Levoxigram 5 Cpr Riv 500 mg: Scheda Tecnica

Levoxigram 5 Cpr Riv 500 mg

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Levoxigram 5 Cpr Riv 500 mg: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)

Se sei un paziente, consulta anche il Foglietto Illustrativo (Bugiardino) di Levoxigram

01.0 Denominazione del medicinale

Indice

Levoxigram 500 mg compresse rivestite con film

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

Indice

Ogni compressa rivestita con film contiene levofloxacina emiidrata equivalente a 500 mg di levofloxacina.

Eccipienti:

Ogni compressa contiene l’eccipiente FD&C Giallo 6 Giallo tramonto – lacca alluminio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

Indice

Compressa rivestita con film.

Compressa rivestita con film, di colore arancione, oblunga, biconvessa, con una linea di frattura.

La compressa può essere divisa in due metà uguali.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

Indice

Negli adulti con infezioni di lieve o moderata gravità, Levoxigram compresse è indicata nel trattamento delle infezioni riportate di seguito, quando queste sono dovute a microrganismi sensibili alla levofloxacina:

Sinusite batterica acuta (adeguatamente diagnosticata in riferimento alle linee guida nazionali e/o locali sul trattamento delle infezioni delle vie respiratorie e quando è inappropriato usare gli agenti antibatterici che sono comunemente raccomandati per il trattamento iniziale di questa infezione o quando questi ultimi non sono riusciti a risolvere l’infezione),

Riacutizzazioni batteriche acute di bronchite cronica (adeguatamente diagnosticata in

riferimento alle linee guida nazionali e/o locali sul trattamento delle infezioni delle vie respiratorie e quando è inappropriato usare gli agenti antibatterici che sono comunemente raccomandati per il trattamento iniziale di questa infezione o quando questi ultimi non sono riusciti a risolvere l’infezione),

Polmoniti acquisite in comunità (quando è inappropriato usare gli agenti antibatterici

che sono comunemente raccomandati per il trattamento iniziale di questa infezione),

Infezioni non complicate delle vie urinarie,

Infezioni complicate delle vie urinarie (incluse le pielonefriti),

Prostatite batterica cronica,

Infezioni della pelle e dei tessuti molli.

Devono essere considerate le linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antibatterici.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

Indice

Levoxigram compresse può essere somministrata una o due volte al giorno. Il dosaggio dipende dal tipo, dalla gravità dell’infezione e dalla sensibilità del patogeno ritenuto causa dell’infezione.

Durata del trattamento

La durata del trattamento dipende dal decorso clinico della malattia (vedere tabella sotto riportata). Come per le terapie antibiotiche in generale, la somministrazione di Levoxigram compresse deve essere continuata per un minimo di 48-72 ore dopo lo sfebbramento, o dopo che è stata ottenuta l’evidenza dell’eradicazione batterica.

Modo di somministrazione

Le compresse di Levoxigram devono essere deglutite intere con sufficiente liquido. Possono essere divise lungo la linea di frattura per adattare il dosaggio. Le compresse possono essere ingerite durante i pasti o tra un pasto e l’altro.

Le compresse di Levoxigram devono essere assunte almeno due ore prima o dopo la somministrazione di sali di ferro, antiacidi e sucralfato, al fine di evitare una riduzione dell’assorbimento (vedere paragrafo 4.5).

Posologia

Dosaggio nei pazienti con funzionalità renale normale (Clearance della creatinina > 50 ml/min)

Indicazioni Dosi singole giornaliere (in relazione alla gravità) Durata del trattamento
Sinusite batterica acuta 500 mg una volta al giorno 10-14 giorni
Riacutizzazioni batteriche acute della bronchite cronica da 250 a 500 mg una volta al giorno 7-10 giorni
Polmoniti acquisite in comunità 500 mg una o due volte al giorno 7-14 giorni
Infezioni non complicate delle vie urinarie 250 mg una volta al giorno 3 giorni
Infezioni complicate delle vie urinarie incluse le pielonefriti 250 mg una volta al giorno 7-10 giorni
Prostatite batterica cronica 500 mg una volta al giorno 28 giorni
Infezioni della pelle e dei tessuti molli 250 mg una volta al giorno o 500 mg una o due volte al giorno 7-14 giorni

Popolazioni speciali

Funzionalità renale compromessa (Clearance della creatinina ≤ 50 ml/min)

x

Dosi
250 mg/24 h 500 mg/24 h 500 mg/12 h
Clearance della creatinina Prima dose: 250 mg Prima dose: 500 mg Prima dose: 500 mg
50-20 ml/min Dosi successive: 125 mg/24 h Dosi successive: 250 mg/24 h Dosi successive: 250 mg/12 h
19-10 ml/min Dosi successive: 125 mg/48 h Dosi successive: 125 mg/24 h Dosi successive: 125 mg/12 h
< 10 ml/min(incluse emodialisi e CAPD)1 Dosi successive: 125 mg/48 h Dosi successive: 125 mg/24 h Dosi successive: 125 mg/24 h

1 Non sono richieste dosi aggiuntive dopo emodialisi o dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD).

Funzionalità epatica compromessa

Non è necessaria alcuna modifica del dosaggio in quanto levofloxacina non viene metabolizzata in quantità rilevanti dal fegato e viene escreta principalmente per via renale.

Anziani

Non è necessaria alcuna modifica del dosaggio negli anziani se non quella imposta da considerazioni sulla funzionalità renale (vedere paragrafo 4.4, Prolungamento dell’intervallo QT).

Bambini

La levofloxacina è controindicata nei bambini e negli adolescenti nel periodo della crescita (minori di 18 anni) (vedere paragrafo 4.3).

04.3 Controindicazioni

Indice

Levoxigram compresse non deve essere somministrata:

a pazienti ipersensibili alla levofloxacina o ad altri chinolonici o ad uno qualsiasi degli eccipienti,

a pazienti epilettici,

a pazienti con anamnesi di affezioni tendinee correlate alla somministrazione di fluorochinoloni,

a bambini o adolescenti nel periodo della crescita (minori di 18 anni),

durante la gravidanza,

alle donne che allattano al seno.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

Indice

Nei casi più gravi di polmonite pneumococcica la terapia con levofloxacina può non essere

Esulaodtatlilamcoamlpee×tenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei

Le infezioni nosocomiali causate da Pseudomonas aeruginosa possono richiedere terapia combinata.

Staphylococcus aureus

meticillino-resistente (MRSA)

E’ molto probabile che lo S. aureus sia co-resistente ai fluorochinoloni, inclusa levofloxacina. Pertanto levofloxacina non è raccomandata per il trattamento di infezioni da MRSA noto o sospetto a meno che i risultati di laboratorio abbiano confermato la sensibilità dell’organismo alla levofloxacina (vedere paragrafo 5.1).

Nelle infezioni con sospetto di MRSA, levofloxacina va associata con un agente approvato per il trattamento delle infezioni da MRSA.

Tendinite e rottura del tendine

La tendinite può manifestarsi raramente. Essa coinvolge più frequentemente il tendine di Achille e può portare alla sua rottura. Il rischio di tendinite e di rotture tendinee è aumentato nei pazienti anziani e nei pazienti che utilizzano corticosteroidi. Un monitoraggio attento di questi pazienti è pertanto necessario se viene loro prescritta levofloxacina. Tutti i pazienti devono consultare il loro medico se accusano sintomi di tendinite. Se si sospetta una tendinite il trattamento con levofloxacina deve essere immediatamente interrotto e devono essere adottate misure specifiche per il tendine colpito (p.e. immobilizzazione).

Malattia da Clostridium difficile

Se si manifesta diarrea in particolare grave, se persistente e/o con sanguinamento durante o dopo la terapia con Levoxigram compresse, questa può essere sintomatica della malattia da Clostridium difficile, la cui forma più grave è la colite pseudomembranosa. Se si sospetta la colite pseudomembranosa, la somministrazione di Levoxigram deve essere interrotta immediatamente e i pazienti devono essere trattati con misure di supporto e terapia specifica senza indugi (es. metronidazolo orale o vancomicina). In questa condizione clinica i prodotti che inibiscono la peristalsi sono controindicati.

Pazienti predisposti ad attacchi convulsivi

La levofloxacina è controindicata in pazienti con anamnesi di epilessia e, come per altri chinolonici, deve essere utilizzata con estrema cautela nei pazienti predisposti ad attacchi convulsivi, come i soggetti con lesioni preesistenti del sistema nervoso centrale o i pazienti che ricevono terapie concomitanti con fembufen e FANS simili, oppure farmaci come la teofillina che riducono la soglia convulsiva cerebrale (vedere paragrafo 4.5). In caso di attacchi convulsivi il trattamento con levofloxacina deve essere sospeso.

Pazienti con carenza della glucosio-6-fosfato-deidrogenasi

I pazienti con difetti latenti o accertati per l’attività della glucosio-6-fosfato-deidrogenasi possono essere predisposti a reazioni emolitiche quando vengono trattati con antibatterici della classe dei chinoloni e per tale ragione levofloxacina deve essere usata con cautela.

Pazienti con compromissione renale

Poiché levofloxacina viene escreta principalmente per via renale, le dosi di levofloxacina devono essere opportunamente adattate in caso di compromissione renale.

Reazioni di ipersensibilità

La levofloxacina può causare reazioni di ipersensibilità gravi, potenzialmente fatali (ad esempio angioedema fino a shock anafilattico), occasionalmente dopo la dose iniziale (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono immediatamente sospendere il trattamento e contattare il loro medico o

Esulaudnallamcoemdpiecteonzda diepll’rAoIFAnotgoniseovecnctuoalresdois,puctahceonicnerinzenieteriàdiraitpti pdirporopprrieiatàtiendmustirisaulereeladtuiteelambreevregtteuanlezdae.i dati relativi all’AIC dei

Ipoglicemia

Come per tutti i chinoloni, è stata riportata ipoglicemia, di solito in pazienti diabetici che sono in trattamento concomitante con ipoglicemizzanti orali (ad esempio glibenclamide) o con insulina. Si raccomanda di monitorare attentamente la glicemia in questi pazienti diabetici (vedere paragrafo 4.8).

Prevenzione della fotosensibilizzazione

Sebbene la fotosensibilizzazione sia molto rara, durante la terapia con levofloxacina si raccomanda di non esporsi inutilmente a luce solare intensa o a raggi U.V. artificiali (ad esempio lampada solare, solarium) al fine di evitare l’insorgenza di fotosensibilizzazione.

Pazienti trattati con antagonisti della vitamina K

A causa di un possibile incremento dei valori dei test di coagulazione (PT/INR) e/o dei sanguinamenti in pazienti trattati con Levoxigram in associazione con antagonisti della vitamina K (ad esempio warfarin), i test di coagulazione devono essere monitorati quando questi farmaci sono somministrati contemporaneamente (vedere paragrafo 4.5).

Reazioni psicotiche

Nei pazienti che assumono chinoloni, inclusa la levofloxacina, sono state segnalate reazioni psicotiche. Queste, in casi molto rari, sono progredite a pensieri suicidi e comportamenti autolesivi – talvolta dopo soltanto una singola dose di levofloxacina (vedere paragrafo 4.8). Nel caso in cui il paziente sviluppi queste reazioni, si deve interrompere la levofloxacina e si devono istituire misure appropriate. Si raccomanda attenzione nel caso in cui si debba utilizzare levofloxacina nei pazienti psicotici o nei pazienti con precedenti di malattia psichiatrica.

Disturbi cardiaci

Si deve prestare particolare attenzione quando si utilizzano i fluorochinoloni, inclusa levofloxacina, in pazienti con fattori di rischio noti per il prolungamento dell’intervallo QT, come per esempio:

Sindrome congenita del QT lungo

Assunzione concomitante di farmaci che sono noti per prolungare l’intervallo QT (per esempio antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici)

Squilibrio elettrolitico non corretto (per esempio ipokaliemia, ipomagnesemia)

Patologia cardiaca (per esempio insufficienza cardiaca, infarto del miocardio, bradicardia)

I pazienti anziani e le donne possono essere più sensibili ai medicinali che prolungano

il QTc. Pertanto, si deve prestare particolare attenzione quando si somministrano i fluorochinoloni, inclusa levofloxacina, in queste popolazioni.

(Vedere paragrafi 4.2 Pazienti anziani, paragrafo 4.5, paragrafo 4.8, paragrafo 4.9). Neuropatia periferica

Neuropatia periferica sensoriale o sensomotoria ad insorgenza rapida è stata segnalata in pazienti trattati con fluorochinoloni, inclusa la levofloxacina. Se il paziente manifesta sintomi di neuropatia, levofloxacina deve essere sospesa al fine di prevenire lo sviluppo di una situazione irreversibile.

Oppiacei

Nei pazienti trattati con levofloxacina, la determinazione degli oppiacei nelle urine può dare risultati falso-positivi. Può essere necessario confermare la positività per gli oppiacei con metodi più specifici.

Patologie epatobiliari

Con levofloxacina sono stati riportati casi di necrosi epatica con insufficienza epatica con rischio per la vita, soprattutto in pazienti con gravi malattie concomitanti, come ad esempio sepsi (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere informati di sospendere il trattamento e contattare il loro medico se si presentano segni e sintomi di malattia epatica, come anoressia, ittero, urine scure, prurito o addome sensibile.

Questo medicinale contiene il colorante giallo tramonto (E110), che può causare reazioni allergiche.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

Indice

Studi di interazione sono stati condotti solo in adulti. Effetto di altri medicinali su levofloxacina

Sali di ferro, antiacidi contenenti magnesio o alluminio

L’assorbimento di levofloxacina risulta significativamente ridotto quando viene somministrata in concomitanza con sali di ferro, formulazioni tamponate o antiacidi contenenti magnesio o alluminio. Si raccomanda pertanto che preparazioni contenenti cationi bivalenti o trivalenti, come i sali di ferro o gli antiacidi contenenti magnesio o alluminio non siano somministrati 2 ore prima o dopo l’assunzione di compresse di Levoxigram. Nessuna interazione è stata evidenziata con carbonato di calcio.

Sucralfato

Il sucralfato riduce significativamente la biodisponibilità di Levoxigram compresse, quando somministrati contemporaneamente. Pertanto in caso di terapia concomitante si raccomanda di somministrare il sucralfato 2 ore dopo la somministrazione di levofloxacina (vedere paragrafo 4.2).

Teofillina, fembufen o antiinfiammatori non steroidei simili

In uno studio clinico non sono state evidenziate interazioni farmacocinetiche tra levofloxacina e teofillina. Tuttavia una marcata riduzione della soglia convulsiva può verificarsi quando i chinolonici vengono somministrati in concomitanza con teofillina, FANS o altri agenti capaci di abbassare la soglia convulsiva.

In presenza di fembufen le concentrazioni di levofloxacina sono risultate del 13% più elevate di quelle osservate somministrando il farmaco da solo.

Probenecid e cimetidina

Probenecid e cimetidina hanno dimostrato un effetto statisticamente significativo sulla eliminazione di levofloxacina. La clearance renale di levofloxacina è risultata ridotta con cimetidina (24%) e con probenecid (34%). Questo avviene perché entrambi i farmaci sono capaci di bloccare la secrezione di levofloxacina a livello dei tubuli renali. Tuttavia, è improbabile che alle dosi utilizzate negli studi clinici, le differenze statisticamente significative a livello cinetico abbiano rilevanza clinica.

Specialmente nei pazienti con compromissione renale, si richiede particolare cautela in caso di contemporanea somministrazione di levofloxacina con farmaci che possono modificare la secrezione tubulare renale come probenecid e cimetidina.

Altre informazioni rilevanti

Studi di farmacologia clinica hanno dimostrato che la farmacocinetica non viene modificata in modo clinicamente rilevante quando la levofloxacina viene somministrata insieme ai seguenti farmaci: carbonato di calcio, digossina, glibenclamide e ranitidina.

Effetto di levofloxacina su altri medicinali

Ciclosporina

L’emivita della ciclosporina risulta aumentata del 33% quando somministrata in concomitanza con levofloxacina.

Antagonisti della vitamina K

Incrementi dei valori dei test di coagulazione (PT/INR) e/o sanguinamenti, che possono essere anche gravi, sono stati segnalati in pazienti trattati con levofloxacina in associazione con antagonisti della vitamina K (p.e. warfarin). Pertanto, si devono monitorare i test di coagulazione nei pazienti trattati con antagonisti della vitamina K (vedere paragrafo 4.4).

Farmaci noti per prolungare l’intervallo QT

Levofloxacina, come altri fluorochinoloni, deve essere usato con cautela in pazienti che assumono farmaci noti per prolungare l’intervallo QT (per esempio antiaritmici di Classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici) (vedere paragrafo 4.4).

Altre forme di interazione

Cibo

Poiché non esistono interazioni di particolare rilevanza clinica con il cibo, Levoxigram compresse può essere somministrata indipendentemente dalla contemporanea assunzione di cibo.

04.6 Gravidanza e allattamento

Indice

Gravidanza

Il prodotto è controindicato durante la gravidanza. Gli studi di riproduzione nell’animale non hanno evidenziato specifici problemi. Tuttavia, in assenza di dati nell’uomo ed a causa di rischi sperimentali di danno da fluorochinoloni alle cartilagini che sostengono pesi dell’organismo in crescita, levofloxacina non deve essere impiegata in gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 5.3).

Allattamento

Il prodotto è controindicato nelle donne che allattano al seno. In assenza di dati nell’uomo ed a causa di rischi sperimentali di danno da fluorochinoloni alle cartilagini che sostengono pesi dell’organismo in crescita, levofloxacina non deve essere impiegata in donne che allattano al seno (vedere paragrafi 4.3 e 5.3).

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Indice

Alcuni effetti indesiderati (es. capogiri/vertigini, sonnolenza, disturbi visivi) possono alterare la

Esulacdaapllaaccomitpàetdenizacdoenll’AcIFeAnotgrnai ezvieontnuaeleedisdpiutarecoanzceiornnenete di deirlittpi dai zprioepnrietteà incdounstricaloe ne lsaetugteulaebnretveetrtuiaslce hdeiiodaitinrelsaititvui aallz’AiICondeii dove

tali capacità sono di particolare importanza (ad esempio durante la guida di automobili e l’uso di macchinari).

04.8 Effetti indesiderati

Indice
Le informazioni riportate di seguito, sono basate su dati da studi clinici effettuati su più di 5000 pazienti e ad una vasta esperienza di post-marketing.
Le reazioni avverse sono descritte in accordo alla classificazione sistemico-organica MedDRA.
Le frequenze sono state definite usando la seguente convenzione:
Molto comune (≥1/10),
Comune (≥1/100, <1/10),
Non comune (≥1/1000, <1/100),
Rara (≥1/10.000, <1/1000),
Molto rara (<1/10.000),
Non nota (non può essere stimata dai dati disponibili).
All’interno di ogni gruppo di frequenza gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravità.

Disturbi cardiaci
Rara Tachicardia
Non noti Aritmia ventricolare e torsione di punta (riportati prevalentemente in pazienti con fattori di rischio noti per il prolungamento del QT), QT prolungato all’ECG (vedere paragrafi 4.4 e 4.9)
Patologie del sistema emolinfopoietico
Non comune Leucopenia, eosinofilia
Rara Trombocitopenia, neutropenia
Molto rara Agranulocitosi
Non nota Pancitopenia, anemia emolitica
Patologie del sistema nervoso
Non comune Capogiri, cefalea, sonnolenza
Rara Convulsioni, tremore, parestesia
Molto rara Neuropatia periferica sensoriale o sensomotoria, disgeusia, inclusa l’ageusia, parosmia, inclusa anosmia
Patologie dell’occhio
Molto rara Disturbi visivi
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Non comune Vertigini
Molto rara Alterazioni dell’udito
Non nota Tinnito
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Rara Broncospasmo, dispnea
Molto rara Polmonite allergica
Patologie gastrointestinali
Comune Diarrea, nausea
Non comune Vomito, dolore addominale, dispepsia, flatulenza, stitichezza
Rara Diarrea emorragica che in casi molto rari può essere segnale di una enterocolite inclusa la colite pseudomembranosa
Patologie renali ed urinarie
Non comune Aumento della creatinina ematica
Molto rara Insufficienza renale acuta (ad esempio dovuta a nefrite interstiziale)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comune Rash, prurito
Rara Orticaria
Molto rara Edema angioneurotico, ipotensione, reazioni di fotosensibilità
Non nota Necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, iperidrosi. Le reazioni muco-cutanee possono qualche volta manifestarsi anche dopo la prima somministrazione
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Rara Disturbi a carico dei tendini (vedere paragrafo 4.4) incluse tendinite (ad es. tendine di Achille), artralgia, mialgia
Molto rara Rottura del tendine (vedere paragrafo 4.4). Questo può verificarsi entro 48 ore dall’inizio del trattamento ed essere bilaterale, indebolimento muscolare che può risultare di particolare rilevanza in soggetti affetti da miastenia grave
Non nota Rabdomiolisi
Patologie del metabolismo e della nutrizione
Non comune Anoressia
Molto rara Ipoglicemia, particolarmente in pazienti diabetici (vedere paragrafo 4.4)
Infezioni ed infestazioni
Non comune Infezione micotica (e proliferazione di altri microrganismi resistenti)
Patologie vascolari
Rara Ipotensione
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Non comune Astenia
Molto rara Piressia
Non nota Dolore (incluso dolore alla schiena, torace ed estremità)
Disturbi del sistema immunitario
Molto rara Shock anafilattico (vedere paragrafo 4.4). Reazioni anafilattiche ed anafilattoidi a volte possono comparire anche dopo la prima somministrazione
Non nota Ipersensibilità (vedere paragrafo 4.4).
Patologie epatobiliari
Comune Aumento degli enzimi epatici (ALT/AST, fosfatasi alcalina, GGT)
Non comune Aumento della bilirubina ematica
Molto rara Epatite
Non nota Itterizia e grave danno epatico, inclusi casi di insufficienza renale acuta, sono stati riportati con levofloxacina, principalmente in pazienti con gravi patologie preesistenti (vedere paragrafo 4.4)
Disturbi psichiatrici
Non comune Insonnia, nervosismo
Rara Disturbi psicotici, depressione, stato confusionale, agitazione, ansia
Molto rara Reazioni psicotiche con comportamenti autolesivi compresi ideazione o atti suicidi (vedere paragrafo 4.4), allucinazioni

Altri effetti indesiderati associati con la somministrazione di fluorochinoloni includono:

• sintomi extrapiramidali ed altri disturbi della coordinazione muscolare,

• vasculite da ipersensibilità,

• attacchi di porfiria in pazienti con porfiria.

04.9 Sovradosaggio

Indice

rara
Patologie gastrointestinali
Comune Diarrea, nausea
Non comune Vomito, dolore addominale, dispepsia, flatulenza, stitichezza
Rara Diarrea emorragica che in casi molto rari può essere segnale di una enterocolite inclusa la colite pseudomembranosa
Patologie renali ed urinarie
Non comune Aumento della creatinina ematica
Molto rara Insufficienza renale acuta (ad esempio dovuta a nefrite interstiziale)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comune Rash, prurito
Rara Orticaria
Molto rara Edema angioneurotico, ipotensione, reazioni di fotosensibilità
Non nota Necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, iperidrosi.
Le reazioni muco-cutanee possono qualche volta manifestarsi anche dopo la prima somministrazione
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Rara Disturbi a carico dei tendini (vedere paragrafo 4.4) incluse tendinite (ad es.
tendine di Achille), artralgia, mialgia
Molto rara Rottura del tendine (vedere paragrafo 4.4).
Questo può verificarsi entro 48 ore dall’inizio del trattamento ed essere bilaterale, indebolimento muscolare che può risultare di particolare rilevanza in soggetti affetti da miastenia grave
Non nota Rabdomiolisi
Patologie del metabolismo e della nutrizione
Non comune Anoressia
Molto rara Ipoglicemia, particolarmente in pazienti diabetici (vedere paragrafo 4.4)
Infezioni ed infestazioni
Non comune Infezione micotica (e proliferazione di altri microrganismi resistenti)
Patologie vascolari
Rara Ipotensione
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Non comune Astenia
Molto rara Piressia
Non nota Dolore (incluso dolore alla schiena, torace ed estremità)
Disturbi del sistema immunitario
Molto rara Shock anafilattico (vedere paragrafo 4.4).
Reazioni anafilattiche ed anafilattoidi a volte possono comparire anche dopo la prima somministrazione
Non nota Ipersensibilità (vedere paragrafo 4.4).
Patologie epatobiliari
Comune Aumento degli enzimi epatici (ALT/AST, fosfatasi alcalina, GGT)
Non comune Aumento della bilirubina ematica
daMlla coolmtopetenza dEellp’AaIFAtiotgeni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei

Esula

medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell’autorizzazione

rara
Non nota Itterizia e grave danno epatico, inclusi casi di insufficienza renale acuta, sono stati riportati con levofloxacina, principalmente in pazienti con gravi patologie preesistenti (vedere paragrafo 4.4)
Disturbi psichiatrici
Non comune Insonnia, nervosismo
Rara Disturbi psicotici, depressione, stato confusionale, agitazione, ansia
Molto rara Reazioni psicotiche con comportamenti autolesivi compresi ideazione o atti suicidi (vedere paragrafo 4.4), allucinazioni

Altri effetti indesiderati associati con la somministrazione di fluorochinoloni includono:

sintomi extrapiramidali ed altri disturbi della coordinazione muscolare,

vasculite da ipersensibilità,

attacchi di porfiria in pazienti con porfiria.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

Indice

Categoria farmacoterapeutica: antiinfettivi per uso sistemico – antibatterici per uso sistemico – antibatterici chinolonici – fluorochinoloni.

Codice ATC: J01MA12.

La levofloxacina è un antibatterico di sintesi appartenente alla classe dei fluorochinoloni ed è l’enantiomero S (-) del racemo di ofloxacina.

Meccanismo d’azione

In quanto agente antibatterico fluorochinolone, la levofloxacina agisce sul complesso DNA-DNA-girasi e topoisomerasi IV.

Relazione PK/PD

Il grado di attività antibatterica della levofloxacina dipende dal rapporto tra la concentrazione massima nel siero (Cmax) o l’area sotto la curva (AUC) e la concentrazione minima inibente (MIC).

Meccanismo di resistenza

Il principale meccanismo di resistenza è dovuto ad una mutazione in gyr-A. In vitro c’è resistenza crociata tra levofloxacina ed altri fluorochinoloni. Per il particolare meccanismo di azione non c’é resistenza crociata tra levofloxacina ed altre classi di agenti antibatterici.

Breakpoint

I breakpoint di MIC raccomandati dall’EUCAST per levofloxacina, che separano gli organismi sensibili da quelli con sensibilità intermedia, e quest’ultimi dagli organismi resistenti, sono presentati nella tabella seguente secondo i MIC testati (mg/L).

Breakpoint clinici EUCAST del MIC per levofloxacina (07-04-2009)

Patogeno Sensibile Resistente
Enterobacteriaceae ≤1 mg/L >2 mg/L
Pseudomonas spp. ≤1 mg/L >2 mg/L
Acinetobacter spp. ≤1 mg/L >2 mg/L
Staphylococcus spp. ≤1 mg/L >2 mg/L
S.pneumoniae 1 ≤2 mg/L >2 mg/L
Streptococcus A, B, C, G ≤1 mg/L >2 mg/L
H.influenzae M.catarrhalis 2 ≤1 mg/L >1 mg/L
Breakpoint non-specie correlati 3 ≤1 mg/L >2 mg/L

1 Il breakpoint (S/I) è stato aumentato da 1,0 a 2,0 per evitare di dividere la distribuzione "wild type" del MIC. I breakpoint sono correlati alla terapia ad alte dosi.

2 I ceppi con valori di MIC al di sopra del breakpoint S/I sono molto rari o non ancora riportati. I test di identificazione e di sensibilità antimicrobica su questi ceppi isolati devono essere ripetuti e se il risultato è confermato il ceppo isolato deve essere inviato ad un laboratorio di riferimento.

3 I breakpoint non-specie correlati sono stati determinati soprattutto sulla base di dati di farmacocinetica/farmacodinamica e sono indipendenti dalla distribuzione dei MIC di specifiche specie. Questi valori sono da utilizzare solo per le specie per le quali non è stato attribuito un breakpoint specie-specifico e non sono da usare per specie in cui il test di sensibilità non è raccomandato o in cui non vi è sufficiente evidenza che le specie in questione siano un buon target (Enterococcus, Neisseria, Anaerobi Gram-negativi).

Spettro antibatterico

La prevalenza delle resistenze può variare geograficamente e con il tempo per le specie selezionate ed è auspicabile avere informazioni locali sulla resistenza particolarmente quando devono essere trattate infezioni gravi. Se necessario, si deve chiedere consiglio ad un esperto quando la prevalenza locale della resistenza è tale che l’utilità dell’agente, almeno in alcuni tipi di infezione, è discutibile.

Specie comunemente sensibili

Batteri aerobi Gram-positivi

Staphylococcus aureus* meticillino-sensibile

Staphylococcus saprophyticus

Streptococchi, gruppi C e G

Streptococcus agalactiae

Streptococcus pneumoniae*

Streptococcus pyogenes*

Batteri aerobi Gram-negativi

Burkholderia cepacias§

Eikenella corrodens

Haemophilus influenzae*

Haemophilus para-influenzae*

Klebsiella oxytoca

Klebsiella pneumoniae*

Moraxella catarrhalis*

Pasteurella multocida

Proteus vulgaris

Providencia rettgeri

Batteri anaerobi:

Peptostreptococcus

Altri

Chlamydophila pneumoniae*

Chlamydophila psittaci

Chlamydia trachomatis

Legionella pneumophila*

Mycoplasma pneumoniae*

Mycoplasma hominis

Ureaplasma urealyticum

Specie per le quali la resistenza acquisita può essere un problema

Batteri Aerobi Gram-positivi

Enterococcus faecalis*

Staphylococcus aureus meticillino-resistente

Staphylococcus haemolyticus meticillino-resistente

Batteri Aerobi Gram-negativi

Acinetobacter baumannii*

Citrobacter freundii*

Enterobacter aerogenes

Enterobacter agglomerans

Enterobacter cloacae*

Escherichia coli*

Morganella morganii*

Proteus mirabilis*

Providencia stuartii

Pseudomonas aeruginosa*

Serratia marcescens*

Batteri Anaerobi:

Bacteroides fragilis

Bacteroides ovatus§

Bacteroides thetaiotamicron§

Bacteroides vulgatus§

Clostridium difficile§

* L’efficacia clinica è stata dimostrata per i ceppi sensibili isolati nelle indicazioni cliniche approvate

§ Sensibilità intermedia naturale

Altre informazioni

Le infezioni nosocomiali causate da P. aeruginosa possono richiedere una terapia combinata.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

Indice

Assorbimento

Somministrata per via orale, la levofloxacina è rapidamente e quasi completamente assorbita con una concentrazione al picco plasmatico che si ottiene in 1 ora.

La biodisponibilità assoluta è pari al 100% circa.

Il cibo ha uno scarso effetto sull’assorbimento della levofloxacina.

Distribuzione

Il legame della levofloxacina con le proteine sieriche è pari a circa il 30-40%. Vi è un accumulo trascurabile, con dosi multiple di 500 mg somministrate una volta al giorno, mentre un accumulo modesto, ma prevedibile, di levofloxacina si è riscontrato dopo somministrazione di 500 mg due volte al giorno. Lo steady-state viene raggiunto in circa 3 giorni.

Penetrazione nei tessuti e nei liquidi dell’organismo:

Penetrazione nella mucosa bronchiale e nei liquidi degli epiteli di rivestimento

Le massime concentrazioni di levofloxacina nella mucosa bronchiale e nei liquidi degli epiteli di rivestimento sono state rispettivamente di 8,3 mcg/g e 10,8 mcg/ml dopo somministrazione di 500 mg per via orale e si evidenziano dopo circa un’ora dalla somministrazione.

Penetrazione nel tessuto polmonare

La concentrazione massima di levofloxacina dopo 500 mg per via orale nel tessuto polmonare risulta di circa 11,3 mcg/g. Tale concentrazione viene raggiunta in 4-6 ore dalla somministrazione ed è superiore in modo consistente a quella plasmatica.

Penetrazione nel liquido di bolla

Il massimo della concentrazione di levofloxacina di circa 4,0 e 6,7 mcg/ml nel liquido di bolla si raggiunge 2-4 ore dopo la somministrazione e dopo 3 giorni di trattamento con 500 mg una volta o due volte al giorno, rispettivamente.

Penetrazione nel liquido cerebrospinale

La levofloxacina presenta una scarsa penetrazione nel liquido cerebrospinale.

Penetrazione nel tessuto prostatico

Dopo somministrazione orale di levofloxacina 500 mg una volta al giorno per tre giorni, la concentrazione media nel tessuto prostatico è di 8,7 mcg/g, 8,2 mcg/g e 2,0 mcg/g, dopo 2, 6 e 24 ore rispettivamente; il rapporto medio delle concentrazioni prostata/plasma è di 1,84.

Concentrazione nelle urine

Le concentrazioni medie nelle urine 8-12 ore dopo una dose singola per via orale di levofloxacina 150, 300 o 500 mg sono rispettivamente di 44 mg/L, 91 mg/L e 200 mg/L.

Metabolismo

La levofloxacina viene metabolizzata in piccola parte nel metabolita desmetil-levofloxacina e levofloxacina N-ossido. Questi metaboliti si ritrovano pari ad un valore < 5% della dose escreta nelle urine. La levofloxacina è stabile dal punto di vista stereochimico e non è soggetta ad inversione chirale.

Eliminazione

In seguito a somministrazione orale o endovenosa, la levofloxacina viene eliminata dal plasma lentamente (t1/2: 6-8 ore). L’escrezione è prevalentemente renale (> 85% della dose somministrata).

Poiché, non esistono differenze farmacocinetiche maggiori in seguito a somministrazione orale o endovenosa, ciò suggerisce che le vie di somministrazione, orale ed endovenosa, sono intercambiabili.

Linearità

Levofloxacina segue una cinetica lineare in un intervallo da 50 a 600 mg.

Pazienti con insufficienza renale

La farmacocinetica della levofloxacina è influenzata dalla compromissione renale. Con la diminuzione della funzionalità renale si riducono l’eliminazione e la clearance renali, mentre aumenta l’emivita di eliminazione come descritto nella seguente tabella:

Clcr (ml/min) < 20 20-40 50-80
Clr (ml/min) 13 26 57
t½ (h) 35 27 9

Pazienti anziani

Non vi sono differenze significative nella cinetica di levofloxacina tra soggetti giovani e anziani, eccetto quelle associate con variazioni nella clearance della creatinina.

Differenze tra i sessi

Analisi separate tra soggetti di sesso maschile e femminile hanno messo in evidenza delle piccole e marginali differenze nella farmacocinetica di levofloxacina. Non ci sono evidenze circa la rilevanza clinica di tali differenze.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

Indice

Assorbimento

Somministrata per via orale, la levofloxacina è rapidamente e quasi completamente assorbita con una concentrazione al picco plasmatico che si ottiene in 1 ora.

La biodisponibilità assoluta è pari al 100% circa.

Il cibo ha uno scarso effetto sull’assorbimento della levofloxacina.

Distribuzione

Il legame della levofloxacina con le proteine sieriche è pari a circa il 30-40%. Vi è un accumulo trascurabile, con dosi multiple di 500 mg somministrate una volta al giorno, mentre un accumulo modesto, ma prevedibile, di levofloxacina si è riscontrato dopo somministrazione di 500 mg due volte al giorno. Lo steady-state viene raggiunto in circa 3 giorni.

Penetrazione nei tessuti e nei liquidi dell’organismo:

Penetrazione nella mucosa bronchiale e nei liquidi degli epiteli di rivestimento

Le massime concentrazioni di levofloxacina nella mucosa bronchiale e nei liquidi degli epiteli di rivestimento sono state rispettivamente di 8,3 µg/g e 10,8 µg/ml dopo somministrazione di 500 mg per via orale e si evidenziano dopo circa un’ora dalla somministrazione.

Penetrazione nel tessuto polmonare

La concentrazione massima di levofloxacina dopo 500 mg per via orale nel tessuto polmonare risulta di circa 11,3 µg/g. Tale concentrazione viene raggiunta in 4-6 ore dalla somministrazione ed è superiore in modo consistente a quella plasmatica.

Penetrazione nel liquido di bolla

Il massimo della concentrazione di levofloxacina di circa 4,0 e 6,7 µg/ml nel liquido di bolla si raggiunge 2-4 ore dopo la somministrazione e dopo 3 giorni di trattamento con 500 mg una volta o due volte al giorno, rispettivamente.

Penetrazione nel liquido cerebrospinale

La levofloxacina presenta una scarsa penetrazione nel liquido cerebrospinale.

Penetrazione nel tessuto prostatico

Dopo somministrazione orale di levofloxacina 500 mg una volta al giorno per tre giorni, la concentrazione media nel tessuto prostatico è di 8,7 µg/g, 8,2 µg/g e 2,0 µg/g, dopo 2, 6 e 24 ore rispettivamente; il rapporto medio delle concentrazioni prostata/plasma è di 1,84.

Concentrazione nelle urine

Le concentrazioni medie nelle urine 8-12 ore dopo una dose singola per via orale di levofloxacina 150, 300 o 500 mg sono rispettivamente di 44 mg/L, 91 mg/L e 200 mg/L.

Metabolismo

Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei

La levofloxacina viene metabolizzata in piccola parte nel metabolita desmetil-levofloxacina e levofloxacina N-ossido. Questi metaboliti si ritrovano pari ad un valore < 5% della dose escreta nelle urine. La levofloxacina è stabile dal punto di vista stereochimico e non è soggetta ad inversione chirale.

Eliminazione

In seguito a somministrazione orale o endovenosa, la levofloxacina viene eliminata dal plasma lentamente (t1/2: 6-8 ore). L’escrezione è prevalentemente renale (> 85% della dose somministrata).

Poiché, non esistono differenze farmacocinetiche maggiori in seguito a somministrazione orale o endovenosa, ciò suggerisce che le vie di somministrazione, orale ed endovenosa, sono intercambiabili.

Linearità

Levofloxacina segue una cinetica lineare in un intervallo da 50 a 600 mg.

Pazienti con insufficienza renale

La farmacocinetica della levofloxacina è influenzata dalla compromissione renale. Con la diminuzione della funzionalità renale si riducono l’eliminazione e la clearance renali, mentre aumenta l’emivita di eliminazione come descritto nella seguente tabella:

Clcr (ml/min) < 20 20-40 50-80
Clr (ml/min) 13 26 57
t (h) 35 27 9

Pazienti anziani

Non vi sono differenze significative nella cinetica di levofloxacina tra soggetti giovani e anziani, eccetto quelle associate con variazioni nella clearance della creatinina.

Differenze tra i sessi

Analisi separate tra soggetti di sesso maschile e femminile hanno messo in evidenza delle piccole e marginali differenze nella farmacocinetica di levofloxacina. Non ci sono evidenze circa la rilevanza clinica di tali differenze.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

Indice

Tossicità acuta

La dose letale mediana (DL50) ottenuta nel topo e nel ratto dopo somministrazione per via orale di levofloxacina è risultata compresa tra 1500-2000 mg/kg. La somministrazione di 500 mg/kg per via orale nella scimmia, ha provocato piccoli effetti, a parte il vomito.

Tossicità a dosi ripetute

Studi della durata di uno e sei mesi per somministrazione orale (gavage) sono stati condotti nel ratto e nella scimmia. Le dosi erano di 50, 200, 800 mg/kg/die e 20, 80, 320 mg/kg/die per la

durata di un 1 mese e 6 mesi nel ratto e di 10, 30, 100 mg/kg/die e 10, 25, 62,5 mg/kg/die per la durata di 1 mese e di 6 mesi nella scimmia.

Segni di reazioni al trattamento di grado minore sono state osservate nel ratto principalmente alle dosi di 200 mg/kg/die ed oltre, con leggeri effetti relativi alla riduzione di consumo del cibo

Esulaeddallaa cmomopedteenszat

edeall’lAtIeFAroagznii oevnenitudaeleidpispaurtaacmonecetrrnienetme i aditriottil

odi gpriocpirieebinidousctrhiailemeilac

itutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei

In questi studi il NOEL (No Observed Adverse Effect Level) è stato calcolato pari a 200 mg/kg/die e 20 mg/kg/die rispettivamente dopo 1 mese e 6 mesi.

La tossicità dopo somministrazione orale di 100 mg/kg/die nella scimmia è risultata minima con riduzione del peso corporeo, accompagnata da salivazione, diarrea e diminuzione del pH urinario in alcuni animali a tale dose. Nessun segno di tossicità è stato evidenziato negli studi a 6 mesi. Il NOEL è stato calcolato pari a 30 mg/kg/die e di 62,5 mg/kg/die rispettivamente dopo 1 mese e 6 mesi di terapia.

Negli studi a sei mesi nel ratto e nella scimmia, il NOEL è stato calcolato pari a 20 e 62,5 mg/kg/die, rispettivamente.

Tossicità riproduttiva

La levofloxacina non ha manifestato compromissione della fertilità o della riproduzione nel ratto a dosi di 360 mg/kg/die somministrate per via orale o a dosi fino a 100 mg/kg/die somministrate per via endovenosa.

La levofloxacina non è risultata teratogena nel ratto fino a dosi orali di 810 mg/kg/die o per via endovenosa a dosi di 160 mg/kg/die. Effetti teratogeni non sono stati osservati nel coniglio trattato per via orale fino a dosi di 50 mg/kg/die o trattato per via endovenosa fino a dosi di 25 mg/kg/die.

La levofloxacina non ha effetti sulla fertilità ed il solo effetto sul feto è stato il ritardo della maturazione come risultato della tossicità materna.

Genotossicità

La levofloxacina non ha indotto mutazioni geniche sulle cellule batteriche o di mammiferi, ma ha indotto aberrazioni cromosomiche in vitro sulle cellule di polmone di criceto cinese a dosi di 100 µg/ml ed oltre, in assenza di attivazione metabolica.

I test in vivo (micronucleo, scambio dei cromatidi cellulari, sintesi del DNA non programmato, test letale dominante) non hanno evidenziato alcun potenziale genotossico.

Potenziale fototossico

Studi sul topo dopo somministrazione orale o endovenosa hanno evidenziato una attività fototossica solo a dosi molto elevate. La levofloxacina non mostra potenziale attività genotossica nei test di fotomutagenesi mentre riduce lo sviluppo dei tumori nei test di fotocarcinogenesi.

Potenziale cancerogeno

Nessuna indicazione su una potenziale carcinogenicità è stata osservata negli studi sul ratto trattato a dosi di 0, 10, 30 e 100 mg/kg/die per due anni.

Tossicità per le articolazioni

Come per gli altri fluorochinoloni, la levofloxacina ha evidenziato alcuni effetti sulle cartilagini (bolle e cavità) in ratti e cani, soprattutto nell’animale giovane.

06.2 Incompatibilità

Indice

Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei

Nucleo della compressa: Cellulosa microcristallina, Idrossipropilcellulosa, Crospovidone, Magnesio stearato.

Rivestimento con film: Ipromellosa,

FD&C Blu 2 Indigo carmine – lacca alluminio (E132) FD&C Giallo 6 Giallo tramonto – lacca alluminio (E110) Ferro ossido rosso (E172),

Macrogol 4000, Titanio diossido (E171), Ferro ossido giallo.

06.3 Periodo di validità

Indice

Non pertinente.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

Indice

4 anni.

06.5 Natura e contenuto della confezione

Indice

Tenere il blister nella scatola per proteggere dalla luce.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

Indice

Blister trasparente in PVC/PE/PVDC/Alluminio in una scatola di cartone Confezioni da 1, 5, 7 o 10 compresse.

E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

Indice

Una linea di frattura consente di adattare la dose nei pazienti con compromissione renale.

Il prodotto non utilizzato o il materiale di scarto deve essere smaltito secondo le normative locali.

TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

MAGIS FARMACEUTICI Srl – Via Gian Battista Cacciamali, 34- 25125 BRESCIA

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

Indice

“500 mg compresse rivestite con film” 1 compressa in blister PVC/PE/PVDC/Al –

Esula dallaAcoImCpet0en4za0d3e6ll’2AI0FA5o5gni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei

“500 mg compresse rivestite con film” 5 compresse in blister PVC/PE/PVDC/Al – AIC 040362067

“500 mg compresse rivestite con film” 7 compresse in blister PVC/PE/PVDC/Al – AIC 040362079

“500 mg compresse rivestite con film” 10 compresse in blister PVC/PE/PVDC/Al – AIC 040362081

Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

Indice

Ottobre 2011

10.0 Data di revisione del testo

Indice

10/06/2016