Toradiur: effetti collaterali e controindicazioni

Toradiur: effetti collaterali e controindicazioni

Toradiur (Torasemide) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Edemi di origine cardiaca, epatica e renale. Edema polmonare acuto. Ascite. Insufficienza cardiaca congestizia. Insufficienza renale acuta (oliguria), insufficienza renale cronica, sindrome nefrosica. .

Toradiur: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Toradiur ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Toradiur, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Toradiur: controindicazioni

Torasemide non deve essere utilizzato:

in presenza di anuria nell’insufficienza renale; nel coma o precoma epatico;

in pazienti con ipersensibilità al principio attivo, alle sulfaniluree o ad uno qualsiasi degli eccipienti; nell’ipotensione;

nell’ipovolemia;

nell’iponatriemia e nell’ipokaliemia;

nei gravi disturbi della minzione (es. ipertrofia prostatica); in gravidanza e durante l’allattamento.

Non disponendo di una sufficiente esperienza clinica, la torasemide non deve essere utilizzata nei bambini fino a 12 anni o nei pazienti che presentino gotta o aritmie cardiache (come un blocco senoatriale o un blocco atrioventricolare di II e III grado) o in concomitanza alla somministrazione di aminoglicosidi o di cefalosporine.

Torasemide 10 mg non deve essere utilizzata in pazienti con disfunzione renale dovuta a farmaci nefrotossici.

Toradiur: effetti collaterali

Alterazioni del sistema cardiovascolare e bilancio elettrolitico:

in base alla posologia e alla durata del trattamento puĂ² verificarsi una deplezione di acqua ed elettroliti (sodio, potassio, cloro) e occasionalmente aggravamento di un’alcalosi metabolica.

In casi isolati, a causa dell’emoconcentrazione possono verificarsi ipotensione, stati confusionali, complicanze tromboemboliche e ischemia cardiaca o cerebrale che determinano l’insorgenza, per esempio, di disturbi del ritmo, angina pectoris, infarto acuto del miocardio o sincopi.

Alterazioni del sistema nervoso:

occasionalmente, soprattutto all’inizio del trattamento, cefalea, vertigini, sonnolenza.

Alterazioni dell’apparato muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo: sensazione di debolezza e crampi muscolari.

Alterazioni dell’apparato gastrointestinale:

occasionalmente sono stati segnalati perdita dell’appetito, dolore gastrico, nausea, vomito, diarrea o stitichezza soprattutto all’inizio del trattamento. In casi isolati, pancreatite.

Alterazioni renali e delle vie urinarie:

nei pazienti che presentano ostruzione delle vie urinarie, come in caso di ipertrofia prostatica, puĂ² verificarsi ritenzione urinaria e distensione vescicale a causa dell’incrementata produzione di urina. Occasionalmente ipokaliemia, soprattutto se si segue una dieta povera di potassio o nei pazienti che presentano vomito o diarrea, che fanno eccessivo uso di lassativi o che sono affetti da disturbi cronici della funzione epatica.

Alterazioni del metabolismo:

occasionalmente aumento di alcuni enzimi epatici (es. gamma-GT), dell’uricemia, della glicemia e dei lipidi (trigliceridi e colesterolo); raramente aumento dell’azotemia, della creatininemia.

Alterazioni del sangue e del sistema linfatico:

casi isolati di riduzione degli elementi corpuscolati del sangue (globuli rossi, globuli bianchi o piastrine).

Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo:

in casi isolati, reazioni allergiche quali prurito, esantema, gravi reazioni cutanee o fotosensibilizzazione; in seguito a somministrazione endovenosa non si possono escludere reazioni di ipersensibilitĂ  acuta, potenzialmente letali.

Altri:

raramente secchezza delle fauci e parestesia agli arti; in casi isolati, disturbi visivi, tinnito e perdita dell’udito.

Toradiur: avvertenze per l’uso

Nella sindrome nefrosica, il trattamento della malattia di base deve avere la precedenza; durante il trattamento con torasemide a lungo termine è necessario effettuare un monitoraggio ematico regolare del bilancio elettrolitico, soprattutto dei valori del potassio, e di parametri quali il glucosio, l’acido urico, la creatinina, i lipidi e gli elementi corpuscolati del sangue; i disturbi della minzione devono essere corretti prima dell’inizio del trattamento con torasemide; soprattutto all’inizio del trattamento e nei pazienti anziani è necessario effettuare un attento monitoraggio dei segni di deficit elettrolitico e volumetrico e di emoconcentrazione.

Nei pazienti affetti da cirrosi epatica e ascite si consiglia di iniziare qualunque trattamento diuretico in ambiente ospedaliero. In tali pazienti una diuresi troppo rapida puĂ² accelerare la comparsa di gravi disturbi elettrolitici e del coma epatico. Per prevenire l’ipokaliemia e l’alcalosi metabolica si consiglia l’uso concomitante di un farmaco antialdosteronico o di un risparmiatore di potassio.

Toradiur 10 mg compresse contiene lattosio e non è quindi adatto in soggetti con rare condizioni ereditarie di intolleranza al galattosio, con carenza di Lapp lattasi o con malassorbimento di glucosio-galattosio


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco