Kemadrin: effetti collaterali e controindicazioni

Kemadrin: effetti collaterali e controindicazioni

Kemadrin (Prociclidina Cloridrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Il KEMADRIN è indicato in tutte le forme del morbo di Parkinson: idiopatico, post-encefalitico ed arterio­sclerotico.

I sintomi per i quali si osserva spesso una buona risposta al KEMADRIN sono: rigidità, acinesia, tremore, difficoltà nello scrivere e nel parlare, disturbi dell’andatura, scialorrea e perdita di saliva, sudorazione, crisi oculogire ed umore depres­so.

Il KEMADRIN è anche usato nel controllo dei sintomi extrapiramidali indotti da farmaci neurolettici compreso lo pseudo-parkinsonismo, reazioni distoniche acute ed irrequietezza motoria.

Kemadrin: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Kemadrin ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Kemadrin, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Kemadrin: controindicazioni

Ipersensibilità nota verso il componente. Glaucoma ad angolo stretto. Ileo paralitico. Tachicardia.

Kemadrin: effetti collaterali

I principali effetti collaterali sono quelli tipici dei farmaci anticolinergici. Secchezza delle fauci, offusca­mento della vista, midriasi, nausea, vomito e stitichezza sono i più comunemente osservati. Alle dosi più alte vertigini, confusione mentale e alluci­nazioni.

Gli effetti anticolinergici indesiderati possono essere facilmente eliminati riducendo il dosaggio.

Occasionalmente sono riportate reazioni allergiche e debolez­za muscolare.

Kemadrin: avvertenze per l’uso

In un certo numero di pazienti che ricevono terapie con neurolettici, può aversi discinesia tardiva. Benchè gli anticolinergici non provochino questa sindrome, se somministrati in combinazione con neurolettici essi possono ridurre la soglia alla quale compare discinesia nei pazienti predisposti. In questi pazienti è necessario un successivo aggiusta­mento della terapia neurolettica.

In rari casi la somministrazione di KEMADRIN per il trattamento di sintomi indotti da neurolettici ha coinciso con un manifesto peggioramento dello stato del paziente.

Sicurezza ed efficacia del farmaco in età pediatrica non sono state ancora stabilite.

Da usare sotto il diretto controllo del medico.

Tenere fuori della portata dei bambini.

Come per tutti gli anticolinergici anche per il KEMADRIN è consigliabile cautela in pazienti predispo­sti al glaucoma, malattie ostruttive del tubo gastro­enterico o sintomi associati, a ipertrofia prostatica e ritenzione urinaria. Usare con cautela anche in caso di ipotensione. Occasionalmente, specie nei pazienti anziani, si può verificare confusione mentale e disorientamento con agitazione, allucinazio­ni, sintomi simil-psicotici.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco