Gestod Et Fa: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Gestod Et Fa

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Gestod Et Fa: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Gestodene ed etinilestradiolo Mylan Pharma 0,075 mg / 0,030 mg compresse rivestite con film

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni compressa rivestita con film contiene 0,075 mg di gestodene e 0,030 mg di etinilestradiolo.

Eccipienti con effetti noti: ogni compressa rivestita con film contiene 68,957 mg di lattosio monoidrato

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

03.0 Forma farmaceutica

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Compressa rivestita con film.

Compressa rivestita con film, rotonda, di colore bianco-biancastro, con diametro di 5,00 mm, biconvessa, con impresso "B" su un lato e liscia dall’altro.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Contraccezione orale

La decisione di prescrivere Gestodene ed etinilestradiolo Mylan Pharma deve prendere in considerazione i fattori di rischio attuali della singola donna, in particolare quelli relativi alle tromboembolie venose (TEV) e il confronto tra il rischio di TEV associato a Gestodene ed etinilestradiolo Mylan Pharma e quello associato ad altri COC (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

Prendere una compressa al giorno, per 21 giorni. Modo di somministrazione

Come prendere Gestodene ed etinilestradiolo Mylan Pharma

Le compresse devono essere prese nell’ordine indicato sulla confezione ogni giorno all’incirca alla stessa ora. La posologia è di una compressa al giorno per 21 giorni consecutivi. Ogni confezione successiva deve essere iniziata dopo un’interruzione di 7 giorni durante la quale, di solito, si verifica un’emorragia da interruzione. Questa inizia generalmente entro 2-3 giorni dall’assunzione dell’ultima compressa e potrebbe non essere ancora terminata prima dell’inizio della confezione successiva.

Come iniziare Gestodene ed etinilestradiolo Mylan Pharma

Nessun trattamento contraccettivo ormonale nel mese precedente.

L’assunzione di Gestodene ed etinilestradiolo Mylan Pharma deve iniziare il primo giorno del ciclo mestruale. È possibile iniziare ad assumere Gestodene ed etinilestradiolo Mylan Pharma anche tra il

2o e 5o giorno del ciclo, ma si raccomanda di impiegare anche un metodo contraccettivo di barriera per i primi 7 giorni.

Passaggio da un contraccettivo ormonale di tipo combinato (COC)

L’assunzione di Gestodene ed etinilestradiolo Mylan Pharma deve iniziare preferibilmente il giorno dopo l’ultima compressa attiva (l’ultima compressa contenente il principio attivo) del precedente COC, o al più tardi il giorno dopo il consueto intervallo libero da pillola o dopo l’ultima compressa di placebo del precedente COC.

Passaggio da un contraccettivo contenente solo progestinico (pillola a base di solo progestinico, iniezione, sistema intrauterino (IUS), impianto)

Il passaggio dalle pillole di solo progestinico a Gestodene ed etinilestradiolo Mylan Pharma

può avvenire in qualunque giorno. La prima compressa deve essere assunta il giorno dopo una qualunque compressa della confezione della pillola a base di solo progestinico.

L’uso di Gestodene ed etinilestradiolo Mylan Pharma deve iniziare il giorno della rimozione

dell’impianto o IUS.

L’uso di Gestodene ed etinilestradiolo Mylan Pharma deve iniziare nella data in cui si sarebbe praticata l’iniezione successiva.

In tutti questi casi, si consiglia di ricorrere ad un ulteriore metodo contraccettivo di barriera nei primi 7 giorni di assunzione di Gestodene ed etinilestradiolo Mylan Pharma .

Dopo un aborto al primo trimestre

È possibile iniziare immediatamente a prendere le compresse. In tal caso non sono necessarie ulteriori misure contraccettive.

Dopo un parto o un aborto al secondo trimestre

L’inizio dell’assunzione è consigliata da 21 a 28 giorni dopo il parto nelle donne che non allattano o dopo un aborto al secondo trimestre di gravidanza, tenendo in considerazione l’aumento del rischio di tromboembolia venosa durante il periodo del puerperio (vedere paragrafo 4.4).

Se l’assunzione inizia più tardi, si deve suggerire anche l’impiego di un ulteriore metodo di barriera nei primi 7 giorni. Tuttavia, se la donna ha già avuto rapporti sessuali, deve essere esclusa una gravidanza o si deve attendere la comparsa del successivo ciclo mestruale, prima di iniziare effettivamente l’assunzione del COC.

Per le donne che allattano vedere il paragrafo 4.6 "Fertilità, gravidanza e allattamento".

Comportamento in caso di mancata assunzione delle compresse

La mancata assunzione di una compressa per meno di 12 ore non diminuisce la protezione contraccettiva. La donna deve assumere la compressa appena se ne ricorda e continuare ad assumere le rimanenti compresse alla solita ora.

La mancata assunzione di una compressa per più di 12 ore può ridurre la protezione contraccettiva. Le seguenti due regole possono essere utili in caso di mancata assunzione delle compresse.

L’assunzione delle compresse non deve mai essere interrotta per più di 7 giorni.

Sono necessari 7 giorni di assunzione ininterrotta delle compresse per raggiungere una sufficiente soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio.

In base a ciò può essere consigliato quanto segue per la pratica giornaliera:

Prima settimana

La donna deve assumere l’ultima compressa dimenticata appena se ne ricordi, anche se questo significa dover prendere due compresse contemporaneamente. In seguito, dovrà continuare ad assumere le compresse all’ora consueta. Inoltre, nei successivi 7 giorni deve essere impiegato un

metodo contraccettivo di barriera, ad esempio un profilattico. Se nei 7 giorni precedenti la donna ha avuto rapporti sessuali, deve prendere in considerazione la possibilità di una gravidanza. Maggiore è il numero di compresse dimenticate e più ravvicinato è l’intervallo libero da pillola, maggiore è il rischio di una gravidanza.

Seconda settimana

La donna deve assumere l’ultima compressa dimenticata appena se ne ricordi, anche se questo significa dover prendere due compresse contemporaneamente. In seguito, dovrà continuare ad assumere le compresse all’ora consueta. Non è necessario impiegare alcun metodo contraccettivo aggiuntivo, a condizione che, nei 7 giorni precedenti la prima compressa dimenticata, le compresse siano state assunte correttamente. Tuttavia, se le compresse dimenticate sono più di 1, si deve raccomandare l’impiego di precauzioni aggiuntive per 7 giorni.

Terza settimana

Considerata l’imminenza dell’intervallo di 7 giorni senza compressa, il rischio di ridotta affidabilità contraccettiva è maggiore. Tuttavia, modificando lo schema di assunzione delle compresse si può ancora prevenire la riduzione della protezione contraccettiva. Adottando una delle due seguenti opzioni non vi è pertanto necessità di usare metodi contraccettivi aggiuntivi, purché nei 7 giorni precedenti la prima compressa dimenticata tutte le compresse siano state prese correttamente. In caso contrario si deve raccomandare di seguire la prima delle due opzioni e di usare anche precauzioni aggiuntive nei successivi 7 giorni.

La donna deve assumere l’ultima compressa dimenticata appena se ne ricordi, anche se questo significa dover prendere due compresse contemporaneamente. In seguito, dovrà continuare ad assumere le compresse all’ora consueta. La confezione successiva deve essere iniziata subito dopo aver terminato le compresse della precedente confezione, cioè senza osservare l’intervallo libero da pillola tra le due confezioni. È improbabile che si verifichi emorragia da interruzione prima della fine della seconda confezione; tuttavia, nei giorni di assunzione delle compresse, possono presentarsi spotting o metrorragia da interruzione.

Si può anche raccomandare di sospendere l’assunzione delle compresse della confezione in corso. Si deve allora osservare un intervallo libero da pillola che duri fino a 7 giorni, compresi quelli nei quali sono state dimenticate le compresse, e poi proseguire con un nuovo blister.

Se la donna ha dimenticato di prendere le compresse e, nel primo regolare intervallo libero da pillola, non si presenti emorragia da interruzione, deve essere considerata l’eventualità di una gravidanza.

Raccomandazioni in caso di disturbi gastrointestinali

In caso di vomito entro 3-4 ore dall’assunzione di una compressa, l’assorbimento potrebbe non essere completo. In tal caso seguire la raccomandazione in caso di mancata assunzione delle compresse fornita nel Paragrafo 4.2 "Comportamento in caso di mancata assunzione delle compresse".

A meno che la diarrea sia molto grave, non modifica l’assorbimento del COC e pertanto non è necessario l’uso di misure contraccettive aggiuntive. Se la diarrea grave continua per 2 o più giorni, devono essere seguite le procedure per la mancata assunzione delle compresse. Se la donna non vuole cambiare il suo normale schema di assunzione delle compresse, deve prendere una compressa rivestita con film aggiuntiva da un’altra confezione.

Come posticipare un ciclo mestruale

Per ritardare un ciclo mestruale la donna deve continuare con un altro blister di Gestodene ed etinilestradiolo Mylan Pharma senza osservare l’intervallo libero da pillola. L’estensione può protrarsi per quanto desiderato fino alla fine della seconda confezione, ma non più a lungo. Durante l’estensione la donna può avere metrorragia da interruzione o spotting. L’assunzione regolare di Gestodene ed

etinilestradiolo Mylan Pharma è poi ripresa dopo il consueto intervallo libero da compresse di 7 giorni.

Se la donna vuole cambiare la data di inizio del suo ciclo mestruale con un altro giorno della settimana, le può essere consigliato di accorciare il successivo intervallo senza compresse di quanti giorni vuole. Tanto più corto è l’intervallo, tanto più alto è il rischio che non ci sia mestruazione e che la donna abbia metrorragia da interruzione o spotting durante l’assunzione della seconda confezione (come quando si ritarda un ciclo).

04.3 Controindicazioni

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I contraccettivi ormonali di tipo combinato (COC) non devono essere usati in presenza di una qualsiasi delle seguenti condizioni. Se una delle seguenti situazioni si verifica per la prima volta durante l’uso del COC, questo deve essere immediatamente interrotto:

Presenza o rischio di tromboembolia venosa (TEV)

Tromboembolia venosa – TEV in corso (con assunzione di anticoagulanti) o pregressa (ad es. trombosi venosa profonda [TVP] o embolia polmonare [EP])

Predisposizione ereditaria o acquisita nota alla tromboembolia venosa, come resistenza alla proteina C attivata (incluso fattore V di Leiden), carenza di antitrombina III, carenza di proteina C, carenza di proteina S

Intervento chirurgico maggiore con immobilizzazione prolungata (vedere paragrafo 4.4)

Rischio elevato di tromboembolia venosa dovuto alla presenza di più fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4)

•Presenza o rischio di tromboembolia arteriosa (TEA)

Tromboembolia arteriosa – tromboembolia arteriosa in corso o pregressa (ad es. infarto miocardico) o condizioni prodromiche (ad es. angina pectoris)

Malattia cerebrovascolare – ictus in corso o pregresso o condizioni prodromiche (ad es. attacco ischemico transitorio (transient ischaemic attack, TIA))

Predisposizione ereditaria o acquisita nota alla tromboembolia arteriosa, come iperomocisteinemia e anticorpi antifosfolipidi (anticorpi anticardiolipina, lupus anticoagulante)

Precedenti di emicrania con sintomi neurologici focali

Rischio elevato di tromboembolia arteriosa dovuto alla presenza di più fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4) o alla presenza di un fattore di rischio grave come:

diabete mellito con sintomi vascolari

ipertensione grave

dislipoproteinemia grave

Patologie maligne steroido-dipendenti accertate o sospette (ad esempio degli organi genitali o mammella)

Presenza o anamnesi di malattia epatica grave, se i valori della funzione epatica non sono tornati

normali

Presenza o anamnesi di tumori epatici benigni o maligni

Sanguinamento vaginale di natura non accertata

Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1

Pancreatite o anamnesi di tale condizione, se associata a dislipoproteinemia grave

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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In presenza di una delle condizioni o fattori di rischio sotto segnalati, valutare con la donna l’idoneità all’uso di Etinilestradiolo e Gestodene Mylan Pharma.

In caso di peggioramento o insorgenza di una di queste condizioni o fattori di rischio, consigliare alla donna di contattare il medico per determinare se l’uso di Etinilestradiolo e Gestodene Mylan Pharma debba essere interrotto.

1. Disturbi circolatori

Rischio di tromboembolia venosa (TEV)

L’uso di qualsiasi contraccettivo ormonale combinato (COC) determina un aumento del rischio di tromboembolia venosa (TEV) rispetto al non uso. I prodotti che contengono levonorgestrel, norgestimato o noretisterone sono associati a un rischio inferiore di TEV. Il rischio associato agli altri prodotti come Etinilestradiolo e Gestodene Mylan Pharma può essere anche doppio. La decisione di usare un prodotto diverso da quelli associati a un rischio di TEV più basso deve essere presa solo dopo aver discusso con la donna per assicurarsi che essa comprenda il rischio di TEV associato a Etinilestradiolo e Gestodene Mylan Pharma, il modo in cui i suoi attuali fattori di rischio influenzano tale rischio e il fatto che il rischio che sviluppi una TEV è massimo nel primo anno di utilizzo. Vi sono anche alcune evidenze che il rischio aumenti quando l’assunzione di un COC viene ripresa dopo una pausa di 4 o più settimane.

Circa 2 donne su 10.000 che non usano un COC e che non sono in gravidanza, svilupperanno una TEV in un periodo di un anno. In una singola donna, però, il rischio può essere molto superiore, a seconda dei suoi fattori di rischio sottostanti (vedere oltre).

Si stima¹ che su 10.000 donne che usano un COC contenente gestodene, tra 9 e 12 svilupperanno una TEV in un anno; questo dato si confronta con circa 6² donne che usano un COC a base di levonorgestrel.

In entrambi i casi, il numero di TEV all’anno è inferiore al numero previsto in gravidanza o nel periodo post-parto.

La TEV può essere fatale nell’1-2% di casi.

¹Queste incidenze sono state stimate dalla totalità dei dati di studi epidemiologici, usando i rischi relativi dei diversi prodotti rispetto ai CHC contenenti levonorgestrel.

² Valore mediano dell’intervallo 5-7 per 10.000 donne/anno, basato su un rischio relativo di circa 2,3-3,6 dei CHC contenenti levonorgestrel rispetto al non uso.

Molto raramente in donne che usano COC sono stati riportati casi di trombosi in altri vasi sanguigni, ad esempio vene e arterie epatiche, mesenteriche, renali o retiniche.

Fattori di rischio di TEV

Il rischio di complicanze tromboemboliche venose nelle donne che usano COC può aumentare sostanzialmente se sono presenti fattori di rischio aggiuntivi, specialmente se tali fattori di rischio sono più di uno (vedere la tabella).

Etinilestradiolo e Gestodene Mylan Pharma è controindicato se una donna presenta diversi fattori di rischio che aumentano il suo rischio di trombosi venosa (vedere paragrafo 4.3). Se una donna presenta più di un fattore di rischio, è possibile che l’aumento del rischio sia maggiore della somma dei singoli fattori; in questo caso deve essere considerato il suo rischio totale di TEV. Se si ritiene che il rapporto rischi-benefici sia negativo, non si deve prescrivere un COC (vedere paragrafo 4.3).

Tabella: Fattori di rischio di TEV

Fattore di rischio Commento
Obesità (indice di massa corporea (IMC) superiore a 30 kg/m²) Il rischio aumenta considerevolmente con l’aumentare dell’IMC. Particolarmente importante da considerare se sono presenti anche altri fattori di rischio.
Immobilizzazione prolungata, interventi chirurgici maggiori, interventi chirurgici di qualsiasi tipo a gambe e pelvi, interventi neurochirurgici o trauma maggiore Nota: l’immobilizzazione temporanea, inclusi i viaggi in aereo di durata >4 ore, può anche essere un fattore di rischio di TEV, specialmente in donne con altri fattori di rischio In queste situazioni è consigliabile interrompere l’uso del cerotto/della pillola/dell’anello (in caso di interventi elettivi almeno quattro settimane prima) e non riavviarlo fino a due settimane dopo la ripresa completa della mobilità. Per evitare gravidanze indesiderate si deve utilizzare un altro metodo contraccettivo. Se Etinilestradiolo e Gestodene Mylan Pharma non è stato interrotto prima, deve essere preso in considerazione un trattamento antitrombotico.
Anamnesi familiare positiva (tromboembolia venosa in un fratello o un genitore, specialmente in età relativamente giovane, cioè prima dei 50 anni). Se si sospetta una predisposizione ereditaria, la donna deve essere inviata a uno specialista per un parere prima di decidere l’assunzione di qualsiasi COC.
Altre condizioni mediche associate alla TEV Cancro, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitica uremica, malattie intestinali infiammatorie croniche (malattia di Crohn o colite ulcerosa) e anemia falciforme.
Età avanzata In particolare al di sopra dei 35 anni

Non vi è accordo sul possibile ruolo delle vene varicose e della tromboflebite superficiale nell’esordio e nella progressione della trombosi venosa.

Il maggior rischio di tromboembolia in gravidanza, in particolare nel periodo di 6 settimane del puerperio, deve essere preso in considerazione (per informazioni su "Gravidanza e allattamento" vedere paragrafo 4.6).ì

Sintomi di TEV (trombosi venosa profonda ed embolia polmonare)

Nel caso si presentassero sintomi di questo tipo, le donne devono rivolgersi immediatamente a un medico e informarlo che stanno assumendo un COC.

I sintomi di trombosi venosa profonda (TVP) possono includere:

– gonfiore unilaterale della gamba e/o del piede o lungo una vena della gamba;

– dolore o sensibilità alla gamba che può essere avvertito solo in piedi o camminando;

– maggiore sensazione di calore nella gamba colpita; pelle della gamba arrossata o con colorazione anomala.

I sintomi di embolia polmonare (EP) possono includere:

– comparsa improvvisa e inspiegata di mancanza di respiro e di respirazione accelerata;

– tosse improvvisa che può essere associata a emottisi;

– dolore acuto al torace;

– stordimento grave o capogiri;

– battito cardiaco accelerato o irregolare.

Alcuni di questi sintomi (come "mancanza di respiro" e "tosse") sono aspecifici e possono essere interpretati erroneamente come eventi più comuni o meno gravi (ad es. infezioni delle vie respiratorie).

Altri segni di occlusione vascolare possono includere: dolore improvviso, gonfiore o colorazione blu pallida di un’estremità.

Se l’occlusione ha luogo nell’occhio i sintomi possono variare da offuscamento indolore della vista fino a perdita della vista. Talvolta la perdita della vista avviene quasi immediatamente.

Rischio di tromboembolia arteriosa (TEA)

Studi epidemiologici hanno associato l’uso dei COC a un aumento del rischio di tromboembolie arteriose (infarto miocardico) o di incidenti cerebrovascolari (ad es. attacco ischemico transitorio, ictus). Gli eventi tromboembolici arteriosi possono essere fatali.

Fattori di rischio di TEA

Il rischio di complicanze tromboemboliche arteriose o di un incidente cerebrovascolare nelle donne che utilizzano COC aumenta in presenza di fattori di rischio (vedere la tabella). Etinilestradiolo e Gestodene Mylan Pharma è controindicato se una donna presenta un fattore di rischio grave o più fattori di rischio di TEA che aumentano il suo rischio di trombosi arteriosa (vedere paragrafo 4.3). Se una donna presenta più di un fattore di rischio, è possibile che l’aumento del rischio sia maggiore della somma dei singoli fattori; in questo caso deve essere considerato il suo rischio totale. Se si ritiene che il rapporto rischi-benefici sia negativo, non si deve prescrivere un COC (vedere paragrafo 4.3).

Tabella: Fattori di rischio di TEA

Fattore di rischio Commento
Età avanzata In particolare al di sopra dei 35 anni.
Fumo Alle donne deve essere consigliato di non fumare se desiderano usare un COC. Alle donne di età superiore a 35 anni che continuano a fumare deve essere vivamente consigliato l’uso di un metodo contraccettivo diverso.
Ipertensione
Obesità (indice di massa corporea (IMC) superiore a 30 kg/m²) Il rischio aumenta considerevolmente all’aumentare dell’IMC. Particolarmente importante nelle donne con altri fattori di rischio.
Anamnesi familiare positiva (tromboembolia arteriosa in un fratello o un genitore, specialmente in età relativamente giovane, cioè prima dei 50 anni). Se si sospetta una predisposizione ereditaria, la donna deve essere inviata a uno specialista per un parere prima di decidere l’assunzione di qualsiasi COC.
Emicrania Un aumento della frequenza o della gravità dell’emicrania durante l’uso di COC (che può essere prodromico di un evento cerebrovascolare) può rappresentare un motivo di interruzione immediata.
Altre condizioni mediche associate agli eventi vascolari avversi Diabete mellito, iperomocisteinemia, valvulopatia e fibrillazione atriale, dislipoproteinemia e lupus eritematoso sistemico.

Sintomi di TEA

Nel caso si presentassero sintomi di questo tipo, le donne devono rivolgersi immediatamente a un operatore sanitario e informarlo che stanno assumendo un COC.

I sintomi di incidente cerebrovascolare possono includere:

– intorpidimento o debolezza improvvisa del viso, di un braccio o di una gamba, soprattutto su un lato del corpo;

– improvvisa difficoltà a camminare, capogiri, perdita dell’equilibrio o della coordinazione;

– improvvisa confusione, difficoltà di elocuzione o di comprensione;

– improvvisa difficoltà a vedere con uno o con entrambi gli occhi;

– improvvisa emicrania, grave o prolungata, senza causa nota;

– perdita di conoscenza o svenimento con o senza convulsioni.

Sintomi temporanei suggeriscono che si tratti di un attacco ischemico transitorio (TIA).

I sintomi di infarto miocardico (IM) possono includere:

– dolore, fastidio, pressione, pesantezza, sensazione di schiacciamento o di pienezza al torace, a un braccio o sotto lo sterno;

– fastidio che si irradia a schiena, mascella, gola, braccia, stomaco;

– sensazione di pienezza, indigestione o soffocamento;

– sudorazione, nausea, vomito o capogiri;

– estrema debolezza, ansia o mancanza di respiro;

– battiti cardiaci accelerati o irregolari.

2. TUMORI

Cancro della cervice

In alcuni studi epidemiologici è stato segnalato, nelle utilizzatrici a lungo termine di COC, un aumento del rischio di cancro della cervice, tuttavia non è ancora chiaro quanto questo risultato sia attribuibile ad effetti confondenti dovuti al comportamento sessuale e ad altri fattori quali papilloma virus umano (HPV).

Carcinoma mammario

Una meta-analisi di 54 studi epidemiologici ha evidenziato che le donne che usano correntemente COC hanno un rischio relativo (RR = 1,24) lievemente aumentato di diagnosi di cancro della mammella. Questo eccesso di rischio scompare gradualmente nel corso dei 10 anni successivi all’interruzione del trattamento con COC. Poiché il carcinoma mammario è raro nelle donne al di sotto dei 40 anni, il numero di casi in più di carcinoma mammario diagnosticati nelle donne che assumono e che hanno assunto di recente un COC è basso rispetto al rischio complessivo di carcinoma mammario.

Questi studi non forniscono alcuna prova di rapporto causale. L’aumento del rischio osservato può essere dovuto ad una più precoce diagnosi di carcinoma mammario nelle donne che assumono COC, agli effetti biologici degli stessi o ad una combinazione di entrambi i fattori. Il carcinoma mammario diagnosticato nelle utilizzatrici di contraccettivo orale tende ad essere clinicamente meno avanzato rispetto a quello diagnosticato nelle donne che non hanno mai usato un contraccettivo orale.

Tumori epatici

Sono stati segnalati tumori epatici benigni e maligni nelle utilizzatrici di COC. Questi tumori hanno, in casi isolati, portato a emorragie intraddominali potenzialmente fatali. Se una donna che assume COC dovesse presentare forte dolore nella parte alta dell’addome, ingrossamento epatico o segni indicativi di emorragia intraddominale, nella diagnosi differenziale deve essere presa in considerazione la possibilità che si tratti di un tumore epatico.

3. ALTRE CONDIZIONI

Le donne con ipertrigliceridemia o con storia familiare di tale condizione possono essere a maggior rischio di pancreatite quando usano i COC.

In caso di compromissione della funzione epatica acuta o cronica, l’uso di Etinilestradiolo e Gestodene Mylan Pharma deve essere interrotto fino a quando i test di funzionalità epatica sono tornati normali. Gli ormoni steroidei possono essere scarsamente metabolizzati in pazienti con funzione epatica compromessa.

Sebbene lievi aumenti della pressione sanguigna siano stati segnalati in molte donne che assumono COC, sono rari gli aumenti clinicamente rilevanti. Se durante l’uso di un COC si sviluppa ipertensione persistente, questo deve essere sospeso e l’ipertensione trattata. Quando considerato appropriato, il COC può essere ripreso se i valori normotensivi possono essere ottenuti con una terapia antiipertensiva.

È stata segnalata l’insorgenza o il peggioramento delle seguenti malattie sia durante la gravidanza che durante l’uso di COC, ma l’evidenza di una correlazione non è conclusiva: ittero e/o prurito correlato a colestasi, sviluppo di calcoli biliari, porfiria, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitico-uremica, corea di Sydenham, herpes gestationis, perdita di udito correlata ad otosclerosi.

I COC possano avere un effetto sulla insulino-resistenza periferica e sulla tolleranza al glucosio. Pertanto le pazienti diabetiche devono essere attentamente monitorate durante l’uso di COC.

Durante l’uso di COC è stato segnalato il peggioramento della depressione endogena, dell’epilessia (vedere paragrafo 4.5), della malattia di Crohn e della colite ulcerosa.

Occasionalmente si può verificare cloasma, soprattutto in donne con anamnesi di cloasma gravidico. Le donne con la tendenza al cloasma devono evitare l’esposizione al sole o alle radiazioni ultraviolette mentre assumono COC.

Riduzione dell’efficacia

L’efficacia dei contraccettivi orali può essere ridotta nel caso di mancata assunzione delle compresse, diarrea grave o vomito (vedere paragrafo 4.2) o uso concomitante di un altro medicinale (vedere paragrafo 4.5).

Riduzione del controllo del ciclo

Durante l’assunzione di qualunque contraccettivo orale combinato possono verificarsi emorragie irregolari (spotting o metrorragia da rottura), soprattutto nei primi mesi di trattamento. Pertanto, la valutazione di un qualunque sanguinamento irregolare deve essere presa in considerazione solo dopo una fase di assestamento di circa 3 cicli.

Se il sanguinamento irregolare persiste deve essere preso in considerazione l’utilizzo di COC con più alto contenuto ormonale. Se il sanguinamento irregolare persiste o si verifica dopo cicli regolari precedenti, devono essere prese in considerazione cause non ormonali e sono indicate misure diagnostiche adeguate per escludere la presenza di tumori maligni o la gravidanza.

Occasionalmente, il emorragia da interruzione potrebbe non verificarsi durante l’intervallo senza compressa. Se le compresse sono state assunte secondo le raccomandazioni descritte nel paragrafo 4.2, è improbabile che la donna sia in stato di gravidanza.

Tuttavia, se le compresse sono state prese seguendo queste raccomandazioni nel periodo precedente la prima emorragia da sospensione mancata, o se non si verificano due emorragie da interruzione, deve essere esclusa la gravidanza prima di continuare ad usare il COC.

Esami/visite mediche

Prima di iniziare o riprendere l’uso di Etinilestradiolo e Gestodene Mylan Pharma si deve raccogliere un’anamnesi completa (inclusa l’anamnesi familiare) e si deve escludere una gravidanza. Si deve misurare la pressione arteriosa ed eseguire un esame clinico, guidato dalle controindicazioni (vedere paragrafo 4.3) e dalle avvertenze (vedere paragrafo 4.4). È importante attirare l’attenzione della donna sulle informazioni relative alla trombosi venosa o arteriosa, incluso il rischio associato a di Etinilestradiolo e Gestodene Mylan Pharma rispetto ad altri COC, i sintomi di TEV e TEA, i fattori di rischio noti e cosa fare in caso di sospetta trombosi.

La donna deve anche essere informata della necessità di leggere attentamente il foglio illustrativo e di seguirne i consigli. La frequenza e il tipo di esami devono basarsi sulle linee guida stabilite e devono adattarsi alla singola donna.

Le donne devono essere informate che i contraccettivi ormonali non proteggono dalle infezioni da HIV (AIDS) e da altre malattie sessualmente trasmesse.

Se la donna soffre di angioedema ereditario (una grave reazione allergica), i prodotti contenenti estrogeni possono indurre o peggiorare i sintomi di angioedema. La donna deve essere informata di recarsi immediatamente dal medico se presenta i sintomi di angioedema come gonfiore del viso, lingua e/o faringe e/o difficoltà a deglutire o orticaria associata a difficoltà a respirare.

Esami di laboratorio

L’impiego di steroidi anticoncezionali può influenzare i risultati di alcuni esami di laboratorio tra i quali i parametri biochimici della funzione epatica, tiroidea, corticosurrenalica e renale; i livelli plasmatici delle proteine (di trasporto) per esempio della globulina legante i corticosteroidi e delle frazioni lipido/lipoproteiche, i parametri del metabolismo glucidico e i parametri della coagulazione e della fibrinolisi. Le alterazioni rimangono generalmente entro i limiti normali del test.

Etinilestradiolo e Gestodene Mylan Pharma contiene lattosio

Le pazienti affette da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Interazioni tra farmaci che portano ad una elevata clearance degli ormoni sessuali possono portare a emorragia da interruzione e fallimento della contraccezione. Questo è stato stabilito con le idantoine, barbiturici, primidone, carbamazepina e rifampicina; si sospetta anche con oxcarbazepina, topiramato, griseofulvina, felbamato e ritonavir. Il meccanismo di questa interazione sembra essere la proprietà di questi medicinali di indurre gli enzimi epatici. L’induzione enzimatica massima non è generalmente visibile prima di 2-3 settimane dall’inizio del trattamento, ma può persistere per almeno 4 settimane dopo la fine del trattamento.

Il fallimento della contraccezione è stato anche segnalato con antibiotici, come ampicillina e tetracicline. Il meccanismo di questa azione non è stato chiarito.

Le donne in trattamento a breve termine con uno qualsiasi dei gruppi sopracitati, o con singoli medicinali devono usare temporaneamente un metodo di barriera insieme alla pillola contraccettiva; questo comprende il periodo di tempo in cui il medicinale è assunto insieme alla pillola contraccettiva e fino a 7 giorni dopo l’interruzione del medicinale. Le donne trattate con rifampicina devono usare un metodo di barriera insieme alle pillole contraccettive nel periodo di tempo in cui sono trattate con la rifampicina e per 28 giorni dopo l’interruzione dell’assunzione della rifampicina. Se l’assunzione del medicinale concomitante va oltre la fine delle compresse della confezione, deve essere immediatamente iniziata la confezione successiva senza osservare l’intervallo senza compressa.

In caso di trattamento a lungo termine con medicinali che inducono gli enzimi epatici, viene raccomandato l’impiego di un altro metodo contraccettivo affidabile.

Le pazienti in trattamento con Gestodene ed etinilestradiolo Mylan Pharma non devono usare simultaneamente prodotti/ medicinali alternativi contenenti Hypericum perforatum (Erba di San Giovanni), poiché questo può portare a perdita dell’effetto contraccettivo. Sono stati segnalati metrorragia e gravidanza indesiderata.

L’Hypericum perforatum (Erba di San Giovanni) aumenta, per induzione enzimatica, la quantità di enzimi che metabolizzano i medicinali. L’effetto dell’induzione enzimatica può durare per almeno 1-2 settimane dopo la fine del trattamento con Hypericum.

Effetto dei COC su altri medicinali: i contraccettivi orali possono interferire con il metabolismo di altri medicinali.

Di conseguenza, le concentrazioni di plasma e tessuto possono aumentare (ad esempio ciclosporina) o diminuire (ad esempio lamotrigina).

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

Prima di prendere Gestodene ed etinilestradiolo Mylan Pharma deve essere esclusa la gravidanza.

Se si verifica la gravidanza durante l’uso del COC, il medicinale deve essere immediatamente interrotto.

Il maggior rischio di tromboembolia nel periodo dopo il parto, deve essere preso in considerazione quando viene ripresa l’assunzione di Gestodene ed etinilestradiolo Mylan Pharma (vedere paragrafo 4.2. e 4.4).

Ampi studi epidemiologici non hanno rilevato alcun aumento del rischio di difetti alla nascita nei bambini nati da madri che avevano usato COC prima della gravidanza, né alcun effetto teratogeno qualora i COC fossero stati inavvertitamente assunti durante la gravidanza.

Allattamento

I contraccettivi steroidei possono influenzare l’allattamento, poiché possono diminuire la quantità e cambiare la composizione del latte materno. Piccole quantità di steroidi anticoncezionali e/o dei loro metaboliti possono essere escrete nel latte materno. L’uso dei contraccettivi orali combinati non deve essere generalmente consigliato alle donne che allattano, prima del completo

svezzamento del figlio.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Gestodene ed etinilestradiolo Mylan Pharma non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

04.8 Effetti indesiderati

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Le reazioni avverse segnalate più comunemente sono sanguinamenti irregolari, nausea, aumento di peso, dolorabilità al seno e cefalea. Questi si verificano generalmente all’inizio della terapia e sono transitori.

Descrizione di alcune reazioni avverse

Nelle donne che usano COC è stato osservato un maggior rischio di eventi trombotici e tromboembolici arteriosi e venosi, tra cui infarto miocardico, ictus, attacchi ischemici transitori, trombosi venosa ed embolia polmonare, e tale rischio è discusso più dettagliatamente nel paragrafo 4.4.

Classificazione sistemica organica Comune (≥1/100,< 1/10) Non comune(≥1/1.000, <1/100) Raro(≥1/10.000, <1.000) Molto raro(< 1/10.000)
Disturbi del sistema immunitario Lupus eritematoso, Reazioni di ipersensibilità
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Iperlipidemia
Disturbi psichiatrici Alterazione della libido, Depressione, Irritabilità
Disturbi del sistema nervoso Cefalea, Irritabilità Corea
Patologie dell’occhio Irritazione oculare quando si indossano le lenti a contatto, Disturbi visivi
Patologie dell’orecchio e del labirinto Otosclerosi
Patologie vascolari Emicrania Ipertensione Tromboembolia venosa, Tromboembolia arteriosa
Patologie gastrointestinali Nausea, Dolori addominali Vomito Colelitiasi Pancreatite
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Acne Eruzione cutanea Cloasma, Eritema nodoso Eritema multiforme
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Sanguinamento irregolare, Amenorrea, Ipomenorrea, Dolorabilità al seno Alterazione della secrezione vaginale
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Aumento di peso, Ritenzione di fluidi

I seguenti effetti indesiderati gravi sono stati segnalati in donne che usavano COC, vedere paragrafi 4.3 e 4.4.

• Tromboembolia venosa, cioè trombosi venosa profonda nella gamba o pelvica e embolia polmonare

• Disturbi tromboembolici arteriosi

• Tumori epatici

• Patologie della cute e sottocutanei: cloasma

La frequenza di diagnosi di carcinoma mammario è leggermente aumentata tra le utilizzatrici di COC. Poiché nelle donne al di sotto dei 40 anni il carcinoma mammario è raro, il numero di casi in eccesso è basso rispetto al rischio complessivo di carcinoma mammario. Non è noto un rapporto di causalità con COC. Per altre informazioni vedere paragrafi 4.3 e 4.4.

Interazioni

Le interazioni di altri farmaci (induttori enzimatici) con i contraccettivi orali possono portare a metrorragia da interruzione e/o al fallimento della contraccezione (vedere paragrafo 4.5).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza.

04.9 Sovradosaggio

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I sintomi di sovradosaggio da contraccettivi orali negli adulti e nei bambini possono comprendere nausea, vomito, sensibilità e dolore al seno, vertigine, dolore addominale, capogiro/fatica; a causa del calo ormonale può verificarsi sanguinamento. Non vi è un antidoto specifico e il trattamento, se necessario, deve essere sintomatico.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: contraccettivi orali, associazioni fisse estro-progestiniche. Codice ATC: G03AA10 (contraccettivi ormonali per uso sistemico, associazioni fisse estro- progestiniche, gestodene e etinilestradiolo)

L’effetto contraccettivo della pillola contraccettiva si basa sull’interazione di vari fattori, il più importate dei quali è l’inibizione dell’ovulazione e i cambiamenti dell’endometrio. Oltre all’azione protettiva nei confronti della gravidanza, i COC presentano diverse proprietà positive le quali, accanto a quelle negative (vedere paragrafo 4.8) possono essere utili nel decidere il metodo di controllo delle nascite da adottare. Il ciclo mestruale è più regolare, la mestruazione è spesso meno dolorosa e le perdite ematiche meno abbondanti. Quest’ultima situazione può determinare una diminuzione dell’incidenza di carenza di ferro.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Gestodene

Assorbimento

Il gestodene, quando somministrato per via orale, viene assorbito rapidamente e completamente. In seguito ad una singola dose, la concentrazione sierica massima di 4 ng/ml viene raggiunta in circa un’ora. La biodisponibilità è circa del 99%.

Distribuzione

Il gestodene si lega all’albumina sierica e alle globuline che legano gli ormoni sessuali (SHBG). Soltanto l’1-2% della concentrazione totale sierica del farmaco è presente come steroide libero, mentre circa il 50-70% è legato in modo specifico alle SHBG. L’aumento delle concentrazioni di SHBG indotto dall’etinilestradiolo influenza la distribuzione delle proteine sieriche, che provoca un aumento della frazione legata a SHBG ed una diminuzione della frazione legata all’albumina. Il volume apparente di distribuzione del gestodene è di 0,7 l/kg.

Metabolismo

Il gestodene è completamente metabolizzato dalle vie metaboliche steroidee. Il tasso di clearance metabolica dal siero è di 0,8 ml/min/kg. Non si verifica interazione quando il gestodene è assunto insieme all’etinilestradiolo.

Eliminazione

I livelli di gestodene nel siero diminuiscono in due fasi. La fase terminale è caratterizzata da una emivita di 12-15 ore.

Il gestodene non è escreto come molecola base. I suoi metaboliti sono escreti nelle urine e nella bile con un rapporto di 6:4.

L’emivita di escrezione del metabolita è di circa 1 giorno.

Stato stazionario

La farmacocinetica del gestodene è influenzata dai livelli sierici di SHBG che aumentano di tre volte con l’uso di etinilestradiolo. Durante l’uso continuato, i livelli sierici di gestodene aumentano fino a circa quattro volte il valore della singola dose, raggiungendo le condizioni di stato stazionario durante la seconda metà del ciclo di trattamento.

Etinilestradiolo

Assorbimento

L’etinilestradiolo, somministrato per via orale, viene assorbito rapidamente e completamente. La concentrazione sierica massima di circa 80 pg/ml viene raggiunta entro 1-2 ore. La biodisponibilità completa, risultante dalla coniugazione pre-sistemica e dal metabolismo di primo passaggio, è di circa il 60%

Distribuzione

Durante l’allattamento, lo 0,02% della dose materna giornaliera passa nel latte materno. L’etinilestradiolo viene altamente ma non specificamente legato all’albumina sierica (circa il 98,5) ed induce un aumento nelle concentrazioni sieriche di SHBG. Il volume apparente di distribuzione di etinilestradiolo è 5 l/kg.

Metabolismo

L’etinilestradiolo è soggetto a coniugazione presistemica a livello sia della mucosa dell’intestino tenue, sia del fegato. L’etinilestradiolo viene metabolizzato principalmente mediante idrossilazione aromatica, ma formando vari metaboliti idrossilati e metilati che sono presenti come metaboliti liberi o come coniugati glucoronidati o solfati. Il tasso di clearance metabolica è di circa 5 ml/min/kg.

Eliminazione

I livelli sierici di etinilestradiolo diminuiscono in due fasi, l’ultima con emivita 24 ore. L’etinilestradiolo non è escreto come molecola base, ma i suoi metaboliti sono escreti nelle urine e nella bile con un rapporto di 4:6. L’emivita di escrezione del metabolita è di circa 1 giorno.

Stato stazionario Le condizioni di stato stazionario vengono raggiunte dopo 3-4 giorni, e i livelli sierici dell’etinilestradiolo sono 30-40% più alti della dose singola.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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L’etinilestradiolo e il gestodene non sono genotossici. Studi sul potenziale cancerogeno dell’etinilestradiolo da solo o in combinazione con vari progestinici non indicano alcun pericolo carcinogenico particolare per le donne quando usato come indicato per la contraccezione. Tuttavia si deve notare che gli ormoni sessuali possono promuovere la crescita di alcuni tessuti e tumori ormono- dipendenti.

Studi di tossicità riproduttiva sulla fertilità, sviluppo del feto o capacità riproduttiva con etinilestradiolo da solo o in combinazione con progestinici non ha rilevato alcun effetto indesiderato per gli esseri umani quando usato come raccomandato.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Nucleo della compressa:

lattosio monoidrato amido di mais povidone 25 magnesio stearato

Film di rivestimento della compressa:

Composizione del bianco Opadry 03F58750 ipromellosa 2910 (E464)

titanio diossido (E171) macrogol 6000

talco (E553b)

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

06.3 Periodo di validità

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2 anni

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Le compresse sono confezionate in blister di PVC/PVDC/Alluminio con astuccio trilaminato.

Presentazione:

Formato delle confezioni:

21 compresse rivestite con film

21 compresse rivestite con film (1 blister da 21 compresse) 63 compresse rivestite con film (3 blister da 21 compresse) 126 compresse rivestite con film (6 blister da 21 compresse)

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Mylan S.p.A.

Via Vittor Pisani 20 20124 Milano, Italia

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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043024013 – "0,075 Mg/0,030 Mg Compresse Rivestite Con Film" lx21 compresse in blister PVC/PVDC/Al

043024025 – "0,075 Mg/0,030 Mg Compresse Rivestite Con Film" 3×21 compresse in blister PVC/PVDC/Al

043024037 – "0,075 Mg/0,030 Mg Compresse Rivestite Con Film" 6×21 compresse in blister PVC/PVDC/Al

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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10.0 Data di revisione del testo

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11/06/2016

FARMACI EQUIVALENTI (stesso principio attivo)

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