Stiliden 10 mg/ml gocce orali, soluzione (Paroxetina Cloridrato): sicurezza e modo d’azione
Stiliden 10 mg/ml gocce orali, soluzione (Paroxetina Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:
Trattamento di
Episodio di depressione maggiore
Disturbo ossessivo compulsivo
Disturbo da attacchi di panico con o senza agorafobia
Disturbo dโansia sociale/fobia sociale
Disturbo dโansia generalizzata
Disturbo da stress post-traumatico
Stiliden 10 mg/ml gocce orali, soluzione: come funziona?
Ma come funziona Stiliden 10 mg/ml gocce orali, soluzione? Qual รจ il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.
Farmacodinamica di Stiliden 10 mg/ml gocce orali, soluzione
Categoria farmacoterapeutica: Antidepressivi โ inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, codice ATC: N06A B05
Meccanismo di azione
Paroxetina รจ un potente e selettivo inibitore della ricaptazione della 5-idrossitriptamina (5-HT; serotonina); la sua azione antidepressiva e la sua efficacia nel trattamento del disturbo ossessivo compulsivo, disturbo dโansia sociale/fobia sociale, disturbo dโansia generalizzata, disturbo da stress post-traumatico e disturbo da attacchi di panico si ritengono correlate a questa specifica inibizione della ricaptazione della 5-HT nei neuroni cerebrali.
Paroxetina non รจ chimicamente correlabile ai triciclici, tetraciclici ed agli altri antidepressivi disponibili.
Paroxetina ha bassa affinitร per i recettori colinergici di tipo muscarinico e studi negli animali hanno evidenziato solo deboli proprietร anticolinergiche.
In accordo con questa selettivitร dโazione, alcuni studi in vitro hanno evidenziato che, a differenza degli antidepressivi triciclici, paroxetina ha bassa affinitร per gli alfa 1, alfa 2 e beta-adrenorecettori, per i recettori dopaminergici (D2), per i recettori 5-HT1 like e 5-HT2, e per quelli dellโistamina (H1). Questa mancanza di interazione con i recettori post-sinaptici in vitro รจ stata confermata dagli studi in vivo, che hanno dimostrato lโassenza di proprietร depressive sul sistema nervoso centrale e di proprietร ipotensive.
Effetti farmacodinamici
Paroxetina non altera le funzioni psicomotorie e non potenzia gli effetti depressivi dellโetanolo. Analogamente ad altri inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, paroxetina causa sintomi correlati allโeccessiva stimolazione del recettore della serotonina in caso di somministrazione ad animali precedentemente trattati con inibitori delle monoamino-ossidasi (MAO) o triptofano.
Studi relativi al comportamento e al EEG indicano come paroxetina sia debolmente attivante a dosi in genere maggiori di quelle richieste per inibire la ricaptazione della serotonina. Le proprietร attivanti non sono per loro natura โanfetamino-similiโ. Studi nellโanimale indicano che paroxetina รจ ben tollerata dal sistema cardiovascolare. Paxoxetina non causa modifiche significative della pressione arteriosa, della frequenza cardiaca e dellโECG dopo somministrazione a soggetti sani.
Studi indicano che paroxetina, al contrario degli antidepressivi che inibiscono la ricaptazione della noradrenalina, ha una piรน ridotta propensione ad inibire gli effetti antiipertensivi della guanetidina.
Paroxetina, nel trattamento dei disturbi depressivi, dimostra una efficacia comparabile a quella degli antidepressivi standard.
Esiste anche una certa evidenza che paroxetina possa avere un valore terapeutico nei pazienti che non rispondono alla terapia standard.
La somministrazione della dose al mattino non ha alcun effetto negativo sulla qualitร o la durata del sonno. Inoltre i pazienti, quando rispondono alla terapia con paroxetina, possono riportare un miglioramento del sonno.
Analisi del rischio di suicidio negli adulti
Una analisi specifica per la paroxetina degli studi clinici condotti in confronto con placebo, in pazienti adulti con disturbi psichiatrici, ha mostrato una frequenza piรน elevata di comportamento suicidario nei giovani adulti (di etร da 18 a 24 anni) trattati con paroxetina rispetto al placebo (2,19% in confronto a 0,92%). Nei gruppi di pazienti con etร superiore, tale incremento non รจ stato osservato. Negli adulti (di tutte le etร ) con disturbi depressivi maggiori, vi รจ stato un aumento della frequenza di comportamento suicidario nei pazienti trattati con paroxetina in confronto al placebo (0,32% in confronto a 0,05%); tutti gli eventi sono stati tentativi di suicidio. Tuttavia, la maggioranza di tali tentativi per paroxetina (8 su 11) sono avvenuti in giovani adulti (vedere anche paragrafo 4.4).
Dose risposta
Negli studi a dose fissa la curva dose risposta si presenta piatta, non indicando un vantaggio in termini di efficacia nellโutilizzo di dosi piรน alte di quelle raccomandate. Tuttavia esistono alcuni dati clinici che suggeriscono che incrementi successivi della dose possono essere di beneficio per alcuni pazienti. Efficacia a lungo termine
Lโefficacia a lungo termine di paroxetina nella depressione รจ stata dimostrata in uno studio di mantenimento di 52 settimane, con disegno atto a valutare la prevenzione delle ricadute: le ricadute nei pazienti trattati con paroxetina (20-40 mg al giorno) si verificavano nel 12% dei casi, in confronto al 28% dei casi nei pazienti che assumevano placebo.
Lโefficacia a lungo termine di paroxetina nel trattamento del disturbo ossessivo compulsivo รจ stata esaminata in tre studi di mantenimento di 24 settimane, con disegno atto a valutare la prevenzione delle ricadute. In uno dei tre studi รจ stata raggiunta una differenza significativa nella proporzione dei pazienti con ricadute tra paroxetina (38%) e placebo (59%).
Lโefficacia a lungo termine di paroxetina nel trattamento del disturbo da attacchi di panico รจ stata dimostrata in uno studio di mantenimento di 24 settimane, con disegno atto a valutare la prevenzione delle ricadute: le ricadute nei pazienti trattati con paroxetina (10-40 mg al giorno) si verificavano nel 5% dei casi, in confronto al 30% dei casi nei pazienti che assumevano placebo. Questo รจ stato supportato da uno studio di mantenimento di 36 settimane.
Lโefficacia a lungo termine di paroxetina nel trattamento dei disturbi dโansia sociale e dโansia generalizzata e del disturbo da stress post-traumatico non รจ stata sufficientemente dimostrata.
Eventi Avversi Osservati In Corso Di Studi Clinici In Pazienti In Etร Pediatrica
Durante studi clinici a breve termine (fino a 10-12 settimane) condotti in bambini ed adolescenti, nei pazienti trattati con paroxetina, sono stati riportati i seguenti eventi avversi con una frequenza pari ad almeno il 2% dei pazienti e con una incidenza almeno doppia rispetto al placebo: aumento dei comportamenti correlati al suicidio (compresi tentativi di suicidio e ideazioni suicidarie), comportamento autolesionistico e aumento dellโatteggiamento ostile.
Ideazioni suicidarie e tentativi di suicidio sono stati osservati principalmente durante studi clinici in adolescenti affetti da Disturbo Depressivo Maggiore. Lโaumento dellโatteggiamento ostile si รจ
presentato in particolare nei bambini con disturbo ossessivo compulsivo, specialmente nei bambini di etร inferiore ai 12 anni. Ulteriori eventi che sono stati osservati piรน frequentemente nel gruppo trattato con paroxetina rispetto a quello trattato con placebo, sono stati: diminuzione dellโappetito, tremore, sudorazione, ipercinesia, agitazione, labilitร emotiva (incluso pianto e fluttuazioni dellโumore).
Negli studi dove รจ stato utilizzato il regime terapeutico con riduzioni graduali della dose, i sintomi riportati durante la fase di riduzione graduale o al momento della interruzione del trattamento con paroxetina, osservati con una frequenza pari ad almeno il 2% dei pazienti e che si sono verificati con una incidenza almeno doppia rispetto al placebo, sono stati: labilitร emotiva (incluso pianto, fluttuazioni dellโumore, autolesionismo, ideazioni suicidarie e tentativi di suicidio), nervosismo, vertigini, nausea e dolore addominale (vedere sezรฌone 4.4 Avvertenze specรฌalรฌ e opportune precauzรฌonรฌ dโรฌmpรฌego).
In cinque studi a gruppi paralleli della durata da otto settimane fino a otto mesi, in pazienti trattati con paroxetina sono stati osservati eventi avversi legati al sanguinamento, soprattutto della pelle e delle membrane mucose con una frequenza di 1,74% rispetto alla frequenza di 0,74% osservata nei pazienti trattati con placebo.
Stiliden 10 mg/ml gocce orali, soluzione: come si assorbe e si elimina?
Abbiamo visto qual รจ il meccanismo d’azione di Stiliden 10 mg/ml gocce orali, soluzione, ma รจ altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherร ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo piรน il farmaco nell’organismo.
Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.
Farmacocinetica di Stiliden 10 mg/ml gocce orali, soluzione
Assorbimento
Paroxetina รจ ben assorbita dopo somministrazione orale e va incontro a metabolismo di primo passaggio.
A causa del metabolismo di primo passaggio, la quantitร di paroxetina disponibile nella circolazione sistemica รจ inferiore a quella assorbita dal tratto gastrointestinale. In caso di aumento del carico corporeo a seguito di dosi singole piรน alte o di dosi multiple si verificano una saturazione parziale dellโeffetto di primo passaggio e una riduzione della clearance plasmatica. Ciรฒ comporta un aumento non proporzionato delle concentrazioni plasmatiche di paroxetina e pertanto i parametri farmacocinetici non sono costanti, con conseguente cinetica non lineare. Tuttavia la non linearitร รจ generalmente modesta ed รจ limitata a quei soggetti che raggiungono bassi livelli plasmatici a bassi dosaggi.
I livelli sistemici di steady-state sono raggiunti entro 7-14 giorni dall’inizio del trattamento con le formulazioni a rilascio immediato o controllato e la farmacocinetica non sembra variare durante il trattamento a lungo termine.
Distribuzione
Paroxetina risulta ampiamente distribuita nei tessuti ed i calcoli farmacocinetici indicano che solo lโ1% della paroxetina presente nellโorganismo si trova nel plasma. Circa il 95% della paroxetina presente nel plasma รจ legato alle proteine alle concentrazioni terapeutiche.
Non รจ stata dimostrata alcuna correlazione tra le concentrazioni plasmatiche di paroxetina e gli effetti clinici (eventi avversi ed efficacia).
Il passaggio nel latte materno umano, e nei feti degli animali di laboratorio, avviene in piccole quantitร .
Metabolismo
I principali metaboliti di paroxetina sono prodotti polari e coniugati di ossidazione e di metilazione, che vengono prontamente eliminati. In considerazione della loro relativa mancanza di attivitร farmacologica, รจ estremamente improbabile che possano contribuire agli effetti terapeutici della paroxetina.
Il metabolismo non compromette la selettivitร di azione di paroxetina sulla ricaptazione neuronale di serotonina.
Eliminazione
L’escrezione urinaria di paroxetina immodificata รจ generalmente meno del 2%, mentre quella dei metaboliti รจ circa il 64% della dose. Circa il 36% della dose รจ escreto nelle feci, probabilmente attraverso la bile, di cui la paroxetina immodificata rappresenta meno dell’1% della dose. Pertanto paroxetina รจ eliminata quasi completamente per via metabolica.
Lโescrezione dei metaboliti รจ bifasica, essendo allโinizio il risultato del metabolismo di primo passaggio e successivamente controllata dalla eliminazione sistemica di paroxetina.
L’emivita di eliminazione รจ variabile, ma รจ generalmente di circa un giorno.
Popolazioni speciali di pazienti
Anziani e insufficienza renale/epatica
Un aumento delle concentrazioni plasmatiche di paroxetina รจ stato osservato in soggetti anziani e in soggetti con grave insufficienza renale ed in soggetti con insufficienza epatica, ma il range delle concentrazioni plasmatiche รจ sovrapponibile a quello dei soggetti adulti sani.
Stiliden 10 mg/ml gocce orali, soluzione: รจ un farmaco sicuro?
Abbiamo visto come Stiliden 10 mg/ml gocce orali, soluzione agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Stiliden 10 mg/ml gocce orali, soluzione รจ un farmaco sicuro?
Prima di tutto รจ necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.
Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.
Stiliden 10 mg/ml gocce orali, soluzione: dati sulla sicurezza
Studi tossicologici sono stati condotti nella scimmia Rhesus e nel ratto albino; in entrambe le specie il profilo metabolico รจ simile a quello descritto nellโuomo. Come atteso con amine lipofile, inclusi gli antidepressivi triciclici, รจ stata rilevata nei ratti una fosfolipidosi. Fosfolipidosi non รจ stata osservata negli studi sui primati, della durata fino ad un anno, a dosi sei volte piรน elevate di quelle dellโintervallo raccomandato di dosaggi clinici.
Cancerogenesi: in studi di due anni condotti nel topo e nel ratto, paroxetina non ha mostrato effetti cancerogeni.
Genotossicitร : non รจ stata osservata genotossicitร in una serie di test in vitro e in vivo.
Studi sulla tossicitร riproduttiva nei ratti hanno mostrato che paroxetina influenza la fertilitร maschile e femminile attraverso la riduzione dell’indice di fertilitร e il tasso di gravidanza. Nei ratti, sono stati osservati una maggiore mortalitร dei piccoli ed un ritardo dell’ossificazione. Questi ultimi effetti sono probabilmente correlati alla tossicitร materna e non sono considerati un effetto diretto sui feto/neonato.
Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.
Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.
Stiliden 10 mg/ml gocce orali, soluzione: si puรฒ prendere insieme ad altri farmaci?
Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco รจ sicuro o no, รจ quello delle interazioni con altri farmaci.
Puรฒ infatti capitare che un farmaco, di per sรฉ innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.
Questo รจ vero anche per i prodotti erboristici: classico รจ l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.
Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Stiliden 10 mg/ml gocce orali, soluzione
Stiliden 10 mg/ml gocce orali, soluzione: interazioni
Laddove possibile, dovrebbe essere pertanto evitato lโuso di paroxetina durante lโimpiego del tamoxifene per il trattamento o la prevenzione del tumore della mammella.
Sintomi da sospensione osservati in caso di interruzione del trattamento con paroxetina
I sintomi da sospensione osservati quando il trattamento รจ interrotto sono comuni, in particolare in caso di brusca interruzione (vedere sezรฌone 4.8 Effettรฌ รฌndesรฌderatรฌ).
Negli studi clinici gli eventi indesiderati osservati con lโinterruzione del trattamento si presentavano nel 30% dei pazienti in trattamento con paroxetina, in confronto al 20% dei pazienti trattati con placebo:
lโinsorgenza di sintomi da sospensione non รจ la stessa nei casi in cui un farmaco induce assuefazione o dipendenza.
Il rischio di comparsa dei sintomi da sospensione puรฒ dipendere da diversi fattori, compresi la durata della terapia, il dosaggio e il tasso di riduzione della dose.
Sono stati riportati vertigini, disturbi del sensorio (comprese parestesia e sensazione di scossa elettrica e tinnito), disturbi del sonno (compresi sogni vividi), agitazione o ansia, nausea, tremore, confusione, sudorazione, cefalea, diarrea, palpitazioni, instabilitร emotiva, irritabilitร e disturbi visivi.
Generalmente lโintensitร di tali sintomi รจ da lieve a moderata, tuttavia in alcuni pazienti puรฒ essere grave. In genere compaiono entro primi giorni di sospensione del trattamento, ma vi sono stati casi molto rari nei quali sono comparsi in pazienti che avevano inavvertitamente saltato una dose.
Generalmente tali sintomi sono auto-limitanti, e di solito si risolvono entro due settimane, sebbene in alcuni individui possono durare piรน a lungo (2-3 mesi o piรน). Si consiglia pertanto di ridurre gradualmente la dose di paroxetina, quando si sospende il trattamento, nel corso di un periodo di diverse settimane o mesi, in base alle necessitร del paziente (vedere โSรฌntomรฌ da sospensรฌone osservatรฌ รฌn seguรฌto ad รฌnterruzรฌone del trattamento con paroxetรฌnaโ, sezรฌone 4.2 Posologรฌa e modo dรฌ sommรฌnรฌstrazรฌone).
Avvertenze relative agli eccipienti Saccarosio
Il prodotto contiene saccarosio; pertanto pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, con sindrome di malassorbimento di glucosio/galattosio o con insufficienza di saccarasi- isomaltasi non devono assumere questo medicinale. Puรฒ essere dannoso per i denti.
Alcool etilico
Il prodotto contiene aroma anice che รจ a base di alcool etilico; la quantitร risultante di alcool etilico nel prodotto medicinale รจ pari 26,4 mg/ml, pertanto ogni dose contiene una quantitร di alcool compresa tra 0,0264 g e 0,158 . Di ciรฒ si tenga conto nei pazienti che soffrono di alcolismo, nelle donne in gravidanza o che allattano, nei bambini e nei pazienti che soffrono di malattie epatiche o epilessia.
Sodio benzoato (E211)
Questo medicinale contiene 0,001 g di sale benzoato per ml equivalente a 0,060 g in 60 ml o 0,030 g in 30 ml.
Il sale benzoato puรฒ aumentare lโittero (ingiallimento della pelle e degli occhi) nel neonato fino a 4 settimane di etร .
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioรจ essenzialmente โsenza sodioโ.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione Pravastatina
Alcuni studi hanno evidenziato unโinterazione tra paroxetina e pravastatina, suggerendo che la co- somministrazione di paroxetina e pravastatina puรฒ portare ad un aumento dei livelli di glucosio nel sangue. Nei pazienti con diabete mellito, che ricevono sia paroxetina che pravastatina, puรฒ essere necessario modificare il dosaggio dei farmaci ipoglicemizzanti orali e/o dellโinsulina (vedere paragrafo 4.4).
Farmaci serotoninergici
Come con altri SSRI, la somministrazione contemporanea con farmaci serotoninergici puรฒ portare alla insorgenza di effetti associati alla serotonina (sindrome serotoninergica: vedere sezione 4.3 Controindicazioni e sezione 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni dโimpiego).
Si deve consigliare cautela ed รจ richiesto un piรน attento controllo clinico quando farmaci serotoninergici (come L-triptofano, triptani, tramadolo, linezolid, metiltioninio cloruro (blu di metilene) SSRI, litio e preparazioni a base di erba di san Giovanni – Hypericum perforatum) sono somministrati in concomitanza con paroxetina.
Si consiglia cautela anche con fentanil, utilizzato nellโanestesia generale o nel trattamento del dolore cronico.
Lโuso concomitante di paroxetina e MAO-inibitori รจ controindicato a causa del rischio di sindrome serotoninergica (vedere sezรฌone 4.3 Controรฌndรฌcazรฌonรฌ).
Enzimi preposti al metabolismo dei farmaci
Il metabolismo e la farmacocinetica della paroxetina possono essere influenzati dalla induzione o dalla inibizione degli enzimi che metabolizzano i farmaci.
Qualora la paroxetina sia somministrata in concomitanza con un farmaco noto per essere inibitore del metabolismo enzimatico, deve essere preso in considerazione lโuso delle dosi piรน basse dellโintervallo posologico.
In caso di somministrazione in concomitanza con farmaci noti quali induttori del metabolismo enzimatico (ad esempio carbamazepina, rifampicina, fenobarbitale, fenitoina) o con fosamprenavir/ritonavir, non รจ richiesto alcun aggiustamento della dose iniziale. Qualsiasi modifica della posologia di paroxetina (sia dopo lโinizio o in seguito allโinterruzione di un induttore enzimatico) deve essere basata sulla risposta clinica (tollerabilitร ed efficacia).
Fosamprenavir/ritonavir: la somministrazione contemporanea di fosamprenavir/ritonavir 700/100 mg due volte al giorno con paroxetina 20 mg al giorno in volontari sani per 10 giorni, riduce in modo significativo i livelli plasmatici di paroxetina di circa il 55%. I livelli plasmatici di fosamprenavir/ritonavir durante la somministrazione contemporanea con paroxetina sono risultati simili ai valori di riferimento di altri studi, indicando che paroxetina non ha un effetto significativo sul metabolismo di fosamprenavir/ritonavir. Non sono disponibili dati relativi allโeffetto a lungo termine della somministrazione contemporanea di paroxetina e fosamprenavir/ritonavir per una durata superiore ai 10 giorni.
Prociclidina: la somministrazione giornaliera di paroxetina aumenta in modo significativo i livelli plasmatici di prociclidina. Se si osservano effetti anticolinergici, la dose di prociclidina deve essere ridotta.
Anticonvulsivanti: carbamazepina, fenitoina, sodio valproato. La somministrazione concomitante non sembra mostrare alcun effetto sul profilo farmacocinetico e farmacodinamico nei pazienti epilettici.
risperidone, atomoxetina, alcuni antiaritmici di Tipo 1 C (ad esempio propafenone e flecainide) e metoprololo.
Non รจ raccomandato lโuso di paroxetina in associazione con metoprololo, somministrato nella insufficienza cardiaca, a causa del ridotto indice terapeutico del metoprololo in questa indicazione.
Alcool
Come con altri farmaci psicotropi, i pazienti devono essere avvertiti di evitare lโuso di alcool in corso di trattamento con paroxetina.
Puรฒ presentarsi una interazione farmacodinamica tra paroxetina e anticoagulanti orali. Lโuso concomitante di paroxetina ed anticoagulanti orali puรฒ portare ad unโaumento dellโattivitร anticoagulante ed al rischio di emorragie. Pertanto la paroxetina deve essere usata con cautela nei pazienti in trattamento con anticoagulanti orali (vedere sezรฌone 4.4 Avvertenze specรฌalรฌ e opportune precauzรฌonรฌ dโรฌmpรฌego).
Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), acido acetilsalicilico ed altri antiaggreganti piastrinici
Puรฒ verificarsi una interazione farmacodinamica tra paroxetina e FANS/acido acetilsalicilico. Lโuso concomitante di paroxetina e FANS/acido acetilsalicilico puรฒ portare ad un aumento del rischio di emorragie (vedere sezรฌone 4.4 Avvertenze specรฌalรฌ e opportune precauzรฌonรฌ dโรฌmpรฌego).
Si consiglia cautela nei pazienti che assumono SSRI in concomitanza ad anticoagulanti orali, farmaci noti per influire sulla funzione piastrinica o ad altri farmaci che possono aumentare il rischio di emorragie (per esempio antipsicotici atipici quali clozapina, fenotiazina, gran parte degli antidepressivi triciclici, acido acetilsalicilico, farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), COX-2 inibitori) e nei pazienti con anamnesi positiva per disturbi emorragici o condizioni che possono predisporre ad emorragie.
Stiliden 10 mg/ml gocce orali, soluzione: posso guidare la macchina se lo prendo?
Un capitolo poco noto e molto sottovalutato รจ quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacitร di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.
Molti farmaci riducono la capacitร di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacitร fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni
E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.
Stiliden 10 mg/ml gocce orali, soluzione: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari
L’esperienza clinica ha dimostrato che la terapia con paroxetina non รจ associata ad alterazioni delle funzioni cognitive o psicomotorie. Tuttavia, come con tutti i farmaci psicoattivi, i pazienti devono essere avvertiti di usare cautela nella guida di autoveicoli e nell’uso di macchinari.
Sebbene la paroxetina non aumenti gli effetti dannosi psichici e motori indotti dalla assunzione di alcool, non รจ consigliato lโuso concomitante di paroxetina e alcool.
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco