Trevicta: effetti collaterali e controindicazioni
Trevicta (Paliperidone Palmitato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:
TREVICTA, formulazione iniettabile a somministrazione trimestrale, è indicato per la terapia di mantenimento della schizofrenia in pazienti adulti che sono clinicamente stabili con la formulazione di paliperidone palmitato iniettabile a somministrazione mensile (vedere paragrafo 5.1).
Come tutti i farmaci, però, anche Trevicta ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.
Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Trevicta, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).
Trevicta: controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo, al risperidone o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Trevicta: effetti collaterali
Riassunto del profilo di sicurezza
Le reazioni avverse al farmaco riportate più frequentemente in ? 5% dei pazienti in due studi clinici controllati in doppio cieco di TREVICTA sono state aumento di peso, infezione delle alte vie respiratorie, ansia, cefalea, insonnia e reazione al sito di iniezione.
Tabella delle reazioni avverse
Quelle che seguono sono tutte le reazioni avverse riportate con paliperidone, per categoria di frequenza stimata, negli studi clinici di paliperidone palmitato. Si applicano i seguenti termini e frequenze: molto comune (? 1/10); comune (da ? 1/100 a < 1/10); non comune (da ? 1/1000 a
< 1/100); rara (da ? 1/10.000 a < 1/1000); molto rara (< 1/10.000); e non nota (non può essere stimata dai dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi | Reazione avversa al farmaco | ||||
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Frequenza | |||||
Molto comune | Comune | Non comune | Rara | Non notaa | |
Infezioni ed | infezione delle | polmonite, bronchite, | infezione | ||
infestazioni | alte vie | infezione del tratto | dell’occhio, | ||
respiratorie, | respiratorio, sinusite, | dermatite da | |||
infezione delle | cistite, infezione | acari, ascesso | |||
vie urinarie, | dell’orecchio, | sottocutaneo | |||
influenza | tonsillite, | ||||
onicomicosi, cellulite | |||||
Patologie del | diminuzione della | neutropenia, | agranulocitosi | ||
sistema | conta dei globuli | aumento della | |||
emolinfopoietico | bianchi, | conta degli | |||
trombocitopenia, | eosinofili | ||||
anemia | |||||
Disturbi del sistema immunitario | ipersensibilità | reazione anafilattica | |||
Patologie | iperprolattinemiab | secrezione | |||
endocrine | inappropriata | ||||
dell’ormone | |||||
antidiuretico, | |||||
presenza di | |||||
glucosio nelle | |||||
urine | |||||
Disturbi del | iperglicemia, | diabete mellitod, | chetoacidosi | intossicazione | |
metabolismo e | aumento di peso, | iperinsulinemia, | diabetica, | da acqua | |
della nutrizione | diminuzione di | aumento | ipoglicemia, | ||
peso,appetito | dell’appetito, | polidipsia | |||
ridotto, | anoressia, aumento | ||||
dei trigliceridi nel | |||||
sangue, aumento del | |||||
colesterolo nel | |||||
sangue | |||||
Disturbi | insonniae | agitazione, | disturbi del sonno, | catatonia, | Disturbo |
psichiatrici | depressione, | mania, diminuzione | stato | dell’alimentazio | |
ansia | della libido, | confusionale, | ne correlato al | ||
nervosismo, incubi | sonnambulismo, | sonno | |||
appiattimento | |||||
affettivo, | |||||
anorgasmia |
Patologie del sistema nervoso |
parkinsonismoc, acatisiac, sedazione/ sonnolenza, distoniac, capogiri, discinesiac, tremore, cefalea |
discinesia tardiva, sincope, iperattività psicomotoria, instabilità posturale, disturbo dell’attenzione, disartria, disgeusia, ipoestesia, parestesia |
sindrome neurolettica maligna, ischemia cerebrale, non reattività agli stimoli, perdita di coscienza, riduzione del livello di coscienza, convulsionie, disturbi dell’equilibrio, coordinazione anormale |
coma diabetico, barcollamento | |
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Patologie dell’occhio | visione offuscata, congiuntivite, secchezza oculare | glaucoma, disturbi del movimento oculare, roteazione degli occhi, fotofobia, aumento della lacrimazione, iperemia oculare | sindrome dell’iride a bandiera (intraopera- toria) | ||
Patologie dell’orecchio e del labirinto | vertigini, tinnito, dolore all’orecchio | ||||
Patologie cardiache | tachicardia | blocco atrioventricolare, disturbo della conduzione, prolungamento dell’intervallo QT all’ECG, sindrome tachicardica ortostatica, bradicardia, elettrocardiogramma anormale, palpitazioni | fibrillazione atriale, aritmia sinusale | ||
Patologie vascolari | ipertensione | ipotensione, ipotensione ortostatica | trombosi venosa, rossore del viso | embolia polmonare, ischemia | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | tosse, congestione nasale | dispnea, dolore faringolaringeo, epistassi, congestione del tratto respiratorio, sibili | sindrome da apnea del sonno, congestione polmonare, rantoli |
iperventilazione , polmonite da aspirazione, disfonia |
|
Patologie gastrointestinali | dolore addominale, vomito, nausea, costipazione, diarrea, dispepsia, mal di denti | fastidio addominale, gastroenterite, disfagia, bocca secca, flatulenza | pancreatite, gonfiore della lingua, incontinenza fecale, fecaloma, cheilite | ostruzione intestinale, ileo | |
Patologie epatobiliari | aumento delle transaminasi | aumento della gamma-glutamil- transferasi, aumento degli enzimi epatici | ittero |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | orticaria, prurito, rash, alopecia, eczema, pelle secca, eritema, acne | eruzione da farmaco, ipercheratosi, forfora | angioedema, alterazione del colore della cute, dermatite seborroica | ||
---|---|---|---|---|---|
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | dolore muscoloscheletric o,lombalgia, artralgia | aumento della creatina fosfochinasi ematica, spasmi muscolari, rigidità articolare, debolezza muscolare, dolore al collo | rabdomiolisi, gonfiore articolare | postura anomala | |
Disturbi renali e urinari | incontinenza urinaria, pollachiuria, disuria | ritenzione urinaria | |||
Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali | sindrome da astinenza neonatale (vedere paragrafo 4.6) | ||||
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | amenorrea, galattorrea, | disfunzione erettile, disturbi eiaculatori, disturbi mestrualie, ginecomastia, disfunzione sessuale, dolore mammario | fastidio mammario, ingorgo mammario, ingrossamento mammario, perdite vaginali | priapismo | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | piressia, astenia, affaticamento, reazione al sito di iniezione | edema facciale, edemae, aumento della temperatura corporea, andatura anomala, dolore toracico, fastidio toracico, malessere, indurimento | ipotermia, brividi, sete, sindrome da sospensione del farmaco, ascesso al sito di iniezione, cellulite al sito di iniezione, cisti al sito di iniezione, ematoma al sito di iniezione | diminuzione della temperatura corporea, necrosi al sito di iniezione, ulcera al sito di iniezione | |
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura | caduta |
La frequenza di queste reazioni avverse è definita come “non nota” in quanto non sono state osservate in studi clinici su
paliperidone palmitato. Queste originano sia da segnalazioni spontanee post marketing per i quali la frequenza non può essere stabilita sia da studi clinici su risperidone (qualsiasi formulazione) o paliperidone orale e/o report post marketing
Fare riferimento a ‘iperprolattinemia’ sotto.
Fare riferimento a ‘sintomi extrapiramidali’ sotto.
In studi clinici controllati con placebo, il diabete mellito è stato segnalato nello 0,32% dei pazienti trattati con
paliperidone iniettabile a somministrazione mensile rispetto ad una percentuale dello 0,39% del gruppo placebo. L’incidenza complessiva di tutti gli studi clinici è stata dello 0,65% di tutti i pazienti trattati con paliperidone palmitato a somministrazione mensile.
Insonnia include: insonnia iniziale, insonnia centrale; Convulsione include: convulsioni a tipo grande male; Edema
include: edema generalizzato, edema periferico, edema plastico; Disturbi mestruali include: mestruazioni ritardate, mestruazioni irregolari, oligomenorrea.
Effetti indesiderati riportati con le formulazioni di risperidone
Paliperidone è il metabolita attivo del risperidone, pertanto, i profili delle reazioni avverse di questi due composti (includendo sia le formulazioni orali sia quelle iniettabili) sono reciprocamente pertinenti.
Descrizione di reazioni avverse selezionate
Reazione anafilattica
Raramente, durante l’esperienza post-marketing, sono stati riportati casi di reazione anafilattica dopo l’iniezione con paliperidone palmitato a somministrazione mensile in pazienti che in precedenza avevano tollerato risperidone orale o paliperidone orale (vedere paragrafo 4.4).
Reazioni al sito di iniezione
Negli studi clinici di TREVICTA il 5,3% dei soggetti ha riportato una reazione avversa relativa al sito di iniezione. Nessuno di questi eventi era grave né ha portato all’interruzione. In base al giudizio degli sperimentatori, indurimento, arrossamento e gonfiore erano assenti o lievi in ? 95% delle valutazioni. Il dolore nel sito di iniezione valutato dai soggetti sulla base di una scala visuo-analogica era basso e nel tempo è diminuito di intensità.
Sintomi extrapiramidali (EPS)
Negli studi clinici di TREVICTA acatisia, discinesia, distonia, parkinsonismo e tremore sono stati riportati, rispettivamente, nel 3,9%, 0,8%, 0,9%, 3,6% e 1,4% dei soggetti.
Gli EPS includevano una analisi aggregata dei seguenti termini: parkinsonismo (include disturbo extrapiramidale, sintomi extrapiramidali, fenomeno on-off, morbo di Parkinson, crisi parkinsoniana, ipersecrezione salivare, rigidità muscoloscheletrica, parkinsonismo, perdita di saliva, rigidità a ruota dentata, bradicinesia, ipocinesia, facies a maschera, tensione muscolare, acinesia, rigidità nucale, rigidità muscolare, andatura parkinsoniana e riflesso glabellare anomalo, tremore parkinsoniano a riposo), acatisia (include acatisia, irrequietezza, ipercinesia, sindrome delle gambe senza riposo), discinesia (include discinesia, corea, disturbo del movimento, contrazioni muscolari, coreoatetosi, atetosi e mioclonia), distonia (include distonia, spasmo cervicale, emprostotono, crisi oculogira, distonia oromandibolare, risus sardonicus, tetania, ipertonia, torcicollo, contrazioni muscolari involontarie, contrattura muscolare, blefarospasmo, oculogiro, paralisi linguale, spasmo facciale, laringospasmo, miotonia, opistotono, spasmo orofaringeo, pleurototono, spasmo linguale e trisma), e tremore.
Aumento di peso
Nello studio di sospensione randomizzato a lungo termine, è stato riportato un aumento anomalo ? 7% del peso corporeo dal basale all’endpoint della fase in doppio cieco nel 10% dei soggetti nel gruppo TREVICTA e nell’1% dei soggetti nel gruppo placebo. Al contrario, una diminuzione anomala di peso (? 7%) dal basale all’endpoint della fase in doppio cieco è stata riportata nell’1% dei soggetti nel gruppo TREVICTA e nell’8% dei soggetti nel gruppo placebo. La variazione di peso media dal basale all’endpoint della fase in doppio cieco è stata +0,94 kg per il gruppo TREVICTA e -1,28 kg per il placebo.
Iperprolattinemia
Durante la fase in doppio cieco dello studio di sospensione, randomizzato a lungo termine, incrementi di prolattina oltre il range di riferimento (> 13,13 ng/mL nei maschi e > 26,72 ng/mL nelle femmine) sono stati osservati in percentuale maggiore in uomini e donne del gruppo TREVICTA rispetto al gruppo placebo (9% vs. 3% e 5% vs. 1%, rispettivamente). Nel gruppo TREVICTA la variazione media dal basale all’endpoint della fase in doppio cieco è stata +2,90 ng/mL per gli uomini
(vs. -10,26 ng/mL nel gruppo placebo) e +7,48 ng/ml per le donne (vs. -32,93 ng/mL nel gruppo placebo). Una donna (2,4%) nel gruppo TREVICTA ha sviluppato una reazione avversa di amenorrea, mentre tra le donne del gruppo placebo, e tra gli uomini di entrambi i gruppi, non sono state osservate reazioni avverse potenzialmente correlate alla prolattina.
Effetti di classe
Con la somministrazione di antipsicotici possono manifestarsi prolungamento dell’intervallo QT, aritmie ventricolari (fibrillazione ventricolare, tachicardia ventricolare), morte improvvisa inspiegata, arresto cardiaco e torsione di punta.
Con i medicinali antipsicotici sono stati riportati casi ditromboembolismo venoso, comprendenti casi di embolia polmonare e casi di trombosi venosa profonda (frequenza non nota).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.*
Trevicta: avvertenze per l’uso
Uso in pazienti in stato di agitazione acuta o in stato psicotico grave
TREVICTA non deve essere utilizzato per gestire stati di agitazione acuta o stati psicotici gravi quando è richiesto un immediato controllo dei sintomi.
Intervallo QT
Prestare cautela quando si prescrive paliperidone in pazienti con disturbi cardiovascolari noti o con una storia familiare di prolungamento del tratto QT e in caso di uso concomitante di altri farmaci ritenuti in grado di prolungare l’intervallo QT.
Sindrome neurolettica maligna
Con paliperidone è stata riportata la Sindrome Neurolettica Maligna (SNM), caratterizzata da ipertermia, rigidità muscolare, instabilità autonomica, alterazioni dello stato di coscienza e livelli sierici elevati di creatinfosfochinasi. Ulteriori manifestazioni cliniche possono includere mioglobinuria (rabdomiolisi) e insufficienza renale acuta. Se un paziente mostra segni o sintomi indicativi di SNM, il trattamento con paliperidone deve essere interrotto, tenendo in considerazione la natura del rilascio prolungato di TREVICTA.
Discinesia tardiva/sintomi extrapiramidali
I medicinali con azione antagonista sui recettori dopaminergici sono stati associati all’induzione di discinesia tardiva caratterizzata da movimenti ritmici e involontari, soprattutto della lingua e/o del viso. Qualora si manifestassero segni e sintomi di discinesia tardiva, si deve considerare l’interruzione di qualsiasi antipsicotico, incluso paliperidone, tenendo presente la natura del rilascio prolungato di TREVICTA.
Si richiede cautela nei pazienti che assumono entrambi, psicostimolanti (ad es. metilfenidato) e paliperidone in concomitanza, poiché i sintomi extrapiramidali possono emergere quando si
apportano aggiustamenti alla dose di uno o entrambi i farmaci. Si raccomanda la sospensione graduale del trattamento con stimolanti (vedere paragrafo 4.5).
Leucopenia, neutropenia e agranulocitosi
Con paliperidone sono stati segnalati eventi di leucopenia, neutropenia e agranulocitosi. I pazienti con una storia clinicamente significativa di bassa conta di globuli bianchi (WBC) o con una leucopenia/ neutropenia farmaco-indotta devono essere monitorati durante i primi mesi di terapia e deve essere presa in considerazione l’interruzione di TREVICTA al primo segno di declino clinicamente significativo del WBC in assenza di altri fattori causali. I pazienti con una neutropenia clinicamente significativa devono essere monitorati attentamente per febbre o altri sintomi o segni di infezione e trattati tempestivamente qualora si presentassero tali sintomi o segni. I pazienti con una neutropenia grave (conta assoluta dei neutrofili < 1 x 109/L) devono interrompere TREVICTA e il loro WBC deve essere seguito fino alla risoluzione. Deve essere tenuta in considerazione la natura del rilascio prolungato di TREVICTA.
Reazioni di ipersensibilità
Reazioni di ipersensibilità possono verificarsi anche in pazienti che in precedenza hanno tollerato risperidone orale o paliperidone orale (vedere paragrafo 4.8).
Iperglicemia e diabete mellito
Con paliperidone sono stati segnalati iperglicemia, diabete mellito ed esacerbazione di un diabete preesistente, compreso coma diabetico e chetoacidosi. Si consiglia un appropriato monitoraggio clinico in conformità alle linee guida utilizzate per gli antipsicotici. I pazienti trattati con TREVICTA devono essere monitorati per i sintomi di iperglicemia (come polidipsia, poliuria, polifagia e debolezza) e i pazienti con diabete mellito devono essere monitorati regolarmente per valutare un peggioramento del controllo glicemico.
Aumento di peso
Con l’uso di TREVICTA è stato riportato un significativo aumento del peso corporeo. Il peso deve essere monitorato regolarmente.
Uso in pazienti con tumori prolattina-dipendenti
Studi in colture cellulari suggeriscono che la crescita cellulare nei tumori mammari umani può essere stimolata dalla prolattina. Sebbene negli studi clinici ed epidemiologici non sia stata finora dimostrata una chiara associazione con la somministrazione di antipsicotici, si raccomanda cautela nei pazienti con anamnesi medica rilevante. Paliperidone deve essere utilizzato con cautela in pazienti con un tumore preesistente che potrebbe essere prolattina-dipendente.
Ipotensione ortostatica
Paliperidone può indurre ipotensione ortostatica in alcuni pazienti a causa della sua azione alfa- bloccante. Negli studi clinici di TREVICTA lo 0,3% dei soggetti ha riportato una reazione avversa correlata a ipotensione ortostatica. TREVICTA deve essere utilizzato con cautela in pazienti con malattie cardiovascolari note (es., insufficienza cardiaca, infarto del miocardio o ischemia, difetti della conduzione), malattia cerebrovascolare, oppure condizioni che predispongono il paziente all’ipotensione (come la disidratazione e l’ipovolemia).
Convulsioni
TREVICTA deve essere utilizzato con cautela in pazienti con anamnesi di convulsioni o altre condizioni che potrebbero abbassare la soglia convulsiva.
Le concentrazioni plasmatiche di paliperidone sono aumentate nei pazienti con insufficienza renale. Per i pazienti con insufficienza renale lieve (clearance della creatinina da ? 50 mL/min fino a
< 80 mL/min), la dose deve essere aggiustata, il paziente deve essere stabilizzato impiegando paliperidone palmitato iniettabile a somministrazione mensile e poi passare a TREVICTA.
TREVICTA non è raccomandato in pazienti con insufficienza renale moderata o grave (clearance della creatinina < 50 mL/min). (Vedere paragrafì 4.2 e 5.2).
Insufficienza epatica
Non ci sono dati disponibili in pazienti con insufficienza epatica grave (classe C di Child-Pugh). Si raccomanda cautela nell’utilizzare paliperidone in tali pazienti.
Pazienti anziani con demenza
TREVICTA non è stato studiato in pazienti anziani affetti da demenza. TREVICTA non è raccomandato per trattare pazienti anziani con demenza a causa del rischio aumentato di mortalità globale e di reazioni avverse cerebrovascolari.
L’esperienza con risperidone citata di seguito è considerata valida anche per paliperidone.
Mortalità globale
In una metanalisi di 17 studi clinici controllati, pazienti anziani con demenza trattati con altri antipsicotici atipici, inclusi risperidone, aripiprazolo, olanzapina e quetiapina, hanno mostrato un rischio di mortalità maggiore rispetto al placebo. Tra quelli trattati con risperidone la mortalità è stata del 4%, rispetto al 3,1% del placebo.
Reazioni avverse cerebrovascolari
In studi clinici randomizzati controllati verso placebo condotti su pazienti con demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici, inclusi risperidone, aripiprazolo e olanzapina, è stato osservato un rischio circa tre volte maggiore di reazioni avverse cerebrovascolari. Il meccanismo alla base dell’aumento del rischio non è noto.
Morbo di Parkinson e Demenza con corpi di Lewy
I medici devono ponderare rischi e benefici nel prescrivere TREVICTA a pazienti affetti da Morbo di Parkinson o da Demenza con corpi di Lewy (DLB) poiché entrambi i gruppi di pazienti potrebbero essere soggetti ad un rischio maggiore di insorgenza della Sindrome Neurolettica Maligna, così come mostrare una maggiore sensibilità agli antipsicotici. Le manifestazioni di tale maggiore sensibilità possono includere confusione, ottundimento, instabilità posturale con frequenti cadute, oltre a sintomi extrapiramidali.
Priapismo
È stato riportato che i farmaci antipsicotici (compreso paliperidone) con effetti di blocco alfa- adrenergico inducono priapismo. I pazienti devono essere informati che qualora il priapismo non si risolva entro 4 ore, devono cercare assistenza medica con urgenza.
Regolazione della temperatura corporea
Ai farmaci antipsicotici è stata attribuita la compromissione della capacità del corpo di abbassare la temperatura corporea centrale. Si consiglia di prestare particolare attenzione nel prescrivere TREVICTA a pazienti che potrebbero essere esposti a condizioni che possono contribuire ad un aumento della temperatura corporea centrale, come ad es., esercizio fisico intenso, esposizione a calore estremo, trattamento concomitante di medicinali ad attività anticolinergica, o essere soggetti a disidratazione.
Tromboembolismo venoso
Sono stati riportati casi di tromboembolismo venoso (TEV) con i farmaci antipsicotici. Poiché i pazienti trattati con antipsicotici spesso presentano fattori di rischio acquisiti per TEV, tutti i possibili fattori di rischio per TEV devono essere identificati prima e durante il trattamento con TREVICTA e devono essere intraprese misure preventive.
Effetto antiemetico
Negli studi preclinici con paliperidone è stato osservato un effetto antiemetico. Tale effetto, qualora si verificasse nell’uomo, potrebbe mascherare i segni ed i sintomi di sovradosaggio di alcuni medicinali o di condizioni quali ostruzione intestinale, sindrome di Reye e tumore cerebrale.
Somministrazione
Prestare attenzione ad evitare di iniettare inavvertitamente TREVICTA in un vaso sanguigno. Sindrome intraoperatoria dell’iride a bandiera
La sindrome intraoperatoria dell’iride a bandiera (IFIS) è stata osservata durante chirurgia della cataratta in pazienti trattati con medicinali ad effetto antagonista sui recettori alfa 1a-adrenergici, come TREVICTA (vedere paragrafo 4.8).
L’IFIS può aumentare il rischio di complicazioni oculari durante e dopo l’operazione. L’uso corrente o passato di medicinali con effetto antagonista sui recettori alfa 1a-adrenergici deve essere reso noto al chirurgo oftalmico prima dell’intervento chirurgico. Il potenziale beneficio della sospensione della terapia alfa1-bloccante prima dell’intervento di cataratta non è stato stabilito e deve essere valutato rispetto al rischio di interrompere la terapia antipsicotica.
Eccipienti
Questo medicinale contiene meno di 1mmol di sodio (23 mg) per dose, quindi è essenzialmente privo di sodio
Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.
In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/
Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:
https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf
Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco