Tuvrahaz: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Tuvrahaz

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Tuvrahaz: ultimo aggiornamento pagina: 18/06/2023 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Tuvrahaz 875 mg/125 mg compresse rivestite con film.

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni compressa rivestita con film contiene amoxicillina triidrato corrispondente a 875 mg di amoxicillina e 125 mg di potassio clavulanato equivalente a 125 mg di acido clavulanico Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

 

03.0 Forma farmaceutica

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Compressa rivestita con film.

Compressa ovale, di colore da bianco a crema, rivestita con film, con linea di frattura su entrambi i lati (10,5 mm x 22,5 mm) La compressa può essere divisa in dosi uguali.

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Tuvrahaz è indicato per il trattamento delle seguenti infezioni negli adulti e nei bambini (vedere i paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1): Sinusite batterica acuta ( diagnosticata in modo adeguato)

Otite media acuta

Esacerbazioni acute di bronchite cronica ( diagnosticata in modo adeguato)

Polmonite acquisita in comunità

Cistite

Pielonefrite

Infezioni della cute e dei tessuti molli, in particolare cellulite, morsi di animali, grave ascesso dentale con diffusione di cellulite Infezioni delle ossa e delle articolazioni, in particolare osteomielite.

È necessario prendere in considerazione le linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antibatterici.

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

Le dosi sono espresse in termini di contenuto di amoxicillina/acido clavulanico, tranne quando sono espresse in termini di un singolo componente.

Il dosaggio di Tuvrahaz stabilito per il trattamento di ogni singola infezione individuale deve tener conto: dei patogeni previsti e della loro probabile suscettibilità agli agenti antibatterici (vedere il paragrafo 4.4) della gravità e del sito di infezione

del peso, dell’età e della funzionalità renale del paziente, come indicato di seguito.

Dovrebbe essere considerato come necessario l’uso di formulazioni alternative di Tuvrahaz (per esempio quelle che forniscono dosi più elevate di amoxicillina e/o rapporti differenti di amoxicillina/acido clavulanico – vedere i paragrafi 4.4 e 5.1).

Per gli adulti e i bambini di peso  40 kg questa formulazione di Tuvrahaz fornisce una dose giornaliera totale di 1750 mg di amoxicillina/250 mg di acido clavulanico con il dosaggio di due volte al giorno e di 2625 mg di amoxicillina/375 mg di acido clavulanico con il dosaggio di tre volte al giorno, quando somministrato come indicato di seguito.

Per i bambini di peso < 40 kg questa formulazione di Tuvrahaz fornisce una dose giornaliera massima di 1000-2800 mg di amoxicillina/143-400 mg di acido clavulanico, quando somministrato come indicato di seguito. Se si ritiene necessaria una dose giornaliera più elevata di amoxicillina, si consiglia di scegliere un’altra formulazione di amoxicillina/acido clavulanico, al fine di evitare la somministrazione quotidiana di dosi elevate non necessarie di acido clavulanico (vedere i paragrafi 4.4 e 5.1).

La durata della terapia deve essere determinata in base alla risposta del paziente. Alcune infezioni (per esempio osteomielite) richiedono periodi di trattamento più lunghi. Il trattamento non deve essere esteso oltre i 14 giorni senza un controllo medico (vedere il paragrafo 4.4 per quanto riguarda la terapia prolungata).

Adulti e bambini di peso  40 kg Dosi raccomandate:

dose standard: (per tutte le indicazioni) 875 mg/125 mg due volte al giorno;

dose più alta (in particolare per le infezioni come otite media, sinusite, infezioni delle basse vie respiratorie e infezioni delle vie urinarie): 875 mg/125 mg tre volte al giorno.

Bambini di peso < 40 kg

I bambini possono essere trattati con amoxicillina/acido clavulanico compresse, sospensioni o bustine pediatriche.

Dosi raccomandate:

da 25 mg/3,6 mg/kg/al giorno a 45 mg/6,4 mg/kg/al giorno somministrati in due dosi separate; per alcune infezioni (come otite media, sinusite e infezioni delle basse vie respiratorie) possono essere considerati fino a 70 mg/10 mg/kg/al giorno somministrati in due dosi separate.

La tabella riportata di seguito riporta le dosi ricevute (mg/kg di peso corporeo) nei bambini con peso compreso tra 25 kg e 40 kg dopo somministrazione di una singola compressa da 875/125 mg.

Peso corporeo (kg) 40 35 30 25 Dose singola raccomandata (mg/kg di peso corporeo) (vedi
sopra)
Amoxicillina (mg/kg di peso corporeo) per dose singola (1
compressa rivestita con film)
21,9 25,0 29,2 35,0 12,5-22,5
(fino a 35)
Acido clavulanico (mg/kg di peso corporeo) per dose
singola (1 compressa rivestita con film)
3,1 3,6 4,2 5,0 1,8-3,2
(fino a 5)

I bambini con peso inferiore a 25 kg è preferibile che vengano trattati con amoxicillina e acido clavulanico sospensione o bustine pediatriche.

Nei bambini sotto i 2 anni non sono disponibili dati clinici per le formulazioni di amoxicillina e acido clavulanico nel rapporto di 7:1 relative a dosi superiori a 45 mg/6,4 mg/kg/al giorno.

Nei bambini sotto i 2 mesi non sono disponibili dati clinici per le formulazioni di amoxicillina e acido clavulanico nel rapporto di 7:1. In questa popolazione non possono quindi essere fornite raccomandazioni sulla popolazione.

Anziani

Non si ritiene necessario alcun aggiustamento del dosaggio.

Compromissione renale

Nei pazienti con clearance della creatinina superiore a 30 ml/min non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio.

Nei pazienti con clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min l’uso di formulazioni di amoxicillina e acido clavulanico con un rapporto amoxicillina/acido clavulanico di 7:1 non è raccomandato, poiché non sono disponibili raccomandazioni per l’aggiustamento del dosaggio.

Compromissione epatica

Dosare con cautela e monitorare la funzionalità epatica a intervalli regolari (vedere i paragrafi 4.3 e 4.4).

Modo di somministrazione Tuvrahaz è per uso orale.

Tuvrahaz deve essere somministrato con un pasto, per ridurre al minimo la potenziale intolleranza gastrointestinale.

La terapia può essere iniziata sotto forma parenterale, seguendo le indicazioni del RCP della formulazione ev, e proseguita con una preparazione orale.

 

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo, a qualsiasi penicillina o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Anamnesi di una grave reazione di ipersensibilità immediata (per esempio anafilassi) a un altro agente beta- lattamico (per esempio cefalosporine, carbapenemi o monobattami).

Anamnesi di ittero/compromissione epatica dovuti ad amoxicillina/acido clavulanico (vedere il paragrafo 4.8).

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Prima di iniziare una terapia con amoxicillina e acido clavulanico deve essere condotta una indagine accurata riguardante precedenti reazioni di ipersensibilità alle penicilline, alle cefalosporine o ad altri agenti beta- lattamici (vedere i paragrafi 4.3 e 4.8).

In pazienti in terapia con penicillina sono state segnalate reazioni di ipersensibilità gravi e occasionalmente fatali (incluse reazioni anafilattoidi e reazioni avverse cutanee gravi). Tali reazioni sono più probabili nei pazienti con un’anamnesi di ipersensibilità alle penicilline e in quelli atopici. Se si verifica una reazione allergica, la terapia con amoxicillina/acido clavulanico deve essere interrotta e deve essere istituita una terapia alternativa appropriata.

Nel caso in cui si dimostri che l’infezione è dovuta a uno o più organismi amoxicillina-sensibili, si deve prendere in considerazione un cambio di terapia da amoxicillina/acido clavulanico ad amoxicillina, in accordo con le linee guida ufficiali.

Questa formulazione di amoxicillina/acido clavulanico non è adatta quando sussiste un rischio elevato che i presunti patogeni abbiano una ridotta sensibilità o resistenza agli agenti beta-lattamici, non mediati da beta- lattamasi sensibili all’inibizione da acido clavulanico. Questa formulazione non deve essere utilizzata per il trattamento di S. pneumoniae penicillina-resistente.

Nei pazienti con compromissione della funzionalità renale o in quelli che ricevono alte dosi possono verificarsi convulsioni (vedere il paragrafo 4.8).

La somministrazione di amoxicillina/acido clavulanico deve essere evitato se si sospetta mononucleosi infettiva, poiché in questa condizione l’uso di amoxicillina è stato associato all’insorgenza di rash morbilliforme.

L’uso concomitante di allopurinolo durante la terapia con amoxicillina può aumentare le probabilità di reazioni allergiche cutanee.

L’uso prolungato può occasionalmente causare lo sviluppo di organismi resistenti.

L’insorgenza, all’inizio del trattamento, di un eritema generalizzato febbrile associato a pustole può essere un sintomo di pustolosi esantematosa acuta generalizzata (AGEP) (vedere il paragrafo 4.8). Questa reazione richiede la sospensione di amoxicillina/acido clavulanico e qualsiasi somministrazione successiva di amoxicillina è controindicata.

Amoxicillina/acido clavulanico deve essere usato con cautela nei pazienti con evidenza di compromissione epatica (vedere i paragrafi 4.2, 4.3 e 4.8).

Gli eventi epatici sono stati segnalati prevalentemente nei pazienti maschi e nei pazienti anziani e possono essere associati a un trattamento prolungato. Questi eventi sono stati segnalati molto raramente nei bambini. In tutte le popolazioni i segni e i sintomi di solito si manifestano durante o subito dopo il trattamento, ma in alcuni casi possono non manifestarsi fino a diverse settimane dopo la fine del trattamento. Questi eventi sono in genere reversibili. Gli eventi epatici possono essere gravi e, in casi estremamente rari, sono stati segnalati decessi. Questi si sono quasi sempre verificati in pazienti con gravi malattie preesistenti o che assumevano in concomitanza farmaci noti per avere potenziali effetti epatici (vedere il paragrafo 4.8).

Con quasi tutti gli antibatterici inclusa amoxicillina è stata riportata colite associata ad antibiotici, la quale può essere da lieve a potenzialmente fatale (vedere il paragrafo 4.8). Pertanto è importante considerare questa diagnosi nei pazienti che presentano diarrea durante o dopo la somministrazione di un qualsiasi antibiotico. Nel caso si verifichi colite associata ad antibiotici è necessario interrompere immediatamente amoxicillina/acido clavulanico, consultare un medico e iniziare una terapia appropriata. In questa situazione i medicinali anti-peristaltici sono controindicati.

Durante una terapia prolungata è consigliabile la valutazione periodica della funzionalità sistemico organica, tra le quali le funzionalità renale, epatica ed ematopoietica.

Raramente nei pazienti trattati con amoxicillina/acido clavulanico è stato riportato un prolungamento del tempo di protrombina. Nel caso di somministrazione concomitante di anticoagulanti , deve essere effettuato un adeguato monitoraggio. Per mantenere il livello desiderato di anticoagulazione può essere necessario aggiustare il dosaggio degli anticoagulanti orali (vedere i paragrafi 4.5 e 4.8).

Nei pazienti con compromissione renale la dose deve essere aggiustata in base al grado di compromissione (vedere il paragrafo 4.2).

Nei pazienti con ridotta emissione di urina è stata osservata molto raramente cristalluria, prevalentemente con la terapia parenterale. Durante la somministrazione di dosi elevate di amoxicillina si consiglia di mantenere un’adeguata assunzione di liquidi e un appropriato flusso urinario, al fine di ridurre la possibilità di cristalluria da amoxicillina. Nei pazienti con cateteri vescicali deve essere mantenuto un regolare controllo della pervietà (vedere il paragrafo 4.9).

Durante il trattamento con amoxicillina devono essere utilizzati metodi enzimatici della glucosio ossidasi ogni volta che si effettuano test per la presenza di glucosio nelle urine, poiché con i metodi non enzimatici possono verificarsi risultati falsi positivi.

La presenza di acido clavulanico in Tuvrahaz può causare un legame non specifico di IgG e albumina da parte delle membrane dei globuli rossi, con un conseguente falso positivo nel test di Coombs.

Ci sono state segnalazioni di risultati positivi con il test Bio-Rad Laboratories Platelia Aspergillus EIA nei pazienti trattati con amoxicillina/acido clavulanico, i quali in seguito sono stati trovati privi di infezioni da Aspergillus. Con il test Bio-Rad Laboratories Platelia Aspergillus EIA sono state segnalate reazioni crociate con polisaccaridi non-Aspergillus e polifuranosi. Pertanto i risultati positivi nei pazienti trattati con amoxicillina/acido clavulanico devono essere interpretati con cautela e confermati da altri metodi diagnostici.

Tuvrahaz contiene sodio

Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè essenzialmente ‘senza sodio’

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Anticoagulanti orali

Gli anticoagulanti orali e gli antibiotici penicillinici sono stati ampiamente utilizzati nella pratica senza segnalazioni di interazioni. Tuttavia in letteratura sono citati casi di aumentato rapporto internazionale normalizzato in pazienti sottoposti a terapia con acenocumarolo o warfarin ai quali era stato prescritto un ciclo di amoxicillina. Se la co-somministrazione è necessaria, il tempo di protrombina o il rapporto internazionale normalizzato devono essere attentamente monitorati quando si aggiunge o si sospende amoxicillina. Può inoltre essere necessario aggiustare il dosaggio degli anticoagulanti orali (vedere i paragrafi 4.4 e 4.8).

Metotressato

Le penicilline possono ridurre l’escrezione di metotressato, causando un potenziale aumento della tossicità.

Probenecid

L’uso concomitante di probenecid non è raccomandato. Probenecid diminuisce la secrezione tubulare renale di amoxicillina. L’uso concomitante di probenecid può provocare un aumento prolungato dei livelli ematici di amoxicillina, ma non di acido clavulanico.

Micofenolato mofetile

Nei pazienti trattati con micofenolato mofetile, dopo l’inizio del trattamento con amoxicillina più acido clavulanico per via orale è stata segnalata una riduzione della concentrazione pre-dose del metabolita attivo dell’acido micofenolico (MPA) di circa il 50%. Il cambiamento del livello pre-dose può non rappresentare accuratamente le modifiche dell’esposizione complessiva al MPA.

Pertanto, un cambiamento della dose di micofenolato mofetile non dovrebbe di norma essere necessario in assenza di segni clinici di disfunzione del trapianto. Tuttavia, uno stretto monitoraggio clinico deve essere effettuato durante la combinazione e subito dopo il trattamento antibiotico.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale (vedere il paragrafo 5.3). Dati limitati sull’utilizzo di amoxicillina/acido clavulanico durante la gravidanza negli esseri umani non indicano un aumento del rischio di malformazioni congenite. In un singolo studio condotto su donne pretermine, con rottura prematura delle membrane fetali è stato riportato che il trattamento profilattico con amoxicillina/acido clavulanico può essere associato a un aumentato rischio di enterocolite necrotizzante nei neonati. L’uso del medicinale deve essere evitato durante la gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale da parte del medico.

Allattamento

Entrambe le sostanze vengono escrete nel latte materno (non sono noti gli effetti dell’ acido clavulanico sul neonato allattato al seno). Di conseguenza nel neonato allattato al seno possono insorgere diarrea e infezioni fungine delle mucose, nel qual caso l’allattamento al seno potrebbe dover essere interrotto. La possibilità di sensibilizzazione deve essere presa in considerazione.

Amoxicillina/acido clavulanico deve essere utilizzato durante l’allattamento solo dopo la valutazione del rapporto rischi/benefici da parte del medico.

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Non sono stati condotti studi sugli effetti del farmaco sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Tuttavia possono verificarsi effetti indesiderati (come reazioni allergiche, capogiro, convulsioni) che possono compromettere la capacità di guidare veicoli e utilizzare macchinari (vedere il paragrafo 4.8).

 

04.8 Effetti indesiderati

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Le reazioni avverse (ADR) più comunemente riportate sono diarrea, nausea e vomito.

Di seguito sono elencate le ADR con amoxicillina/acido clavulanico derivate dagli studi clinici e dalla sorveglianza post-marketing, secondo la classificazione organico-sistemica MedDRA.

Per classificare la frequenza di insorgenza degli effetti indesiderati sono state usate le seguenti terminologie. Molto comune ( 1/10) Comune ( 1/100, < 1/10)

Non comune ( 1/1.000, < 1/100) Raro ( 1/10.000, < 1/1.000) Molto raro (< 1/10.000) Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

Infezioni e infestazioni Frequenza
Candidosi mucocutanea Comune
Crescita eccessiva di organismi non sensibili Non nota
Patologie del sistema emolinfopoietico
Leucopenia reversibile (comprese neutropenia) Raro
Trombocitopenia Raro
Agranulocitosi reversibile Non nota
Anemia emolitica Non nota
Prolungamento del tempo di sanguinamento e del tempo di protrombina1 Non nota
Disturbi del sistema immunitario 10
Edema angioneurotico Non nota
Anafilassi Non nota
Sindrome simile alla malattia da siero Non nota
Vasculite da ipersensibilità Non nota
Patologie del sistema nervoso
Capogiro Non comune
Cefalea Non comune
Iperattività reversibile Non nota
Convulsioni 2 Non nota
Meningite asettica Non nota
Patologie gastrointestinali
Diarrea Molto comune
Nausea 3 Comune
Vomito Comune
Indigestione Non comune
Colite associata ad antibiotici 4 Non nota
Lingua nera e pelosa Non nota
Patologie epatobiliari
Aumenti dei valori di AST e/o ALT 5 Non comune
Epatite 6 Non nota
Ittero colestatico 6 Non nota
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo 7
Rash cutaneo Non comune
Prurito Non comune
Orticaria Non comune
Eritema multiforme Raro
Sindrome di Stevens-Johnson Non nota
Necrolisi epidermica tossica Non nota
Dermatite esfoliativa bollosa Non nota
Pustolosi esantematosa acuta generalizzata (AGEP) 9 Non nota
Reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici
(DRESS)
Non nota
Patologie renali e urinarie
Nefrite interstiziale Non nota
Cristalluria 8 Non nota
1 Vedere il paragrafo 4.4
2 Vedere il paragrafo 4.4
3 La nausea è più spesso associata a dosi orali più elevate. Se si evidenziano reazioni gastrointestinali, queste possono essere ridotte assumendo amoxicillina/acido clavulanicocon un pasto
4 Comprese colite pseudomembranosa e colite emorragica (vedere il paragrafo 4.4)
5 Un aumento moderato di AST e/o ALT è stato osservato nei pazienti trattati con antibiotici della classe dei beta-lattamici, ma il significato di questi risultati è ignoto
6 Questi eventi sono stati segnalati con altre penicilline e cefalosporine (vedere il paragrafo 4.4)
7 Se si verifica una qualsiasi reazione di dermatite da ipersensibilità il trattamento deve essere sospeso (vedere il paragrafo 4.4)
8 Vedere il paragrafo 4.9
9 Vedere il paragrafo 4.4
10 Vedere i paragrafi 4.3 e 4.4

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse

 

04.9 Sovradosaggio

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Sintomi e segni di sovradosaggio

Possono verificarsi sintomi gastrointestinali e alterazioni dell’equilibrio idro-elettrolitico. È stata osservata cristalluria da amoxicillina, che in alcuni casi ha provocato insufficienza renale (vedere il paragrafo 4.4).

Nei pazienti con compromissione della funzionalità renale o in quelli che ricevono dosi elevate possono verificarsi convulsioni.

È stata segnalata,con amoxicillina, la formazione di precipitati nei cateteri vescicali, soprattutto dopo la somministrazione per via endovenosa di dosi elevate. Deve essere mantenuto un regolare controllo della pervietà (vedere il paragrafo 4.4).

Trattamento dell’intossicazione

I sintomi gastrointestinali possono essere trattati in modo sintomatico, con attenzione all’equilibrio idro- elettrolitico.

Amoxicillina/acido clavulanico può essere rimosso dal circolo mediante emodialisi.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: Antibatterici per uso sistemico; antibatterici betalattamici, penicilline; combinazioni di penicilline, compresi inibitori delle beta-lattamasi Codice ATC: J01CR02.

Meccanismo d’azione

Amoxicillina è una penicillina semisintetica (antibiotico beta-lattamico) che inibisce uno o più enzimi (spesso indicati come proteine leganti la penicillina, PBP) nella via di biosintesi del peptidoglicano batterico, che è una componente strutturale integrale della parete cellulare batterica. L’inibizione della sintesi del peptidoglicano provoca l’indebolimento della parete cellulare, che in genere è seguito da lisi e morte cellulare.

Amoxicillina è sensibile alla degradazione da parte delle beta-lattamasi prodotte dai batteri resistenti e pertanto lo spettro di attività di amoxicillina da sola non include gli organismi che producono questi enzimi.

Acido clavulanico è un beta-lattamico strutturalmente correlato alle penicilline. Esso inattiva alcuni enzimi delle beta-lattamasi, impedendo cosi l’inattivazione di amoxicillina. Acido clavulanico da solo non esercita alcun effetto antibatterico clinicamente utile.

Rapporto farmacocinetico/farmacodinamico

Il tempo al di sopra della minima concentrazione inibente (T>MIC) è considerato essere il maggiore determinante dell’efficacia di amoxicillina.

Meccanismi di resistenza

I due principali meccanismi di resistenza ad amoxicillina/acido clavulanico sono:

l’inattivazione da parte delle beta-lattamasi batteriche che non sono a loro volta inibite dall’acido clavulanico, comprese le classi B, C e D l’alterazione del PBP, che riduce l’affinità dell’agente antibatterico al suo bersaglio.

L’impermeabilità dei batteri o i meccanismi della pompa di efflusso possono causare o contribuire alla resistenza batterica, in particolare nei batteri Gram-negativi.

Breakpoint

I breakpoint MIC per amoxicillina/acido clavulanico sono quelli definiti dall’ European Committee on Antimicrobial Susceptibility Testing (EUCAST – Commissione Europea sui Test di Sensibilità Antimicrobica)

Organismo Breakpoint di sensibilità (µg/ml)
Sensibile Intermedio Resistente
Haemophilus influenzae 1 ≤1 >1
Moraxella catarrhalis 1 ≤1 >1
Staphylococcus aureus 2 ≤2 >2
Stafilococchi coagulasi-negativi 2 ≤0,25 >0,25
Enterococcus 1 ≤4 8 >8
Streptococcus A, B, C, G 5 ≤0,25 >0,25
Streptococcus pneumoniae 3 ≤0,5 1-2 >2
Enterobacteriaceae 1,4 >8
Anaerobi Gram-negativi 1 ≤4 8 >8
Anaerobi Gram-positivi 1 ≤4 8 >8
Breakpoint non specie-correlati 1 ≤2 4-8 >8
1 I valori riportati sono per le concentrazioni di amoxicillina. Ai fini dei test di sensibilità, la concentrazione di acido clavulanico è fissata a 2 mg/l.
2 I valori riportati sono per le concentrazioni di oxacillina.
3 I valori di breakpoint nella tabella sono basati sui breakpoint di ampicillina.
4 Il breakpoint resistente di R> 8 mg/l assicura che tutti gli isolati con meccanismi di resistenza siano riportati come resistenti.
5 I valori di breakpoint nella tabella sono basati sui breakpoint di benzilpenicillina.

La prevalenza della resistenza può variare geograficamente e con il tempo per le specie selezionate ed è auspicabile un’ informazione locale sulla resistenza, soprattutto in caso di trattamento di infezioni gravi. Se necessario, si deve ricorrere alla consulenza di esperti qualora la prevalenza locale della resistenza è tale da rendere dubbia l’utilità dell’agente, in almeno alcuni tipi di infezione.

Microrganismi aerobici Gram-positivi

Enterococcus faecalis Gardnerella vaginalis

Staphylococcus aureus (meticillino-sensibile) £ stafilococchi coagulasi-negativi (meticillino-sensibile) Streptococcus agalactiae

Streptococcus pneumoniae 1

Streptococcus pyogenes e altri streptococchi beta-emolitici Gruppo Streptococcus viridans

Microrganismi aerobici Gram-negativi Capnocytophaga spp.

Eikenella corrodens Haemophilus influenzae 2

Moraxella catarrhalis Pasteurella multocida

Specie comunemente sensibili

Microrganismi anaerobici
Bacteroides fragilis Fusobacterium nucleatum
Prevotella spp.
Specie per le quali la resistenza acquisita può essere un problema
Microrganismi aerobici Gram-positivi
Enterococcus faecium
Microrganismi aerobici Gram-negativi
Escherichia coli Klebsiella oxytoca Klebsiella pneumoniae
Proteus mirabilis Proteus vulgaris
Organismi intrinsecamente resistenti
Microrganismi aerobici Gram-negativi
Acinetobacter sp. Citrobacter freundii Enterobacter sp.
Legionella pneumophila Morganella morganii Providencia spp.
Pseudomonas sp.
Serratia sp.
Stenotrophomonas maltophilia
Altri microrganismi
Chlamydophila pneumoniae Chlamydophila psittaci Coxiella burnetii
Mycoplasma pneumoniae
$ Sensibilità intermedia naturale in assenza di meccanismi di resistenza acquisita.
£ Tutti gli stafilococchi meticillino-resistenti sono resistenti ad amoxicillina/acido clavulanico
1 Gli Streptococcus pneumoniae che sono resistenti alla penicillina non devono essere trattati con questa formulazione di amoxicillina/acido clavulanico (vedere i paragrafi 4.2 e 4.4).
2 In alcuni paesi dell’UE sono stati segnalati ceppi con diminuita sensibilità con una frequenza superiore al 10%.

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Assorbimento

Amoxicillina e acido clavulanico si dissociano interamente in soluzione acquosa a pH fisiologico. Entrambi i componenti vengono assorbiti rapidamente e bene per via orale. . In seguito a somministrazione orale, amoxicillina e acido clavulanico sono biodisponibili per il 70% circa. I profili plasmatici di entrambi i componenti sono simili e il tempo per raggiungere la concentrazione plasmatica di picco (Tmax) in ciascun caso è di circa un’ora.

Di seguito sono presentati i risultati di uno studio di farmacocinetica in cui amoxicillina/acido clavulanico (875 mg/125 mg compresse, somministrate due volte al giorno) è stato somministrato a gruppi di volontari sani a digiuno.

Media (± SD) dei parametri farmacocinetici

Principio(i) attivo(i) Somministrato(i) Dose Cmax Tmax* AUC(0-24h) T1/2
(mg) (µg/ml) (h) (µg.h/ml) (h)
Amoxicillina
AMX/AC
875/125 mg
875 11,64
± 2,78
1,50
(1,0-2,5)
53.52
± 12.31
1,19
± 0,21
Acido clavulanico
AMX/CA
875 mg/125 mg
125 2,18
± 0,99
1,25
(1,0-2,0)
10.16
± 3.04
0,96
± 0,12
AMX – amoxicillina, AC – acido clavulanico
* Mediana (range)

Le concentrazioni sieriche di amoxicillina e di acido clavulanico raggiunte con amoxicillina/acido clavulanico sono simili a quelle prodotte dalla somministrazione orale di dosi equivalenti di amoxicillina o di acido clavulanico da soli.

Distribuzione

Circa il 25% di acido clavulanico plasmatico totale e il 18% di amoxicillina plasmatica totale è legato alle proteine. Il volume apparente di distribuzione è di circa 0,3-0,4 l/kg per amoxicillina e di circa 0,2 l/kg per acido clavulanico.

Dopo la somministrazione endovenosa, sia amoxicillina sia acido clavulanico sono stati rinvenuti nella colecisti, nel tessuto addominale, nella cute, nel grasso, nei tessuti muscolari, nei fluidi sinoviali e peritoneali, nella bile e nel pus. Amoxicillina non si distribuisce adeguatamente nel liquido cerebrospinale.

Dagli studi sugli animali non emergono prove di una significativa ritenzione nei tessuti di materiale derivante dal farmaco di entrambi i componenti. Amoxicillina, come la maggior parte delle penicilline, può essere rilevata nel latte materno. Tracce di acido clavulanico possono egualmente essere rilevate nel latte materno (vedere il paragrafo 4.6).

Sia amoxicillina che acido clavulanico hanno dimostrato di attraversare la barriera placentare (vedere il paragrafo 4.6).

Biotrasformazione

Amoxicillina viene in parte escreta nelle urine come acido penicilloico inattivo in quantità equivalenti fino al 10-25% della dose iniziale. Acido clavulanico viene metabolizzato in modo esteso nell’uomo e viene eliminato nelle urine e nelle feci e come biossido di carbonio nell’aria espirata.

Eliminazione

La principale via di eliminazione di amoxicillina è quella renale, mentre l’eliminazione dell’acido clavulanico avviene tramite meccanismo renale e non renale.

Amoxicillina/acido clavulanico ha un’emivita media di eliminazione di circa un’ora e una clearance totale media di circa 25 l/h nei soggetti sani. Circa il 60-70% di amoxicillina e circa il 40-65% di acido clavulanico vengono escreti immodificati nelle urine durante le prime 6 ore dopo la somministrazione di singole compresse di amoxicillina/acido clavulanico 250 mg/125 mg o 500 mg/125 mg. Vari studi hanno scoperto che l’escrezione urinaria corrisponde al 50-85% per amoxicillina e al 27-60% per acido clavulanico nell’arco di un periodo di 24 ore. Nel caso di acido clavulanico, la quantità più elevata di farmaco viene escreta nelle prime 2 ore dopo la somministrazione.

L’uso concomitante di probenecid ritarda l’escrezione di amoxicillina ma non ritarda l’escrezione renale di acido clavulanico (vedere il paragrafo 4.5).

Età L’emivita di eliminazione di amoxicillina è simile per i bambini di età compresa tra circa 3 mesi e 2 anni e per i bambini più grandi e gli adulti. Per i bambini molto piccoli (compresi i neonati pretermine) nella prima settimana di vita la somministrazione non deve superare le due volte al giorno, a causa dell’immaturità della via di eliminazione renale. Poiché i pazienti anziani hanno maggiori probabilità di soffrire di una riduzione della funzionalità renale, si deve prestare attenzione nella scelta del dosaggio e può essere utile monitorare la funzionalità renale.

Genere

Dopo la somministrazione orale di amoxicillina/acido clavulanico in soggetti sani di sesso maschile e femminile, il sesso non ha un’influenza significativa sulla farmacocinetica di amoxicillina e di acido clavulanico.

Compromissione renale

La clearance sierica totale di amoxicillina/acido clavulanico diminuisce in modo proporzionale alla diminuzione della funzionalità renale. La riduzione della clearance del farmaco è più pronunciata per amoxicillina che per acido clavulanico, poiché una percentuale più elevata di amoxicillina viene escreta per via renale. In caso di compromissione renale il dosaggio deve quindi evitare l’accumulo eccessivo di amoxicillina, pur mantenendo adeguati livelli di acido clavulanico (vedere il paragrafo 4.2).

Compromissione epatica

Per i pazienti con compromissione della funzionalità epatica il dosaggio deve essere effettuato con cautela e la funzionalità epatica deve essere monitorata a intervalli regolari.

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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I dati non clinici non rivelano rischi particolari per l’uomo, sulla base di studi di sicurezza farmacologica, genotossicità e tossicità riproduttiva.

Studi di tossicità a dosi ripetute condotti in funzione della dose nei cani con amoxicillina/acido clavulanico hanno dimostrato irritazione gastrica e vomito e decolorazione della lingua.

Non sono stati condotti studi di carcinogenesi con amoxicillina/acido clavulanico o con i suoi componenti.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Nucleo della compressa:

Silice colloidale anidra Magnesio stearato Talco (E 553) Povidone K25 Cellulosa microcristallina Crospovidone (E 1202) Rivestimento della compressa:

Trietile citrato (E 1505) Ipromellosa (E 464) Talco (E 553) Titanio diossido (E 171).

Etilcellulosa, Alcool cetilico Sodio laurilsolfato

 

06.2 Incompatibilità

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Non applicabile.

 

06.3 Periodo di validità

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2 anni.

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Blister di alluminio (Alu/alu blister) che consiste di un foglio di alluminio con un rivestimento di PVC sul lato interno e un foglio di alluminio di chiusura, eventualmente stampato (foglio di alluminio 25 μm con un rivestimento plastico a base di PVC sul lato interno) Confezione: 12 compresse rivestite con film

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Hexal A/S Edvard Thomsens Vej, 14 2300 Copenhagen Danimarca

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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AIC 050091014 "875MG/125MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM" 12 COMPRESSE IN BLISTER AL/AL

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Data della prima autorizzazione:

 

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 27/04/2023