Samilstin: effetti collaterali e controindicazioni

Samilstin: effetti collaterali e controindicazioni

Samilstin (Octreotide) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Trattamento delle sindromi da tumori endocrini gastro-entero-pancreatici in particolare:

• carcinoidi (sindrome del carcinoide);

• VIPomi;

• glucagonomi;

• gastrinomi/sindrome di Zollinger-Ellison (eventualmente in associazione con farmaci anti-H2, con o senza antiacidi);

• insulinomi (per la prevenzione delle crisi ipoglicemiche pre-intervento e terapia di mantenimento);

• GRFomi.

Per il trattamento sintomatico e la riduzione dei livelli plasmatici di GH e Somatomedina-C nei casi di acromegalia non adeguatamente controllati con terapia chirurgica, radiante o farmacologica (con dopamino-agonisti).

Il trattamento con Samilstin è anche indicato nei pazienti acromegalici in cui l’intervento chirurgico sia controindicato o comunque non accettato o nei pazienti precedentemente sottoposti a radioterapia, in attesa che quest’ultimo intervento raggiunga la massima efficacia.

• trattamento profilattico delle complicazioni post-operatorie conseguenti ad interventi sul pancreas.

• trattamento coadiuvante delle fistole pancreatiche.

• trattamento della diarrea refrattaria severa correlata ad immunodeficienza.

• trattamento d’urgenza e protezione dalle recidive precoci dell’emorragia da varici esofagee in pazienti cirrotici. Samilstin è da utilizzarsi in associazione al trattamento endoscopico.

Samilstin: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Samilstin ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Samilstin, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Samilstin: controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo, octreotide, o ad uno qualsiasi degli eccipienti o alla somatostatina (vedere paragrafo 6.1). Gravidanza. Allattamento. Età pediatrica.

Samilstin: effetti collaterali

Le reazioni avverse più frequentemente riportate durante la terapia con octreotide comprendono disturbi gastrointestinali, disturbi del sistema nervoso, disturbi epatobiliari e disturbi del metabolismo e della nutrizione.

Le reazioni avverse più comunemente segnalate durante gli studi clinici con octreotide sono state diarrea, dolore addominale, nausea, flatulenza, mal di testa, colelitiasi, iperglicemia e stipsi. Altre reazioni avverse riportate comunemente sono state capogiri, dolore localizzato, sabbia biliare, disfunzione tiroidea (diminuzione dell’ormone tireotropo [TSH], diminuzione del T4 totale e del T4 libero), feci molli, alterata tolleranza al glucosio, vomito, astenia e ipoglicemia.

In rari casi gli effetti indesiderati a carico dell’apparato gastrointestinale possono presentare le caratteristiche di un’occlusione intestinale acuta, con progressiva distensione addominale, grave dolore in sede epigastrica, tensione addominale e reazione di difesa addominale.

Generalmente gli effetti locali consistono in dolore, a volte di tipo puntiforme, formicolii e bruciore nel sito di iniezione sottocutanea accompagnati da arrossamento e gonfiore di breve durata (generalmente meno di 15 minuti). Tale sintomatologia può essere attenuata somministrando il farmaco a temperatura ambiente, o riducendo il volume somministrato (con l’uso di una formulazione più concentrata).

Sebbene l’escrezione misurata dei grassi fecali possa risultare aumentata, non c’è tuttavia ad oggi evidenza che il trattamento a lungo termine con octreotide abbia causato un deficit nutrizionale da malassorbimento.

L’incidenza di effetti indesiderati gastrointestinali può essere ridotta somministrando Samilstin lontano dai pasti (nell’intervallo fra un pasto e l’altro o al momento di coricarsi).

In casi molto rari è stata riportata pancreatite acuta entro le prime ore o i primi giorni di trattamento con Samilstin che si è risolta con la sospensione del farmaco. Inoltre, è stata riportata pancreatite indotta da colelitiasi nei pazienti in trattamento a lungo termine con Samilstin.

Sia in pazienti con acromegalia sia in pazienti con sindrome carcinoide sono state osservate alterazioni elettrocardiografiche come prolungamento del QT, deviazione assiale, ripolarizzazione precoce, basso voltaggio, transizione R/S, progressione precoce dell’onda R e alterazioni non specifiche dell’onda ST-T. Non è stata stabilita la relazione tra questi eventi e il trattamento con octreotide acetato in quanto molti di questi pazienti presentano malattie cardiache concomitanti (vedere paragrafo 4.4).

Le seguenti reazioni avverse al farmaco, elencate nella Tabella 1, sono state raccolte durante studi clinici con octreotide.

Le reazioni avverse al farmaco (Tabella 1) sono elencate secondo la categoria di frequenza, riportando per prima la reazione avversa più frequente, e mediante l’utilizzo della seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000), comprese le segnalazioni isolate.

All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.

Tabella 1 – Reazioni avverse al farmaco riportate negli studi clinici

Alterazioni dell’apparato gastrointestinale
Molto comune Diarrea, dolore addominale, nausea, stipsi, flatulenza
Comune Dispepsia, vomito, gonfiore addominale, steatorrea, feci molli, feci chiare
Alterazioni del sistema nervoso
Molto comune Mal di testa
Comune Capogiri
Alterazioni del sistema endocrino
Comune Ipotiroidismo, disfunzione tiroidea (diminuzione del TSH, diminuzione del T4 totale e del T4 libero).
Alterazioni del sistema epatobiliare
Molto comune Colelitiasi
Comune Colecistite, sabbia biliare, iperbilirubinemia
Alterazioni del metabolismo e della nutrizione
Molto comune Iperglicemia
Comune Ipoglicemia, alterata tolleranza al glucosio, anoressia.
Non comune Disidratazione
Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione
Molto comune Dolore localizzato al sito di iniezione
Esami diagnostici
Comune Aumento dei livelli di transaminasi.
Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo
Comune Prurito, rash, alopecia
Alterazioni dell’apparato respiratorio
Comune Dispnea.
Alterazioni cardiache
Comune Bradicardia.
Non comune Tachicardia.

Post marketing

Le reazioni avverse riportate spontaneamente, presentate nella Tabella 2 sono state segnalate su base volontaria e non è sempre stato possibile determinare in modo affidabile la frequenza o una relazione causale con l’esposizione al farmaco.

Tabella 2 – Reazioni avverse al farmaco provenienti da segnalazioni spontanee

Alterazioni del sistema immunitario
Anafilassi, allergia/reazioni di ipersensibilità.
Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo
Orticaria
Alterazioni del sistema epatobiliare
Pancreatite acute, epatite acuta senza colestasi, epatite colestatica.
Colestasi, ittero, ittero colestatico
Alterazioni cardiache
Aritmia
Esami diagnostici
Aumento dei livelli di fosfatasi alcalina, aumento dei livelli di gamma glutamiltransferasi

Samilstin: avvertenze per l’uso

Generali

Poichè i tumori ipofisari GH-secernenti possono talvolta espandersi causando serie complicazioni (p.e. alterazioni del campo visivo), è necessario un attento monitoraggio di tutti i pazienti. In caso di espansione del tumore dovrebbe essere valutata la possibilità di altre misure terapeutiche.

In pazienti femmine acromegaliche i benefici terapeutici di una riduzione dei livelli dell’ormone della crescita (GH) e la normalizzazione della concentrazione di somatomedina C (IGF 1) possono ripristinare potenzialmente la fertilità. Le pazienti in età fertile devono essere informate di utilizzare se necessario durante il trattamento con octreotide un’adeguata contraccezione (vedere anche paragrafo 4.6).

Nei pazienti in trattamento prolungato con octreotide si deve controllare la funzione tiroidea.

Eventi correlati all’apparato cardiovascolare

Sono stati riportati casi non comuni di bradicardia. Potrebbe essere necessario un aggiustamento del dosaggio di farmaci quali beta-bloccanti, calcio antagonisti, o agenti per il controllo idroelettrolitico.

Colecisti ed eventi correlati

È stato stimato che l’incidenza della formazione di calcoli biliari, nei pazienti trattati con Samilstin, era compresa tra 15-30%; l’incidenza nella popolazione in generale è del 5-20%.

Pertanto è opportuno eseguire indagini ecografiche della colecisti prima e durante la terapia con Samilstin, a intervalli di circa 6 – 12 mesi. La presenza di calcoli biliari nei pazienti trattati con Samilstin è generalmente asintomatica; nel caso i calcoli biliari fossero sintomatici, possono essere trattati tramite dissoluzione con acidi biliari o con intervento chirurgico.

Tumori endocrini gastropancreatici

In rari casi, nel trattamento dei tumori endocrini gastroenteropancreatici, è stata descritta un’improvvisa perdita di efficacia, caratterizzata da una recrudescenza dei sintomi caratteristici della malattia.

Metabolismo glucidico

Per l’azione inibitoria sull’ormone della crescita, sul glucagone e sul rilascio di insulina, Samilstin potrebbe influenzare la regolazione del metabolismo del glucosio. La tolleranza glucidica postprandiale potrebbe essere alterata e, in alcuni casi, può essere indotto uno stato di iperglicemia persistente come conseguenza della somministrazione cronica del farmaco. Nei pazienti con insulinomi è possibile che octreotide produca un aggravamento e un prolungamento degli episodi di ipoglicemia, in quanto il farmaco è dotato di una maggiore attività inibitoria della secrezione di GH e glucagone rispetto all’insulina. I pazienti con insulinomi devono quindi essere attentamente monitorati, in particolare nel caso di variazioni posologiche. Eventuali variazioni della glicemia possono essere controllate somministrando dosi minori ad intervalli più brevi.

In caso di diabete mellito insulino-dipendente di Tipo I, il fabbisogno insulinico potrebbe essere ridotto dalla somministrazione di Samilstin. Nei pazienti non diabetici e nei pazienti diabetici di Tipo II, con riserve di insulina parzialmente intatte, la somministrazione di Samilstin potrebbe provocare un aumento della glicemia prandiale.

Si raccomanda pertanto di controllare la tolleranza al glucosio e il trattamento antidiabetico.

Varici esofagee

I livelli glicemici devono essere attentamente controllati poiché, a seguito di episodi emorragici dovuti a varici esofagee, potrebbe aumentare il rischio che si sviluppi diabete insulino dipendente o che si debba modificare il fabbisogno di insulina nei pazienti con diabete preesistente.

Reazioni locali al sito di iniezione

In uno studio di tossicità a 52 settimane nei ratti, principalmente di sesso maschile, sono stati osservati sarcomi al sito di iniezione sottocutanea solo alla dose più alta (circa 40 volte la dose massima nell’uomo). Non si sono verificate lesioni iperplastiche o neoplastiche al sito di iniezione sottocutanea in uno studio di tossicità a 52 settimane nel cane. Non ci sono state segnalazioni di formazione di tumore ai siti di iniezione nei pazienti trattati con Samilstin fino a 15 anni. Al momento tutte le informazioni disponibili indicano che le evidenze osservate nel ratto sono specie specifiche e non sono di rilievo per l’uso del farmaco nell’uomo.

Nutrizione

In alcuni pazienti octreotide può alterare l’assorbimento dei grassi presenti nella dieta.

In alcuni pazienti in trattamento con octreotide si è osservata una diminuzione consistente dei livelli di vitamina B12 e risultati anormali del test di Schilling. Si raccomanda di effettuare il monitoraggio dei livelli di vitamina B12 durante la terapia con Samilstin in pazienti che abbiano avuto in precedenza episodi di carenza di vitamina B12.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco