialgia
Molto raro Artralgia
Patologie renali e urinarie
Non nota Compromissione renale
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Non comune Affaticamento
Esami diagnostici
Non nota Aumenti dell’acido urico sierico, aumenti della creatinina sierica e della bilirubina sierica, ipokaliemia, iponatriemia Aumento dell’azoto ureico ematico, neutropenia
Ulteriori informazioni sui singoli componenti
Le reazioni avverse giĂ riportate per ciascuno dei singoli componenti possono essere potenziali effetti indesiderati anche di Combisartan, anche se non osservate negli studi clinici o nel periodo di post-marketing.
Tabella 2. Frequenza delle reazioni avverse con valsartan
Patologie del sistema emolinfopoietico
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | |
Non comune | Disidratazione |
Patologie del sistema nervoso | |
Molto raro | Capogiri |
Non comune | Parestesia |
Non nota | Sincope |
Patologie dell’occhio | |
Non comune | Visione offuscata |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | |
Non comune | Tinnito |
Patologie vascolari | |
Non comune | Ipotensione |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | |
Non comune | Tosse |
Non nota | Edema polmonare non cardiogeno |
Patologie gastrointestinali | |
Molto raro | Diarrea |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | |
Non comune | Mialgia |
Molto raro | Artralgia |
Patologie renali e urinarie | |
Non nota | Compromissione renale |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | |
Non comune | Affaticamento |
Esami diagnostici | |
Non nota | Aumenti dell’acido urico sierico, aumenti della creatinina sierica e della bilirubina sierica, ipokaliemia, iponatriemia Aumento dell’azoto ureico ematico, neutropenia |
elle ttati
Patologie del sistema emolinfopoietico | |
Non nota | Diminuzione dell’emoglobina, diminuzione dell’ematocrito, trombocitopenia |
Disturbi del sistema immunitario | |
Non nota | Altre reazioni allergiche/di ipersensibilità, compresa malattia da siero |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | |
Non nota | Aumento del potassio sierico, iponatriemia |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | |
Non comune | Vertigine |
Patologie vascolari | |
Non nota | Vasculite |
Patologie gastrointestinali | |
Non comune | Dolore addominale |
Patologie epatobiliari | |
Non nota | Aumento dei valori di funzionalità epatica |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
Non nota | Angioedema, dermatite bollosa, eruzione cutanea, prurito |
Patologie renali e urinarie | |
Non nota | Insufficienza renale |
Patologie del sistema emolinfopoietico | |
Raro | Trombocitopenia, talvolta con porpora |
Molto raro | Agranulocitosi, leucopenia, anemia emolitica, insufficienza midollare |
Non nota | Anemia aplastica |
Disturbi del sistema immunitario | |
Molto raro | Reazioni di ipersensibilità |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | |
Molto comune | Ipokaliemia, aumento dei lipidi ematici (soprattutto ad alte dosi) |
Comune | Iponatriemia, ipomagnesiemia, iperuricemia |
Raro | Ipercalcemia, iperglicemia, glicosuria e peggioramento dello stato metabolico diabetico |
Molto raro | Alcalosi ipocloremica |
Disturbi psichiatrici | |
Raro | Depressione, disturbi del sonno |
Patologie del sistema nervoso | |
Raro | Cefalea, capogiro, parestesia |
Patologie dell’occhio | |
Raro | Compromissione della vista |
Non noto | Glaucoma acuto ad angolo chiuso |
Patologie cardiache | |
Raro | Aritmie cardiache |
Patologie vascolari | |
Comune | Ipotensione posturale |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | |
Molto raro | Distress respiratorio, comprendente polmonite ed edema polmonare |
Patologie gastrointestinali | |
Comune | Perdita di appetito, nausea lieve e vomito |
Raro | Stipsi, malessere gastrointestinale, diarrea |
Molto raro | Pancreatite |
Patologie epatobiliari | |
Raro | Colestasi intraepatica o ittero |
Patologie renali e urinarie | |
Non nota | Disfunzione renale, insufficienza renale acuta |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
Comune | Orticaria ed altre forme di eruzione cutanea |
Raro | Fotosensibilità |
Molto raro | Vasculite necrotizzante e necrolisi epidermica tossica, reazioni cutanee simili al lupus eritematoso, riattivazione di lupus eritematoso cutaneo |
Non nota | Eritema multiforme |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | |
Non nota | Piressia, astenia |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | |
Non nota | Spasmo muscolare |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | |
Comune | Impotenza |
Combisartan 320 mg/25 mg compresse rivestite con film: avvertenze per l’uso
Modifiche degli elettroliti sierici
Valsartan
L’uso concomitante di integratori di potassio, diuretici risparmiatori di potassio, sostituti del sale contenenti potassio, o di altre sostanze che possono aumentare i livelli di potassio (eparina, ecc.) non è raccomandato. I livelli ematici di potassio devono essere controllati appropriatamente.
Durante il trattamento con diuretici tiazidici, compresa l’idroclorotiazide, è stata riportata ipokaliemia. Si raccomanda un monitoraggio frequente del potassio sierico.
La terapia con diuretici tiazidici, compresa l’idroclorotiazide, è stata associata con iponatriemia e alcalosi ipocloremica. I tiazidici, compresa l’idroclorotiazide, aumentano l’escrezione urinaria di magnesio e pertanto è possibile che si verifichi ipomagnesiemia. L’escrezione di calcio viene ridotta dai diuretici tiazidici e ciĂ² puĂ² provocare ipercalcemia.
Come per tutti i pazienti in terapia diuretica, deve essere effettuato un controllo periodico degli elettroliti sierici, ad intervalli appropriati.
Pazienti sodio e/o volume depleti
I pazienti che assumono diuretici tiazidici, compresa l’idroclorotiazide, devono essere tenuti sotto osservazione per segni clinici di squilibrio idrico o elettrolitico.
In pazienti fortemente sodio e/o volume depleti, come coloro che ricevono elevate dosi di diuretici, puĂ², in rari casi, verificarsi ipotensione sintomatica dopo l’inizio della terapia con Combisartan. La deplezione di sodio e/o volume deve essere corretta prima di iniziare il trattamento con Combisartan.
Pazienti con grave insufficienza cardiaca cronica o altre condizioni che stimolino il sistema renina- angiotensina-aldosterone
Nei pazienti in cui la funzionalitĂ renale puĂ² dipendere dall’attivitĂ del sistema renina-angiotensina- aldosterone (ad es. pazienti con grave insufficienza cardiaca congestizia), il trattamento con gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina è stato associato a oliguria e/o progressiva azotemia e, in rari casi, a insufficienza renale acuta e/o morte. La valutazione dei pazienti con insufficienza cardiaca o post-infarto miocardico deve sempre includere l’esame della funzionalitĂ Documerenntoalree.soLd’uisspoonibdiile CdaomAIbFAisialr0ta2n/10n/2e0i 1p5azienti con grave insufficienza cardiaca cronica non è stato
stabilito. Pertanto non puĂ² essere escluso che, a causa dell’inibizione del sistema renina- angiotensina-aldosterone anche la somministrazione di Combisartan possa essere associata con una compromissione della funzionalitĂ renale. Combisartan non deve essere utilizzato in questi pazienti.
Stenosi dell’arteria renale
Combisartan non deve essere utilizzato come antipertensivo in pazienti con stenosi unilaterale o bilaterale dell’arteria renale o stenosi dell’arteria di rene unico perchĂ© in questi pazienti possono aumentare l’azotemia e la creatinina sierica.
Iperaldosteronismo primario
I pazienti con iperaldosteronismo primario non devono essere trattati con Combisartan in quanto il loro sistema renina-angiotensina non è attivo.
Stenosi della valvola aortica e mitralica, cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva
Come per tutti gli altri vasodilatatori è necessaria particolare cautela nei pazienti affetti da stenosi aortica o mitralica o da cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva.
Compromissione renale
Non è richiesto alcun aggiustamento del dosaggio nei pazienti con compromissione renale con clearance della creatinina >30 ml/min (vedere paragrafo 4.2). Quando Combisartan è utilizzato in pazienti con danno renale si raccomandano controlli periodici del potassio sierico, della creatinina e dei livelli di acido urico.
Trapianto renale
Ad oggi non vi è esperienza sulla sicurezza d’impiego di Combisartan in pazienti sottoposti a trapianto renale recente.
Compromissione epatica
Nei pazienti con compromissione epatica lieve o moderata, senza colestasi, Combisartan deve essere utilizzato con cautela (vedere paragrafì 4.2 e 5.2). I diuretici tiazidici devono essere usati con cautela nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica o malattia epatica progressiva, poiché minime alterazioni del bilancio idrico ed elettrolitico possono causare il coma epatico.
Precedenti episodi di angioedema
In pazienti trattati con valsartan sono stati segnalati episodi di angioedema, con ingrossamento della laringe e della glottide, che hanno causato ostruzione delle vie respiratorie e/o rigonfiamento della faccia, delle labbra, della faringe e/o della lingua; alcuni di questi pazienti avevano avuto precedenti episodi di angioedema con altri medicinali, compresi gli ACE inibitori. Nei pazienti che sviluppano angioedema, il trattamento con Combisartan deve essere interrotto immediatamente e non deve essere piĂ¹ ripreso (vedere paragrafo 4.8).
Lupus eritematoso sistemico
E’ stato osservato che i diuretici tiazidici, compresa l’idroclorotiazide, possono esacerbare o attivare il lupus eritematoso sistemico.
Altri disturbi metabolici
I diuretici tiazidici, compresa l’idroclorotiazide, possono alterare la tolleranza al glucosio ed innalzare i livelli sierici di colesterolo, trigliceridi e acido urico. Nei pazienti diabetici puĂ² essere necessario l’aggiustamento del dosaggio di insulina o degli ipoglicemizzanti orali.
Le tiazidi possono ridurre l’escrezione urinaria di calcio e causare un aumento lieve e intermittente del calcio sierico in assenza di disordini accertati del metabolismo del calcio. Una marcata ipercalcemia puĂ² essere evidenza di un sottostante iperparatiroidismo. Prima di effettuare gli esami sulla funzionalitĂ della paratiroide si deve interrompere il trattamento con le tiazidi.
FotosensibilitĂ
Durante il trattamento con diuretici tiazidici sono stati riportati casi di reazioni di fotosensibilitĂ (vedere paragrafo 4.8). Se si verificano reazioni di fotosensibilitĂ , si raccomanda di sospendere il trattamento. Se si ritiene necessario riprendere la somministrazione del diuretico, si raccomanda di proteggere le parti esposte al sole o ai raggi UVAartificiali.
La terapia con antagonisti del recettore dell’angiotensina II (AIIRA) non deve essere iniziata durante la gravidanza. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere ad un trattamento antipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con AIIRA deve essere interrotto immediatamente e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa (vedere paragrafì 4.3 e 4.6).
Generali
E’necessaria particolare cautela in pazienti che hanno avuto precedenti reazioni di ipersensibilitĂ ad altri antagonisti dei recettori dell’angiotensina II. Le reazioni di ipersensibilitĂ all’idroclorotiazide sono piĂ¹ probabili in pazienti con allergia e asma.
Glaucoma acuto ad angolo chiuso
L’idroclorotiazide, una sulfonamide, è stata associata con una reazione idiosincratica, con conseguente grave miopia transitoria e glaucoma acuto ad angolo chiuso. I sintomi comprendono l’insorgenza acuta di ridotta acuitĂ visiva o dolore oculare e compaiono in genere da entro poche ore a una settimana dall’inizio del trattamento. Se non trattato, il glaucoma acuto ad angolo chiuso puĂ² causare la perdita permanente della vista.
Il trattamento primario consiste nell’interrompere la somministrazione di idroclorotiazide il piĂ¹ rapidamente possibile. Un pronto intervento medico o chirurgico puĂ² essere necessario qualora la pressione intraoculare dovesse rimanere non controllata. I fattori di rischio per sviluppare il glaucoma acuto ad angolo chiuso possono includere una storia di allergia alla sulfonamide o alla penicillina.
Doppio blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS)
Esiste l’evidenza che l’uso concomitante di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren aumenta il rischio di ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalitĂ renale (inclusa l’insufficienza renale acuta). Il duplice blocco del RAAS attraverso l’uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren non è pertanto raccomandato (vedere paragrafì 4.5 e 5.1).
Se la terapia del duplice blocco è considerata assolutamente necessaria, ciĂ² deve avvenire solo sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalitĂ renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna.
Gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II non devono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica.
Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.
In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/
Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:
https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf
Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco