Tramadolo Viatris Capsule Rigide
Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto
Tramadolo Viatris Capsule Rigide: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)
01.0 Denominazione del medicinale
TRAMADOLO VIATRIS 50 mg capsule rigide
02.0 Composizione qualitativa e quantitativa
Ogni capsula di TRAMADOLO VIATRIS contiene 50 mg di tramadolo cloridrato.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
03.0 Forma farmaceutica
Capsule rigide
Bianche, impresse con "T50”.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Trattamento del dolore di grado da moderato a grave.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Le capsule vanno assunte con una sufficiente quantità di liquidi, indipendentemente dai pasti.
La posologia deve essere adattata all’intensità del dolore ed alla sensibilità individuale del paziente. In generale bisogna scegliere la dose minima efficace.
Posologia per adulti e adolescenti dai 12 anni di età.
La dose (singola) raccomandata per il controllo di un dolore moderato è di 50 mg di tramadolo cloridrato (1 capsula) Se il controllo del dolore non è ancora adeguato dopo 30-60 minuti, somministrare un’altra dose singola di 50 mg di tramadolo cloridrato, 1 capsula.
In caso di dolore intenso dove non può essere raggiunta un’adeguata analgesia va somministrata una dose singola di 100 mg di tramadolo cloridrato (2 capsule).
Le dosi terapeutiche di tramadolo cloridrato forniscono una adeguata analgesia per la durata in media di 4-8 ore, a seconda della intensità del dolore.
Non si deve eccedere la dose totale giornaliera di 400 mg di tramadolo cloridrato (8 capsule) salvo in circostanze cliniche particolari. Dosi giornaliere significativamente più elevate possono essere necessarie in caso di dolore intenso dopo interventi chirurgici o nel trattamento del dolore da cancro.
Posologia nei bambini
TRAMADOLO VIATRIS capsule non è adatto in bambini di età inferiore a 12 anni.
Posologia nei pazienti geriatrici
Di solito non è necessario adattare la dose nei pazienti fino a 75 anni in assenza di insufficienza epatica o renale clinicamente manifesta. Nei soggetti anziani oltre i 75 anni, l’eliminazione del farmaco può essere più lenta. Perciò, se necessario, l’intervallo di somministrazione deve essere aumentato secondo le esigenze del paziente.
Aggiustamenti di dosaggio per pazienti con durata di azione prolungata (pazienti con disfunzioni renali e/o epatiche, pazienti in trattamento dialitico).
Nei pazienti con insufficienza renale e/o epatica l’eliminazione di tramadolo è ritardata. In questi pazienti occorre valutare attentamente un prolungamento degli intervalli di somministrazione tenendo conto delle necessità del paziente. TRAMADOLO VIATRIS capsule non è raccomandato in pazienti con grave insufficienza epatica e/o renale.
Nota
Le dosi raccomandate vanno considerate come una linea guida.
I pazienti devono sempre ricevere la dose più bassa che assicura un controllo efficace del dolore. Il trattamento del dolore cronico va preferibilmente realizzato con uno schema di dosaggio fisso.
Il tramadolo non deve essere mai usato più a lungo di quanto non sia assolutamente necessario per il controllo del dolore. Se la natura e la gravità della malattia sottostante suggeriscono il bisogno di un trattamento prolungato del dolore, la necessità medica di una analgesia continua con tramadolo va riconsiderata con cura a brevi e regolari intervalli (cioè mediante interruzioni del trattamento).
04.3 Controindicazioni
Il tramadolo non deve essere somministrato a pazienti:
con ipersensibilità al principio attivo tramadolo cloridrato, o ad uno qualsiasi degli eccipienti;
con intossicazione acuta da alcool, ipnotici, analgesici ad attività centrale, oppioidi o altri farmaci psicotropi;
in trattamento contemporaneo con inibitori delle monoaminossidasi (farmaci specifici attivi contro la depressione) o se tali farmaci sono
stati assunti nel periodo di 14 giorni prima dell’inizio del trattamento con TRAMADOLO VIATRIS capsule.
che sono affetti da epilessia non controllata.
Il tramadolo non deve essere impiegato come farmaco di sostituzione in pazienti dipendenti dagli oppioidi.
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso
Avvertenze
Il tramadolo ha un basso potenziale di dipendenza. In caso di trattamento prolungato, può svilupparsi tolleranza e dipendenza psichica e fisica. A dosi terapeutiche sintomi da sospensione sono stati riportati con una frequenza di 1 su 8000. Rapporti di dipendenza e abuso sono meno frequenti. A causa di questo potenziale della sostanza la necessità clinica di un trattamento analgesico continuato deve essere riconsiderata con regolarità.
In pazienti con tendenza ad abuso di farmaci o di dipendenza i trattamenti devono essere di breve durata sotto stretta osservazione medica.
TRAMADOLO VIATRIS capsule non costituisce una sostituzione idonea per i pazienti con dipendenza da oppioidi. Il prodotto non sopprime i sintomi derivanti dall’astinenza dalla morfina, malgrado si tratti di un oppioide agonista.
Precauzioni
Sono stati segnalati casi di convulsioni dopo la somministrazione di dosi terapeutiche e tale rischio può aumentare in caso di assunzione di dosi superiori al limite giornaliero massimo (400 mg). Il rischio di convulsioni può aumentare in pazienti che assumono tramadolo e contemporaneamente farmaci che possono ridurre la soglia convulsiva (vedì paragrafo 4.5). Pazienti con una storia di epilessia o quelli soggetti a convulsioni devono essere trattati con tramadolo solo in caso di assoluta necessità.
Particolari precauzioni nell’uso del tramadolo sono necessarie nei seguenti casi:
dipendenza da oppioidi;
diminuito stato di coscienza di origine sconosciuta, shock;
disturbi del centro respiratorio e della funzione respiratoria;
disturbi associati ad elevata pressione intracranica causata da traumi cranici.
TRAMADOLO VIATRIS deve essere usato con prudenza in pazienti che hanno già manifestato segni di ipersensibilità nei confronti degli oppioidi e con grave insufficienza renale ed epatica.
04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
La vita di pazienti trattati con inibitori delle monoaminoossidasi, entro i 14
in pericolo a causa di interazioni a livello del sistema nervoso centrale e dei centri che regolano la respirazione e la circolazione. La possibilità che si verifichino interazioni similari tra inibitori delle monoaminoossidasi e tramadolo non può essere esclusa (si veda paragrafo 4.3).
Il tramadolo può potenziare gli effetti depressivi sul sistema nervoso centrale prodotti da altre sostanze che agiscono a livello centrale (fra cui l’alcool) se somministrate contemporaneamente (vedì paragrafo 4.8).
Il tramadolo può indurre convulsioni e potenziare l’effetto degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, degli inibitori della ricaptazione di serotonina-noradrenalina (SNRIs), degli antidepressivi triciclici, degli antipsicotici e di altri farmaci (come bupropione, mirtazapina, tetraidrocannabinolo) che abbassano la soglia convulsivante (vedere paragrafo 4.4).
L’uso terapeutico di tramadolo in associazione con farmaci serotoninergici quali gli inibitori selettivi della ricaptazione di serotonina (SSRIs), gli inibitori della ricaptazione di serotonina-noradrenalina (SNRIs), gli inibitori della MAO (vedere paragrafo 4.3), gli antidepressivi triciclici e la mirtazapina, può causare tossicità serotoninica. Segni di sindrome da serotonina possono essere:
Clono spontaneo
Clono inducibile od oculare con stato di agitazione o diaforesi
Tremmore ed iperreflessia
Ipertonia e temperatura corporea superiore a 38°C con clono inducibile od oculare.
La sospensione dei farmaci serotoninergici determina generalmente un rapido miglioramento. Il trattamento dipende dal tipo e dalla gravità dei sintomi.
La somministrazione di TRAMADOLO VIATRIS capsule in associazione a carbamazepina induce una diminuzione marcata della concentrazione sierica di tramadolo che ne può ridurre la efficacia analgesica e abbreviarne la durata di azione.
Deve essere usata cautela durante il trattamento concomitante con tramadolo e derivati cumarinici (ad esempio warfarin) a causa di segnalazioni di aumento dell’INR ed ecchimosi in alcuni pazienti.
L’associazione di agonisti/antagonisti (ad esempio buprenorfina, nalbufina, pentazocina) e tramadolo è sconsigliata perché è teoricamente possibile che in queste circostanze diminuisca l’effetto analgesico di un agonista puro.
L’effetto analgesico del tramadolo è in parte mediato dalla inibizione del re-uptake di noradrenalina e dall’aumento del rilascio di serotonina (5-HT). Negli studi la somministrazione pre-o post-operatoria di ondansetron, antiemetico antagonista 5-HT3, aumenta la richiesta di tramadolo in pazienti con dolore postoperatorio.
Non vi sono interazioni con gli alimenti.
04.6 Gravidanza e allattamento
TRAMADOLO VIATRIS capsule non va usato durante la gravidanza poiché non sono disponibili dati sufficienti per valutare la sicurezza di tramadolo in donne in gravidanza. Tuttavia, se il trattamento del dolore con oppioidi si rende necessario durante la gravidanza, l’uso deve essere limitato alla dose singola. L’uso cronico di capsule di TRAMADOLO VIATRIS deve essere evitato durante la gravidanza dato che il tramadolo attraversa la barriera placentare e può causare una sindrome di astinenza nel neonato. Il tramadolo somministrato prima o durante il parto non interferisce con la contrattilità uterina. Nei neonati può indurre variazioni della frequenza respiratoria in genere non clinicamente rilevanti.
Allattamento
TRAMADOLO VIATRIS capsule non deve essere somministrato durante l’allattamento al seno poiché il tramadolo e i suoi metaboliti sono stati rilevati nel latte materno. Una percentuale pari allo 0,1% della dose somministrata alla madre può essere escreta nel latte.
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Anche se assunto secondo le prescrizioni, TRAMADOLO VIATRIS capsule può ridurre la capacità di reazione di chi conduce veicoli, utilizza macchinari e lavora senza un sicuro ancoraggio. Questo effetto può essere potenziato dall’alcool, all’inizio del trattamento, quando si cambia farmaco e in caso di uso contemporaneo di altri depressori del sistema nervoso centrale.
04.8 Effetti indesiderati
Le reazioni avverse più comunemente riportate, da oltre il 10 % dei pazienti, sono nausea e vertigini.
All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Patologie cardiache:
Non comune (da ≥1/1,000 a <1/100): squilibrio cardiovascolare
(palpitazioni, tachicardia, ipotensione posturale o collasso cardiovascolare). Questi effetti collaterali possono comparire specialmente a seguito di somministrazione endovenosa e in pazienti fisicamente stressati.
Raro (da ≥1/10,000 a <1/1,000): bradicardia, ipertensione.
Patologie del sistema nervoso
Molto comune (>1/10): capogiri
Comune (da ≥1/100 a <1/10): cefalea, sonnolenza
Raro (da ≥1/10,000 a <1/1,000): Convulsioni epilettiche si
sono manifestate specialmente dopo somministrazione di dosi elevate di tramadolo o dopo trattamento contemporaneo con farmaci che possono abbassare la soglia convulsivogena o indurre esse stesse convulsioni cerebrali (per esempio antidepressivi o antipsicotici; si veda paragrafo 4.5 “Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione”).
Parestesia e tremori.
Molto Raro (<1/10,000): vertigini
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati
disponibili): Ipoglicemia
Disturbi visivi
Raro (da ≥1/10,000 a <1/1,000): visione sfuocata.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
E’ stato riportato un peggioramento dell’asma, anche se non è stato stabilito un rapporto causale. Depressione respiratoria. Se le dosi raccomandate sono state notevolmente superate ed altre sostanze depressive centrali sono somministrate contemporaneamente (vedì paragrafo 4.5 “Interazìonì con altrì medìcìnalì ed altre forme dì ìnterazìone”) può manifestarsi depressione respiratoria.
Patologie gastrointestinali
Molto comune (>1/10): vomito, nausea
Comune (da ≥1/100 a <1/10): stitichezza, secchezza delle fauci Non comune (da ≥1/1,000 a <1/100): conati di vomito, irritazione
gastrointestinale (una sensazione di pressione allo stomaco, borborigmi)
Patologie renali e urinarie
Raro (da ≥1/10,000 a <1/1,000): disturbi della minzione (difficoltà ad urinare e ritenzione urinaria)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Comuni (da ≥1/100 a <1/10): sudorazione
Non comune (da ≥1/1,000 a <1/100): reazioni cutanee (ad
esempio prurito, rash, orticaria)
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Raro (da ≥1/10,000 a <1/1,000): debolezza motoria
Patologie vascolari
Molto Raro (<1/10,000): vampate di calore
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune (da ≥1/100 a <1/10): stanchezza
Disturbi del sistema immunitario
Raro (da ≥1/10,000 a <1/1,000): reazioni allergiche (ad esempio dispnea, broncospasmo, asma, edema angioneurotico) e anafilassi
Patologie epato biliari
In casi molto rari è stato riportato un aumento dei valori degli enzimi epatici in rapporto temporale con l’uso terapeutico di tramadolo.
Disturbi psichiatrici
Raro (da ≥1/10,000 a <1/1,000): effetti collaterali a livello
psichico possono comparire dopo somministrazione di tramadolo e variano individualmente di intensità e natura (a seconda della personalità e della durata di trattamento). Questi effetti comprendono alterazioni dell’umore (generalmente euforia, occasionalmente disforia), variazioni dell’attività (generalmente soppressione, occasionalmente aumento) e variazioni delle capacità cognitive e sensoriali (ad esempio disordini nelle capacità decisionali e percettive) allucinazioni, confusione, turbe del sonno e incubi.
La prolungata somministrazione di tramadolo può portare a dipendenza (si veda paragrafo 4.4). I sintomi della crisi da astinenza, simili a quelli che fanno seguito alla interruzione di altri agenti oppioidi, possono comprendere: agitazione, ansia, nervosismo, insonnia, ipercinesia, tremore e sintomi gastrointestinali.
04.9 Sovradosaggio
Sintomi di intossicazione
In linea di principio, i sintomi di una intossicazione da tramadolo sono tipici degli oppioidi analgesici: si tratta di miosi, vomito, scompenso della circolazione, ipotensione, perdita di coscienza fino al coma, convulsioni epilettiche, depressione respiratoria fino ad insufficienza respiratorio.
Trattamento del sovradosaggio
In linea generale vanno istituite misure di terapia intensiva (ventilazione e mantenimento delle funzioni respiratorie e cardiovascolari a seconda dei sintomi) La depressione respiratoria può essere controllata mediante somministrazione di naloxone, un antagonista degli oppioidi. Tuttavia, studi nell’animale hanno mostrato che la somministrazione di naloxone può non abolire le convulsioni. L’uso di benzodiazepine (per via endovenosa) deve essere preso in considerazione per pazienti che presentino convulsioni.
La emodialisi e la emofiltrazione da sole non sono misure sufficienti o adeguate a causa della lenta eliminazione del tramadolo dal siero
attraverso queste vie.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: Analgesici; altri oppioidi Classe ATC: N02A X02
Il tramadolo è un analgesico oppioide a meccanismo d’azione centrale. E’ un agonista puro non selettivo sui recettori oppioidi , δ e con affinità più elevata per i recettori . Altri meccanismi che contribuiscono al suo effetto analgesico sono una inibizione della ricaptazione neuronale della noradrenalina e un potenziamento del rilascio della serotonina.
Il tramadolo possiede attività antitussive. A differenza della morfina il tramadolo non deprime la respirazione per un ampio intervallo di dosi analgesiche. Il tramadolo non ha effetto sulla motilità gastrointestinale. Gli effetti del tramadolo sul sistema cardiovascolare sono comparativamente deboli. La potenza del tramadolo va da 1/10 a 1/6 di quella della morfina.
05.2 Proprietà farmacocinetiche
Dopo somministrazione orale viene assorbito circa il 90% del tramadolo. La biodisponibilità assoluta media è di circa il 70%, senza differenza in caso di assunzione contemporanea di alimenti. La differenza tra il tramadolo assorbito ed il tramadolo non metabolizzato è probabilmente dovuta ad un modesto “first pass effect”. Tale effetto dopo somministrazione orale è al massimo del 30%.
La concentrazione plasmatica massima calcolata dopo 1.2 ore ha un Cmax
= 309 ± 90 ng/ml dopo somministrazione orale (100 mg) di una formulazione liquida e dopo 2 ore ha un Cmax = 280 ± 49 ng/ml dopo somministrazione di una formulazione solida orale alla stessa dose. Il tramadolo ha una elevata affinità tissutale (V d = 203 ± 40 l). Il legame proteico è limitato al 20%.
Il tramadolo attraversa sia la barriera ematoencefalica che quella placentare. Il tramadolo ed il suo metabolita O-desmetiltramadolo sono escreti nel latte materno in quantità molto modeste (rispettivamente 0.1% e 0.02% della dose somministrata).
La emivita di eliminazione (t 1/2 ) è di 6 ore indipendentemente dalla via di somministrazione, ma nei pazienti di età superiore a 75 anni può essere prolungata di un fattore di 1.4.
Nell’uomo il tramadolo è metabolizzato principalmente mediante N- e O- demetilazione e coniugazione dei prodotti di O-demetilazione con acido glicuronico. Solo l’O-desmetiltramadolo è farmacologicamente attivo.
Esistono notevoli differenze quantitative individuali tra gli altri metaboliti. Finora sono stati reperiti nelle urine 11 metaboliti. Esperimenti nell’animale hanno mostrato che l’O-desmetiltramadolo è più potente della sostanza di origine di un fattore 2-4. La sua emivita t 1/2 (in 6 volontari sani) è di 7-9 ore (range 5.4-9.6 ore) ed è approssimativamente uguale a quella del
La inibizione di uno o di entrambi i tipi di isoenzimi CYP3A4 e CYP2D6 coinvolti nel metabolismo del tramadolo può influenzare la concentrazione plasmatica del tramadolo o dei suoi metaboliti. Finora non sono state riferite interazioni clinicamente rilevanti.
Il tramadolo e i suoi metaboliti sono quasi completamente escreti per via renale. L’escrezione urinaria cumulativa corrisponde al 90% della radioattività totale della dose somministrata. In caso di alterata funzionalità epatica e renale la emivita può essere lievemente prolungata. In pazienti con cirrosi epatica sono state determinate emivite rispettivamente di 13.3±4.9 ore (tramadolo) e 18.5±9.4 ore (O- desmetiltramadolo) e in un caso estremo di 22.3 e 36 ore.
In pazienti con insufficienza renale (con clearance della creatinina minore di 5 ml/min) i valori erano di 11 ± 3.2 ore e 16,9 ±3 ore, in un caso estremo di 19,5 ore e 43,2 ore.
Il tramadolo ha un profilo farmacocinetico lineare entro i limiti delle dosi terapeutiche.
La relazione tra le concentrazioni sieriche ed effetto analgesico è dose- dipendente, ma varia considerevolmente in casi isolati. Una concentrazione sierica di 100/300 ng/ml è generalmente efficace.
Biodisponibilità
La biodisponibilità media assoluta del tramadolo è circa del 100% dopo somministrazione intramuscolare, del 68% dopo somministrazione orale e del 79% dopo somministrazione rettale.
La biodisponibilità orale del tramadolo non è influenzata dagli alimenti. L’estrazione mediante first-pass non è superiore al 30% dopo somministrazione orale e non superiore al 20% dopo somministrazione rettale.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
Alcuni test in vitro hanno rivelato indicazioni di effetti mutageni, al contrario studi in vivo non ne hanno rivelati. Sulla base dei dati disponibili il tramadolo è una sostanza priva di effetti mutageni.
Il potenziale cancerogeno del tramadolo è stato studiato nel ratto e nel topo. Gli studi nel ratto non hanno prodotto evidenza di aumento di tumori legato al farmaco.
Gli studi nel topo hanno rivelato una elevata incidenza di adenomi delle cellule epatiche negli animali di sesso maschile ( in rapporto alla dose, aumento non significativo a partire da 15 mg/kg) ed una elevata incidenza di tumori polmonari negli animali di sesso femminile (aumento significativo ma non correlato alla dose).
Nel ratto, dosi di tramadolo a partire da 50 mg/kg/die hanno prodotto effetti tossici nella madre e un aumento della mortalità neonatale. Ritardo nel neonato si è manifestato come peggiorata ossificazione e ritardata apertura della vagina e dell’occhio. Non sono stati osservati effetti teratogeni. La fertilità del ratto maschio non è risultata interessata. Gli
dopo esposizione alle dosi più elevate (a partire da 50 mg/kg/die). I conigli hanno manifestato effetti tossici nella madre e anomalie scheletriche nei neonati a partire da 125 mg/kg/die.
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Contenuto della capsula:
calcio fosfato bibasico, anidro magnesio stearato
silice colloidale anidra.
Involucro della capsula:
gelatina
titanio biossido (E 171).
Inchiostro di stampa:
Shellac
ossido di ferro nero (E 172) propilenglicole
ammonio idrossido
06.2 Incompatibilità
Non applicabile
06.3 Periodo di validità
3 anni.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Non conservare sopra i 30 oC.
06.5 Natura e contenuto della confezione
Blister bianco opaco in PVC/PVDC ed alluminio. Ogni blister contiene 10 capsule
Confezioni da 10, 30 e 50 capsule
Confezione ospedaliera da 100 capsule (10 confezioni da 10 capsule) È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate
06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione
Nessuna.
07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Meda Pharma S.p.A., Viale Brenta 18- 20139 Milano.
08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio
10 capsule 50 mg – A.I.C. n. 035875095
30 capsule 50 mg – A.I.C. n. 035875107
50 capsule 50 mg – A.I.C. n. 035875119
100 capsule 50 mg – A.I.C. n. 035875121
09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione
Data di prima autorizzazione: 15 Gennaio 2004. Data dell’ultimo rinnovo: 03 aprile 2008
10.0 Data di revisione del testo
Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: ———-
PRESCRIVIBILITÀ ED INFORMAZIONI PARTICOLARI
Informazioni aggiornate al: 21/10/2020
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Tramadolo viatris – 30 Cps 50 mg (Tramadolo Cloridrato)
Classe A: Rimborsabile dal SSN (gratuito o con ticket per il paziente)Nota AIFA: Nessuna Ricetta: Ricetta Non Ripetibile – Vale 7 gg Tipo: Etico Info: Nessuna ATC: N02AX02 AIC: 035875107 Prezzo: 5,63 Ditta: Meda Pharma Spa
FARMACI EQUIVALENTI (stesso principio attivo)
- Adamon – 30 Cpr 150 mg Rp
- Contramal – Iniet 5 F 100 mg 2 ml
- Contramal – Os Soluz 30 ml + Erog
- Contramal – 10 Cpr 150 mg Rp
- Fortradol – Iniet 5 F 100 mg 2 ml
- Fortradol – 10 Cpr 150 mg Rp
- Prontalgin – 20 Cps 50 mg
- Prontalgin – 20 Cpr Eff 50 mg
- Tradogut – Os Gtt 10 ml 100 mg/ml
- Tradonal – Sr 30 Cps 150 mg Rp
- Traflash – 20 Cpr Orodisp 50 mg
- Tralodie – 10 Cps 200 mg Rp
- Tralodie – 20 Cps 100 mg Rp
- Tralodie – 10 Cps 150 mg Rp
- Tramadolo abc – Os Gtt 100 mg/ml
- Tramadolo ari – 5 F 100 mg 2 ml
- Tramadolo eg – Os Gtt fl 10 ml
- Tramadolo ger – 20 Cpr 100 mg Rp
- Tramadolo hcl sand – 20 Cpr 100 mg
- Tramadolo hexal – Os Gtt fl 10 ml
- Tramadolo hexal ag – 5 F 100 Mg2 ml
- Tramadolo salf – 5 F 100 mg 2 ml
- Tramadolo viatris – 30 Cps 50 mg
- Tramalin – 30 Cpr 200 mg Rp