Vicks Flu Giorno Notte: a cosa serve e come si usa

Vicks Flu Giorno Notte (Paracetamolo + Pseudoefedrina Cloridrato + Difenidramina Cloridrato): indicazioni e modo d’uso

Vicks Flu Giorno Notte (Paracetamolo + Pseudoefedrina Cloridrato + Difenidramina Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Vicks Flu Giorno Notte è indicato per il trattamento a breve termine dei sintomi associati a raffreddore e influenza come congestione nasale e sinusale, dolore, mal di testa e/o febbre

Vicks Flu Giorno Notte è indicato negli adulti e negli adolescenti a partire dai 15 anni di età.

Vicks Flu Giorno Notte: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Vicks Flu Giorno Notte è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Vicks Flu Giorno Notte ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Vicks Flu Giorno Notte

Posologia

Adulti e adolescenti dai 15 anni di etĂ  in su:

Quattro compresse al giorno.

Uso diurno: Compressa giorno che non causa sonnolenza (gialla):

Una compressa gialla da assumere ogni 4-6 ore nel corso della giornata (non prendere piĂ¹ di tre compresse gialle al giorno).

Uso notturno: Compressa notte che causa sonnolenza (blu):

Una compressa blu da assumere prima di coricarsi.

Una compressa alla volta e solo nei tempi indicati sulla confezione. Non prendere la compressa blu per la notte durante il giorno.

Il trattamento non deve proseguire oltre i 4 giorni.

Consultare il medico se un paziente adulto o adolescente deve assumere il medicinale per oltre 4 giorni o se i sintomi si aggravano.

Speciali gruppi di pazienti

Pazienti anziani

Come per gli adulti (vedere Proprìetà Farmacocìnetìche).

Bambini sotto i 15 anni:

Il prodotto non è raccomandato nei bambini con meno di 15 anni a meno che non venga prescritto dal medico.

Compromissione epatica

Si deve prestare attenzione quando si somministra questo medicinale a pazienti con grave compromissione epatica.

Danno renale

Si deve prestare attenzione quando si somministra questo medicinale in pazienti con insufficienza renale da moderata a severa.

Non superare la dose indicata. Modo di somministrazione

Per uso orale.

Le compresse devono essere ingerite intere (non devono essere masticate) con sufficiente liquido.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Vicks Flu Giorno Notte seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Vicks Flu Giorno Notte per quanto riguarda la gravidanza:

Vicks Flu Giorno Notte: si puĂ² prendere in gravidanza?

Gravidanza:

Questo medicinale, come nel caso della maggior parte dei medicinali, non deve essere usato durante la gravidanza a meno che il potenziale beneficio del trattamento per la madre superi qualsiasi possibile rischio per il feto in via di sviluppo.

Paracetamolo: Numerosi dati su donne in gravidanza non indicano nĂ© malformazioni, nĂ© tossicitĂ  fetale/neonatale causate dal paracetamolo. Il paracetamolo puĂ² essere utilizzato durante la gravidanza se clinicamente necessario; tuttavia deve essere usato alla dose minima efficace per il minor tempo possibile e con la frequenza piĂ¹ bassa possibile.

Pseudoefedrina: Studi su animali hanno mostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). L’uso di pseudoefedrina cloridrato diminuisce il flusso ematico uterino nella madre, ma i dati clinici sono insufficienti per delineare gli effetti sulla gravidanza.

Difenidramina: Sulla base degli studi sugli animali non si ritiene che la difenidramina aumenti il rischio di anomalie congenite (vedere paragrafo 5.3). Tuttavia, non esistono studi adeguati e ben controllati sulle donne in gravidanza. Ăˆ noto che la difenidramina attraversa la placenta. L’utilizzo di antistaminici sedativi durante il terzo trimestre puĂ² causare reazioni avverse sul neonato.

La sicurezza della pseudoefedrina durante la gravidanza non è stata stabilita. Ăˆ noto che la difenidramina attraversa la placenta e deve pertanto essere usata durante la gravidanza solo se ritenuta essenziale dal medico.

Allattamento

In considerazione dei potenziali effetti cardiovascolari e neurologici della pseudoefedrina, si sconsiglia l’assunzione di questo medicinale durante l’allattamento.

Il paracetamolo viene escreto nel latte materno ma non in quantità clinicamente rilevanti. I dati disponibili pubblicati non controindicano l’allattamento al seno. Uno studio di farmacocinetica sul paracetamolo condotto su 12 madri in allattamento ha rivelato che meno dell’1% di una dose orale di 650 mg di paracetamolo è comparso nel latte materno. Risultati simili sono stati riportati in altri studi, pertanto l’ingestione da parte della madre di dosi terapeutiche di paracetamolo non sembra rappresentare un rischio per il bambino.

La pseudoefedrina passa nel latte materno e puĂ² influenzare il neonato allattato al seno (irritabilitĂ , pianto eccessivo e alterazione del ritmo sonno-veglia). Ăˆ stato stimato che circa 0,4-0,7% di una singola dose da 60 mg di pseudoefedrina ingerita da una madre che allatta viene escreto nel latte materno nell’arco delle 24 ore.

La difenidramina viene escreta nel latte materno, ma in concentrazioni non quantificate. Sebbene non si ritenga che in seguito alla somministrazione di dosi terapeutiche i livelli di difenidramina siano sufficientemente alti da influenzare il bambino, si sconsiglia l’uso di difenidramina durante l’allattamento. I neonati o i neonati prematuri mostrano un aumento della sensibilità agli antistaminici.

FertilitĂ 

Non ci sono dati disponibili sull’effetto di paracetamolo, pseudoefedrina cloridrato o difenidramina cloridrato sulla fertilità.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Vicks Flu Giorno Notte?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Vicks Flu Giorno Notte in caso di sovradosaggio.

Vicks Flu Giorno Notte: sovradosaggio

Paracetamolo:

Fare riferimento alle linee guida locali per il trattamento del sovradosaggio di paracetamolo.

Il danno epatico è probabile negli adulti e negli adolescenti (?12 anni) che hanno assunto quantitĂ  di paracetamolo piĂ¹ elevate 7,5 – 10 g. Si ritiene che quantitĂ  in eccesso di un metabolita tossico (di solito adeguatamente detossificate dal glutatione quando vengono ingerite dosi normali di paracetamolo), si leghino irreversibilmente al tessuto epatico.

L’ingestione di 5 g o piĂ¹ di paracetamolo puĂ² portare a danno epatico in pazienti che presentano fattori di rischio (vedere dì seguìto).

Fattori di rischio:

Se il paziente

è in trattamento a lungo termine con carbamazepina, fenobarbital, fenitoina, primidone, rifampicina, Erba di San Giovanni o altri farmaci che inducono enzimi epatici,

assume regolarmente etanolo in eccesso rispetto alle quantitĂ  raccomandate,

ha probabilmente un apporto ridotto di glutatione per esempio in caso di disturbi alimentari, fibrosi cistica, infezione da HIV, inedia, cachessia.

Sintomi

I sintomi del sovradosaggio di paracetamolo che compaiono nelle prime 24 ore sono pallore, iperidrosi, malessere, nausea, vomito, anoressia e dolore addominale. Il danno epatico puĂ² non comparire fino a 48-72 ore dall’ingestione. Questa sintomatologia puĂ² includere epatomegalia, dolenzia del fegato, ittero, insufficienza epatica acuta e necrosi epatica. Ăˆ possibile un aumento di bilirubina ematica, enzimi epatici, INR, tempo di protrombina, fosfato ematico e lattato ematico. Questi eventi clinici associati a sovradosaggio di paracetamolo sono attesi, e tra questi si includono eventi fatali dovuti a insufficienza epatica fulminante o alle sue sequele.

Le seguenti sequele di una compromissione epatica acuta possono essere osservate in seguito a sovradosaggio con paracetamolo: sono considerate attese e possono essere fatali.

Classificazione per sistemi e organi Evento avverso
Infezioni ed infestazioni Infezione batterica Infezione micotica
Sepsi
Patologie del sistema emolinfopoietico Coagulazione intravascolare disseminata Coagulopatia
Trombocitopenia
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Ipoglicemia Ipofosfatemia Acidosi lattica
Acidosi metabolica
Patologie del sistema nervoso Edema cerebrale
Coma (in seguito a massivo sovradosaggio di paracetamolo o a sovradosaggio multifarmaco) Encefalopatia
Patologie cardiache Cardiomiopatia
Aritmie cardiache
Patologie vascolari Ipotensione
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Insufficienza respiratoria
Patologie gastrointestinali Emorragia gastrointestinale
Pancreatite
Patologie renali e urinarie Insufficienza renale acuta*
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede
di somministrazione
Insufficienza multiorgano

*L’insufficienza renale acuta con necrosi tubulare acuta, della quale dolore lombare, ematuria e proteinuria sono forti indicatori, puĂ² svilupparsi anche in assenza di grave compromissione epatica.

Trattamento

Il trattamento immediato è essenziale nella gestione del sovradosaggio di paracetamolo. Nonostante la mancanza di significativa e di precoce sintomatologia, il paziente deve essere trasferito urgentemente in ospedale per immediati controlli medici. I sintomi possono limitarsi a nausea o vomito e non riflettere quindi la gravità del sovradosaggio o il rischio di danno d’organo. Il trattamento deve avvenire in accordo alle linee guida stabilite; vedere la sezione sovradosaggio del British National Formulary (BNF).

Si consideri la somministrazione di carbone attivo entro 1 ora dall’avvenuto sovradosaggio. La concentrazione plasmatica di paracetamolo deve essere misurata 4 ore dopo l’ingestione (le concentrazioni precedenti non sono affidabili). Ăˆ possibile somministrare N-acetilcisteina entro massimo 24 ore dall’ingestione di paracetamolo, benchĂ© il massimo effetto protettivo sia ottenibile entro 8 ore dall’ingestione. L’efficacia dell’antidoto si riduce drasticamente dopo questo lasso di tempo. Se necessario, l’antidoto N-acetilcisteina deve essere somministrato al paziente per via endovenosa in conformitĂ  con il regime posologico stabilito. Se vomitare non è un problema, la metionina orale puĂ² essere un’alternativa adeguata in caso di trattamento lontano dall’ospedale. Il trattamento di pazienti che manifestano una grave disfunzione epatica oltre 24 ore dall’ingestione deve essere discussa con il centro antiveleni National Poisons Information Service (NPIS) o con il reparto epatobiliare.

Pseudoefedrina:

Il sovradosaggio puĂ² causare:

Disturbi del metabolismo e della nutrizione: iperglicemia, ipokaliemia.

Disturbi psichiatrici: stimolazione del SNC, insonnia; irritabilitĂ , irrequietezza, ansia, agitazione; confusione, delirio, allucinazioni, psicosi.

Disturbi del sistema nervoso: convulsioni, tremore, emorragia intracranica compresa emorragia intracerebrale, sonnolenza nei bambini.

Disturbi dell’occhio: midriasi.

Patologie cardiache: palpitazioni, tachicardia, bradicardia riflessa, aritmie sopraventricolari e ventricolari, aritmie, infarto miocardico.

Patologie vascolari: ipertensione, crisi ipertensiva.

Disturbi gastrointestinali: nausea, vomito, infarto intestinale ischemico. Disturbi muscoloscheletrici e del tessuto connettivo: rabdomiolisi.

Patologie renali e urinarie: insufficienza renale acuta, difficoltĂ  di minzione.

Trattamento

Devono essere adottate le misure necessarie per mantenere e sostenere la respirazione e per controllare le convulsioni. Nel caso eseguire una lavanda gastrica. PuĂ² essere necessaria la cateterizzazione della vescica. Se lo si desidera, l’eliminazione della pseudoefedrina puĂ² essere accelerata dalla diuresi acida o dalla dialisi.

Difenidramina:

In seguito al sovradosaggio negli adulti, i sintomi moderati sono stati associati a ingestione superiore a 300- 500 mg, mentre i sintomi gravi sono stati associati a dosi superiori a 1 g di difenidramina.

I bambini possono essere maggiormente sensibili agli effetti di un sovradosaggio.

I sintomi da lievi a moderati di un sovradosaggio possono consistere in sonnolenza, iperpiressia, effetti anticolinergici (midriasi, bocca secca e arrossamento), tachicardia, ipertensione, nausea e vomito. Un’intossicazione moderata puĂ² causare la comparsa di agitazione, confusione e allucinazioni. Un sovradosaggio con dosi piĂ¹ elevate e soprattutto nei bambini puĂ² causare la comparsa di sintomi di eccitazione del SNC tra cui insonnia, nervosismo, tremori e convulsioni epilettiformi.

I sintomi gravi possono consistere in delirio, psicosi, attacchi epilettici, coma, ipotensione, intervallo QRS largo all’ECG e disritmie ventricolari, incluse torsioni di punta. Essi vengono in genere segnalati solo negli adulti in seguito a ingestione di grandi quantità. Rabdomiolisi e insufficienza renale possono raramente svilupparsi in pazienti con agitazione prolungata, coma o convulsioni. Possono verificarsi decessi in seguito a insufficienza respiratoria o a collasso circolatorio.

Trattamento

Il trattamento del sovradosaggio deve essere sintomatico e di supporto. Devono essere adottate misure per svuotare rapidamente lo stomaco (ad esempio una lavanda gastrica) e nei casi d’intossicazione acuta puĂ² essere utile la somministrazione di carbone attivo.

Vicks Flu Giorno Notte: istruzioni particolari

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformitĂ  alla normativa locale vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco