Leponex: effetti collaterali e controindicazioni

Leponex: effetti collaterali e controindicazioni

Leponex 100 mg compresse (Clozapina) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Schizofrenia resistente al trattamento

Il trattamento con Leponex è indicato per pazienti schizofrenici resistenti al trattamento e per i pazienti schizofrenici che presentano reazioni avverse gravi di tipo neurologico non trattabili con gli altri farmaci antipsicotici, compresi gli antipsicotici atipici.

La resistenza al trattamento viene definita come mancanza di miglioramento clinico soddisfacente nonostante l’uso di dosi appropriate di almeno due differenti farmaci antipsicotici, incluso un atipico, prescritti per un periodo di tempo adeguato.

Psicosi in corso di malattia di Parkinson

Il trattamento con Leponex è indicato inoltre nei disturbi psicotici in corso di malattia di Parkinson, dopo il fallimento di una gestione terapeutica classica.

Leponex 100 mg compresse: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Leponex 100 mg compresse ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Leponex 100 mg compresse, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Leponex 100 mg compresse: controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Pazienti che non possono essere sottoposti a regolari esami ematologici.

Precedente granulocitopenia/agranulocitosi tossica o idiosincratica (ad eccezione di granulocitopenia/agranulocitosi per precedente chemioterapia).

Precedente agranulocitosi indotta da trattamento con Leponex.

Leponex non deve essere somministrato contemporaneamente a sostanze note per la capacità potenziale di causare agranulocitosi; l’uso concomitante di antipsicotici a rilascio prolungato deve essere evitato.

Leponex 100 mg compresse: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

Il profilo degli effetti indesiderati della clozapina può essere dedotto in gran parte dalle sue proprietà farmacologiche. Un’eccezione importante è la propensione a causare agranulocitosi (vedere paragrafo 4.4), a causa della quale l’uso del farmaco è limitato alla schizofrenia resistente al trattamento e alle psicosi in corso di Malattia di Parkinson, dopo il fallimento di una gestione terapeutica classica. Sebbene il monitoraggio ematologico sia essenziale nella cura dei pazienti trattati con clozapina, il medico dovrà essere cosciente di altre reazioni avverse, rare ma serie, che possono essere diagnosticate a uno stadio precoce solo grazie a un’attenta osservazione e anamnesi del paziente, al fine di prevenire stati patologici ed esiti fatali.

Le più gravi reazioni avverse segnalate con clozapina sono agranulocitosi, crisi convulsive, effetti cardiovascolari e febbre (vedere paragrafo 4.4). Gli effetti indesiderati più comuni sono sonnolenza/sedazione, capogiri, tachicardia, stipsi e ipersalivazione.

Dai risultati degli studi clinici emerge che una percentuale variabile di pazienti trattati con clozapina, (da 7,1 a 15,6 %) ha interrotto il trattamento a causa di un evento avverso, includendo solo quelli che possono essere ragionevolmente attribuiti a clozapina. Gli eventi più comuni considerati responsabili dell’interruzione sono stati leucopenia, sonnolenza, capogiri (vertigini escluse) e disturbi psicotici.

Patologie del sistema emolinfopoietico:

La comparsa di granulocitopenia e agranulocitosi è un rischio correlato al trattamento con Leponex. Sebbene tali reazioni siano in genere reversibili alla

sospensione del farmaco, l’agranulocitosi può in qualche caso portare a sepsi e risultare fatale. Poiché al fine di prevenire lo svilupparsi di un’agranulocitosi fatale è necessaria la sospensione immediata del trattamento, è obbligatorio eseguire il controllo della conta leucocitaria (vedere paragrafo 4.4). In Tabella 3 è illustrata l’incidenza di agranulocitosi stimata per ogni periodo di trattamento con Leponex.

Tabella 3: Incidenza stimata di agranulocitosi1

Periodo di trattamento Incidenza di agranulocitosi per
100.000 persona-settimane2 di osservazione
settimane 0-18 32,0
settimane 19-52 2,3
settimane 53 e oltre 1,8

1 Dati ricavati dai registri del Clozaril Patient Monitoring Service, Regno Unito, periodo dal 1989 al 2001.

2 Il valore persona–tempo è la somma delle unità individuali di tempo durante le quali i pazienti inseriti nel registro furono esposti a Leponex prima di sviluppare agranulocitosi. Per esempio, 100.000 persona–settimane possono essere osservate in 1000 pazienti nel registro per 100 settimane (100*1000

= 100.000), o in 200 pazienti nel registro per 500 settimane (200*500 = 100.000) prima di sviluppare agranulocitosi.

L’incidenza cumulativa di agranulocitosi ricavata dall’esperienza riportata nei registri del Clozaril Patient Monitoring Service, Regno Unito (0 – 11,6 anni nel periodo dal 1989 al 2001) è pari allo 0,78%. La maggior parte dei casi (circa il 70%) si verifica entro le prime 18 settimane di trattamento.

Disturbi del metabolismo e della nutrizione:

Raramente, durante il trattamento con clozapina sono state segnalate alterazioni della tolleranza al glucosio e/o sviluppo o esacerbazione di diabete mellito. Molto raramente, in pazienti senza alcun precedente di iperglicemia trattati con Leponex, sono stati osservati casi di iperglicemia grave, che talvolta hanno portato a chetoacidosi/coma iperosmolare. Dopo la sospensione della terapia, i livelli di glucosio si sono normalizzati in quasi tutti i pazienti, e in alcuni casi l’iperglicemia è ricomparsa una volta ripristinato il trattamento. Sebbene la maggior parte dei pazienti presentasse fattori di rischio per il diabete mellito non insulino-dipendente, l’iperglicemia è stata osservata anche in soggetti senza fattori di rischio noti (vedere paragrafo 4.4).

Patologie del sistema nervoso:

Le reazioni avverse molto comunemente osservate sono sonnolenza/sedazione e capogiri.

Leponex può causare alterazioni elettroencefalografiche, tra cui la comparsa di complessi punta–onda; abbassa la soglia convulsiva in maniera dose–dipendente e può indurre spasmi mioclonici o convulsioni generalizzate. Questi sintomi si presentano in genere quando la dose viene aumentata rapidamente e in pazienti con epilessia preesistente. In tal caso, la dose deve essere ridotta e, se necessario, si deve iniziare un trattamento anticonvulsivante. Si deve evitare l’impiego di carbamazepina per il suo potenziale effetto mielosoppressivo, mentre per gli altri anticonvulsivanti deve essere considerata la possibilità di un’interazione farmacocinetica. Raramente, in pazienti trattati con Leponex, può verificarsi delirium.

Molto raramente sono stati segnalati casi di discinesia tardiva in pazienti in trattamento con Leponex e a cui erano stati somministrati altri antipsicotici. In pazienti in cui si era verificata discinesia tardiva con altri antipsicotici si è osservato un miglioramento con Leponex.

Patologie cardiache:

Possono verificarsi tachicardia e ipotensione posturale, con o senza sincope, soprattutto durante le prime settimane di trattamento. La prevalenza e la gravità dell’ipotensione dipendono dalla velocità e dall’entità dell’incremento posologico. Sono stati segnalati casi di collasso circolatorio in seguito a grave ipotensione, in particolare associati a una titolazione aggressiva, con possibili conseguenze serie di arresto cardiaco o polmonare.

In una minoranza di pazienti trattati con Leponex sono state osservate alterazioni elettrocardiografiche simili a quelle segnalate con altri antipsicotici (compresi la depressione del segmento S–T e lo schiacciamento o inversione delle onde T) che si sono normalizzate dopo la sospensione del trattamento. Il significato clinico di tali alterazioni non è chiaro. Tuttavia, tali anomalie sono state osservate in pazienti affetti da miocardite, che deve pertanto essere tenuta in considerazione.

Sono stati segnalati casi isolati di aritmia cardiaca, pericardite/versamento pericardico e miocardite, alcuni dei quali con esiti fatali. La maggior parte dei casi di miocardite si è verificata entro i primi 2 mesi dall’inizio della terapia con Leponex. Le cardiomiopatie in genere si sono verificate a trattamento avanzato.

In alcuni casi le miocarditi (nel 14% circa) e le pericarditi/versamento pericardico sono state accompagnate da eosinofilia; non è noto tuttavia se l’eosinofilia sia un fattore predittivo affidabile di cardite.

I segni e i sintomi di miocardite o cardiomiopatia comprendono tachicardia persistente a riposo, palpitazioni, aritmie, dolori al torace e altri segni e sintomi di insufficienza cardiaca (es. sensazione inspiegabile di affaticamento, dispnea, tachipnea) o sintomi simili a quelli di infarto miocardico. Altri sintomi che possono essere presenti sono quelli simil-influenzali.

È noto che tra i pazienti psichiatrici, in trattamento o non con farmaci antipsicotici, possono verificarsi morti improvvise senza spiegazione. Tali morti sono state osservate molto raramente tra i pazienti trattati con Leponex.

Patologie vascolari:

Sono stati segnalati rari casi di tromboembolia.

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:

Molto raramente sono stati segnalati casi di depressione o arresto respiratorio, con o senza collasso circolatorio (vedere paragrafì 4.4 e 4.5).

Patologie gastrointestinali:

Sono state osservate molto frequentemente stipsi e ipersalivazione, frequentemente nausea e vomito. Molto raramente può verificarsi ileo paralitico (vedere paragrafo 4.4). Raramente Leponex è stato associato a disfagia. In pazienti con disfagia o in seguito a sovradosaggio acuto può verificarsi aspirazione del cibo ingerito.

Patologie epatobiliari:

Sono stati segnalati aumenti transitori e asintomatici degli enzimi epatici e raramente epatite e ittero colestatico. Molto raramente sono stati riportati casi di

necrosi epatica fulminante. In presenza di ittero, la terapia con Leponex deve essere sospesa (vedere paragrafo 4.4). Raramente si sono verificati casi di pancreatite acuta.

Patologie renali e urinarie:

Sono stati osservati casi isolati di nefrite interstiziale acuta in associazione con Leponex.

Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella:

Sono stati riportati molto raramente casi di priapismo.

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:

Sono stati segnalati casi di sindrome neurolettica maligna (SNM) in pazienti trattati con Leponex da solo o in associazione con litio o altre sostanze attive sul SNC.

Sono state segnalate reazioni acute dovute all’interruzione del trattamento (vedere paragrafo 4.4).

Elenco delle reazioni avverse

La tabella sottostante (Tabella 4) riassume le reazioni avverse derivanti da segnalazioni spontanee e dagli studi clinici.

Tabella 4: Stima di frequenza degli eventi avversi correlati al trattamento derivanti da segnalazioni spontanee e dagli studi clinici

Le reazioni avverse sono suddivise per frequenza, utilizzando i seguenti parametri: molto comune ( 1/10), comune ( 1/100, <1/10), non comune ( 1/1000, <1/100), raro ( 1/10.000, <1/1000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Infezioni e infestazioni

Non nota: Sepsi*

Patologie del sistema emolinfopoietico

Comune: Leucopenia/diminuzione conta leucocitaria/neutropenia, eosinofilia, leucocitosi

Non comune: Agranulocitosi Raro: Anemia

Molto raro: Trombocitopenia, trombocitosi

Disturbi del sistema immunitario

Non nota: Angioedema*, vasculite leucocitoclastica*

Patologie endocrine

Non nota: Pseudofeocromocitoma*

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Comune: Aumento di peso

Raro: Diabete mellito, alterazione della tolleranza al glucosio, obesità*

Molto raro: Coma iperosmolare, chetoacidosi, iperglicemia grave, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia.

Disturbi psichiatrici Comune: Disartria Non comune: Disfemia

Raro: Irrequietezza, agitazione

Patologie del sistema nervoso

Molto comune: Sonnolenza/sedazione, capogiri

Comune: Crisi epilettiche/convulsioni/spasmi mioclonici, sintomi extrapiramidali, acatisia, tremori, rigidità, cefalea

Non comune: Sindrome neurolettica maligna Raro: Confusione, delirium

Molto raro: Discinesia tardiva, comportamenti ossessivo/compulsivi Non nota: Sindrome colinergica (dopo brusca interruzione del

trattamento)*, alterazioni elettroencefalografiche*, pleurototono*

Patologie dell’occhio

Comune: Visione annebbiata

Patologie cardiache

Molto comune: Tachicardia

Comune: Alterazioni elettrocardiografiche

Raro: Collasso circolatorio, aritmia, miocardite, pericardite/versamento pericardico

Molto raro: Cardiomiopatia, arresto cardiaco

Non nota: Infarto del miocardio in alcuni casi fatale*, miocardite in alcuni casi fatale*, dolore toracico/angina pectoris*, fibrillazione atriale*, palpitazioni*, incontinenza della valvola mitrale associata a cardiomiopatia correlata a clozapina*

Patologie vascolari

Comune: Sincope, ipotensione posturale, ipertensione Raro: Tromboembolia

Non nota: Ipotensione*, tromboembolia venosa

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Raro: Aspirazione del cibo ingerito, polmonite e infezione delle basse vie respiratorie che possono risultare fatali, sindrome da apnea nel sonno*.

Molto raro: Depressione respiratoria/arresto respiratorio Non nota: Versamento pleurico*, congestione nasale*

Patologie gastrointestinali

Molto comune: Stipsi, ipersalivazione

Comune: Nausea, vomito, anoressia, secchezza della bocca Raro: Disfagia

Molto raro: Occlusione intestinale/ileo paralitico/formazione di fecalomi, ingrossamento della ghiandola parotide

Non nota: Megacolon a volte fatale*, infarto/ischemia intestinale* a volte fatale*, diarrea *, fastidio addominale/bruciore di stomaco/dispepsia*, colite*

Patologie epatobiliari

Comune: Enzimi epatici elevati

Raro: Pancreatite, epatite, ittero colestatico Molto raro: Necrosi epatica fulminante

Non nota: Steatosi epatica*, necrosi epatica*, epatotossicità*, fibrosi epatica*, cirrosi epatica*, disturbi epatici inclusi quegli eventi epatici che possono portare a conseguenze minacciose per la vita come danno al fegato (epatico, colestatico o misto), insufficienza epatica che può essere fatale e trapianto epatico*

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Molto raro: Reazioni cutanee

Non nota: Disturbi della pigmentazione*

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Non nota: Rabdomiolisi*, debolezza muscolare*, spasmi muscolari*, dolore muscolare*, lupus eritematoso sistemico*

Patologie renali e urinarie

Comune: Ritenzione urinaria, incontinenza urinaria Molto raro: Nefrite interstiziale

Non nota: Insufficienza renale*, enuresi notturna*

Gravidanza, puerperio e condizioni perinatali

Non nota: Sindrome da astinenza neonatale (vedere paragrafo 4.6)

Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella

Molto raro: Priapismo

Non nota: Eiaculazione retrograda*

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Comune: Ipertermia benigna, disturbi della regolazione della temperatura/sudorazione, febbre, stanchezza

Molto raro: Non nota:

Esami diagnostici

Raro:

Non commune:

Morte improvvisa inspiegabile Polisierosite

Aumento della CPK

Cadute (associate a svenimento indotto da clozapina, sonnolenza, ipotensione posturale, instabilità motoria e sensoriale)*

* Reazioni avverse che derivano dall’esperienza post-marketing tramite segnalazioni spontanee e casi pubblicati in letteratura

Sono stati osservati casi molto rari di tachicardia ventricolare e di prolungamento dell’intervallo QT che può essere associato a aritmia tipo “torsione di punta”, sebbene non ci sia alcuna relazione causale sicura con l’uso di questo medicinale.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione- avversa

Leponex 100 mg compresse: avvertenze per l’uso

Epilessia non controllata.

Psicosi alcolica e altre psicosi tossiche, intossicazione da farmaci, condizioni comatose.

Collasso circolatorio e/o depressione del SNC di qualsiasi causa.

Gravi malattie renali o cardiache (es. miocardite).

Malattie epatiche in corso associate a nausea, anoressia o ittero; malattie epatiche progressive; insufficienza epatica.

Ileo paralitico.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco