Cellcept 500 mg Compresse: Scheda Tecnica del Farmaco

Cellcept 500 mg Compresse - Micofenolato Mofetile - CellCept รจ indicato per la profilassi del rigetto acuto in pazienti che ricevono un allotrapianto renale, cardiaco o epatico in associazione con ...

Cellcept 500 mg Compresse

Cellcept 500 mg Compresse

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Cellcept 500 mg Compresse: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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CellCept 500 mg compresse rivestite con film

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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micofenolato mofetile. Per lโ€™elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

 

03.0 Forma farmaceutica

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Compresse rivestite con film (compresse) Compressa ovale color lavanda, incisa su un lato con la scritta โ€œCellCept 500โ€ e sull’altro lato โ€œRocheโ€.

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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CellCept รจ indicato per la profilassi del rigetto acuto in pazienti che ricevono un allotrapianto renale, cardiaco o epatico in associazione con ciclosporina e corticosteroidi.

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Il trattamento deve essere iniziato e continuato da specialisti adeguatamente qualificati nei trapianti. Posologia Utilizzo nel trapianto renale

Adulti

La somministrazione deve iniziare entro le prime 72 ore successive al trapianto. La dose raccomandata nei pazienti con trapianto renale รจ 1 g somministrato due volte al giorno (dose giornaliera 2 g).

Popolazione pediatrica di etร  compresa tra 2 e 18 anni

La dose raccomandata di micofenolato mofetile รจ di 600 mg/m2 somministrata per via orale due volte al giorno (fino ad un massimo di 2 g al giorno). Le compresse devono essere prescritte solamente a pazienti con una superficie corporea maggiore di 1,5 m2, ad una dose di 1 g due volte al giorno (dose giornaliera di 2 g). Poichรฉ alcune reazioni avverse si verificano con maggior frequenza in questo gruppo di etร  rispetto agli adulti (vedere paragrafo 4.8), puรฒ essere richiesta temporaneamente una riduzione della dose o unโ€™interruzione del trattamento; in questi casi bisogna tener conto dei fattori clinici rilevanti, compresa la gravitร  della reazione.

Popolazione pediatrica di etร  inferiore a 2 anni

Sono disponibili dati limitati di sicurezza ed efficacia in bambini con etร  inferiore a 2 anni. Questi dati sono insufficienti per fornire raccomandazioni posologiche; pertanto non รจ raccomandato lโ€™utilizzo del medicinale in questo gruppo di etร .

Utilizzo nel trapianto cardiaco

Adulti

La somministrazione deve iniziare entro i primi 5 giorni successivi al trapianto. La dose consigliata per i pazienti sottoposti a trapianto cardiaco รจ 1,5 g somministrati due volte al giorno (dose giornaliera 3 g).

Popolazione pediatrica

Non sono disponibili dati riguardanti pazienti pediatrici con trapianto cardiaco.

Utilizzo nel trapianto epatico

Adulti

CellCept per via endovenosa (e.v.) deve essere somministrato per i primi quattro giorni dopo il trapianto epatico; la somministrazione di CellCept orale inizierร  subito dopo, quando puรฒ essere tollerato. La dose orale consigliata per i pazienti sottoposti a trapianto epatico รจ 1,5 g somministrati due volte al giorno (dose giornaliera 3 g).

Popolazione pediatrica

Non sono disponibili dati riguardanti pazienti pediatrici con trapianto epatico.

Utilizzo in popolazioni speciali

Anziani

Per gli anziani รจ raccomandata la dose di 1 g somministrata 2 volte al giorno per i pazienti con trapianto renale e la dose di 1,5 g somministrata 2 volte al giorno per i pazienti con trapianto cardiaco o epatico.

Compromissione renale

Nei pazienti sottoposti a trapianto renale con compromissione renale cronica severa (filtrazione glomerulare < 25 mL/min/1,73 m2), ad eccezione dell’immediato periodo post-trapianto, si devono evitare dosi superiori a 1 g somministrato due volte al giorno. Il monitoraggio di questi pazienti deve essere accurato. Nei pazienti che presentano un ritardo nel funzionamento del rene dopo il trapianto non รจ necessario aggiustare la dose (vedere paragrafo 5.2). Non sono disponibili dati relativi a pazienti sottoposti a trapianto cardiaco o epatico con compromissione renale cronica severa.

Compromissione epatica severa

Non sono necessari aggiustamenti della dose per i pazienti con trapianto renale con severa malattia del parenchima epatico. Non sono disponibili dati relativi a pazienti sottoposti a trapianto cardiaco con severa malattia del parenchima epatico.

Trattamento durante episodi di rigetto

Lโ€™acido micofenolico (MPA) รจ il metabolita attivo del micofenolato mofetile. Il rigetto di trapianto renale non provoca mutamenti nella farmacocinetica dell’MPA; non sono necessarie riduzioni della dose o interruzioni della terapia con CellCept. Non ci sono motivi per lโ€™aggiustamento della dose di CellCept conseguentemente al rigetto del trapianto cardiaco. Non sono disponibili dati di farmacocinetica durante il rigetto di trapianto epatico.

Popolazione pediatrica

Non vi sono dati disponibili sul trattamento del primo rigetto o del rigetto refrattario nei pazienti pediatrici sottoposti a trapianto.

Modo di somministrazione

Per uso orale .

Precauzioni che devono essere prese prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale รˆ stato dimostrato che micofenolato mofetile esercita effetti teratogeni su ratti e conigli. Le compresse non devono pertanto essere rotte.

 

04.3 Controindicazioni

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CellCept non deve essere somministrato a pazienti con ipersensibilitร  al micofenolato mofetile, allโ€™acido micofenolico o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Sono state osservate reazioni di ipersensibilitร  a CellCept (vedere paragrafo 4.8).

CellCept non deve essere somministrato a donne in etร  fertile che non fanno uso di misure contraccettive altamente efficaci (vedere paragrafo 4.6).

Nelle donne in etร  fertile il trattamento con CellCept deve essere istituito soltanto in presenza dellโ€™esito di un test di gravidanza, in modo da escludere lโ€™uso involontario del medicinale durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.6).

CellCept non deve essere usato in gravidanza se non in mancanza di un trattamento alternativo adeguato per la prevenzione del rigetto di trapianto (vedere paragrafo 4.6).

CellCept non deve essere somministrato a donne che allattano con latte materno (vedere paragrafo 4.6).

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Neoplasie

I pazienti che ricevono una terapia immunosoppressiva di associazione in cui sia compreso CellCept sono maggiormente a rischio per quanto riguarda lo sviluppo di linfomi e di altri tumori maligni, soprattutto della pelle (vedere paragrafo 4.8). Il rischio sembra dipendere dall’intensitร  e dalla durata del trattamento, piรน che dall’uso di uno specifico prodotto. Come precauzione generale per minimizzare il rischio di tumore della pelle, lโ€™esposizione alla luce solare e ai raggi UV deve essere limitata tramite l’uso di indumenti protettivi e di creme solari ad alta protezione.

Infezioni

I pazienti trattati con immunosoppressori, compreso CellCept, sono a maggior rischio di infezioni opportunistiche (batteriche, fungine, virali e da protozoi), infezioni fatali e sepsi (vedere paragrafo 4.8). Tali infezioni includono la riattivazione di virus latenti, quali il virus dellโ€™epatite B o il virus dellโ€™epatite C e infezioni causate da poliomavirus (nefropatia associata a virus BK e leucoencefalopatia multifocale progressiva, PML, associata a virus John Cunningham, JC). Casi di epatite dovuti a riattivazione del virus dellโ€™epatite B o dellโ€™epatite C sono stati riportati in pazienti portatori trattati con immunosoppressori. Queste infezioni sono spesso correlate ad un elevato carico immunosoppressivo totale e possono portare a condizioni gravi o fatali che il medico deve considerare nella diagnosi differenziale dei pazienti immunodepressi con deterioramento della funzionalitร  renale o sintomi neurologici. Lโ€™acido micofenolico ha un effetto citostatico sui linfociti B e T, pertanto puรฒ verificarsi un incremento della gravitร  di COVID-19 e deve essere presa in considerazione una decisione clinica appropriata.

Ci sono state segnalazioni di ipogammaglobulinemia in associazione con infezioni ricorrenti in pazienti che hanno assunto CellCept in combinazione con altri immunosoppressori. In alcuni di questi casi, il passaggio da CellCept a un immunosoppressore alternativo ha determinato un ritorno a valori normali dei livelli delle IgG sieriche. Nei pazienti in terapia con CellCept che sviluppino infezioni ricorrenti si devono dosare le immunoglobuline sieriche. In caso di ipogammaglobulinemia prolungata clinicamente rilevante, va valutata una azione clinica appropriata tenendo in considerazione i potenti effetti citostatici che lโ€™acido micofenolico esercita sui linfociti B e T.

Sono state pubblicate segnalazioni di bronchiectasie in adulti e bambini che hanno assunto CellCept in combinazione con altri immunosoppressori. In alcuni di questi casi il passaggio da CellCept a un altro immunosoppressore ha comportato un miglioramento dei sintomi respiratori. Il rischio di bronchiectasie puรฒ essere collegato a ipogammaglobulinemia o a un effetto diretto sul polmone. Ci sono state anche delle segnalazioni isolate di malattia polmonare interstiziale e fibrosi polmonare, alcune delle quali ad esito fatale (vedere paragrafo 4.8). Si raccomanda di indagare i pazienti qualora sviluppino sintomi polmonari persistenti, quali tosse e dispnea.

Sistema emolinfopoietico e immunitario

I pazienti trattati con CellCept devono essere controllati per la neutropenia, che puรฒ essere collegata al CellCept stesso, a farmaci concomitanti, a infezioni virali o ad una combinazione di queste cause. I pazienti trattati con CellCept devono effettuare una conta ematologica completa ogni settimana nel primo mese di terapia, due volte al mese durante il secondo e il terzo mese e una volta al mese per il primo anno. In caso di sviluppo di neutropenia (conta assoluta dei neutrofili < 1,3 x 103/๏ญl), puรฒ essere opportuno interrompere o terminare CellCept.

In pazienti trattati con CellCept in associazione con altri farmaci immunosoppressivi sono stati segnalati casi di aplasia eritroide pura (Pure Red Cell Aplasia, PRCA). Il meccanismo con cui il micofenolato mofetile ha indotto la PRCA non รจ noto. La PRCA puรฒ risolversi con la riduzione della dose o con lโ€™interruzione della terapia con CellCept. Le modifiche al trattamento con CellCept nei pazienti trapiantati devono essere effettuate esclusivamente sotto unโ€™appropriata supervisione clinica al fine di minimizzare il rischio di rigetto (vedere paragrafo 4.8).

Si deve raccomandare ai pazienti trattati con CellCept di segnalare immediatamente qualsiasi evidenza di infezione, formazione di lividi o emorragia inattese o qualunque altra manifestazione di insufficienza midollare.

I pazienti devono essere informati che, durante il trattamento con CellCept, le vaccinazioni potrebbero essere meno efficaci, e che l’utilizzo di vaccini vivi attenuati deve essere evitato (vedere paragrafo 4.5). Puรฒ essere utile la vaccinazione antiinfluenzale. Per la vaccinazione antiinfluenzale si deve fare riferimento alle linee guida nazionali.

Apparato gastrointestinale

CellCept รจ stato associato ad unโ€™aumentata incidenza di eventi avversi del sistema digerente, inclusi casi infrequenti di ulcerazione del tratto gastrointestinale, emorragia e perforazione. CellCept deve essere somministrato con cautela nei pazienti con malattia grave attiva del sistema digerente.

CellCept รจ un inibitore dell’enzima Inosina Monofosfato Deidrogenasi (IMPDH). Deve esserne pertanto evitato l’utilizzo nei pazienti affetti da rare patologie ereditarie che comportano un deficit dell’enzima ipoxantina-guanina fosforibosil-transferasi (HGPRT), come la sindrome di Lesch-Nyhan e la sindrome di Kelley-Seegmiller.

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Occorre prestare cautela nel passaggio da una terapia di associazione contenente immunosoppressori che interferiscono con la circolazione enteroepatica di MPA (ad es. ciclosporina), ad altri trattamenti che non esercitano tale effetto (ad es. tacrolimus, sirolimus o belatacept) e viceversa poichรฉ il cambiamento di terapia potrebbe infatti determinare modifiche nellโ€™esposizione a MPA. I medicinali che interferiscono con la circolazione enteroepatica di MPA (ad es. colestiramina o antibiotici) devono essere usati con cautela poichรฉ potrebbero comportare una riduzione dei livelli plasmatici e dellโ€™efficacia di CellCept (vedere anche paragrafo 4.5). Nel passaggio da una terapia di associazione ad unโ€™altra (ad es. da ciclosporina a tacrolimus e viceversa) o per garantire adeguata immunosoppressione nei pazienti ad alto rischio immunologico (ad es. rischio di rigetto, trattamento con antibiotici, aggiunta o eliminazione di un medicinale interagente) puรฒ essere opportuno effettuare un monitoraggio terapeutico di MPA.

Si raccomanda di non somministrare CellCept in associazione allโ€™azatioprina, in quanto la co- somministrazione dei due medicinali non รจ stata esaminata.

Il rapporto rischio/beneficio di micofenolato mofetile in associazione con sirolimus non รจ stato stabilito (vedere anche paragrafo 4.5).

Popolazioni speciali

I pazienti anziani potrebbero essere esposti a un maggior rischio di eventi avversi, ad esempio infezioni (inclusa malattia tissutale invasiva da citomegalovirus) e possibili emorragia gastrointestinale ed edema polmonare (vedere paragrafo 4.8), rispetto ai soggetti di etร  inferiore.

Effetti teratogeni

Il micofenolato รจ un potente teratogeno nellโ€™uomo. Sono stati segnalati aborti spontanei (tasso del 45%-49%) e malformazioni congenite (tasso stimato del 23%-27%) in seguito allโ€™esposizione a MMF durante la gravidanza. CellCept รจ pertanto controindicato durante la gravidanza se non in mancanza di un trattamento alternativo adeguato per prevenire il rigetto del trapianto. Le donne in etร  fertile devono essere informate dei rischi e seguire le raccomandazioni fornite nel paragrafo 4.6 (ad es. metodi contraccettivi, test di gravidanza) prima, durante e dopo la terapia con CellCept. I medici devono assicurarsi che le donne in trattamento con micofenolato comprendano il rischio di arrecare danno al bambino, la necessitร  di una contraccezione efficace e la necessitร  di rivolgersi immediatamente al medico nel caso in cui sussista la possibilitร  di una gravidanza.

Contraccezione (vedere paragrafo 4.6) Dato lโ€™elevato rischio di aborto e malformazioni congenite associati allโ€™impiego di micofenolato mofetile in gravidanza, come dimostrato da robuste evidenze cliniche, deve essere fatto tutto il possibile per evitare una gravidanza durante il trattamento. Pertanto le donne in etร  fertile devono usare almeno un metodo contraccettivo affidabile (vedere paragrafo 4.3) prima di iniziare la terapia con CellCept, durante la stessa e per sei settimane dopo lโ€™interruzione del trattamento, a meno che lโ€™astinenza non sia il metodo anticoncezionale prescelto. Lโ€™uso simultaneo di due metodi contraccettivi complementari รจ preferibile per ridurre al minimo il rischio di un possibile fallimento della copertura contraccettiva e di una gravidanza indesiderata.

Per informazioni sulla contraccezione maschile vedere paragrafo 4.6. Materiale educazionale Al fine di aiutare i pazienti a evitare lโ€™esposizione del feto al micofenolato e di fornire importanti informazioni di sicurezza aggiuntive, il titolare dellโ€™autorizzazione allโ€™immissione in commercio fornirร  materiale educazionale agli operatori sanitari. Il materiale educazionale ribadirร  le avvertenze sulla teratogenicitร  del micofenolato, darร  consigli sulla contraccezione prima dellโ€™inizio della terapia e sulla necessitร  di effettuare i test di gravidanza. Il medico dovrร  fornire tutte le informazioni per il paziente relative al rischio teratogeno e ai metodi di prevenzione delle gravidanze alle donne in etร  fertile e, se pertinente, ai pazienti di sesso maschile.

Precauzioni aggiuntive

I pazienti non devono donare il sangue durante la terapia o per almeno 6 settimane dopo l’interruzione del micofenolato. Gli uomini non devono donare lo sperma durante la terapia o per 90 giorni dopo l’interruzione del micofenolato.

Contenuto di sodio

Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioรจ essenzialmente โ€˜senza sodioโ€™.

Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

Aciclovir

Quando si รจ somministrata lโ€™associazione di micofenolato mofetile e aciclovir, si รจ osservato un aumento delle concentrazioni plasmatiche di aciclovir rispetto alla somministrazione di aciclovir da solo. Le modifiche nella farmacocinetica del glucuronide fenolico dellโ€™MPA (MPAG) sono state minime (aumento dellโ€™MPAG dellโ€™8%) e non sono state considerate clinicamente rilevanti. Poichรฉ sia le concentrazioni plasmatiche di MPAG che quelle di aciclovir sono aumentate in presenza di compromissione renale, รจ possibile che il micofenolato mofetile e lโ€™aciclovir o i suoi profarmaci, ad esempio valaciclovir, competano per lโ€™escrezione a livello dei tubuli renali, aumentando la concentrazione delle due sostanze.

Antiacidi e inibitori della pompa protonica (PPI)

Una riduzione dellโ€™esposizione allโ€™MPA รจ stata osservata con la somministrazione di CellCept con antiacidi quali il magnesio e lโ€™idrossido di alluminio o con inibitori della pompa protonica, compresi lansoprazolo e pantoprazolo. Non sono state osservate differenze significative dei tassi di rigetto e di perdita del trapianto nei pazienti che assumevano CellCept e inibitori della pompa protonica rispetto ai pazienti che assumevano CellCept ma non inibitori della pompa protonica. Tali dati consentono di estrapolare questo risultato a tutti gli antiacidi in quanto la riduzione dellโ€™esposizione di CellCept quando somministrato con il magnesio o lโ€™idrossido di alluminio รจ sensibilmente inferiore di quando CellCept รจ somministrato con gli inibitori della pompa protonica.

Medicinali in grado di interferire con il ricircolo enteroepatico (ad es. colestiramina, ciclosporina A, antibiotici) Devโ€™essere usata prudenza con i medicinali in grado di interferire con il ricircolo enteroepatico in quanto l’efficacia di CellCept potrebbe venire diminuita.

Colestiramina

In seguito alla somministrazione di una singola dose di 1,5 g di micofenolato mofetile in soggetti sani precedentemente trattati con colestiramina alla dose di 4 g tre volte al giorno per 4 giorni, si รจ osservata una riduzione del 40% dell’AUC dell’MPA (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Deve essere usata prudenza durante la co-somministrazione in quanto l’efficacia di CellCept potrebbe venire diminuita.

Ciclosporina A

La farmacocinetica della ciclosporina A (CsA) non รจ influenzata dal micofenolato mofetile.

Al contrario, se si interrompe il trattamento concomitante con CsA, si deve prevedere un aumento dellโ€™AUC dellโ€™MPA del 30% circa. CsA interferisce con la circolazione enteroepatica di MPA, determinando una riduzione del 30-50% dellโ€™esposizione a MPA nei pazienti sottoposti a trapianto renale e trattati con CellCept e CsA rispetto a quanto osservato in soggetti trattati con sirolimus o belatacept e dosi analoghe di CellCept (vedere anche paragrafo 4.4). Per contro, cambiamenti nellโ€™esposizione a MPA devono essere attesi in pazienti che passano dal trattamento con CsA a immunosoppressori che non interferiscono con la circolazione enteroepatica di MPA Gli antibiotici deputati allโ€™eliminazione dei batteri produttori di ฮฒ-glucoronidasi nellโ€™intestino (ad es. aminoglicoside, cefalosporina, fluorochinolone e classi delle penicilline) potrebbero interferire con il ricircolo enteroepatico di MPAG/MPA, determinando la conseguente riduzione dellโ€™esposizione sistemica a MPA. Sono disponibili informazioni relative ai seguenti antibiotici: Ciprofloxacina o amoxicillina piรน acido clavulanico

Riduzioni del 50% circa delle concentrazioni pre-dose (a valle) dellโ€™MPA sono state riportate in soggetti che hanno ricevuto un trapianto di rene nei giorni immediatamente successivi lโ€™inizio della terapia orale con ciprofloxacina o amoxicillina piรน acido clavulanico. Tale effetto tendeva a diminuire con il prosieguo della terapia antibiotica e cessava pochi giorni dopo lโ€™interruzione della stessa. La modifica del livello di pre-dose puรฒ non rappresentare accuratamente le modifiche dellโ€™esposizione complessiva allโ€™MPA. Pertanto, non sono normalmente necessarie modificazioni della dose di CellCept in assenza di segni clinici di compromissione del trapianto. Tuttavia, deve essere effettuato uno stretto monitoraggio clinico durante lโ€™uso dellโ€™associazione e subito dopo il trattamento antibiotico.

Norfloxacina e metronidazolo

In volontari sani, non si รจ osservata alcuna interazione significativa quando CellCept รจ stato somministrato in concomitanza con norfloxacina o separatamente con metronidazolo. Tuttavia, la associazione di norfloxacina e metronidazolo ha ridotto lโ€™esposizione allโ€™MPA del 30% circa in seguito alla somministrazione di una singola dose di CellCept.

Trimetoprim/sulfametossazolo

Non si รจ osservato alcun effetto sulla biodisponibilitร  dellโ€™MPA.

Medicinali che influiscono sulla glucuronazione (ad es. isavuconazolo, telmisartan) La co-somministrazione di farmaci che influiscono sulla glucuronazione di MPA potrebbe alterare lโ€™esposizione a MPA. Si raccomanda pertanto di prestare cautela quando si somministra CellCept in concomitanza con questi medicinali.

Isavuconazolo

In associazione alla co-somministrazione con isavuconazolo รจ stato osservato un aumento del 35% dellโ€™esposizione (AUC0-โˆž) di MPA.

Telmisartan

La co-somministrazione di telmisartan e CellCept ha comportato una riduzione di circa il 30% delle concentrazioni di MPA. Telmisartan incide sullโ€™eliminazione di MPA rafforzando lโ€™espressione del recettore gamma attivato dai proliferatori dei perossisomi (PPAR-gamma), che a sua volta determina un aumento dellโ€™espressione e dellโ€™attivitร  dellโ€™uridina difosfato isoforma glucuroniltransferasi 1A9 (UGT1A9). Dal confronto tra i tassi di rigetto dellโ€™organo trapiantato, i tassi di insuccesso del trapianto o i profili degli eventi avversi relativi ai pazienti trattati con CellCept in associazione o meno a telmisartan, non sono emerse conseguenze cliniche sulle interazioni farmacocinetiche tra medicinali.

Ganciclovir

Sulla base dei risultati di uno studio con singola somministrazione della dose raccomandata di micofenolato orale e ganciclovir e.v., e degli effetti conosciuti della compromissione renale sulla farmacocinetica di CellCept (vedere paragrafo 4.2) e del ganciclovir, si prevede che la contemporanea somministrazione di questi due agenti (che competono per il medesimo meccanismo di secrezione tubulare) darร  origine ad un aumento della concentrazione di MPAG e di ganciclovir. Non si prevedono sostanziali modificazioni della farmacocinetica dellโ€™MPA e non sono richiesti aggiustamenti della dose di CellCept. In pazienti con compromissione renale ai quali vengono somministrati contemporaneamente CellCept e ganciclovir o i suoi profarmaci, ad esempio valganciclovir, devono essere osservate le raccomandazioni per la dose di ganciclovir ed i pazienti devono essere controllati accuratamente.

Contraccettivi orali

La farmacodinamica e la farmacocinetica dei contraccettivi orali non sono state influenzate in misura clinicamente rilevante dalla somministrazione contemporanea di CellCept (vedere anche il paragrafo 5.2).

Rifampicina

In pazienti che non assumevano anche ciclosporina, la co-somministrazione di CellCept e rifampicina ha portato ad una riduzione dellโ€™esposizione allโ€™MPA (AUC0-12h) del 18%-70%. Si raccomanda di monitorare i livelli di esposizione allโ€™MPA e di modificare conseguentemente la dose di CellCept al fine di mantenere lโ€™efficacia clinica quando si somministra rifampicina in concomitanza.

Sevelamer

Quando si รจ somministrato CellCept in concomitanza con sevelamer si รจ osservata una diminuzione della Cmax e dellโ€™AUC0-12h dellโ€™MPA rispettivamente del 30% e del 25% senza alcuna conseguenza clinica (ad esempio rigetto del trapianto). Tuttavia, si raccomanda di somministrare CellCept almeno unโ€™ora prima o tre ore dopo lโ€™assunzione di sevelamer al fine di minimizzare lโ€™effetto sullโ€™assorbimento dellโ€™MPA. Non sono disponibili dati relativi a CellCept con altri leganti del fosfato diversi da sevelamer.

Tacrolimus

Nei pazienti con trapianto epatico che hanno iniziato la terapia con CellCept e tacrolimus, lโ€™AUC e la Cmax dellโ€™MPA, il metabolita attivo di CellCept, non sono state influenzate significativamente dalla co- somministrazione con tacrolimus. Al contrario, lโ€™AUC di tacrolimus รจ aumentata di circa il 20% quando sono state somministrate dosi multiple di CellCept (1,5 g due volte al giorno) a pazienti sottoposti a trapianto di fegato e trattati con tacrolimus. Comunque, in pazienti con trapianto renale, la concentrazione di tacrolimus non sembra essere alterata da CellCept (vedere anche paragrafo 4.4).

Vaccini vivi

Vaccini vivi non devono essere somministrati a pazienti con una risposta immunitaria alterata. La risposta anticorpale verso altri tipi di vaccino potrebbe essere diminuita (vedere anche paragrafo 4.4).

Popolazione pediatrica

Gli studi di interazione sono stati condotti soltanto sugli adulti. Possibili interazioni La somministrazione contemporanea di probenecid e micofenolato mofetile nella scimmia aumenta di 3 volte l’AUC plasmatica dell’MPAG. Anche altre sostanze, di cui รจ nota l’eliminazione renale, possono competere con l’MPAG aumentando cosi le concentrazioni plasmatiche dell’MPAG o dell’altra sostanza che viene secreta attraverso i tubuli renali.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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Donne in etร  fertile

Durante il trattamento con micofenolato la gravidanza deve essere evitata. Pertanto le donne in etร  fertile devono usare almeno un metodo contraccettivo affidabile (vedere paragrafo 4.3) prima di iniziare la terapia con CellCept, durante la terapia stessa e per sei settimane dopo lโ€™interruzione del trattamento, a meno che lโ€™astinenza non sia il metodo anticoncezionale prescelto. Lโ€™uso simultaneo di due metodi contraccettivi complementari รจ preferibile.

Gravidanza

CellCept รจ controindicato durante la gravidanza se non in mancanza di un trattamento alternativo adeguato per prevenire il rigetto di trapianto. La terapia deve essere istituita soltanto in presenza dellโ€™esito negativo di un test di gravidanza, in modo da escludere lโ€™uso involontario del medicinale in gravidanza (vedere paragrafo 4.3).

Allโ€™inizio del trattamento le donne in etร  fertile devono essere informate dellโ€™aumento del rischio di interruzioni di gravidanza e malformazioni congenite, nonchรฉ in materia di pianificazione e prevenzione di gravidanze.

Prima di iniziare il trattamento con CellCept, le donne in etร  fertile devono essersi sottoposte a due test di gravidanza sul siero o sulle urine, con una sensibilitร  di almeno 25 mUI/mL e aver ottenuto un esito negativo al fine di escludere lโ€™esposizione involontaria di un embrione al micofenolato. Si raccomanda lโ€™esecuzione di un secondo test 8-10 giorni dopo il primo. Per i trapiantati da donatori deceduti, se non รจ possibile eseguire due test 8-10 giorni prima dell’inizio del trattamento (a causa dei tempi di disponibilitร  degli organi da trapiantare), deve essere eseguito immediatamente un test di gravidanza prima di iniziare il trattamento e un ulteriore test 8-10 giorni dopo. Occorre ripetere i test di gravidanza in base alle necessitร  cliniche (per es. dopo che รจ stata segnalata unโ€™interruzione nella contraccezione). I risultati di tutti i test di gravidanza devono essere discussi con la paziente. Le pazienti devono essere invitate a consultare immediatamente il medico in caso di gravidanza.

Il micofenolato รจ un potente teratogeno nellโ€™uomo e determina un aumento del rischio di aborti spontanei e malformazioni congenite in caso di esposizione durante la gravidanza.

Sono stati segnalati aborti spontanei nel 45-49% delle donne in gravidanza esposte a micofenolato mofetile, rispetto a un tasso del 12-33% nelle pazienti sottoposte a trapianto di organi solidi trattate con immunosoppressori diversi da micofenolato mofetile.

In base a quanto segnalato nella letteratura medica, sono emerse malformazioni nel 23-27% dei nati vivi da madri esposte a micofenolato mofetile durante la gravidanza (rispetto al 2-3% dei nati vivi nella popolazione complessiva e al 4-5% circa dei nati vivi da donne sottoposte a trapianto di organi solidi trattate con immunosoppressori diversi da micofenolato mofetile).

In fase post-marketing sono state osservate malformazioni congenite, comprese segnalazioni di malformazioni multiple, nei bambini di pazienti a cui รจ stato somministrato CellCept in combinazione con altri immunosoppressori durante la gravidanza. Le malformazioni segnalate con maggiore frequenza sono state le seguenti: anomalie dellโ€™orecchio (ad es. orecchio esterno malformato o assente), atresia del canale uditivo esterno (orecchio medio); malformazioni del viso come cheiloschisi, palatoschisi, micrognazia e ipertelorismo delle orbite; anomalie dellโ€™occhio (ad es. coloboma); cardiopatie congenite, quali difetti del setto atriale e ventricolare;

malformazioni delle dita (ad es. polidattilia, sindattilia); malformazioni tracheo-esofagee (ad es. atresia esofagea); malformazioni del sistema nervoso, come spina bifida;

anomalie renali.

Sono stati inoltre segnalati casi isolati delle seguenti malformazioni:

microftalmia;

cisti congenita del plesso coroideo;

agenesia del setto pellucido;

agenesia del nervo olfattivo.

Gli studi sugli animali hanno mostrato tossicitร  riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).

Allattamento

Dati limitati mostrano che l’acido micofenolico viene escreto nel latte umano. Poichรฉ l’acido micofenolico puรฒ dare serie reazioni avverse nei lattanti, CellCept รจ controindicato in donne che allattano con latte materno (vedere paragrafo 4.3).

Uomini

Le limitate evidenze cliniche disponibili non indicano un aumento del rischio di malformazioni o aborti spontanei a seguito dellโ€™esposizione paterna al micofenolato mofetile.

Lโ€™MPA รจ un potente teratogeno e la possibilitร  della sua presenza nello sperma non รจ nota. I calcoli basati sui dati emersi dagli studi condotti sullโ€™animale dimostrano che la quantitร  massima di MPA potenzialmente trasferibile alla donna risulta talmente ridotta da far ritenere improbabili eventuali effetti. Negli studi condotti sullโ€™animale il micofenolato si รจ dimostrato genotossico a concentrazioni superiori allโ€™esposizione terapeutica nellโ€™uomo esclusivamente in base a margini ristretti, ma tali per cui il rischio di effetti genotossici sugli spermatozoi non puรฒ essere completamente escluso.

Lโ€™adozione delle seguenti precauzioni รจ pertanto consigliata: agli uomini sessualmente attivi e alle loro partner si raccomanda lโ€™uso di un metodo contraccettivo affidabile durante il trattamento del paziente di sesso maschile e per almeno 90 giorni dopo lโ€™interruzione della terapia con micofenolato mofetile. I pazienti di sesso maschile fertili devono essere informati riguardo ai potenziali rischi di procreare e discuterne con un operatore sanitario qualificato.

Fertilitร 

Micofenolato mofetile non ha avuto alcun effetto sulla fertilitร  dei ratti maschi a dosi orali fino a 20 mg/kg/die. Lโ€™esposizione sistemica a questa dose rappresenta 2-3 volte lโ€™esposizione clinica alla dose clinica raccomandata di 2 g/die nei pazienti sottoposti a trapianto renale e 1,3-2 volte lโ€™esposizione clinica alla dose clinica raccomandata di 3 g/die nei pazienti sottoposti a trapianto cardiaco. In uno studio di fertilitร  e riproduzione femminile condotto nei ratti, dosi orali di 4,5 mg/kg/die, anche se non tossiche per la madre, hanno causato malformazioni nei nati della prima generazione (tra cui anoftalmia, agnatia e idrocefalo). Lโ€™esposizione sistemica a questa dose รจ stata circa 0,5 volte lโ€™esposizione clinica alla dose clinica raccomandata di 2 g/die per i pazienti sottoposti a trapianto renale e circa 0,3 volte lโ€™esposizione clinica alla dose clinica raccomandata di 3 g/die per i pazienti sottoposti a trapianto cardiaco. Nelle madri e nella generazione successiva non sono risultati evidenti effetti sulla fertilitร  o sui parametri riproduttivi.

 

04.7 Effetti sulla capacitร  di guidare veicoli e sullโ€™uso di macchinari

Indice

CellCept altera moderatamente la capacitร  di guidare veicoli e di usare macchinari.

Poichรฉ CellCept puรฒ causare sonnolenza, stato confusionale, capogiro, tremore o ipotensione, si consiglia ai pazienti di prestare cautela durante la guida o lโ€™uso di macchinari.

 

04.8 Effetti indesiderati

Indice

Riassunto del profilo di sicurezza

Le reazioni avverse piรน comuni e/o gravi associate alla somministrazione di CellCept in associazione con ciclosporina e corticosteroidi includono diarrea (fino al 52,6%), leucopenia (fino al 45,8%), infezioni batteriche (fino al 39,9%) e vomito (fino al 39,1%). Inoltre, vi รจ evidenza di un aumento della frequenza di certi tipi di infezione (vedere paragrafo 4.4).

Elenco delle reazioni avverse in forma di tabella

Le reazioni avverse osservate negli studi clinici e nellโ€™esperienza post-marketing sono riportate nella Tabella 1 in funzione della classificazione per sistemi e organi (SOC) secondo il Dizionario Medico per le Attivitร  Regolatorie (Medical Dictionary for Regulatory Activities MedDRA) e delle relative categorie di frequenza. La categoria di frequenza corrispondente a ciascuna reazione avversa si basa sulla seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000) e molto raro (< 1/10.000). A causa delle notevoli differenze riscontrate nella frequenza di alcune reazioni avverse tra le varie indicazioni di trapianto, la frequenza viene presentata separatamente per i pazienti sottoposti a trapianto renale, epatico e cardiaco.

Tabella 1 Reazioni avverse

Reazione avversa (MedDRA)
Classificazione per sistemi e organi
Trapianto renale Trapianto epatico Trapianto cardiaco
Frequenza Frequenza Frequenza
Infezioni e infestazioni
Infezioni batteriche Molto comune Molto comune Molto comune
Infezioni fungine Comune Molto comune Molto comune
Infezioni da protozoi Non comune Non comune Non comune
Infezioni virali Molto comune Molto comune Molto comune
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)
Tumore benigno della
pelle
Comune Comune Comune
Linfoma Non comune Non comune Non comune
Disordine
linfoproliferativo
Non comune Non comune Non comune
Tumore Comune Comune Comune
Tumore maligno della
pelle
Comune Non comune Comune
Patologie del sistema emolinfopoietico
Anemia Molto comune Molto comune Molto comune
Aplasia eritroide pura Non comune Non comune Non comune
Insufficienza midollare Non comune Non comune Non comune
Ecchimosi Comune Comune Molto comune
Leucocitosi Comune Molto comune Molto comune
Leucopenia Molto comune Molto comune Molto comune
Pancitopenia Comune Comune Non comune
Pseudolinfoma Non comune Non comune Comune
Trombocitopenia Comune Molto comune Molto comune
Reazione avversa (MedDRA)
Classificazione per sistemi e organi
Trapianto renale Trapianto epatico Trapianto cardiaco
Frequenza Frequenza Frequenza
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Acidosi Comune Comune Molto comune
Ipercolesterolemia Molto comune Comune Molto comune
Iperglicemia Comune Molto comune Molto comune
Iperkaliemia Comune Molto comune Molto comune
Iperlipidemia Comune Comune Molto comune
Ipocalcemia Comune Molto comune Comune
Ipokaliemia Comune Molto comune Molto comune
Ipomagnesemia Comune Molto comune Molto comune
Ipofosfatemia Molto comune Molto comune Comune
Iperuricemia Comune Comune Molto comune
Gotta Comune Comune Molto comune
Calo ponderale Comune Comune Comune
Disturbi psichiatrici
Stato confusionale Comune Molto comune Molto comune
Depressione Comune Molto comune Molto comune
Insonnia Comune Molto comune Molto comune
Agitazione Non comune Comune Molto comune
Ansia Comune Molto comune Molto comune
Alterazioni del pensiero Non comune Comune Comune
Patologie del sistema nervoso
Capogiro Comune Molto comune Molto comune
Mal di testa Molto comune Molto comune Molto comune
Ipertonia Comune Comune Molto comune
Parestesia Comune Molto comune Molto comune
Sonnolenza Comune Comune Molto comune
Tremore Comune Molto comune Molto comune
Convulsioni Comune Comune Comune
Disgeusia Non comune Non comune Comune
Patologie cardiache
Tachicardia Comune Molto comune Molto comune
Patologie vascolari
Ipertensione Molto comune Molto comune Molto comune
Ipotensione Comune Molto comune Molto comune
Linfocele Non comune Non comune Non comune
Trombosi venosa Comune Comune Comune
Vasodilatazione Comune Comune Molto comune
Reazione avversa (MedDRA)
Classificazione per sistemi e organi
Trapianto renale Trapianto epatico Trapianto cardiaco
Frequenza Frequenza Frequenza
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Bronchiectasie Non comune Non comune Non comune
Tosse Molto comune Molto comune Molto comune
Dispnea Molto comune Molto comune Molto comune
Pneumopatia
interstiziale
Non comune Molto raro Molto raro
Versamento pleurico Comune Molto comune Molto comune
Fibrosi polmonare Molto raro Non comune Non comune
Patologie gastrointestinali
Distensione addominale Comune Molto comune Comune
Dolore addominale Molto comune Molto comune Molto comune
Colite
Comune Comune Comune
Costipazione Molto comune Molto comune Molto comune
Calo dellโ€™appetito Comune Molto comune Molto comune
Diarrea Molto comune Molto comune Molto comune
Dispepsia Molto comune Molto comune Molto comune
Esofagite Comune Comune Comune
Eruttazione Non comune Non comune Comune
Flatulenza Comune Molto comune Molto comune
Gastrite Comune Comune Comune
Emorragia
gastrointestinale
Comune Comune Comune
Ulcera gastrointestinale Comune Comune Comune
Iperplasia gengivale Comune Comune Comune
Ileo Comune Comune Comune
Ulcerazione del cavo
orale
Comune Comune Comune
Nausea Molto comune Molto comune Molto comune
Pancreatite Non comune Comune Non comune
Stomatite Comune Comune Comune
Vomito Molto comune Molto comune Molto comune
Disturbi del sistema immunitario
Ipersensibilitร  Non comune Comune Comune
Ipogammaglobulinemia Non comune Molto raro Molto raro
Reazione avversa (MedDRA)
Classificazione per sistemi e organi
Trapianto renale Trapianto epatico Trapianto cardiaco
Frequenza Frequenza Frequenza
Patologie epatobiliari
Aumento dei livelli
ematici di fosfatasi alcalina
Comune Comune Comune
Aumento dei livelli ematici di lattato
deidrogenasi
Comune Non comune Molto comune
Aumento dei livelli
degli enzimi epatici
Comune Molto comune Molto comune
Epatite Comune Molto comune Non comune
Iperbilirubinemia Comune Molto comune Molto comune
Ittero Non comune Comune Comune
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Acne Comune Comune Molto comune
Alopecia Comune Comune Comune
Rash Comune Molto comune Molto comune
Ipertrofia cutanea Comune Comune Molto comune
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Artralgia Comune Comune Molto comune
Debolezza muscolare Comune Comune Molto comune
Patologie renali e urinarie
Aumento dei livelli
ematici di creatinina
Comune Molto comune Molto comune
Aumento dei livelli
ematici di urea
Non comune Molto comune Molto comune
Ematuria Molto comune Comune Comune
Compromissione renale Comune Molto comune Molto comune
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Astenia Molto comune Molto comune Molto comune
Brividi Comune Molto comune Molto comune
Edema Molto comune Molto comune Molto comune
Ernia Comune Molto comune Molto comune
Malessere Comune Comune Comune
Dolore Comune Molto comune Molto comune
Piressia Molto comune Molto comune Molto comune
Sindrome infiammatoria acuta associata agli inibitori della sintesi de
novo delle purine
Non comune Non comune Non comune

Descrizione di reazioni avverse selezionate

Neoplasie maligne

I pazienti che ricevono una terapia immunosoppressiva di associazione che comprende CellCept sono maggiormente a rischio per quanto riguarda lo sviluppo di linfomi e di altri tumori maligni, soprattutto della pelle (vedere paragrafo 4.4). I dati di sicurezza relativi a 3 anni di trattamento nei pazienti con trapianto renale o cardiaco non hanno mostrato alcuna differenza inaspettata relativamente allโ€™incidenza di neoplasie rispetto ai dati ad 1 anno. I pazienti con trapianto epatico sono stati seguiti per almeno 1 anno ma per meno di 3 anni.

Infezioni

Tutti i pazienti trattati con immunosoppressori hanno un rischio aumentato di infezioni batteriche, virali e fungine (alcune delle quali possono avere esito fatale), comprese quelle causate da agenti opportunistici e riattivazione di un virus latente. Il rischio aumenta con la carica immunosoppressiva totale (vedere paragrafo 4.4). Le infezioni piรน gravi sono state sepsi, peritonite, meningite, endocardite, tubercolosi e infezione micobatterica atipica. Le infezioni opportunistiche piรน frequenti in pazienti trattati con CellCept (alla dose di 2 o 3 g giornalieri) in associazione con altri immunosoppressori allโ€™interno di studi clinici controllati in pazienti con trapianto renale, cardiaco ed epatico seguiti per almeno un anno sono state la candida mucocutanea, la viremia/sindrome da CMV e lโ€™Herpes simplex. La proporzione di pazienti con viremia/sindrome da CMV era del 13,5%. Nei pazienti trattati con immunosoppressori, compreso CellCept, sono stati segnalati casi di nefropatia associata a virus BK e di leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML) associata a virus JC.

Patologie del sistema emolinfopoietico

Le citopenie, tra cui leucopenia, anemia, trombocitopenia e pancitopenia, rappresentano rischi noti associati a micofenolato mofetile, e possono comportare o contribuire alla comparsa di infezioni ed emorragie (vedere paragrafo 4.4). Sono state segnalate agranulocitosi e neutropenia; si consiglia pertanto un regolare monitoraggio dei pazienti che assumono CellCept (vedere paragrafo 4.4). Nei pazienti trattati con CellCept sono stati riferiti casi di anemia aplastica e insufficienza midollare, alcuni dei quali sono risultati fatali.

Nei pazienti trattati con CellCept sono stati segnalati casi di aplasia eritroide pura (PRCA; vedere paragrafo 4.4).

Nei pazienti trattati con CellCept sono stati osservati casi isolati di anomalie morfologiche dei neutrofili, tra cui lโ€™anomalia acquisita di Pelger-Huet. Queste alterazioni non sono comunque associate a compromissione della funzionalitร  dei neutrofili. Nellโ€™ambito di indagini ematologiche possono essere indicative di un fenomeno di spostamento a sinistra nella maturazione dei neutrofili, erroneamente interpretabile come un segno di infezione in pazienti immunosoppressi come quelli trattati con CellCept.

Patologie gastrointestinali

Le patologie gastrointestinali piรน gravi sono state ulcerazione ed emorragia, che rappresentano rischi noti associati a micofenolato mofetile. Durante gli studi clinici registrativi sono state comunemente segnalate ulcere del cavo orale, esofagee, gastriche, duodenali e intestinali, spesso complicate da emorragia, nonchรฉ ematemesi, melena e forme emorragiche di gastrite e colite. Le patologie gastrointestinali piรน comuni sono state tuttavia diarrea, nausea e vomito. Lโ€™analisi endoscopica a cui sono stati sottoposti i pazienti con diarrea correlata a CellCept ha rivelato casi isolati di atrofia dei villi intestinali (vedere paragrafo 4.4).

Ipersensibilitร 

Sono state riportate reazioni di ipersensibilitร , inclusi edema angioneurotico e reazione anafilattica.

Gravidanza, puerperio e condizioni perinatali

In pazienti esposte a micofenolato mofetile sono stati segnalati casi di aborto spontaneo, principalmente nel primo trimestre di gravidanza, (vedere paragrafo 4.6).

Patologie congenite

Nellโ€™esperienza post-marketing sono state osservate malformazioni congenite nei figli di pazienti esposte a CellCept in associazione con altri immunosoppressori (vedere paragrafo 4.6).

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

In pazienti trattati con CellCept in associazione con altri immunosoppressori si sono verificati casi isolati di pneumopatia interstiziale e fibrosi polmonare, alcuni dei quali con esito fatale. In pazienti adulti e pediatrici sono stati anche riportati casi di bronchiectasie.

Disturbi del sistema immunitario

In pazienti trattati con CellCept in associazione con altri immunosoppressori รจ stata segnalata ipogammaglobulinemia.

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Durante gli studi registrativi รจ stato segnalato molto comunemente edema, incluso a livello periferico e a carico del viso e dello scroto. Sono stati inoltre riferiti molto comunemente dolore muscoloscheletrico (ad es. mialgia), nonchรฉ mal di collo e schiena.

La sindrome infiammatoria acuta associata agli inibitori della sintesi de novo delle purine รจ stata descritta dallโ€™ esperienza post-marketing come un effetto paradosso proinfiammatorio associato al micofenolato mofetile e allโ€™ acido micofenolico, caratterizzata da febbre, artralgia, artrite, dolore muscolare e marcatori infiammatori elevati. I casi clinici della letteratura medica hanno mostrato rapido miglioramento a seguito della sospensione del medicinale.

Popolazioni speciali

Popolazione pediatrica

In uno studio clinico che ha arruolato 92 pazienti pediatrici di etร  compresa tra 2 e 18 anni a cui era stato somministrato micofenolato mofetile per via orale alla dose di 600 mg/m2 due volte al giorno, il tipo e la frequenza di reazioni avverse sono stati in generale simili a quelli osservati in pazienti adulti a cui รจ stato somministrato CellCept 1 g due volte al giorno. Tuttavia, i seguenti eventi avversi correlati al trattamento sono stati piรน frequenti nella popolazione pediatrica rispetto a quella adulta, in particolare nei bambini al di sotto dei 6 anni di etร : diarrea, sepsi, leucopenia, anemia e infezioni.

Anziani

Gli anziani (๏‚ณ 65 anni) sono generalmente a maggior rischio di sviluppare reazioni avverse a causa dellโ€™immunosoppressione. Gli anziani che ricevono CellCept come parte di un regime immunosoppressivo di associazione, sono a maggior rischio di sviluppare alcuni tipi di infezioni (inclusa la malattia invasiva tissutale da citomegalovirus) e forse emorragie gastrointestinali ed edema polmonare, rispetto a individui piรน giovani.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo lโ€™autorizzazione del medicinale รจ importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari รจ richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nellโ€™Allegato V.

 

04.9 Sovradosaggio

Indice

I casi riportati di sovradosaggio con micofenolato mofetile sono stati raccolti negli studi clinici e durante lโ€™esperienza post-marketing. In molti di questi casi non sono stati riportati eventi avversi. In quei casi di sovradosaggio nei quali sono stati riportati eventi avversi, tali eventi rientrano nel profilo di sicurezza noto del medicinale.

Un sovradosaggio di micofenolato mofetile potrebbe portare ad un eccesso di soppressione del sistema immunitario e ad un aumento della suscettibilitร  alle infezioni e soppressione del midollo osseo (vedere paragrafo 4.4). Se si sviluppa neutropenia, si deve interrompere la somministrazione di CellCept o ridurne la posologia (vedere paragrafo 4.4).

รˆ molto improbabile che lโ€™emodialisi rimuova quantitร  clinicamente significative di MPA o MPAG. I farmaci che sequestrano gli acidi biliari, quali la colestiramina, possono rimuovere lโ€™MPA diminuendo il ricircolo enteroepatico del farmaco (vedere paragrafo 5.2).

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

Indice

Categoria farmacoterapeutica: agenti immunosoppressori, codice ATC: L04AA06 Meccanismo dโ€™azione Il micofenolato mofetile รจ lโ€™estere 2-morfolinoetilico dell’MPA. Lโ€™MPA รจ un inibitore selettivo, non- competitivo e reversibile della IMPDH ; esso inibisce, senza essere incorporato nel DNA, la sintesi de novo del nucleotide guanosinico.. Poichรฉ la sintesi de novo delle purine รจ indispensabile per la proliferazione dei linfociti T e B, mentre altri tipi di cellule possono utilizzare il meccanismo di riutilizzazione delle purine, lโ€™MPA esercita un maggiore effetto citostatico sui linfociti che su altre cellule.

Oltre allโ€™inibizione dellโ€™IMPDH e alla conseguente deplezione dei linfociti, lโ€™MPA influenza anche i checkpoint cellulari responsabili della programmazione metabolica dei linfociti. รˆ stato dimostrato, utilizzando cellule T CD4+ umane, che lโ€™MPA determina il passaggio delle attivitร  trascrizionali nei linfociti da uno stato proliferativo a processi catabolici rilevanti per il metabolismo e la sopravvivenza che portano a uno stato anergico delle cellule T, per cui le cellule diventano insensibili al loro antigene specifico.

 

05.2 Proprietร  farmacocinetiche

Indice

Assorbimento

In seguito a somministrazione orale, il micofenolato mofetile viene assorbito in modo rapido ed esteso e trasformato completamente, mediante un processo metabolico presistemico, nella sua forma attiva MPA. Come dimostrato dalla soppressione del rigetto acuto dopo trapianto renale, lโ€™attivitร  immunosoppressiva di CellCept รจ correlata alla concentrazione dellโ€™MPA. In base allโ€™AUC dellโ€™MPA, la biodisponibilitร  media del micofenolato mofetile, somministrato per via orale, รจ del 94% rispetto al micofenolato mofetile somministrato per via endovenosa. Lโ€™assunzione di cibo non ha mostrato avere alcun effetto sullโ€™assorbimento del micofenolato mofetile (AUC dellโ€™MPA), somministrato alla dose di 1,5 g due volte al giorno a pazienti con trapianto renale. Tuttavia la Cmax dellโ€™MPA era diminuita del 40% in presenza di cibo. Il micofenolato mofetile non puรฒ essere sistematicamente dosato nel plasma dopo somministrazione orale.

Distribuzione

Come conseguenza del circolo enteroepatico, si osservano di solito aumenti secondari della concentrazione plasmatica dell’MPA a circa 6-12 ore dopo somministrazione del farmaco. Lโ€™associazione di colestiramina (4 g tre volte al giorno) porta ad una riduzione dell’AUC dell’MPA di circa il 40%, indicando lโ€™importanza del circolo enteroepatico. Lโ€™MPA alle concentrazioni clinicamente rilevanti รจ legato per il 97% allโ€™albumina plasmatica.

Nel periodo immediatamente successivo al trapianto (meno di 40 giorni dopo il trapianto) i pazienti sottoposti a trapianto renale, cardiaco ed epatico presentavano una AUC media dellโ€™MPA inferiore di circa il 30% e una Cmax inferiore di circa il 40% rispetto ai valori osservati molto tempo dopo il trapianto (3-6 mesi dopo il trapianto).

Biotrasformazione

L’MPA viene metabolizzato principalmente dalla glucoroniltransferasi (isoforma UGT1A9) in glucuronide fenolico dell’MPA (MPAG) inattivo. In vivo, lโ€™MPAG viene riconvertito in MPA libero attraverso la circolazione enteroepatica. Si forma anche un acilglucuronide minore (AcMPAG).

Lโ€™AcMPAG รจ farmacologicamente attivo e si sospetta essere responsabile di alcuni effetti indesiderati del micofenolato mofetile (diarrea, leucopenia).

Eliminazione

Una quantitร  minima viene eliminata con lโ€™urina in forma di MPA (< 1% della dose). La somministrazione orale di micofenolato mofetile radiomarcato dร  luogo ad un recupero totale della dose somministrata, con il 93% della dose recuperata nellโ€™urina ed il 6% recuperata nelle feci. La maggior parte (circa 87%) della dose somministrata viene escreta con lโ€™urina come MPAG.

Alle concentrazioni utilizzate in clinica, lโ€™MPA e lโ€™MPAG non sono eliminati attraverso lโ€™emodialisi. Tuttavia per concentrazioni plasmatiche di MPAG elevate (maggiori di 100 ๏ญg/mL) sono eliminate piccole quantitร  di MPAG. Interferendo con il ricircolo enteroepatico del medicinale, i sequestranti degli acidi biliari, come colestiramina, determinano una riduzione dellโ€™AUC dellโ€™MPA (vedere paragrafo 4.9).

Lโ€™assorbimento, la distribuzione, il metabolismo e lโ€™escrezione dellโ€™MPA dipendono da diversi trasportatori. In tali processi sono coinvolti i polipeptidi trasportatori di anioni organici (OATP) e la proteina 2 associata alla resistenza multifarmaco (MRP2); le isoforme di OATP, MRP2 e la proteina di resistenza del carcinoma mammario (BCRP) sono trasportatori associati allโ€™escrezione biliare dei glucuronidi. Anche la proteina 1 associata alla resistenza multifarmaco (MDR1) รจ in grado di trasportare lโ€™MPA, ma il suo contributo sembra limitato al processo di assorbimento. Nel rene, lโ€™MPA e i suoi metaboliti potrebbero interagire con i trasportatori di anioni organici renali.

Il ricircolo enteroepatico interferisce con la determinazione accurata dei parametri di distribuzione dellโ€™MPA; possono essere riportati solo valori evidenti. Nei volontari sani e nei pazienti con malattia autoimmune sono stati osservati valori approssimativi di clearance di 10,6 L/h e 8,27 L/h rispettivamente e valori di emivita di 17 ore. Nei pazienti trapiantati i valori medi di clearance erano piรน elevati (intervallo 11,9-34,9 L/ora) e i valori medi di emivita piรน ridotti (5-11 ore) con poche differenze tra pazienti trapiantati renali, epatici o cardiaci. Nei singoli pazienti, questi parametri di eliminazione variano in base al tipo di trattamento concomitante con altri immunosoppressori, al tempo post-trapianto, alla concentrazione plasmatica di albumina e alla funzione renale. Questi fattori spiegano perchรฉ si osserva una ridotta esposizione quando CellCept รจ somministrato in concomitanza con ciclosporina (vedere paragrafo 4.5) e perchรฉ le concentrazioni plasmatiche tendono ad aumentare nel tempo rispetto a quanto osservato immediatamente dopo il trapianto.

Popolazioni speciali

Compromissione renale

In uno studio con dose unica (6 soggetti/gruppo) l’AUC media della concentrazione plasmatica dellโ€™MPA nei pazienti con severa compromissione renale cronica (filtrazione glomerulare < 25 mL/min/1,73 m2) era del 28-75% superiore rispetto alle medie registrate nei volontari sani o in pazienti con compromissione renale lieve. Lโ€™AUC media di MPAG dopo una singola dose, era superiore di 3-6 volte nei soggetti con severa compromissione renale rispetto ai soggetti con compromissione renale lieve o ai volontari sani. Ciรฒ รจ in accordo con lโ€™eliminazione renale nota dellโ€™MPAG. Non ci sono studi sulla somministrazione di dosi multiple di micofenolato mofetile nei pazienti con compromissione renale cronica severa. Non sono disponibili dati riguardanti pazienti con trapianto cardiaco o epatico affetti da compromissione renale cronica severa.

Ripresa ritardata della funzione renale

Nei pazienti in cui lโ€™organo renale trapiantato inizia a funzionare con ritardo, lโ€™AUC0-12h media dellโ€™MPA era paragonabile ai valori registrati nei pazienti in cui le funzioni dellโ€™organo trapiantato si instaurano senza ritardo e lโ€™area sottesa alla curva della concentrazione plasmatica media dellโ€™MPAG (AUC0-12h) era superiore di 2-3 volte. Si potrebbe verificare un aumento transitorio della frazione libera e concentrazione dell’MPA plasmatico nei pazienti con funzionalitร  ritardata dell’organo trapiantato. Non sembra essere necessario alcun aggiustamento della dose di CellCept.

Compromissione epatica

Nei volontari affetti da cirrosi alcolica, lโ€™alterazione del parenchima epatico non ha influenzato di molto i processi epatici di glucuronazione dellโ€™MPA. Gli effetti di una patologia epatica su questi processi dipendono probabilmente dalla particolare patologia. Una patologia epatica con danno soprattutto alle vie biliari, come per esempio la cirrosi biliare primaria, puรฒ avere un effetto differente sul metabolismo del farmaco.

Popolazione pediatrica

I parametri farmacocinetici sono stati valutati in 49 pazienti pediatrici con trapianto renale (di etร  compresa tra 2 e 18 anni) trattati con 600 mg/m2 di micofenolato mofetile per via orale due volte al giorno. Con questa dose sono stati raggiunti valori di AUC dellโ€™MPA simili a quelli osservati nei pazienti adulti con trapianto renale trattati con CellCept ad una dose di 1 g due volte al giorno immediatamente dopo il trapianto e nel periodo successivo. I valori di AUC dellโ€™MPA nei diversi gruppi di etร  erano simili immediatamente dopo il trapianto e nel periodo successivo.

Anziani

Nei pazienti anziani (≥ 65 anni) la farmacocinetica di micofenolato mofetile e i suoi metaboliti non sono risultati alterati rispetto a quanto osservato nei pazienti piรน giovani sottoposti a trapianto.

Pazienti che assumono contraccettivi orali

Uno studio sulla somministrazione contemporanea di CellCept (1 g due volte al giorno) e associazioni di contraccettivi orali contenenti etinilestradiolo (da 0,02 mg a 0,04 mg) e levonorgestrel (da 0,05 mg a 0,20 mg), desogestrel (0,15 mg) o gestoden (da 0,05 mg a 0,10 mg), condotto in 18 donne non sottoposte a trapianto (che non ricevevano altri immunosoppressori) nellโ€™arco di 3 cicli mestruali consecutivi non ha mostrato nessuna influenza clinicamente rilevante di CellCept sullโ€™azione soppressiva dellโ€™ovulazione da parte dei contraccettivi orali. I livelli sierici di LH, FSH e progesterone non sono stati influenzati in modo significativo. La farmacocinetica dei contraccettivi orali non รจ stata influenzata in misura clinicamente rilevante dalla somministrazione contemporanea di CellCept (vedere anche paragrafo 4.5).

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

Indice

Nei modelli sperimentali il micofenolato mofetile non si รจ mostrato cancerogeno. La dose massima testata negli studi di carcinogenesi sugli animali comportava unโ€™esposizione sistemica (AUC o Cmax) di circa 2-3 volte rispetto a quanto osservato in pazienti sottoposti a trapianto renale trattati alla dose raccomandata di 2 g/die e unโ€™esposizione sistemica (AUC o Cmax) di circa 1,3-2 volte rispetto a quanto osservato in pazienti sottoposti a trapianto cardiaco trattati alla dose raccomandata di 3 g/die.

Due saggi di genotossicitร  (il saggio in vitro sul linfoma nel topo e il test in vivo sui micronuclei midollari nel topo) hanno mostrato che il micofenolato mofetile puรฒ causare aberrazioni cromosomiche. Questi effetti possono essere messi in relazione allโ€™attivitร  farmacodinamica, in particolare allโ€™inibizione della sintesi nucleotidica nelle cellule sensibili. Altri test in vitro per la valutazione della mutazione genica non hanno mostrato attivitร  genotossica.

Negli studi di teratologia nei ratti e nei conigli lโ€™assorbimento e le malformazioni fetali si sono riscontrate nel ratto alla dose di 6 mg/kg/die (compresi anoftalmia, mancanza della mandibola e idrocefalo) e nel coniglio alla dose di 90 mg/kg/die (comprese anomalie cardiovascolari e renali, quali ectopia cardiaca ed ectopia renale, ernie diaframmatiche e ombelicali), in assenza di tossicitร  per la madre. Questa dose ha comportato unโ€™esposizione sistemica di circa 0,5 volte o meno quella osservata in clinica utilizzando la dose raccomandata di 2 g/die nei pazienti sottoposti a trapianto renale e unโ€™esposizione sistemica di circa 0,3 volte quella osservata in clinica utilizzando la dose raccomandata di 3 g/die nei pazienti sottoposti a trapianto cardiaco (vedere paragrafo 4.6).

Negli studi tossicologici condotti con micofenolato mofetile nei ratti, nei topi, nei cani e nelle scimmie, gli organi principalmente colpiti sono stati il sistema ematopoietico e quello linfoide. Questi effetti si sono verificati per livelli di esposizione equivalenti o inferiori a quelli osservati in clinica utilizzando la dose raccomandata di 2 g/die nei pazienti sottoposti a trapianto renale. Nel cane sono stati osservati effetti indesiderati gastrointestinali per livelli di esposizione equivalenti o inferiori a quelli osservati in clinica utilizzando la dose raccomandata. Nella scimmia alle dosi piรน elevate (per livelli di esposizione sistemica equivalenti o maggiori rispetto a quelli osservati nella clinica) si sono inoltre osservati effetti indesiderati gastrointestinali e renali comportanti disidratazione. Il profilo di tossicitร  del micofenolato mofetile negli studi sperimentali sembra essere compatibile con gli effetti indesiderati degli studi clinici sull’uomo, i quali attualmente forniscono dati di tollerabilitร  piรน rilevanti per i pazienti (vedere paragrafo 4.8).

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

Indice

CellCept compresse cellulosa microcristallina polivinilpirrolidone (K-90) carbossimetilcellulosa sodica reticolata magnesio stearato Film di rivestimento idrossipropilmetilcellulosa idrossipropilcellulosa biossido di titanio (E171) polietilenglicole 400 indigotina (E132) ossido di ferro rosso (E172).

 

06.2 Incompatibilità

Indice

Non pertinente.

 

06.3 Periodo di validità

Indice

3 anni.

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

Indice

Non conservare a temperatura superiore ai 30 ยฐC. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dallโ€™umiditร .

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

Indice

Blister in PVC/alluminio.

CellCept 500 mg compresse rivestite con film: 1 scatola contiene 50 compresse (in blister da 10 compresse) confezioni multiple contenenti 150 (3 confezioni da 50) compresse Non tutte le confezioni potrebbero essere commercializzate.

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformitร  alla normativa locale vigente.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Roche Registration GmbH Emil-Barell-Strasse 1 79639 Grenzach-Wyhlen Germania

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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EU/1/96/005/002 CellCept (50 compresse) EU/1/96/005/004 CellCept (confezione multipla da 150 [3×50] compresse)

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Data della prima autorizzazione: 14 febbraio 1996 Data dellโ€™ultimo rinnovo: 13 marzo 2006

 

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 16/04/2024

 


 

PRESCRIVIBILITÀ ED INFORMAZIONI PARTICOLARI

Informazioni aggiornate al: 29/07/2024
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Cellcept – 50 cp rivest 500 mg (Micofenolato Mofetile)
Classe A: Rimborsabile dal SSN (gratuito o con ticket per il paziente) Nota AIFA: Nessuna   Ricetta: Ricetta Non Ripetibile Limitativa Tipo: Etico Info: RC, Distribuzione Prontuario Ospedale-Territorio (PHT) per conto delle ASL, Continuita terapeutica Ospedale-Territorio (Det. AIFA 29/10/2004 All. 2)OP, Farmaco ex Osp2, PX ATC: L04AA06 AIC: 029796024 Prezzo: 178,84 Ditta: Roche Spa


 


FARMACI EQUIVALENTI (stesso principio attivo)

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