Fosicombi: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Fosicombi 20 mg+12,5 mg compresse (Fosinopril Sodico + Idroclorotiazide): sicurezza e modo d’azione

Fosicombi 20 mg+12,5 mg compresse (Fosinopril Sodico + Idroclorotiazide) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento dell’ipertensione arteriosa in pazienti per i quali ? indicata l’associazione terapeutica.

Fosicombi 20 mg+12,5 mg compresse: come funziona?

Ma come funziona Fosicombi 20 mg+12,5 mg compresse? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Fosicombi 20 mg+12,5 mg compresse

Categoria farmacoterapeutica: ACE-inibitori e diuretici Codice ATC: C09BA09

Fosinopril sale sodico ? idrolizzato dalle esterasi epatiche nella forma attiva, fosinoprilato, inibitore competitivo dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE).

Tale enzima catalizza la conversione dell’angiotensina I in angiotensina II, potente sostanza vasocostrittrice. L’angiotensina II stimola, inoltre, la secrezione di aldosterone dalla corteccia surrenalica. Sebbene si ritenga che il meccanismo d’azione primario del fosinopril consista nell’azione di controllo del sistema renina- angiotensina-aldosterone, il farmaco esplica un effetto ipotensivo anche in pazienti ipertesi con bassi livelli plasmatici di renina.

A differenza degli altri ACE-inibitori, eliminati principalmente per via renale, fosinopril possiede una duplice via di eliminazione epatica e renale; fosinopril infatti nei soggetti normali viene eliminato in maniera bilanciata attraverso i due emuntori all’incirca nella stessa misura.

Informazioni aggiuntive:

Due grandi studi randomizzati e controllati (ONTARGET (ONgoing Telmisartan Alone and in combination with Ramipril Global Endpoint Trial) e VA Nephron-D (The Veterans Affairs Nephropathy in Diabetes))

hanno esaminato l’uso della combinazione di un ACE-inibitore con un antagonista del recettore dell?angiotensina II.

ONTARGET ? stato uno studio condotto in pazienti con anamnesi di patologia cardiovascolare o cerebrovascolare, o diabete mellito tipo 2 associato all?evidenza di danno d’organo. VA NEPHRON-D ? stato uno studio condotto in pazienti con diabete mellito tipo 2 e nefropatia diabetica.

Questi studi non hanno dimostrato alcun significativo effetto benefico sugli esiti e sulla mortalit? renale e/o cardiovascolare, mentre ? stato osservato un aumento del rischio di iperpotassiemia, danno renale acuto e/o ipotensione rispetto alla monoterapia.

Questi risultati sono pertinenti anche per gli altri ACE-inibitori e per gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II, date le loro simili propriet? farmacodinamiche.

Gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II non devono quindi essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica.

ALTITUDE (Aliskiren Trial in Type 2 Diabetes Using Cardiovascular and Renal Disease Endpoints) ? stato uno studio volto a verificare il vantaggio di aggiungere aliskiren ad una terapia standard di un ACE- inibitore o un antagonista del recettore dell’angiotensina II in pazienti con diabete mellito di tipo 2 e malattia renale cronica, malattia cardiovascolare, o entrambe. Lo studio ? stato interrotto precocemente a causa di un aumentato rischio di eventi avversi.

Morte cardiovascolare e ictus sono stati entrambi numericamente pi? frequenti nel gruppo aliskiren rispetto al gruppo placebo e gli eventi avversi e gli eventi avversi gravi di interesse (iperpotassiemia, ipotensione e disfunzione renale) sono stati riportati pi? frequentemente nel gruppo aliskiren rispetto al gruppo placebo.

L’idroclorotiazide ? un diuretico tiazidico ed agisce aumentando, in quantit? approssimativamente equivalenti, l’escrezione tubulare degli elettroliti sodio e cloro. La ridotta disponibilit? di sodio, a seguito dell’effetto natriuretico causato dall’idroclorotiazide, determina un aumento dell’attivit? reninica plasmatica e produce pertanto un miglior substrato d’attivit? per il fosinopril aumentandone l’effetto antipertensivo. La natriuresi provoca inoltre una perdita secondaria di bicarbonato e potassio. Quest?ultima ? attenuata dalla somministrazione contemporanea di fosinopril.

L’effetto antipertensivo del fosinopril e dell’idroclorotiazide ? di tipo additivo. Dopo sospensione del trattamento con FOSICOMBI non si osserva alcun aumento repentino della pressione arteriosa. L’effetto antipertensivo della terapia con FOSICOMBI si raggiunge in 2-6 ore e si mantiene per 24 ore. L?ipotensione posturale sintomatica non ? frequente, ma pu? manifestarsi in pazienti con deplezione idrica e/o salina.

Con l?idroclorotiazide, la diuresi inizia in 2 ore, con un picco di effetto dopo circa 4 ore; l?azione persiste per 6-12 ore.


Fosicombi 20 mg+12,5 mg compresse: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Fosicombi 20 mg+12,5 mg compresse, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Fosicombi 20 mg+12,5 mg compresse

Dopo somministrazione orale di FOSICOMBI, fosinoprilato ed idroclorotiazide raggiungono concentrazioni plasmatiche massime rispettivamente in 3 e 1,5-5 ore, indipendentemente dalla dose somministrata. La conversione in fosinoprilato pu? essere rallentata nei pazienti con disfunzione epatica, condizione che tuttavia non influisce sull?entit? della conversione stessa. Dopo dosi singole e multiple, i parametri farmacocinetici del fosinoprilato (es. Cmax, AUC) sono direttamente proporzionali alle dosi somministrate di fosinopril. Come evidenziato dal confronto dei valori di AUC delle concentrazioni sieriche di fosinoprilato dopo somministrazione orale ed endovenosa e dai valori di recupero urinario dell’idroclorotiazide, la percentuale di assorbimento di fosinopril ? pari a 30%-40% e quella di idroclorotiazide ? pari a 70%-80%. Il fosinoprilato ? altamente legato alle proteine plasmatiche (=95%) ma in modo trascurabile alle componenti cellulari del sangue.

In studi condotti su volontari sani la velocit? e il grado di assorbimento di fosinopril o di idroclorotiazide, somministrati singolarmente, sono risultati simili alla velocit? e grado di assorbimento dei due componenti somministrati contemporaneamente, o della loro associazione in FOSICOMBI.

La presenza di cibo nel tratto gastrointestinale non modifica sostanzialmente l’assorbimento del fosinopril, ma pu? rallentarne la velocit?. L’assorbimento dell’idroclorotiazide ? aumentato dai farmaci che rallentano la motilit? gastrointestinale.

Dopo somministrazione orale di fosinopril, circa met? della dose assorbita ? eliminata nelle urine e la restante nelle feci. In soggetti ipertesi con funzione renale ed epatica normali sottoposti a dosi ripetute di fosinopril, l?emivita di accumulo del fosinoprilato ? di circa 11,5 ore. Fosinopril ? scarsamente dializzabile. La clearance del fosinoprilato tramite emodialisi e dialisi peritoneale e rispettivamente del 2% e del 7% della clearance dell?urea.

Idroclorotiazide non viene metabolizzata ed ? rapidamente eliminata per via renale.

Il suo legame alle proteine plasmatiche ? del 68% e l?emivita media va da 5 a 15 ore.

Studi nell?animale indicano che fosinopril e fosinoprilato non attraversano la barriera ematoencefalica, ma il fosinoprilato attraversa la placenta nelle femmine gravide. Nella donna, l?idroclorotiazide attraversa liberamente la placenta, con livelli simili a quelli circolanti nella madre.

Disfunzione renale: la clearance del fosinoprilato ? ridotta a circa la met? in questi pazienti rispetto a quelli con funzione renale normale mentre assorbimento, biodisponibilit? e legame proteico risultano inalterati. La clearance del fosinoprilato non ? legata al grado di disfunzione renale, dato che l?eliminazione renale diminuita ? vicariata da un aumento di quella epato-biliare. In questi casi si osserva un?AUC meno che doppia del normale, anche in caso di malattia renale terminale con ClCr al di sotto di 10 ml/min. Con una ClCr < 20 ml/min l?idroclorotiazide subisce un aumento dell?emivita di eliminazione fino a 21 ore.

Disfunzione epatica: non si osserva apprezzabile diminuzione di idrolisi del fosinopril, se non, eventualmente, nella sua velocit?. La clearance del fosinoprilato ? ridotta a circa la met? rispetto a soggetti con funzione epatica normale.

Anziani: l?AUC dell?idroclorotiazide ? risultata aumentata dopo dosi multiple.


Fosicombi 20 mg+12,5 mg compresse: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Fosicombi 20 mg+12,5 mg compresse agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Fosicombi 20 mg+12,5 mg compresse è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Fosicombi 20 mg+12,5 mg compresse: dati sulla sicurezza

In studi eseguiti su ratti, l’associazione di fosinopril e idroclorotiazide a dosaggi 25/25 mg/kg e 125/125 mg/kg ? risultata tossica per la madre, ma non sono stati riscontrati effetti embriotossici, fetotossici o teratogenetici a dosi fino a 125/125 mg/kg/die.

L’associazione di fosinopril e idroclorotiazide non ? risultata mutagena, come stabilito dal test di Ames, dal test di mutazione per il linfoma di topo, dal test citogenetico per il carcinoma ovarico dell’hamster cinese e dal test in vivo del micronucleo di topo.

In studi di tossicit? a sei mesi su ratti (fosinopril/idroclorotiazide 25/25 mg/kg, 100/100 mg/kg; fosinopril 100 mg/kg, idroclorotiazide 100 mg/kg) e su cani (fosinopril/idroclorotiazide 12/12 mg/kg, 50/50 mg/kg; fosinopril 50 mg/kg, idroclorotiazide 50 mg/kg) la maggior parte degli effetti osservati negli animali trattati con l’associazione, sono stati riscontrati anche dopo somministrazione dei singoli componenti.

In studi su ratti e topi fosinopril non ? risultato carcinogenico a dosi fino a 400 mg/kg/die. In studi su topi femmine, idroclorotiazide non ha mostrato effetti carcinogenici a dosi fino a 600 mg/kg/die o in ratti di entrambi i sessi a dosi fino a 100 mg/kg/die. Epatocarcinogenicit?, non imputabile con certezza all’idroclorotiazide, ? stata evidenziata in topi maschi. Idroclorotiazide non ha mostrato potenziale carcinogenicit? nell’uomo.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Fosicombi 20 mg+12,5 mg compresse: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Fosicombi 20 mg+12,5 mg compresse

Fosicombi 20 mg+12,5 mg compresse: interazioni

Nel corso di terapia con diuretici tiazidici, in alcuni pazienti possono insorgere iperuricemia e gotta.

Nei pazienti diabetici gli effetti della terapia insulinica possono essere alterati dai diuretici tiazidici ed una condizione di diabete latente pu? divenire manifesta. Aumenti della colesterolemia e della trigliceridemia possono verificarsi nel corso della terapia con alte dosi di diuretici tiazidici.

Chirurgia-Anestesia

In pazienti sottoposti ad interventi chirurgici, l’uso di FOSICOMBI pu? aumentare l’effetto ipotensivo degli anestetici e degli analgesici. In tali casi l’ipotensione pu? essere corretta mediante espansione della volemia.

Tosse

Durante trattamento con ACE-inibitori, incluso fosinopril, pu? comparire tosse secca, non produttiva, che scompare con l’interruzione del trattamento. Nella diagnosi differenziale di tosse, la tosse da ACE-Inibitore deve essere considerata.

Neutropenia-Agranulocitosi

Il trattamento con altri ACE-Inibitori ? stato, in rari casi, associato ad agranulocitosi e depressione midollare, in particolare in pazienti con associata insufficienza renale e/o collagenopatia (es. LES, sclerodermia) o trattamento con farmaci immunosoppressori. I dati disponibili non sono sufficienti a dimostrare che fosinopril non provochi agranulocitosi. ? consigliabile eseguire controlli periodici dei globuli bianchi in pazienti con insufficienza renale e/o collagenopatie e questi pazienti devono essere avvertiti di segnalare immediatamente qualsiasi indicazione di infezione (come ad esempio mal di gola, febbre) che pu? essere segno di neutropenia.

Lupus Eritematoso Sistemico: ? stato riportato che i diuretici tiazidici possano causare un aggravamento di un LES.

Stenosi dell’aorta

FOSICOMBI, come ogni farmaco che riduce le resistenze vascolari, deve essere usato con estrema cautela nei pazienti con stenosi dell’aorta, a causa delle potenziali pericolose conseguenze della riduzione della perfusione coronarica secondaria alla diminuzione della pressione arteriosa.

Gravidanza

La terapia con ACE inibitori non deve essere iniziata durante la gravidanza.

Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l?uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un ACE inibitore. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE inibitori deve essere interrotto immediatamente e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa (vedere paragraf? 4.3 e 4.6).

Uso pediatrico

Non sono state ancora stabilite l’efficacia e la sicurezza d’uso di FOSICOMBI nei bambini.

Interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione Alcol, barbiturici, narcotici

Si pu? verificare un potenziamento dell?ipotensione ortostatica indotta dai diuretici tiazidici.

Integratori di potassio e diuretici risparmiatori di potassio

Fosinopril pu? diminuire le perdite di potassio causate dai diuretici tiazidici. I diuretici risparmiatori di potassio (spironolattone, amiloride, triamterene etc.) o gli integratori di potassio possono aumentare il rischio di iperkalemia. Pertanto, tali agenti, qualora indicati, devono essere somministrati con cautela in associazione con FOSICOMBI, controllando frequentemente i livelli sierici di potassio.

Litio

In pazienti in contemporanea terapia con litio ed ACE-inibitori sono stati rilevati aumenti dei livelli sierici di litio e sintomi di tossicit?.

Poich? la clearance renale del litio ? ridotta dai diuretici tiazidici, si consiglia estrema cautela nel somministrare FOSICOMBI a pazienti in terapia con litio, controllandone frequentemente i livelli sierici.

Antiacidi

Idrossido di alluminio, idrossido di magnesio e simeticone possono influenzare l’assorbimento di fosinopril. Pertanto l’assunzione di FOSICOMBI dovrebbe avvenire almeno a due ore di distanza da tali farmaci.

Antidiabetici (orali e insulina)

I tiazidi possono elevare i livelli di glucosio nel sangue. Perci? pu? essere necessario un aggiustamento degli antidiabetici.

Antigottosi

Possono essere necessari aggiustamenti dei dosaggi degli antigottosi, dato che l?idroclorotiazide pu? alzare i livelli dell?uricemia. Pu? essere necessario un incremento del dosaggio di probenecid o di sulfinpirazone.

Sali di calcio

I tiazidi possono aumentare la calcemia per diminuita escrezione. In caso di prescrizione di calcio, occorre controllare i livelli di calcio ed eventualmente aggiustarne i dosaggi.

Colestiramina e colestipol cloridrato

Possono ritardare o diminuire l’assorbimento di idroclorotiazide. Pertanto FOSICOMBI dovrebbe essere assunto almeno un’ora prima o quattro-sei ore dopo tali farmaci.

Inibitori delle prostaglandine

In alcuni pazienti, questi farmaci possono ridurre gli effetti dei diuretici. E’ stato inoltre riportato che l’indometacina riduce l’efficacia antipertensiva degli ACE-Inibitori, soprattutto in soggetti con ipertensione a bassa renina. Altri composti antinfiammatori non steroidei (es. acido acetilsalicilico) potrebbero avere effetti similari.

Altri diuretici e antipertensivi

Il componente tiazidico di FOSICOMBI pu? potenziare l?azione di altri antipertensivi, specialmente i bloccanti adrenergici. L?idroclorotiazide pu? interagire con il diazossido. Occorre controllare la pressione, la glicemia e l?uricemia.

ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren: I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) attraverso l’uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren, ? associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalit? renale (inclusa l?insufficienza renale acuta) rispetto all’uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS (vedere paragraf? 4.3, 4.4 e 5.1).

Farmaci usati in chirurgia

Gli effetti dei rilassanti muscolari non depolarizzanti, dei preanestetici e degli anestetici usati in chirurgia (es. tubocurarina cloridrato, gallamina trietioduro) possono potenziare l?idroclorotiazide e possono richiedersi aggiustamenti del dosaggio. Le alterazioni dell?equilibrio idroelettrolitico devono essere controllate e corrette prima dell?intervento se possibile. Occorre cautela nei pazienti che assumono FOSICOMBI e agenti pressori (es. adrenalina) e che subiscono un intervento chirurgico. Anestetici e preanestetici devono essere somministrati in dosi ridotte e la terapia con idroclorotiazide

deve essere interrotta una settimana prima della chirurgia. FANS

Quando gli ACE inibitori sono somministrati simultaneamente con farmaci antinfiammatori non steroidei (per es. inibitori selettivi della Cox 2, acido acetilsalicilico a partire da 325 mg/die e FANS non selettivi), si pu? verificare un?attenuazione dell?effetto antipertensivo. L?uso concomitante di ACE inibitori e FANS pu? portare ad un aumentato rischio di peggioramento della funzione renale che comprende possibile insufficienza renale acuta ed aumento dei livelli del potassio sierico specialmente in pazienti con pre-esistente compromessa funzione renale. La combinazione deve essere somministrata con cautela specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale all?inizio della terapia concomitante.

Interazioni con test di laboratorio

Fosinopril pu? falsare il risultato della misurazione dei livelli sierici di digossina con il Digi-Tab RIA Kit, facendo risultare valori di digossinemia inferiori al reale. L?idroclorotiazide pu? causare interferenza con il test diagnostico del bentiromide.

Occorre interrompere la terapia con FOSICOMBI alcuni giorni prima di effettuare i test di funzionalit? paratiroidea.


Fosicombi 20 mg+12,5 mg compresse: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Fosicombi 20 mg+12,5 mg compresse: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

i Sebbene il medicinale non influenzi la capacit? di guidare veicoli e l?uso di macchinari, molto raramente possono manifestarsi effetti indesiderati come vertigini e disturbi alla vista.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco