Glitisol: effetti collaterali e controindicazioni

Glitisol: effetti collaterali e controindicazioni

Glitisol (Tiamfenicolo) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Infezioni dell’apparato urogenitale, infezioni epatobiliari ed enteriche; tifo, paratifi ed altre salmonellosi; brucellosi; infezioni dell’apparato respiratorio e, in genere, forme infettive da germi tiamfenicolo-sensibili.

Glitisol: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Glitisol ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Glitisol, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Glitisol: controindicazioni

Ipersensibilità note verso il farmaco.

L’antibiotico è controindicato nell’anuria.

Glitisol: effetti collaterali

Glitisol è generalmente molto ben tollerato. Come per altri antibiotici ad ampio spettro possono verificarsi, specie per os, e in trattamenti protratti, disturbi gastroenterici o manifestazioni tipo stomatite e/o glossite.

Alterazioni della crasi ematica possono talora verificarsi, specie in soggetti anziani e/o con insufficienza renale. Esse possono consistere in eritrocitopenia, leucopenia, trombocitopenia e sono da ascriversi ad un rallentamento dell’emopoiesi. Tali alterazioni sono dose-dipendenti e reversibili con la sospensione del trattamento (v. anche 5.4).

Glitisol: avvertenze per l’uso

Il tiamfenicolo per via orale o iniettabile, specie nei trattamenti prolungati e ripetuti o nei soggetti con insufficienza renale, può provocare alterazioni ematologiche (soprattutto rallentamento eritropoietico), che sinora si sono dimostrate sempre reversibili con la sospensione del trattamento.

È pertanto consigliabile usare l’antibiotico nelle infezioni da germi sicuramente sensibili, evitandone l’impiego nella chemioprofilassi o nella terapia di infezioni banali. È inoltre consigliabile, di regola, non superare i 10 giorni di terapia; ove ciò sia necessario, controllare periodicamente la crasi ematica, interrompendo la terapia se i leucociti diminuiscono al di sotto di 4.000 per mmc ed i granulociti del 40%.

Siccome il tiamfenicolo è eliminato dal rene in forma non coniugata, esso raggiunge elevate concentrazioni attive urinarie anche se la funzione renale è ridotta. Tuttavia, in presenza di insufficienza renale si ha un prolungamento della permanenza di antibiotico attivo nel sangue; pertanto le somministrazioni devono essere più distanziate: nell’adulto con insufficienza renale di media gravità (clearance della creatinina tra 50-20 ml/min) e nel rene senile si consiglia g 0,5 due volte al giomo; in caso di insufficienza più grave (clearance della creatinina tra 20-5 ml/min) si consiglia g 0,5 al giomo in dose unica. Se l’azotemia è stabilmente oltre i 100 mg%, si consiglia g 0,5 ogni due giorni. Il fatto che il tiamfenicolo non viene glucurono-coniugato ne permette l’impiego anche in caso di insufficienza o immaturità funzionale epatica. Tuttavia nei prematuri e nei neonati fino a 2 settimane, data l’incompleta funzione renale, è consigliabile cautela nel dosaggio (in media 25 mg per kg).

Tenere fuori dalla portata dei bambini.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco