Prozac: effetti collaterali e controindicazioni

Prozac: effetti collaterali e controindicazioni

Prozac 20 mg capsule rigide (Fluoxetina Cloridrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

i:

Episodi di depressione maggiore. Disturbo ossessivo compulsivo.

Bulimia nervosa: Prozac è indicato in associazione alla psicoterapia per la riduzione delle abbuffate e delle condotte di eliminazione.

Bambini e adolescenti di 8 anni di etĂ  ed oltre:

Episodio di depressione maggiore di grado da moderato a grave, se la depressione non risponde alla psicoterapia dopo 4-6 sedute. La terapia con antidepressivo deve essere proposta ad un bambino o ad una persona giovane con depressione da moderata a grave solo in associazione con una contemporanea psicoterapia.

Prozac 20 mg capsule rigide: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Prozac 20 mg capsule rigide ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Prozac 20 mg capsule rigide, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Prozac 20 mg capsule rigide: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

La fluoxetina è controindicata in associazione con inibitori irreversibili e non selettivi della monoamino ossidasi (come ad es. iproniazide) (vedere paragrafì 4.4 e 4.5).

La fluoxetina è controindicata in associazione con metoprololo usato nell’insufficienza cardiaca (vedere paragrafo 4.5).

Prozac 20 mg capsule rigide: effetti collaterali

Sommario del profilo di sicurezza

Le reazioni avverse piĂ¹ comunemente riportate nei pazienti trattati con fluoxetina sono state cefalea, nausea, insonnia, affaticamento e diarrea. Gli effetti indesiderati possono diminuire di intensitĂ  e frequenza con il trattamento continuato e generalmente non portano ad una interruzione della terapia.

Tabella riassuntiva delle reazioni avverse

La sottostante tabella riporta le reazioni avverse osservate nelle popolazioni adulta e pediatrica con il trattamento con fluoxetina. Alcune di queste reazioni avverse sono comuni a quelle osservate con altri SSRI.

Le seguenti frequenze sono state calcolate nel corso di studi clinici (n = 9297) ed a seguito di segnalazioni spontanee.

Valutazione della frequenza: molto comune (? 1/10), comune (? 1/100 e < 1/10), non comune (? 1/1.000 e

< 1/100), raro (? 1/10.000 e ? 1/1.000).

Molto comune Comune Non comune Raro
Patologie del sistema emolinfopoietico
Trombocitopenia Neutropenia
Leucopenia
Disturbi del sistema immunitario
Reazione anafilattica
Malattia da siero
Patologie endocrine
Secrezione inappropriata di ormone
antidiuretico
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Diminuzione
dell’appetito1
Iposodiemia
Disturbi psichiatrici
Insonnia2 Ansia Nervosismo
Irrequietezza
Depersonalizzazione Umore elevato
Umore euforico
Ipomania Mania
Allucinazioni
Molto comune Comune Non comune Raro
Tensione Diminuzione della libido3
Disturbi del sonno Sogni anormali4
Pensiero anormale Orgasmo anormale5 Bruxismo
Ideazioni e
comportamento suicidario6
Agitazione Attacchi di panico Stato confusionale Disfemia AggressivitĂ 
Patologie del sistema nervoso
Cefalea Alterazione dell’attenzione Capogiro Disgeusia Letargia
Sonnolenza7 Tremore
IperattivitĂ  psicomotoria Discinesia
Atassia
Disturbo dell’equilibrio Mioclono
Riduzione della memoria
Convulsioni Acatisia Sindrome bucco– linguale Sindrome serotoninergica
Patologie dell’occhio
Visione offuscata Midriasi
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Tinnito
Patologie cardiache
Palpitazioni Prolungamento dell’intervallo QT all’ECG
(QTcF ? 450msec)8
Aritmia ventricolare comprendente la torsione di punta
Patologie vascolari
Rossore9 Ipotensione Vasculite
Vasodilatazione
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Sbadiglio Dispnea Epistassi Faringite
Eventi polmonari (processi infiammatori di istopatologia variabile e/o
fibrosi)10
Patologie gastrointestinali
Diarrea Nausea Vomito Dispepsia
Bocca secca
Disfagia Emorragia
gastrointestinale11
Dolore esofageo
Patologie epatobiliari
Epatite idiosincrasica
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Eruzione cutanea12 Orticaria
Prurito Iperidrosi
Alopecia
Aumentata tendenza a sviluppare lividi Sudorazione fredda
Edema angioneurotico Ecchimosi Reazioni di fotosensibilitĂ  Porpora
Eritema multiforme Sindrome di Stevens-Johnson
Necrolisi tossica epidermica
Molto comune Comune Non comune Raro
(Sindrome di Lyell)
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Artralgia Contrazione muscolare Mialgia
Patologie renali e urinarie
Frequente bisogno di urinare13 Disuria Ritenzione urinaria
Disturbo della minzione
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Sanguinamento a carico dell’apparato riproduttivo femminile14
Disfunzione erettile Disturbo
dell’eiaculazione15
Disfunzione di natura sessuale16 Galattorrea Iperprolattinemia Priapismo
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Affaticamento17 Sentirsi nervoso Brividi Malessere Sentirsi strano
Sensazione di freddo Sensazione di caldo
Emorragia della mucosa
Esami diagnostici
Riduzione di peso Aumento delle transaminasi
Aumento delle gamma- glutamiltransferasi

1 Inclusa l’anoressia.

2 Inclusi il precoce risveglio mattutino, l’insonnia iniziale e l’insonnia centrale.

3 Inclusa la perdita della libido.

4 Inclusi gli incubi.

5 Inclusa l’anorgasmia.

6 Inclusi il suicidio completato, la depressione suicidaria, l’autolesionismo intenzionale, l’ideazione autolesiva, il comportamento suicidario, l’ideazione suicidaria, il tentativo di suicidio, i pensieri morbosi, un comportamento autolesivo. Questi sintomi possono essere dovuti alla malattia di base.

7 Inclusi l’ipersonnia e la sedazione.

8 In base a misurazioni dell’ECG nel corso di studi clinici.

9 Inclusa la vampata di calore.

10 Inclusi l’atelettasia, la polmonite interstiziale, la polmonite.

11 Inclusi piĂ¹ frequentemente il sanguinamento gengivale, l’ematemesi, l’ematochezia, l’emorragia rettale, la diarrea emorragica, la melena e l’ulcera gastrica emorragica.

12 Inclusi l’eritema, l’eruzione esfoliativa, l’eruzione da calore, l’esantema eritematoso, l’esantema follicolare, l’eruzione cutanea generalizzata, l’esantema maculare, l’esantema maculo-papulare, l’esantemamorbilliforme, l’esantema papulare, l’esantema pruriginoso, l’esantema vescicolare, l’eruzione cutanea con eritema ombelicale.

13 Inclusa la pollachiuria.

14 Incluse l’emorragia della cervice, la disfunzione uterina, il sanguinamento uterino, l’emorragia genitale, la menometrorragia, la menorragia, la metrorragia, la polimenorrea, l’emorragia postmenopausale, l’emorragia uterina e l’emorragia vaginale.

15 Incluse la mancata eiaculazione, disfunzione dell’eiaculazione, l’eiaculazione precoce, l’eiaculazione ritardata e l’eiaculazione retrograda.

16 Occasionalmente persistente dopo sospensione del trattamento.

17 Inclusa l’astenia.

Descrizione di reazioni avverse selezionate

Suicidio/pensieri suicidari o peggioramento del quadro clinico: Casi di ideazione suicidaria e comportamento suicidario sono stati riportati durante terapia con fluoxetina o nelle fasi precoci dopo la sospensione del trattamento (vedere paragrafo 4.4).

Fratture ossee: Studi epidemiologici, condotti principalmente su pazienti di 50 anni di etĂ  e piĂ¹ anziani, mostrano un aumentato rischio di fratture ossee nei pazienti trattati con SSRI e antidepressivi triciclici (TCA). Il meccanismo che determina questo rischio non è noto.

Sintomi da sospensione osservati all’interruzione del trattamento con fluoxetina: L’interruzione del trattamento con fluoxetina porta comunemente alla comparsa di sintomi da sospensione. Le reazioni piĂ¹ comunemente riportate sono capogiro, disturbi del sensorio (compresa la parestesia), disturbi del sonno (compreso insonnia e sogni vividi), astenia, agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore e cefalea.

Generalmente questi sintomi sono di intensitĂ  variabile da lieve a moderata e sono auto-limitanti, tuttavia in alcuni pazienti possono essere di intensitĂ  grave e/o prolungati (vedere paragrafo 4.4). Si raccomanda pertanto di effettuare un’interruzione graduale mediante una progressiva riduzione della dose quando il trattamento con Prozac non è piĂ¹ necessario (vedereparagrafi 4.2 e 4.4).

Popolazione pediatrica (vedere paragrafì 4.4 e 5.1)

Reazioni avverse che sono state osservate specificamente o con una diversa frequenza in questa popolazione di pazienti vengono di seguito riportate. Le frequenze di questi eventi sono basate su esposizioni (n = 610) durante uno studio clinico pediatrico.

In studi clinici pediatrici, i comportamenti correlati al suicidio (tentativo di suicidio e pensieri suicidari), atteggiamento ostile (gli eventi riportati sono stati: ira, irritabilitĂ , aggressivitĂ , agitazione, sindrome da attivazione), reazioni maniacali, incluse mania e ipomania(nessun precedente episodio riportato in questi pazienti) ed epistassi, sono stati riportati comunemente e sono stati osservati piĂ¹ frequentemente nei bambini e negli adolescenti trattati con antidepressivi rispetto a quelli trattati con placebo.

Nell’impiego clinico sono stati riportati casi isolati di ritardo di crescita (vedere anche paragrafo 5.1).

In studi clinici pediatrici, il trattamento con fluoxetina è stato associato anche con una diminuzione dei livelli di fosfatasi alcalina.

Nell’impiego clinico in pediatria sono stati riportati casi isolati di eventi avversi potenzialmente indicanti una ritardata maturazione sessuale o una disfunzione sessuale (vedere anche paragrafo 5.3).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Prozac 20 mg capsule rigide: avvertenze per l’uso

Popolazione pediatrica – Bambini e adolescenti di etĂ  inferiore ai 18 anni

Comportamenti correlati al suicidio (tentativo di suicidio e pensieri suicidari) ed atteggiamento ostile (soprattutto comportamento aggressivo, oppositivo e ira) sono stati osservati piĂ¹ frequentemente in studi clinici su bambini e adolescenti trattati con antidepressivi rispetto a quelli trattati con placebo. Prozac deve essere utilizzato nei bambini e adolescenti di etĂ  compresa tra gli 8 e i 18 anni solo per il trattamento degli episodi di depressione maggiore di grado da moderato a grave e non deve essere usato in altre indicazioni. Qualora, in base ad esigenze mediche, dovesse essere presa la decisione di effettuare il trattamento, il paziente deve essere attentamente monitorato per la comparsa di sintomi suicidari. Inoltre, nei bambini e negli adolescenti sono disponibili solo dati limitati per quanto concerne gli effetti a lungo termine sulla sicurezza, inclusi gli effetti sulla crescita, sulla maturazione sessuale e sullo sviluppo cognitivo, emotivo e comportamentale (vedere paragrafo 5.3).

In uno studio clinico della durata di 19 settimane, nei bambini e negli adolescenti trattati con fluoxetina sono stati osservati una riduzione dell’altezza ed un aumento di peso (vedere paragrafo 5.1). Non è stato stabilito se c’è un effetto sul raggiungimento dell’altezza normale in etĂ  adulta. Non puĂ² essere esclusa la possibilitĂ  di un ritardo nella pubertĂ  (vedere paragrafì 5.3 e 4.8). La crescita e lo sviluppo puberale (altezza, peso e stadiazione secondo TANNER) devono pertanto essere monitorate durante e dopo il trattamento con fluoxetina. Se entrambi risultano rallentati, deve essere richiesta una valutazione pediatrica.

In studi clinici pediatrici, mania e ipomania sono state riportate frequentemente (vedere paragrafo 4.8). Pertanto, si raccomanda di effettuare un regolare monitoraggio per la comparsa di mania/ipomania.

Fluoxetina deve essere sospesa in qualunque paziente che stia entrando in una fase maniacale.

Ăˆ importante che il medico discuta attentamente i rischi ed i benefici del trattamento con il ragazzo o il giovane e/o i loro genitori.

Suicidio/pensieri suicidari o peggioramento del quadro clinico

La depressione si associa con un aumentato rischio di pensieri suicidari, autolesionismo e suicidio (eventi correlati al suicidio). Questo rischio persiste fino a che non si verifica una remissione significativa della malattia. PoichĂ© il miglioramento puĂ² non verificarsi durante le prime settimane di trattamento o nelle successive, i pazienti devono essere attentamente controllati fino ad avvenuto miglioramento. Ăˆ esperienza clinica generale che il rischio di suicidio puĂ² aumentare nelle prime fasi del processo di guarigione.

Anche altre patologie psichiatriche in cui viene prescritto Prozac possono essere associate con un aumentato rischio di eventi correlati al suicidio. Inoltre, queste condizioni possono essere in co-morbiditĂ  con il disturbo depressivo maggiore. Le stesse precauzioni osservate durante il trattamento di pazienti con disturbo depressivo maggiore devono pertanto essere attuate durante il trattamento di pazienti affetti da altri disturbi psichiatrici.

Tra i pazienti con una storia di eventi correlati al suicidio, quelli che presentano un significativo grado di ideazione suicidaria prima dell’inizio del trattamento hanno un maggior rischio di pensieri suicidari o di tentativi di suicidio, e devono essere attentamente monitorati durante il trattamento. Una metanalisi degli studi clinici condotti in pazienti adulti con medicinali antidepressivi in confronto con placebo nella terapia di disturbi psichiatrici, ha mostrato un aumento del rischio di comportamento suicidario nei pazienti di etĂ  inferiore ai 25 anni trattati con antidepressivi rispetto al placebo.

Una stretta sorveglianza dei pazienti, e in particolare di quelli ad alto rischio, deve accompagnare la terapia farmacologica specialmente nelle fasi iniziali del trattamento e dopo cambiamenti di dose. I pazienti (o chi si prende cura di loro) devono essere avvisati della necessità di controllare e di riferire immediatamente al medico curante qualsiasi peggioramento del quadro clinico, l’insorgenza di comportamento o pensieri suicidari e di insoliti cambiamenti comportamentali, qualora questi sintomi si manifestano.

Effetti cardiovascolari

Nel periodo successivo alla commercializzazione sono stati riportati casi di prolungamento dell’intervallo QT e di aritmia ventricolare inclusa la torsione di punta (vedere paragrafì 4.5, 4.8 e 4.9).

La fluoxetina deve essere usata con cautela nei pazienti con patologie quali la sindrome congenita del QT lungo, una familiarità per il prolungamento dell’intervallo QT ed altre condizioni cliniche che predispongono alle aritmie (ad es. ipopotassiemia, ipomagnesemia, bradicardia, infarto miocardico acuto o insufficienza cardiaca scompensata) o ad un’aumentata esposizione alla fluoxetina (ad es., alterazione della funzionalità epatica) o l’uso in associazione con medicinali noti per indurre un prolungamento dell’intervallo QT e/o la torsione di punta (vedere paragrafo 4.5).

Se vengono trattati pazienti con malattia cardiaca stabile, deve essere preso in considerazione un ECG di controllo prima di iniziare il trattamento. Se durante il trattamento con fluoxetina si manifestano segni di aritmia cardiaca, il trattamento deve essere interrotto e deve essere effettuato un ECG.

Inibitori irreversibili e non selettivi della monoamino ossidasi (ad es. iproniazide)

In pazienti che assumevano un SSRI in associazione con un inibitore irreversibile e non selettivo delle monoammino ossidasi (IMAO) sono stati segnalati casi di reazioni gravi e talvolta con esito infausto. Questi casi si sono presentati con caratteristiche simili alla sindrome serotoninergica (e possono essere confusi con o diagnosticati come sindrome maligna da neurolettici). Ciproeptadina o dantrolene possono essere di beneficio ai pazienti che presentano tali reazioni. I sintomi di un’interazione farmacologica con un IMAO includono: ipertermia, rigiditĂ , mioclono, instabilitĂ  del sistema nervoso autonomo con possibili fluttuazioni rapide dei segni vitali, modificazioni dello stato mentale che comprendono stato confusionale, irritabilitĂ  ed agitazione estrema fino al delirio ed al coma.

Pertanto, la fluoxetina è controindicata in associazione con un IMAO irreversibile e non selettivo (vedere paragrafo 4.3). Poiché quest’ultimo ha un effetto che dura 2 settimane, il trattamento con fluoxetina deve essere iniziato solo 2 settimane dopo la sospensione di un IMAO irreversibile e non selettivo. Allo stesso modo, devono trascorrere almeno 5 settimane dopo la sospensione del trattamento con fluoxetina prima di iniziare il trattamento con un IMAO irreversibile e non selettivo.

Sindrome serotoninergica o manifestazioni simili alla sindrome maligna da neurolettici

In rare occasioni lo sviluppo di una sindrome serotoninergica o di manifestazioni simili alla sindrome maligna da neurolettici sono stati riportati in associazione al trattamento con fluoxetina, particolarmente quando la fluoxetina viene somministrata in associazione con altri medicinali serotoninergici (fra gli altri L- triptofano) e/o neurolettici (vedere paragrafo 4.5). Poiché queste sindromi possono dare luogo a condizioni

potenzialmente pericolose per la vita del paziente, se si verificano tali manifestazioni (caratterizzate da raggruppamenti di sintomi quali ipertermia, rigiditĂ , mioclono, instabilitĂ  del sistema nervoso autonomo con possibili fluttuazioni rapide dei segni vitali, modificazioni dello stato mentale che comprendono stato confusionale, irritabilitĂ  ed agitazione estrema fino al delirio ed al coma) il trattamento con fluoxetina deve essere sospeso e deve essere iniziato un trattamento sintomatico di supporto.

Mania

Gli antidepressivi devono essere usati con cautela nei pazienti con anamnesi di mania/ipomania. Come con tutti i medicinali antidepressivi, fluoxetina deve essere sospesa in qualunque paziente che stia entrando in una fase maniacale.

Emorragia

Con l’impiego di SSRI sono state riportate manifestazioni di sanguinamento a livello cutaneo come ecchimosi e porpora. Durante il trattamento con fluoxetina l’ecchimosi è stata riportata come un evento non frequente. Altre manifestazioni emorragiche (per es. emorragie ginecologiche, sanguinamenti a carico del tratto gastrointestinale ed altri sanguinamenti a livello cutaneo o mucoso) sono state riportate raramente. Nei pazienti che assumono SSRI si raccomanda cautela, specialmente durante l’uso contemporaneo con anticoagulanti orali, medicinali noti per influenzare la funzione piastrinica (per es. gli antipsicotici atipici come la clozapina, le fenotiazine, la maggior parte degli antidepressivi triciclici, l’aspirina, i FANS) o altri medicinali che possono aumentare il rischio di sanguinamento, così come nei pazienti con una storia di disturbi caratterizzati da sanguinamento (vedere paragrafo 4.5).

Convulsioni

Le convulsioni costituiscono un rischio potenziale con i medicinali antidepressivi. Pertanto, come per altri antidepressivi, fluoxetina deve essere somministrata con cautela nei pazienti con anamnesi di convulsioni. Il trattamento deve essere sospeso in qualunque paziente che manifesti la comparsa di convulsioni o in cui si osservi un aumento nella frequenza delle convulsioni. La somministrazione di fluoxetina deve essere evitata nei pazienti con disturbi convulsivi instabili/epilessia ed i pazienti con epilessia controllata devono essere attentamente monitorati (vedere paragrafo 4.5).

Terapia elettroconvulsiva (TEC)

In pazienti trattati con fluoxetina che ricevono un trattamento con TEC, sono stati segnalati rari casi di convulsioni prolungate, per cui si raccomanda cautela.

Tamoxifene

Acatisia/irrequietezza psicomotoria

L’uso di fluoxetina è stato associato con lo sviluppo di acatisia, caratterizzata da un’irrequietezza soggettivamente spiacevole o penosa e dal bisogno di muoversi spesso accompagnato da un’incapacitĂ  a stare seduto o immobile. Questo è piĂ¹ probabile che si verifichi entro le prime settimane di trattamento. Nei pazienti che sviluppano questi sintomi, l’aumento della dose puĂ² essere dannoso.

Diabete

Nei pazienti diabetici, il trattamento con un SSRI puĂ² alterare il controllo glicemico. Durante terapia con fluoxetina si è verificata ipoglicemia, mentre iperglicemia si è sviluppata dopo sospensione del farmaco. PuĂ² essere necessario un aggiustamento del dosaggio dell’insulina e/o dell’ipoglicemizzante orale.

FunzionalitĂ  Epatica/Renale

La fluoxetina è ampiamente metabolizzata dal fegato ed eliminata dai reni. Nei pazienti con alterata funzionalitĂ  epatica significativa è raccomandata una dose piĂ¹ bassa, per es. un dosaggio a giorni alterni. Quando è stata somministrata fluoxetina 20 mg al giorno per 2 mesi, i pazienti con grave alterazione della funzionalitĂ  renale (GFR < 10 ml/min) che necessitavano della dialisi non hanno mostrato alcuna differenza

nei livelli plasmatici di fluoxetina o norfluoxetina rispetto ai soggetti di controllo con normale funzionalitĂ  renale.

Eruzione cutanea e reazioni allergiche

Sono stati riportati eruzione cutanea, eventi anafilattoidi ed eventi sistemici progressivi, talvolta gravi (riguardanti la cute, i reni, il fegato o i polmoni). Alla comparsa dell’eruzione cutanea o di altri fenomeni di natura allergica per i quali non puĂ² essere identificata una diversa eziologia, la somministrazione di fluoxetina deve essere sospesa.

Perdita di peso

Nei pazienti che assumono fluoxetina puĂ² verificarsi perdita di peso, ma questa è abitualmente proporzionale al peso corporeo di partenza.

Sintomi da sospensione osservati all’interruzione del trattamento con SSRI

I sintomi da sospensione sono comuni quando il trattamento viene interrotto, specialmente se l’interruzione avviene in maniera brusca (vedere paragrafo 4.8). In studi clinici, eventi avversi osservati con l’interruzione brusca del trattamento si sono verificati in circa il 60% dei pazienti in entrambi i gruppi con fluoxetina e placebo. Di questi eventi avversi, il 17% nel gruppo con fluoxetina ed il 12% nel gruppo con placebo sono stati di natura grave.

Il rischio di sintomi da sospensione puĂ² dipendere da parecchi fattori inclusi la durata e la dose della terapia e la velocitĂ  di riduzione della dose. Le reazioni piĂ¹ comunemente riportate sono capogiro, disturbi del sensorio (compresa la parestesia), disturbi del sonno (compreso insonnia e sogni vividi), astenia, agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore e cefalea. Generalmente questi sintomi sono di intensitĂ  variabile da lieve a moderata, tuttavia in alcuni pazienti possono essere di intensitĂ  grave. Abitualmente questi sintomi si manifestano entro i primi giorni dall’interruzione del trattamento. Generalmente questi sintomi sono auto- limitanti ed abitualmente si risolvono entro 2 settimane, anche se in alcuni soggetti possono essere prolungati (2-3 mesi o piĂ¹). Si raccomanda pertanto che Prozac venga gradualmente ridotto in un periodo di almeno 1-2 settimane prima dell’interruzione del trattamento, secondo le necessitĂ  del paziente (vedere Sìntomì da sospensìone osservatì all’ìnterruzìone del trattamento con Prozac, paragrafo 4.2).

Midriasi

Ăˆ stata riportata midriasi in associazione con l’uso di fluoxetina; pertanto, deve essere usata cautela nel prescrivere fluoxetina a pazienti con aumentata pressione intraoculare o a quelli a rischio di glaucoma acuto ad angolo chiuso.

Disfunzione sessuale

Gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) possono causare sintomi di disfunzione sessuale (vedere paragrafo 4.8). Sono stati segnalati casi di disfunzione sessuale a lungo termine con persistenza dei sintomi dopo l’interruzione dell’uso di SSRI.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco