Olprezide: effetti collaterali e controindicazioni

Olprezide: effetti collaterali e controindicazioni

Olprezide compresse rivestite con film (Olmesartan Medoxomil + Idroclorotiazide) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Trattamento dell’ipertensione arteriosa essenziale.

Olprezide, associazione fissa, è indicato in pazienti adulti la cui pressione arteriosa non sia adeguatamente controllata da olmesartan medoxomil da solo.

Olprezide compresse rivestite con film: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Olprezide compresse rivestite con film ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Olprezide compresse rivestite con film, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Olprezide compresse rivestite con film: controindicazioni

Ipersensibilità ai principi attivi, ad uno qualsiasi degli eccipienti (elencati nel paragrafo 6.1) o ad altre sostanze sulfonamido-derivate (poiché idroclorotiazide è un medicinale sulfonamido-derivato).

Compromissione della funzionalitĂ  renale di grado severo (clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min).

Ipopotassiemia refrattaria, ipercalcemia, iponatremia e iperuricemia sintomatica.

Compromissione epatica di grado severo, colestasi e patologie biliari ostruttive.

Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafì 4.4 e 4.6).

L’uso concomitante di Olprezide con medicinali contenenti aliskiren è controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (velocità di filtrazione glomerulare GFR < 60 ml/min/1.73 m2) (vedere paragrafì 4.5 e 5.1).

Olprezide compresse rivestite con film: effetti collaterali

Le reazioni avverse più comunemente riportate in corso di trattamento con Olprezide sono la cefalea (2,9%), i capogiri (1,9%) e la stanchezza (1,0%).

L’idroclorotiazide può causare o aggravare una deplezione di liquidi che può condurre a squilibrio elettrolitico (vedere paragrafo 4.4).

In studi clinici cui hanno partecipato 1155 pazienti che hanno ricevuto l’associazione olmesartan medoxomil/idroclorotiazide a dosaggi di 20/12,5 mg o 20/25 mg e 466 pazienti che hanno ricevuto placebo per periodi fino a 21 mesi, la frequenza complessiva di reazioni avverse alla associazione olmesartan medoxomil/idroclorotiazide è stata simile a quella relativa al placebo. Anche le interruzioni del trattamento dovute a reazioni avverse sono state simili per olmesartan medoxomil/idroclorotiazide 20/12,5 mg 20/25 mg (2%) e per placebo (3%). La frequenza di reazioni avverse nel gruppo olmesartan medoxomil/idroclorotiazide in totale rispetto al placebo non è sembrata essere correlata all’età (<65 anni verso ≥65 anni), al sesso o al gruppo etnico, benché la frequenza di capogiri sia stata lievemente superiore nei pazienti di età ≥ a 75 anni.

Inoltre, la tollerabilità di Olprezide ad alte dosi è stata valutata in studi clinici condotti in 3709 pazienti che hanno ricevuto olmesartan medoxomil in associazione con idroclorotiazide alle dosi di 40 mg/12,5 mg e 40 mg/25 mg.

Le reazioni avverse osservate con Olprezide negli studi clinici, negli studi di tollerabilità postautorizzazione e le segnalazioni spontanee sono riportate nella tabella sottostante, così come le reazioni avverse indotte dai singoli componenti olmesartan medoxomil e idroclorotiazide basate sul profilo di tollerabilità di queste sostanze.

Per classificare la frequenza delle reazioni avverse è stata impiegata la seguente terminologia: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100 a <1/10); non comune (≥ 1/1.000 a <1/100); rara (≥ 1/10.000 a <1/1.000), molto rara (<1/10.000).

Classe di Organi e Sistemi MeDRA Reazioni avverse Frequenza
Olprezide Olmesartan HCTZ
Infezioni e infestazioni Scialoadeniti Rara
Patologie del sistema emolinfopoietico Anemia aplastica Rara
Depressione midollare Rara
Anemia emolitica Rara
Leucopenia Rara
Neutropenia/ Agranulocitosi Rara
Trombocitopenia Non comune Rara
Disturbi del sistema immunitario Reazioni anafilattiche Non comune Non comune
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia Non comune
Glicosuria Comune
Ipercalcemia Comune
Ipercolesterolemia Non comune Molto comune
Iperglicemia Comune
Iperpotassemia Rara
Ipertrigliceridemia Non comune Comune Molto comune
Iperuricemia Non comune Comune Molto comune
Ipocloremia Comune
Alcalosi ipocloremica Molto rara
Ipopotassemia Comune
Ipomagnesemia Comune
Iponatriemia Comune
Iperamilasemia Comune
Disturbi psichiatrici Apatia Rara
Depressione Rara
Irrequietezza Rara
Disturbi del sonno Rara
Patologie del sistema nervoso Stato confusionale Comune
Convulsioni Rara
Disturbi della coscienza (come perdita di coscienza) Rara
Capogiri/sensazione di testa vuota Comune Comune Comune
Cefalea Comune Comune Rara
Perdita di appetito Non comune
Parestesie Rara
Capogiri posturali Non comune
Sonnolenza Non comune
Sincope Non comune
Patologie dell’occhio Riduzione della lacrimazione Rara
Offuscamento transitorio della vista Rara
Peggioramento di miopia preesistente Non comune
Xantopsia Rara
Patologie dell’orecchio e del labirinto Vertigini Non comune Non comune Rara
Patologie cardiache Angina pectoris Non comune
Aritmie cardiache Rara
Palpitazioni Non comune
Patologie vascolari Embolia Rara
Ipotensione Non comune Rara
Angioite necrotizzante (vasculite, vasculite cutanea) Rara
Ipotensione ortostatica Non comune Non comune
Trombosi Rara
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Bronchite Comune
Tosse Non comune Comune
Dispnea Rara
Polmonite interstiziale Rara
Faringite Comune
Edema polmonare Rara
Distress respiratorio Non comune
Rinite Comune
Patologie gastrointestinali Dolore addominale Non comune Comune Comune
Costipazione Comune
Diarrea Non comune Comune Comune
Dispepsia Non comune Comune
Irritazione gastrica Comune
Gastroenterite Comune
Meteorismo Comune
Nausea Non comune Comune Comune
Pancreatite Rara
Ileo paralitico Molto rara
Vomito Non comune Non comune Comune
Patologie epatobiliari Colecistite acuta Rara
Ittero (ittero colestatico intraepatico) Rara
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Dermatite allergica Non comune
Reazioni anafilattiche cutanee Rara
Edema angioneurotico Rara Rara
Reazioni cutanee simillupus eritematoso Rara
Eczema Non comune
Eritema Non comune
Esantema Non comune
Reazioni di fotosensibilità Non comune
Prurito Non comune Non comune
Porpora Non comune
Rash Non comune Non comune Non comune
Riesacerbazione di lupus eritematoso cutaneo Rara
Necrolisi epidermica tossica Rara
Orticaria Rara Non comune Non comune
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Artralgia Non comune
Artrite Comune
Mal di schiena Non comune Comune
Spasmi muscolari Non comune Rara
Debolezza muscolare Rara
Mialgie Non comune Non comune
Dolore alle estremità Non comune
Paresi Rara
Dolori scheletrici Comune
Patologie renali e urinarie Insufficienza renale acuta Rara Rara
Ematuria Non comune Comune
Nefrite interstiziale Rara
Insufficienza renale Rara
Disfunzione renale Rara
Infezioni urinarie Comune
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Disfunzione erettile Non comune Non comune
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia Comune Non comune
Dolore toracico Comune Comune
Edema facciale Non comune
Stanchezza Comune Comune
Febbre Rara
Sintomi di tipo influenzale Comune
Letargia Rara
Malessere Rara Non comune
Dolore Comune
Edema periferico Comune Comune
Debolezza Non comune
Esami diagnostici Iper alanina aminotransferasi Non comune
Iper aspartato aminotransferasi Non comune
Ipercalcemia Non comune
Ipercreatininemia Non comune Rara Comune
Iper creatin fosfochinasemia Comune
Iperglicemia Non comune
Riduzione dei valori di ematocrito Rara
Riduzione dei valori di emoglobina Rara
Iperlipidemia Non comune
Ipopotassiemia Non comune
Iperpotassiemia Non comune
Aumento dell’urea plasmatica Non comune Comune Comune
Iperazotemia Rara
Iperuricemia Rara
Iper gamma glutamil transferasi Non comune
Aumento degli enzimi epatici Comune

Sono stati riferiti casi singoli di rabdomiolisi in associazione temporale con l’assunzione di bloccanti del recettore dell’angiotensina II.

Olprezide compresse rivestite con film: avvertenze per l’uso

e del volume intravascolare:

Nei pazienti con ipovolemia e/o deplezione di sodio causate da dosi

elevate di diuretici, ridotto apporto sodico con la dieta, diarrea o vomito, puĂ² verificarsi ipotensione sintomatica, specialmente dopo la prima dose. Tali condizioni devono essere corrette prima di iniziare il trattamento con Olprezide.

Altre condizioni legate alla stimolazione del sistema renina- angiotensina-aldosterone:

Nei pazienti il cui tono vascolare e la cui funzionalità renale dipendano principalmente dall’attività del sistema renina-angiotensina- aldosterone (ad esempio, pazienti con insufficienza cardiaca congestizia di grado severo o affetti da malattie renali, inclusa la stenosi dell’arteria renale), il trattamento con medicinali che intervengano su questo sistema è stato associato a ipotensione acuta, iperazotemia, oliguria o, in rari casi, insufficienza renale acuta.

Ipertensione renovascolare:

Nei pazienti con stenosi bilaterale dell’arteria renale, o stenosi dell’arteria afferente al singolo rene funzionante, trattati con medicinali che intervengano sul sistema renina-angiotensina- aldosterone, esiste un rischio accentuato di ipotensione ed insufficienza renale di grado severo.

Alterata funzionalitĂ  renale e trapianto renale:

Olprezide non deve essere impiegato in pazienti con severa compromissione della funzionalitĂ  renale (clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min) (vedere paragrafo 4.3). Non sono necessari aggiustamenti posologici in pazienti con compromissione della funzionalitĂ  renale da lieve a moderata (clearance della creatinina ? 30 ml/min e < 60 ml/min). Tuttavia, in questi pazienti Olprezide deve essere somministrato con cautela e si raccomanda di controllare periodicamente i livelli sierici di potassio, creatinina ed acido urico. Nei pazienti con compromissione della funzionalitĂ  renale puĂ² verificarsi iperazotemia associata all’uso dei diuretici tiazidici. Se si evidenzia una progressiva compromissione renale, è necessaria una attenta rivalutazione della terapia, prendendo in considerazione la sospensione del diuretico. Non esiste esperienza di somministrazione di Olprezide in pazienti sottoposti di recente a trapianto renale.

Duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS):

Esiste l’evidenza che l’uso concomitante di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren aumenta il rischio di ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalitĂ  renale (inclusa l’insufficienza renale acuta). Il duplice blocco del RAAS attraverso l’uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren non è pertanto raccomandato (vedere paragrafì 4.5 e 5.1).

Se la terapia del duplice blocco è considerata assolutamente necessaria, ciĂ² deve avvenire solo sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalitĂ  renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna. Gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II non devono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica.

Alterata funzionalitĂ  epatica:

Non vi è al momento esperienza con olmesartan medoxomil in pazienti con compromissione grave della funzionalità epatica. Inoltre, lievi alterazioni del bilancio idro-elettrolitico durante la terapia con tiazidi possono indurre coma epatico in pazienti con alterata funzionalità epatica o epatopatia progressiva. Pertanto, si deve esercitare cautela in pazienti con compromissione della funzionalità epatica da lieve a moderata (vedere paragrafo 4.2). L’impiego di Olprezide è controindicato in pazienti con compromissione epatica severa, colestasi o ostruzione biliare (vedere paragrafì 4.3, 5.2).

Stenosi della valvola aortica e mitrale, miocardiopatia

Come con gli altri vasodilatatori, si raccomanda particolare cautela nei pazienti affetti da stenosi della valvola aortica o mitrale o da miocardiopatia ipertrofica ostruttiva.

Aldosteronismo primario:

I pazienti con aldosteronismo primario non rispondono generalmente ai medicinali antipertensivi che agiscono mediante l’inibizione del sistema renina-angiotensina. Pertanto, l’uso di Olprezide non è raccomandato in questi pazienti.

Effetti metabolici ed endocrini:

La terapia con tiazidi puĂ² alterare la tolleranza al glucosio. Nei pazienti diabetici possono essere richiesti aggiustamenti posologici dell’insulina o degli ipoglicemizzanti orali (vedere paragrafo 4.5). Un diabete mellito latente puĂ² diventare manifesto durante la terapia con tiazidi.

L’aumento dei livelli di colesterolo e trigliceridi è un noto effetto indesiderato associato alla terapia con diuretici tiazidici. In alcuni pazienti che ricevono la terapia tiazidica puĂ² verificarsi iperuricemia o gotta.

Squilibrio elettrolitico:

Come per tutti i pazienti in terapia con diuretici, vanno effettuate periodiche determinazioni degli elettroliti sierici ad intervalli appropriati.

Le tiazidi, inclusa idroclorotiazide, possono causare squilibrio idrico o elettrolitico (incluse ipopotassiemia, iponatremia e alcalosi ipocloremica). Segni di allarme di squilibrio idrico o elettrolitico sono secchezza della mucosa orale, sete, debolezza, letargia, sopore, irrequietezza, dolore o crampi muscolari, stanchezza muscolare, ipotensione, oliguria, tachicardia e disturbi gastrointestinali come nausea o vomito (vedere paragrafo 4.8).

Il rischio di ipopotassiemia è maggiore in pazienti con cirrosi epatica, in pazienti con diuresi rapida, in pazienti che ricevano inadeguato apporto orale di elettroliti ed in pazienti che ricevano terapia concomitante con corticosteroidi o ACTH (vedede paragrafo 4.5). Al contrario, a causa dell’antagonismo dei recettori dell’angiotensina II (AT-1) di olmesartan medoxomil contenuto in Olprezide, puĂ² intervenire iperpotassiemia, specialmente in presenza di compromissione della funzionalitĂ  renale e/o scompenso cardiaco e diabete mellito. Si raccomanda un adeguato controllo del potassio sierico nei pazienti a rischio. I diuretici risparmiatori di potassio, i supplementi di potassio o i sostituti del sale contenenti potassio e gli altri prodotti medicinali che possono indurre incremento dei livelli sierici del potassio (come l’eparina) devono essere somministrati con cautela in concomitanza all’assunzione di Olprezide (vedere paragrafo 4.5).

Non vi è evidenza che olmesartan medoxomil riduca o prevenga l’iponatremia indotta da diuretici. Il deficit di cloruri è generalmente lieve e, di solito, non richiede trattamento.

Le tiazidi possono ridurre l’escrezione urinaria del calcio e causare lieve ed intermittente incremento del calcio sierico in assenza di disturbi noti del metabolismo del calcio. Una ipercalcemia puĂ² essere una manifestazione di un iperparatiroidismo occulto. Le tiazidi devono essere sospese prima di effettuare un’analisi per la funzionalitĂ  paratiroidea.

E’ stato dimostrato che le tiazidi aumentano l’escrezione urinaria di magnesio, con possibile ipomagnesemia.

Nei pazienti edematosi, in corso di esposizione ad alte temperature atmosferiche puĂ² verificarsi iponatremia da diluizione.

Litio:

Come con altri medicinali contenenti antagonisti del recettore dell’angiotensina II e tiazidi in associazione, la somministrazione concomitante di litio ed Olprezide non è raccomandata (vedere paragrafo 4.5).

Enteropatia simil-sprue:

In casi molto rari gravi, in pazienti in trattamento con olmesartan da pochi mesi o anni è stata riportata diarrea cronica con significativa perdita di peso, causata probabilmente da una reazione localizzata di ipersensibilità ritardata. Le biopsie intestinali dei pazienti hanno spesso messo in evidenza atrofia dei villi. Se un paziente manifesta questi sintomi in corso di trattamento con olmesartan, in assenza di altre eziologie evidenti, il trattamento con olmesartan deve essere immediatamente sospeso e non deve essere ripreso. Se la diarrea non migliora entro una settimana dalla sospensione del trattamento deve essere consultato uno specialista (per esempio un gastroenterologo).

Miopatia acuta e glaucoma secondario ad angolo chiuso: L’idroclorotiazide, una sulfonamide, puĂ² causare una reazione idiosincrasica, con conseguente miopia transitoria acuta e glaucoma acuto ad angolo chiuso. I sintomi includono l’insorgenza acuta di diminuita acuitĂ  visiva o dolore oculare e si verificano in genere entro poche ore o settimane dall’inizio della terapia. Il glaucoma acuto ad angolo chiuso non trattato puĂ² portare alla perdita permanente della vista. Il trattamento primario prevede di interrompere idroclorotiazide piĂ¹ rapidamente possibile. Un rapido intervento medico o chirurgico potrebbero essere presi in considerazione se la pressione intraoculare rimane incontrollata. I fattori di rischio per lo sviluppo di glaucoma acuto ad angolo chiuso possono includere una storia di allergia alle sulfonamidi o alla penicillina.

Differenze etniche:

Come con tutti gli altri antagonisti del recettore dell’angiotensina II, l’effetto antipertensivo di olmesartan medoxomil è alquanto inferiore

prevalenza di bassi livelli di renina nella popolazione ipertesa di etnia nera.

Test antidoping:

L’idroclorotiazide contenuta in questo medicinale puĂ² determinare positivitĂ  di alcuni test antidoping.

Gravidanza:

La terapia con antagonisti del recettore dell’angiotensina II non deve essere iniziata durante la gravidanza. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere ad un trattamento antipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con antagonisti del recettore dell’angiotensina II. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con antagonisti del recettore dell’angiotensina II deve essere interrotto immediatamente e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa (vedere paragrafì 4.3 e 4.6).

Altro:

In presenza di arteriosclerosi generalizzata, e nei pazienti con cardiopatia ischemica o patologia cerebrovascolare ischemica vi è sempre il rischio che la riduzione eccessiva della pressione arteriosa possa causare infarto miocardico o ictus.

Reazioni di ipersensibilitĂ  ad idroclorotiazide possono insorgere in pazienti con o senza anamnesi di allergia o asma bronchiale, ma sono piĂ¹ frequenti con tali riscontri anamnestici.

E’ stata riportata esacerbazione o attivazione di lupus eritematoso sistemico con l’impiego di diuretici tiazidici.

Questo medicinale contiene lattosio. I pazienti con rari problemi su base ereditaria di intolleranza al galattosio, deficit di lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco