Anzemet Compresse: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Anzemet Compresse

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Anzemet Compresse: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)

 

01.0 Denominazione del medicinale

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ANZEMET COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Anzemet 50: dolasetron 37 mg (sotto forma di sale mesilato 50 mg)

Anzemet 200: dolasetron 148 mg (sotto forma di sale mesilato 200 mg)

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

 

03.0 Forma farmaceutica

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Compresse rivestite con film.

Anzemet 50: Le compresse sono rotonde e contrassegnate dal marchio del prodotto

Anzemet 200: Le compresse sono ovali, color rosa scuro e contrassegnate dal marchio del prodotto

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Prevenzione e trattamento della nausea e del vomito nei pazienti che ricevono un ciclo iniziale o cicli ripetuti di chemioterapia antiblastica (ivi incluso il cisplatino a dosi elevate).

Prevenzione di nausea e vomito post-operatori in pazienti ad alto rischio, come nella chirurgia ginecologica intraddominale o con all’anamnesi una storia di nausea e vomito post-operatori.

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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EMESI INDOTTE DA CHEMIOTERAPIA ANTIBLASTICA

Adulti

Per la prevenzione della nausea e del vomito nei pazienti in trattamento con chemioterapia antiblastica emetizzante, si consiglia una dose singola di 200 mg sotto forma di Anzemet compresse circa un’ora prima di ciascun trattamento chemioterapico. Per la prevenzione di nausea e vomito ritardati dopo la fine del ciclo chemioterapico, è consigliata una dose singola giornaliera di 200 mg sotto forma di Anzemet compresse. Anzemet IV o compresse può essere somministrato per un massimo di 4 giorni consecutivi in relazione ad un singolo ciclo chemioterapico.

L’efficacia di Anzemet compresse nel controllo di nausea e vomito può essere incrementata dalla somministrazione concomitante di corticosteroidi.

Bambini

L’uso di Anzemet è controindicato nei bambini (vedere i paragrafi 4.3 e 4.4)

Anziani

I dati ottenuti in pazienti ed in volontari sani indicano che la farmacocinetica di Anzemet e del suo metabolita attivo non si modifica nei pazienti aventi 65 anni di età e più e che pertanto non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio.

Pazienti con insufficienza renale

Nei pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina <10 ml/min) i livelli plasmatici del metabolita attivo sono aumentati in seguito a somministrazione sia per via orale che per via endovenosa. Non è richiesto alcun aggiustamento del dosaggio.

È possibile che una modesta percentuale di pazienti con compromissione della funzionalità renale metabolizzi scarsamente Anzemet e che i livelli plasmatici in questi pazienti siano conseguentemente più elevati.

Pazienti con insufficienza epatica

Nei pazienti con insufficienza epatica grave (classe di Child-Pugh B o C) i livelli plasmatici del metabolita attivo sono aumentati dopo somministrazione per via orale, ma inalterati in seguito a somministrazione per via endovenosa. Non è richiesto alcun aggiustamento del dosaggio.

NAUSEA E VOMITO POST-OPERATORI

Adulti

Per la prevenzione di nausea e vomito post-operatori è consigliata una singola somministrazione di 50 mg sotto forma di Anzemet compresse prima della induzione della anestesia.

Bambini

L’uso di Anzemet è controindicato nei bambini (vedere i paragrafi 4.3 e 4.4)

Anziani

I dati ottenuti in pazienti ed in volontari sani indicano che la farmacocinetica di Anzemet e del suo metabolita attivo non si modifica nei pazienti aventi 65 anni di età e più e che pertanto non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio.

Pazienti con insufficienza renale

Nei pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina < 10 ml/min) i livelli plasmatici del metabolita attivo di Anzemet sono aumentati in seguito a somministrazione sia per via orale che per via endovenosa. Non è richiesto alcun aggiustamento del dosaggio.

È possibile che una modesta percentuale di pazienti con compromissione della funzionalità renale metabolizzi scarsamente Anzemet e che i livelli plasmatici in questi pazienti siano conseguentemente più elevati.

Pazienti con insufficienza epatica

Nei pazienti con insufficienza epatica grave (classe di Child-Pugh B o C) i livelli plasmatici del metabolita attivo sono aumentati dopo somministrazione per via orale, ma inalterati in seguito a somministrazione per via endovenosa. Non è richiesto alcun aggiustamento del dosaggio.

 

04.3 Controindicazioni

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L’uso di Anzemet è controindicato in bambini e adolescenti sotto i 18 anni di età (vedere paragrafo 4.4).

Non devono essere trattati con Anzemet pazienti con un intervallo QTc marcatamente prolungato (per esempio, in associazione con un prolungamento dell’intervallo QT di tipo congenito), pazienti con blocco atrioventricolare di grado II o III e pazienti in trattamento concomitante con antiaritmici di classe I e III.

Non ci sono in tali pazienti informazioni sufficienti sugli effetti di Anzemet sull’elettrocardiogramma per asserire che il prodotto possa essere somministrato con sicurezza in tali circostanze.

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Gli antagonisti dei recettori 5-HT3, incluso Anzemet, hanno mostrato causare prolungamenti dell’intervallo elettrocardiografico, incluso l’intervallo QTc.

L’uso di antagonisti dei recettori 5-HT3 e di altri farmaci che prolungano gli intervalli elettrocardiografici richiede una particolare cautela nei pazienti che presentano un allungamento preesistente degli intervalli relativi alla conduzione cardiaca, con particolare riferimento all’intervallo QTc, nei pazienti con disturbi elettrolitici significativi, con blocco di branca o con malattie cardiache di base, come l’insufficienza cardiaca congestizia. Vedere paragrafi 4.3 e 4.8.

Sono molto frequenti modifiche significative dei tracciati elettrocardiografici in bambini ed adolescenti.

Ci sono dati a riprova del fatto che tali modifiche dell’intervallo QTc sono più evidenti nei bambini che negli adulti.

Sono stati segnalati, in bambini ed adolescenti, singoli casi di aritmia sopraventricolare e ventricolare prolungata, arresto cardiaco e infarto del miocardio.

L’uso di dolasetron in bambini ed adolescenti è quindi controindicato (vedere paragrafo 4.3).

In pazienti che hanno ricevuto altri antagonisti selettivi dei recettori 5-HT3 sono state riscontrate reazioni di ipersensibilità crociata. Nonostante che reazioni di ipersensibilità crociata non siano ancora state riportate con dolasetron mesilato, i pazienti nei quali si siano verificate reazioni di ipersensibilità con altri antagonisti dei recettori 5-HT3 devono essere attentamente monitorati dopo somministrazione di Anzemet.

I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, con deficit di Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere il medicinale.

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Il potenziale di interazioni clinicamente significative di Anzemet e del suo metabolita con altri farmaci appare essere basso per i farmaci comunemente usati in chemioterapia o in chirurgia, dato che il metabolita attivo è eliminato per molteplici vie. L’inibizione o l’induzione del citocromo P450 non causa alterazioni rilevanti nella clearance di Anzemet come dimostrato dalla somministrazione concomitante di cimetidina per 7 giorni (le concentrazioni del picco plasmatico e l’esposizione sistemica del metabolita attivo sono aumentati del 15% e del 24%, rispettivamente) e dalla somministrazione concomitante di rifampicina per 7 giorni (le concentrazioni del picco plasmatico e l’esposizione sistemica del metabolita sono diminuiti del 17% e del 28%, rispettivamente).

L’efficacia di Anzemet può essere aumentata dalla somministrazione concomitante di desametasone.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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Non vi è alcuna esperienza nell’uomo. Anzemet compresse non deve essere prescritto in gravidanza a meno che il medico ritenga che il beneficio atteso per la paziente superi il potenziale rischio per il feto.

Il dolasetron mesilato non ha esplicato effetti teratogeni nell’animale da esperimento e non ha influenzato negativamente né la fertilità maschile e femminile, nè lo sviluppo perinatale e postnatale della prole.

Non è noto se Anzemet compresse o i suoi metaboliti vengano escreti nel latte materno. Pertanto Anzemet non deve essere usato durante l’allattamento al seno.

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Non è noto alcun effetto.

 

04.8 Effetti indesiderati

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Gli effetti indesiderati più frequentemente riferiti da pazienti oncologici trattati con Anzemet nell’ambito di studi a dose singola sono stati cefalea (21,9%), diarrea (9,9%), tachicardia (3,3%), febbre (3,2%) e affaticamento (3,2%); tali eventi sono stati osservati con la medesima frequenza in pazienti trattati con altri antagonisti dei recettori 5-HT3.

In uno studio in cui Anzemet è stato somministrato a pazienti oncologici per sette giorni consecutivi gli effetti indesiderati più frequenti sono stati i seguenti: cefalea (43,7%), stipsi (32,1%), affaticamento (24,2%), disturbi del sonno (16,9%), dispepsia (16,3%), diarrea (16,3%), dolore addominale (15,7%), capogiro (14,0%), sonnolenza (12,0%), vampate (11,4%), dolore (11,4%), anoressia (10,8%), alterazione del gusto (8,7%), tremori/brividi (7,9%) e flatulenza (6,1%); tali eventi sono stati osservati con la medesima frequenza in pazienti trattati con altri antagonisti dei recettori 5-HT3.

Gli effetti indesiderati riferiti con maggior frequenza dai pazienti chirurgici trattati con Anzemet nell’ambito di studi a dose singola sono stati bradicardia (10,0%), cefalea (8,3%), alterazioni della onda T (4,6%) e capogiro (4,0%); la frequenza di tali manifestazioni è stata simile con il placebo.

In tutte le sperimentazioni cliniche con Anzemet è stata osservata ipotensione nell’1,9% dei pazienti trattati con dolasetron; la frequenza di tale manifestazione è stata simile con il placebo o con un confronto attivo. Allo stesso modo, sono stati segnalati casi sporadici e asintomatici di innalzamento temporaneo dei livelli di transaminasi nel siero. Inoltre, sono stati segnalati raramente (< 0,1%) casi di ostruzione intestinale, pancreatite, ittero, crisi epilettiche, aritmie cardiache, broncospasmo, bradicardia grave ed edema. Il rapporto causale con Anzemet non è stato stabilito.

Possono verificarsi alterazioni elettrocardiografiche reversibili (prolungamento degli intervalli PR e QTc, allargamento del complesso QRS), la cui entità e frequenza sono correlate ai livelli ematici del metabolita attivo. Esse regrediscono con la diminuzione dei livelli ematici. Alcuni pazienti possono presentare un prolungamento degli intervalli sopracitati per 24 ore ed oltre. Tale prolungamento può avere delle conseguenze a livello cardiovascolare, ivi inclusi blocco AV ed aritmie, peraltro riferiti raramente.

In pazienti trattati con la forma endovenosa, sono stati segnalati casi molto rari di tachicardia a complessi larghi o tachicardia ventricolare e di fibrillazione ventricolare/arresto cardiaco.

Come con altri antagonisti dei recettori 5-HT3, ci sono state segnalazioni di reazioni di ipersensibilità quali rash, prurito, orticaria, broncospasmo e segnalazioni molto rare di angioedema ed anafilassi. Vedere paragrafo 4.4.

 

04.9 Sovradosaggio

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Non vi è alcun antidoto specifico contro Anzemet. Nei casi di sospetto sovradosaggio dovrà essere somministrato un appropriato trattamento sintomatico e di supporto nell’ambito di un atteggiamento di attesa. Se indicato dal punto di vista clinico, il paziente deve essere sottoposto a monitoraggio cardiaco.

Sono state riportate ipotensione grave e vertigini subito dopo infusione endovenosa di 13 mg/kg: dopo due ore dall’infusione all’elettrocardiogramma è stato registrato un ritmo sinusale regolare con prolungamento degli intervalli PR, QRS e QTc. Per informazioni sul prolungamento asintomatico degli intervalli ECG, vedere paragrafo 4.8. Un bambino a cui erano stati somministrati 6 mg/kg per via orale non ha manifestato alcun sintomo e non si è resa necessaria alcuna terapia.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: antagonisti della serotonina (5-HT3),

Codice ATC: A04A A04.

Il dolasetron mesilato ed il suo metabolita principale sono antagonisti selettivi dei recettori serotoninergici 5-HT3. L’esatto meccanismo di azione alla base della attività antiemetica non è conosciuto. I recettori serotoninergici 5-HT3 sono localizzati sulle terminazioni nervose periferiche del nervo vago, nonché nel sistema nervoso centrale in corrispondenza della zona chemorecettrice scatenante dell’area postrema. Si ritiene che gli agenti chemioterapici inducano nausea e vomito mediante il rilascio di serotonina dalle cellule enterocromaffini dell’intestino tenue e che la serotonina liberata attivi i recettori 5-HT3 localizzati sulle vie efferenti vagali, stimolando il riflesso del vomito. L’effetto di Anzemet nel controllo di nausea e vomito indotti da terapia antineoplastica è dovuto all’antagonismo dei recettori 5-HT3 sui neuroni localizzati a livello periferico e/o centrale.

I meccanismi di azione nel controllo di nausea e vomito post-operatori non sono noti, ma è possibile che vi siano delle modalità in comune con quelli alla base della attività antiemetica nella nausea e nel vomito indotti da terapia antineoplastica.

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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a) Caratteristiche generali del principio attivo

Il dolasetron mesilato viene rapidamente (t½ < 10 minuti) e completamente metabolizzato. Si forma un metabolita attivo che viene ampiamente distribuito nel corpo con un volume apparente di distribuzione pari a 5,0-7,9 l/kg. Il legame del metabolita attivo alle proteine plasmatiche è di circa 69-77%.

La biodisponibilità assoluta di una soluzione per uso orale è di circa il 75%.

Il metabolita attivo viene escreto per via renale (circa il 30%) e mediante metabolizzazione, principalmente glucuronidazione e idrossilazione.

Nell’uomo il t ½ del metabolita attivo è di 7-9 ore. La farmacocinetica del metabolita attivo è lineare a tutte le dosi terapeutiche.

b) Caratteristiche nel paziente

La farmacocinetica del metabolita attivo è simile nei pazienti oncologici, negli anziani e nei volontari sani di entrambi i sessi.

Nei pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina < 10 ml/min), i picchi plasmatici del metabolita ottenuti dopo somministrazione di Anzemet per via endovenosa o per via orale sono aumentati rispettivamente del 17% o del 34%, e l’esposizione sistemica è approssimativamente raddoppiata.

Nei pazienti con grave compromissione della funzionalità epatica (Classe Child-Pugh B o C) i picchi plasmatici del metabolita dopo somministrazione orale sono aumentati del 18%, mentre l’esposizione sistemica aumenta del 66%. In questa popolazione di pazienti l’esposizione sistemica ad Anzemet dopo somministrazione endovenosa non è alterata.

Nei soggetti che metabolizzano scarsamente la sparteina/la debrisochina, il picco plasmatico del metabolita rimane inalterato, mentre l’esposizione sistemica è aumentata fino ad essere raddoppiata.

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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La somministrazione giornaliera ripetuta di dolasetron mesilato per via orale al ratto ed al cane ha determinato effetti sul SNC a concentrazioni plasmatiche comprese nel range del picco plasmatico nell’uomo trattato con la dose massima consigliata per via orale (200 mg). La frequenza di effetti simili nell’uomo non è stata superiore a quanto riferito con il controllo positivo o del placebo.

Sono state osservate convulsioni in seguito a somministrazione ripetuta per via orale nel ratto (75 mg/kg/die) e nel cane (10 mg/kg b.i.d.) associate a concentrazioni plasmatiche pari o superiori rispettivamente a 7 e 1,2 volte il picco plasmatico rilevato nell’uomo dopo la somministrazione della massima dose terapeutica consigliata (200 mg). Sono state osservate convulsioni anche in seguito alla somministrazione di dosi singole per via orale pari a 525 e 700 mg/kg rispettivamente nel topo e nel ratto.

Il dolasetron mesilato non ha presentato attività mutagena nell’ambito di una serie di prove di mutagenesi condotte sia in vitro che in vivo, ivi inclusa la prova con il micronucleo di topo. I tumori rilevati in uno studio di carcinogenesi nel topo trattato per via orale ad alte dosi non furono considerati rilevanti per il breve periodo di trattamento clinico.

A concentrazioni micromolari, dolasetron ed il suo metabolita MDL 74.156, così come altri antagonisti dei recettori 5-HT3, hanno bloccato i canali per gli ioni Na e HERG K nelle cellule cardiache umane clonate.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Cuore della compressa:

lattosio

amido pregelatinizzato

sodio carbossimetilcellulosa

magnesio stearato

Rivestimento della compressa:

Il rivestimento filmato rosa Opadry contiene:

metilidrossipropilcellulosa

polietilenglicole

polisorbato 80

titanio biossido (E171)

ferro ossido rosso (E172)

Lucidatura:

cera carnauba

cera d’api bianca

Inchiostro di stampa:

ammonio idrossido, butanolo, glicole etilenico monoetiletere, lecitina, glicole propilenico, vernice farmaceutica, ferro ossido nero sintetico (E 172), SDA-3A alcol.

 

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

 

06.3 Periodo di validità

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3 anni

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Le compresse sono confezionate in un blister di PVC/PVDC e fogli di alluminio contenuto in una scatola di cartone.

Compresse rivestite con film da 50 mg:

Confezioni da 3, 6 compresse

Compresse rivestite con film da 200 mg:

Confezioni da 3, 6 compresse, 30 compresse (uso ospedaliero), 10×3 compresse (le scatole che contengono 3 compresse sono legate da una pellicola trasparente).

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Nessuna istruzione particolare.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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sanofi-aventis S.p.A.

Viale Luigi Bodio 37/b

20158 Milano

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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ANZEMET 50 – 3 compresse rivestite con film – A.I.C. 033108034/M

ANZEMET 200 – 3 compresse rivestite con film – A.I.C. 033108046/M

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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22 Luglio 1997/ 26 Settembre 2006

 

10.0 Data di revisione del testo

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Novembre 2008

FARMACI EQUIVALENTI (stesso principio attivo)

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