Onsenal: effetti collaterali e controindicazioni

Onsenal: effetti collaterali e controindicazioni

Onsenal 200 mg (Celecoxib) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Onsenal èindicato per la riduzione del numero di polipi intestinali adenomatosi nella poliposi adenomatosa familiare (FAP), quale trattamento aggiuntivo alla chirurgia e all’ulteriore monitoraggio endoscopico (vedere paragrafo 4.4).

L’effetto della riduzione del numero dei polipi indotta da Onsenal relativamente al rischio di cancro dell’intestino, non èstato dimostrato (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).

Onsenal 200 mg: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Onsenal 200 mg ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Onsenal 200 mg, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Onsenal 200 mg: controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti (vedere paragrafo 6.1).

Ipersensibilità nota alle sulfonamidi.

Ulcera peptica attiva o sanguinamento gastrointestinale.

Soggetti nei quali si sono verificati accessi asmatici, rinite acuta, polipi nasali, edema angioneurotico, orticaria o reazioni di tipo allergico dopo l’assunzione di acido acetilsalicilico o di farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) inclusi gli inibitori selettivi della COX-2 (ciclo-ossigenasi-2).

Gravidanza e donne in età fertile a meno che facciano uso di adeguate misure contraccettive (vedere paragrafi 4.5, 4.6 e 5.3).

Allattamento (vedere paragrafi 4.6 e 5.3).

Grave insufficienza epatica (albumina sierica < 25 g/l o punteggio Child-Pugh ³ 10) (Classe C).

Clearance stimata della creatinina renale <30ml/min.

Infiammazione cronica dell’intestino (IBD).

Insufficienza cardiaca congestizia (NYHA II-IV).

Cardiopatia ischemica, arteriopatia periferica e/o vasculopatia cerebrale accertate.

Onsenal 200 mg: effetti collaterali

Le reazioni avverse sono elencate secondo la classificazione sistemica organica e suddivise per frequenza nella Tabella 1, in base ai dati emersi dalle fonti seguenti:

Reazioni avverse segnalate in pazienti affetti da osteoartrosi e artrite reumatoide, con incidenze maggiori di 0,01% e maggiori di quelle riportate per il placebo nel corso di 12 studi clinici condotti in confronto a placebo e/o altro controllo attivo della durata massima di 12 settimane, con dosaggi giornalieri di celecoxib che variavano da 100 mg a 800 mg. In altri studi condotti con FANS di confronto non selettivi, circa 7.400 pazienti affetti da osteoartrosi e artrite reumatoide sono stati trattati con dosi giornaliere di celecoxib fino a un massimo di 800 mg, compresi i circa 2.300 pazienti in trattamento per un anno o più. Le reazioni avverse riscontrate con celecoxib in questi ulteriori studi sono risultate in linea con quelle segnalate nei pazienti affetti da osteoartrosi e artrite reumatoide elencate nella Tabella 1.

Reazioni avverse risultanti dalla farmacovigilanza post-marketing segnalate spontaneamente in un arco di tempo in cui si stima siano stati trattati con celecoxib (con diverse dosi, durate e indicazioni) oltre 70 milioni di pazienti. Poiché non tutte le reazioni avverse da farmaco vengono segnalate al Titolare dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio e incluse nel database di farmacovigilanza, non è possibile determinare con attendibilità le frequenze di queste reazioni.

Tabella 1 Comune (≥ 1/100 a < 1/10) Non comune (≥ 1/1000 a < 1/100) Raro (≥1/10.000 a < 1/1000) Frequenza non nota (esperienza post-marketing)1
Infezioni ed infestazioni Sinusite, infezione delle vie respiratorie, infezione delle vie urinarie
Patologie del sistema emolinfopoietico Anemia Leucopenia, trombocitopenia Pancitopenia
Disturbi del sistema immunitario Peggioramento delle allergie Reazioni allergiche gravi, shock anafilattico, anafilassi
Disturbi psichiatrici Insonnia Ansia, depressione, stanchezza Confusione Allucinazioni
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Iperkaliemia
Patologie del sistema nervoso Capogiri, ipertonia Parestesia, sonnolenza Atassia, alterazione del gusto Cefalea, epilessia aggravata, meningite asettica, ageusia, anosmia, emorragia intracranica fatale
Patologie dell’occhio Offuscamento della vista Congiuntivite, emorragia oculare, occlusione dell’arteria o della vena retinica
Patologie dell’orecchio e del labirinto Tinnito Riduzione dell’udito
Patologie cardiache Insufficienza cardiaca, palpitazioni, tachicardia Infarto del miocardio² Aritmia
Patologie vascolari Ipertensione, ipertensione aggravata Vampate di calore, vasculite, embolia polmonare
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Faringite, rinite, tosse Dispnea Broncospasmo
Patologie gastrointestinali Dolore addominale, diarrea, dispepsia, flatulenza Stipsi, eruttazione, gastrite, stomatite, vomito, peggioramento dell’infiammazione gastrointestinale Ulcerazioni duodenali, gastriche, esofagee, intestinali e del colon; disfagia, perforazione intestinale, esofagite, melena, pancreatite Neusea, pancreatite acuta, emorragia gastrointestinale, colite/colite aggravata
Patologie epatobiliari Alterata funzionalità epatica, aumento di SGOT e SGPT Aumento degli enzimi epatici Epatite, ittero, insufficienza epatica
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Rash, prurito Orticaria Alopecia, fotosensibilità Ecchimosi, eruzioni bollose, dermatite esfoliativa, eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, epidermolisi necrotica, angioedema
Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo Crampi agli arti inferiori Artralgia, miosite
Patologie renali e urinarie Aumento della creatinina, aumento dell’azotemia Insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, iponatriemia
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Disturbi mestruali
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Sintomi influenzali, edema periferico/ritenzione di liquidi Dolore al petto

1 Reazioni avverse segnalate spontaneamente al database di farmacovigilanza in un arco di tempo in cui si stima che siano stati trattati con celecoxib (con diverse dosi, durate e indicazioni) oltre 70 milioni di pazienti. Di conseguenza, le frequenze di queste reazioni avverse da farmaco non possono essere determinate in modo affidabile. Le reazioni avverse elencate per la popolazione post-marketing sono solo quelle che non sono già elencate per gli studi su osteoartrosi e artrite reumatoide (Tabella 1) o negli studi sulla prevenzione della poliposi (Tabella 2).

² Nell’ambito di un’analisi aggregata di 20 studi controllati verso placebo di durata compresa tra 2 settimane e 1 anno in pazienti con OA e AR, la maggiore percentuale di casi infarto del miocardio in pazienti trattati con celecoxib 200 o 400 mg al giomo rispetto al placebo è stata di 0,7 eventi per 1000 pazienti (Rara) e non èstato osservato un maggior numero di casi di ictus.

Le ulteriori reazioni avverse elencate in base alla classificazione sistemica organica e per frequenza nella Tabella 2 sono state osservate con tassi di incidenza superiori al plcebo per i soggetti trattati con celecoxib da 400 mg a 800 mg al giomo negli studi clinici a lungo termini sulla prevenzione della poliposi della durata fino a 3 anni (studi clinici APC e PreSAP; vedere paragrafo 5.1), Proprietà farmacodinamiche; Sicurezza Cardiovascolare -_Studi Clinici a Lungo Termine in Pazienti con Poliposi Adenomatosa Sporadica).

Tabella 2 Molto comune (≥ 1/10) Comune (≥ 1/100 a< 1/10) Non comune (≥ 1/1000 a < 1/100)
Infezioni e infestazioni Infezioni dell’orecchio, infezioni micotiche (le infezioni micotiche sono state principalmente di tipo non sistemico) Infezioni da Helicobacter, herpes zoster, erisipela, infezioni da ferita, infezioni gengivali, labirintite, infezioni batteriche
Tumori benigni Lipoma
Disturbi psichiatrici Disturbi del sonno
Patologie del sistema nervoso Infarto cerebrale
Patologie dell’occhio Mosche volanti, emorragia congiuntivale
Patologie dell’orecchio e del labirinto Ipoacusia
Patologie cardiache Angina pectoris, infarto del miocardio Angina instabile, insufficienza della valvola aortica, aterosclerosi dell’arteria coronarica, bradicardia sinusale, ipertrofia ventricolare
Patologie vascolari Ipertensione* Trombosi venosa profonda, ematoma
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dispnea Disfonia
Patologie gastrointestinali Diarrea* Nausea, malattia da reflusso gastroesofageo, diverticolite, vomito* disfagia, sindrome del colon irritabile Emorragia emorroidale, movimenti intestinali frequenti, ulcerazione della bocca, stomatite
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Dermatite allergica
Patologie del sistema muscolo scheletrico Spasmi muscolari Gangli
Patologie renali e urinarie Nefrolitiasi, aumento della creatine mia Nicturia
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Iperplasia prostatica benigna, prostatite, aumento dell’antigene specifico per la prostata Emorragia vaginale, sensibilità al seno, dismenorrea, cisti ovarica, sintomi menopausali
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Edema
Esami diagnostici Aumento di peso Aumento dei livelli ematici di potassio, sodio, emoglbina, riduzione dei livelli ematici di ematocrito, testosterone
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura Fratture del piede, fratture agli arti inferiori, epicondilite, rottura dei tendini, fratture

* Ipertensione, vomito e diarrea sono incluse nella Tabella 2 perché sono state riportate con maggiore frequenza in questi studi, che hanno avuto una durata di 3 anni, rispetto alla Tabella 1, che include le reazioni avverse riportate negli studi della durata di 12 settimane.

Nei dati finali (aggiudicati) dello studio APC condotto in pazienti trattati con celecoxib 800 mg al giomo per un periodo fino a 3 anni, il maggior numero di casi rispetto al placebo èstato di 11 eventi per 1000 pazienti per l’infarto del miocardo (comune) e di 5 eventi per 1000 pazienti per l’ictus (non comune; tipologia di ictus non differenziata)

Onsenal 200 mg: avvertenze per l’uso

Il trattamento con celecoxib nella FAP è stato studiato per un periodo sino a 6 mesi e non è stato dimostrato che diminuisca il rischio di cancro gastrointestinale o di altre forme di cancro oppure la necessità di ricorrere ad un intervento chirurgico. Per tale motivo il normale trattamento della FAP non deve essere modificato in caso di concomitante somministrazione di celecoxib. In particolare, la frequenza dei controlli endoscopici di routine non deve essere ridotta e non si devono verificare ritardi nell’esecuzione di interventi chirurgici conseguenti alla FAP.

Disturbi gastrointestinali

Complicazioni a carico del tratto gastrointestinale superiore (perforazioni, ulcere o sanguinamenti), alcuni dei quali fatali, sono stati riscontrati in pazienti trattati con celecoxib. Si consiglia cautela nel trattamento di pazienti che presentano un rischio maggiore di complicanze gastrointestinali associate all’impiego di FANS: gli anziani, i pazienti che assumono contemporaneamente qualsiasi altro FANS o acido acetilsalicilico o i pazienti con anamnesi positiva per malattie gastrointestinali, quali ulcere e sanguinamento gastrointestinale.

Quando celecoxib viene assunto insieme all’acido acetilsalicilico (anche a basse dosi) si osserva un ulteriore aumento del rischio di eventi avversi gastrointestinali (ulcerazione gastrointestinale o altre complicazioni gastrointestinali). Negli studi clinici a lungo termine non è stata dimostrata una differenza significativa nella sicurezza gastrointestinale tra gli inibitori selettivi della COX-2 + acido acetilsalicilico rispetto ai FANS + acido acetilsalicilico (vedere paragrafo 5.1).

L’uso concomitante di celecoxib e FANS diversi dall’aspirina deve essere evitato.

Pazienti affetti da FAP portatori di anastomosi ileo-rettale o di anastomosi ileo-anale possono sviluppare ulcerazioni sull’anastomosi. In presenza di un’ulcera anastomotica, i pazienti non devono ricevere un trattamento concomitante con farmaci anticoagulanti o acido acetilsalicilico.

Disturbi a carico del sangue e del sistema linfatico/Disturbi cardiovascolari

In uno studio clinico a lungo termine controllato verso placebo in pazienti con poliposi adenomatosa sporadica trattati con celecoxib ai dosaggi di 200 mg BID e 400 mg BID rispetto al placebo è stato osservato un aumento del numero degli eventi cardiovascolari gravi, principalmente infarto del miocardio (vedere paragrafo 5.1).

Poichénello studio APC i rischi cardiovascolari di celecoxib sono aumentati con la dose da 400 mg due volte al giomo (vedere paragrafo 5.1), la risposta al celecoxib del paziente affetto da FAP deve essere riesaminata periodicamente per evitare un’esposizione inutile per i pazienti con FAP nei quali celecoxib non èefficace (vedere paragrafi 4.2, 4.3 e 5.1).

I pazienti con fattori di rischio significativi per eventi cardiovascolari (p.es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, abitudine al fumo di sigaretta) devono essere trattati con celecoxib solo dopo attenta valutazione (vedere paragrafo 5.1).

Gli inibitori selettivi della COX-2 non sono un sostituto dell’acido acetilsalicilico per la profilassi delle malattie tromboemboliche di origine cardiovascolare perchénon hanno effetti antipiastrinici.

Pertanto, la terapia antipiastrinica non deve essere interrotta (vedere paragrafo 5.1).

Analogamente a quanto riscontrato con altri farmaci che inibiscono la sintesi delle prostaglandine, in pazienti trattati con celecoxib sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edemi. Pertanto, celecoxib deve essere usato con cautela nei pazienti con anamnesi positiva per insufficienza cardiaca, disfunzione ventricolare sinistra o ipertensione e nei pazienti con edema preesistente di altra natura, poichél’inibizione delle prostaglandine puòcausare un peggioramento della funzionalità renale e ritenzione di liquidi. È inoltre richiesta cautela nei pazienti che assumono diuretici o che sono a rischio di ipovolemia.

Analogamente agli altri FANS, celecoxib può portare alla comparsa di ipertensione o al peggioramento dell’ipertensione pre-esistente, che possono entrambe contribuire all’aumento dell’incidenza degli eventi cardiovascolari. La pressione arteriosa deve quindi essere monitorata attentamente all’inizio della terapia con celecoxib e durante tutto il corso del trattamento.

Nel caso di pazienti anziani con disturbi cardiaci da lievi a moderati che necessitano di terapia, è richiesta particolare cautela e un controllo continuo. Una compromissione della funzionalità renale o epatica e specialmente un’alterata funzionalità cardiaca sono piùfacilmente riscontrabili nei pazienti anziani e pertanto questi pazienti devono essere tenuti sotto appropriato controllo medico.

Disturbi renali ed epatici

I FANS, incluso celecoxib, possono causare tossicità renale. Studi clinici condotti con celecoxib hanno dimostrato effetti a carico della funzionalità renale simili a quelli osservati con i FANS di confronto. I pazienti con rischio piùelevato di tossicità renale sono quelli con funzionalità renale alterata, insufficienza cardiaca, compromissione della funzionalità epatica e gli anziani. Tali pazienti devono essere attentamente monitorati durante il trattamento con celecoxib.

L’esperienza con celecoxib in pazienti con insufficienza renale o epatica lieve-moderata èlimitata.

Pertanto, questa categoria di pazienti deve essere trattata con cautela (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).

Se nel corso del trattamento si verifica un deterioramento delle condizioni cliniche del paziente di uno qualsiasi dei sistemi d’organo descritti sopra, devono essere adottate misure appropriate e deve essere presa in considerazione l’interruzione della terapia con celecoxib.

Reazioni cutanee

Gravi reazioni cutanee, alcune delle quali fatali, tra cui dermatiti esfoliative, sindrome di Stevens-Johnson e epidermolisi necrotica sono state segnalate molto raramente in associazione all’uso di celecoxib (vedere paragrafo 4.8). I pazienti sembrano essere maggiormente a rischio per queste reazioni avverse nella fasi iniziali del trattamento: nella maggior parte dei casi l’insorgenza dei sintomi si verifica entro il primo mese di trattamento. In pazienti in trattamento con celecoxib sono state segnalate gravi reazioni di ipersensibilità (anafilassi e angioedema) (vedere paragrafo 4.8). I pazienti con anamnesi di allergia alle sulfonamidi o altre allergie da farmaci possono presentare un rischio maggiore di reazioni cutanee gravi o reazioni di ipersensibilità (vedere paragrafo 4.3). Il trattamento con celecoxib deve essere interrotto alla comparsa dei primi segni di eruzione cutanea, lesioni a livello delle mucose o di qualsiasi altro segno di ipersensibilità .

Altri

Celecoxib puòmascherare gli stati febbrili e altri segni di infiammazione.

In pazienti in concomitante trattamento con warfarin sono stati segnalati gravi episodi di sanguinamento. Si raccomanda cautela in caso di somministrazione contemporanea di celecoxib e warfarin ed altri anticoagulanti orali (vedere paragrafo 4.5).

Le capsule di Onsenal 200 mg contengono lattosio (49,8 mg). I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da un malassorbimento di glucosio galattosio non devono assumere questo medicinale.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco