Brotizolam Amdip: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Brotizolam Amdip

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Brotizolam Amdip: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Brotizolam NRIM 0,25 mg compresse

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni compressa contiene 0,25 mg di brotizolam.

Per l’elenco completo degli eccipienti,vedere il paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

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Compressa

Compressa di colore bianco o bianco sporco, rotonda biconvessa smussata con linea di incisione su un lato e con impresso “N25” su entrambi i lati della linea di incisione e liscia sull’altro lato.

La compressa può essere divisa in due dosi uguali.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Trattamento a breve termine dell’insonnia.

Le benzodiazepine e le sostanze simili sono indicate solamente quando la gravità della patologia è clinicamente significativa.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

La dose normale è 0,125–0,25 mg di brotizolam al giorno.

Avviare il trattamento con 0,125 mg di brotizolam. In base alla risposta individuale, la dose di 0,125 di brotizolam potrà essere sufficiente. La dose giornaliera massima raccomandata di 0,25 mg di brotizolam non deve essere superata a causa dell’alto rischio di insorgenza di effetti indesiderati a carico del sistema nervoso centrale.

Il trattamento deve essere il più breve possibile, in generale da pochi giorni a un massimo di 2 settimane. La riduzione graduale della dose deve essere adattata su base individuale. Deve essere considerata la possibilità che l’insonnia possa inizialmente recidivare con aumentata intensità a seguito dell’interruzione del trattamento, e in casi rari possono verificarsi anche ansia e stress (vedere il paragrafo 4.4).

In alcuni casi può essere necessario prolungare la terapia oltre le 2 settimane, ma solo in seguito alla rivalutazione della condizione del paziente.

All’inizio del trattamento, i pazienti dovranno essere informati chiaramente della durata limitata e della riduzione graduale del trattamento.

Non assumere la compressa a stomaco pieno per non alterare l’inizio o la durata dell’effetto.

Gruppi specifici di pazienti

Per gli anziani ed i pazienti debilitati, la dose giornaliera è di 0,125 mg di brotizolam. La dose dovrà essere ridotta secondo pertinenza anche per i pazienti con funzione epatica alterata o insufficienza respiratoria cronica. Nei pazienti con funzione renale alterata, la dose non deve essere generalmente regolata (vedere il paragrafo 5.2).

Pazienti che assumono induttori enzimatici del CYP3A4

La dose di brotizolam dovrà essere regolata secondo necessità (aumento) per compensare la riduzione dei livelli di brotizolam nel sangue a causa dell’induzione dell’enzima.

Pazienti che assumono inibitori enzimatici del CYP3A4

La dose di brotizolam dovrà essere regolata secondo necessità (riduzione) per compensare l’aumento dei livelli di brotizolam nel sangue a causa dell’inibizione dell’enzima.

Pazienti pediatrici

I bambini e gli adolescenti di età inferiore a 18 anni non dovranno essere trattati con brotizolam (vedere il paragrafo 4.3).

Modo di somministrazione

Brotizolam NRIM deve essere assunto per via orale. Le compresse devono essere assunte con un po’ di liquido appena prima di andare a letto.

Questo medicinale non è indicato per uso sublinguale.

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al brotizolam, alle altre benzodiazepine o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1

Miastenia grave

Insufficienza respiratoria grave

Sindrome da apnea del sonno

Insufficienza epatica grave, perché le benzodiazepine possono contribuire allo sviluppo di encefalopatia

Anamnesi di dipendenza (alcool, medicinali o sostanze illecite)

Intossicazione acuta da alcool, soporiferi, analgesici(oppiacei), o altri farmaci psicotropi (neurolettici, antidepressivi o litio)

Bambini e adolescenti di età inferiore a 18 anni.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Tolleranza

Dopo un uso ripetuto per alcune settimane, si può verificare una certa perdita di efficacia dell’effetto ipnotico delle benzodiazepine a breve durata d’azione.

Dipendenza

L’uso di benzodiazepine (anche a dosi terapeutiche) può portare dipendenza fisica e psichica. Il rischio aumenta con la dose e la durata del trattamento ed è inoltre

maggiore nei pazienti con anamnesi di abuso di alcool, medicinali o sostanze illecite. Nei casi in cui si sia sviluppata la dipendenza fisica, l’interruzione del trattamento sarà accompagnata da sintomi di astinenza, tra cui cefalea, mialgia, ansia, tensione, insonnia, irrequietezza, confusione e distrazione. Nei casi gravi possono verificarsi depersonalizzazione, derealizzazione, perdita di sensazione e disturbi sensoriali agli arti, ipersensibilità alla luce, al rumore e al contatto, allucinazioni e crisi epilettiche. I sintomi da astinenza possono comparire diversi giorni dopo l’interruzione della terapia.

Sintomi da interruzione/astinenza (sintomi da rimbalzo)

Gli effetti dovuti all’interruzione e i sintomi dai rimbalzo possono indicare lo sviluppo di dipendenza. Qualora si sviluppi la dipendenza fisica, l’interruzione brusca del trattamento può provocare l’insorgenza di sintomi da astinenza, quali cefalea, mialgia, ansia grave, tensione, insonnia, agitazione, confusione o irritabilità.

Nei casi gravi si possono verificare i seguenti sintomi: perdita del senso della realtà, alterazioni della personalità/ sbalzi di umore, iperacusia, intorpidimento e formicolio estremità degli arti, ipersensibilità alla luce, al rumore e al contatto, allucinazioni e crisi epilettiche.

Poiché il rischio dei sintomi da interruzione/ rimbalzo è maggiore in seguito alla brusca interruzione della dose o del trattamento, si raccomanda di diminuire gradualmente la dose.

È importante avvertire i pazienti della possibilità dei sintomi da rimbalzo per evitare l’irritazione, per quanto possibile, qualora tali sintomi si verificassero durante la riduzione graduale.

L’interruzione brusca delle benzodiazepine può provocare parestesia, alterazioni della percezione e la depersonalizzazione per una o diverse settimane. In alcuni casi sono stati segnalati crisi convulsive.

Amnesia

Brotizolam può indurre amnesia anterograda che si manifesta con maggiore frequenza diverse ore dopo l’assunzione del farmaco; per cui, per ridurre tale rischio, i pazienti devono assicurarsi di poter avere un periodo sufficiente di sonno ininterrotto, generalmente di 7-8 ore.

Reazioni psichiatriche e paradosse

Durante l’uso di benzodiazepine possono verificarsi reazioni psichiatriche e paradosse, in particolare nei pazienti più anziani. Se compaiono irrequietezza, agitazione/ irritabilità, eccitamento, collera, incubi notturni, aumento dell’insonnia, allucinazioni, psicosi, comportamento inappropriate, delirio e altri effetti avversi comportamentali, sarà necessario sospendere l’uso del medicinale. Tali reazioni sono più frequenti nei bambini e negli anziani.

Gruppi specifici di pazienti

Per gli anziani, i pazienti debilitati e quelli con ridotta funzione epatica compromessa o insufficienza respiratoria cronica con ipercapnia (a causa del rischio di depressione respiratoria), si deve prendere in considerazione l’assunzione di una dose ridotta (a causa del rischio di depressione respiratoria, soprattutto di notte) (vedere il paragrafo 4.2).

I pazienti sono a rischio di cadute a causa dell’effetto rilassante sui muscoli delle benzodiazepine. Il brotizolam deve essere quindi usato con cautela nei pazienti anziani, in particolare quando si alzano durante la notte.

Le benzodiazepine non sono raccomandate in monoterapia per il trattamento di psicosi. Le benzodiazepine non sono indicate in monoterapia per il trattamento della depressione o dei disturbi dell’ansia associati alla depressione in quanto in tali

pazienti potrebbero far precipitare comportamenti suicidi. Sarà necessario prendere le dovute precauzioni nella somministrazione di questo prodotto ai pazienti con tendenze suicide o gravemente depressi.

L’assunzione di questo farmaco può smascherare una depressione pre-esistente. Le benzodiazepine non devono essere usate nei pazienti con anamnesi di abuso di alcol o medicinali

Assicurarsi che il paziente dorma per un periodo sufficientemente prolungato per evitare un aumento dei tempi di reazione (ad es. durante la guida) al mattino successivo. Pertanto, dopo aver assunto la compressa, necessari oil paziente dovrà essere in grado di dormire per 7-8 ore.

Questo medicinale non è indicato per l’uso sublinguale.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Se brotizolam è assunto insieme ad alcool, possono aumentare la sedazione, la stanchezza e i disturbi della concentrazione.

Evitare l’alcool durante la terapia con brotizolam, poiché ciò può alterare e aumentare l’effetto del brotizolam in maniera imprevedibile (vedere il paragrafo 5.2).

Quando brotizolam viene somministrato in concomitanza con altri depressori del sistema nervoso centrale (neurolettici, antidepressivi, ipnotici, ansiolitici, sedative, analgesici narcotici, narcotici, antiepilettici e sedativi antistaminici), può verificarsi un potenziamento reciproco dell’effetto depressore, per cui deve essere considerato in maniera critica.

L’associazione con gli analgesici narcotici può aumentare la sensazione di euforia e quindi accelerare lo sviluppo di dipendenza.

Poiché, in casi individuali, la natura e lo scopo delle interazioni con gli altri medicinali (antidiabetici, antipertensivi, glicosidi cardiaci e ormoni) non sono del tutto prevedibili, si raccomanda cautela nel considerare una terapia con brotizolam per i pazienti che assumono questi farmaci.

Se il brotizolam viene assunto in concomitanza con i rilassanti muscolari, l’effetto di questi ultimi può essere accentuato.

Il brotizolam viene principalmente metabolizzato dall’isoenzima CYP3A4 del citocromo P450. I farmaci che competono come substrato di CYP 3A4 (inibizione competitiva) e i medicinali che inibiscono CYP3A4 possono quindi aumentare l’effetto del brotizolam.

I substrati noti di CYP3A4 sono astemizolo, antimicotici azolici (ad es. itraconazolo e ketoconazolo), immunosoppressori (ad es. ciclosporina A, sirolimus e tacrolimus) calcio-antagonisti, antibiotici macrolidi (ad es. claritromicina ed eritromicina) antimalarici (ad es. halofantrina e meflochina), midazolam, pimozide, inibitori di proteasi (ad es. indinavir, nelfinavir e ritonavir), sildenafil, statine (ad es. atorvastatina, lovastatina e simvastatina), steroidi (ad es. etinilestradiolo), tamoxifene e terfenadina

I medicinali che inibiscono CYP3A4 e possono quindi aumentare la tossicità del brotizolam sono antimicotici azolici, cimetidina, succo di pompelmo, antibiotici macrolidi e inibitori delle proteasi.

I medicinali che aumentano (induzione) l’attività enzimatica di CYP3A4 possono ridurre l’efficacia di brotizolam, ad es. carbamazepina, efavirenz, iperico, nevirapina, fenobarbital, fenitoina, primidone, rifabutina e rifampicina.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Non sono disponibili dati sufficienti su brotizolam per valutare la sicurezza del medicinale durante la gravidanza e l’allattamento. Di conseguenza, l’uso di brotizolam non è raccomandato durante la gravidanza e l’allattamento.

Gravidanza

Se brotizolam viene prescritto a una donna in età fertile, ella dovrà essere avvertita di contattare il medico per la sospensione del medicinale, nel caso intenda intraprendere una gravidanza o sospetti di essere incinta.

Il rischio di malformazioni nei feti umani in seguito alla somministrazione di dosi terapeutiche di benzodiazepine durante i primi mesi della gravidanza sembra basso, sebbene alcuni studi epidemiologici indichino un aumento del rischio di palatoschisi. Alcuni casi di malformazioni e ritardo mentale sono stati segnalati nei bambini esposti ad overdose o intossicazione di benzodiazepine prima della nascita.

Sebbene non raccomandato, se in caso di estrema necessità, il brotizolam venisse somministrato nella fase finale della gravidanza o durante il travaglio, si dovranno prevedere degli effetti sul neonato causati dall’azione farmacologica del medicinali, quali ipotermia, ipotonia, depressione respiratoria moderata e difficoltà di suzione (sindrome di ipotonia del lattante).

Inoltre, i neonati le cui madri hanno assunto benzodiazepine cronicamente durante le ultime fasi della gravidanza possono sviluppare una dipendenza fisica e possono presentare un certo rischio di sviluppare sintomi da astinenza nel periodo postnatale.

Allattamento

Poiché le benzodiazepine vengono escrete nel latte materno, l’uso di brotizolam non è raccomandato per le madri che allattano al seno.

Fertilità

Per brotizolam non sono disponibili dati clinici sulla fertilità. Studi preclinici effettuati con brotizolam non hanno mostrato effetti avversi sulla fertilità (vedere il paragrafo 5.3).

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Anche quando assunto come indicato, questo farmaco può aumentare molto i tempi di reazione in maniera tale da alterare la capacitò del paziente di guidare veicoli o utilizzare macchinari, in particolare se la terapia è concomitante all’assunzione di alcool e altri medicinali depressori del sistema nervoso centrale.

Non sono stati effettuati studi sull’effetto del medicinale sulla capacità di guidare veicoli e usare macchinari. Tuttavia, i pazienti devono essere avvisati che durante il trattamento si possono verificare effetti indesiderati (vedere il paragrafo 4.8), quali sedazione, amnesia, compromissione delle capacità psicomotorie. La compromissione delle capacità psicomotorie può aumentare il rischio di cadute e di incidenti stradali.

Si deve pertanto raccomandare cautela nella guida di veicoli e nell’uso di macchinari. Nel caso di insufficiente durata del sonno, la probabilità di riduzione della vigilanza è aumentata. Se il paziente manifesta uno di questi effetti, evitate deve evitare attività potenzialmente pericolose come guidare o utilizzare macchinari.

04.8 Effetti indesiderati

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La maggior parte degli effetti indesiderati osservati è correlata all’azione farmacologica del medicinale. Questi effetti sono presenti in modo predominante all’inizio della terapia e solitamente si riducono con la prosecuzione del trattamento.

Il rischio di dipendenza (ad es. effetto da rimbalzo, alterazioni dell’umore, ansia e irrequietezza) aumenta con la durata della terapia con il brotizolam, la quale non deve eccedere le due settimane.

Le frequenze indicate sono le seguenti:

Disturbi psichiatrici: Non comune: Incubi, depressione, alterazione dell’umore, ansia, dipendenza dal farmaco, disturbi emozionali, comportamenti anomali, agitazione, disturbo della libido
Raro: Confusione, irrequietezza
Patologie del sistema nervoso: Comune: Sonnolenza,cefalea
Non comune: Capogiro, sedazione, atassia, amnesia anterograda, demenza*, alterazione mentale*, compromissione delle capacità psicomotorie *
Raro: Riduzione della vigilanza
Patologie visive: Non comune: Diplopia
Patologie gastrointestinali: Comune: Disturbi gastrointestinali
Non comune: Bocca secca
Patologie epatobiliari: Non comune: Disturbi epatici, ittero
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: Non comune: Reazioni cutanee
Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo: Non comune: Debolezza muscolare
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: Non comune: Fenomeni da interruzione della terapia e da rimbalzo, reazioni paradosse, irritabilità e stanchezza
Esami diagnostici: Non comune: Anomalie negli esami di funzione epatica
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura: Non comune: Incidenti stradali*, cadute*

*) Effetto di classe delle benzodiazepine

A causa dell’effetto rilassante dei muscoli di brotizolam, si consiglia di fare attenzione in particolare con i pazienti anziani (per via del rischio di cadute) .

Sono stati segnalati casi di abuso di benzodiazepine.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili”.

04.9 Sovradosaggio

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Il sovradosaggio non rappresenta generalmente un pericolo mortale, a meno che il medicinale non sia stato assunto contemporaneamente ad altri depressori del sistema nervoso centrale (incluso l’alcool). Nel trattamento farmacologico del sovradosaggio, si deve presente considerare la possibilità che siano state assunte più sostanze.

Sintomi di intossicazione

Il sovradosaggio con benzodiazepine si manifesta generalmente con vari gradi di depressione del sistema nervoso centrale. Nei casi più lievi, i sintomi includono stanchezza, confusione e letargia; mentre nei casi più gravi i sintomi possono includere atassia, ipotensione e depressione respiratoria, raramente coma e molto raramente morte.

Trattamento dell’intossicazione

Il trattamento è generalmente sintomatico.

In caso di sovradosaggio di benzodiazepine per uso orale, bisogna indurre il vomito (entro un’ora), purché il paziente sia cosciente. Se il paziente è in stato di incoscienza sarà necessario effettuare una lavanda gastrica con protezione delle vie respiratorie. Se lo svuotamento dello stomaco non dovesse portare ad alcun vantaggio, somministrare carbone attivo per ridurre l’assorbimento.

Le funzioni vitali (respiratorie e cardiocircolatorie) dovranno essere attentamente monitorate, se indispensabile nell’unità di terapia intensiva.

Se necessario, il flumazenil, l’antagonista specifico delle benzodiazepine, può essere utilizzato come antidoto. Prima dell’uso è necessario consultare il riassunto delle caratteristiche del prodotto del flumazenil.

Considerato l’elevato volume di distribuzione e l’alto livello di legame delle proteine plasmatiche, la diuresi forzata o l’emodialisi in caso di intossicazione pura con brotizolam presenta probabilmente solo un minimo vantaggio.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: psicolettici, ipnotici e sedativi, derivati benzodiazepinici

Codice ATC: N05C D09

Il brotizolam è un derivato diazepinico tienotriazolo-sostituto (etrazepina), che si fissa specificatamente e con alta affinità ai recettori benzodiazepinici del sistema nervoso centrale e quindi mostra delle proprietà farmacologiche tipiche delle benzodiazepine.

Riduce il tempo necessario per addormentarsi, il risveglio notturno e aumenta la durata complessiva del sonno.

Oltre all’effetto ipnotico, negli studi sugli animali il brotizolam ha mostrato anche un effetto ansiolitico, sedativo e miorilassante.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Assorbimento

In seguito alla somministrazione orale, il brotizolam viene assorbito rapidamente dal tratto gastrointestinale. Dopo una singola dose orale da 0,25 mg, viene raggiunta una massima concentrazione plasmatica media di 5,5 ± 0,7 ng/ml in 45 ± 12 minuti.

L’assorbimento avviene apparentemente con una cinetica di primo ordine con una emivita di assorbimento media di 14,9 ± 8,5 minuti. La biodisponibilità assoluta dopo la somministrazione orale è approssimativamente del 70%.

Distribuzione

Il brotizolam si lega per l’89-95% alle proteine plasmatiche umane e ha una emivita apparente di distribuzione di 7-26 minuti. Le aree sottese dalle curve della concentrazione plasmatica nel tempo (AUC) mostrano valori compresi tra 31,0 ± 5,7 ng h/ ml e 56,6 ± 21,3 ng h/ ml. Il brotizolam è ben distribuito nel corpo umano, con un volume medio apparente di distribuzione di circa 0,66 l / kg. Negli animali, brotizolam attraversa la barriera placentare e viene anche escreto nel latte materno.

Biotrasformazione

Il brotizolam viene metabolizzato dal CYP 3A4 tramite reazioni ossidative nel fegato; con l’idrossilazione di vari punti della molecola brotizolam (cioè il gruppo metile e l’anello diazepinico) che rappresenta la principale via metabolica.

Tutti i metaboliti idrossilati sono quasi interamente coniugati all’acido glucuronico e/o all’acido solforico. I metaboliti idrossilati sono meno attivi rispetto al composto di origine e si ritiene non contribuiscano agli effetti clinici.

Eliminazione

Circa due terzi di brotizolam somministrato per via orale sono eliminati per via renale, il rimanente attraverso le feci. Meno dell’1% della dose somministrata si ritrova nelle urine come composto d’origine. I principali metaboliti di brotizolam l’α- idrossibrotizolam e il 6-idrossibrotizolam possono essere rilevati nelle urine a concentrazioni del 27% e 7%, rispettivamente. Nelle urine possono essere identificati anche altri metaboliti altamente polari, probabilmente con più di un gruppo idrossi, nonché una sostanza meno polare di brotizolam.

L’emivita media di eliminazione di brotizolam dal plasma è breve e varia tra le 3 e le 8 ore nei soggetti sani. Il brotizolam è stato classificato come una benzodiazepina a breve durata d’azione. I valori di clearance orale media apparente di brotizolam ottenuti dopo una dose orale di 0,25 mg erano di 128,36- 188,37 ml/ min. Le differenze osservate possono essere attribuite ai metodi di determinazione utilizzati, vale a dire RIA o GLC. L’assunzione giornaliera di 0,25 mg non ha portato ad accumulo o a modifiche della farmacocinetica di brotizolam rispetto alla somministrazione di una dose singola.

Proprietà farmacocinetiche nei gruppi specifici di popolazione

Anziani

In seguito alla somministrazione orale di 0,25 mg, il tempo medio del picco di concentrazione plasmatica nei pazienti anziani (età media di 82 anni) è leggermente superiore a quello osservato nei soggetti più giovani (età media di 23 anni), ovvero 1,7 ore contro 1,1 ore. La Il picco di concentrazione medio nei pazienti anziani dopo la stessa dose per via orale è di circa 5,6 ng/ ml e non mostra alcuna differenza con quella calcolato nello studio condotto su soggetti giovani sani. L’emivita di eliminazione nella somministrazione orale è significativamente superiore a quella osservata nei volontari giovani (9,1 ore contro 5,0 ore, p <0,02). La biodisponibilità assoluta di brotizolam nei pazienti anziani è di circa il 66%. Dopo la somministrazione continua di una dose di 0,25 mg di brotizolam nel corso di tre settimane, non si è osservato né accumulo né una eliminazione più veloce del medicinale. Il brotizolam dimostra una farmacocinetica lineare fino alla dose di 1,5 mg.

Pazienti con funzione renale compromessa

Le proprietà farmacocinetiche del brotizolam restano generalmente invariate nei pazienti con vari gradi di insufficienza renale (clearance della creatinina: <15 ml/ min, 15-45 ml/ min e 45-80 ml/ min). L’emivita di eliminazione media dal plasma è risultata essere rispettivamente di di 8,15 ore, 6,90 ore e 7,6 ore nei pazienti con insufficienza renale lieve, moderata e grave.

Pazienti con funzione epatica compromessa

Il tempo al picco di assorbimento e di concentrazione deli brotizolam nei pazienti con cirrosi epatica sono paragonabili a quelli osservati nei soggetti sani. Il legame con le proteine e la clearance di brotizolam libero sono più bassi rispetto a quelli osservati nei soggetti sani con un’emivita di eliminazione media di 12,8 ore (9,4-25 ore).

Alcool

Il consumo contemporaneo di alcool determina una diminuzione significativa della clearance di brotizolam (1,85 ml/ min/ kg contro 2,19 ml/ min/ kg), un aumento del picco delle concentrazioni plasmatiche (5,3 ng/ ml contro 4,3 ng/ ml) e un’emivita di eliminazione prolungata (5,2 ore contro 4,4 ore).

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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In base agli studi convenzionali di sicurezza farmacologica e di tossicità, i dati non- clinici hanno mostrato l’assenza di un pericolo particolare per l’uomo con una continua somministrazione singola e ripetuta.

Negli studi non-clinici gli effetti sono stati osservati solo ad un’esposizione considerata sufficientemente superiore a quella massima umana, mostrando quindi una scarsa rilevanza all’uso clinico.

Il brotizolam non ha mostrato alcun effetto embriotossico/ teratogeno negli studi di embriotossicità condotti sui ratti (fino a 30 mg/ kg/ die) sui conigli (fino a 9 mg/ kg/ die). Nei ratti sono stati osservati effetti embriotossici a dosi tossiche nella madre, pari a 250 mg/ kg/ die o superiori. La fertilità non è stata compromessa a dosi fino a 10 mg/ kg/ die. In uno studio sullo sviluppo perinatale e postnatale dei ratti sono stati osservati sedazione e maggiore riduzione del peso nelle femmine e più frequente mortalità cuccioli della prole ad una dose di 2,5 mg/ kg/ die o superiore (equivalente a 80 volte la MRHD su base mg/ m2).

Il brotizolam non ha mostrato alcun potenziale di mutageno nei test in vitro e in vivo. Nei topi, il brotizolam non ha mostrato alcun potenziale cancerogeno fino ad una dose di 200 mg/ kg. Negli studi condotti sui ratti, la NOAEL è stata di 10 mg/ kg/ die. A 200 mg/ kg/ die sono stati osservate lesioni iperplastiche e neoplastiche della ghiandola tiroidea, del timo e dell’utero. Tuttavia, questi effetti sono stati considerati specie-specifici e quindi irrilevanti rispetto all’uso nell’uomo del principio attivo.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Cellulosa microcristallina Povidone K30

Amido di mais

Silice colloidale anidra Magnesio stereato

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

06.3 Periodo di validità

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21 mesi

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Non conservare a temperatura superiore ai 30ºC

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Blister in Al/ PVC/ PE/ PVDC contenente 10, 14, 20, 30, 100 o 300 compresse. È possibile che non tutte le confezioni vengano commercializzate.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Nessuna istruzione particolare per lo smaltimento.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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NRIM Limited. Unit 15, Moorcroft, Harlington Road, Hillingdon, Middlesex

UB8 3HD, Regno Unito

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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043283011 – "0,25 Mg Compresse" 10 compresse in blister Al/PVC/PE/PVDC 043283023 – "0,25 mg compresse" 14 compresse in blister Al/PVC/ PE / PVDC 043283035 – "0,25 mg compresse" 20 compresse in blister Al/PVC/ PE / PVDC 043283047 – "0,25 mg compresse" 30 compresse in blister Al/PVC/ PE / PVDC 043283050 – "0,25 mg compresse" 100 compresse in blister Al/PVC/ PE / PVDC 043283062 – "0,25 mg compresse" 300 compresse in blister Al/PVC/ PE / PVDC

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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DELL’AUTORIZZAZIONE

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10.0 Data di revisione del testo

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FARMACI EQUIVALENTI (stesso principio attivo)

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  • Brotizolam 0,25 mg compresse – 30 Cpr 0,25 mg
  • Brotizolam eg 0,25 mg – 30 Cpr 0,25 mg
  • Lendormin 0,25 mg compresse – 30 Cpr 0,25 mg
  • Olabrom 0,25 mg compresse – 30 Cpr 0,25 mg