Flebocortid: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Flebocortid richter (Idrocortisone Emisuccinato Sodico): sicurezza e modo d’azione

Flebocortid richter (Idrocortisone Emisuccinato Sodico) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Per trattamenti sistemici:

Crisi iposurrenalica degli addisoniani e dei surrenectomizzati.

Stati anafilattici allergici gravi non rispondenti alla terapia tradizionale (asma bronchiale, reazioni da medicamenti, edema angioneurotico e della glottide).

Reazioni trasfusionali.

Shock grave (chirurgico, traumatico, emorragico, ostetrico, anafilattico, allergico, cardiogeno, farmacologico, da ustioni, da iposurrenalismo acuto) resistente alla terapia antishock standard.

Per trattamenti locali:

Asma bronchiale e bronchite asmatica; rinite allergica (mediante aerosol e inalazione).

Pleuriti essudative; versamenti pleurici traumatici; neoplasie pleuropolmonari (mediante instillazione endopleurica).

Come terapia aggiuntiva per la somministrazione a breve termine (per far superare al paziente un episodio acuto o una riacutizzazione) in: artrite reumatoide, periartriti scapolo-omerali; rigidità articolari; borsiti, tenosinoviti (mediante iniezione endoarticolare e periarticolare).

Lombosciatalgie; algie radicolari; meningite tubercolare con blocco subaracnoideo in atto o latente, sotto copertura antibiotica antitubercolare (mediante iniezione epidurale e subaracnoidea).

Come coadiuvante nella rettocolite ulcerosa (mediante clistere).

Flebocortid richter: come funziona?

Ma come funziona Flebocortid richter? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Flebocortid richter

Categoria farmacoterapeutica: Corticosteroidi sistemici, glucocorticoidi; codice ATC: H02AB09. L’uso prolungato dei glucocorticoidi a dosi elevate provoca una amplificazione dei seguenti processi biologici: esaltazione della glicogenesi e del catabolismo proteico; ridistribuzione ed accumulo periferico del grasso corporeo; diminuzione dell’assorbimento intestinale ed incremento della escrezione renale di calcio; aumento del riassorbimento di Na+ e Cl e perdita di K+ e H+;

aumento della secrezione di acido cloridrico e pepsina; modulazione della risposta immunitaria; inibizione della secrezione di ACTH.


Flebocortid richter: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Flebocortid richter, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Flebocortid richter

L’Idrocortisone somministrato sotto forma di sale sodico succinato viene rapidamente assorbito. L’Idrocortisone viene metabolizzato a composti biologicamente inattivi in molti tessuti, ma soprattutto a livello epatico. L’emivita plasmatica dell’idrocortisone (cortisolo) è di 90 minuti circa; l’emivita biologica è compresa fra le 8 e le 12 ore. L’eliminazione avviene attraverso l’emuntorio renale.


Flebocortid richter: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Flebocortid richter agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Flebocortid richter è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Flebocortid richter: dati sulla sicurezza

Per somministrazione acuta: DL50 e.v. (ratto) > 1000 mg/kg; DL50 sotto cute (ratto) 566 mg/kg; DL50 sotto cute (topo) > 8000 mg/kg.

Per somministrazione prolungata: Cavia i.m. (6-50 gg), assenza di mortalità dopo 1 mese di somministrazione alla dose di 125 mg/die. Ratto i.m. (2-40 gg), 25 mg/die possono causare la morte dell’animale entro 6 giorni mentre la stessa dose, somministrata 2 volte alla settimana, consente una sopravvivenza di 3 mesi. Le alterazioni di ordine metabolico, le reazioni istologiche mesenchimali e viscerali e le modificazioni del sistema neuroendocrino riscontrate negli animali deceduti sono quelle che vengono comunemente osservate per i glucocorticoidi in generale. Tossicità dell’idrocortisone nell’animale durante la gravidanza: la minima dose tossica nel topo è risultata di 2,5 mg, nell’hamster di 25/30 mg quando il composto viene somministrato al 10^-11^ giorno di gestazione. Come i glucocorticoidi in generale, anche l’idrocortisone esercita degli effetti tossici fetali che si manifestano nell’animale con la comparsa di una aumentata incidenza di malformazioni. L’azione teratogena che può variare in rapporto alla specie animale ed ai dosaggi impiegati è stata, infatti, evidenziata per una serie di glucocorticoidi come cortisone, desametasone, idrocortisone, triamcinolone.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Flebocortid richter: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Flebocortid richter

Flebocortid richter: interazioni

Combinazioni controindicate:

Vaccini vivi attenuati: rischio di infezioni potenzialmente fatali e le reazioni neurologiche (vedere paragrafì 4.3 e 4.4).

Combinazioni che possono portare a torsione di punta e che richiedono precauzioni per l’uso:

Farmaci depletori di potassio (ad esempio diuretici) e beta2 agonisti quali fenoterolo, reproterolo: Aumento del rischio di ipokaliemia. L’ipokaliemia è un fattore che favorisce le aritmie cardiache (in particolare torsioni di punta). Deve essere eseguito il monitoraggio dei livelli di potassio nel sangue e se necessario la loro correzione.

Digitalici:

L’ipokaliemia aumenta gli effetti tossici dei farmaci digitalici. Ogni eventuale ipokaliemia pre- esistente deve essere corretta prima della somministrazione e deve essere eseguito il monitoraggio clinico, elettrolitico ed elettrocardiografico.

Farmaci che inducono torsione di punta (ad esempio: antiarritmici (classe I e III), alcune

fenotiazine, antidepressivi triciclici ).

Aumento del rischio di aritmie ventricolari, in particolare torsione di punta. Ogni eventuale ipokaliemia pre-esistente deve essere corretta prima della somministrazione e deve essere eseguito il monitoraggio clinico, elettrolitico ed elettrocardiografico (vedere paragrafo 4.4).

Altre combinazioni che richiedono precauzioni per l’uso:

Induttori enzimatici (ad esempio: fenitoina, fenobarbital, efedrina, rifampicina e tacrolimus) rischio di riduzione dell’efficacia dell’idrocortisone (aumento del metabolismo).

Le conseguenze sono particolarmente gravi quando l’idrocortisone viene somministrato come

trattamento sostitutivo o in pazienti sottoposti a trapianto. Monitoraggio clinico e biologico; aggiustamento del dosaggio dell’idrocortisone mentre viene assunta la combinazione e dopo che l’induttore enzimatico è stato sospeso.

Antidiabetici (ad esempio: insulina, metformina, sulfoniluree): aumento dei livelli di glucosio

nel sangue, a volte con chetoacidosi a causa della ridotta tolleranza ai carboidrati dovuta alla terapia con corticosteroidi.

I pazienti devono essere informati di ciò e della necessità di aumentare l’auto-monitoraggio dei livelli di glucosio nel sangue e nelle urine, specialmente all’inizio del trattamento. Se necessario, il dosaggio del farmaco antidiabetico deve essere aggiustato durante e dopo il trattamento con corticosteroidi.

Antibiotici: In corso di trattamento con alcuni antibiotici (eritromicina, oleandomicina), si

raccomanda invece di ridurre la dose di glucocorticoide.

Antinfiammatori non steroidei: L’ASA dovrebbe essere usato con cautela in concomitanza

con corticosteroidi specie nelle ipotrombinemie. Gli steroidi possono aumentare la clearance renale dell’ASA.

Anticoagulanti cumarinici: Il tempo di protrombina dovrebbe essere controllato

frequentemente nei pazienti che ricevono corticosteroidi ed anticoagulanti cumarinici, poiché i corticosteroidi potrebbero alterare la risposta a tali anticoagulanti.


Flebocortid richter: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Flebocortid richter: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono note interferenze sulla capacità di guida e sull’uso di macchine, ove si eccettui il noto effetto euforizzante dei glucorticoidi.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco