Twynsta: effetti collaterali e controindicazioni
Twynsta 40 mg/10 mg compresse (Amlodipina Besilato + Telmisartan) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:
Trattamento dell’ipertensione essenziale negli adulti: Terapia add on
Twynsta 40 mg/10 mg è indicato nei pazienti adulti in cui non venga raggiunto un adeguato controllo
pressorio con amlodipina 10 mg in monoterapia.
Terapia di sostituzione
I pazienti adulti che assumono telmisartan e amlodipina separatamente possono invece assumere le compresse di Twynsta contenenti le stesse dosi dei singoli componenti in un’unica compressa.
Come tutti i farmaci, però, anche Twynsta 40 mg/10 mg compresse ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.
Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Twynsta 40 mg/10 mg compresse, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).
Twynsta 40 mg/10 mg compresse: controindicazioni
Ipersensibilità ai principi attivi, ai derivati diidropiridinici, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1
Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafì 4.4 e 4.6)
Ostruzioni delle vie biliari e insufficienza epatica grave
Shock (incluso shock cardiogenico)
Ostruzione del tratto di efflusso ventricolare sinistro (ad es. stenosi aortica di grado elevato)
Insufficienza cardiaca emodinamicamente instabile dopo infarto miocardico acuto
L’uso concomitante di telmisartan/amlodipina con medicinali contenenti aliskiren è controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (velocità di filtrazione glomerulare
GFR < 60 ml/min/1,73 m2) (vedere paragrafì 4.5 e 5.1).
Twynsta 40 mg/10 mg compresse: effetti collaterali
Riassunto del profilo di sicurezza
Le reazioni avverse più comuni includono capogiro ed edema periferico. Sincope grave può verificarsi raramente (meno di 1 caso su 1.000 pazienti).
Le reazioni avverse già riportate per uno dei singoli componenti (telmisartan o amlodipina) possono essere potenziali reazioni avverse anche di Twynsta, pur non essendo state osservate negli studi clinici o durante la fase di commercializzazione.
Tabella riassuntiva delle reazioni avverse
La sicurezza e la tollerabilità di Twynsta è stata valutata in cinque studi clinici controllati effettuati su più di 3.500 pazienti, più di 2.500 dei quali hanno ricevuto telmisartan in associazione con amlodipina.
Le reazioni avverse sono state classificate per frequenza ricorrendo alla seguente convenzione: molto comune (?1/10); comune (?1/100, <1/10); non comune (?1/1.000, <1/100); raro
(?1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All’interno di ogni gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono elencate in ordine decrescente di gravità .
Classificazione per sistemi e organi | Twynsta | Telmisartan | Amlodipina |
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Infezioni ed infestazioni | |||
Non comune | infezioni del tratto respiratorio superiore incluse faringite e sinusite, infezioni del tratto urinario inclusa cistite | ||
Raro | cistite | sepsi anche con esito fatale1 | |
Patologie del sistema emolinfopoietico: | |||
Non comune | anemia | ||
Raro | trombocitopenia, eosinofilia | ||
Molto raro | leucocitopenia, trombocitopenia | ||
Disturbi del sistema immunitario: | |||
Raro | ipersensibilità , reazione anafilattica | ||
Molto raro | ipersensibilità | ||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | |||
Non comune | iperkaliemia | ||
Raro | Ipoglicemia (in pazienti diabetici) | ||
Molto raro | iperglicemia | ||
Disturbi psichiatrici | |||
Non comune | mutamenti dell’umore | ||
Raro | depressione, ansia, insonnia | confusione | |
Patologie del sistema nervoso | |||
Comune | capogiro | ||
Non comune | sonnolenza, emicrania, cefalea, parestesia | ||
Raro |
sincope, neuropatia periferica, ipoestesia, disgeusia, tremori |
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Molto raro | sindrome extrapiramidale |
Patologie dell’occhio | |||
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Non comune | compromissione della vista | ||
Raro | disturbi della vista | ||
Patologie dell’orecchio e del labirinto | |||
Non comune | vertigini | tinnito | |
Patologie cardiache | |||
Non comune | bradicardia, palpitazioni | ||
Raro | tachicardia | ||
Molto raro | infarto del miocardio, aritmia, tachicardia ventricolare, fibrillazione atriale | ||
Patologie vascolari | |||
Non comune | ipotensione, ipotensione ortostatica, rossore | ||
Molto raro | vasculite | ||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | |||
Non comune | tosse | dispnea | dispnea, rinite |
Molto raro | malattia polmonare interstiziale3 | ||
Patologie gastrointestinali | |||
Non comune |
dolore addominale, diarrea, nausea |
flatulenza | alterate abitudini intestinali |
Raro |
vomito, ipertrofia gengivale, dispepsia, secchezza delle fauci |
disturbo gastrico | |
Molto raro | pancreatite, gastrite | ||
Patologie epatobiliari | |||
Raro | funzionalità epatica alterata, disturbo epatico2 | ||
Molto raro | epatite, ittero, aumento degli enzimi epatici (principalmente compatibile con colestasi) | ||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |||
Non comune | prurito | Iperidrosi | alopecia, porpora, discolorazione cutanea, iperidrosi |
Raro | eczema, eritema, rash cutaneo | angioedema (con esito fatale), eruzione da farmaco, eruzione cutanea tossica, orticaria | |
Molto raro | angioedema, eritema multiforme, orticaria, |
dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson, fotosensibilità |
|||
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Non nota | necrolisi epidermica tossica | ||
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | |||
Non comune |
artralgia, spasmi muscolari (crampi alle gambe), mialgia |
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Raro | dolore alla schiena, dolore alle estremità (dolore alla gamba) | Dolore ai tendini (sintomi simili alla tendinite) | |
Patologie renali e urinarie | |||
Non comune | compromissione renale inclusa insufficienza renale acuta | disordini della minzione, pollachiuria | |
Raro | notturia | ||
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | |||
Non comune | disfunzione erettile | ginecomastia | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | |||
Comune | edema periferico | ||
Non comune |
astenia, dolore toracico, senso di affaticamento, edema |
dolore | |
Raro | malessere |
malattia simil-influenzale |
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Esami diagnostici | |||
Non comune | aumento degli enzimi epatici | aumento della creatinina nel sangue | aumento di peso, riduzione del peso |
Raro | aumento di acido urico ematico | aumento della creatina fosfochinasi nel sangue, calo dell’emoglobina |
1: l’evento può essere un risultato casuale o può essere correlato ad un meccanismo attualmente non noto
2: la maggior parte dei casi di funzionalità epatica alterata / patologia epatica registrati successivamente alla commercializzazione con telmisartan si sono verificati in pazienti giapponesi. I pazienti giapponesi sono più predisposti a manifestare queste reazioni avverse.
3: dall’esperienza post-marketing con telmisartan sono stati segnalati casi di malattia interstiziale polmonare (polmonite interstiziale e prevalentemente polmonite eosinofila).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.
Twynsta 40 mg/10 mg compresse: avvertenze per l’uso
La terapia con antagonisti del recettore dell’angiotensina II non deve essere iniziata durante la gravidanza. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere ad un trattamento antipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che
non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un antagonista del recettore dell’angiotensina II. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con antagonisti del recettore dell’angiotensina II deve essere interrotto immediatamente e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa (vedere paragrafì 4.3 e 4.6).
Insufficienza epatica
Telmisartan è eliminato principalmente per via biliare. Per i pazienti con ostruzioni delle vie biliari o insufficienza epatica è prevedibile una ridotta clearance. Inoltre, come per tutti i calcio-antagonisti, l’emivita dell’amlodipina è prolungata nei pazienti con funzionalità epatica compromessa e non sono state stabilite raccomandazioni posologiche. Telmisartan/amlodipina deve essere pertanto utilizzato con cautela in questi pazienti.
Ipertensione renovascolare
Nei pazienti con stenosi bilaterale dell’arteria renale o stenosi dell’arteria afferente al singolo rene funzionante, trattati con medicinali che influenzano il sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS), c’è un aumentato rischio di ipotensione grave ed insufficienza renale.
Insufficienza renale e trapianto renale
Quando telmisartan/amlodipina è utilizzato in pazienti con funzionalità renale compromessa si raccomanda un controllo periodico dei livelli sierici di potassio e di creatinina. Non ci sono dati riguardo la somministrazione di telmisartan/amlodipina in pazienti recentemente sottoposti a trapianto renale. Telmisartan e amlodipina non sono dializzabili.
Ipovolemia intravascolare
Nei pazienti con ipovolemia e/o deplezione di sodio causate da dosi elevate di diuretici, diete con restrizione di sale, diarrea o vomito, si può verificare ipotensione sintomatica, specialmente dopo la prima dose. Deplezione di sodio e/o ipovolemia devono essere corrette prima di iniziare il trattamento con telmisartan. Se durante l’uso di telmisartan/amlodipina si verifica ipotensione, il paziente deve essere posto in posizione supina e, se necessario, gli deve essere somministrata una infusione endovenosa di salina normale. La terapia può proseguire quando la pressione si è stabilizzata.
Duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS)
Esiste l’evidenza che l’uso concomitante di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren aumenta il rischio di ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalità renale (inclusa l’insufficienza renale acuta). Il duplice blocco del RAAS attraverso l’uso combinato di ACE- inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren non è pertanto raccomandato (vedere paragrafì 4.5 e 5.1).
Se la terapia del duplice blocco è considerata assolutamente necessaria, ciò deve avvenire solo sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalità renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna.
Gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II non devono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica.
Altre condizioni legate alla stimolazione del sistema renina-angiotensina-aldosterone
Nei pazienti il cui tono vascolare e la funzione renale dipendono principalmente dall’attività del sistema renina-angiotensina-aldosterone (ad es. pazienti con grave insufficienza cardiaca congestizia o affetti da malattie renali, inclusa la stenosi dell’arteria renale), il trattamento con medicinali che influenzano questo sistema è stato associato ad ipotensione acuta, iperazotemia, oliguria o, raramente, insufficienza renale acuta (vedere paragrafo 4.8).
Aldosteronismo primario
I pazienti con aldosteronismo primario generalmente non rispondono a medicinali antipertensivi che agiscono tramite l’inibizione del sistema renina-angiotensina. Quindi, si sconsiglia l’utilizzo di telmisartan.
Stenosi della valvola aortica e mitrale, cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva
Come per altri vasodilatatori, si consiglia particolare cautela nei pazienti affetti da stenosi della valvola aortica o mitrale, o da cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva.
Angina pectoris instabile, infarto miocardico acuto
Non ci sono dati che supportino l’uso di telmisartan/amlodipina nell’angina pectoris instabile e durante o entro un mese da un infarto del miocardio.
In uno studio a lungo termine controllato verso placebo (PRAISE-2) con amlodipina in pazienti con insufficienza cardiaca NYHA III e IV ad eziologia non ischemica, l’amlodipina è stata associata ad un aumento dei casi di edema polmonare, nonostante nessuna differenza significativa nell’incidenza di peggioramento dell’insufficienza cardiaca rispetto al placebo (vedere paragrafo 5.1).
Pazienti diabetici trattati con insulina o antidiabetici
In questi pazienti si può verificare ipoglicemia durante il trattamento con telmisartan. Pertanto in questi pazienti si deve prendere in considerazione un adeguato monitoraggio della glicemia; può essere necessario un aggiustamento della dose dell’insulina o degli antidiabetici, ove indicato.
Iperkaliemia
L’uso di medicinali che influenzano il sistema renina-angiotensina-aldosterone può causare iperkaliemia. L’iperkaliemia può risultare fatale nei pazienti anziani, nei pazienti con insufficienza renale, nei pazienti diabetici, nei pazienti contestualmente trattati con altri medicinali che possono aumentare i livelli di potassio, e/o nei pazienti con eventi intercorrenti.
Prima di considerare l’uso concomitante di medicinali che influiscono sul sistema
renina-angiotensina-aldosterone deve essere valutato il rapporto tra il rischio e il beneficio.
I principali fattori di rischio che devono essere presi in considerazione per l’iperkaliemia sono:
Diabete mellito, compromissione renale, età (>70 anni)
Associazione con uno o più medicinali che influiscano sul sistema
renina-angiotensina-aldosterone e/o integratori di potassio. Medicinali o classi terapeutiche di medicinali che possono provocare iperkaliemia sono sostitutivi salini contenenti potassio, diuretici risparmiatori di potassio, ACE inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II, medicinali antinfiammatori non steroidei (FANS, inclusi gli inibitori COX-2 selettivi), eparina, immunosoppressivi (ciclosporina o tacrolimus) e trimetoprim.
Eventi intercorrenti, in particolare disidratazione, scompenso cardiaco acuto, acidosi metabolica, peggioramento della funzionalità renale, improvviso peggioramento delle condizioni renali (come infezioni), lisi cellulare (come ischemia acuta dell’arto, rabdomiolisi, trauma esteso).
Il potassio sierico deve essere attentamente monitorato in questi pazienti (vedere paragrafo 4.5). Sorbitolo
Questo medicinale contiene 168,64 mg di sorbitolo in ogni compressa.
Altro
Come con qualsiasi medicinale antipertensivo, un’eccessiva diminuzione della pressione sanguigna in pazienti con cardiomiopatia ischemica o patologia cardiovascolare ischemica può causare infarto del miocardio o ictus.
Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.
In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/
Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:
https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf
Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco