Nicizina: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Nicizina (Isoniazide): sicurezza e modo d’azione

Nicizina (Isoniazide) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento delle infezioni tubercolari polmonari ed extrapolmonari comprese le forme meningee, ossee e genitourinarie.

La nicizina è indicata anche nella profilassi antitubercolare.

Nicizina: come funziona?

Ma come funziona Nicizina? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Nicizina

Attività antibatterica

L’isoniazide è attiva in particolare contro i microorganismi a rapida crescita extracellulare.

Esplica inoltre attività battericida intracellulare.


Nicizina: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Nicizina, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Nicizina

L’isoniazide agisce contro i bacilli tubercolari in crescita attiva. Dopo somministrazione orale si raggiunge il picco ematico entro 1-2 ore. Esso si riduce del 50% entro 6 ore. L’isoniazide diffonde rapidamente nell’organismo e negli escreti (saliva, escreato e feci). Il farmaco inoltre attraversa la barriera placentare ed è escreto nel latte in concentrazioni paragonabili a quelle del plasma. Il 50%-70% della dose è escreta nelle urine entro 24 ore.

L’isoniazide viene metabolizzata soprattutto attraverso acetilazione e deidrazinazione. Una deficienza di piridossina (vitamina B6 ) è stata a volte osservata negli adulti in seguito all’assunzione di alte dosi di isoniazide, probabilmente dovuta alla competizione esercitata da questa con il piridossalfosfato per l’enzima apotriptofanasi.


Nicizina: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Nicizina agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Nicizina è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Nicizina: dati sulla sicurezza

Tossicità acuta: per via orale DL50 (mg/kg) 133-190 nel topo; 143 nel ratto.

Tossicità subacuta e cronica: la tollerabilità di dosi ripetute è stata giudicata buona nelle seguenti condizioni sperimentali: 40-160 mg/kg/die per os per 21 giorni e 174 mg/kg per os per 30 giorni nel ratto; 10 mg/kg/die per os per 16 settimane e 5 mg/kg/die endovena per 13 settimane nel cane (dosi di 20 mg/kg/die possono determinarvi disturbi gastroenterici e nutrizionali). Nella scimmia dosi orali di 5 mg/kg/die per 2 mesi seguite da 20/mg/kg/die per 7 mesi sono risultate ben tollerate.

Non provoca effetti teratogeni nel coniglio né effetti sulla riproduzione nel ratto.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Nicizina: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Nicizina

Nicizina: interazioni

L’isoniazide inibisce il metabolismo epatico della fenilidantoina; l’innalzamento dei livelli ematici di quest’ultima può condurre ad uno stato tossico con nistagmo, atassia e letargia. L’associazione dei due farmaci deve essere pertanto effettuata solo se necessaria e riducendo opportunamente il dosaggio della fenilidantoina. L’alluminio idorossido riduce l’assorbimento intestinale dell’isoniazide la cui somministrazione deve avvenire almeno un’ora prima rispetto all’antiacido. La concomitante somministrazione di isoniazide e disulfiram può causare disturbi della coordinazione e turbe psichiche.

L’associazione delle due sostanze deve essere pertanto evitata.

Sono stati descritti fenomeni additivi dell’isoniazide e della cicloserina sul sistema nervoso centrale. Pertanto tale associazione deve essere utilizzata con grande cautela.

La frequenza e la gravità delle reazioni secondarie di tipo ematologico possono essere aumentate dall’uso contemporaneo di rifampicina.


Nicizina: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Nicizina: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono note interferenze negative sulla capacità di guida e sull’uso di macchine.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco