Nenia: effetti collaterali e controindicazioni

Nenia: effetti collaterali e controindicazioni

Nenia (Zopiclone) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Zopiclone è indicato per il trattamento a breve termine dell’insonnia.

Le benzodiazepine e le sostanze benzodiazepin-simili sono indicate solamente nei casi di insonnia grave, debilitante o tale da causare profondo malessere.

Nenia: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Nenia ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Nenia, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Nenia: controindicazioni

Ipersensibilità a zopiclone o ad uno degli eccipienti delle compresse.

– Miastenia grave.

– Insufficienza respiratoria grave.

– Insufficienza epatica grave.

– Sindrome apneica durante il sonno.

– Pazienti di età inferiore a 18 anni.

Nenia: effetti collaterali

Alcuni fenomeni, quali sonnolenza durante il giomo successivo, intorpidimento, riduzione della vigilanza, confusione, affaticamento, dolori di testa, vertigini, debolezza muscolare, atassia, sdoppiamento della visione, possono verificarsi principalmente all’inizio della terapia e solitamente scompaiono proseguendo il trattamento.

Altri effetti collaterali, quali disturbi intestinali, alterazioni della libido o reazioni cutanee, sono stati osservati occasionalmente. Un sapore amaro è il più comune effetto collaterale osservato con zopiclone.

Amnesia

Amnesia anterograda può verificarsi ai dosaggi terapeutici, il rischio aumenta a dosi più elevate. L’amnesia può associarsi a comportamento inappropriato (vedi anche Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso).

Depressione

Durante l’uso di benzodiazepine e sostanze benzodiazepin-simili possono rendersi manifesti stati di depressione preesistenti.

Reazioni psichiatriche e “paradosse”

Durante l’uso di benzodiazepine e sostanze benzodiazepin-simili possono verificarsi reazioni quali inquietudine, agitazione, irritabilità, aggressività, delirio, rabbia, incubi notturni, allucinazioni, psicosi, comportamento inappropriato ed altri effetti collaterali di tipo comportamentale. In rari casi queste reazioni possono essere molto gravi con questo prodotto. Sono più probabili nei bambini e negli anziani.

Dipendenza

L’uso (anche alle dosi terapeutiche) può portare allo sviluppo di dipendenza fisica: l’interruzione della terapia può causare fenomeni di sospensione o di rebound (vedi anche Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso). Si può verificare dipendenza psichica. Sono stati riportati casi di abuso.

Nenia: avvertenze per l’uso

Dipendenza

L’uso di benzodiazepine e di sostanze benzodiazepin-simili può portare ad una dipendenza fisica e psichica da questi farmaci. Il rischio di dipendenza aumenta in funzione del dosaggio e della durata del trattamento; è inoltre maggiore nei pazienti con precedenti di abuso di alcool o di sostanze stupefacenti.

Nei casi in cui si sia sviluppata dipendenza fisica, una brusca interruzione del trattamento provocherà sintomi da sospensione, che possono includere: mal di testa, dolori muscolari, ansia estrema, tensione, agitazione, confusione e irritabilità. In casi gravi possono verificarsi i seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio alle estremità, ipersensibilità alla luce, al rumore ed al contatto fisico, allucinazioni o attacchi epilettici.

Insonnia rebound

Alla sospensione del farmaco ipnoinducente può verificarsi una sindrome transitoria che consiste nella ricomparsa, in forma accentuata, dei sintomi che avevano indotto al trattamento con una benzodiazepina e con sostanze benzodiazepin-simili. Questa sindrome può essere accompagnata da altre reazioni, quali cambiamenti di umore, ansia ed agitazione.

Poiché il rischio di effetti da sospensione / effetti rebound è più accentuato in seguito ad una brusca interruzione del trattamento, si raccomanda di diminuire gradualmente il dosaggio.

Durata del trattamento

La durata del trattamento deve essere la più breve possibile (vedi anche Posologia e metodo di somministrazione), ma non deve superare le quattro settimane, inclusa la fase di riduzione del dosaggio. Un prolungamento oltre tale termine può avvenire solo dopo una rivalutazione della situazione del paziente.

Può essere utile informare il paziente, all’inizio del trattamento, che questo sarà di durata limitata e spiegare esattamente come dovrà essere progressivamente ridotto il dosaggio. Inoltre, è importante che il paziente sia a conoscenza della possibilità che si verifichino fenomeni rebound, riducendo così al minimo l’ansia provocata da tali sintomi nel caso questi dovessero insorgere nella fase di riduzione del dosaggio. Sembra che, nel caso di benzodiazepine e di sostanze benzodiazepin-simili a breve emivita, i fenomeni da sospensione possano manifestarsi nell’intervallo tra due assunzioni, soprattutto se il dosaggio è alto.

Tolleranza

Dopo un uso ripetuto per alcune settimane, si può verificare una certa riduzione dell’effetto ipnotico delle benzodiazepine e delle sostanze benzodiazepin-simili. Con zopiclone, comunque, non si è verificata marcata tolleranza in un periodo di trattamento fino a quattro settimane.

Amnesia anterograda

Le benzodiazepine e le sostanze benzodiazepin-simili possono provocare amnesia anterograda, solitamente diverse ore dopo l’assunzione del farmaco. Per ridurre tale rischio i pazienti devono assumere il farmaco al momento di coricarsi e devono assicurarsi di poter avere un periodo ininterrotto di sonno (7-8 ore) (vedi anche effetti indesiderati).

Reazioni psichiatriche e “paradosse”

Durante l’uso di benzodiazepine e di sostanze benzodiazepin-simili possono verificarsi reazioni quali inquietudine, agitazione, irritabilità, aggressività, deliri, rabbia, incubi notturni, allucinazioni, psicosi, comportamento inappropriato e altri effetti collaterali di tipo comportamentale.

Qualora ciò si verificasse, l’uso del farmaco deve essere sospeso. La comparsa di queste reazioni è più probabile nei bambini e negli anziani.

Gruppi particolari di pazienti

Per gli anziani: vedi anche Posologia e metodo di somministrazione. Una dose inferiore è raccomandata per pazienti con insufficienza respiratoria cronica, a causa del rischio di depressione respiratoria. Le benzodiazepine e le sostanze benzodiazepin-simili non sono indicate per il trattamento di pazienti con grave insufficienza epatica, poiché possono far precipitare un’encefalopatia.

Le benzodiazepine e le sostanze benzodiazepin-simili non sono raccomandate quale trattamento primario delle malattie psicotiche.

Le benzodiazepine e le sostanze benzodiazepin-simili non devono essere utilizzate da sole per il trattamento della depressione o dell’ansia associata a depressione (in tali pazienti potrebbero aumentare le tendenze suicide).

Le benzodiazepine e le sostanze benzodiazepin-simili devono essere usate con estrema cautela in pazienti con precedenti di abuso di alcool o di sostanze stupefacenti.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco