Xeplion: effetti collaterali e controindicazioni

Xeplion: effetti collaterali e controindicazioni

Xeplion 25 mg sospensione iniettabile a rilascio prolungato (Paliperidone Palmitato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

XEPLION è indicato per la terapia di mantenimento della schizofrenia in pazienti adulti stabilizzati con paliperidone o risperidone.

In pazienti adulti selezionati con schizofrenia e che abbiano precedentemente risposto a paliperidone o risperidone orale, è possibile usare XEPLION senza una precedente stabilizzazione con trattamento orale se i sintomi psicotici sono da lievi a moderati e se è necessario un trattamento iniettabile ad azione prolungata.

Xeplion 25 mg sospensione iniettabile a rilascio prolungato: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Xeplion 25 mg sospensione iniettabile a rilascio prolungato ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Xeplion 25 mg sospensione iniettabile a rilascio prolungato, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Xeplion 25 mg sospensione iniettabile a rilascio prolungato: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo, al risperidone o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Xeplion 25 mg sospensione iniettabile a rilascio prolungato: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

Le reazioni avverse da farmaco (ADR) più frequentemente riportate nelle sperimentazioni cliniche sono state insonnia, mal di testa, ansia, infezione delle alte vie respiratorie, reazione al sito di iniezione, parkinsonismo, aumento di peso, acatisia, agitazione, sedazione/sonnolenza, nausea, costipazione, capogiro, dolore muscoloscheletrico, tachicardia, tremore, dolore addominale, vomito, diarrea, affaticamento e distonia. Di queste, l’acatisia e la sedazione/sonnolenza sembrano essere correlate alla dose.

Tabella delle reazioni avverse

Le ADR che seguono sono state tutte riportate con paliperidone per categoria di frequenza stimata dagli studi clinici di XEPLION. Si applicano i seguenti termini e frequenze: molto comune (≥ 1/10), comune (da ≥ 1/100 a < 1/10), non comune (da ≥ 11000 a < 1/100), rara (da ≥ 1/10.000 a < 1/1000), molto rara (< 1/10.000) e non nota (non può essere stimata dai dati degli studi clinici disponibili).

Classificazione sistemica organica Reazioni avverse da farmaco
Frequenza
Moltocomune Comune Non comune Rara Non Nota
Infezioni edinfestazioni infezione delle alte vie respiratorie, infezione delle vie urinarie, influenza polmonite, bronchite, infezione del tratto respiratorio, sinusite, cistite, infezione dell’orecchio, infezione dell’occhio, tonsillite, cellulite, dermatite da acaro, ascesso sottocutaneo onicomicosi
Patologie delsistema emolinfopoietico diminuzione della conta dei globuli bianchi del sangue, anemia, diminuzione dell’ematocrito, aumento della conta degli eosinofili agranulocitosie, neutropenia, trombocitopenia
Disturbi del sistema immunitario ipersensibilità reazione anafilatticae
Patologie endocrine iperprolattinemiaa secrezione inappropriata dell’ormone antidiuretico presenza di glucosio nelle urine
Disturbi delmetabolismo e della nutrizione iperglicemia, aumento di peso, diminuzione di peso, aumento del livello di trigliceridi nel sangue diabete mellitoc, iperinsulinemia, aumento dell’appetito, anoressia, diminuzione dell’appetito, aumento del livello di colesterolo nel sangue intossicazione da acquae, cheto acidosi diabeticae, ipoglicemia, polidipsia
Disturbi psichiatrici insonniad agitazione, depressione, ansia disturbi del sonno, mania, stato confusionale, diminuzione della libido, nervosismo, incubi appiattimento affettivoe, anorgasmia
Patologie delsistema nervoso mal di testa parkinsonismob, acatisiab, sedazione/sonnolenza, distoniab, capogiro, discinesiab, tremore discinesia tardiva, convulsionid, sincope, iperattività psicomotoria, capogiri posturali, disturbi dell’attenzione, disartria, disgeusia, ipoestesia, parestesia sindrome neurolettica maligna, ischemia cerebrale, non reattivo agli stimoli, perdita di coscienza, riduzione del livello di coscienza, coma diabeticoe, disturbi dell’equilibrio, coordinazioneeanormale, barcollamentoe
Patologie dell’occhio visione offuscata, congiuntivite, secchezza oculare glaucomae, disturbi della motilità oculare, oculogiro, fotofobia, aumento della lacrimazione, iperemia oculare
Patologiedell’orecchio e del labirinto vertigine, tinnito, dolore auricolare
Patologie cardiache bradicardia, tachicardia fibrillazione atriale, blocco atrioventricolare, prolungamento dell’intervallo QT dell’elettrocardiogra mma, sindrome della tachicardia ortostatica posturale, anomalie nell’elettro- cardiogramma, palpitazioni aritmia sinusale
Patologie vascolari ipertensione ipotensione, ipotensione ortostatica embolia polmonaree, trombosi venosa, ischemiae, vampate
Disturbi respiratori,del torace e del mediastino tosse, congestione nasale dispnea, congestione polmonare, respiro sibilante, dolore faringolaringeo, epistassi sindrome da apnea del sonnoe, iperventilazionee, polmonite da aspirazionee, congestione del tratto respiratorio, disfoniae
Patologiegastrointestinali dolore addominale, vomito, nausea, costipazione, diarrea, dispepsia, mal di denti fastidio addominale, gastroenterite, secchezza delle fauci, flautulenza pancreatite, ostruzione intestinalee, ileo, gonfiore della lingua, incontinenza fecale, fecaloma, disfagia, cheilitee
Patologie epatobiliari aumento delle transaminasi aumento della gamma- glutamiltransferasi, aumento degli enzimi epatici itteroe
Patologie della cutee del tessuto sottocutaneo rash orticaria, prurito, alopecia, eczema, pelle secca, eritema, acne angioedemae, eruzione da farmaco, ipercheratosi, alterazione del colore della cutee, dermatite seborroicae, forfora
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo dolore muscolo scheletrico, dolore alla schiena, spasmi muscolari, rigidità articolare, dolore al collo, artralgia rabdomiolisie, aumento della creatina fosfochinasi ematica, postura anomalae, gonfiore articolare, debolezza muscolare
Disturbi renali ed urinari incontinenza urinaria, pollachiuria, disuria ritenzione urinaria
Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali sindrome da astinenza neonatale (vedere paragrafo 4.6) e
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella disfunzione erettile, disturbi dell’eiaculazione, amenorrea, mestruazioni ritardated, disturbi mestrualic, ginecomastia, galattorrea, disfunzione sessuale, perdite vaginali priapismoe, dolore mammario, fastidio mammario, ingorgo mammario, ingrossamento mammario, secrezione mammaria
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione piressia, astenia, affaticamento, reazione al sito di iniezione edema facciale, edemad, andatura anomala, dolore toracico, fastidio toracico, malessere, indurimento ipotermia, diminuzione della temperatura corporeae, brividi, aumento della temperatura corporea, sete, sindrome da sospensione del farmacoe, ascesso al sito di iniezione, cellulite al sito di iniezione, ciste al sito di iniezionee, ematoma al sito di iniezione
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura caduta

procedura

a Fare riferimento a ‘iperprolattinemia’ sotto.

b Fare riferimento a "sintomi extrapiramidali ‘sotto.

c In studi clinici controllati con placebo, il diabete mellito è stato segnalato nello 0,32% dei pazienti trattati con XEPLION rispetto ad una percentuale dello 0,39% del gruppo placebo. L’incidenza complessiva di tutti gli studi clinici è stata dello 0,47% in tutti i pazienti trattati con XEPLION.

d Insonnia include: insonnia iniziale, insonnia centrale;convulsioni include: convulsioni da grande male; edema include: edema generalizzato, edema periferico, edema plastico; disturbo mestruali include: mestruazione irregolare, oligomenorrea

e Non osservati negli studi clinici di XEPLION ma osservati nell’esperienza post-marketing con paliperidone.

Effetti indesiderati riportati con le formulazioni di risperidone

Paliperidone è il metabolita attivo del risperidone, pertanto, i profili delle reazioni avverse di questi composti (includendo entrambe le formulazioni orale ed iniettabile) sono pertinenti gli uni agli altri. In aggiunta alle reazioni avverse sopra menzionate, le seguenti reazioni avverse sono state riportate con l’uso di prodotti a base di risperidone e possono essere attese con XEPLION.

Patologie del sistema nervoso: disturbi cerebrovascolari

Patologie dell’occhio: sindrome dell’iride a bandiera (intraoperatoria)

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: rantoli

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione (osservate con la formulazione iniettabili di risperidone): necrosi al sito di iniezione, ulcera al sito di iniezione.

Descrizione delle reazioni avverse selezionate

Reazione anafilattica

Raramente, durante l’esperienza post-marketing, sono stati riportati casi di reazione anafilattica dopo l’iniezione con XEPLION in pazienti che hanno tollerato in precedenza risperidone orale o paliperidone orale.

Reazioni al sito di iniezione

La reazione avversa più comunemente riportata relativa al sito di iniezione è stata il dolore. La maggioranza di queste reazioni riportate è stata di entità da lieve a moderata. Le valutazioni del dolore nel sito di iniezione da parte dei soggetti in base a una scala visuo-analogica tendevano ad attenuarsi nel tempo in frequenza e intensità in tutti gli studi di Fase 2 e Fase 3. Le iniezioni nel deltoide erano percepite con un dolore leggermente maggiore rispetto alle corrispondenti iniezioni nel gluteo. Altre reazioni nel sito di iniezione sono state per la maggior parte di intensità lieve e comprendevano indurimento (comune), prurito (non comune) e noduli (rara).

Sintomi extrapiramidali (EPS)

EPS includevano una analisi aggregata dei seguenti termini: parkinsonismo (include ipersecrezione salivare, rigidità muscolo-scheletrica, parkinsonismo, perdita di saliva, rigidità a ruota dentata, bradicinesia, ipocinesia, facies a maschera, tensione muscolare, acinesia, rigidità nucale, rigidità muscolare, andatura parkinsoniana e riflesso glabellare anomalo, tremore parkinsoniano a riposo), acatisia (include acatisia, irrequietezza, ipercinesia, sindrome delle gambe senza riposo), discinesia (include discinesia, contrazioni muscolari, coreoatetosi, atetosi e mioclonia), distonia (include distonia, ipertonia, torcicollo, contrazioni muscolari involontarie, contrattura muscolare, blefarospasmo, oculogiro, paralisi linguale, spasmo facciale, laringospasmo, miotonia, opistotono, spasmo orofaringeo, pleurototono, spasmo linguale e trisma) e tremore. Va notato che è incluso uno spettro più ampio di sintomi che non hanno necessariamente origine extra-piramidale

Aumento di peso

Nello studio di 13 settimane che prevedeva la somministrazione iniziale di 150 mg, la percentuale di soggetti con un anomalo aumento di peso ≥ 7% ha mostrato un andamento dose-correlato, con una percentuale di incidenza del 5% nel gruppo placebo rispetto alle percentuali del 6%, 8% e 13% rispettivamente nei gruppi XEPLION 25 mg, 100 mg e 150 mg.

Durante il periodo di transizione/mantenimento di 33 settimane in aperto della sperimentazione sulla prevenzione delle recidive a lungo termine, il 12% dei soggetti trattati con XEPLION ha riscontrato questo effetto (aumento di peso ≥ 7% dalla fase in doppio cieco all’endpoint); la variazione di peso media (DS) dal basale della fase in aperto è stata + 0,7 (4,79) kg.

Iperprolattinemia

Nelle sperimentazioni cliniche, incrementi mediani nella prolattina sierica sono stati osservati in soggetti di ambo i sessi che ricevevano XEPLION. Reazioni avverse che potevano suggerire un aumento nei livelli di prolattina (es., amenorrea, galattorrea, disturbi mestruali, ginecomastia) sono state riportate complessivamente in< 1% dei soggetti.

Effetti di categoria

Con la somministrazione di antipsicotici possono manifestarsi prolungamento dell’intervallo QT, aritmie ventricolari (fibrillazione ventricolare, tachicardia ventricolare), morte improvvisa inspiegata, arresto cardiaco e torsione di punta. Sono stati riportati con l’uso di medicinali antipsicotici casi di tromboembolismo venoso, inclusi casi di embolia polmonare e casi di trombosi venosa profonda (frequenza non nota).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

Xeplion 25 mg sospensione iniettabile a rilascio prolungato: avvertenze per l’uso

Uso in pazienti in stato di agitazione acuta o in stato psicotico grave

XEPLION non deve essere utilizzato per gestire stati di agitazione acuta o stati psicotici gravi quando è richiesto un immediato controllo dei sintomi.

Intervallo QT

Prestare cautela quando si prescrive paliperidone in pazienti con disturbi cardiovascolari noti o con una storia familiare di prolungamento del tratto QT e in caso di uso concomitante di altri farmaci ritenuti in grado di prolungare l’intervallo QT.

Sindrome neurolettica maligna

Con paliperidone è stata riportata la Sindrome Neurolettica Maligna (SNM), caratterizzata da ipertermia, rigidità muscolare, instabilità del Sistema Nervoso Autonomo, alterazioni dello stato di coscienza e livelli sierici elevati di creatinfosfochinasi Ulteriori manifestazioni cliniche possono includere mioglobinuria (rabdomiolisi) e insufficienza renale acuta. Se un paziente mostra segni o sintomi indicativi di SNM, bisogna sospendere il trattamento con qualsiasi antipsicotico, incluso paliperidone.

Discinesia tardiva

I farmaci con azione antagonista sui recettori dopaminergici sono stati associati all’induzione di discinesia tardiva caratterizzata da movimenti ritmici e involontari, soprattutto della lingua e/o del viso. Qualora si manifestassero segni e sintomi di discinesia tardiva, si deve considerare l’opportunità di sospendere qualsiasi antipsicotico, incluso paliperidone.

Leucopenia, neutropenia e agranulocitosi

Sono stati segnalati eventi di leucopenia, neutropenia e agranulocitosi con l’utilizzo di antipsicotici, incluso XEPLION. Durante la sorveglianza post-marketing l’agranulocitosi è stata segnalata molto raramente (< 1/10.000 pazienti). I pazienti con una storia clinicamente significativa di bassa conta di globuli bianchi (WBC) o con una leucopenia/neutropenia farmacoindotta devono essere monitorati durante i primi mesi di terapia e deve essere presa in considerazione una interruzione di XEPLION al primo segno di diminuzione del WBC clinicamente significativo in assenza di altri fattori causali. I pazienti con una neutropenia clinicamente significativa devono essere monitorati attentamente per febbre o altri sintomi o segni di infezione e trattati tempestivamente qualora si presentassero tali sintomi o segni. I pazienti con grave neutropenia (conta assoluta dei neutrofili < 1 X 109/L) devono interrompere XEPLION e il loro WBC deve essere seguito fino alla risoluzione.

Iperglicemia e diabete mellito

Durante il trattamento con paliperidone sono stati segnalati, iperglicemia, diabete mellito e esacerbazione di un diabete preesistente. In alcuni casi è stato segnalato un precedente aumento del peso corporeo che potrebbe essere un fattore di predisposizione. L’associazione con chetoacidosi è stata segnalata molto raramente e raramente con coma diabetico. Si consiglia un appropriato monitoraggio clinico in conformità alle linee guida utilizzate per gli antipsicotici. Pazienti trattati con qualsiasi antipsicotico atipico, compreso XEPLION, devono essere monitorati per i sintomi di iperglicemia (come polidipsia, poliuria, polifagia e debolezza) e i pazienti con diabete mellito devono essere monitorati regolarmente per valutare un peggioramento del controllo glicemico.

Aumento del peso

Durante l’uso di XEPLION è stato segnalato un significativo aumento del peso corporeo. Il peso deve essere valutato regolarmente.

Iperprolattinemia

Studi in colture cellulari suggeriscono che la crescita cellulare nei tumori mammari umani puĂ² essere stimolata dalla prolattina. Sebbene negli studi clinici ed epidemiologici non sia stata finora dimostrata una chiara associazione con la somministrazione di antipsicotici, si raccomanda cautela nei pazienti

con anamnesi medica rilevante. Paliperidone deve essere utilizzato con cautela in pazienti con possibili tumori prolattina-dipendenti.

Ipotensione ortostatica

Paliperidone puĂ² indurre ipotensione ortostatica in alcuni pazienti a causa della sua azione alfa- bloccante.

In base ai dati aggregati raccolti da tre sperimentazioni controllate con placebo, di 6 settimane, a dose fissa con paliperidone compresse orali a rilascio prolungato (3, 6, 9 e 12 mg), l’ipotensione ortostatica è stata riportata dal 2,5% dei soggetti trattati con paliperidone orale rispetto allo 0,8% dei soggetti trattati con placebo. XEPLION deve essere utilizzato con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari note (es., insufficienza cardiaca, infarto del miocardio o ischemia, difetti della conduzione), malattia cerebrovascolare, oppure condizioni che predispongono il paziente alla ipotensione (come la disidratazione e l’ipovolemia).

Convulsioni

XEPLION deve essere utilizzato con cautela in pazienti con anamnesi di convulsioni o altre condizioni che potrebbero abbassare la soglia delle convulsioni.

Insufficienza renale

Le concentrazioni plasmatiche di paliperidone sono aumentate nei pazienti con insufficienza renale e, pertanto, si raccomanda un aggiustamento della dose in pazienti con insufficienza renale lieve.

XEPLION non è raccomandato nei pazienti con insufficienza renale moderata o grave (clearance della creatinina < 50 ml/min) (vedere paragrafì 4.2 e 5.2).

Insufficienza epatica

Non esistono dati disponibili nei pazienti con insufficienza epatica grave (Classe C di Child-Pugh). Si raccomanda cautela nell’utilizzare paliperidone in tali pazienti.

Pazienti anziani con demenza

Non sono stati condotti studi con XEPLION nei pazienti anziani affetti da demenza. XEPLION deve essere usato con cautela nei pazienti anziani con demenza con fattori di rischio per ictus.

L’esperienza con risperidone citata di seguito è considerata valida anche per paliperidone.

MortalitĂ  globale

In una meta-analisi di 17 sperimentazioni cliniche controllate, i pazienti anziani affetti da demenza trattati con altri antipsicotici atipici, inclusi risperidone, aripiprazolo, olanzapina e quetiapina, mostravano un rischio di mortalità maggiore rispetto al placebo. Tra quelli trattati con risperidone, la mortalità è stata del 4% rispetto al 3,1% del placebo.

Reazioni avverse cerebrovascolari

In studi clinici randomizzati placebo controllati condotti su pazienti con demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici, inclusi risperidone, aripiprazolo ed olanzapina, è stato osservato un rischio circa tre volte maggiore di reazioni avverse cerebrovascolari. Il meccanismo alla base dell’aumento del rischio non è noto.

Morbo di Parkinson e Demenza con corpi di Lewy

I medici devono ponderare rischi e benefici nel prescrivere XEPLION a pazienti affetti da Morbo di Parkinson o da Demenza con corpi di Lewy (DLB) poichè entrambi i gruppi di pazienti potrebbero essere soggetti ad un rischio maggiore di insorgenza della Sindrome Neurolettica Maligna, così come mostrare una maggiore sensibilità agli antipsicotici. Le manifestazioni di tale maggiore sensibilità

possono includere confusione, ottundimento, instabilitĂ  posturale con frequenti cadute, oltre a sintomi extrapiramidali.

Priapismo

Ăˆ stato riportato che i medicinali antipsicotici (compreso risperidone) con effetti di blocco alfa- adrenergico inducono priapismo. Durante la sorveglianza post-marketing, è stato riportato priapismo anche con paliperidone orale, che è il metabolita attivo di risperidone. I pazienti devono essere informati che, qualora il priapismo non si risolva entro 3-4 ore, devono cercare assistenza medica con urgenza.

Regolazione della temperatura corporea

Ai farmaci antipsicotici è stata attribuita la compromissione della capacità del corpo di abbassare la temperatura corporea centrale. Si consiglia di prestare particolare attenzione nel prescrivere XEPLION a pazienti che potrebbero essere esposti a condizioni che possono contribuire ad un aumento della temperatura corporea centrale, come ad es., esercizio fisico intenso, esposizione a calore estremo, trattamento concomitante di farmaci ad attività anticolinergica, o essere soggetti a disidratazione.

Tromboembolismo venoso

Sono stati riportati casi di tromboembolismo venoso (TEV) con i farmaci antipsicotici.

Spesso i pazienti trattati con antipsicotici presentano fattori di rischio acquisiti per TEV, pertanto devono essere identificati tutti i possibili fattori di rischio per TEV prima e durante il trattamento con XEPLION e devono essere intraprese misure preventive.

Effetto antiemetico

Negli studi preclinici con paliperidone è stato osservato un effetto antiemetico. Tale effetto, qualora si verificasse nell’uomo, potrebbe mascherare i segni ed i sintomi di sovradosaggio di alcuni medicinali o di condizioni quali ostruzione intestinale, sindrome di Reye e tumore cerebrale.

Somministrazione

Prestare attenzione ad evitare di iniettare inavvertitamente XEPLION in un vaso sanguigno.

Sindrome intraoperatoria dell’iride a bandiera

La sindrome intraoperatoria dell’iride a bandiera (IFIS) è stata osservata durante chirurgia della cataratta in pazienti trattati con medicinali ad effetto antagonista sui recettori alpha1a-adrenergici, come XEPLION (vedere paragrafo 4.8).

L’IFIS puĂ² aumentare il rischio di complicazioni oculari durante e dopo l’operazione. L’uso corrente o passato di medicinali ad effetto antagonista sui recettori alpha1a-adrenergici deve essere reso noto al chirurgo oftalmico prima dell’intervento chirurgico. Il potenziale beneficio della sospensione della terapia alfa1 bloccante prima dell’intervento di cataratta non è stato stabilito e deve essere valutato rispetto al rischio di interrompere la terapia antipsicotica.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco