Ribociclina: effetti collaterali e controindicazioni

Ribociclina: effetti collaterali e controindicazioni

Ribociclina (Doxiciclina Iclato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Processi infettivi sostenuti da batteri tetraciclino-sensibili.

Ribociclina: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Ribociclina ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Ribociclina, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Ribociclina: controindicazioni

Ipersensibilità accertata verso le tetracicline. Ulcera peptica.

Disturbi ostruttivi dell’esofago, come restringimenti o acalasia.

Il prodotto non è indicato nelle donne in stato di gravidanza e nei bambini sino ad otto anni.

Ribociclina: effetti collaterali

Effetti a carico dell’apparato digerente: nausea, vomito, epigastralgia, diarrea, anoressia, glossite e altre mucositi, enterocolite, candidiasi ano-genitale, manifestazioni cutanee (eruzioni di tipo eritematoso o maculo-papulare), reazioni da ipersensibilità (rare eruzioni orticarioidi, porpora anafilattica, edema angioneuritico) e alterazioni ematologiche (rarissimi casi di anemia emolitica, neutropenia, trombocitopenia ed eosinofilia).

È possibile la comparsa di disfagia, esofagite, ulcere esofagee favorite dall’assunzione del medicinale subito prima di coricarsi e/o con poca acqua.

Reazioni di ipersensibilità: sono stati riportati rari casi di sindrome Stevens-Johnson.

In caso di manifestazioni anafilattiche è necessario avvertire il medico ai fini dell’istituzione di una terapia idonea.

Ribociclina: avvertenze per l’uso

Nel tessuto osseo in via di formazione, le tetracicline possono dar luogo ad un complesso stabile di calcio senza che peraltro siano riportati nell’uomo particolari effetti dannosi.

L’uso delle tetracicline durante il periodo della formazione dei denti (seconda metà della gravidanza, periodo neonatale e prima infanzia) può causare pigmentazione dentaria permanente (giallo-bruna); ciò si verifica soprattutto in seguito all’uso protratto di questi antibiotici, ma è stato osservato anche dopo periodi di trattamento brevi.

Reazioni di fotosensibilizzazione, che si manifestano con una esagerata reattività cutanea alla luce solare ed ai raggi ultravioletti, possono verificarsi in corso di trattamento con tetracicline. Evitare l’esposizione diretta ai raggi solari ed interrompere il trattamento non appena compare eritema cutaneo.

In soggetti con insufficienza renale, dosi normali di tetracicline possono dar luogo ad accumulo in circolo con possibili danni epatici. In questi casi è necessario adattare la posologia al grado di funzionalità renale ricorrendo, se opportuno, a controlli dei livelli ematici e della funzionalità epatica.

Inoltre è da tenere presente che le tetracicline esplicano un’azione antianabolica che può aggravare stati di insufficienza renale.

Come con altri antibiotici, il trattamento con tetracicline può dar luogo a superinfezioni da ceppi batterici resistenti o da miceti. É da tener presente la possibilità di enterocoliti da stafilococchi tetraciclino resistenti.

Nel trattamento delle infezioni gonococciche, va posta attenzione al rischio di mascherare le manifestazioni di una coesistente infezione luetica: è opportuno, in questi casi, effettuare i controlli sierologici per almeno 4 mesi.

Sono stati riferiti casi di esofagiti ed ulcere esofagee, talvolta gravi. Ai pazienti deve essere raccomandato di assumere il farmaco con molta acqua, anche durante i pasti, di rimanere in posizione eretta per almeno un’ora dopo l’assunzione del medicinale prima di coricarsi. Se si manifestano sintomi come disfagia o dolore retrosternale, l’assunzione del farmaco deve essere immediatamente interrotta e valutata l’opportunità di svolgere indagini strumentali. Nel trattamento di pazienti che soffrono di reflusso esofageo accertato, sarà opportuno valutare altre alternative terapeutiche.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco