Sirturo: effetti collaterali e controindicazioni

Sirturo: effetti collaterali e controindicazioni

Sirturo 100 mg compressa uso oralefl hdpe 188 cp (Bedaquilina Fumarato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

SIRTURO è indicato per l’uso negli adulti e negli adolescenti (di etĂ  compresa fra i 12 anni e i 18 anni non compiuti e di peso pari ad almeno 30 kg) come parte di un appropriato regime di associazione per la tubercolosi polmonare multiresistente (MDR-TB) quando non puĂ² essere utilizzato altro efficace regime terapeutico per motivi di resistenza o tollerabilitĂ  (vedere paragrafì 4.2, 4.4 e 5.1).

Si devono prendere in considerazione le linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antibatterici.

Sirturo 100 mg compressa uso oralefl hdpe 188 cp: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Sirturo 100 mg compressa uso oralefl hdpe 188 cp ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Sirturo 100 mg compressa uso oralefl hdpe 188 cp, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Sirturo 100 mg compressa uso oralefl hdpe 188 cp: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1

Sirturo 100 mg compressa uso oralefl hdpe 188 cp: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

Le reazioni avverse con SIRTURO sono state identificate dai dati aggregati degli studi clinici di Fase IIb (sia controllati sia non controllati, C208 e C209) relativi a 335 pazienti adulti che hanno

ricevuto SIRTURO in associazione con un regime antitubercolare di base. La valutazione di causalitĂ  tra le reazioni avverse e SIRTURO non è stata basata solo su questi studi, ma anche sulla revisione dei dati aggregati di sicurezza degli studi di Fase I e Fase IIa negli adulti. Le reazioni avverse piĂ¹ frequenti (> 10,0% dei pazienti) durante il trattamento con SIRTURO negli studi controllati sono state nausea (35,3% nel gruppo SIRTURO vs 25,7% nel gruppo placebo), artralgia (29,4% vs 20,0%), cefalea (23,5% vs 11,4%), vomito (20,6% vs 22,9%) e capogiri (12,7% vs 11,4%). Far riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto dei medicinali usati in combinazione con SIRTURO per le rispettive reazioni avverse.

Tabella delle reazioni avverse

Le reazioni avverse con SIRTURO riportate negli studi controllati in 102 pazienti adulti trattati con SIRTURO sono presentate nella tabella seguente.

Le reazioni avverse sono elencate secondo la classificazione per sistemi ed organi (SOC) e per frequenza, utilizzando la seguente convenzione: molto comune (? 1/10), comune (da ? 1/100 a < 1/10) e non comune (da ? 1/1.000 a < 1/100).

Classificazione per organi e sistemi (SOC) Categoria di frequenza ADR
Patologie del sistema nervoso Molto comune Cefalea, capogiri
Patologie cardiache Comune Prolungamento del QT
all’elettrocardiogramma
Patologie gastrointestinali Molto comune Nausea, vomito
Comune Diarrea
Patologie epatobiliari Comune Aumento delle transaminasi*
Patologie del sistema
muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Molto comune Artralgia
Comune Mialgia

* I termini rappresentati da ‘aumento delle transaminasi’ includevano AST aumentata, ALT aumentata, enzimi epatici

aumentati, funzionalitĂ  epatica anormale, e transaminasi aumentate (vedere paragrafo seguente).

Descrizioni delle reazioni avverse selezionate

Cardiovascolare

Nello studio controllato di Fase IIb (C208) sono stati osservati aumenti rispetto al basale del QTcF medio a partire dalla prima valutazione durante il trattamento in poi (9,9 ms alla settimana 1 per SIRTURO e 3,5 ms per placebo). L’aumento medio di QTcF di maggiore entità rispetto al basale durante le 24 settimane di trattamento con SIRTURO è stato di 15,7 ms (alla settimana 18). Dopo il termine del trattamento con SIRTURO (cioè dopo la settimana 24), gli aumenti di QTcF nel gruppo SIRTURO sono diventati gradualmente meno pronunciati. L’aumento medio di QTcF di maggiore entità rispetto al basale nel gruppo placebo durante le prime 24 settimane è stato di 6,2 ms (anche alla settimana 18) (vedere paragrafo 4.4).

Nello studio clinico in aperto di fase IIb (C209), dove i pazienti senza opzione di trattamento hanno ricevuto altri medicinali che prolungano l’intervallo QT usati per trattare la tubercolosi, inclusa la clofazimina, il concomitante uso di SIRTURO ha portato ad un effetto additivo sul prolungamento dell’intervallo QT, proporzionale al numero di medicinali che prolungano l’intervallo QT usati nel regime di trattamento.

I pazienti che hanno ricevuto SIRTURO da solo senza medicinali che prolungano l’intervallo QT hanno sviluppato un incremento massimale medio di QTcF rispetto al basale di 23,7 ms con una durata del QT non superiore a 480 ms, mentre i pazienti in trattamento con almeno altri 2 medicinali che prolungano il QT hanno sviluppato un incremento massimale medio del QTcF di 30,7 ms rispetto al basale, risultando in un paziente in una durata del QTcF superiore ai 500 ms.

Nel database sulla sicurezza non sono stati documentati casi di torsione di punta (vedere paragrafo 4.4).

Vedere paragrafo 4.5, intervallo QT ed uso concomitante di clofazimina, per ulteriori informazioni riguardo i pazienti che utilizzano in concomitanza la clofazimina.

Aumento delle transaminasi

Nello studio C208 (stadio 1 e 2), innalzamenti dell’aminotransferasi di almeno 3xULN si sono verificati piĂ¹ frequentemente nel gruppo in trattamento con SIRTURO (11/102 [10,8%] versus 6/105 [5,7%]) che nel gruppo placebo. Nel gruppo SIRTURO questi aumenti sono avvenuti per la maggior parte durante tutte le 24 settimane di trattamento e sono stati reversibili. Durante la fase di sperimentazione nello stadio 2 dello studio C208, è stato riportato un aumento delle amino transferasi in 7/79 pazienti (8,9%) nel gruppo di trattamento con SIRTURO rispetto a 1/81 pazienti (1,2%) nel gruppo placebo.

Popolazione pediatrica

La valutazione di sicurezza di bedaquilina si basa sui dati ottenuti da 15 adolescenti di etĂ  ? 14 anni con infezione da MDR-TB confermata o probabile (vedere paragrafo 5.1).

Nel complesso non è stata riscontrata alcuna differenza nel profilo di sicurezza in questi adolescenti rispetto a quello osservato nella popolazione adulta.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il

sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V

.

Sirturo 100 mg compressa uso oralefl hdpe 188 cp: avvertenze per l’uso

Non ci sono dati clinici sull’uso di SIRTURO per il trattamento di:

tubercolosi extra-polmonare (es. sistema nervoso centrale, ossa)

infezioni causate da specie micobatteriche diverse da Mycobacterium tuberculosis

infezione latente da Mycobacterium tuberculosis

Non ci sono dati clinici sull’uso di SIRTURO come parte di un regime di associazione per il trattamento del Mycobacterium tuberculosis farmaco-sensibile.

Resistenza a bedaquilina

Bedaquilina deve essere utilizzata solo in un regime di combinazione appropriato per il trattamento della MDR-TB come raccomandato dalle linee guida ufficiali, come ad esempio dall’OMS, per prevenire lo sviluppo di resistenza alla bedaquilina.

MortalitĂ 

Nello studio C208 di 120 settimane negli adulti, in cui SIRTURO è stato somministrato per

24 settimane in associazione con un regime di base, si sono verificati piĂ¹ decessi nel gruppo in trattamento con SIRTURO che nel gruppo placebo (vedere paragrafo 5.1). Lo squilibrio nel numero di decessi non ha una spiegazione. Non sono state trovate prove di una relazione causale con il trattamento con SIRTURO. Per ulteriori informazioni sui decessi nello studio clinico C209, vedere paragrafo 5.1.

Sicurezza cardiovascolare

Bedaquilina prolunga l’intervallo QTc. Si deve eseguire un elettrocardiogramma prima dell’inizio del trattamento ed almeno mensilmente dopo l’inizio del trattamento con bedaquilina. I livelli sierici basali di potassio, calcio e magnesio devono essere valutati e corretti se anormali. Deve essere effettuato un controllo di follow-up degli elettroliti nel caso venga rilevato un prolungamento del QT (vedere paragrafì 4.5 e 4.8).

Quando bedaquilina è co-somministrata insieme ad altri medicinali che prolungano l’intervallo QTc (inclusi delamanid e levofloxacina) non puĂ² essere escluso un effetto addittivo o sinergico sul prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafo 4.5). Si raccomanda cautela quando si prescrive bedaquilina in concomitanza a medicinali con rischio noto associato di prolungamento del QT. Nell’eventualitĂ  in cui la somministrazione concomitante di tali medicinali e bedaquilina sia necessaria, è raccomandato un monitoraggio clinico, che includa una valutazione elettrocardiografica frequente.

In caso sia necessaria la co-somministrazione di clofazimina e bedaquilina, è raccomandato un monitoraggio clinico, che includa una valutazione elettrocardiografica frequente (vedere paragrafo 4.5).

Non è raccomandato iniziare il trattamento con SIRTURO nei pazienti con le seguenti condizioni, a meno che i benefici di bedaquilina non vengano considerati superiori ai rischi potenziali:

Insufficienza cardiaca;

Intervallo QT corretto con metodo Fridericia (QTcF) > 450 ms (confermato dalla ripetizione dell’elettrocardiogramma);

Storia personale o familiare di prolungamento congenito del QT;

Storia di ipotiroidismo o ipotiroidismo in corso;

Storia di bradiaritmia o bradiaritmia in corso;

Storia di torsione di punta;

Somministrazione concomitante di antibiotici fluorochinolonici che hanno il potenziale di prolungare significativamente il QT (cioè, gatifloxacina, moxifloxacina e sparfloxacina);

Ipopotassiemia.

Il trattamento con SIRTURO deve essere interrotto se il paziente sviluppa:

Aritmia ventricolare clinicamente significativa

Intervallo QTcF > 500 ms (confermato dalla ripetizione dell’elettrocardiogramma).

Se si verifica sincope, deve essere effettuato un elettrocardiogramma per rilevare qualsiasi prolungamento del QT.

Sicurezza epatica

Sono stati osservati aumenti delle transaminasi o aumenti della aminotransferasi con bilirubina totale

? 2x ULN negli studi clinici in pazienti adulti e pediatrici durante la somministrazione di SIRTURO associato alla terapia di base (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere monitorati durante il corso del trattamento poiché l’aumento degli enzimi epatici è avvenuto lentamente ed è aumentato gradualmente durante le 24 settimane. Monitorare i sintomi ed effettuare i test di laboratorio (ALT, AST, fosfatasi alcalina e bilirubina) al basale, mensilmente durante il trattamento e in caso di necessità. Se AST o ALT superano di 5 volte il limite superiore della norma il regime deve essere rivisto, e SIRTURO e/o qualsiasi medicinale notoriamente epatotossico deve essere interrotto.

L’assunzione di altri medicinali epatotossici e di alcol deve essere sospesa durante la terapia con SIRTURO, soprattutto nei pazienti con ridotta riserva epatica.

Pazienti pediatrici

Negli adolescenti con peso compreso tra i 30 ed i 40 kg, l’esposizione media è piĂ¹ alta se confrontata con i pazienti adulti (vedere paragrafo 5.2). Questo puĂ² essere associato ad un aumentato rischio di prolungamento dell’intervallo QT o di epatotossicitĂ .


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco