Quota: effetti collaterali e controindicazioni

Quota: effetti collaterali e controindicazioni

Quota 400 mg capsule rigide (Mesalazina) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

QUOTA capsule rigide: colite ulcerosa e morbo di Crohn.

QUOTA gel rettale: colite ulcerosa a localizzazione retto-sigmoidea.

QUOTA compresse gastroresistenti: colite ulcerosa e morbo di Crohn.

QUOTA sospensione rettale: colite ulcerosa nella localizzazione a livello retto-sigmoideo.

QUOTA supposte: colite ulcerosa nella localizzazione a livello rettale.

QUOTA è indicato sia nel trattamento delle fasi attive della malattia, sia nella prevenzione delle recidive. Nella fase attiva di grado severo è consigliabile l’associazione con trattamento cortisonico.

Quota 400 mg capsule rigide: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Quota 400 mg capsule rigide ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Quota 400 mg capsule rigide, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Quota 400 mg capsule rigide: controindicazioni

Ipersensibilità verso il principio attivo, o uno qualsiasi degli eccipienti e verso altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico, in particolare verso i salicilati e il sodio metabisolfito per il gel rettale.

Non è altresì indicato in casi di preesistenti ulcere gastriche o duodenali. Pazienti con insufficenza renale conclamata. Nefropatie gravi. Il prodotto non va somministrato a pazienti con diatesi emorragica. Bambini di età inferiore ai 2 anni. Evitare l’uso delle capsule rigide e delle compresse gastroresistenti nei bambini di età inferiore ai sei anni.

Evitare l’uso del prodotto durante le ultime settimane di gravidanza (vedere par. 4.6).

Quota 400 mg capsule rigide: effetti collaterali

Sono stati segnalati disturbi gastrointestinali (nausea, epigastralgia, diarrea, dolori addominali), eruzioni cutanee e cefalea in pazienti che già in precedenza non tolleravano la salicilazosulfapiridina.

QUOTA può essere raramente associato ad una sindrome da intolleranza acuta, caratterizzata da crampi, dolore addominale, diarrea ematica e, occasionalmente, febbre, cefalea, prurito ed eruzioni cutanee, che richiede la sospensione del trattamento.

Esistono inoltre segnalazioni di leucopenia, neutropenia, anemia aplastica, trombocitopenia, pancreatite, epatite, nefrite interstiziale, sindrome nefrosica e insufficienza renale, pericardite, miocardite, polmonite eoasinofila e polmonite interstiziale.

Raramente possono verificarsi reazioni di ipersensibilità (ad esempio eruzioni cutanee, febbre); in tal caso occorre interrompere immediatamente il trattamento.

Quota 400 mg capsule rigide: avvertenze per l’uso

Recidive della sintomatologia obiettiva e soggettiva possono verificarsi sia dopo la sospensione del trattamento sia durante un trattamento di mantenimento inadeguato.

In pazienti che hanno una digestione gastrica eccezionalmente lenta o sono portatori di stenosi pilorica, si potrà talora avere, dopo assunzione delle capsule rigide e/o delle compresse gastroresistenti, una liberazione di mesalazina già nello stomaco con possibile irritazione gastrica ed una perdita di efficacia del farmaco.

Nei pazienti con ridotta funzionalità renale ed epatica il prodotto va usato con cautela per le sue caratteristiche cinetiche e metaboliche. La funzione renale deve essere scrupolosamente monitorizzata nel corso del trattamento, specialmente nei pazienti con precedenti patologie renali.

Nei soggetti in trattamento con ipoglicemizzanti orali, diuretici, cumarinici e corticosteroidi il prodotto va usato con cautela.

Prima di iniziare il trattamento con Quota, il paziente deve essere sottoposto alle indagini cliniche necessarie per precisare la diagnosi e le indicazioni terapeutiche.

L’uso prolungato del prodotto può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione.

L’eventuale comparsa di reazioni di ipersensibilità comporta l’immediata interruzione del trattamento.

Il gel rettale contiene sodio metabisolfito. Tale sostanza può provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico e attacchi asmatici gravi.

Nelle fasi attive di grado severo, può essere consigliabile associare un trattamento cortisonico per via sistemica.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco