Bivis: effetti collaterali e controindicazioni
Bivis (Olmesartan Medoxomil + Amlodipina Besilato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:
Trattamento dell’ipertensione arteriosa essenziale.
Bivis è indicato in pazienti adulti la cui pressione arteriosa non sia adeguatamente controllata da olmesartan medoxomil o amlodipina in monoterapia (vedere paragrafì 4.2 e 5.1).
Come tutti i farmaci, però, anche Bivis ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.
Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Bivis, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).
Bivis: controindicazioni
Ipersensibilità ai principi attivi, ai derivati diidropiridinici o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafì 4.4 e 4.6).
Insufficienza epatica severa e ostruzione delle vie biliari (vedere paragrafo 5.2).
L’uso concomitante di Bivis con medicinali contenenti aliskiren è controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (velocità di filtrazione glomerulare GFR < 60 ml/min/1.73 m2) (vedere paragrafì 4.5 e 5.1).
A causa dell’amlodipina contenuta Bivis è controindicato anche nei pazienti con:
ipotensione severa;
shock (incluso lo shock cardiogeno);
– ostruzione del tratto di efflusso del ventricolo sinistro (per esempio stenosi aortica di grado elevato);
insufficienza cardiaca emodinamicamente instabile dopo infarto miocardico acuto.
Bivis: effetti collaterali
Bivis:
Le reazioni avverse segnalate più comunemente durante il trattamento con Bivis sono edema periferico (11,3%), cefalea (5,3%) e capogiri (4,5%).
Le reazioni avverse causate da Bivis in studi clinici, studi di sicurezza post-autorizzazione e segnalazioni spontanee, così come le reazioni avverse causate dai componenti singoli olmesartan medoxomil e amlodipina basate sul profilo di sicurezza noto di queste sostanze sono riassunte nella tabella sottostante.
Per classificare la frequenza di comparsa delle reazioni avverse, è stata utilizzata la seguente terminologia:
Molto comune (≥1/10);
Comune (≥1/100, <1/10);
Non comune (≥1/1000, <1/100);
Raro (≥1/10.000, <1/1000);
Molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione MedDRA per sistemi ed organi | Reazioni avverse | Frequenza | ||
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Associazione Olmesartan/Amlodipina | Olmesartan | Amlodipina | ||
Patologie del sistema emolinfopoietico | Leucocitopenia | Molto rara | ||
Trombocitopenia | Non comune | Molto rara | ||
Disturbi del sistema immunitario | Reazione allergica/Ipersensibilità al farmaco | Rara | Molto rara | |
Reazione anafilattica | Non comune | |||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Iperglicemia | Molto rara | ||
Iperpotassemia | Non comune | Rara | ||
Ipertrigliceridemia | Comune | |||
Iperuricemia | Comune | |||
Disturbi psichiatrici | Stato confusionale | Rara | ||
Depressione | Non comune | |||
Insonnia | Non comune | |||
Irritabilità | Non comune | |||
Diminuzione della libido | Non comune | |||
Alterazioni dell’umore (inclusa ansia) | Non comune | |||
Patologie del sistema nervoso | Capogiri | Comune | Comune | Comune |
Disgeusia | Non comune | |||
Cefalea | Comune | Comune | Comune (specialmente all’inizio del trattamento) | |
Ipertonia | Molto rara | |||
Ipoestesia | Non comune | Non comune | ||
Letargia | Non comune | |||
Parestesia | Non comune | Non comune | ||
Neuropatia periferica | Molto rara | |||
Capogiri posturali | Non comune | |||
Disturbi del sonno | Non comune | |||
Sonnolenza | Comune | |||
Sincope | Rara | Non comune | ||
Tremore | Non comune | |||
Patologie dell’occhio | Disturbo visivo (inclusa diplopia) | Non comune | ||
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Tinnito | Non comune | ||
Vertigini | Non comune | Non comune | ||
Patologie cardiache | Angina pectoris | Non comune | Non comune (incluso aggravamento dell’angina pectoris) | |
Aritmie (incluse bradicardia, tachicardia ventricolare e fibrillazione atriale) | Molto rara | |||
Infarto del miocardio | Molto rara | |||
Palpitazioni | Non comune | Non comune | ||
Tachicardia | Non comune | |||
Patologie vascolari | Ipotensione | Non comune | Rara | Non comune |
Ipotensione ortostatica | Non comune | |||
Vampate | Rara | Comune | ||
Vasculite | Molto rara | |||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Bronchite | Comune | ||
Tosse | Non comune | Comune | Molto rara | |
Dispnea | Non comune | Non comune | ||
Faringite | Comune | |||
Rinite | Comune | Non comune | ||
Patologie gastrointestinali | Dolore addominale | Comune | Comune | |
Alterazioni delle abitudini intestinali (incluse diarrea e costipazione) | Non comune | |||
Costipazione | Non comune | |||
Diarrea | Non comune | Comune | ||
Bocca secca | Non comune | Non comune | ||
Dispepsia | Non comune | Comune | Non comune | |
Gastrite | Molto rara | |||
Gastroenterite | Comune | |||
Iperplasia gengivale | Molto rara | |||
Nausea | Non comune | Comune | Comune | |
Pancreatite | Molto rara | |||
Dolore addominale alto | Non comune | |||
Vomito | Non comune | Non comune | Non comune | |
Enteropatia simil-sprue (v.paragrafo 4.4) | Molto rara | |||
Patologie epatobiliari | Aumento degli enzimi epatici | Comune | Molto rara (per lo più in presenza di colestasi) | |
Epatite | Molto rara | |||
Ittero | Molto rara | |||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Alopecia | Non comune | ||
Edema angioneurotico | Rara | Molto rara | ||
Dermatite allergica | Non comune | |||
Eritema multiforme | Molto rara | |||
Esantema | Non comune | Non comune | ||
Dermatite esfoliativa | Molto rara | |||
Iperidrosi | Non comune | |||
Fotosensibilità | Molto raraa | |||
Prurito | Non comune | Non comune | ||
Porpora | Non comune | |||
Edema di Quincke | Molto rara | |||
Eruzione cutanea | Non comune | Non comune | Non comune | |
Decolorazione della cute | Non comune | |||
Sindrome di Stevens-Johnson | Molto rara | |||
Orticaria | Rara | Non comune | Molto rara | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Tumefazione della caviglia | Comune | ||
Artralgia | Non comune | |||
Artrite | Comune | |||
Dolore dorsale | Non comune | Comune | Non comune | |
Spasmi muscolari | Non comune | Rara | Non comune | |
Mialgia | Non comune | Non comune | ||
Dolore alle estremità | Non comune | |||
Dolore scheletrico | Comune | |||
Patologie renali e urinarie | Insufficienza renale acuta | Rara | ||
Ematuria | Comune | |||
Aumento della frequenza della minzione | Non comune | |||
Disturbi della minzione | Non comune | |||
Nicturia | Non comune | |||
Pollachiuria | Non comune | |||
Insufficienza renale | Rara | |||
Infezioni delle vie urinarie | Comune | |||
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Disfunzione erettile/impotenza | Non comune | Non comune | |
Ginecomastia | Non comune | |||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Astenia | Non comune | Non comune | Non comune |
Dolore toracico | Comune | Non comune | ||
Edema del viso | Rara | Non comune | ||
Affaticamento | Comune | Comune | Comune | |
Sintomi simil-influenzali | Comune | |||
Letargia | Rara | |||
Malessere | Non comune | Non comune | ||
Edema | Comune | Comune | ||
Dolore | Comune | Non comune | ||
Edema periferico | Comune | Comune | ||
Edema plastico | Comune | |||
Esami diagnostici | Aumento della creatininemia | Non comune | Rara | |
Aumento della creatin fosfochinasi | Comune | |||
Diminuzione della potassemia | Non comune | |||
Aumento dell’urea plasmatica | Comune | |||
Aumento dell’acido urico plasmatico | Non comune | |||
Aumento della gamma glutamil transferasi | Non comune | |||
Riduzione ponderale | Non comune | |||
Incremento ponderale | Non comune |
Sono stati segnalati singoli casi di rabdomiolisi in associazione temporale con l’assunzione di bloccanti recettoriali dell’angiotensina II. Sono stati riportati singoli casi di sindrome extrapiramidale in pazienti trattati con amlodipina.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza.
Bivis: avvertenze per l’uso
con ipovolemia o deplezione sodica:
Nei pazienti con ipovolemia e/o deplezione di sodio causate da dosi
elevate di diuretici, ridotto apporto sodico con la dieta, diarrea o vomito, può verificarsi ipotensione sintomatica, specialmente dopo la prima dose. Tali condizioni devono essere corrette, o una stretta supervisione medica si rende necessaria, prima di iniziare il trattamento con Bivis.
Altre condizioni legate alla stimolazione del sistema renina- angiotensina-aldosterone:
Nei pazienti il cui tono vascolare e la cui funzionalità renale dipendono principalmente dall’attività del sistema renina-angiotensina- aldosterone (ad esempio, pazienti con insufficienza cardiaca congestizia di grado severo o affetti da malattie renali, inclusa la stenosi dell’arteria renale), il trattamento con farmaci che intervengano su questo sistema, come gli antagonisti recettoriali dell’angiotensina II, è stato associato a ipotensione acuta, iperazotemia, oliguria o, raramente, insufficienza renale acuta.
Ipertensione renovascolare:
Nei pazienti con stenosi bilaterale dell’arteria renale, o stenosi dell’arteria afferente al singolo rene funzionante, trattati con farmaci che intervengano sul sistema renina-angiotensina-aldosterone, esiste un rischio accentuato di insufficienza renale e ipotensione di grado severo.
Alterata funzionalità renale e trapianto renale:
Quando Bivis viene utilizzato in pazienti con alterata funzionalità renale, si raccomanda di controllare periodicamente i livelli sierici di
potassio e creatinina. Bivis non deve essere utilizzato in pazienti con compromissione severa della funzionalità renale (clearance della creatinina inferiore a 20 ml/min) (vedere paragrafì 4.2 e 5.2). Non esiste esperienza sulla somministrazione di Bivis in pazienti sottoposti di recente a trapianto renale o in pazienti con insufficienza renale allo stadio terminale (clearance della creatinina inferiore a 12 ml/min).
Duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS):
Esiste l’evidenza che l’uso concomitante di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren aumenta il rischio di ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalità renale (inclusa l’insufficienza renale acuta). Il duplice blocco del RAAS attraverso l’uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren non è pertanto raccomandato (vedere paragrafì 4.5 e 5.1).
Se la terapia del duplice blocco è considerata assolutamente necessaria, ciò deve avvenire solo sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalità renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna. Gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II non devono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica.
Alterata funzionalità epatica:
L’esposizione ad amlodipina e olmesartan medoxomil è aumentata nei pazienti con alterata funzionalità epatica (vedere paragrafo 5.2). Bivis deve essere somministrato con cautela nei pazienti con alterazione lieve o moderata della funzionalità epatica. Nei pazienti con compromissione moderata, la dose di olmesartan medoxomil non deve superare i 20 mg (vedere paragrafo 4.2). In pazienti con funzionalità epatica compromessa, amlodipina deve quindi essere inizialmente assunta al dosaggio più basso e usata con cautela sia all’inizio del trattamento che all’aumentare del dosaggio. L’uso di Bivis è controindicato in pazienti con compromissione grave della funzionalità epatica (vedere paragrafo 4.3).
Iperpotassiemia:
Come per gli altri antagonisti dell’angiotensina II e gli ACE inibitori, durante il trattamento può verificarsi iperpotassiemia, specialmente in presenza di compromissione renale e/o scompenso cardiaco (vedere paragrafo 4.5). Si raccomanda uno stretto controllo del potassio sierico nei pazienti a rischio. L’uso concomitante dei supplementi di potassio, dei diuretici risparmiatori di potassio, dei sostituti del sale contenenti potassio o degli altri medicinali che possono indurre incremento dei livelli del potassio (come l’eparina) deve essere effettuato con cautela monitorando frequentemente i livelli di potassio.
Come con altri antagonisti recettoriali dell’angiotensina II, la somministrazione concomitante di litio e Bivis non è raccomandata (vedere paragrafo 4.5).
Stenosi della valvola aortica o mitrale, miocardiopatia ipertrofica ostruttiva:
Per la presenza dell’amlodipina nel Bivis, come con tutti gli altri vasodilatatori, si raccomanda particolare cautela nei pazienti affetti da stenosi della valvola aortica o mitrale o da cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva.
Aldosteronismo primario:
I pazienti con aldosteronismo primario non rispondono generalmente ai farmaci antiipertensivi che agiscono mediante l’inibizione del sistema renina-angiotensina. Pertanto, l’uso di Bivis non è raccomandato in questi pazienti.
Come conseguenza dell’inibizione del sistema renina-angiotensina- aldosterone, negli individui suscettibili possono essere previste alterazioni della funzionalità renale. Nei pazienti con insufficienza cardiaca grave la cui funzionalità renale può dipendere dall’attività del sistema renina-angiotensina-aldosterone, il trattamento con inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE) e antagonisti recettoriali dell’angiotensina è stato associato ad oliguria e/o iperazotemia progressiva e (raramente) con insufficienza renale acuta e/o morte.
I pazienti con insufficienza cardiaca devono essere trattati con cautela. In uno studio a lungo termine, controllato con placebo, sull’amlodipina in pazienti con insufficienza cardiaca grave (classe NYHA III e IV), l’incidenza riportata di edema polmonare era maggiore nel gruppo amlodipina rispetto al gruppo placebo (vedere paragrafo 5.1). I bloccanti dei canali del calcio, inclusa amlodipina, devono essere usati con cautela nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia, perché possono far aumentare il rischio di futuri eventi cardiovascolari e di mortalità.
Enteropatia simil-sprue:
In casi molto rari, in pazienti in trattamento con olmesartan da pochi mesi o anni è stata riportata diarrea cronica con significativa perdita di peso, causata probabilmente da una reazione localizzata di ipersensibilità ritardata. Le biopsie intestinali dei pazienti hanno spesso messo in evidenza atrofia dei villi. Se un paziente manifesta questi sintomi in corso di trattamento con olmesartan, in assenza di altre eziologie evidenti, il trattamento con olmesartan deve essere immediatamente sospeso e non deve essere ripreso. Se la diarrea non
migliora entro una settimana dalla sospensione del trattamento deve essere consultato uno specialista (per esempio un gastroenterologo).
Differenze etniche:
Come con tutti gli altri antagonisti dell’angiotensina II, l’effetto antiipertensivo di Bivis può essere inferiore nei pazienti di razza nera, probabilmente a causa della maggiore prevalenza di bassi livelli di renina nella popolazione ipertesa di razza nera.
Anziane:
Negli anziani l’aumento del dosaggio deve essere effettuato con cautela (vedere paragrafo 5.2).
Non si deve iniziare un trattamento con antagonisti dell’angiotensina II in gravidanza. A meno che la prosecuzione del trattamento con antagonisti dell’angiotensina II non sia considerata essenziale, nelle pazienti che abbiano pianificato una gravidanza esso deve essere sostituito da un trattamento antiipertensivo alternativo che abbia un riconosciuto profilo di sicurezza in gravidanza. Quando venga accertato uno stato di gravidanza, il trattamento con antagonisti dell’angiotensina II deve essere immediatamente sospeso e, se ritenuto appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa (vedere paragrafì 4.3 e 4.6).
Altro:
Come con qualsiasi altro farmaco antiipertensivo, la riduzione eccessiva della pressione arteriosa in pazienti con cardiopatia ischemica o cerebrovasculopatia ischemica può determinare infarto del miocardio o ictus.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione Interazioni potenziali con l’associazione Bivis:
Uso concomitante che richiede cautela
Altri farmaci antiipertensivi:
L’effetto ipotensivo causato da Bivis può essere aumentato dall’impiego concomitante di altri farmaci antiipertensivi (per esempio alfa bloccanti, diuretici).
Interazioni potenziali con olmesartan medoxomil contenuto in Bivis:
Uso concomitante non raccomandato
ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren:
I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) attraverso l’uso
combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren, è associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalità renale (inclusa l’insufficienza renale acuta) rispetto all’uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS (vedere paragrafì 4.3, 4.4 e 5.1).
Farmaci che influenzano i livelli di potassio:
L’impiego concomitante di diuretici risparmiatori di potassio, di integratori di potassio, di sostituti del sale contenenti potassio o di altri farmaci in grado di determinare un aumento dei livelli del potassio sierico (ad esempio eparina, ACE-inibitori) può causare un aumento del potassio sierico (vedere paragrafo 4.4). Qualora vengano prescritti farmaci in grado di agire sui livelli di potassio in associazione a Bivis, si consiglia il controllo dei livelli plasmatici di potassio.
Aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche di litio e della sua tossicità sono stati riportati durante la somministrazione concomitante di litio con inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina e, raramente, con antagonisti dell’angiotensina II. Pertanto, l’uso di Bivis e di litio in associazione non è raccomandato (vedere paragrafo 4.4). Nel caso si ritenga necessario l’uso concomitante, si raccomanda un attento controllo dei livelli sierici di litio.
Uso concomitante che richiede cautela
Farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS), compresi gli inibitori selettivi dei COX-2, l’acido acetilsalicilico (>3 g/die) ed i FANS non selettivi:
Quando gli antagonisti dell’angiotensina II sono somministrati in concomitanza con i FANS, può verificarsi un’attenuazione dell’effetto antiipertensivo. Inoltre, l’uso concomitante di antagonisti dell’angiotensina II e FANS può aumentare il rischio di peggioramento della funzionalità renale e determinare un aumento del potassio sierico. Pertanto, sono raccomandati il monitoraggio della funzionalità renale all’inizio di tale trattamento concomitante e un’adeguata idratazione dei pazienti.
Colesevelam, sequestrante degli acidi biliari
La somministrazione concomitante del colesevelam cloridrato, sequestrante degli acidi biliari, riduce l’esposizione sistemica, la concentrazione massima plasmatica e il t1/2 di olmesartan. La somministrazione di olmesartan medoxomil almeno 4 ore prima del colesevelam cloridrato riduce l’effetto di questa interazione farmacologica. Deve essere presa in considerazione la somministrazione di olmesartan medoxomil almeno 4 ore prima della dose di colesevelam cloridrato (vedere paragrafo 5.2).
Informazioni aggiuntive:
Dopo il trattamento con antiacidi (alluminio magnesio idrossido) è stata osservata una modesta riduzione della biodisponibilità dell’olmesartan.
L’olmesartan medoxomil non ha effetti significativi sulla farmacocinetica o sulla farmacodinamica del warfarin o sulla farmacocinetica della digossina.
La somministrazione concomitante di olmesartan medoxomil e pravastatina non determina effetti clinicamente rilevanti sulla farmacocinetica delle due sostanze in soggetti sani.
Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.
In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/
Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:
https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf
Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco