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Dilatrend: effetti collaterali e controindicazioni
Dilatrend (Carvedilolo) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:
Trattamento dell’ipertensione arteriosa essenziale:
Carvedilolo è indicato per il trattamento dell’ipertensione arteriosa essenziale. Può essere usato da solo o in associazione con altri antiipertensivi, specialmente con i diuretici tiazidici.
Trattamento dell’angina pectoris. Trattamento dello scompenso cardiaco.
Come tutti i farmaci, però, anche Dilatrend ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.
Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Dilatrend, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).
Dilatrend: controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Insufficienza cardiaca instabile/scompensata, scompenso cardiaco in Classe IV NYHA (classificazione della “New York Heart Association”) non rispondente a terapia standard che richieda terapia con inotropi per via endovenosa Disfunzione epatica clinicamente manifesta
Allattamento
Blocco atrio-ventricolare di 2° e di 3° grado (a meno che sia stato posto un peacemaker permanente)
Bradicardia grave (< 50 bpm)
Malattia del nodo del seno (compreso blocco seno-atriale) Ipotensione grave (pressione sistolica < 85 mm Hg) Shock cardiogenico
Feocromocitoma non controllato con alfa-bloccanti Acidosi metabolica
Precedenti di broncospasmo o asma
Dilatrend: effetti collaterali
Le reazioni avverse al farmaco sono elencate secondo la convenzione MedDRA per sistemi e organi.
Le categorie di frequenza sono le seguenti:
Molto comune ≥ 1/10
Comune ≥ 1/100 e < 1/10
Non comune ≥ 1/1. 000 e < 1/100
Rara ≥ 1/10.000 e < 1/1.000
Molto rara < 1/10.000
La tabella 1 sotto riportata riassume gli effetti indesiderati che sono stati riportati in associazione all’uso di carvedilolo in studi clinici
Tabella 1. Reazioni avverse al farmaco negli studi clinici
Classificazione per organi e sistemi | Reazione avversa | Frequenza |
---|---|---|
Patologie del sistema emolinfopoietico | anemia | Comune |
trombocitopenia | Raro | |
leucopenia | Molto raro | |
Patologie cardiache | insufficienza cardiaca | Molto comune |
bradicardia | Comune | |
ipervolemia | Comune | |
sovraccarico di fluidi | Comune | |
blocco atrioventricolare | Non comune | |
angina pectoris | Non comune | |
Patologie dell’occhio | compromissione della visione | Comune |
ridotta lacrimazione (occhi secchi) | Comune | |
irritazione oculare | Comune | |
Patologie gastrointestinali | Nausea | Comune |
Diarrea | Comune | |
Vomito | Comune | |
dispepsia | Comune | |
dolori addominali | Comune | |
costipazione | Non comune | |
bocca secca | Raro | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | astenia (fatica) | Molto comune |
Edema | Comune | |
Dolore | Comune | |
Patologie epatobiliari | aumento dell’alanina amminotransferasi (ALT), dell’aspartato amminotransferasi (AST) e della gammaglutamiltransferasi (GGT) | Molto raro |
Disturbi del sistema immunitario | ipersensibilità (reazione allergica) | Molto raro |
lnfezioni ed infestazioni | polmonite | Comune |
bronchiti | Comune | |
infezioni delle vie respiratorie superiori | Comune | |
infezioni delle vie urinarie | Comune | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | aumento di peso | Comune |
ipercolesterolemia | Comune | |
alterazione del controllo glicemico (iperglicemia, ipoglicemia) nei pazienti con diabete preesistente | Comune | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | dolore alle estremità | Comune |
Patologia del sistema nervoso | Capogiri | Molto comune |
Cefalea | Molto comune | |
sincope, pre-sincope | Comune | |
parestesia | Non comune | |
Disturbi psichiatrici | depressione, umore depresso | Comune |
disturbi del sonno | Non comune | |
Patologie renali e urinarie | insufficienza renale e alterazioni della funzione renale in pazienti con malattia vascolare diffusa e/o insufficienza renale basale, | Comune |
disturbi della minzione | Raro | |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | disfunzione erettile | Non comune |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Dispnea | Comune |
edema polmonare | Comune | |
asma in pazienti predisposti | Comune | |
congestione nasale | Raro | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | reazioni cutanee (es. esantema allergico, dermatiti, orticaria, prurito, lesioni cutanee psoriasiche e lichen planus simil lesioni cutanee), alopecia | Non comune |
Gravi reazioni avverse cutanee (es. eritema multiforme, Sindrome di Steven-Johnson, necrolisi epidermica tossica) | Molto raro | |
Patologie vascolari | ipotensione | Molto comune |
ipotensione ortostatica | Comune | |
disturbi della circolazione periferica (estremità fredde, malattia vascolare periferica, esacerbazione della claudicazione intermittente e del fenomeno di Reynaud) | Comune | |
ipertensione | Comune |
Descrizione delle reazioni avverse selezionate
Capogiri, sincope, mal di testa e astenia sono generalmente lievi e hanno maggiori probabilità di verificarsi all’inizio del trattamento.
Nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia, può verificarsi un peggioramento dell’insufficienza cardiaca e della ritenzione di liquidi nella fase di titolazione della dose di carvedilolo (vedere paragrafo 4.4).
L’insufficienza cardiaca è un evento comunemente segnalato sia in pazienti trattati con placebo (14,5%) che in pazienti trattati con carvedilolo (15,4%), nei pazienti con disfunzione ventricolare sinistra dopo infarto miocardico acuto.
E’ stato osservato un peggioramento reversibile della funzione renale nella terapia con carvedilolo nei pazienti con insufficienza cardiaca cronica con bassa pressione sanguigna, cardiopatia ischemica e malattia vascolare diffusa e/o insufficienza renale di base (vedere paragrafo 4.4).
Fffetti indesiderati identificati durante l’uso di carvedilolo post-autorizzazione
Tali eventi sono stati riportati da una popolazione di cui non è nota la dimensione, pertanto non è sempre possibile stimarne la frequenza.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Come effetto di classe, gli antagonisti dei recettori beta-adrenergici possono causare il manifestarsi di un diabete latente, il peggioramento di un diabete manifesto e l’inibizione della centro regolazione del glucosio nel sangue.
Patologie renali e urinarie
Carvedilolo può causare incontinenza urinaria nelle donne che si risolve con l’interruzione del trattamento.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza.
Dilatrend: avvertenze per l’uso
enza cardiaca congestizia cronica
In pazienti con insufficienza cardiaca congestizia, può verificarsi un
peggioramento dell’insufficienza cardiaca o della ritenzione idrica durante la fase di titolazione di carvedilolo. Se questi sintomi si manifestano, il dosaggio dei diuretici deve essere aumentato e la dose di carvedilolo non deve essere ulteriormente aumentata fino a quando non sia stata raggiunta una stabilizzazione dei segni clinici. Occasionalmente, può essere necessario ridurre la dose di carvedilolo o, in rari casi, sospenderne temporaneamente l’assunzione. Questi episodi non precludono la possibilità di una successiva efficace titolazione di carvedilolo.
In pazienti con scompenso cardiaco controllato con digitale, diuretici e/o ACE- inibitori, Carvedilolo deve essere usato con cautela in quanto sia la digitale sia Carvedilolo rallentano la conduzione atrio-ventricolare (vedere paragrafo 4.5).
Funzione renale in caso di insufficienza cardiaca congestizia
Un peggioramento reversibile della funzione renale è stato osservato durante la terapia con
carvedilolo in pazienti con insufficienza cardiaca cronica con bassa pressione arteriosa (pressione
sistolica <100 mmHg), con cardiopatia ischemica e malattia vascolare diffusa, e/o insufficienza renale di base. In pazienti affetti da scompenso cardiaco che presentino tali fattori di rischio, la funzionalità renale dovrebbe essere tenuta sotto controllo durante le fasi di aumento del dosaggio di Carvedilolo ed il trattamento dovrebbe essere sospeso, oppure il dosaggio ridotto, qualora si osservi un peggioramento della funzionalità renale.
Disfunzione ventricolare sinistra dopo infarto miocardico acuto
Prima di iniziare il trattamento con carvedilolo il paziente deve essere clinicamente stabile e
deve aver ricevuto un ACE-inibitore almeno nelle ultime 48 ore, e la dose di ACE- inibitore deve essere stabile almeno nelle ultime 24 ore.
Broncopneumopatia cronica ostruttiva
Carvedilolo deve essere usato con cautela nei pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) con componente broncospastica che non assumono
medicinali per via orale o inalatoria e solo se i potenziali benefici superano i potenziali rischi. In pazienti con predisposizione al broncospasmo, si può manifestare sofferenza respiratoria come risultato di un possibile aumento delle resistenze delle vie aeree. I pazienti devono essere strettamente monitorati durante le fasi iniziali e di aggiustamento del dosaggio di carvedilolo, e la dose di carvedilolo deve essere ridotta se venissero osservati sintomi di broncospasmo durante il trattamento.
Si deve usare cautela nel somministrare carvedilolo a pazienti con diabete mellito, in quanto potrebbe essere associato ad un peggioramento del controllo della glicemia, o i segni e sintomi iniziali di un’ipoglicemia acuta possono venire mascherati o attenuati. Nei pazienti con diabete mellito insulino-dipendente sono comunque da preferire farmaci alternativi ai betabloccanti.
Nei pazienti diabetici con insufficienza cardiaca cronica, l’uso di carvedilolo può essere associato ad un peggioramento del controllo della glicemia. Un regolare controllo della glicemia è pertanto necessario nei diabetici sia quando viene iniziata la terapia con Carvedilolo sia quando ne viene aumentato il dosaggio; la terapia ipoglicemizzante deve essere aggiustata di conseguenza.
Vasculopatia periferica
Carvedilolo deve essere impiegato con cautela in pazienti con malattia vascolare periferica poiché i betabloccanti possono precipitare o aggravare i sintomi di insufficienza arteriosa.
Fenomeno di Raynaud
Carvedilolo deve essere usato con cautela in pazienti che soffrono di disturbi circolatori periferici) poiché può verificarsi un aggravamento dei sintomi.
Tireotossicosi
Carvedilolo può mascherare i sintomi di tireotossicosi.
Anestesia e chirurgia maggiore
Deve essere esercitata cautela in pazienti che devono sottoporsi a chirurgia generale, a causa della sinergia degli effetti inotropi negativi di carvedilolo e degli anestetici (vedere paragrafo 4.5).
Bradicardia
Carvedilolo può indurre bradicardia. Se la frequenza del polso del paziente si riduce a meno di 55 battiti al minuto, il dosaggio di carvedilolo deve essere ridotto.
Ipersensibilità
Si deve usare cautela nel somministrare carvedilolo a pazienti con storia di gravi reazioni di ipersensibilità ed a pazienti sottoposti a terapia di desensibilizzazione, in quanto i betabloccanti possono aumentare sia la sensibilità verso gli allergeni sia la gravità delle reazioni di ipersensibilità.
Reazioni avverse cutanee gravi
In corso di trattamento con carvedilolo, sono stati riportati casi molto rari di reazioni avverse cutanee gravi come la necrolisi epidermica tossica (TEN) e sindrome di Stevens-Johnson (SJS) (vedere paragrafo 4.8). Il trattamento con carvedilolo deve essere sospeso definitivamente nei pazienti che manifestano reazioni avverse cutanee gravi eventualmente attribuibili a carvedilolo.
I pazienti con una storia di psoriasi associata a terapia con betabloccanti devono prendere carvedilolo solo dopo un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio.
Uso concomitante di calcio-antagonisti
Un attento monitoraggio elettrocardiografico (ECG) e della pressione arteriosa è necessario nei pazienti che ricevono contemporaneamente carvedilolo in associazione con calcio-antagonisti del tipo verapamil o diltiazem (vedere paragrafo 4.5).
Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.
In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/
Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:
https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf
Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco