Endofemine: effetti collaterali e controindicazioni

Endofemine: effetti collaterali e controindicazioni

Endofemine 2 mg (Dienogest) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Trattamento dell’endometriosi.

Endofemine 2 mg: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Endofemine 2 mg ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Endofemine 2 mg, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Endofemine 2 mg: controindicazioni

Endofemine non deve essere usato in presenza delle condizioni sotto elencate, che derivano in parte da informazioni su altri preparati a base di solo progestinico. Nel caso in cui una di tali condizioni insorga durante l’uso di Endofemine, il trattamento deve essere interrotto immediatamente.

patologia tromboembolica venosa attiva;

patologie arteriose e cardiovascolari in atto o pregresse (ad esempio, infarto del miocardio, evento cerebrovascolare, cardiopatia ischemica);

diabete mellito con interessamento vascolare;

grave malattia epatica in atto o pregressa, fino al ritorno alla normalitĂ  degli indici di funzionalitĂ  epatica;

tumori epatici (benigni o maligni) in atto o pregressi;

tumori maligni accertati o sospetti dipendenti dagli ormoni sessuali;

perdite ematiche vaginali di natura non accertata;

ipersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Endofemine 2 mg: effetti collaterali

La presentazione delle reazioni avverse è basata su MedDRA.

Si è utilizzato il termine piĂ¹ appropriato MedDRA per descrivere una specifica reazione, i suoi sinonimi e le condizioni correlate.

Gli effetti indesiderati si manifestano piĂ¹ comunemente durante i primi mesi di trattamento con Endofemine e tendono a diminuire con la prosecuzione del trattamento. Possono verificarsi cambiamenti delle caratteristiche del sanguinamento, come spotting, sanguinamenti irregolari o amenorrea. Nelle utilizzatrici delle compresse di Dienogest 2 mg sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati.

Gli effetti indesiderati piĂ¹ frequentemente riportati durante il trattamento con Dienogest 2 mg sono: cefalea (9,0%), fastidio al seno (5,4%), umore depresso (5,1%) e acne (5,1%).

Inoltre, nella maggior parte delle pazienti trattate con dienogest si verificano modificazioni nel profilo del sanguinamento mestruale. I profili del sanguinamento mestruale sono stati valutati sistematicamente attraverso i diari delle pazienti e sono stati analizzati utilizzando un periodo di riferimento di 90 giorni, come raccomandato dall’OMS (WHO 90 days reference period method). Durante i primi 90 giorni di trattamento con Dienogest 2 mg sono stati osservati i seguenti profili di sanguinamento (n=290; 100%): amenorrea (1,7%), sanguinamento infrequente (27,2%), sanguinamento frequente (13,4%), sanguinamento irregolare (35,2%), sanguinamento prolungato (38.3%), sanguinamento normale, cioè nessuna delle categorie precedenti (19,7%). Durante il quarto periodo di riferimento sono stati osservati i seguenti profili di sanguinamento (n=149; 100%): amenorrea (28,2%), sanguinamento infrequente (24,2%), sanguinamento frequente (2,7%),

sanguinamento irregolare (21,5%), sanguinamento prolungato (4,0%), sanguinamento normale, cioè nessuna delle categorie precedenti (22,8%). Cambiamenti nei profili del sanguinamento mestruale sono stati riportati solo occasionalmente come evento avverso dalle pazienti (vedere la tabella deglì eventì avversì).

Le frequenze delle reazioni avverse da farmaco (ADRs) secondo la classificazione MedDRA per sistemi e organi (MedDRA SOCs) riportate con Dienogest 2 mg sono riassunte nella tabella sottostante. All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di frequenza. Le frequenze sono definite come comune (?1/100, <1/10), e non comune (?1/1.000, <1/100). Le frequenze derivano dai dati ottenuti da 4 studi clinici, che hanno coinvolto 332 pazienti (100%).

Tabella 1. Effetti indesiderati, Studi clinici di fase III, N=332

Classificazione per sistemi e organi Comune Non Comune
Patologie del sistema emolinfopoietico anemia
Disturbi del metabolismo e della nutrizione aumento di peso diminuzione di peso, aumento dell’appetito
Disturbi psichiatrici umore depresso, disturbo del sonno, nervosismo, perdita della libido, cambiamento d’umore ansia, depressione, sbalzi d’umore
Patologie del sistema nervoso cefalea, emicrania squilibri del sistema nervoso autonomo, disturbo dell’attenzione
Patologie dell’occhio secchezza oculare
Patologie dell’orecchio e del labirinto tinnito
Patologie cardiache disturbo aspecifico dell’apparato circolatorio, palpitazioni
Patologie vascolari ipotensione
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche dispnea
Patologie gastrointestinali nausea, dolore addominale, flatulenza, distensione addominale, vomito diarrea, stitichezza, senso di fastidio all’addome, infiammazione, gengiviti
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo acne, alopecia secchezza della cute, iperidrosi prurito, irsutismo, onicoclasi, forfora, dermatite, crescita anomala dei capelli, reazione di fotosensibilitĂ , disturbi della pigmentazione
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo mal di schiena dolore osseo, spasmi muscolari, dolore alle estremitĂ , pesantezza alle estremitĂ 
Patologie renali ed urinarie infezione delle vie urinarie
Patologie dell’apparato riproduttivo e della senso di fastidio mammario, ciste ovarica, vampate di calore, candidiasi vaginale, secchezza vulvovaginale, secrezione genitale,
mammella sanguinamento uterino/vaginale compreso lo spotting dolore pelvico, vulvovaginite atrofica, nodulo mammario, mastopatia fibrocistica, indurimento mammario
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione astenia, irritabilitĂ  edema

Riduzione della densitĂ  minerale ossea

In uno studio clinico non controllato su 111 donne adolescenti (12 – <18 anni) che venivano trattate con dienogest, 103 sono state sottoposte a misurazioni della BMD. Approssimativamente il 72% delle partecipanti a questo studio hanno avuto una riduzione della BMD a livello delle vertebre lombari (L2- L4) dopo 12 mesi di utilizzo (vedere paragrafo 4.4).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa

Endofemine 2 mg: avvertenze per l’uso

e

PoichĂ© Endofemine è un preparato a base di solo progestinico, si puĂ² presumere che le avvertenze speciali e le precauzioni di impiego per i preparati a base di solo progestinico siano valide anche per Endofemine, sebbene non tutte le avvertenze e le precauzioni si basino su dati emersi negli studi clinici con dienogest.

Qualora una delle condizioni/fattori di rischio sotto riportate si presenti o peggiori, deve essere eseguita un’analisi individuale del rapporto rischio/beneficio prima di iniziare o continuare il trattamento con Endofemine.

Gravi sanguinamenti uterini

I sanguinamenti uterini, per esempio in donne con adenomiosi o leiomiomi uterini, possono peggiorare con l’uso di Endofemine. Se il sanguinamento è abbondante e continuo, puĂ² condurre ad anemia (in alcuni casi grave). In caso di anemia, deve essere presa in considerazione l’interruzione di Endofemine.

Cambiamenti nel profilo di sanguinamento

La maggioranza delle pazienti trattate con dienogest va incontro a cambiamenti nel profilo di sanguinamento mestruale (vedere paragrafo 4.8).

Disturbi circolatori

Sulla base degli studi epidemiologici non sembra che i preparati a base di solo progestinico siano associati ad aumento del rischio di infarto del miocardio o di tromboembolismo cerebrale. Il rischio di eventi cardiovascolari e cerebrali è correlato piuttosto con l’aumentare dell’etĂ , l’ipertensione ed il fumo. Nelle donne ipertese, il rischio di ictus puĂ² essere leggermente aumentato dall’uso di preparati a base di solo progestinico.

Alcuni studi indicano che ci puĂ² essere un lieve aumento del rischio, sebbene non statisticamente significativo, di tromboembolismo venoso (trombosi venosa profonda, embolia polmonare) in associazione con l’uso di preparati a base di solo progestinico. I fattori di rischio generalmente riconosciuti per il tromboembolismo venoso (TEV) comprendono: anamnesi personale o familiare positiva (TEV in un fratello o in un genitore in etĂ  relativamente precoce), etĂ , obesitĂ , immobilizzazione prolungata, interventi di chirurgia maggiore o traumi importanti. In caso di periodi prolungati di immobilizzazione, è consigliabile sospendere l’uso di Endofemine (almeno 4 settimane prima in caso di chirurgia elettiva) e non riprendere il trattamento fino a 2 settimane dopo una completa ripresa della mobilitĂ .

Si deve tenere in considerazione l’aumentato rischio di tromboembolismo durante il puerperio.

Il trattamento deve essere interrotto immediatamente se si presentano sintomi di trombosi arteriosa o venosa o se si sospettano tali patologie.

Tumori

Una meta-analisi di 54 studi epidemiologici ha evidenziato che le donne che usano contraccettivi orali (CO) hanno un rischio relativo lievemente superiore (RR=1,24) di avere diagnosticato un cancro della mammella, soprattutto utilizzando i preparati estro-progestinici. L’eccesso di rischio scompare gradualmente nel corso dei 10 anni successivi all’interruzione dei contraccettivi orali combinati (COC). PoichĂ© il cancro della mammella è raro nelle donne al di sotto dei 40 anni, il numero di casi in piĂ¹ di cancro della mammella diagnosticati in donne che usano o che hanno usato

recentemente COC è modesto in rapporto al rischio complessivo di cancro della mammella. Il rischio di avere diagnosticato un cancro della mammella nelle utilizzatrici di preparati a base di solo progestinico è paragonabile a quello associato con l’uso di COC. Tuttavia, per i preparati a base di solo progestinico i dati si basano su una popolazione di utilizzatrici piĂ¹ limitata e quindi risultano meno conclusivi rispetto a quelli relativi ai COC. Questi studi non dimostrano l’esistenza di una relazione causale. L’aumento del rischio osservato puĂ² essere dovuto ad una piĂ¹ precoce diagnosi di cancro della mammella nelle utilizzatrici di CO, agli effetti biologici degli stessi o ad una combinazione di entrambi i fattori. Il cancro mammario diagnosticato nelle utilizzatrici di CO tende ad essere clinicamente meno avanzato rispetto a quello diagnosticato nelle donne che non ne hanno mai fatto uso.

Nelle donne che assumono sostanze ormonali come quella contenuta in Endofemine, sono stati riportati raramente tumori epatici benigni e, ancor piĂ¹ raramente, tumori epatici maligni. In casi isolati, questi tumori hanno provocato emorragie intra-addominali che hanno messo la paziente in pericolo di vita. Se una donna che assume Endofemine presenta forte dolore nella parte superiore dell’addome, ingrossamento epatico o segni di emorragia intra-addominale, deve essere preso in considerazione un tumore epatico nella diagnosi differenziale.

Osteoporosi

Modifica della densitĂ  minerale ossea (BMD)

L’uso di dienogest nelle adolescenti (da 12 a <18 anni) durante un periodo di trattamento di 12 mesi si è associato ad una riduzione della densità minerale ossea (BMD) nelle vertebre lombari (L2-L4). La variazione media relativa alla BMD dall’inizio alla fine del trattamento (EOT) è stata del -1.2% con un intervallo compreso tra -6% e 5% (IC 95%: -1.70% e -0.78%, n=103).

Misurazioni ripetute 6 mesi dopo la fine del trattamento in un sottogruppo con valori ridotti di BMD hanno dimostrato una tendenza al recupero (cambiamento relativo medio dall’inizio: -2.3% rispetto alla fine del trattamento e -0.6% a 6 mesi dopo la fine del trattamento con un intervallo compreso tra -9% e 6% (IC 95%: -1.20% e 0.06% (n=60)).

La perdita di BMD è particolarmente preoccupante durante l’adolescenza ed il primo periodo dell’età adulta, in quanto si tratta di un periodo critico dell’accrescimento. Non è noto se la riduzione di BMD in questa popolazione ridurrà il picco di massa ossea ed aumenterà il rischio di fratture nei periodi successivi della vita (vedere paragrafì 4.2 e 5.1).

Nelle pazienti ad aumentato rischio di osteoporosi deve essere eseguita un’attenta analisi del rapporto rischio/beneficio prima di iniziare il trattamento con Endofemine, poiché i livelli di estrogeni endogeni sono moderatamente diminuiti durante il trattamento con Endofemine (vedere paragrafo 5.1).

Un’adeguata assunzione di calcio e Vitamina D, dalla dieta o tramite degli integratori, è importante per la salute delle ossa nelle donne di tutte le età.

Altre condizioni

Le pazienti con anamnesi di depressione devono essere tenute sotto stretto controllo e il trattamento deve essere sospeso se la depressione si ripresenta in forma grave.

Generalmente, il dienogest non sembra avere effetti sulla pressione arteriosa nelle donne normotese. Tuttavia, se durante l’uso di Endofemine si sviluppa un’ipertensione clinicamente significativa che si mantiene nel tempo, è consigliabile sospendere l’assunzione di Endofemine e trattare l’ipertensione.

La ricomparsa di ittero colestatico e/o prurito da colestasi manifestatosi per la prima volta in gravidanza o durante un precedente trattamento con steroidi sessuali richiede l’interruzione di Endofemine.

Il dienogest puĂ² avere un lieve effetto sulla resistenza periferica all’insulina e sulla tolleranza al glucosio. Le donne diabetiche, in particolare quelle con un’anamnesi di diabete gravidico, devono essere monitorate accuratamente durante l’uso di Endofemine.

Occasionalmente puĂ² verificarsi cloasma, specialmente nelle donne con anamnesi di cloasma gravidico. Le donne con tendenza al cloasma devono evitare l’esposizione al sole o ai raggi ultravioletti durante l’uso di Endofemine.

Le gravidanze che si verificano nelle utilizzatrici di preparati a base di solo progestinico usati come anticoncezionali si manifestano con maggior probabilità in sede ectopica rispetto alle gravidanze che si verificano nelle utilizzatrici di contraccettivi orali combinati. Pertanto, nelle donne con anamnesi di gravidanza extrauterina o con compromissione delle tube uterine, l’uso di Endofemine deve essere deciso solo dopo un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio.

Durante l’uso di Endofemine possono presentarsi follicoli ovarici persistenti (spesso riferiti come cisti ovariche funzionali). La maggior parte di questi follicoli è asintomatica, sebbene alcune volte possano essere accompagnati da dolore pelvico.

Lattosio

Ogni compressa di Endofemine contiene 60,9 mg di lattosio monoidrato. Le pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit totale di lattasi, o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco