Targin RP: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Targin RP - Ossicodone - A cosa serve? Come si usa? Come si prescrive? Quali sono gli effetti collaterali? Consultate Monografia del medicinale!

Targin RP

Targin RP

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Targin RP: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

Indice della Scheda

01.0 Denominazione del medicinale

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Targin 2,5 mg/1,25 mg compresse a rilascio prolungato Targin 15 mg/7,5 mg compresse a rilascio prolungato Targin 30 mg/15 mg compresse a rilascio prolungato

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Targin 2,5 mg/1,25 mg

Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 2,5 mg di ossicodone cloridrato equivalente a 2,25 mg di ossicodone e 1,25 mg di naloxone cloridrato equivalente a 1,37 mg di naloxone cloridrato diidrato e 1,13 mg di naloxone.

Targin 15 mg/7,5 mg

Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 15 mg di ossicodone cloridrato equivalente a 13,5 mg di ossicodone e 7,5 mg di naloxone cloridrato equivalente a 8,24 mg di naloxone cloridrato diidrato e 6,75 mg di naloxone.

Targin 30mg/15 mg

Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 30 mg di ossicodone cloridrato equivalente a 27 mg di ossicodone e 15 mg di naloxone cloridrato equivalente a 16,48 mg di naloxone cloridrato diidrato e 13,5 mg di naloxone.

Targin 2,5 mg/1,25 mg

Eccipienti con effetti noti: Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 34,1 mg di lattosio (come monoidrato).

Targin 15 mg/7,5 mg.

Eccipienti con effetti noti: Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 53 mg di lattosio (come monoidrato).

Targin 30 mg/15 mg

Eccipienti con effetti noti: Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 36,5 mg di lattosio (come monoidrato).

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

 

03.0 Forma farmaceutica

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Compresse a rilascio prolungato. Targin 2,5 mg/1,25 mg.

Compresse rotonde rivestite con film di colore giallo chiaro, con lunghezza nominale di 5 mm.

Targin 15 mg/7,5 mg

Compresse oblunghe rivestite con film di colore grigio, con lunghezza nominale di 9,5 mm e con “OXN” impresso su un lato e con “15” sull’altro.

Targin 30 mg/15 mg

Compresse oblunghe rivestite con film di colore marrone, con lunghezza nominale di 9,5 mm e con “OXN” impresso su un lato e con “30” sull’altro

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Dolore severo che può essere adeguatamente gestito solo con oppioidi analgesici. L’antagonista oppioide naloxone è aggiunto per contrastare la stipsi indotta dall’oppioide, bloccando l’azione dell’ossicodone a livello dei recettori oppioidi del tratto gastrointestinale.

Targin è indicato negli adulti.

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

L’efficacia analgesica di Targin è equivalente a quella delle formulazioni a rilascio prolungato di ossicodone cloridrato.

La dose deve essere aggiustata in base all’intensità del dolore e alla sensibilità individuale del paziente. Targin deve essere somministrato come di seguito indicato: Adulti

La dose iniziale abituale per un paziente mai trattato con oppioidi è di 10 mg/5 mg di ossicodone cloridrato/naloxone cloridrato ad intervalli di 12 ore.

Sono disponibili dosaggi inferiori per facilitare la titolazione della dose all’inizio della terapia con oppioidi e l’aggiustamento individuale della dose.

I pazienti che sono già in trattamento con oppioidi possono iniziare con dosi più alte in base alla precedente esperienza con gli oppioidi.

La dose massima giornaliera è 160 mg di ossicodone cloridrato e 80 mg di naloxone cloridrato. La dose massima giornaliera è riservata ai pazienti che sono stati precedentemente trattati con una dose giornaliera stabile e che necessitano ora di una dose maggiore. Particolare attenzione deve essere posta nel valutare l’opportunità di un aumento della dose in caso di pazienti con funzionalità renale compromessa e pazienti con insufficienza epatica lieve. Per quei pazienti che richiedono dosi maggiori la somministrazione di dosi supplementari di ossicodone cloridrato a rilascio prolungato agli stessi intervalli di tempo deve essere valutata, tenendo conto della massima dose giornaliera di 400 mg di ossicodone cloridrato a rilascio prolungato. In caso di dose supplementare di ossicodone cloridrato, l’effetto benefico di naloxone cloridrato sulla funzione intestinale può essere compromesso.

Dopo la completa interruzione della terapia con Targin e conseguente passaggio ad altro oppioide si può verificare un peggioramento della funzione intestinale.

Alcuni pazienti in trattamento con Targin secondo un regolare schema temporale, possono necessitare di analgesici a rilascio immediato come farmaco ”rescue per il trattamento del dolore episodico intenso (breakthrough pain). Targin è una formulazione a rilascio prolungato e per questo non indicato per il trattamento del dolore episodico intenso.

Per il trattamento del dolore episodico intenso, una singola dose di farmaco ”rescue” deve corrispondere a circa 1/6 della dose giornaliera equivalente di ossicodone cloridrato.

La necessità di più di due somministrazioni al giorno di farmaci “rescue” al giorno è generalmente una indicazione che il dosaggio di Targin richiede un aggiustamento in aumento. Questo aggiustamento deve essere effettuato ogni 1 – 2 giorni con incrementi di 5 mg/2,5 mg due volte al giorno o, dove necessario 2,5 mg/1,25 mg o 10 mg/5 mg di ossicodone cloridrato/ naloxone cloridrato sino a che non venga raggiunta una dose adeguata.

Lo scopo è quello di stabilire la dose specifica per il paziente da assumere due volte al giorno, che mantenga un’adeguata analgesia e che riduca al minimo il ricorso ad altro farmaco “rescue” per tutto il tempo per cui è necessaria una terapia per il dolore.

Concentrazioni al picco plasmatico leggermente elevate (dose corretta) devono essere considerate quando sono usate le compresse da 2,5 mg/1,25 mg (vedere paragrafo 5.2).

Targin è assunto ad un determinato dosaggio due volte al giorno secondo uno schema temporale fisso. Mentre una somministrazione simmetrica (stesso dosaggio mattina e sera) soggetta ad uno schema temporale fisso (ogni 12 ore) è appropriata per la maggior parte dei pazienti, alcuni pazienti, in base alla situazione di dolore individuale, possono trarre beneficio da un dosaggio asimmetrico adattato all’andamento del proprio dolore. In generale, deve essere scelta la dose analgesica efficace più bassa.

Nella terapia del dolore non maligno, dosi giornaliere fino a 40 mg/ 20mg di ossicodone cloridrato/naloxone cloridrato sono generalmente sufficienti, ma possono essere necessarie dosi più alte.

Per dosi non ottenibili con questo dosaggio, sono disponibili altri dosaggi di questo medicinale.

Popolazioni speciali

Pazienti anziani

Come per i soggetti più giovani il dosaggio deve essere aggiustato in base all’intensità del dolore e alla sensibilità del singolo paziente.

Pazienti con funzionalità epatica compromessa

Uno studio clinico nei pazienti con compromissione epatica ha mostrato che le concentrazioni plasmatiche sia di ossicodone che di naloxone, sono elevate. Le concentrazioni di naloxone sono incrementate in modo maggiore rispetto all’ossicodone (vedere paragrafo 5.2). Non è ancora nota la rilevanza clinica di un’esposizione relativamente alta a naloxone nei pazienti con compromissione epatica. Deve essere usata particolare attenzione quando si somministrano queste compresse a pazienti con compromissione epatica lieve (vedere paragrafo 4.4). Targin è controindicato nei pazienti con compromissione epatica da moderata a grave (vedere paragrafo 4.3).

Pazienti con funzionalità renale compromessa

Uno studio clinico nei pazienti con compromissione renale ha mostrato che le concentrazioni plasmatiche sia di ossicodone che di naloxone sono elevate (vedere paragrafo 5.2). Le concentrazioni di naloxone sono incrementate in modo maggiore rispetto all’ossicodone Non è ancora nota la rilevanza clinica di un’esposizione relativamente alta a naloxone nei pazienti con compromissione renale. Deve essere usata particolare attenzione quando si somministrano queste compresse a pazienti con compromissione renale (vedere paragrafo 4.4).

Popolazione pediatrica

Non sono state stabilite la sicurezza e l’efficacia di Targin nei bambini e negli adolescenti sotto i 18 anni di età. Non ci sono dati disponibili.

Modo di somministrazione Uso orale.

Targin é assunto al dosaggio stabilito due volte al giorno in accordo ad uno schema temporale fisso. Le compresse a rilascio prolungato possono essere assunte con o senza cibo con sufficiente liquido. Le compresse devono essere deglutite intere, non rotte, masticate o schiacciate (vedere paragrafo 4.4).

Obiettivi e interruzione del trattamento (Analgesia)

Prima di iniziare il trattamento con Targin, insieme al paziente e in conformità alle linee guida sulla gestione del dolore, devono essere concordati una strategia di trattamento che includa la durata e gli obiettivi del trattamento e un piano per l’interruzione del trattamento. Durante il trattamento, i contatti tra medico e paziente devono essere frequenti per valutare la necessità di proseguire il trattamento, prendere in considerazione l’interruzione e aggiustare il dosaggio, se necessario. Quando un paziente non necessita più della terapia a base di ossicodone, è consigliabile ridurre la dose in maniera graduale per prevenire i sintomi da astinenza. In assenza di un adeguato controllo del dolore, deve essere tenuta in considerazione la possibilità di iperalgesia, tolleranza e progressione della malattia di base (vedere paragrafo 4.4).

Durata del trattamento

L’ossicodone non deve essere assunto per un periodo di tempo superiore al necessario

 

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1 Grave depressione respiratoria con ipossiemia e/o ipercapnia Malattia polmonare ostruttiva grave Cuore polmonare Asma bronchiale grave Ileo paralitico non indotto da oppioidi Compromissione epatica moderata o grave.

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Si deve usare cautela quando si somministrano queste compresse a pazienti con:

Funzione respiratoria gravemente compromessa

Apnea del sonno

Co-somministrazione di sostanze ad azione depressiva sul SNC (vedere sotto e il paragrafo 4.5) Inibitori delle monoamino ossidasi (IMAO, vedere sotto e il paragrafo 4.5) Tolleranza, dipendenza fisica e astinenza (vedere sotto)

Dipendenza psicologica [dipendenza], profilo di abuso e storia di abuso di sostanze e / o alcol (vedere sotto) Anziani o infermi

Trauma cranico, lesioni intracraniche o aumento della pressione intracranica, ridotto livello di coscienza di origine incerta Disturbo epilettico o predisposizione alle convulsioni

ipotensione

Ipertensione

Pancreatite

Lieve compromissione epatica

Compromissione renale

Ileo paralitico indotto da oppioidi

Mixedema

Ipotiroidismo

Morbo di Addison (insufficienza corticosurrenalica)

Ipertrofia prostatica

Psicosi tossica

Alcolismo

Delirium tremens

Colelitiasi

Malattie cardiovascolari preesistenti

Depressione respiratoria

Il rischio principale dell’eccesso di oppioidi è la depressione respiratoria.

Disturbi respiratori legati al sonno

Gli oppioidi possono causare disturbi respiratori legati al sonno, inclusa l’apnea centrale del sonno (CSA) e l’ipossiemia correlata al sonno. L’uso di oppioidi aumenta il rischio di CSA in modo dose-dipendente Nei pazienti che si presentano con CSA, prendere in considerazione la riduzione del dosaggio totale di oppioidi.

Rischio sulla somministrazione concomitante di medicinali sedativi quali le benzodiazepine o farmaci correlati. L’ uso concomitante di oppioidi, incluso ossicodone cloridrato e farmaci sedativi quali le benzodiazepine o farmaci correlati può portare alla sedazione, alla depressione respiratoria, al coma e alla morte. A causa dei rischi, la prescrizione di questi medicinali sedativi in concomitanza a Targin deve essere riservata solo a quei pazienti per i quali non vi sono altri trattamenti alternativi possibili. Se si decide di prescrivere Targin in concomitanza a medicinali sedativi, deve essere utilizzata la più bassa dose efficace e per la minor durata possibile.

I pazienti devono essere monitorati attentamente rispetto alla comparsa di segni e sintomi di depressione respiratoria e sedazione. Riguardo a questo, è fortemente raccomandato informare i pazienti e i loro familiari di prestare attenzione a questi sintomi (vedere paragrafo 4.5).

Inibitori delle MAO

Targin deve essere somministrato con cautela nei pazienti che assumono inibitori delle MAO o che hanno ricevuto gli inibitori delle MAO nelle due settimane precedenti.

Deve inoltre essere usata cautela nel somministrare Targin a pazienti con compromissione epatica lieve o renale. Attento monitoraggio medico è particolarmente necessario per pazienti con grave compromissione renale.

La diarrea può essere considerata un possibile effetto del naloxone.

Disturbo da uso di oppioidi (abuso e dipendenza)

Dopo somministrazioni ripetute di oppioidi, come l’ossicodone, si possono manifestare tolleranza e dipendenza fisica e/o psicologica.

L’uso ripetuto di Targin può provocare il disturbo da uso di oppioidi (OUD). Una dose più alta e una maggiore durata del trattamento con oppioidi possono aumentare il rischio di sviluppare OUD. L’abuso o l’uso errato intenzionale di Targin può portare a sovradosaggio e/o morte. Il rischio di sviluppare OUD è maggiore nei pazienti con una storia personale o familiare (genitori o fratelli) di disturbi da uso di sostanze (incluso il disturbo da uso di alcol), in attuali utilizzatori di tabacco o in pazienti con una storia personale di disturbi mentali (per es, depressione maggiore, ansia e disturbi della personalità).

Prima di iniziare il trattamento con {nome del prodotto} e durante il trattamento, gli obiettivi del trattamento e il piano d’interruzione devono essere concordati con il paziente (vedere paragrafo 4.2). Prima e durante il trattamento, il paziente deve essere informato anche dei rischi e dei segnali di OUD. Se compaiono questi segnali, il paziente deve essere avvisato di contattare il medico.

I pazienti devono essere monitorati per individuare i segni di comportamenti di ricerca di sostanza d’abuso (per es. la richiesta troppo anticipata di nuove prescrizioni). Ciò include la valutazione di oppioidi e psicofarmaci concomitanti (come le benzodiazepine). Per i pazienti con segni e sintomi di OUD, deve essere preso in considerazione un ulteriore consulto con uno specialista.

Targin non è indicato per il trattamento di sintomi da astinenza.

Al fine di non compromettere la caratteristica di rilascio prolungato delle compresse a rilascio prolungato, le compresse a rilascio prolungato devono essere assunte intere e non devono essere rotte, masticate o frantumate. Ingerire le compresse a rilascio prolungato rompendole, masticandole o frantumandole comporta un più veloce rilascio dei principi attivi e l’assorbimento di una dose possibilmente fatale di ossicodone (vedere paragrafo 4.9). L’uso concomitante di alcol e Targin può aumentare gli effetti indesiderati di Targin; l’uso concomitante deve essere evitato.

Non esiste esperienza clinica nei pazienti con cancro associato a carcinomatosi peritoneale o sindrome sub- occlusiva negli stadi avanzati dei tumori dell’apparato digerente e pelvico. Perciò l’uso di Targin non è raccomandato in questi soggetti.

Targin non è raccomandato per uso preoperatorio o entro le prime 12/24 ore post operatorie. Sulla base del tipo e della misura dell’intervento, della procedura anestetica selezionata, di altro co-medicamento e della condizione individuale del paziente, il tempo esatto per l’avvio di un trattamento post operatorio con Targin dipende dall’attenta valutazione del rapporto rischio/ beneficio per ogni singolo paziente.

È fortemente scoraggiato ogni abuso di Tagin da parte di tossicodipendenti.

In caso di abuso per via parenterale, intranasale o orale da parte di individui dipendenti da agonisti oppioidi, come eroina, morfina o metadone, Targin produce marcati sintomi da astinenza – a causa delle caratteristiche del naloxone di antagonista del recettore oppioide – o intensifica i sintomi da astinenza già presenti (vedere paragrafo 4.9).

Le compresse sono costituite da una matrice polimerica, destinata solamente ad uso orale. Iniezioni per via parenterale per uso illecito dei componenti della compressa a rilascio prolungato (specialmente talco) possono provocare necrosi del tessuto locale e granulomi polmonari o possono portare ad altri effetti indesiderati gravi e potenzialmente fatali.

La matrice vuota della compressa a rilascio prolungato può essere visibile nelle feci.

Gli oppioidi come l’ossicodone possono influenzare gli assi ipotalamo-ipofisi-surrene e delle gonadi. Tra i cambiamenti osservati ci sono un aumento della prolattina nel siero e una riduzione del livello di cortisolo e testosterone nel plasma. Sintomi clinici possono verificarsi a causa di questi cambiamenti ormonali.

Nei pazienti in trattamento a lungo termine con oppioidi, il passaggio a Targin può inizialmente provocare sintomi da astinenza o diarrea.

Può verificarsi iperalgesia che non risponderà a un ulteriore aumento della dose di ossicodone, in particolare a dosi elevate. Potrebbe essere necessaria una riduzione della dose di ossicodone o un cambiamento dell’oppioide.

Disturbi delle vie biliari

L’ossicodone può causare un aumento della pressione intrabiliare e spasmo a causa dei suoi effetti sullo sfintere di Oddi; pertanto, i pazienti con malattie delle vie biliari devono essere monitorati per il peggioramento dei sintomi durante la somministrazione di ossicodone.

L’uso di Targin può produrre risultati positivi nei controlli antidoping. L’uso di Targin come agente dopante può diventare pericoloso per la salute.

Questo medicinale contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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La somministrazione concomitante di oppioidi con medicinali sedativi come le benzodiazepine o farmaci correlati può portare ad un aumento del rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte per l’effetto additivo sulla depressione del SNC. La dose e la durata del trattamento di terapie concomitanti con queste tipologie di medicinali devono essere limitate (vedere paragrafo 4.4).

I farmaci che possono essere depressivi del SNC includono, ma non si limitano a: altri oppioidi, gabapentinoidi, come pregabalin, ansiolitici, ipnotici e sedativi (incluse benzodiazepine), antidepressivi, antipsicotici, anti-istaminici,e anti-emetici.

Targin deve essere somministrato con cautela nei pazienti che assumono inibitori delle MAO o che hanno ricevuto gli inibitori delle MAO nelle due settimane precedenti.

La somministrazione concomitante di ossicodone con agenti serotoninici, quali un inibitore selettivo del ricaptazione della serotonina (SSRI) o un inibitore la ricaptazione della serotonina-norepinefrina (SNRI) può causare tossicità da serotonina. I sintomi della tossicità da serotonina possono includere alterazioni dello stato mentale (ad esempio, agitazione, allucinazioni, coma), instabilità autonomica (per esempio, tachicardia, pressione arteriosa labile, ipertermia), anomalie neuromuscolari (per esempio, ipereflessia, incoordinazione, rigidità) e/o sintomi gastrointestinali (per esempio, nausea, vomito, diarrea). L’ossicodone deve essere usato con cautela e potrebbe essere necessario ridurre il dosaggio nei pazienti che usano tali medicinali farmaci.

L’alcol può aumentare gli effetti farmacodinamici di Targin; l’uso concomitante deve essere evitato.

Sono state osservate variazioni clinicamente rilevanti dell’International Normalized Ratio (INR o tempo di Quick) in entrambe le direzioni quando ossicodone e gli anticoagulanti cumarinici sono assunti contemporaneamente.

L’ossicodone è metabolizzato principalmente attraverso il CYP3A4 e in parte il CYP2D6 (vedere paragrafo 5.2). L’attività di queste vie metaboliche può essere inibita o indotta dalla contemporanea somministrazione di altri farmaci o da elementi della dieta. La dose di Targin deve essere modificata di conseguenza.

Gli inibitori del CYP3A4, come gli antibiotici della classe dei macrolidi (per es. claritromicina, eritromicina, telitromicina), gli antifungini azolici (per es. ketoconazolo, voriconazolo, itraconazolo, posaconazolo), gli inibitori delle proteasi (per es. ritonavir, indinavir, nelfinavir, saquinavir), la cimetidina e il succo di pompelmo possono causare una diminuita clearance di ossicodone da cui può derivare una sua aumentata concentrazione plasmatica. Può essere quindi necessaria una riduzione della dose di Targin e una conseguente ri-titolazione.

Gli induttori di CYP3A4, come la rifampicina, la carbamazepina, la fenitoina e l’erba di San Giovanni possono aumentare il metabolismo e la clearence di ossicodone, da cui può risultare una sua diminuita concentrazione plasmatica. Si consiglia di usare cautela poiché può essere necessaria una nuova titolazione per ottenere un livello adeguato nel controllo del dolore.

Teoricamente, i medicinali che inibiscono l’attività del CYP2D6, come la paroxetina, la fluoxetina, e la chinidina possono provocare una diminuzione della clearance di ossicodone che può portare ad una sua aumentata concentrazione plasmatica. La somministrazione concomitante di inibitori del CYP2D6 non ha effetto significativo sull’eliminazione di ossicodone e non ha influenza sui suoi effetti farmacodinamici. Studi in vitro sul metabolismo indicano che non sono previste interazioni clinicamente rilevanti tra ossicodone e naloxone. A concentrazioni terapeutiche, il rischio di interazioni clinicamente rilevanti tra paracetamolo, acido acetilsalicilico o naltrexone e l’associazione di ossicodone e naloxone è minimo.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

Non sono disponibili dati sull’uso di Targin nelle donne in gravidanza e durante il parto. I dati limitati nell’essere umano sull’uso di ossicodone durante la gravidanza non rivelano un aumentato rischio di anomalie congenite. Per il naloxone sono disponibili dati clinici insufficienti sull’esposizione in gravidanza. Tuttavia, l’esposizione sistemica delle donne al naloxone dopo l’uso di Targin è relativamente bassa (vedere paragrafo 5.2). Sia naloxone che ossicodone attraversano la placenta. Non sono stati condotti studi sugli animali con ossicodone e naloxone in associazione (vedere paragrafo 5.3). Gli studi sugli animali con ossicodone o naloxone somministrati come singoli medicinali non hanno rilevato alcun effetto teratogenico o embriotossico.

La somministrazione di ossicodone per un lungo periodo durante la gravidanza può causare sintomi di astinenza nel neonato. Se somministrato durante il parto, ossicodone può provocare depressione respiratoria nel neonato.

Targin deve essere usato durante la gravidanza solo se i benefici superano i possibili rischi per il nascituro o neonato.

Allattamento

L’ossicodone passa nel latte materno. È stato misurato un rapporto di concentrazione latte – plasma di 3,4:1 e pertanto sono ipotizzabili effetti dell’ossicodone nel lattante. Non è noto se anche il naloxone passi nel latte materno. Comunque dopo l’assunzione di Targin i livelli sistemici di naloxone sono molto bassi (vedere paragrafo 5.2). Non può essere escluso un rischio per il bambino nutrito con latte materno, in particolare dopo l’assunzione di dosi multiple di Targin da parte della madre che allatta. L’allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con Targin.

Fertilità

Non sono disponibili dati sugli effetti di ossicodone e naloxone sulla fertilità negli esseri umani. Nei ratti, non vi è stato alcun effetto sull’accoppiamento o sulla fertilità durante il trattamento con Targin (vedere paragrafo 5.3).

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Targin altera moderatamente la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. Ciò è particolarmente probabile all’inizio del trattamento, dopo un aumento della dose o “rotazione” del farmaco e se Targin è in combinazione con altri agenti depressivi del SNC. I pazienti che si sono stabilizzati con uno specifico dosaggio non richiedono necessariamente misure limitative. Pertanto è necessario che i pazienti consultino il medico per verificare se possono guidare veicoli o usare macchinari.

 

04.8 Effetti indesiderati

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Le seguenti frequenze sono la base per valutare gli effetti indesiderati:

Molto comune ( 1/10) Comune ( 1/100, 1/10)

Non comune (1/1.000, 1/100) Raro (> 1/10.000  1/1.000) Molto raro (1/10.000) Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.

Classificazione per Comune Non commune Raro Molto raro Non nota(la
sistemi ed organi secondo MedDRA ( 1/100, 1/10) (1/1.000,
1/100)
(> 1/10.000 
1/1.000)
(1/10.000) frequenza non può essere definita sulla
base dei dati
disponibili)
Disturbi del sistema
immunitario
Ipersensibilità
Disturbi del Diminuzione
metabolismo e della dell’appetito
nutrizione fino a perdita
dell’appetito
Disturbi psichiatrici Insonnia Alterazioni del Dipendenza Umore
pensiero (vedere euforico
Ansia paragrafo 4.4) Allucinazioni
Stato Incubi
confusionale Aggressività
Depressione
Diminuzione
della libido
Nervosismo
Irrequietezza
Patologie del sistema Capogiro Convulsioni1 Parestesia
nervoso Cefalea Disturbi Stato di
Sonnolenza dell’attenzione sedazione
Disgeusia
Disordini del
linguaggio
Sincope
Tremore
Letargia
Patologie dell’occhio Problemi nella
vista
Classificazione per Comune Non commune Raro Molto raro Non nota(la
sistemi ed organi secondo MedDRA ( 1/100, 1/10) (1/1.000,
1/100)
(> 1/10.000 
1/1.000)
(1/10.000) frequenza non
può essere definita sulla
base dei dati
disponibili)
Patologie dell’orecchio e del labirinto Vertigini
Patologie cardiache Angina pectoris2
Palpitazioni
Tachicardia
Patologie vascolari Vampate di Diminuzione
calore della pressione
sanguigna
Aumento della
pressione
sanguigna
Patologie Dispnea Sbadiglio Depressione
respiratorie, Rinorrea respiratoria
toraciche e Tosse Sindrome di
mediastiniche apnea centrale
nel sonno
Patologie Dolore Distensione Patologie dei Eruttazione
gastrointestinali addominale addominale denti
Stipsi
Diarrea
Bocca secca
Dispepsia
Vomito
Nausea
Flatulenza
Patologie epatobiliari Aumento degli enzimi epatici
Colica biliare
Patologie Disfuzione
dell’apparato erettile
riproduttivo e della
mammella
Patologie della cute Prurito
e del tessuto Reazioni
sottocutaneo cutanee
Iperidrosi
Patologie del sistema Spasmi
muscoloscheletrico e muscolari
del tessuto Contrazione
connettivo muscolare
Mialgia
Patologie renali e urinarie Urgenza nella minzione Ritenzione urinaria
Patologie sistemiche e condizioni relative Astenia Fatica Dolore al petto Brividi
Classificazione per Comune Non commune Raro Molto raro Non nota(la
sistemi ed organi secondo MedDRA ( 1/100, 1/10) (1/1.000,
1/100)
(> 1/10.000 
1/1.000)
(1/10.000) frequenza non
può essere definita sulla
base dei dati
disponibili)
alla sede di Sindrome di
somministrazione astinenza
Malessere
Dolore
Edema
periferico
Sete
Esami diagnostici Diminuzione del peso Aumento di peso
Traumatismo, Lesioni per
avvelenamento e incidenti
complicazione da
procedura

1 particolarmente in persone con disturbo epilettico o predisposizione alle convulsioni

2 particolarmente in pazienti con una storia clinica di malattie coronariche

Per la sostanza attiva ossicodone cloridrato sono noti i seguenti ulteriori effetti indesiderati: A causa delle sue proprietà farmacologiche, ossicodone cloridrato può causare depressione respiratoria, miosi, broncospasmo, spasmi della muscolatura liscia, nonché sopprimere il riflesso della tosse.

Classificazione per Comune Non commune Raro Molto Non nota(la
sistemi ed organi secondo MedDRA ( 1/100, 1/10) (1/1.000,
1/100)
(> 1/10.000 
1/1.000)
raro (1/10.0 00) frequenza non può essere definita sulla
base dei dati
disponibili)
Infezioni e infestazioni Herpes simplex
Disturbi del sistema immunitario Reazioni anafilattiche
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Disidratazione Aumento dell’appetito
Disturbi psichiatrici Alterazione Agitazione
dell’umore e Disturbi della
alterazione della percezione (ad
personalità es.
Ridotta attività derealizzazione)
Iperattività
psicomotoria
Patologie del sistema Concentrazione Iperalgesia
nervoso compromessa
Emicrania
Ipertonia
Contrazioni
muscolari
involontarie
Classificazione per Comune Non commune Raro Molto Non nota(la
sistemi ed organi secondo MedDRA ( 1/100, 1/10) (1/1.000,
1/100)
(> 1/10.000 
1/1.000)
raro (1/10.0 00) frequenza non può essere definita sulla
base dei dati
disponibili)
Ipoestesia Coordinazione anormale
Patologie dell’orecchio e del labirinto Udito compromesso
Patologie vascolari Vasodilatazione
Patologie respiratorie, toraciche e
mediastiniche
Disfonia
Patologie Singhiozzo Disfagia Melena Carie dentali
gastrointestinali Ileo Sanguinamento
Ulcerazioni gengivale
della bocca
Stomatite
Patologie Colestasi
epatobiliari Disfunzione
dello sfintere
di Oddi
Patologie della cute
e del tessuto sottocutaneo
Cute secca Orticaria
Patologie renali e
urinarie
Disuria
Patologie dell’apparato riproduttivo e della
mammella
Ipogonadismo Amenorrea
Patologie sistemiche Edema Sindrome di
e condizioni relative Tolleranza al astinenza
alla sede di farmaco neonatale
somministrazione

Dipendenza da sostanze d’abuso

L’uso ripetuto di Targin può provocare dipendenza da sostanze d’abuso, anche a dosi terapeutiche. Il rischio di dipendenza da sostanze d’abuso può variare a seconda dei fattori di rischio individuali del paziente, del dosaggio e della durata del trattamento con gli oppioidi (vedere paragrafo 4.4).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

 

04.9 Sovradosaggio

Indice

Sintomi di intossicazione

A seconda della storia del paziente, un sovradosaggio di Targin può manifestarsi con sintomi indotti sia da ossicodone (agonista dei recettori oppioidi) che da naloxone (antagonista dei recettori oppioidi).

Sintomi di un sovradosaggio da ossicodone includono miosi, depressione respiratoria, sonnolenza che progredisce fino allo stupore, ipotonia, bradicardia come pure ipotensione. Nei casi più gravi possono verificarsi coma, edema polmonare non cardiogeno e insufficienza circolatoria e possono portare ad un esito fatale.

È stata osservata leucoencefalopatia tossica con il sovradosaggio di ossicodone.

Sono improbabili sintomi di sovradosaggio da solo naloxone. Trattamento dell’intossicazione Sintomi da astinenza dovuti a sovradosaggio di naloxone devono essere trattati sintomaticamente in un ambiente strettamente controllato.

Sintomi clinici che suggeriscano un sovradosaggio di ossicodone possono essere trattati con la somministrazione di antagonisti oppioidi (es: naloxone cloridrato 0,4 – 2 mg per via endovenosa). La somministrazione deve essere ripetuta ad intervalli di 2 – 3 minuti, come clinicamente richiesto. È inoltre possibile somministrare una infusione di 2 mg di naloxone cloridrato in 500 ml di soluzione di cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9%) o di glucosio 50 mg/ml (5%) (0,004 mg/ml di naloxone). L’infusione deve essere somministrata ad una velocità corrispondente alle dosi precedentemente somministrate in bolo e in base alla risposta del paziente.

Deve essere presa in considerazione la lavanda gastrica.

Misure di supporto (ventilazione artificiale, ossigeno, vasopressori e infusione di fluidi) devono essere impiegate, se necessario, per gestire lo shock circolatorio che accompagna un sovradosaggio. L’arresto cardiaco o le aritmie possono richiedere il massaggio cardiaco o la defibrillazione.

Se necessario deve essere praticata la ventilazione artificiale. Devono essere mantenuti l’equilibrio idrico ed elettrolitico.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: Analgesici; Oppioidi; Alcaloidi naturali dell’oppio Codice ATC: N02AA55 Meccanismo d’azione

Ossicodone e naloxone hanno un’affinità per i recettori oppioidi kappa, mu e delta di cervello, midollo spinale ed organi periferici (per es. l’intestino). Ossicodone agisce come agonista del recettore oppioide e si lega ai recettori oppioidi endogeni del SNC. Al contrario, naloxone è un antagonista puro che agisce su tutti i tipi di recettori oppioidi.

Effetti farmacodinamici

A causa del marcato metabolismo di primo passaggio, la biodisponibilità di naloxone con la somministrazione orale è <3%, quindi un effetto sistemico clinicamente rilevante è improbabile. A causa dell’antagonismo competitivo locale del naloxone sull’effetto dell’ossicodone sul recettore oppioide del tratto intestinale, il naloxone riduce i disturbi della funzione intestinale tipici di un trattamento con oppioidi.

Efficacia e sicurezza clinica

In uno studio di 12 settimane, in doppio cieco a gruppi paralleli condotto su 322 pazienti con stipsi indotta da oppioidi, i pazienti che sono stati trattati con ossicodone cloridrato – naloxone cloridrato hanno avuto in media un movimento intestinale spontaneo extra (senza lassativi) nell’ultima settimana di trattamento, rispetto ai pazienti che hanno continuato ad usare dosaggi comparabili di ossicodone cloridrato compresse a rilascio prolungato (p<0,0001).L’uso di lassativi nelle prime 4 settimane è stato significativamente inferiore nel gruppo trattato con ossicodone – naloxone rispetto a quello in monoterapia con ossicodone (31% versus 55%, rispettivamente, p<0,0001). Risultati simili sono stati osservati in uno studio su 265 pazienti non oncologici confrontando dosi giornaliere di ossicodone cloridrato/naloxone cloridrato di 60 mg/ 30 mg sino a 80 mg/ 40 mg, con ossicodone cloridrato in monoterapia alla stessa dose.

Per gli effetti degli oppioidi sul sistema endocrino si veda il paragrafo 4.4.

Studi preclinici mostrano diversi effetti degli oppioidi naturali sui componenti del sistema immunitario. Non è nota la rilevanza clinica di questi risultati. Non è noto se ossicodone, oppioide semisintetico, abbia gli stessi effetti degli oppioidi naturali sul sistema immunitario.

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

Indice

Ossicodone cloridrato

Assorbimento

Ossicodone ha un’alta biodisponibilità assoluta fino al 87% in seguito a somministrazione orale.

Distribuzione

Una volta assorbito, ossicodone è distribuito in tutto l’organismo. Circa il 45% è legato alle proteine plasmatiche. Ossicodone attraversa la placenta e può essere rilevato nel latte materno.

Biotrasformazione

Ossicodone viene metabolizzato nell’intestino e nel fegato a norossicodone e ossimorfone e a vari glucuronidi coniugati. Norossicodone, ossimorfone e norossimorfone sono prodotti attraverso il sistema del citocromo P450. La Chinidina riduce la produzione di ossimorfone nell’uomo senza influenzare sostanzialmente la farmacodinamica di ossicodone. Il contributo dei metaboliti sull’effetto farmacodinamico complessivo è insignificante.

Eliminazione

Ossicodone e suoi metaboliti vengono eliminati sia nelle urine che nelle feci.

Naloxone cloridrato

Assorbimento

In seguito a somministrazione orale, naloxone ha una disponibilità sistemica molto bassa (<3%).

Distribuzione

Naloxone attraversa la barriera della placenta. Non è noto se il naloxone passi anche nel latte materno.

Biotrasformazione ed eliminazione

Dopo la somministrazione per via parenterale, l’emivita plasmatica è di circa un’ora. La durata d’azione dipende da dose e via di somministrazione, l’iniezione intramuscolare produce un effetto più prolungato rispetto a dosi somministrate per via endovenosa. È metabolizzato nel fegato ed escreto nelle urine. I metaboliti principali sono naloxone glucuronide, 6 -naloxolo e il suo glucuronide

Combinazione di ossicodone cloridrato/naloxone cloridrato

Relazione farmacocinetica/farmacodinamica

Le caratteristiche farmacocinetiche dell’ossicodone di Targin sono equivalenti a quelle delle compresse a rilascio prolungato di ossicodone cloridrato somministrate in combinazione con le compresse a rilascio prolungato di naloxone cloridrato.

Compresse di vari dosaggi possono essere combinate quando si deve titolare la dose in base alle esigenze analgesiche del paziente e alla tollerabilità.

Tuttavia, se i dosaggi sono intercambiabili, è necessario tenere a mente che per il dosaggio da 2,5 mg/1,25 mg la Cmax corretta per la dose è leggermente più elevata (del 27,6%) rispetto a quella associata al reference da 40 mg/20 mg. Questo è paragonabile ad altri dosaggi dove i valori di Cmax corretti per la dose per le compresse da 15 mg/7,5 mg e 30 mg/15 mg sono 18,6% e 18,7% più alti rispetto al reference.

Dopo la somministrazione orale di Targin nella massima dose a soggetti sani, le concentrazioni plasmatiche di naloxone sono cosi basse che non è possibile effettuare un’analisi farmacocinetica. Per condurre una analisi farmacocinetica viene utilizzato come surrogato naloxone-3-glucuronide, fino a quando la sua concentrazione plasmatica è sufficientemente elevata per essere misurata.

Nel complesso, dopo l’ingestione di un pasto ad alto contenuto di grassi, la biodisponibilità e la concentrazione plasmatica massima (Cmax) di ossicodone sono aumentate in media rispettivamente del 16% e del 30% rispetto alla somministrazione a digiuno. Questo è stato valutato come clinicamente non rilevante, quindi le compresse a rilascio prolungato di Targin possono essere assunte con o senza cibo (vedere paragrafo 4.2).

Alla luce dei risultati di studi in vitro sul metabolismo del medicinale, interazioni clinicamente rilevanti riguardanti Targin sembrano improbabili.

Pazienti anziani

Ossicodone:

Per AUC di ossicodone, in media, c’è stato un aumento al 118% (IC 90%: 103, 135), per gli anziani rispetto ai volontari più giovani. Per la Cmax di ossicodone, in media, c’è stato un aumento fino al114% (IC 90%: 102, 127). Per Cmin di ossicodone, in media, c’è stato un aumento fino al 128% (IC 90%: 107, 152).

Naloxone:

Per AUC di naloxone, in media, c’è stato un aumento al182% (IC 90%: 123, 270) per gli anziani rispetto ai volontari più giovani. Per la Cmax di naloxone, in media, c’è stato un aumento al 173% (IC 90%: 107, 280). Per Cmin di naloxone, in media, c’è stato un aumento al 317% (IC 90%: 142, 708).

Naloxone-3-glucuronide:

Per AUC dinaloxone-3-glucuronide, in media, c’è stato un aumento al 128% (IC 90%: 113, 147), per gli anziani rispetto ai volontari più giovani. Per la Cmax di naloxone-3-glucuronide, in media, c’è stato un aumento al 127% (IC 90%: 112, 144). Per Cmin di naloxone-3-glucuronide, in media, c’è stato un aumento al 125% (IC 90%: 105, 148).

Pazienti con funzionalità epatica compromessa

Ossicodone:

Per AUCINF di ossicodone, in media, c’è stato un aumento al 143% (IC 90%: 111, 184), 319% (IC 90%: 248, 411) e 310% (IC 90%: 241, 398) nei soggetti con compromissione epatica rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. Per la Cmax di ossicodone, in media, c’è stato un aumento al 120% (IC 90%: 99, 144), al 201% (IC 90%: 166, 242) e al 191% (IC 90%: 158, 231) nei soggetti con compromissione epatica rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. Per t1/2Z di ossicodone, in media, c’è stato un aumento al 108% (IC 90%: 70, 146), 176% (IC 90%: 138, 215) e 183% (IC 90%: 145, 221) nei soggetti con compromissione epatica rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani.

Naloxone:

Per AUCt di naloxone, in media, c’è stato un aumento al 411% (IC 90%: 152, 1112), 11518% (IC 90%: 4259, 31149) e 10666% (IC 90%: 3944, 28847) nei soggetti con compromissione epatica rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. Per la Cmax di naloxone, in media, c’è stato un aumento al 193% (IC 90%: 115, 324), 5292% (90% IC: 3148, 8896) e 5252% (90% IC: 3124, 8830) nei soggetti con compromissione epatica rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. A causa di una quantità insufficiente di dati disponibili, il t1/2Z e il corrispondente AUCINF di naloxone non sono stati calcolati. I confronti sulla biodisponibilità di naloxone sono pertanto basati sui valori AUCt.

Naloxone-3-glucuronide:

Per AUCINF di naloxone-3-glucuronide, in media, c’è stato un aumento al 157% (IC 90%: 89, 279),128% (IC 90%: 72, 227) e 125% (IC 90%: 71, 222) nei soggetti con compromissione epatica rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. Per la Cmax di naloxone-3-glucuronide, in media, c’è stato un aumento al 141% (IC 90%: 100, 197), 118% (IC 90%: 84, 166) e un calo al 98% (IC 90%: 70, 137) nei soggetti con compromissione epatica rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. Per t1/2Z di naloxone-3-glucuronide, in media, c’è stato un aumento a 117% (IC 90%: 72, 161), un calo al 77% (IC 90%: 32, 121) e al 94% (IC 90%: 49, 139) nei soggetti con compromissione epatica rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani.

Pazienti con funzionalità renale compromessa

Ossicodone:

Per AUCINF di ossicodone, in media, c’è stato un aumento al 153% (IC 90%: 130, 182), 166% (IC 90%: 140, 196) e 224% (IC 90%: 190, 266) nei soggetti con compromissione renale rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. Per la Cmax di ossicodone, in media, c’è stato un aumento al 110% (IC 90%: 94, 129), 135% (IC 90%: 115, 159) e 167% (IC 90%: 142, 196) nei soggetti con compromissione renale rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. Per t1/2Z di ossicodone, in media, c’è stato un aumento a 149%, 123% e 142% nei soggetti con compromissione renale rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani.

Naloxone:

Per AUCt di naloxone, in media, c’è stato un aumento al 2850% (IC 90%: 369, 22042), 3910% (IC 90%: 506, 30243) e 7612% (IC 90%: 984, 58871), nei soggetti con compromissione renale rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. Per la Cmax di naloxone, in media, c’è stato un aumento al 1076% (90% CI: 154, 7502), 858% (IC 90%: 123, 5981) e 1675% (IC 90%: 240, 11676), nei soggetti con compromissione renale rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. A causa di una quantità insufficiente di dati disponibili, i valorit1/2Z e il corrispondente valore AUCINF di naloxone non sono stati calcolati. I confronti di biodisponibilità di naloxone sono pertanto basati sui valori di AUCt. I rapporti possono essere stati influenzati dall’impossibilità di caratterizzare pienamente i profili di naloxone nel plasma di soggetti sani.

Naloxone-3-glucuronide:

Per AUCINF di naloxone-3-glucuronide, in media, c’è stato un aumento al 220% (IC 90%: 148, 327), 370% (IC 90%: 249, 550) e 525% (IC 90%: 354, 781) nei soggetti con compromissione renale rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai soggetti sani. Per la Cmax di naloxone-3-glucuronide, in media, c’è stato un aumento al148% (IC 90%: 110, 197), 202% (IC 90%: 151, 271) e 239% (IC 90%: 179, 320) nei soggetti con compromissione renale rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai soggetti sani. Per il valore t1/2Z di naloxone-3-glucuronide, in media, non c’è stato alcun cambiamento significativo tra i soggetti con compromissione renale e quelli sani.

Abuso

Per evitare danni alla proprietà di rilascio prolungato delle compresse, le compresse di Targin non devono essere rotte, frantumate o masticate in quanto questo porta ad un rapido rilascio dei principi attivi. Inoltre naloxone, se somministrato per via intranasale, ha una velocità di eliminazione più lenta. Entrambe le proprietà indicano che l’abuso di Targin non avrà l’effetto desiderato. Nei ratti dipendenti da ossicodone, la somministrazione endovenosa di ossicodone cloridrato /naloxone cloridrato in un rapporto di 2:1 ha prodotto sintomi di astinenza.

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

Indice

Non ci sono dati relativi a studi sulla tossicità riproduttiva della combinazione di ossicodone e naloxone. Studi sui singoli componenti hanno mostrato che ossicodone non ha avuto effetti sulla fertilità e sullo sviluppo embrionale precoce nei ratti maschi e femmine a dosi fino a 8 mg/ kg di peso corporeo e non ha provocato malformazioni nei ratti a dosi fino a 8 mg / kg e nei conigli a dosi di 125 mg / kg per peso corporeo. Tuttavia, nei conigli, quando sono stati utilizzati singoli feti ai fini della valutazione statistica, è stato osservato un aumento dose-correlato di anomalie nello sviluppo (aumento dell’incidenza di 27 vertebre pre-sacrali e di costole soprannumerarie).Quando questi parametri sono stati statisticamente valutati utilizzando cucciolate, solo l’incidenza delle 27 vertebre pre-sacrali è risultata aumentata e solo nel gruppo trattato con 125 mg/kg, un livello di dose che ha prodotto gravi effetti farmacotossici negli animali gravidi. In uno studio sullo sviluppo pre e post-natale in ratti F1, i pesi corporei sono risultati inferiori con dosi 6 mg/kg/die sono risultati inferiori se paragonati al peso corporeo del gruppo di controllo con dosi che hanno ridotto il peso materno e l’assunzione di cibo (NOAEL 2 mg/kg di peso corporeo).

Non sono stati rilevati effetti né sui parametri di sviluppo fisico, riflessologico e sensoriale o sugli indici di comportamento e riproduttivi. Gli studi standard sulla tossicità riproduttiva con naloxone mostrano che ad alte dosi orali naloxone non è risultato teratogenico e /o embrio-fetotossico e non influisce sullo sviluppo peri/post-natale. A dosi molto elevate (800 mg/kg/die) il naloxone ha causato un’aumentata mortalità dei cuccioli nell’immediato periodo postparto a dosaggi che hanno prodotto una significativa tossicità nei ratti madre (es: perdita del peso corporeo, convulsioni). Tuttavia, nei cuccioli sopravvissuti, non sono stati osservati effetti sullo sviluppo o sul comportamento.

Non sono stati effettuati studi di carcinogenicità a lungo termine con ossicodone/naloxone in combinazione La cancerogenicità è stata valutata in uno studio di 2 anni con sonda gastrica condotto su ratti Sprague- Dawley. L’ossicodone, a dosi fino a 6 mg/kg/die, non ha aumentato l’incidenza di tumori nei ratti di sesso maschile e femminile. Tali dosi erano limitate dagli effetti farmacologici dell’ossicodone correlati agli oppioidi.

Per il naloxone, è stato condotto uno studio di carcinogenicità orale nei ratti della durata di 24 mesi con a dosi fino a 100 mg/kg/die e uno studio di carcinogenicità nei topi TgrasH2 della durata di 6 mesi a dosi fino a 200 mg/kg/die. I risultati dei due studi indicano che naloxone non è stato carcinogeno a queste condizioni. Ossicodone e naloxone come entità singole mostrano un potenziale clastogenico nei test in vitro. Effetti simili non sono stati osservati, tuttavia, nei test in vivo, anche se a dosi tossiche. I risultati indicano che il rischio mutageno di Targin sull’uomo alle concentrazioni terapeutiche può essere escluso con sufficiente certezza.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Targin 2,5 mg/1,25 mg Nucleo della compressa: Idrossipropilcellulosa Etilcellulosa,

Alcol stearilico, Lattosio monoidrato, Talco,

Magnesio stearato

Rivestimento della compressa: Polivinilalcol, parzialmente idrolizzato Titanio diossido (E171), Macrogol 3350, Talco,

Ferro ossido rosso (E172), Ferro ossido giallo (E172).

Targin 15 mg/7,5 mg Nucleo della compressa: Idrossipropilcellulosa

Etilcellulosa, Alcol stearilico,

Lattosio monoidrato, Talco,

Magnesio stearato Rivestimento della compressa:

Polivinilalcol, parzialmente idrolizzato Titanio diossido (E171),

Macrogol 3350, Talco,

Ferro ossido nero (E172), Ferro ossido rosso (E172), Ferro ossido giallo (E172).

Targin 30 mg/15 mg Nucleo della compressa:

Povidone K30 Etilcellulosa, Alcol stearilico,

Lattosio monoidrato, Talco,

Magnesio stearato Rivestimento della compressa:

Polivinilalcol, parzialmente idrolizzato Titanio diossido (E171),

Macrogol 3350, Talco,

Ferro ossido nero (E172), Ferro ossido rosso (E172), Ferro ossido giallo (E172).

 

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

 

06.3 Periodo di validità

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3 anni

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Blister in Polivinilcloruro (PVC) / foglio di alluminio 10 compresse a rilascio prolungato

14 compresse a rilascio prolungato 20 compresse a rilascio prolungato 28 compresse a rilascio prolungato 30 compresse a rilascio prolungato 50 compresse a rilascio prolungato 56 compresse a rilascio prolungato 60 compresse a rilascio prolungato 98 compresse a rilascio prolungato 100 compresse a rilascio prolungato.

Confezione ospedaliera:100 (10 x 10) compresse a rilascio prolungato È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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MUNDIPHARMA PHARMACEUTICALS SRL – Via G. Serbelloni n° 4, 20122 Milano, Italia

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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039586452 – "2,5 MG/1,25 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 10 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586464 – "2,5 MG/1,25 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 14 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586476 – "2,5 MG/1,25 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 20 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586488 – "2,5 MG/1,25 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 28 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586490 – "2,5 MG/1,25 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 30 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586502 – "2,5 MG/1,25 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 50 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586514 – "2,5 MG/1,25 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 56 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586526 – "2,5 MG/1,25 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 60 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586538 – "2,5 MG/1,25 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 98 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586540 – "2,5 MG/1,25 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 100 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586553 – "2,5 MG/1,25 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 100 (10X10) COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL CONFEZIONE OSPEDALIERA 039586565 – "15 MG/7,5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 10 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586577 – "15 MG/7,5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 14 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586589 – "15 MG/7,5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 20 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586591 – "15 MG/7,5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 28 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586603 – "15 MG/7,5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 30 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586615 – "15 MG/7,5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 50 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586627 – "15 MG/7,5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 56 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586639 – "15 MG/7,5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 60 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586641 – "15 MG/7,5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 98 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586654 – "15 MG/7,5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 100 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586666 – "15 MG/7,5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 100 (10X10) COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL CONFEZIONE OSPEDALIERA 039586678 – "30 MG/15 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 10 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586680 – "30 MG/15 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 14 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586692 – "30 MG/15 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 20 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586704 – "30 MG/15 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 28 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586716 – "30 MG/15 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 30 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586728 – "30 MG/15 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 50 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586730 – "30 MG/15 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 56 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586742 – "30 MG/15 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 60 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586755 – "30 MG/15 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 98 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586767 – "30 MG/15 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 100 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL 039586779 – "30 MG/15 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO" 100 (10X10) COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL CONFEZIONE OSPEDALIERA

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

Indice

Data della prima autorizzazione: 04/06/2014 Data del rinnovo più recente: 08/11/2018

 

10.0 Data di revisione del testo

Indice

Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 14/01/2023