Elgard: effetti collaterali e controindicazioni

Elgard: effetti collaterali e controindicazioni

Eligard (Leuprorelina Acetato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

ELIGARD 45 mg è indicato per il trattamento del cancro della prostata ormono-dipendente in stadio avanzato.

Eligard: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Eligard ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Eligard, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Eligard: controindicazioni

ELIGARD 45 mg è controindicato nelle donne e nei pazienti in età pediatrica.

IpersensibilitĂ  alla leuprorelina acetato, ad altri agonisti del GnRH, o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Pazienti precedentemente sottoposti ad orchiectomia (come con altri agonisti del GnRH, ELIGARD 45 mg non determina un ulteriore calo del testosterone sierico in caso di castrazione chirurgica).

Come unico trattamento in pazienti con cancro prostatico con compressione midollare o evidenza di metastasi spinali (vedere anche paragrafo 4.4).

Eligard: effetti collaterali

Le reazioni avverse osservate durante il trattamento con ELIGARD 45 mg sono dovute principalmente all’azione farmacologica specifica della leuprorelina acetato, cioè all’aumento e alla diminuzione di taluni livelli ormonali. Le reazioni avverse segnalate più comunemente sono: vampate di calore, nausea, malessere, affaticamento e irritazione locale transitoria nella sede di iniezione. Vampate di calore in forma lieve o moderata si verificano approssimativamente nel 58% dei pazienti.

Elenco tabellare delle reazioni avverse

Nel corso di studi clinici, in pazienti con carcinoma prostatico in stadio avanzato e trattati con ELIGARD, sono stati osservati gli eventi avversi di cui sotto, classificati, in base alla frequenza, come molto comuni (≥1/10), comuni (≥1/100, <1/10), non comuni (≥1/1000, <1/100), rari (≥1/10.000, <1/1000), molto rari (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Tabella 1. Effetti indesiderati negli studi clinici con ELIGARD
Infezioni e infestazioni
comuni rinofaringiti
non comuni infezioni delle vie urinarie, infezioni cutanee locali
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
non comuni aggravamento del diabete mellito
Disturbi psichiatrici
non comuni sogni anomali, depressione, calo della libido
Patologie del sistema nervoso
non comuni capogiri, cefalea, ipoestesia, insonnia, disturbi del gusto, disturbi dell’olfatto
rari movimenti involontari anomali
Patologie cardiache
non nota prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafi 4.4 e 4.5)
Patologie vascolari
molto comuni vampate di calore
non comuni ipertensione, ipotensione
rari sincope e collasso
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
non comuni rinorrea, dispnea
Patologie gastrointestinali
comuni nausea, diarrea
non comuni stipsi, secchezza della bocca, vomito, dispepsia
rari flatulenza, eruttazione
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
molto comuni ecchimosi, eritema
comuni prurito, sudorazione notturna
non comuni sudorazione fredda, aumento della sudorazione
rari alopecia, eruzioni cutanee
Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo
comuni artralgia, dolore agli arti, mialgia
non comuni mal di schiena, crampi muscolari
Patologie renali e urinarie
comuni riduzione della frequenza di minzione, difficoltà alla minzione, disuria, nicturia, oliguria
non comuni spasmi vescicali, ematuria, aumento della frequenza urinaria, ritenzione urinaria
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
comuni tensione mammaria, atrofia testicolare, dolore testicolare, infertilità, ipertrofia mammaria
non comuni ginecomastia, impotenza, disturbi testicolari
rari dolore mammario
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
molto comuni affaticamento, bruciore nella sede d’iniezione, parestesia nella sede d’iniezione
comuni malessere, dolore nella sede di iniezione, ecchimosi nella sede d’iniezione, sensazione di puntura nella sede d’iniezione, rigidità, debolezza
non comuni prurito nella sede d’iniezione, letargia, dolore, febbre
raro ulcerazione nella sede d’iniezione
molto raro necrosi nella sede d’iniezione
Patologie del sistema emolinfopoietico
comuni alterazioni ematologiche
Esami diagnostici
comuni aumento dei livelli ematici della creatinina-fosfochinasi, prolungamento del tempo di coagulazione
non comuni aumento dei livelli di alanina aminotransferasi, aumento dei livelli ematici dei trigliceridi, prolungamento del tempo di protrombina, aumento ponderale

Altri eventi avversi segnalati in generale a seguito del trattamento con la leuprorelina acetato comprendono edema periferico, embolia polmonare, palpitazioni, mialgia, debolezza muscolare, alterazione della sensibilità cutanea, brividi, vertigini periferiche, eruzioni cutanee, amnesia, disturbi visivi. Raramente, dopo la somministrazione di agonisti del GnRH sia a breve sia a lunga durata d’azione, è stato segnalato infarto di un preesistente adenoma ipofisario. Ci sono state rare segnalazioni di trombocitopenia e leucopenia. Sono state segnalate variazioni della tolleranza al glucosio.

Gli eventi avversi locali osservati dopo l’iniezione di ELIGARD sono tipici di quelli frequentemente associati a farmaci iniettati per via sottocutanea di natura simile.

Generalmente, tali eventi avversi localizzati segnalati in seguito a iniezione sottocutanea si presentano in forma lieve e vengono descritti come effetti di breve durata.

Variazioni della densità ossea

Nella letteratura medica è stata segnalata una riduzione della densità ossea in uomini sottoposti a orchiectomia o trattati con un agonista del GnRH. Si può prevedere che lunghi periodi di trattamento con la leuprorelina acetato possano provocare segni crescenti di osteoporosi. Riguardo l’aumento del rischio di fratture dovute all’osteoporosi vedere paragrafo 4.4.

Esacerbazione dei segni e dei sintomi della patologia

Il trattamento con la leuprorelina acetato può determinare un’esacerbazione dei segni e dei sintomi della patologia nel corso delle prime settimane di trattamento. In caso di aggravamento di condizioni quali le metastasi vertebrali e/o l’ostruzione delle vie urinarie o l’ematuria, possono verificarsi disturbi neurologici quali debolezza e/o parestesia degli arti inferiori o peggioramento dei sintomi urinari.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili.

Eligard: avvertenze per l’uso

A causa di una non corretta ricostituzione del medicinale puĂ² verificarsi una mancanza di efficacia clinica (vedere paragrafo 4.2).

La terapia di deprivazione androgenica puĂ² prolungare l’intervallo QT.

In pazienti con una storia di o con fattori di rischio per il prolungamento dell’intervallo QT e in pazienti che ricevono una terapia concomitante con prodotti medicinali che possono prolungare l’intervallo QT (vedere paragarfo 4.5) i medici devono accertare il profilo di rischio beneficio, incluso il rischio potenziale di Torsione di punta, prima di iniziare la terapia con Eligard 45 mg.

Come altri agonisti del GnRH, la leuprorelina acetato determina un aumento transitorio delle concentrazioni sieriche di testosterone, diidrotestosterone e fosfatasi acida durante la prima settimana di trattamento. I pazienti possono notare un peggioramento dei sintomi o l’insorgenza di nuovi sintomi – inclusi dolore osseo, neuropatia, ematuria od ostruzione ureterale o al deflusso vescicale (vedere paragrafo 4.8 ). Tali sintomi di solito regrediscono con il proseguimento della terapia.

La somministrazione aggiuntiva di un antiandrogeno appropriato deve essere considerata iniziando 3 giorni prima della terapia con la leuprorelina e continuando per le prime due o tre settimane di trattamento. E’ stato segnalato che tale procedura previene le conseguenze di un iniziale aumento del testosterone sierico.

In seguito a castrazione chirurgica, ELIGARD 45 mg non determina un’ulteriore diminuzione dei livelli di testosterone sierico nei pazienti di sesso maschile.

Con gli agonisti del GnRH sono stati segnalati casi di ostruzione ureterale e compressione del midollo spinale, che possono contribuire alla paralisi con o senza complicazioni fatali. Qualora insorgano compressione del midollo

spinale o alterazione della funzionalitĂ  renale, deve essere effettuato il trattamento standard previsto per tali complicanze.

I pazienti con metastasi vertebrali e/o cerebrali così come i pazienti con ostruzione delle vie urinarie devono essere monitorati attentamente nel corso delle prime settimane di trattamento.

Una percentuale di pazienti presenta tumori che non sono sensibili alla manipolazione ormonale. La mancanza di miglioramenti clinici nonostante una soppressione adeguata del testosterone è elemento diagnostico per tale condizione, la quale non migliorerebbe con un ulteriore trattamento con ELIGARD.

Nella letteratura medica sono stati segnalati casi di riduzione della densitĂ  ossea in uomini sottoposti a orchiectomia o trattati con gli agonisti del GnRH (vedere paragrafo 4.8 ).

La terapia antiandrogenica determina un aumento significativo del rischio di fratture dovute a osteoporosi. Al riguardo sono disponibili soltanto dati limitati. Fratture dovute a osteoporosi sono state osservate nel 5% dei pazienti a 22 mesi dall’inizio della terapia farmacologica di deprivazione androgenica e nel 4% dei pazienti a 5-10 anni di trattamento. Il rischio di fratture dovute a osteoporosi è generalmente piĂ¹ elevato del rischio di fratture patologiche. Oltre a una carenza di testosterone nel lungo periodo, anche fattori quali l’aumento dell’etĂ , il fumo e il consumo di alcolici, l’obesitĂ  e l’insufficiente esercizio fisico possono influenzare lo sviluppo dell’osteoporosi.

Nel corso di studi post-marketing, sono stati registrati rari casi di apoplessia ipofisaria (sindrome clinica secondaria all’infarto della ghiandola pituitaria), in seguito a somministrazione di agonisti del GnRH. La maggior parte dei casi si sono verificati nelle prime due settimane successive alla prima dose, ed alcuni nella prima ora. In questi casi l’apoplessia ipofisaria si è presentata come cefalea improvvisa, vomito, visione disturbata, oftalmoplegia, alterazione dello stato mentale e talvolta collasso cardiocircolatorio. In tali situazioni è richiesto un intervento medico immediato.

Iperglicemia e diabete: in uomini in trattamento con agonisti del GnRH sono stati segnalati iperglicemia e aumentato rischio di sviluppare diabete. L’iperglicemia puĂ² essere conseguenza dell’insorgenza di diabete mellito o del peggioramento del controllo glicemico in pazienti diabetici. Si controlli periodicamente il glucosio ematico e/o l’emoglobina glicosilata (HbA1c) in pazienti che assumono un agonista del GnRH e si tratti l’iperglicemia o il diabete in accordo alla corrente pratica clinica.

Malattie cardiovascolari: in associazione all’uso negli uomini di agonisti del GnRH è stato segnalato un aumentato rischio di insorgenza di infarto miocardico, morte cardiaca improvvisa e ictus. Sulla base delle probabilità riportate, il rischio sembra basso e deve essere attentamente valutato

sulla base dei fattori di rischio cardiovascolari nel momento in cui viene impostato il trattamento dei pazienti con cancro alla prostata. I pazienti trattati con agonisti del GnRH devono essere controllati per i sintomi e i segni che possono suggerire lo sviluppo di una malattia cardiovascolare e devono essere gestiti in accordo alla corrente pratica clinica.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco