Sotalex: effetti collaterali e controindicazioni

Sotalex: effetti collaterali e controindicazioni

Sotalex 80 mg compresse (Sotalolo Cloridrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

SOTALEX è indicato nella profilassi delle tachiaritmie parossistiche sopraventricolari, nel mantenimento del ritmo sinusale dopo conversione di flutter/fibrillazione atriale, nelle tachiaritmie ventricolari minacciose o sintomatiche.

Sotalex 80 mg compresse: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Sotalex 80 mg compresse ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Sotalex 80 mg compresse, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Sotalex 80 mg compresse: controindicazioni

SOTALEX è controindicato in pazienti con:

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti, elencati al paragrafo 6.1.

Asma bronchiale o malattie croniche ostruttive dell’apparato respiratorio.

Shock cardiogeno.

Anestesia che induca depressione miocardica.

Bradicardia sinusale sintomatica.

Sindrome del nodo del seno, blocco atrioventricolare di II e III grado (a meno che non sia istallato un pacemaker).

Scompenso cardiaco non controllato.

Insufficienza renale (Clearance della Creatinina < 10 ml/min).

Sindrome del QT lungo (congenita o acquisita).

Acidosi metabolica.

Feocromocitoma non trattato.

Ipotensione.

Fenomeno di Raynaud e disturbi severi del circolo periferico.

Sotalex 80 mg compresse: effetti collaterali

Gli eventi indesiderati riportati più frequentemente sono dovuti alle sue proprietà beta-bloccanti. Gli eventi avversi sono normalmente di natura transitoria e raramente necessitano dell’interruzione o della sospensione del trattamento. Tali eventi includono: dispnea, affaticabilità, vertigini, cefalea, febbre, eccessiva bradicardia e/o ipotensione. Qualora intervengano, tali effetti indesiderati scompaiono normalmente con la riduzione del dosaggio. La proaritmia, inclusa la torsione di punta, viene considerata come l’evento avverso più importante (vedere paragrafo 4.4).

Aritmia

Sono stati condotti con SOTALEX orale diversi studi clinici su un totale di 3256 pazienti con aritmie cardiache (1363 dei quali con tachicardia ventricolare sostenuta). 2451 pazienti hanno ricevuto il farmaco per almeno 2 settimane. Gli eventi avversi più significativi sono stati la torsione di punta e l’insorgenza di nuove aritmie ventricolari gravi (vedere paragrafo 4.4) che si sono verificate nelle percentuali riportate nella seguente tabella:

Popolazione studiata

TV/FV TVNS/BPV ASV
(N = 1.363) (N = 946) (N = 947)
torsione di punta 4,1% 1,0% 1,4%
TVS/FV 1,2% 0,7% 0,3%

TV = tachicardia ventricolare; FV = fibrillazione ventricolare;

TVNS = tachicardia ventricolare non sostenuta;

BPV = battito prematuro ventricolare; ASV = aritmia sopra-ventricolare.

Complessivamente, si sono verificate interruzioni del trattamento dovute ad eventi avversi nel 18% dei pazienti studiati per aritmie. Gli eventi avversi che più frequentemente hanno portato alla sospensione

della terapia con SOTALEX sono stati: stanchezza 4%, bradicardia (< 50 bpm) 3%, dispnea 3%, eventi proaritmici 2%, astenia 2% e vertigini 2%.

Di seguito vengono riportati, elencati per apparati interressati, gli eventi avversi considerati correlati con il farmaco, insorti nell’1% o più dei pazienti trattati con SOTALEX:

Sistema Cardiovascolare: bradicardia, dispnea, dolore toracico, palpitazioni, edema, anomalie dell’ECG, ipotensione, proartimia, sincope, insufficienza cardiaca, presincope.

Dermatologici: rash.

Apparato Digerente: nausea/vomito, diarrea, dispepsia, dolore addominale, flatulenza. Sistema Muscoloscheletrico: crampi.

Sistema Nervoso: affaticabilità, vertigini, astenia, stordimento, cefalea, disturbi del sonno, depressione, parestesie, alterazioni del tono dell’umore, ansia.

Apparato Urogenitale: disfunzioni sessuali.

Generali: disturbi della vista e dell’udito, alterazioni del gusto e febbre.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza”.

Sotalex 80 mg compresse: avvertenze per l’uso

I pazienti che presentano bradicardia o ipotensione, ritenute a giudizio del medico curante, clinicamente significative e di grave entità, all’inzio della somministrazione di SOTALEX devono interrompere il trattamento.

Proaritmia: l’evento avverso più pericoloso in corso di terapia anti-aritmica consiste nell’aggravamento delle aritmie pre-esistenti o nell’induzione di nuove. I farmaci che prolungano l’intervallo QT possono causare la torsione di punta, una tachicardia ventricolare polimorfa, associata con il prolungamento dell’intervallo QT. I dati disponibili dimostrano che il rischio di sviluppare una torsione di punta è associato

con il prolungamento dell’intervallo QT e del QTc, la riduzione della frequenza cardiaca, storia di cardiomegalia o scompenso cardiaco, l’ipopotassiemia e l’ipomagnesiemia (ad es. come conseguenza dell’uso dei diuretici), le alte concentrazioni plasmatiche di farmaco (ad es. conseguente a sovradosaggio o ad insufficienza renale) e con interazioni del sotalolo con altri farmaci, come ad esempio anti-depressivi ed antiaritmici di Classe I che sono stati associati ad una torsione di punta. Le donne sembrano essere maggiormente a rischio di sviluppare una torsione di punta. Il dosaggio di SOTALEX deve essere incrementato con molta cautela nei pazienti con intervallo QT prolungato.

Un controllo elettrocardiografico eseguito subito prima o immediatamente dopo l’episodio rivela generalmente un incremento significativo dell’intervallo QT e QTc.

Negli studi clinici, SOTALEX non è stato somministrato nei pazienti che presentavano un intervallo QTc pre-trattamento superiore a 450 msec.

La torsione di punta è un evento dose-dipendente che di solito si verifica subito dopo aver iniziato la terapia o in seguito ad un incremento della dose, e che termina spontaneamente nella maggior parte dei pazienti. Sebbene la maggior parte dei casi di torsione di punta siano autolimitantisi, possono essere associati a sintomi (es.: sincope) e possono evolvere in fibrillazione ventricolare.

Nel corso di studi clinici, il 4,3% dei 3257 pazienti con aritmie trattati hanno mostrato una nuova aritmia ventricolare o il peggioramento di una pre-esistente, compresa la tachicardia ventricolare sostenuta (circa l’1%) e la torsione di punta (2,4%). In più, in circa l’1% dei pazienti, le morti sono state considerate come possibilmente correlate al farmaco. Negli altri pazienti con aritmie ventricolari e sopraventricolari meno gravi, l’incidenza di torsione di punta è stata rispettivamente dell’1% e del 1,4%.

Le proaritmie gravi, inclusa la torsione di punta, si sono mostrate dose-dipendenti, come sottoindicato:

Incidenza percentuale di proaritmie gravi per dosaggio in pazienti con tachicardia/fibrillazione ventricolare sostenuta §

Dose/die (mg)Incidenza di proaritmie gravi (%) Pazienti (n)

1-80 0 (0/72)
81-160 0,5 (4/838)
161-320 1,8 (17/960)
321-480 4,5 (21/471)
481-640 4,6 (15/327)
> 640 6,8 (7/103)

§ Torsione di punta o nuova TV/FV sostenuta

Altri fattori di rischio per le torsioni di punta sono l’eccessivo prolungamento del QTc e una storia pregressa di cardiomegalia o scompenso cardiaco.

Pazienti con scompenso cardiaco e tachicardia ventricolare sostenuta sono a più alto rischio per il manifestarsi di eventi proaritmici (7%).

Eventi proaritmici possono verificarsi non solo durante la fase iniziale della terapia, ma anche dopo ogni incremento posologico, generalmente entro 7 giorni dall’inizio o dall’incremento. Un incremento graduale e prudente del dosaggio, partendo da 80 mg BID o dal dosaggio individuato per ciascun singolo paziente sulla base della risposta tarapeutica e della dose tollerata, riduce il rischio di proaritmia (vedere paragrafo 4.2). Pertanto, SOTALEX deve essere somministrato con cautela se il tratto QTc è maggiore di 500 msec durante il trattamento; nel caso in cui l’intervallo QTc sia maggiore di 550 msec deve essere attentamente valutato se ridurre la dose o sospendere la terapia. A causa della genesi multifattoriale della torsione di punta occorre comunque fare attenzione, indipendentemente dalla durata dell’intervallo QTc.

Interruzione improvvisa del trattamento: occasionalmente, in seguito all’interruzione della terapia beta- bloccante è stata osservata una ipersensibilità alle catecolamine così come sono stati occasionalmente

segnalati casi di aggravamento della sintomatologia anginosa, aritmie e raramente infarto del miocardio. Pertanto è opportuno, in particolare in pazienti con cardiopatia ischemica, monitorare attentamente il paziente quando si interrompe la terapia con SOTALEX somministrato cronicamente. Se possibile il dosaggio va gradualmente ridotto in un periodo di 1-2 settimane. Dal momento che la cardiopatia ischemica è patologia di frequente riscontro e talvolta non viene diagnosticata, si può verificare che una brusca interruzione della terapia con SOTALEX possa rivelare una latente insufficienza coronarica.

Insufficienza cardiaca: il beta-bloccante può deprimere ulteriormente la contrattilità miocardica e indurre un peggioramento dell’insufficienza cardiaca. Si consiglia di prestare attenzione quando si inizia la terapia in pazienti con disfunzione ventricolare sinistra adeguatamente controllata dalla terapia (es.: ACE- Inibitori, diuretici, digitale); in tal caso è opportuno somministrare una dose iniziale bassa di SOTALEX ed incrementare il dosaggio gradualmente.

Post Infarto recente:

in pazienti post-infartuati con disfunzione ventricolare sinistra devono essere

attentamente valutati i rischi ed i benefici connessi con la somministrazione di sotalolo. All’inizio della terapia e nel corso della stessa sono di particolare importanza un attento monitoraggio e l’aumento graduale del dosaggio. I risultati negativi osservati negli studi clinici condotti con farmaci anti-aritmici (es.: apparente eccesso della mortalità) suggeriscono che SOTALEX non deve essere somministrato nei pazienti con frazione di eiezione del ventricolo sinistro < 40% che non siano affetti da aritmie ventricolari severe.

In un grande studio clinico controllato in pazienti con infarto recente del miocardio senza insufficienza cardiaca, con o senza aritmie ventricolari, l’impiego di sotalolo è stato associato ad una riduzione non statisticamente significativa della mortalità in confronto al placebo (18%). In questo studio sul post infarto a dose fissa di 320 mg Q.D. e in un ulteriore piccolo studio randomizzato su pazienti post- infartuati con LVEF ? 40% trattati ad alte dosi (640 mg/die), ci sono stati indizi di un eccesso di morti improvvise precoci.

Disturbi elettrolitici: SOTALEX non deve essere usato in pazienti con ipopotassiemia o ipomagnesiemia senza aver corretto tali alterazioni. Queste condizioni possono ulteriormente prolungare la durata del tratto QT ed aumentare il rischio di torsione di punta. Particolare attenzione deve essere riservata al bilancio idro-elettrolitico ed all’equilibrio acido-basico nei pazienti con diarrea grave o prolungata o nei pazienti sottoposti a trattamento che faciliti l’eliminazione urinaria di magnesio e/o potassio.

Alterazioni dell’elettrocardiogramma: prolungamenti eccessivi dell’intervallo QT (> 550 msec) possono essere un segno di tossicità e devono essere evitati. Negli studi clinici condotti in pazienti aritmici trattati con SOTALEX è stata osservata una bradicardia sinusale (frequenza cardiaca < 50 bpm) nel 13% dei casi. Tale condizione, di per se, aumenta il rischio della torsione di punta. Disturbi della conduzione a livello del nodo del seno (pausa, arresto e disfunzione sinusale) sono stati evidenziati in meno dell’1% dei pazienti. L’incidenza del blocco atrio-ventricolare di II e III grado è risultata approssimativamente dell’1%.

Anafilassi: pazienti con storia di allergia possono avere reazioni allergiche più severe in corso di terapia con beta-bloccanti. Inoltre, tali pazienti possono non rispondere adeguatamente alle dosi di adrenalina impiegate usualmente come terapia anti-allergica.

Anestesia: nel corso di interventi chirurgici condotti con anestetici miocardio-depressivi (es.: ciclopropano, tricloroetilene) è necessario somministrare i farmaci beta-bloccanti con cautela.

Diabete mellito: in pazienti con diabete mellito (specialmente se non ben compensato) o con pregressi episodi di ipoglicemia spontanea, SOTALEX deve essere somministrato con attenzione poichè i beta- bloccanti possono mascherare alcuni importanti segni premonitori di ipoglicemia (es.: tachicardia).

Tireotossicosi: il beta-bloccante può mascherare alcuni segni clinici (es.: tachicardia) di ipertiroidismo. Pazienti con sospetto ipertiroidismo devono evitare brusche interruzioni della terapia, che possono essere

seguite da un peggioramento della sintomatologia, inclusa tempesta tireotossica.

Compromissione epatica: i pazienti con alterazione della funzionalità epatica non mostrano riduzioni nell’eliminazione di SOTALEX, dal momento che il farmaco non è soggetto al fenomeno del metabolismo da primo passaggio.

Compromissione renale: SOTALEX è eliminato principalmente per via renale, attraverso filtrazione glomerulare e in minima parte per secrezione tubulare. Esiste una correlazione diretta tra la funzione renale, valutata in base alla creatinina sierica e/o alla clearance della creatinina, e l’emivita di eliminazione del SOTALEX. Per gli adattamenti posologici da adottare in corso di compromissione renale si rimanda al paragrafo 4.2.

Psoriasi: è stato raramente riportato che i beta-bloccanti hanno indotto un peggioramento dei sintomi di Psoriasis Vulgaris.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco