bicalutamide fidia 150 mg cp riv film 28 cp: Scheda Tecnica

bicalutamide fidia 150 mg cp riv film 28 cp

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

bicalutamide fidia 150 mg cp riv film 28 cp: ultimo aggiornamento pagina: 14/11/2020 (Fonte: A.I.FA.)

Se sei un paziente, consulta anche il Foglietto Illustrativo (Bugiardino) di bicalutamide fidia 150 mg cp riv film 28 cp

01.0 Denominazione del medicinale

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BICALUTAMIDE FIDIA 150 mg compresse rivestite con film

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni compressa contiene:

Principio attivo: bicalutamide 150 mg

Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1

03.0 Forma farmaceutica

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Compresse rivestite con film

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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BICALUTAMIDE FIDIA 150 mg è indicato in monoterapia o come adiuvante alla prostatectomia radicale o alla radioterapia in pazienti affetti da carcinoma della prostata localmente avanzato ad alto rischio di progressione della malattia (vedere paragrafo 5.1).

Trattamento in monoterapia di pazienti affetti da carcinoma della prostata metastatico, per i quali la castrazione chirurgica o farmacologica non è indicata o non è accettabile.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Adulti di sesso maschile, compresi gli anziani

Una compressa da 150 mg una volta al giorno

Pazienti affetti da insufficienza renale: non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio.

Pazienti affetti da insufficienza epatica: non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio nei pazienti con insufficienza epatica lieve. Occorre particolare cautela nei pazienti con insufficienza epatica moderata o grave (vedere paragrafo 4.4).

04.3 Controindicazioni

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BICALUTAMIDE FIDIA 150 mg è controindicato nelle donne e nei bambini.

BICALUTAMIDE FIDIA 150 mg non deve essere somministrato ai pazienti che hanno mostrato reazioni d’ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti del prodotto.

La somministrazione concomitante di terfenadina, astemizolo e cisapride con bicalutamide è controindicata (vedere 4.5 Interazioni con altri farmaci e altre forme d’interazione).

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Bicalutamide 150 mg è ampiamente metabolizzato a livello epatico. I dati clinici indicano che la sua eliminazione può risultare rallentata nei soggetti affetti da insufficienza epatica grave; e questo potrebbe portare ad un aumentato accumulo di farmaco. Pertanto, bicalutamide deve essere usata con cautela in pazienti con insufficienza epatica da moderata a grave.

In considerazione della possibilità di cambiamenti della funzionalità epatica sono consigliabili controlli periodici. Ci si aspetta che la maggioranza dei cambiamenti si verifichi entro i primi 6 mesi di terapia con bicalutamide.

Raramente con bicalutamide 150 mg sono state osservate gravi alterazioni epatiche ed insufficienza epatica (vedere 4.8 Effetti indesiderati); in tali casi la terapia con BICALUTAMIDE FIDIA 150 mg deve essere interrotta.

Nei pazienti che presentano una progressione obiettiva di malattia insieme ad elevati livelli di PSA, si deve prendere in considerazione l’interruzione della terapia con BICALUTAMIDE FIDIA.

La bicalutamide è un inibitore del citocromo P450 (CYP 3A4), si raccomanda pertanto cautela quando somministrata in concomitanza a farmaci metabolizzati prevalentemente dal CYP 3A4 (vedere 4.3 Controindicazioni e 4.5 Interazioni con altri farmaci e altre forme d’interazione).

I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficienza di Lapp-lattasi o di malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo farmaco.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Negli studi in vitro è stato dimostrato che l’enantiomero-R di bicalutamide è un inibitore del CYP3A4 ed ha minori effetti inibitori sull’ attività del CYP2C9, 2C19 e 2D6.

Sebbene gli studi clinici che hanno utilizzato antipirina come marcatore di attività del citocromo P450 (CYP) non abbiano mostrato alcuna evidenza di potenziale interazione con bicalutamide, l’esposizione media al midazolam (AUC) è aumentata fino all’80%, dopo la somministrazione concomitante di bicalutamide per 28 giorni. Per i farmaci con un indice terapeutico stretto, un simile aumento potrebbe essere rilevante. Di conseguenza, l’uso concomitante di terfenadina, astemizolo e cisapride è controindicato (vedere 4.3 Controindicazioni) ed è necessaria cautela quando si somministra bicalutamide in concomitanza a composti quali ciclosporina e bloccanti del canale del calcio. Per questi farmaci può essere necessaria una riduzione del dosaggio, in particolare in caso di effetti potenziati o avversi. Per la ciclosporina, si raccomanda di controllare strettamente le concentrazioni plasmatiche e le condizioni cliniche dopo l’inizio o l’interruzione della terapia con BICALUTAMIDE FIDIA.

Quando si prescrive bicalutamide con altri farmaci che possono inibire l’ossidazione del farmaco, ad esempio cimetidina e ketoconazolo. In teoria, ciò potrebbe dar luogo ad un aumento delle concentrazioni plasmatiche di bicalutamide che teoricamente potrebbero portare ad un aumento degli effetti collaterali.

Negli studi in vitro è stato dimostrato che bicalutamide è in grado di spostare la warfarina, anticoagulante cumarinico, dal legame con le proteine. Pertanto, qualora il trattamento con BICALUTAMIDE FIDIA 150 mg venga iniziato in pazienti che stanno già assumendo anticoagulanti cumarinici, si raccomanda di controllare attentamente il tempo di protrombina.

04.6 Gravidanza e allattamento

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BICALUTAMIDE FIDIA 150 mg è controindicato nelle donne e non deve essere somministrato in gravidanza e durante l’allattamento.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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E’ improbabile che BICALUTAMIDE FIDIA 150 mg di per sé influisca sulla capacità di guidare veicoli o sull’uso di macchinari.

Tuttavia, si deve notare che occasionalmente si può manifestare sonnolenza. I pazienti che presentano tale effetto devono prestare cautela.

04.8 Effetti indesiderati

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In questo paragrafo gli effetti indesiderati sono definiti come segue: Molto comuni (≥ 1/10), Comuni (≥ 1/100 a < 1/10), Non comuni (≥ 1/1.000 a < 1/100); Rari (≥ 1/10.000 a  1/1.000); Molto rari ( 1/10.000); Non noti (non possono essere stimati dai dati disponibili).

Tabella 1 Frequenza delle reazioni avverse

Classificazione per organi e sistemi Frequenza Bicalutamide 150 mg in monoterapia
Patologie del sistema
emolinfopoietico
Comuni Anemia
Disturbi del sistema
immunitario
Non comuni Ipersensibilità, angioedema, e orticaria
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Comuni Diminuzione dell’appetito
Disturbi psichiatrici Comuni Diminuzione della libido
Depressione
Patologie del sistema nervoso Comuni Capogiri, sonnolenza
Patologie vascolari Comuni Vampate di calore
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comuni Malattia interstiziale
polmonare d .
Sono stati riportati esiti fatali.
Patologie gastrointestinali Comuni Dolore addominale,
costipazione, dispepsia, flatulenza, nausea
Patologie epatobiliari Comuni
Rari
Epatossicità, ittero, ipertransaminasemiaa
Insufficienza epaticab.
Sono stati riportati esiti fatali.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Molto comuni
Comuni
Eruzione cutanea
Alopecia, Irsutismo/ricrescita dei capelli, Secchezza cutanea, Prurito
Patologie renali e urinarie Comuni Ematuria
Patologie dell’ apparato riproduttivo e della mammella Molto comuni
Comuni
Ginecomastia e tensione mammariac
Disfunzione erettile
Molto comuni Astenia
Patologie sistemiche e
condizioni relative
alla sede di
somministrazione Comuni Dolore toracico, Edema
Esami diagnostici Comuni Peso aumentato

Le alterazioni a livello epatico sono raramente gravi e sono frequentemente di natura transitoria; si risolvono o migliorano con il proseguire della terapia o a seguito della sua interruzione.

Elencata come reazione avversa al farmaco a seguito della revisione di dati di post-commercializzazione. La frequenza è stata determinata in base all’incidenza dei casi di insufficienza epatica riportati in pazienti in trattamento con bicalutamide 150 mg nel braccio in aperto degli studi EPC.

Nella maggior parte dei pazienti che assumono bicalutamide 150 mg in monoterapia si verifica ginecomastia e/o dolore mammario. Negli studi questi sintomi sono considerati essere gravi fino al 5% dei pazienti. La ginecomastia può non risolversi spontaneamente a seguito d’interruzione della terapia, particolarmente dopo un trattamento prolungato.

Elencata come reazione avversa al farmaco a seguito della revisione di dati di post-commercializzazione. La frequenza è stata determinata in base all’incidenza dei casi di polmonite interstiziale riportati in pazienti nel periodo di trattamento randomizzato negli studi EPC con bicalutamide 150 mg.

04.9 Sovradosaggio

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Non c’è esperienza di sovradosaggio nell’uomo. Non esiste un antidoto specifico ed il trattamento deve essere sintomatico. La dialisi può non essere d’aiuto in quanto BICALUTAMIDE FIDIA 150 mg è altamente legato alle proteine plasmatiche e non si recupera immodificato nelle urine. Sono indicate misure di supporto generali, incluso il monitoraggio frequente dei segni vitali.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: antiandrogeni Codice ATC: L02BB03

Bicalutamide è un antiandrogeno non steroideo, privo di altra attività endocrina. Si lega ai recettori per gli androgeni senza attivarne l’espressione genica, e in questo modo inibisce lo stimolo androgenico. La regressione dei tumori prostatici deriva da questa inibizione. Clinicamente l’interruzione del trattamento con bicalutamide può determinare in alcuni pazienti la sindrome da sospensione di antiandrogeno.

Bicalutamide è un racemo, la cui attività antiandrogena è quasi esclusivamente dovuta all’enantiomero-( R ). Bicalutamide 150 mg è stato valutato come trattamento di pazienti affetti da carcinoma della prostata localizzato (T1-T2, N0 o NX, M0) o localmente avanzato (T3–T4, qualsiasi N, M0; T1-T2, N+, M0) non metastatico in un’analisi congiunta di 3 studi controllati verso placebo in doppio cieco su 8113 pazienti, nei quali il farmaco è stato somministrato come terapia ormonale di prima scelta o come trattamento adiuvante alla prostatectomia radicale o alla radioterapia, (principalmente esterna). A 9,7 anni di follow up mediano, il 36,6% e il 38,17% di tutti i pazienti trattati rispettivamente con bicalutamide 150 mg e con placebo, hanno mostrato progressione obiettiva della malattia.

Una riduzione del rischio di progressione obiettiva della malattia è stata osservata nella maggior parte dei gruppi di pazienti, ma è stata più evidente in quelli con il più alto rischio di progressione della malattia.

Pertanto, i medici possono decidere che la strategia medica ottimale per un paziente con un basso rischio di progressione della malattia, particolarmente nel contesto di terapia adiuvante a seguito di prostatectomia radicale, possa essere quella di rimandare la terapia ormonale fino alla comparsa di segnali di progressione della malattia.

Non è stata osservata alcuna differenza nella sopravvivenza globale al follow up mediano di 9,7 anni con il 31,4% di mortalità (HR= 1,01; 95% IC 0,94-1,09). Tuttavia, alcuni andamenti sono stati evidenziati in analisi esploratorie di sottogruppi.

I dati di sopravvivenza libera da progressione e di sopravvivenza globale nel tempo basate sulle stime di Kaplan-Meier per i pazienti con malattia localmente avanzata sono riportati nelle tabelle qui di seguito:

Tabella 1 Rapporto tra pazienti con malattia localmente avanzata in progressione di malattia nel tempo per sottogruppo di terapia

Popolazione analizzata

Braccio di Trattamento

Eventi (%) a 3 anni

Eventi (%) a 5 anni

Eventi (%) a 7 anni

Eventi (%) a 10 anni

Bicalutamide
Vigile 19,7%
36,3% 52,1% 73,2%
attesa (n=657) placebo 39,8% 59,7% 70,7% 79,1%
Bicalutamide
Radioterapia (n=305) 13,9%
33,0% 42,1% 62,7%
placebo 30,7% 49,4% 58,6% 72,2%
Bicalutamide
Prostatectomia 7,5%
14,4% 19,8% 29,9%
radicale (n=1719) placebo 11,7% 19,4% 23,2% 30,9%

150mg

150mg

150mg

Popolazione analizzata Braccio di Trattamento Eventi (%) a 3 anni Eventi (%) a 5 anni Eventi (%) a 7 anni Eventi (%) a 10 anni
Bicalutamide
Vigile
attesa (n=657) placebo
14,2%
17,0%
29,4%
36,4%
42,2%
53,7%
65,0%
67,5%
Bicalutamide
Radioterapia
(n=305)
placebo
8,2%
12,6%
20,9%
23,1%
30,0%
38,1%
48,5%
53,3%
Bicalutamide
Prostatectomia
4,6% 10,0% 14,6% 22,4%
radicale (n=1719) placebo 4,2% 8,7% 12,6% 20,2%

Tabella 2 Sopravvivenza globale nella malattia localmente avanzata per sottogruppo di terapia

150mg

150mg

150mg

Nei pazienti con malattia localizzata trattati con bicalutamide 150 mg in monoterapia, non vi è stata una differenza significativa nella sopravvivenza libera da progressione. In questi pazienti che avrebbero potuto essere altrimenti seguiti con vigile attesa, vi è stata inoltre una tendenza verso una ridotta sopravvivenza confrontata con i pazienti trattati con placebo (HR= 1,15; 95% IC 1,00-1,32). In base a ciò, il profilo rischio- beneficio per l’uso di bicalutamide 150 mg non viene considerato favorevole nei pazienti con malattia localizzata.

Inoltre, l’efficacia di bicalutamide 150 mg per il trattamento di pazienti affetti da carcinoma della prostata non metastatico localmente avanzato come terapia ormonale di prima scelta è stata dimostrata anche nel corso di precedenti studi clinici. L’ analisi congiunta di due studi clinici che hanno coinvolto 480 pazienti, precedentemente non trattati, affetti da carcinoma della prostata non metastatico (M0), localmente avanzato, non ha evidenziato alcuna differenza statisticamente significativa tra bicalutamide 150 mg e la castrazione in termini di sopravvivenza (p =0,699) o di tempo alla progressione (p=0,107). Per quanto riguarda la qualità della vita, nei pazienti per cui i dati erano disponibili, è stata osservata una tendenza complessiva in favore di bicalutamide 150 mg, con vantaggi statisticamente significativi per quanto riguarda l’ interesse sessuale (p=0,029) e la capacità fisica (p=0,046).

La stessa analisi sui dati relativi a 805 pazienti con malattia metastatica (M1), precedentemente non trattati, ha evidenziato che la sopravvivenza dei pazienti trattati con bicalutamide 150 mg era inferiore a quella dei pazienti trattati con la castrazione (p=0,0246), sebbene la differenza stimata in termini di tempo al decesso era solo di 42 giorni (6 settimane). L’ analisi della risposta soggettiva ha dimostrato un vantaggio significativo in favore di bicalutamide che ha determinato un miglior controllo dei sintomi rispetto alla castrazione (p=0,046). Per quanto riguarda la qualità della vita, nei pazienti per cui i dati erano disponibili, è stata osservata una tendenza complessiva in favore di bicalutamide 150 mg, con vantaggi statisticamente significativi per quanto riguarda l’ interesse sessuale (p=0,041) e la capacità fisica (p=0,032).

I risultati dell’ analisi congiunta di altri due studi clinici che hanno confrontato bicalutamide 150 mg in monoterapia al blocco androgenico completo hanno al contrario dimostrato una tendenza in termini di sopravvivenza a favore di bicalutamide 150 mg rispetto al blocco androgenico completo (p=0,37).

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Bicalutamide 150 mg è ben assorbito dopo somministrazione orale. Non c’è evidenza di alcun effetto, clinicamente rilevante, del cibo sulla sua biodisponibilità. L’enantiomero-(S) viene rapidamente eliminato rispetto all’enantiomero-(R); quest’ultimo ha un’emivita plasmatica di eliminazione pari a circa 1 settimana. Durante la somministrazione giornaliera di bicalutamide 150 mg, l’enantiomero-(R) si accumula circa 10 volte nel plasma come conseguenza della sua lunga emivita.

Durante la somministrazione di bicalutamide 150 mg vengono osservate concentrazioni plasmatiche allo stato di equilibrio dell’enantiomero-(R) pari a circa 22 mcg/ml. Allo stato di equilibrio l’enantiomero-(R), quello predominantemente attivo, rappresenta il 99% degli enantiomeri totali circolanti.

I parametri farmacocinetici dell’enantiomero-(R) non sono influenzati dall’età, dall’insufficienza renale o dall’insufficienza epatica lieve o moderata. Nei soggetti con insufficienza epatica grave è stato riscontrato che l’enantiomero-(R) viene eliminato più lentamente dal plasma.

Bicalutamide 150 mg è altamente legato alle proteine plasmatiche (racemato 96%, (R)-bicalutamide 99,6%) e viene quasi completamente metabolizzato (mediante ossidazione e glicuronidazione); i suoi metaboliti vengono eliminati per via renale e biliare circa in ugual misura.

In uno studio clinico la concentrazione media di R-bicalutamide nel liquido seminale di uomini trattati con bicalutamide 150 mg è risultata pari a 4,9mcg/ml. La quantità di bicalutamide potenzialmente trasmessa ad un partner femminile durante un rapporto è bassa ed è pari a circa 0,3mcg/Kg. Questa quantità è al di sotto di quella in grado di indurre cambiamenti nella prole di animali da laboratorio.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Bicalutamide 150 mg è un potente antiandrogeno e nell’animale è un induttore dell’enzima ossidasi a funzione mista. Nell’animale sono correlati a questa attività le modifiche degli organi bersaglio, incluso l’induzione di tumore.

L’induzione enzimatica non è stata osservata nell’uomo. Nessuno dei risultati dei test preclinici è considerato aver rilevanza nel trattamento di pazienti con carcinoma della prostata in fase avanzata.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Lattosio monoidrato, povidone, crospovidone, sodio laurilsolfato, magnesio stearato, ipromellosa, titanio diossido, macrogol 4000.

06.2 Incompatibilità

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Nessuna nota.

06.3 Periodo di validità

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2 anni.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Nessuna.

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Blister in PVC/PE/PVDC/Alluminio.

Confezione contenente 28 compresse rivestite con film da 150 mg.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Non è richiesta nessuna precauzione speciale.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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FIDIA Farmaceutici S.p.A. – Via Ponte della Fabbrica, 3/A – 35031 ABANO TERME (PD)

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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BICALUTAMIDE FIDIA 150 mg compresse rivestite con film – 28 compresse – AIC 038077020

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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21/11/2011

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: ———-