Arpezol: effetti collaterali e controindicazioni
Arpezol (Omeprazolo) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:
Adulti
Trattamento a breve termine di ulcere duodenali, ulcere gastriche ed esofagiti da reflusso.
Trattamento dell’ulcera peptica quando associata ad infezione da Helicobacter pylori.
Trattamento e profilassi delle ulcere gastriche e duodenali e della gastropatia erosiva associate all’assunzione continuativa di farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS).
Trattamento nonché prevenzione delle recidive dell’esofagite da reflusso e della malattia da reflusso gastro-esofageo.
Trattamento della dispepsia funzionale non ulcerosa.
Sindrome di Zollinger-Ellison.
Bambini
Trattamento dell’esofagite severa da reflusso gastro-esofageo in bambini con età superiore ai 2 anni per un periodo non superiore ai 2 mesi di tempo.
Come tutti i farmaci, però, anche Arpezol ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.
Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Arpezol, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).
Arpezol: controindicazioni
Ipersensibilità all’omeprazolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Generalmente controindicato in gravidanza e durante l’allattamento (vedere sezione 4.6).
Arpezol: effetti collaterali
Omeprazolo è ben tollerato e gli effetti indesiderati che si sono verificati sono stati generalmente di lieve entità e reversibili.
Gli effetti indesiderati sotto elencati sono stati evidenziati sia durante le sperimentazioni cliniche, sia durante l’uso clinico routinario del prodotto, ma in molti casi non è stata stabilita una correlazione con la somministrazione di omeprazolo.
Sono state adottate le seguenti definizioni di frequenza:
– comuni (da ≥ 1/100 a < 1/10)
– non comuni (da ≥ 1/1000 a < 1/100)
– rari (da > 1/10000 a < 1/1000)
Alterazioni del sistema ematico e linfatico
Rare: leucopenia, trombocitopenia, agranulocitosi e pancitopenia.
Alterazioni del sistema immunitario
Rare: reazioni di ipersensibilità quali ad esempio angioedema e shock anafilattico.
Alterazioni del metabolismo e della nutrizione
Rare: edema periferico e iponatriemia.
Alterazioni psichiatriche
Non comuni: insonnia.
Rare: agitazione, confusione mentale reversibile, depressione, aggressività e allucinazioni soprattutto nei pazienti gravemente ammalati.
Alterazioni del sistema nervoso
Comuni: mal di testa.
Non comuni: capogiri, parestesia, sonnolenza e vertigini.
Rare: alterazione del gusto.
Alterazioni della vista
Rare: offuscamento della vista.
Alterazioni respiratorie, toraciche e mediastiniche
Rare: broncospasmo.
Alterazioni gastrointestinali
Comuni: dolore addominale, costipazione, diarrea, flatulenza e nausea/vomito.
Rare: secchezza delle fauci, stomatite, candidosi gastrointestinale e pancreatite.
Alterazioni epatobiliari
Non comuni: innalzamento dei valori degli enzimi epatici.
Rare: encefalopatia nei pazienti con malattie epatiche gravi preesistenti, epatiti con o senza ittero e insufficienza epatica.
Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comuni: rash, dermatite e/o prurito e orticaria.
Rare: alopecia, fotosensibilizzazione, eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica (TEN).
Alterazioni muscolo-scheletriche, del tessuto connettivo e osseo
Rare: artralgia, debolezza muscolare e mialgia.
Alterazioni dell’apparato renale e urinarie
Rare: nefrite interstiziale che può sfociare in insufficienza renale.
Alterazioni del sistema riproduttivo e della mammella
Rare: ginecomastia.
Alterazioni generali e condizioni del sito di somministrazione
Non comuni: malessere.
Rare: aumentata sudorazione e febbre.
Arpezol: avvertenze per l’uso
In presenza di alcuni sintomi allarmanti (es. significativa perdita di peso non intenzionale, vomito ricorrente, disfagia, ematemesi o melena) e quando si sospetta o è confermata la presenza di un’ulcera gastrica, la natura maligna dell’ulcera deve essere esclusa in quanto la risposta sintomatica alla terapia potrebbe ritardare una corretta diagnosi.
Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.
In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/
Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:
https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf
Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco