Gliclazide Gentian Generics: Scheda Tecnica del Farmaco

Gliclazide Gentian Generics

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Gliclazide Gentian Generics: ultimo aggiornamento pagina: 14/11/2020 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Gliclazide Gentian Generics 30 mg compresse a rilascio modificato

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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contiene 30 mg di gliclazide. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

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Compressa a rilascio modificato.

Compresse biconvesse da 4,5 x 10,1 mm, ovali, di colore bianco con "G" impresso su di un lato.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Diabete non insulino-dipendente (tipo 2) negli adulti, quando la dieta, l’esercizio fisico e la riduzione di peso corporeo da soli non sono sufficienti a controllare la glicemia.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Per uso orale.

Esclusivamente per l’uso in pazienti adulti.

La dose giornaliera puĂ² variare da 1 a 4 compresse al giorno, ovvero da 30 a 120 mg da assumersi in un’unica somministrazione per via orale al momento della colazione.

Le compresse devono essere ingerite intere senza essere masticate o frantumate.

In caso di mancata assunzione di una dose, non si deve correggere la dimenticanza assumendo una dose maggiore il giorno successivo.

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Come per qualsiasi farmaco ipoglicemizzante, la posologia deve essere regolata secondo la risposta metabolica del singolo paziente (glicemia nel sangue, HbAlc).

Dose iniziale

La dose iniziale raccomandata equivale a 30 mg al giorno.

Se la glicemia risulta efficacemente sotto controllo, questa dose puĂ² essere utilizzata anche per la terapia di mantenimento.

Se la glicemia non risulta adeguatamente sotto controllo, la dose puĂ² essere gradualmente aumentata fino a 60, 90 o 120 mg al giorno, in fasi successive. L’intervallo tra ciascun incremento di dose deve essere di almeno 1 mese, tranne per i pazienti la cui glicemia non si sia ridotta dopo due settimane di terapia. In tali casi, la dose puĂ² essere aumentata al termine della seconda settimana di terapia .

La dose massima giornaliera raccomandata è pari a 120 mg.

Passaggio dalla gliclazide 80 mg compresse a Gliclazide Gentian Generics 30 mg compresse a rilascio modificato

compressa di gliclazide 80 mg è comparabile a 1 compressa di Gliclazide Gentian Generics 30 mg a rilascio modificato. Di conseguenza , il passaggio puĂ² essere effettuato monitorando attentamente la glicemia.

Passaggio da un altro farmaco antidiabetico orale a Gliclazide Gentian Generics 30 mg compresse a rilascio modificato

Gliclazide Gentian Generics 30 mg compresse a rilascio modificato puĂ² essere utilizzato in sostituzione di altri farmaci antidiabetici orali.

La dose e l’emivita del farmaco antidiabetico precedente devono essere tenute in considerazione in occasione del passaggio a Gliclazide Gentian Generics 30 mg compresse a rilascio modificato .

Solitamente non è necessario alcun periodo di transizione. Si raccomanda una dose iniziale di 30 mg; tale dose deve essere modificata in base alla risposta glicemica del paziente, come descritto sopra.

Quando si effettua il passaggio da una sulfonilurea ipoglicemizzante con un’emivita prolungata, potrebbe essere necessario un intervallo di sospensione del trattamento della durata di qualche giorno, allo scopo di evitare l’effetto additivo dei due prodotti, che potrebbe provocare ipoglicemia. La procedura descritta per iniziare la terapia deve essere seguita anche quando si passa al trattamento con Gliclazide Gentian Generics 30 mg compresse a rilascio modificato, ovvero utilizzando una dose iniziale di 30 mg al giorno, seguita da un incremento graduale della dose secondo la risposta metabolica.

Terapia combinata con altri farmaci antidiabetici

Gliclazide Gentian Generics 30 mg compresse a rilascio modificato puĂ² essere somministrato in combinazione con biguanidi, inibitori della alfa-glucosidasi o insulina.

Nei pazienti non adeguatamente controllati con Gliclazide Gentian Generics 30 mg compresse a rilascio modificato, è possibile iniziare una terapia insulinica concomitante sotto stretto controllo medico.

Pazienti anziani (oltre 65 anni di etĂ )

Gliclazide Gentian Generics 30 mg compresse a rilascio modificato deve essere prescritto attenendosi al regime posologico raccomandato per i pazienti al di sotto dei 65 anni di etĂ .

Pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata

In questi pazienti, è possibile utilizzare lo stesso regime posologico consigliato per i pazienti con funzionalitĂ  renale normale, istituendo un attento monitoraggio. Questi dati sono stati confermati nell’ambito di studi clinici.

Pazienti a rischio di ipoglicemia

Esiste un rischio maggiore di ipoglicemia per i pazienti:

denutriti o malnutriti

affetti da malattie endocrine gravi o scarsamente compensate (ipopituitarismo, ipotiroidismo, insufficienza adrenocorticotropa)

che hanno interrotto una terapia con corticosteroidi prolungata e/o ad alte dosi

affetti da una grave patologia vascolare (grave cardiopatia coronarica, grave compromissione della carotide, patologia vascolare diffusa).

Si raccomanda di utilizzare la dose iniziale minima giornaliera di 30 mg.

Bambini e adolescenti

Non sono disponibili dati o studi clinici in merito all’uso di tale medicinale nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni di età.

04.3 Controindicazioni

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ipersensibilitĂ  nota alla gliclazide o a uno qualsiasi dei suoi eccipienti, ad altre sulfoniluree o alle sulfonamidi

diabete di tipo 1

pre-coma e coma diabetico, chetoacidosi diabetica

grave insufficienza renale o epatica: in questi casi si consiglia l’impiego di insulina

trattamento con miconazolo (vedere paragrafo 4.5)

allattamento (vedere paragrafo 4.6).

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Ipoglicemia

Questo trattamento deve essere prescritto solo se il paziente ha probabilitĂ  di assumere alimenti con una certa regolaritĂ  (compresa la colazione). Ăˆ infatti importante un apporto regolare di carboidrati, a causa del maggiore rischio di ipoglicemia se un pasto viene consumato in ritardo, se si assume una quantitĂ  di cibo insufficiente o se gli alimenti assunti presentano un basso contenuto di carboidrati. L’ipoglicemia ha maggiori probabilitĂ  di manifestarsi durante diete a basso contenuto calorico, dopo un esercizio fisico prolungato o molto intenso, in seguito all’assunzione di alcol oppure se si assume una combinazione di farmaci ipoglicemizzanti.

L’ipoglicemia puĂ² verificarsi dopo l’assunzione di sulfoniluree (vedere paragrafo 4.8). In alcuni casi, il disturbo puĂ² essere gravo e prolungato. PuĂ² rendersi necessario il ricovero ospedaliero e la somministrazione di glucosio puĂ² dover proseguire per alcuni giorni.

Un’attenta selezione dei pazienti e del dosaggio nonché un’adeguata consulenza al paziente sono fattori importanti per ridurre il rischio che si verifichino episodi ipoglicemici.

Fattori che aumentano il rischio di ipoglicemia:

il paziente rifiuta o (in particolare gli anziani) non è in grado di collaborare

malnutrizione, orari irregolari dei pasti, mancato consumo dei pasti, periodi di digiuno o variazioni del regime alimentare

squilibrio tra esercizio fisico e assunzione di carboidrati

insufficienza renale

grave insufficienza epatica

sovradosaggio di Gliclazide Gentian Generics 30 mg compresse a rilascio modificato

alcune malattie endocrine: disturbi alla tiroide, ipopituitarismo e insufficienza surrenale

assunzione concomitante di alcool o certi altri medicinali (vedere paragrafo 4.5).

Insufficienza renale ed epatica

Le proprietĂ  farmacocinetiche e/o farmacodinamiche della gliclazide possono essere alterate nei pazienti con insufficienza epatica o grave insufficienza renale. Un episodio ipoglicemico in questi pazienti puĂ² avere una lunga durata, pertanto è necessario istituire un trattamento adeguato.

Informazioni per il paziente

I rischi di ipoglicemia, insieme ai relativi sintomi, al trattamento e alle condizioni che predispongono al suo sviluppo, devono essere spiegati al paziente e ai suoi familiari.

Il paziente deve essere informato dell’importanza di seguire i consigli relativi al regime alimentare, di fare regolare esercizio fisico e di monitorare regolarmente i livelli della glicemia .

Scarso controllo glicemico

Il controllo glicemico in un paziente che segue una terapia antidiabetica puĂ² essere ostacolato da: febbre, trauma, infezione o intervento chirurgico. In alcuni casi, puĂ² essere necessario somministrare dell’insulina. In molti pazienti, l’efficacia ipoglicemizzante di qualsiasi farmaco antidiabetico orale, compresa la gliclazide, si attenua con il tempo. Questo evento puĂ² essere dovuto a un aggravamento del diabete o a una riduzione nella risposta alla terapia . Questo fenomeno è noto con il nome di insufficienza secondaria, distinta dall’insufficienza primaria e si verifica quando un principio attivo risulta inefficace come terapia di prima linea. Il corretto adattamento della dose e il rispetto di alcune regole alimentari devono essere presi in considerazione prima di stabilire che il paziente presenta una insufficienza secondaria.

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Analisi di laboratorio

Per valutare il controllo glicemico, si raccomanda di eseguire la misurazione dei livelli di emoglobina glicata (o del glucosio nel plasma venoso a digiuno). PuĂ² essere utile anche l’automonitoraggio dei livelli glicemici.

Il trattamento di pazienti affetti da deficit di glucosio-6-fosfato (G6PD) con sulfoniluree puĂ² indurre anemia emolitica. PoichĂ© la gliclazide appartiene alla classe chimica delle sulfoniluree, occorre prestare cautela nei pazienti affetti da deficit di G6PD e dovrebbe essere preso in considerazione un trattamento alternativo non contenente sulfoniluree.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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I seguenti prodotti possono aumentare il rischio di ipoglicemia

Associazioni controindicate

Miconazolo (via sistemica, gel oromucosale): aumenta l’effetto ipoglicemizzante, con possibile insorgenza di sintomi ipoglicemici o persino di coma ipoglicemico.

Associazioni sconsigliate

Fenilbutazone (via sistemica): aumenta l’effetto ipoglicemizzante delle sulfoniluree (ne rimuove il legame alle proteine plasmatiche e/o ne riduce l’eliminazione). Ăˆ preferibile utilizzare un antinfiammatorio diverso oppure avvisare il paziente e sottolineare l’importanza dell’automonitoraggio. Ove necessario, correggere la dose durante e dopo il trattamento con l’antinfiammatorio.

Alcol:

potenzia la reazione ipoglicemica (inibendo le reazioni compensatorie) che puĂ² portare al coma ipoglicemico. Evitare l’alcol e i farmaci contenenti alcol.

Associazioni che richiedono precauzioni per l’uso

Se si assume uno dei seguenti farmaci, puĂ² verificarsi un potenziamento dell’effetto ipoglicemizzante e in alcuni casi puĂ² insorgere ipoglicemia, ad esempio, con l’assunzione di :

Altri antidiabetici orali (insulina, acarbosio, biguanidi), betabloccanti, fluconazolo, ACE inibitori (captopril, enalapril), antagonisti del recettore H2, IMAO, sulfonamidi e farmaci antinfiammatori non steroidei.

I seguenti farmaci possono causare un aumento dei livelli glicemici

Associazione sconsigliata

Danazolo

effetto diabetogeno del danazolo.

Se non è possibile evitare l’uso di questo principio attivo, avvisare il paziente e sottolineare l’importanza del monitoraggio dei livelli di glucosio nelle urine e nel sangue. Potrebbe essere necessario correggere la dose dell’antidiabetico durante e dopo il trattamento con danazolo.

Associazioni che richiedono precauzioni per l’uso

Clorpromazina (neurolettico): dosi elevate (> 100 mg al giorno di clorpromazina) aumentano i livelli glicemici (per la riduzione del rilascio di insulina).

Avvisare il paziente e sottolineare l’importanza del monitoraggio dei livelli glicemici. Potrebbe essere necessario correggere la dose dell’antidiabetico durante e dopo il trattamento con il neurolettico.

Glucocorticoidi (via sistemica e locale: preparati da somministrarsi per via intra-articolare, cutanea e rettale) e tetracosactrina: aumentano i livelli glicemici con possibile chetosi (per riduzione della tolleranza ai carboidrati, dovuta ai glucocorticoidi).

Avvisare il paziente e sottolineare l’importanza del monitoraggio dei livelli glicemici, in particolare all’inizio del trattamento. Potrebbe essere necessario correggere la dose dell’antidiabetico durante e dopo il trattamento con glucocorticoidi.

Ritodrina, salbutamolo, terbutalina: per via endovenosa

Aumento dei livelli glicemici a causa degli effetti dei beta-2 agonisti.

Sottolineare l’importanza del monitoraggio dei livelli glicemici. Se necessario, passare all’insulina.

Associazione da prendere in considerazione

– Terapia anticoagulante (es. warfarin):

Le sulfoniluree possono potenziare l’effetto anticoagulante durante una terapia concomitante. Potrebbe essere necessario correggere la dose dell’anticoagulante.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

Non sono disponibili dati relativi all’impiego della gliclazide durante la gravidanza negli esseri umani, sebbene esistano alcuni dati relativi ad altre sulfoniluree.

Negli studi sugli animali, la gliclazide non ha evidenziato effetti teratogeni.

Il controllo del diabete deve essere ottenuto prima del concepimento, allo scopo di ridurre il rischio di anomalie congenite collegate a un diabete non controllato.

I farmaci ipoglicemizzanti orali non sono adatti; l’insulina è il farmaco di prima scelta per il trattamento del diabete durante la gravidanza. Si raccomanda di passare dalla terapia con ipoglicemizzanti orali all’insulina prima di una gravidanza o non appena si accerta una gravidanza in atto.

Allattamento

Non è noto se la gliclazide o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno. Altre sulfoniluree sono state rilevate nel latte materno. Dato il rischio di ipoglicemia neonatale, il farmaco è controindicato durante l’allattamento .

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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I pazienti devono essere informati dei sintomi dell’ipoglicemia e circa la necessitĂ  di usare prudenza durante la guida di veicoli o mentre utilizzano macchinari, in particolare all’inizio del trattamento.

04.8 Effetti indesiderati

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Sulla base di dati ottenuti con la gliclazide e altre sulfoniluree, si devono menzionare i seguenti effetti indesiderati.

Ipoglicemia

Come con altre sulfoniluree, il trattamento con Gliclazide Gentian Generics 30 mg compresse a rilascio modificato puĂ² causare ipoglicemia se i pasti vengono consumati in modo irregolare e, in particolare, se si saltano i pasti. I sintomi possibili dell’ipoglicemia sono: cefalea, fame eccessiva, nausea, vomito, debolezza, disturbi del sonno, agitazione, aggressivitĂ , scarsa concentrazione, riduzione dello stato di coscienza e allungamento dei tempi di reazioni, depressione, stato confusionale, disturbi della vista e del linguaggio, afasia, tremore, paresi, disturbi sensoriali, capogiri , sensazione di debolezza, perdita dell’autocontrollo, delirio, convulsioni, respirazione debole, bradicardia, torpore e perdita di coscienza con possibile insorgenza di coma ed esito letale.

Inoltre, possono presentarsi segni della contro-regolazione adrenergica: sudorazione, pelle fredda ed umida, ansia, tachicardia, ipertensione, palpitazioni, angina pectoris e aritmie cardiache .

Solitamente, i sintomi scompaiono dopo l’assunzione di carboidrati (zuccheri). I dolcificanti artificiali non hanno tuttavia alcun effetto. I dati relativi ad altre sulfoniluree dimostrano che l’ipoglicemia puĂ² ripresentarsi anche quando le precauzioni adottate si sono dimostrate inizialmente efficaci.

Se un episodio ipoglicemico è grave o prolungato, anche se tale episodio è temporaneamente tenuto sotto controllo con l’assunzione di zuccheri, sono necessari un trattamento medico immediato o anche il ricovero ospedaliero.

Sono stati segnalati disturbi gastrointestinali, compresi dolore addominale, nausea, vomito, dispepsia, diarrea e stipsi. Ăˆ possibile evitarli o ridurli al minimo assumendo la gliclazide insieme ad un pasto.

PiĂ¹ raramente sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati:

Patologie del sistema emolinfopoietico: le alterazioni ematologiche sono rare. Possono includere anemia, leucopenia, trombocitopenia, granulocitopenia. Queste alterazioni sono generalmente reversibili in seguito a interruzione dell’assunzione della gliclazide.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: eruzione cutanea, prurito, orticaria, eritema, eruzioni maculo-papulari, reazioni bollose.

Patologie epatobiliari: aumento del livelli degli enzimi epatici (ASAT, ALAT, fosfatasi alcalina), epatite (casi isolati). Interrompere la terapia se compare ittero colestatico.

Questi sintomi scompaiono in genere dopo l’interruzione del trattamento.

Patologie dell’occhio: possono verificarsi disturbi transitori della vista, in particolare all’inizio del trattamento, dovuti alle variazioni dei livelli glicemici.

Effetti attribuibili alla classe farmacologica

In seguito all’assunzione di sulfoniluree, sono stati segnalati casi di eritrocitopenia, agranulocitosi, anemia emolitica, pancitopenia e vasculite allergica.

Con le sulfoniluree si sono osservati anche casi di aumento degli enzimi epatici o di compromissione della funzionalitĂ  epatica (ad es. con colestasi e ittero), nonchĂ© casi di epatite che è regredita dopo l’interruzione dell’assunzione della sulfoniluree o che, in casi isolati, ha portato a un’insufficienza epatica potenzialmente letale.

04.9 Sovradosaggio

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Un sovradosaggio di sulfoniluree puĂ² causare ipoglicemia.

I sintomi moderati di ipoglicemia, senza perdita di coscienza né segni neurologici, vanno corretti assumendo carboidrati, correggendo la dose e/o modificando la dieta. Un attento monitoraggio deve essere protratto fino a quando il medico è sicuro che il paziente sia fuori pericolo.

E’ possibile il manifestarsi di gravi reazioni ipoglicemiche, accompagnate da coma, convulsioni o altri disturbi neurologici, tali reazioni devono essere trattate come emergenze mediche e necessitano di ricovero ospedaliero immediato.

Se si diagnostica o si sospetta coma ipoglicemico, al paziente deve essere somministrata un’iniezione rapida per via endovenosa contenente 50 ml di soluzione di glucosio concentrata (dal 20 al 30%). A tale iniezione deve seguire un’infusione continua di una soluzione di glucosio piĂ¹ diluita (10%) a una velocitĂ  in grado di mantenere i livelli glicemici al di sopra di 1 g/l. I pazienti devono essere monitorati attentamente e, sulla base delle loro condizioni dopo questo trattamento, il medico deciderĂ  se è necessario proseguire con il monitoraggio.

La dialisi non apporta alcun beneficio ai pazienti, a causa del forte legame della gliclazide alle proteine.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: sulfonamidi, derivati dell’urea. Codice ATC: A10BB09

La gliclazide è una sulfonilurea ipoglicemizzante, ovvero un principio attivo antidiabetico orale che differisce da altri composti correlati in virtĂ¹ di un anello eterociclico contenente azoto con un legame endociclico.

La gliclazide riduce i livelli glicemici stimolando la secrezione di insulina da parte delle cellule β delle isole di Langerhans. L’aumento della secrezione post-prandiale di insulina e C-peptide persiste dopo due anni di terapia.

Oltre a queste proprietĂ  metaboliche, la gliclazide possiede proprietĂ  emovascolari.

Effetti sul rilascio di insulina

Nei pazienti affetti da diabete di tipo 2, la gliclazide ripristina il primo picco di secrezione dell’insulina in risposta al glucosio e aumenta la seconda fase di secrezione dell’insulina. In risposta alla stimolazione indotta da un pasto o dal glucosio, si rileva un aumento significativo della risposta insulinica.

ProprietĂ  emovascolari

La gliclazide riduce la microtrombosi, che puĂ² complicare il diabete, attraverso due meccanismi:

inibizione parziale dell’aggregazione e dell’adesivitĂ  piastrinica, con una riduzione dei marcatori di attivazione piastrinica (beta-tromboglobulina, trombossano B2).

azione sull’attivitĂ  fibrinolitica dell’endotelio vascolare con un aumento dell’attivitĂ  di tPA.

05.2 ProprietĂ  farmacocinetiche

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I livelli plasmatici aumentano progressivamente durante le prime 6 ore, raggiungendo un plateau che viene mantenuto dalla sesta alla dodicesima ora dopo la somministrazione.

La variabilità intra-individuale è esigua.

La gliclazide viene assorbita completamente. L’assunzione di alimenti non influisce sulla velocitĂ  o sul grado di assorbimento.

La correlazione tra la dose somministrata (fino a 120 mg) e l’area sotto la curva di concentrazione-tempo è lineare.

Il legame con le proteine plasmatiche e approssimativamente del 95%.

La gliclazide viene metabolizzata prevalentemente a livello epatico e viene escreta nelle urine: nelle urine si riscontra meno dell’1% della forma invariata. Nel plasma non sono stati rilevati metaboliti attivi.

L’emivita di eliminazione della gliclazide varia da 12 a 20 ore. Il volume di distribuzione è di circa 30 litri.

Nei pazienti anziani non è stata rilevata alcuna alterazione clinicamente significativa dei parametri farmacocinetici.

Un’unica dose giornaliera di Gliclazide Gentian Generics 30 mg compresse a rilascio modificato è in grado di mantenere concentrazioni plasmatiche efficaci di gliclazide nell’arco delle 24 ore.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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I dati preclinici non rivelano alcun rischio particolare per l’uomo in base agli studi convenzionali di tossicitĂ  a dosi ripetute e genotossicitĂ . Non sono stati condotti studi sulla cancerogenicitĂ  a lungo termine. Negli studi sugli animali non sono stati rilevati effetti teratogeni, ma è stato osservato un peso corporeo fetale inferiore negli animali che hanno assunto dosi 25 volte maggiori della dose massima raccomandata per l’uomo.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Sodio bicarbonato Mannitolo (E421)

Calcio idrogenofosfato diidrato Ipromellosa

Silice colloidale anidra Magnesio stearato

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

06.3 Periodo di validità

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anni.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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<Blister Al/PVC-PVDC:>

Conservare ad una temperatura inferiore ai 25°C.

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umiditĂ .

<Contenitori in HDPE:>

Conservare ad una temperatura inferiore ai 25°C.

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umiditĂ .

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Blister in alluminio/PVC-PVDC trasparente.

Contenitori per compresse di colore bianco (HDPE), chiusi con tappo a scatto (LDPE) e ghiera antimanomissione.

Confezioni:

Blister: 10, 20, 28, 30, 56, 60, 90, 98, 100, 120, 180 compresse a rilascio modificato. Contenitori per compresse: 30, 100 e 180 compresse a rilascio modificato.

Ăˆ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Nessuna istruzione particolare.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Gentian Generics Limited

5th Floor, Castle Chambers, 43 Castle Street, Liverpool L2 9TL, Regno Unito

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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AIC n. 039960012 – "30 mg compresse a rilascio modificato" 10 compresse in blister AL/PVC-PVDC AIC n. 039960024 – "30 mg compresse a rilascio modificato" 20 compresse in blister AL/PVC-PVDC AIC n. 039960036 – "30 mg compresse a rilascio modificato" 28 compresse in blister AL/PVC-PVDC AIC n. 039960048 – "30 mg compresse a rilascio modificato" 30 compresse in blister AL/PVC-PVDC AIC n. 039960051 – "30 mg compresse a rilascio modificato" 56 compresse in blister AL/PVC-PVDC AIC n. 039960063 – "30 mg compresse a rilascio modificato" 60 compresse in blister AL/PVC-PVDC AIC n. 039960075 – "30 mg compresse a rilascio modificato" 90 compresse in blister AL/PVC-PVDC AIC n. 039960087 – "30 mg compresse a rilascio modificato" 98 compresse in blister AL/PVC-PVDC AIC n. 039960099 – "30 mg compresse a rilascio modificato" 100 compresse in blister AL/PVC-PVDC AIC n. 039960101 – "30 mg compresse a rilascio modificato" 120 compresse in blister AL/PVC-PVDC AIC n. 039960113 – "30 mg compresse a rilascio modificato" 180 compresse in blister AL/PVC-PVDC AIC n. 039960125 – "30 mg compresse a rilascio modificato" 30 compresse in contenitore HDPE

AIC n. 039960137 – "30 mg compresse a rilascio modificato" 100 compresse in contenitore HDPE AIC n. 039960149-"30 mg compresse a rilascio modificato"180 compresse in contenitore HDPE

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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31 Marzo 2011

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: ———-