Parafizz: effetti collaterali e controindicazioni
Parafizz (Paracetamolo) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:
Trattamento sintomatico del dolore da lieve a moderato e/o della febbre in adulti e adolescenti dai 12 anni in su.
Come tutti i farmaci, però, anche Parafizz ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.
Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Parafizz, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).
Parafizz: controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Parafizz: effetti collaterali
Le frequenza usata nella seguente convenzione deve essere: molto comune (?1/10), comune (da ?1/100 a < 1/10), non comune (da ?1/1000 a < 1/100), raro (da ?1/10000 a < 1/1000), molto raro (< 1/10000), non nota (la frequenza non può essere stimata sulla base dei dati disponibili). Entro ogni classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine di frequenza decrescente.
Frequenza | Sistema | Sintomi |
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Raro >1/10000 – < 1/1000 |
Patologie del sistema emolinfopoietico |
Disordine delle piastrine, disordini delle cellule staminali, agranulocitosi, leucopenia, trombocitopenia, anemia emolitica, pancitopenia, metaemoglobinemia |
Disturbi del sistema immunitario | Allergie (incluso angioedema) | |
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Disturbi psichiatrici | Depressione NOS, confusione, allucinazioni | |
Patologie del sistema nervoso | Tremore NOS, cefalea NOS | |
Patologie dell’occhio | Vista alterata | |
Patologie cardiache | Edema | |
Patologie gastrointestinali | Emorragia NOS, dolore addominale NOS, diarrea NOS, nausea, vomito | |
Patologie epatobiliari |
Funzione epatica alterata, insufficienza epatica, necrosi epatica, ittero |
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Prurito, eruzione, gonfiore, porpora, angioedema, orticaria | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione |
Capogiri (incluse vertigini), malessere, piressia, sedazione, interazione tra farmaci NOS |
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Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura |
Sovradosaggio e avvelenamento | |
Molto raro (< 10000) |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche |
Broncospasmo |
Patologie epatobiliari | Epatotossicità | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione |
Reazione di ipersensibilità (richiedente interruzione del trattamento), reazioni cutanee gravi |
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Disturbi del metabolismo e della nutrizione |
Ipoglicemia | |
Patologie renali e urinarie |
Piuria sterile (urina torbida) ed effetti indesiderati renali |
E’ stata riportata casualmente nefrite interstiziale dopo l’uso prolungato di alte dosi. Sono stati riportati alcuni casi di necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens Johnson, eritema multiforme, edema della laringe, shock anafilattico, anemia, alterazione epatica ed epatite, alterazione renale (compromissione epatica grave, ematuria, anuresi), effetti gastrointestinali e vertigini.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Parafizz: avvertenze per l’uso
L’uso prolungato o frequente è sconsigliato. Si deve consigliare ai pazienti di non assumere contemporaneamente altri medicinali contenenti paracetamolo. L’assunzione di dosi giornaliere multiple in una sola somministrazione può danneggiare gravemente il fegato; in questo caso non si verifica perdita di coscienza. Tuttavia, deve essere richiesta immediatamente assistenza medica. L’uso prolungato in assenza di supervisione medica può essere dannoso. In adolescenti in trattamento con 60 mg/kg di paracetamolo al giorno, la combinazione con un altro antipiretico non è giustificata se non in caso di mancanza di efficacia.
Compromissione renale ed epatica
Il paracetamolo deve essere somministrato con cautela in pazienti con insufficienza renale da moderata a grave, insufficienza epatocellulare da lieve a moderata (compresa la sindrome di Gilbert), insufficienza epatica grave (Child-Pugh >9), epatite acuta, in trattamento concomitante con medicinali che alterano la
funzione epatica, carenza di glucosio-6-fosfato-deidrogenasi, anemia emolitica, abuso di alcol, disidratazione e malnutrizione cronica (vedere paragrafo 4.2).
Uso di alcol
Il rischio di sovradosaggio è maggiore nei pazienti con malattia epatica alcolica non cirrotica. Usare con cautela in caso di alcolismo cronico. In ogni caso, la dose giornaliera non deve superare i 2000 mg. Non deve essere assunto alcol durante il trattamento con paracetamolo.
“Si consiglia cautela in pazienti asmatici sensibili all’aspirina (acido acetilsalicilico) poiché sono state riportate reazioni alla luce e broncospasmo con l’uso di paracetamolo (reazione crociata) in meno del 5% dei pazienti testati.”
Altri medicinali e astinenza
L’interruzione improvvisa dell’uso a lungo termine di alte dosi di analgesici, presi senza rispettare le indicazioni, può causare cefalea, stanchezza, dolore muscolare, nervosismo e sintomi vegetativi. I sintomi dell’astinenza cessano entro qualche giorno. Si deve consigliare ai pazienti di consultare il loro medico se la cefalea diventa persistente.
Questo medicinale contiene 439,46 mg di sodio per compressa. Da prendere in considerazione in pazienti che seguono una dieta iposodica.
Questo prodotto contiene anche aspartame, una fonte di fenilalanina. Può essere pericoloso per i soggetti affetti da fenilchetonuria.
Non superare la dose indicata.
Se i sintomi persistono consultare un medico.
Si consiglia il trattamento con un antidoto se si sospetta un sovradosaggio.
Si richiede un consulto medico immediato in caso di sovradosaggio anche se il paziente si sente bene, a causa del rischio di danno epatico grave ritardato.
Questo medicinale non deve essere usato per più di 10 giorni consecutivi senza una prescrizione medica. Non si possono escludere danni epatici e renali con l’uso prolungato o con dosi eccessive (più di 2 grammi al giorno).
Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.
In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/
Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:
https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf
Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco