Ultrizor: effetti collaterali e controindicazioni

Ultrizor: effetti collaterali e controindicazioni

Ultrizor 90 Cps 20 mg+10 mg (Rosuvastatina Zinco + Ezetimibe) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Ultrizor è indicato come aggiunta alla dieta per il trattamento dell’ipercolesterolemia primaria, in pazienti adulti

non adeguatamente controllati con sola rosuvastatina; oppure

come sostituzione terapeutica in pazienti adeguatamente controllati, con i singoli principi attivi somministrati contemporaneamente allo stesso dosaggio come in una combinazione a dosaggio fisso, ma come prodotti separati.

Ultrizor contiene rosuvastatina ed ezetimibe. Rosuvastatina è indicata per la prevenzione di eventi cardiovascolari maggiori in pazienti in cui si stima un rischio elevato di primo evento cardiovascolare, in aggiunta alla correzione degli altri fattori di rischio (vedere paragrafo 5.1). Non è stato dimostrato un effetto benefico di ezetimibe sulla morbidità e sulla mortalità cardiovascolare.

Ultrizor 90 Cps 20 mg+10 mg: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Ultrizor 90 Cps 20 mg+10 mg ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Ultrizor 90 Cps 20 mg+10 mg, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Ultrizor 90 Cps 20 mg+10 mg: controindicazioni

Ultrizor è controindicato:

Nei pazienti con ipersensibilitĂ  ai principi attivi (rosuvastatina , ezetimibe) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

In pazienti con malattie epatiche attive, tra cui inspiegati e persistenti aumenti delle transaminasi

sieriche e ogni altro picco di transaminasi sieriche che ecceda di tre volte il limite superiore della norma (ULN).

Durante la gravidanza o l’allattamento e nelle donne in età fertile che non usano le misure

contraccettive appropriate.

In pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatina ?30 ml/min).

In pazienti affetti da miopatia

in pazienti che assumono ciclosporina. (Vedere paragrafì 4.4, 4.5 and 5.2).

Ultrizor 90 Cps 20 mg+10 mg: effetti collaterali

Sintesi del profilo di sicurezza

Le reazioni avverse osservate con rosuvastatina sono generalmente lievi e di natura transitoria. Negli studi clinici controllati, meno del 4% dei pazienti trattati con rosuvastatina hanno interrotto il trattamento a causa di questi effetti indesiderati.

Negli studi clinici di durata fino a 112 settimane, sono stati somministrati 10 mg di ezetimibe giornalieri da solo a 2396 pazienti, o con una statina a 11.308 pazienti o con fenofibrati a 185 pazienti. Anche in questi casi le reazioni avverse sono state lievi e transitorie. L’incidenza totale degli effetti indesiderati è stata simile nei pazienti trattati con ezetimibe e con il placebo. In modo simile, il tasso di interruzione dovuto a reazioni avverse tra ezetimibe e placebo è stato comparabile.

Secondo i dati disponibili 1200 pazienti hanno assunto combinazioni di rosuvastatina e ezetimibe in studi clinici. Come riportato nei dati pubblicati in letteratura, le reazioni avverse più frequenti correlate al trattamento con combinazioni di rosuvastatina e ezetimibe in pazienti affetti da ipercolesterolemia sono l’incremento delle transaminasi epatiche, problemi gastrointestinali e il dolore muscolare. Queste sono reazioni avverse ben note dei principi attivi. Tuttavia, non può essere esclusa l’interazione farmacodinamica, in termini di effetti indesiderati, tra la rosuvastatina e ezetimibe (vedere paragrafo 5.2).

Tabella delle reazioni avverse

La frequenza delle reazioni avverse è definita in base alla seguente convenzione: Comune (≥ 1/100 < 1/10); Non Comune (≥ 1/1,000 < 1/100); Raro (≥ 1/10,000 < 1/1,000); Molto Raro (< 1/10,000); Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Comune Non Comune Raro Molto Raro Non nota
Patologie del sistema emolinfopoietico trombocitopenia² trombocitopenia5
Disturbi del sistema immunitario reazioni di Ipersensibilità, inclusa angioedema² ipersensibilità (inclusa eruzione cutanea, orticaria, anafilassi e angioedema)5
Patologie endocrine diabete mellito,1,2
Disturbi del metabolismo e della nutrizione diminuzione dell’appetito³
Disturbi psichiatrici depressione2,5
Patologie del sistema nervoso cefalea2,4, capogiro² parestesia4 polineuropatia², perdita di memoria² neuropatia periferica² disturbi del sonno (inclusi insonnia ed incubi)² capogiro5; parestesia5
Patologie vascolari vampata di calore³; ipertensione³
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche tosse³ tosse², dispnea2,5
Patologie gastrointestinali costipazione², nausea², dolore addominale diarrea³; flatulenza³ dispepsia³; malattia da reflusso gastroesofageo³; nausea³ secchezza delle fauci4; gastrite4 pancreatite² diarrea² pancreatite5; costipazione5
Patologie epatobiliari aumento delle transaminasi epatiche² ittero², epatite² epatite5, colelitiasi5, colecistite5
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo prurito2,4, eruzione cutanea2,4, orticaria2,4 sindrome di Stevens-Johnson² eritema multiforme5
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo mialgia2,4 artralgia³; spasmi muscolari³; dolore al collo³ mal di schiena4; debolezza muscolare4; dolore alle estremità4 miopatia (inclusa la miosite)², rabdomiolisi² artralgia² miopatia necrotizzante immunomediata², disturbi tendinei, a volte complicati da rottura², artralgia5, mialgia5; miopatia/rabdomiolisi5(vedere paragrafo 4.4)
Patologie renali e urinarie ematuria²
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella ginecomastia²
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione astenia² affaticamento³ dolore toracico³, dolore³ astenia4; edema periferico4 edema² astenia5
Esami diagnostici incremento della ALT e/o della AST4 incremento della ALT e/o della AST³; incremento della CPK ematica³; Incremento della gammaglutamiltransferasi³; test di funzionalità epatica anomala³

¹ La frequenza dipenderà dalla presenza o dall’assenza di fattori di rischio (glicemia a digiuno ≥ 5.6 mmol/L, BMI>30kg/m², aumento dei trigliceridi, storia di ipertensione) – per la rosuvastatina.

² Il profilo della reazione avversa per la rosuvastatina basato sui dati ricavati dagli studi clinici e da estensiva esperienza post-marketing.

³ Ezetimibe in monoterapia. Reazioni avverse osservate in pazienti trattati con ezetimibe (N=2396) e con un’incidenza maggiore del placebo (N=1159).

4Ezetimibe co-somministrata con una statina. Reazioni avverse osservate in pazienti con ezetimibe co-somministrata con una statina (N=11308) e con un’incidenza maggiore della statina somministrata da sola (N=9361).

5Reazioni avverse dell’ezetimibe addizionali, riportate nell’esperienza post- marketing. Dato che queste reazioni avverse sono state identificate da segnalazioni spontanee, le loro reali frequenze non sono note e non possono essere stimate.

Come per altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, l’incidenza delle reazioni avverse tende a essere dipendente dal dosaggio.

Effetti Renali : la proteinuria, individuata mediante test a striscie reattive, per lo più in origine tubulare, è stata osservata nei pazienti trattati con rosuvastatina. Sono stati osservati spostamenti nelle proteine delle urine da nessuna o in tracce a ++ o livelli superiori in meno dell’1% dei pazienti durante il trattamento con 10 o 20 mg, e in circa il 3% dei pazienti trattati

con 40 mg. Un aumento inferiore nello spostamento, da nessuna o in tracce a

+, è stato osservato con una dose di 20 mg. Nella maggior parte dei casi, la proteinuria diminuisce o scompare spontaneamente in caso di terapia continuativa. La revisione dei dati degli studi clinici, e dell’esperienza post-

marketing fino ad oggi, non ha identificato associazioni causali tra la proteinuria ed un danno renale acuto o progressivo.

L’ematuria è stata riscontrata in pazienti trattati con rosuvastatina e i dati degli studi clinici mostrano che la frequenza è bassa.

Effetti muscolo-scheletrici : gli effetti muscolo-scheletrici, come la mialgia, la miopatia (tra cui la miosite), e, raramente, la rabdomiolisi con o senza insufficienza renale acuta, sono stati riportati nei pazienti trattati con rosuvastatina con qualunque dosaggio, ed in particolare con dosi superiori a 20 mg.

Un aumento dei livelli di CK correlato al dosaggio è stato riscontrato nei pazienti che assumono la rosuvastatina; la maggior parte dei casi risultano lievi, asintomatici e transienti. Se i livelli di CK sono elevati (5xULN), il trattamento deve essere interrotto (vedere paragrafo 4.4).

Effetti Epatici : Come con altri inibitori delle HMG-CoA reduttasi, è stato riscontrato un incremento delle transaminasi correlato al dosaggio in un piccolo numero di pazienti che hanno assunto rosuvastatina; la maggior parte dei casi appare lieve, sintomatica e transiente.

Le seguenti reazioni avverse sono stati riportati con alcune statine:

Disfunzioni sessuali

Casi eccezionali di malattie polmonari interstiziali, specialmente con terapie a lungo termine (vedere paragrafo 4.4)

I tassi di segnalazione per la rabdomiolisi, eventi renali gravi e eventi epatici gravi (che consistono principalmente in aumenti nelle transaminasi epatiche) sono maggiori con dosi di 40 mg di rosuvastatina.

Valori di laboratorio

In studi clinici controllati in monoterapia, l’incidenza di picchi di transaminasi sieriche clinicamente rilevanti (ALT e/o AST ≥3X ULN, consecutivi) tra ezetimibe e placebo è stata molto simile (0.5% e 0.3% rispettivamente).

Negli studi di co-somministrazione, l’incidenza è stata dell’ 1.3% per pazienti trattati con ezetimibe somministrato con una statina e dello 0.4% per i pazienti trattati con una statina da sola. Questi picchi sono generalmente asintomatici, non associati con colestasi, e sono ritornati ai livelli iniziali dopo l’interruzione della terapia o con un trattamento continuo (vedere paragrafo 4.4).

Negli studi clinici, è stato riscontrato un valore CPK >10X ULN per 4 pazienti su 1.674 (0.2%) a cui è stato somministrato solo ezetimibe vs 1 paziente su 786 (0.1%) a cui è stato somministrato il placebo, e di 1 paziente su 917 (0.1%) a cui sono stati somministrati ezetimibe e una statina vs 4 pazienti su 929 (0.4%) a cui è stata somministrata una statina da sola. Non si è riscontrato eccesso di miopatia o rabdomiolisi associato all’ezetimibe in confronto al relativo braccio di controllo (placebo o statina da sola) (vedere paragrafo 4.4).

Popolazione Pediatrica

La sicurezza e l’efficacia di Ultrizor nei soggetti al sotto dei 18 anni non è stata ancora stabilita (vedere paragrafo 5.1).

Rosuvastatinain uno studio clinico della durata di 52 settimane sono stati riscontrati con maggiori frequenza aumenti di creatina chinasi >10xULN e sintomi muscolari a seguito di esercizio fisico o all’aumento dell’attività fisica in bambini e adolescenti rispetto agli adulti. Il profilo di sicurezza della rosuvastatina è apparso molto simile nei bambini e negli adolescenti rispetto agli adulti.

Ezetimibe: durante uno studio condotto su pazienti adolescenti (da 10 a

17anni) con ipercolesterolemia familiare etero zigote (n=248), sono stati riscontrati aumenti di ALT e/o AST (≥3X ULN, consecutivi) nel 3% (4 pazienti) dei pazienti trattati con ezetimibe/simvastatina, rispetto al 2% (2 pazienti) nei gruppi in monoterapia con simvastatina; queste cifre sono state rispettivamente il 2% (2 pazienti) e lo 0% per l’ aumento del CPK (≥ 10X ULN). Non è stato riportato alcun caso di miopatia. Questo studio non è adatto per il confronto delle reazioni indesiderate rare al farmaco.

Segnalazioni delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco, Sito web: https://www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza.

Ultrizor 90 Cps 20 mg+10 mg: avvertenze per l’uso

Effetti muscolo scheletrici

Sono stati segnalati effetti indesiderati muscolo scheletrici come mialgia, miopatia e, raramente rabdomiolisi in pazienti trattati con rosuvastatina con tutte le dosi, e in particolare con dosi superiori a 20 mg.

Casi di miopatia e rabdomiolisi sono stati riportati anche con la somministrazione di ezetimibe nella fase post-marketing. In ogni caso, la rabdomiolisi è stata segnalata molto raramente con l’utilizzo di ezetimibe in monoterapia e con l’aggiunta di ezetimibe ad altri agenti noti per aumentare rischio di questa patologia. Se si sospetta un caso di miopatia in base a sintomi muscolari o essa viene confermata dai livelli di creatina chinasi, ezetimibe, statina e da qualunque agente conosciuto per essere associato con alti rischi di rabdomiolisi, il trattamento deve essere interrotto immediatamente. I pazienti sono invitati a riportare prontamente qualunque dolore muscolare inspiegato, indolenzimento o debolezza (vedere paragrafo 4.8).

Effetti epatici

In studi clinici di co-somministrazione controllati condotti in pazienti che ricevono ezetimibe con una statina sono stati segnalati aumenti consecutivi delle transaminasi (?3x il limite superiore della norma [ULN]). Si raccomanda di eseguire un test per le funzioni epatiche 3 mesi dopo l’inizio del trattamento con rosuvastatina. Il trattamento con la rosuvastatina deve essere interrotto o la dose ridotta se il livello delle transaminasi sieriche risulta essere 3 volte maggiore il normale limite superiore.

Nei pazienti con ipercolesterolemia secondaria, causata da ipotiroidismo o sindrome nefrosica, la patologia primaria deve essere trattata prima di iniziare la terapia con Ultrizor.

Ultrizor non è raccomandato nei pazienti con moderata o grave insufficienza epatica in quanto gli effetti dell’aumento dell’esposizione alla ezetimibe non sono noti (vedere paragrafo 5.2).

Effetti renali

La proteinuria, rilevata da test con strisce reattive (dipstick) e per lo piĂ¹ tubulare in origine, è stata osservata in pazienti trattati con dosi piĂ¹ elevate di rosuvastatina, in particolare da 40 mg, dove in molti casi appare transiente o intermittente. La proteinuria non sembra essere predittive di malattie renali acute o progressive (vedere paragrafo 4.8).

Misurazioni della Creatina Chinasi

La Creatina Chinasi (CK) non deve essere misurata in seguito a intenso esercizio fisico o in presenza di una valida alternativa che spieghi il suo aumento, poiché questo potrebbero portare confusione nell’interpretazione dei risultati. Se i livelli di CK sono significantemente alti fin dall’inizio (?5xULN), deve essere eseguito un test di conferma in 5-7 giorni. Se il test conferma un valore iniziale di CK?5xULN, il trattamento non deve essere iniziato.

Prima del trattamento

Ultrizor, come altri inibitori della HMG CoA reduttasi, deve essere prescritto con cautela in pazienti con fattori che predispongono alla miopatia ed allarabdomiolisi. Questi fattori includono:

compromissione renale

ipotiroidismo

storia personale o familiare di disordini muscolari ereditari

precedente storia di tossicitĂ  muscolare con un altro inibitore di HMG-CoA reduttasi o fibrati

abuso di alcol

etĂ  superiore ai 70 anni

situazioni in cui potrebbe verificarsi un aumento nei livelli del plasma (vedere paragrafo 5.2)

uso concomitante di fibrati

In questi pazienti il rischio di trattamento deve essere considerato in relazione ai possibili benefici e si raccomanda il monitoraggio clinico. Se i livelli di CK sono significativamente elevati fin dall’inizio (?5xULN) il trattamento non deve essere iniziato.

Durante il trattamento

I pazienti devono immediatamente riportare qualsiasi dolere muscolare inspiegato, debolezza o crampi, in particolare se associati a malessere e febbre. In questi pazienti è necessario misurare i livelli di CK e la

terapia deve essere interrotta se i livelli di CK risultassero marcatamente elevati (?5xULN) o i sintomi muscolari fossero acuti e causassero disagio giornaliero (anche se i livelli di CK fossero ? 5xULN). Il monitoraggio di routine dei livelli di CK nei pazienti asintomatici non è garantito.

Sono molto rari i casi di una miopatia necrotizzante mediata dal sistema immunitario (IMNM) durante o dopo il trattamento con statine, tra cui la rosuvastatina. IMNM è clinicamente caratterizzata da debolezza muscolare prossimale e da elevati livelli sieri di creatina chinasi, che persistono nonostante l’interruzione del trattamento della statina. Negli studi clinici non è stato riscontrato un aumento degli effetti muscolo scheletrici in un piccolo numero di pazienti trattati con rosuvastatina e con terapia concomitante. In ogni caso, un aumento nell’incidenza della miosite e della miopatia è stato riscontrato nei pazienti che ricevevano altri inibitori della HMG-CoA reduttasi insieme ai derivati dell’acido fibrico tra cui gemfibrozil, ciclosporina, acido nicotinico, antifungini azolici, inibitori di proteasi e antibiotici macrolidi. Gemfibrozil aumenta il rischio di miopatia quando somministrato con inibitori della HMG-CoA reduttasi. Pertanto, la combinazione di Ultrizor con gemfibrozil non è raccomandata. Il beneficio di ulteriori alterazioni dei livelli lipidici attraverso l’uso combinato di Ultrizor con i fibrati o la niacina deve essere attentamente considerato in relazione ai potenziali rischi associati a queste combinazioni.

Non è raccomandata l’associazione di rosuvastatina e acido fusidico. Ci sono state segnalazioni di rabdomiolisi (compresi alcuni casi con esito fatale) in pazienti che ricevevano questa associazione (vedere Paragrafo 4.5).

Ultrizor non deve essere utilizzato nei pazienti con unacondizioneacuta e seria che suggerisca miopatia o che predisponga allo sviluppo di una disfunzione renale secondaria fino alla rabdomiolisi (per esempio setticimia, ipotensione, interventi chirurgici rilevanti, traumi, gravi disordini metabolici, endocrini ed elettrolitici; o convulsioni non controllate).

Etnia

Studi farmacocinetici sulla rosuvastatina mostrano un aumento nell’esposizione di soggetti asiatici rispetto ai caucasici (vedere paragrafì 4.2 e 5.2).

Inibitori della proteasi

Un aumento dell’esposizione sistemica alla rosuvastatina è stata osservata in soggetti a cui era stata somministrata la rosuvastatina in concomitanza con vari inibitori di proteasi in combinazione con ritonavir. E’ necessario considerare i benefici di un abbassamento dei lipidi tramite l’uso di Ultrizor nei pazienti affetti da HIV che ricevono inibitori di proteasi, e il potenziale aumento delle concetrazioni plasmatiche della rosuvastatina all’inizio del trattamento e nella fase di aggiustamento della dose nei pazienti trattati con inibitori di proteasi. L’uso concomitante con alcuni inibitori di proteasi non è raccomandato a meno che la dose di Ultrizor non sia aggiustata (vedere pargarfì 4.2 e 4.5).

Malattia Polmonare Interstiziale

Sono stati riportati casi eccezionali di malattie polmonari interstiziali con alcune statine, specialmente durante terapie polmonari a lungo termine (vedere paragrafo 4.8). Le caratteristiche presentate possono includere dispnea, tosse non produttiva e deterioramento della salute generale (stanchezza, perdita di peso e febbre). Se si sospetta che un paziente abbia sviluppato una malattia polmonare interstiziale, la terapia con la statina deve essere interrotta.

Diabete Mellito

Alcune evidenze cliniche suggeriscono che le statine come classe di farmaci aumentano il glucosio nel sangue, e in alcuni pazienti ad alto rischio di possibile diabete potrebbero produrre un livello di iperglicemia che richiedono un trattamento clinico appropriato. In ogni caso, questo rischio è compensato dalla riduzione nel rischio vascolare con la statina, e perciĂ² non dovrebbe essere considerato come una ragione per fermare il trattamento delle statine. I pazienti a rischio (Glicemia a digiuno da 5.6 a 6.9 mmol/L, BMI>30kg/m2, trigliceridi aumentati, ipertensione) devono essere clinicamente e

biochimicamente monitorati secondo le linee guida nazionali. Nello studio JUPITER la frequenza complessiva di diabete mellito riportata è stata di 2.8% per la rosuvastatina e 2.3% per il placebo, per lo piĂ¹ in pazienti con glicemia a digiuno da 5.6 a 6.9 mmol/L.

Fibrati

La sicurezza e l’efficacia di ezetimibe somministrata con fibrati non sono state ancora stabilite. Se si sospetta un caso si colelitiasi nei pazienti che assumono Ultrizor e fenofibrato, si consigliano ulteriori analisi alla cistifellea e l’interruzione della terapia (vedere paragrafì 4.5 e 4.8).

Anticoagulanti

Se Ultrizor è aggiunto a warfarin, un’altra cumarina anticoagulante, o fluindione, l’Indice Internazionale Normalizzato (INR) deve essere appropriatamente monitorato (vedere paragrafo 4.5).

Ciclosporina: vedere paragrafi 4.3 e 4.5. Popolazione Pediatrica

La sicurezza e l’efficacia di Ultrizor nei soggetti al di sotto dei 18 anni non sono state stabilite, perciĂ² il suo uso non è raccomandato in questo gruppo di pazienti.

Malattie Epatiche e Alcol

Ultrizor deve essere usato con cautela in pazienti che consumano eccessive quantitĂ  di alcol e/o hanno precedenti esperienze di malattie epatiche.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco