Aciclovir Noridem: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Aciclovir Noridem è indicato in pazienti immunodepressi per: Infezioni da virus Varicella zoster (VZV) Infezioni da virus Herpes simplex ...

Aciclovir Noridem

Aciclovir Noridem

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Aciclovir Noridem: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

Indice della Scheda

01.0 Denominazione del medicinale

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Aciclovir Noridem 250 mg Polvere per soluzione per infusione Aciclovir Noridem 500 mg polvere per soluzione per infusione

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni flaconcino contiene 250 mg di aciclovir (in forma di sale sodico). Ogni flaconcino contiene 500 mg di aciclovir (in forma di sale sodico).

Eccipiente(i) con effetti noti Questo medicinale contiene 1,14 mmol (o 26,1 mg) di sodio per flaconcino. Questo medicinale contiene 2,27 mmol (o 52,2 mg) di sodio per flaconcino. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

 

03.0 Forma farmaceutica

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per soluzione per infusione. Polvere da bianca a biancastra.

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Aciclovir Noridem è indicato in pazienti immunodepressi per:

Infezioni da virus Varicella zoster (VZV) Infezioni da virus Herpes simplex (HSV) Aciclovir Noridem è indicato in pazienti immunocompetenti per: Infezioni da VZV

Herpes Zoster grave per l’estensione delle lesioni o per la loro capacità di progredire

Varicella in donne in gravidanza che manifestano l’eruzione cutanea 8-10 giorni prima del parto.

Varicella in neonati

Neonati prima della comparsa dell’eruzione cutanea, quando la comparsa della varicella è avvenuta nella madre tra 5 giorni prima del parto e 2 giorni dopo Forme gravi di varicella in bambini sotto 1 anno di età

Varicella con complicazioni, specialmente polmonite da varicella Infezioni da HSV

Infezione grave da herpes genitale allo stadio iniziale

Trattamento di gengivo-stomatite erpetica acuta, quando il disagio funzionale rende il trattamento per via orale impossibile Eruzione varicelliforme di Kaposi-Juliusberg (eczema erpetico)

Trattamento della meningoencefalite erpetica:

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

Qui sotto è indicato il dosaggio per pazienti con normale funzionalità renale. Nei pazienti con funzionalità renale compromessa, il dosaggio deve essere modificato in base al grado di compromissione renale (vedere paragrafo, Pazienti con compromissione renale ).

Per quanto riguarda le raccomandazioni sulla durata del trattamento, vedere paragrafo, Durata del trattamento.

Dosaggio in pazienti con normale funzionalità renale

Adulti e adolescenti (>12 anni di età)

Infezioni da virus Varicella zoster (VZV): 10 mg/kg ogni 8 ore; 10-15 mg/kg ogni 8 ore nelle donne in gravidanza; Virus Herpes simplex (HSV) (eccetto meningoencefalite): 5 mg/kg ogni 8 ore.

Meningoencefalite erpetica: 10 mg/kg ogni 8 ore.

I pazienti obesi devono ricevere il dosaggio raccomandato per adulti in base al peso corporeo ideale piuttosto che quello effettivo.

Popolazione pediatrica

Nei bambini sopra i 3 mesi di età

Nei bambini tra i 3 mesi e i 12 anni di età, il dosaggio deve essere calcolato in base al peso corporeo.

Infezione da HSV (eccetto meningoencefalite) o infezioni da VZV: 10 mg/kg ogni 8 ore, fino a un dosaggio massimo di 400 mg ogni 8 ore.

Meningoencefalite da HSV o infezione da VZV in bambini immunodepressi: 20 mg/kg ogni 8 ore, fino a un dosaggio massimo di 800 mg ogni 8 ore.

Neonati

In neonati e infanti fino a 3 mesi di età, il dosaggio va calcolato in base al peso corporeo.

Per herpes neonatale noto o sospetto, il regime raccomandato è di 20 mg/kg di peso corporeo per EV ogni 8 ore per 21 giorni in caso di malattia diffusa e del SNC, o di 14 giorni per malattia confinata alla pelle e alle mucose.

Dosaggio in pazienti con compromissione renale

L’intervallo di tempo tra due dosi e il dosaggio devono essere regolati in base alla clearance della creatinina in unità di ml/min per gli adulti e per gli adolescenti e in unità di ml/min/1,73 m2 per gli infanti ed i bambini sotto i 13 anni di età. La somministrazione di aciclovir per infusione deve essere effettuata con cautela nei pazienti con funzionalità renale compromessa. In questi pazienti, va prestata particolare attenzione per garantire un adeguato apporto di liquidi.

È raccomandato il seguente dosaggio.

Correzione del dosaggio raccomandata in adulti e adolescenti > 12 anni con funzionalità renale compromessa:

Clearance della creatinina Unità di dose e frequenza di somministrazione
raccomandati in base alle indicazioni
Infezioni da HSV o da VZV (
eccetto meningoencefalite
)
Infezioni da VZV in bambini immunodepressi o meningoencefalite
erpetica
25-50 ml/min 5 mg/kg di peso corporeo
ogni 12 ore
10 mg/kg di peso corporeo
ogni 12 ore
10-25 ml/min 5 mg/kg di peso corporeo
ogni 24 ore
10 mg/kg di peso corporeo
ogni 24 ore
0 (anuria) fino a 10
ml/min
2,5 mg/kg di peso corporeo
ogni 24 ore
5 mg/kg di peso corporeo
ogni 24 ore
Pazienti in emodialisi 2,5 mg/kg di peso corporeo 5 mg/kg di peso corporeo
ogni 24 ore e dopo aver
effettuato l’emodialisi
ogni 24 ore e dopo aver
effettuato l’emodialisi

Correzione del dosaggio in bambini ≤ 12 anni, infanti e neonati con funzionalità renale compromessa:

Clearance della creatinina
(ml/min/1.73 m2)
Unità dose e frequenza dei dosaggi raccomandati su indicazione
Infezione da HSV o da VZV (eccetto meningoencefalite) Infezioni da VZV in pazienti immunodepressi o con
meningoencefalite erpetica
25-50 ml/min/1,73 m2 10 mg/kg di peso corporeo due volte a
giorno
20 mg/kg di peso corporeo due volte a giorno
10-25 ml/min/1,73 m2 5 mg/kg di peso
corporeo due volte a giorno
10 mg/kg di peso corporeo due volte a giorno
0 (anuria) fino a 10 ml/min/1,73 m2 2,5 mg/kg di peso corporeo due volte a
giorno
5 mg/kg di peso corporeo due volte a giorno
Pazienti in emodialisi 2,5 mg/kg di peso
corporeo due volte a giorno dopo l’emodialisi
5 mg/kg di peso corporeo due volte a giorno dopo l’emodialisi

Anziani

La possibilità di compromissione renale in pazienti anziani deve essere presa in considerazione e il dosaggio modificato in base alla clearance della creatinina (vedere paragrafo “Dosaggio in pazienti con compromissione renale”).

Va garantito un adeguato apporto di liquidi.

Durata del trattamento

La durata del trattamento è generalmente di 5 giorni, ma può essere modificata in base alle condizioni del paziente e alla sua risposta al trattamento. La durata è: 8-10 per infezioni da virus Varicella zoster

10 giorni per il trattamento della meningoencefalite erpetica; deve essere modificato in base alle condizioni del paziente e alla sua risposta al trattamento 5-10 giorni per altre infezioni da virus Herpes simplex

14 giorni per il trattamento di infezioni delle mucose da herpes neonatale (pelle/occhio/bocca) 21 giorni per il trattamento di herpes neonatale in caso di malattia diffusa o malattia del sistema nervoso centrale.

La durata del trattamento di profilassi con Aciclovir Noridem è determinata dalla durata del periodo di rischio.

Modo di somministrazione

Uso esclusivamente endovenoso:

Ogni dose deve essere somministrata lentamente per via endovenosa (tramite pompa o infusione) nel corso di almeno un’ora.

Per istruzioni sulla ricostituzione e diluizione del prodotto medicinale prima della somministrazione, vedere il paragrafo 6.6.

 

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo – aciclovir, o al valaciclovir, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Avvertenze speciali

Questo medicinale non rappresenta un trattamento o una profilassi per dolori post erpetici.

L’uso concomitante con altri medicinali nefrotossici può aumentare il rischio di compromissione renale. È richiesta cautela quando aciclovir viene somministrato per via endovenosa (EV) assieme ad altri medicinali nefrotossici.

All’insorgenza di dolore renale, vanno considerate la compromissione renale e la sospensione del trattamento.

Precauzioni per l’uso

Lo stato di idratazione del paziente

Va garantito un adeguato apporto di liquidi particolarmente in pazienti a rischio di disidratazione, specialmente negli anziani, cosi come in pazienti a cui si sta somministrando aciclovir per EV o un alto dosaggio di aciclovir per via orale.

Pazienti con compromissione renale e soggetti anziani

Poiché aciclovir viene escreto per via renale, il dosaggio deve essere regolato in base alla clearance della creatinina (vedere paragrafo 4.2).

I soggetti anziani hanno maggiore probabilità di avere ridotta funzionalità renale e pertanto si deve valutare una riduzione del dosaggio di aciclovir in questi pazienti. Disturbi neurologici (vedere paragrafo 4.8) possono verosimilmente manifestarsi con maggiore frequenza in pazienti con compromissione renale e in pazienti anziani con funzionalità renale potenzialmente ridotta.

I soggetti anziani e/o con compromissione renale devono essere monitorati attentamente per identificare questi effetti indesiderati neurologici, che sono solitamente reversibili dopo la sospensione del trattamento (vedere paragrafo 4.8). Precauzioni relative alla somministrazione endovenosa Le dosi per via endovenosa devono essere somministrate sotto forma di infusione nel corso di almeno un’ora per evitare la precipitazione di aciclovir nei reni; iniezioni rapide o in bolo devono essere evitate.

Quando somministrata in una sacca da infusione, la soluzione ricostituita di aciclovir deve essere diluita, facendo attenzione a non eccedere la concentrazione massima di 5 mg/ml di aciclovir per sacca (vedere paragrafi 4.8 e 6.6).

Bisogna prestare particolare attenzione alla funzionalità renale dei pazienti che stanno ricevendo alti dosaggi di aciclovir per infusioni EV (per esempio, per trattare l’encefalite erpetica), specialmente ai pazienti disidratati o con funzionalità renale compromessa. La soluzione ricostituita di aciclovir per infusioni EV ha un pH di circa 11,0 e non deve essere somministrata per via orale.

Sono stati segnalati casi di errori di diluizione con la somministrazione di aciclovir tramite iniezione. È importante osservare rigorosamente le procedure per la ricostituzione e la diluizione quando si somministra aciclovir in una sacca per infusione (vedere paragrafo 6.6).

Trattamento prolungato

Il trattamento prolungato o le ripetute somministrazioni di aciclovir in pazienti gravemente immunodepressi può portare a selezione virale di ceppi con suscettibilità ridotta all’aciclovir, che può risultare in una mancata risposta al trattamento continuato con aciclovir (vedere paragrafo 5.1).

Eccipiente con effetti noti

Flaconcino da 250 mg:

Questo medicinale contiene 26,1 mg di sodio per fiala, equivalente all’1,3% dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dalla WHO di 2 g di sodio per un adulto.

Flaconcino da 500 mg:

Questo medicinale contiene 52,2 mg di sodio per fiala, equivalente al 2,6% dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dalla WHO di 2 g di sodio per un adulto.

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Combinazioni da prendere in considerazione

Altri prodotti medicinali nefrotossici Rischio di nefrotossicità maggiore

L’uso concomitante di prodotti medicinali con tossicità renale intrinseca aumenta il

rischio di nefrotossicità. Se tali combinazioni sono necessarie, la funzionalità renale deve essere testata e monitorata con maggiore attenzione.

Aciclovir è escreto nelle urine principalmente immodificato attraverso la secrezione tubulare renale attiva.

Qualsiasi altro medicinali somministrato in concomitanza che compete con questo meccanismo può aumentare la concentrazione plasmatica di aciclovir.

Il probenecid e la cimetidina aumentano l’AUC di aciclovir tramite questo meccanismo e riducono la clearance renale di aciclovir.

Tuttavia, non è necessario modificare il dosaggio dato l’ampio indice terapeutico di aciclovir.

Nei pazienti a cui viene somministrato aciclovir per via endovenosa, è necessario esercitare cautela quando vengono co-somministrati prodotti medicinali che competono con aciclovir per l’escrezione, per via del potenziale aumento dei livelli plasmatici di uno o tutti questi medicinali o dei loro metaboliti.

Sono stati osservati aumenti della AUC plasmatica di aciclovir e del metabolita inattivo di micofenolato mofetile, un immunosoppressore usato in pazienti sottoposti a trapianto di organi, quando questi medicinali sono stati somministrati in concomitanza.

Bisogna prestare particolare attenzione (nel monitoraggio di cambiamenti nella funzionalità renale) quando aciclovir per via endovenosa viene somministrato in concomitanza con altri medicinali che alterano altri aspetti della fisiologia dei reni (per esempio ciclosporina o tacrolimus).

Litio

Se il litio viene somministrato in concomitanza con alti dosaggi di aciclovir per via endovenosa, i livelli sierici di litio vanno monitorati attentamente, per via della potenziale intossicazione da litio.

Teofillina

Sono stati mostrati aumenti della AUC della teofillina somministrata in totale di circa il 50% in uno studio clinico condotto su 5 soggetti maschi durante la somministrazione concomitante di aciclovir. Si raccomanda di controllare le concentrazioni plasmatiche durante la terapia concomitante con aciclovir.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

Studi su modelli animali hanno mostrato effetti teratogeni in una specie a dosi molto elevate. Tuttavia, la somministrazione sistemica di aciclovir in test condotti seguendo standard accettati a livello internazionale non ha mostrato effetti dannosi diretti o indiretti rispetto alla tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).

Una registrazione post commercializzazione di aciclovir in gravidanza ha fornito risultati delle gravidanze in donne esposte a qualsiasi formulazione di aciclovir. I risultati non hanno mostrato un aumento nel numero di anomalie congenite tra i soggetti esposti ad aciclovir rispetto alla popolazione generale, e qualsiasi anomalia congenita non mostrava alcuna particolarità coerenza tali da suggerire una causa comune.

Comunque, solo studi epidemiologici possono verificare l’assenza del rischio.

L’uso di aciclovir deve essere considerato solo quando i potenziali benefici superano la possibilità di rischi non noti.

Allattamento

A seguito della somministrazione orale di 200 mg cinque volte al giorno, aciclovir è stato rilevato nel latte mammario umano a concentrazioni comprese tra 0,6 e 4,1 volte i corrispondenti livelli plasmatici. Questi livelli potenzialmente possono esporre i lattanti a dosaggi di aciclovir fino a 0,3 mg/kg/giorno.

Alla luce di quanto elencato sopra e della serietà delle patologie per cui è concepito il trattamento con Aciclovir Noridem, l’allattamento va evitato.

Fertilità

Non ci sono informazioni disponibili sugli effetti di aciclovir sulla fertilità umana nelle femmine.

In uno studio che ha coinvolto 20 pazienti maschi con conta spermatica nella norma, la somministrazione con dosi fino a 1 g al giorno per massimo sei mesi non ha mostrato significativi effetti sulla conta spermatica, la motilità e la morfologia. I risultati sulla fertilità negli animali sono inclusi nel paragrafo 5.3.

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Aciclovir endovena per infusione è generalmente usata in pazienti ospedalizzati e quindi l’informazione sulla capacità di guidare veicoli o usare macchinari generalmente non ha rilevanza.

Nessuno studio è stato eseguito per valutare gli effetti di aciclovir sulla capacità di guidare veicoli o sull’abilità nell’utilizzo di macchinari.

 

04.8 Effetti indesiderati

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Le categorie di incidenza assegnate agli effetti indesiderati elencati sotto sono state stabilite sulla base dei dati di studi clinici per classificare gli effetti indesiderati, con la consapevolezza che questa incidenza può variare in base alle indicazioni.

L’incidenza di altri effetti indesiderati non può essere stimata dalle segnalazioni autonome data la mancanza di dati adeguati per calcolare la loro incidenza.

Le seguenti convenzioni sono state adottate per classificare gli effetti indesiderati in base all’incidenza: Molto comuni (≥1/10) Comuni (≥1/100 to <1/10),

Non comuni (≥1/1,000 to <1/100) Rari (≥1/10,000 to <1/1,000) Molto rari (<1/10,000) Patologie del sistema emolinfopoietico: Frequenza non nota:

Trombocitopenia, leucopenia. Disturbi del sistema immunitario: Frequenza non nota: Reazioni anafilattiche.

Patologie del sistema nervoso:

Frequenza non nota: Cefalea, senso di ebbrezza.

Disturbi dell’equilibrio, atassia e disartria sono stati associati od osservati in modo isolato e indicano la presenza di una sindrome cerebellare.

A volte possono manifestarsi gravi disturbi neurologici, che riflettere i sintomi di encefalopatia e includono confusione, irrequietezza, tremori, mioclonie, convulsioni, allucinazioni, psicosi, sonnolenza e coma.

Questi vengono solitamente risolti in seguito alla sospensione del trattamento. Questi segni neurologici vengono spesso osservati in pazienti con compromissione renale che hanno ricevuto dosi superiori a quelle raccomandate o in pazienti anziani (vedere paragrafo 4.4). Tuttavia, possono essere osservati anche in assenza di questi fattori. La presenza di questi sintomi deve innescare un’indagine sulla possibilità di sovradosaggio (vedere paragrafo 4.9).

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:

Frequenza non nota: Dispnea.

Patologie gastrointestinali:

Comuni: Nausea, vomito, diarrea, dolori addominali.

Patologie epatobiliari:

Comuni: Incremento reversibile della bilirubina sierica e degli enzimi epatici. Frequenza non nota: Danno epatico acuto.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:

Comuni: prurito, eruzione cutanea, orticaria Casi isolati di angioedema

Patologie renali e urinarie:

Comuni: Aumento dei livelli di urea e della creatinina nel sangue.

Rapidi aumenti dei livelli di urea e creatinina plasmatiche possono essere legati a picchi nelle concentrazioni plasmatiche, cosi come al grado di idratazione del paziente. Per evitare questo effetto, il medicinale non deve essere somministrato come iniezione in bolo endovenoso, ma piuttosto come infusione lenta nell’arco di un’ora (vedere paragrafo 4.2).

Frequenza non nota: Insufficienza renale acuta, specialmente in soggetti anziani o pazienti con compromissione renale se il dosaggio raccomandato viene superato, dolori renali.

I dolori renali possono essere associati a compromissione renale (vedere paragrafo 4.4).

Il rischio di insufficienza renale acuta è favorito da un sovradosaggio e/o uno stato di disidratazione, o dalla combinazione con altri medicinali nefrotossici. Questi fattori di rischio vanno indagati, indipendentemente dall’età del paziente.

Il rischio di compromissione renale può essere evitato rispettando il dosaggio raccomandato, le precauzioni per l’uso (specialmente il mantenimento di un livello di idratazione adeguato) e una lenta velocità di somministrazione (vedere paragrafi 4.2, 4.4).

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:

Frequenza non nota: stanchezza, febbre.

Comuni: Lesioni infiammatorie della pelle o flebite nel sito di iniezione, che eccezionalmente possono portare a necrosi, nel caso di stravaso o insufficiente diluizione della soluzione.

Queste lesioni infiammatorie sono legate al pH alcalino di questo medicinale. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante. Permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione Agenzia Italiana del Farmaco, Sito web: http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

 

04.9 Sovradosaggio

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Segni e sintomi

Il sovradosaggio di aciclovir per via endovenosa ha portato ad un incremento dei livelli di creatinina sierica, di urea nel sangue e seguente compromissione renale. Sintomi neurologici come confusione, allucinazioni, irrequietezza, convulsioni e coma sono stati descritti in associazione a sovradosaggio.

Trattamento

Il paziente deve essere monitorato attentamente per rilevare qualsiasi segno di tossicità.

L’emodialisi aumenta significativamente l’eliminazione di aciclovir dal flusso sanguigno e pertanto può essere considerata un’opzione per la gestione di casi di sovradosaggio sintomatici.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: Antivirali ad azione diretta, nucleosidi e nucleotidi esclusi gli inibitori della trascrittasi inversa, codice ATC: J05AB01.

Aciclovir è uno specifico inibitore dell’herpes virus, con un’attività in vitro contro il virus Herpes simplex di tipo 1 e 2 e virus Varicella zoster (VZV).

Aciclovir, dopo essere stato fosforilato ad aciclovir trifosfato, inibisce la sintesi di DNA virale. Il primo stadio della fosforilazione è mediato solamente da uno specifico enzima virale.

Per i virus HSV e VZV, questo enzima è una timidina chinasi virale, che è presente solo nelle cellule infettate dal virus.

La fosforilazione di aciclovir monofosfato ad di- e trifosfato è mediata da una chinasi cellulari. Aciclovir trifosfato è un inibitore competitivo selettivo della DNA polimerasi virale, e l’incorporazione di questo analogo di nucleoside blocca il prolungamento del filamento di DNA, interrompendo cosi la sintesi del DNA virale. La replicazione virale è pertanto bloccata.

Per via della sua duplice selettività, aciclovir non interferisce col metabolismo delle cellule sane.

Lo studio di un grande numero di isolati clinici durante il trattamento curativo o preventivo con aciclovir ha mostrato che una ridotta suscettibilità all’aciclovir in soggetti immunocompetenti è estremamente rara. In soggetti immunodepressi (come i riceventi trapianti d’organo o di midollo osseo, soggetti sottoposti a chemioterapia antitumorale e soggetti affetti dal virus dell’immunodeficienza umana (HIV)), è stata osservata occasionalmente una riduzione della sensibilità.

I rari casi di resistenza osservati sono generalmente dovuti alla deficienza di timidina chinasi virale e si manifestano con una minore virulenza. Pochi casi di ridotta sensibilità all’aciclovir sono stati osservati a seguito di cambiamenti della timidina chinasi virale o della DNA polimerasi virale. La virulenza di questi virus non appare alterata.

Studi clinici

Non ci sono informazioni disponibili sull’effetto delle forme orali o iniettabili (EV) di aciclovir sulla fertilità delle donne.

In uno studio che ha coinvolto 20 pazienti maschi con normale conta spermatica, la somministrazione orale di aciclovir con dosaggi fino a 1 grammo al giorno per 6 mesi non ha mostrato significativi effetti sulla conta spermatica, o sulla motilità e morfologia degli spermatozoi.

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Assorbimento

Aciclovir è solo parzialmente assorbito dall’intestino.

A seguito della somministrazione di una dose da 200 mg di aciclovir ogni quattro ore negli adulti, le concentrazioni medie massime allo stato di equilibrio (Cssmax) raggiungono 0,7 μg/ml (3,1 μM).

A seguito della somministrazione di dosi da 400 mg e 800 mg ogni quattro ore negli adulti, è stato osservato un aumento della Cssmax proporzionalmente più basso della dose, con frequenze che raggiungevano 1,2 e 1,8 μg/ml (5,3 and 8 μM).

Distribuzione

Aciclovir è distribuito a tessuti che includono il cervello, i reni, i polmoni, il fegato, i muscoli, le secrezioni vaginali e il liquido erpetico vescicolare.

Il volume medio di distribuzione di 26 l mostra che aciclovir si distribuisce attraverso il volume totale di acqua corporea. I valori apparenti dopo somministrazione per via orale (Vd/f) vanno da 2,3 a 17,8 l/kg.

Aciclovir si lega debolmente alle proteine plasmatiche (9-33%) e non prevedono interazioni che comportino lo spostamento di aciclovir dai suoi siti di legame.

I livelli nel liquido cefalorachidiano sono approssimativamente il 50% delle concentrazioni plasmatiche allo stato stazionario.

Biotrasformazione

Aciclovir viene principalmente escreto dai reni immodificato. La 9-(carbossi metossimetil) guanina, il principale metabolita di aciclovir, rappresenta circa il 10 – 15% della dose escreta nelle urine.

Eliminazione

L’esposizione sistemica media (ASC0-∞) ad aciclovir varia tra 1,9 e 2,2 μg*h/ml dopo una dose di 200 mg. Negli adulti, l’emivita plasmatica terminale di aciclovir dopo la somministrazione di aciclovir EV è di circa 2,9 ore. La clearance renale di aciclovir (CLr=14,3 l/h) è molto più elevata della clearance della creatinina, mostrando che una secrezione tubulare, insieme alla filtrazione glomerulare, contribuisce all’eliminazione renale del farmaco. L’emivita e la clearance totale di aciclovir dipendono dalla funzionalità renale. Pertanto, è raccomandato adattare il dosaggio per i pazienti che soffrono di compromissione renale. L’emivita plasmatica terminale nei neonati (0-3 mesi) trattati con un dosaggio di 10 mg/kg, somministrate come infusione di un’ora ogni 8 ore, è stata misurata a 3,8 ore.

Nei soggetti anziani, la clearance corporea totale diminuisce all’aumentare dell’età ed è associata ad una diminuzione della clearance della creatinina, anche se l’emivita terminale plasmatica subisce poche variazioni.

In pazienti con insufficienza renale cronica, l’emivita media è stata di 19,5 ore. L’emivita media di aciclovir è di 5,7 ore durante l’emodialisi. I livelli plasmatici di aciclovir sono diminuiti di circa il 60% durante la dialisi.

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Mutagenicità

I risultati di una vasta gamma di test di mutagenicità in vitro e in vivo indicano che aciclovir difficilmente causa rischio genetico nell’uomo.

Cancerogenicità

Aciclovir è risultato non essere cancerogenico in studi a lungo termine nel ratto e nel topo.

Teratogenicità

La somministrazione sistemica di aciclovir nei test standards accettati a livello internazionale non ha causato embriotossicità o effetti teratogeni in conigli, ratti o topi.

In un test non standard condotti su ratti, sono state osservate anomalie fetali ma solo a seguito di dosi subcutanee talmente elevate da indurre tossicità materna. La rilevanza clinica di questi risultati è dubbia.

Fertilità

Effetti negativi ampiamente reversibili sulla spermatogenesi associati a tossicità generale in ratti e cani sono stati riportati solo in seguito alla somministrazione di dosi di aciclovir notevolmente superiori a quelle impiegate a scopo terapeutico. Studi su due generazioni di topi non hanno mostrato alcun effetto di aciclovir (somministrato per via orale) sulla fertilità.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Idrossido di sodio (usato per correggere il pH)

 

06.2 Incompatibilità

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Questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali ad eccezione di quelli menzionati nel paragrafo 6.6

 

06.3 Periodo di validità

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30 mesi.

Dopo ricostituzione per 250 mg:

La stabilità chimico-fisica in uso è stata dimostrata per 24 ore a una temperatura di 23-27°C sotto luce artificiale e a 2-8°C quando disciolta in 10 ml di acqua per iniezioni o in una soluzione iniettabile di cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9%).

Dopo ricostituzione per 500 mg:

La stabilità chimico-fisica in uso è stata dimostrata per 24 ore a una temperatura di 23-27°C sotto luce artificiale e a 2-8°C quando disciolta in 20 ml di acqua per iniezioni o in una soluzione iniettabile di cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9%) Dopo la diluizione per 250 mg:

La stabilità chimico-fisica in uso è stata dimostrata per 12 ore a una temperatura di 23-27°C ad una concentrazione di Aciclovir di 2,5 mg/ml dopo la diluizione con le soluzioni compatibili menzionate nel paragrafo 6.6.

Dopo la diluizione per 500 mg:

La stabilità chimico-fisica in uso è stata dimostrata per 12 ore a una temperatura di 23-27°C ad una concentrazione di Aciclovir di 5,0 mg/ml dopo la diluizione con le soluzioni compatibili menzionate nel paragrafo 6.6.

Da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere usato immediatamente Se non utilizzato immediatamente, i tempi e le condizioni di conservazione prima dell’uso sono sotto la responsabilità dell’utilizzatore e di norma non devono superare le 24 ore ad una temperatura compresa tra 2 °C e 8 °C o i tempi descritti sopra per la stabilità chimico-fisica in uso, a seconda di quale sia il più breve, a meno che l’apertura/la ricostituzione/la diluizione abbiano avuto luogo in condizioni asettiche controllate e convalidate.

Qualsiasi soluzione inutilizzata deve essere scartata.

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

Indice

Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione.

Per le condizioni di stoccaggio dopo la ricostituzione e la diluizione del medicinale, vedere paragrafo 6.3.

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

Indice

250 mg:

Flaconcini in vetro trasparente tipo I con una capacità di 10 ml, chiusi con tappo in gomma bromobutilica da 20 mm e sigilli in alluminio da 20 mm, con tappi in plastica colorata (blu scuro).

500 mg:

Flaconcini in vetro trasparente di tipo I con una capacità di 20 ml, chiuso con tappo in gomma bromobutilica da 20mm e sigilli in alluminio da 20 mm, con tappi in plastica colorata (giallo).

Dimensioni confezione: 1, 5 e 10 flaconcini.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

Indice

Deve essere preparato immediatamente prima dell’uso. Qualsiasi soluzione non utilizzata deve essere scartata.

Qualsiasi medicinale non utilizzato o materiale di scarto deve essere smaltito in conformità con i requisiti locali.

Ricostituzione:

Aciclovir Noridem deve essere ricostituito usando i seguenti volumi di acqua per preparazioni iniettabili o di soluzione iniettabile di cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9%) per ottenere una soluzione contenente 25 mg di aciclovir per ml: Formulazione volume di fluido per la ricostituzione. Flaconcino da 250 mg 10 ml Flaconcino da 500 mg 20 ml

In base alla dose calcolata, è necessario determinare il numero e la concentrazione necessaria di flaconcini da utilizzare.

Per ricostituire ogni flaconcino aggiungere il volume di liquido da infusione raccomandato ed agitare leggermente finché il contenuto del flaconcino è completamente dissolto.

Somministrazione

La dose necessaria di Aciclovir Noridem deve essere somministrata tramite infusione endovenosa i un periodo di un’ora.

Dopo la ricostituzione Aciclovir Noridem può essere somministrato tramite una pompa infusionale a velocità controllata. In alternativa, la soluzione ricostituita può essere ulteriormente diluita per somministrare aciclovir ad una concentrazione non maggiore di 5 mg/ml (0,5% p/v) per la somministrazione per infusione.

Aggiungere il volume richiesto di soluzione ricostituita alla soluzione per infusione scelta come raccomandato di seguito, e agitare bene per assicurare un’adeguata miscelazione.

Per i bambini ed i neonati, qualora sia consigliabile mantenere il volume di fluido di infusione al minimo, si raccomanda di diluire sulla base di 4 ml di soluzione ricostituita (100 mg di aciclovir) aggiunta a 20 ml di fluido di infusione.

Per gli adulti, si raccomanda di usare sacche per infusione contenenti 100 ml di fluido di infusione, anche se questo ridurrebbe la concentrazione di aciclovir significativamente al di sotto dello 0,5% p/v. Pertanto, una singola sacca per infusione da 100 ml può essere usata per ogni dose compresa tra 250 mg e 500 mg di aciclovir (rispettivamente 10 e 20 ml di soluzione ricostituita) ma per dosi comprese tra i 500 mg e i 1000 mg deve essere usata una seconda sacca .

Quando diluito secondo il programma raccomandato, Aciclovir Noridem è notoriamente compatibile con i seguenti liquidi per infusione: Cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9%) soluzione per infusione

Infusione endovenosa di cloruro di sodio (0,45% p/v)

Infusione endovenosa di cloruro di sodio (0,18% p/v) e glucosio (4% p/v)

Infusione endovenosa di cloruro di sodio (0,45% p/v) e glucosio (2,5% p/v)

Infusione endovenosa di miscela di sodio lattato (Soluzione di Hartmann).

Aciclovir Noridem quando diluito secondo il programma sopra citato avrà concentrazioni di aciclovir non superiori allo 0,5% p/v.

Poiché non è incluso alcun conservante antimicrobico, la ricostituzione e la diluizione devono avvenire in condizioni asettiche, immediatamente prima dell’uso, e la soluzione inutilizzata deve essere scartata.

Le soluzioni ricostituite o diluite non devono essere refrigerate.

Qualora qualsiasi torbidità o cristallizzazione visibile comparisse nella soluzione prima o durante l’infusione, la preparazione deve essere scartata.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Noridem Enterprises Limited Evagorou & Makariou, Mitsi Building 3, Office 115, 1065 Nicosia, Cipro

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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050404019 "250 MG POLVERE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE" 1 FLACONCINO IN VETRO DA

10 ML

050404021 "250 MG POLVERE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE" 5 FLACONCINI IN VETRO DA

10 ML

050404033 "250 MG POLVERE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE" 10 FLACONCINI IN VETRO DA

10 ML

050404045 "500 MG POLVERE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE" 1 FLACONCINO IN VETRO DA

20 ML

050404058 "500 MG POLVERE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE" 5 FLACONCINI IN VETRO DA

20 ML

050404060 "500 MG POLVERE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE" 10 FLACONCINI IN VETRO DA

20 ML

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 16/09/2023

 


FARMACI EQUIVALENTI (stesso principio attivo)

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