Brevinti: effetti collaterali e controindicazioni

Brevinti: effetti collaterali e controindicazioni

Brevinti 20 mg/ml soluzione per infusione (Esmololo Cloridrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Brevinti è indicato per la tachicardia sopraventricolare (al di fuori delle sindromi di preeccitazione), e per il rapido controllo della frequenza ventricolare in pazienti con fibrillazione atriale o flutter atriale nel perioperatorio, postoperatorio o altri casi in cui si giudichi necessario un controllo a breve termine della frequenza ventricolare con un agente di breve durata d’azione. Brevinti è indicato anche per la tachicardia e l’ipertensione che si manifestano durante il periodo peri-operatorio e per la tachicardia sinusale non compensatoria laddove il medico, ritenga necessario un intervento specifico sulla frequenza cardiaca accelerata.

Brevinti non è indicato nei bambini e negli adolescenti fino ai 18 anni (vedere paragrafo 4.2). Brevinti non è indicato per l’uso per terapie croniche.

Brevinti 20 mg/ml soluzione per infusione: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Brevinti 20 mg/ml soluzione per infusione ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Brevinti 20 mg/ml soluzione per infusione, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Brevinti 20 mg/ml soluzione per infusione: controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti o ad altri beta-bloccanti (è possibile una sensibilità crociata tra beta-bloccanti)

Grave bradicardia sinusale (? 50 battiti/min.)

Sindrome del nodo del seno; gravi disturbi nella conduzione del nodo atrio-ventricolare (senza pace-maker); blocco atrio-ventricolare di secondo o terzo grado

Shock cardiogenico,

Grave ipotensione

Insufficienza cardiaca scompensata

Somministrazione endovenosa concomitante o recente di verapamil. Brevinti non deve essere somministrato entro 48 ore dall’interruzione del verapamil (vedere sezìone 4.5)

Feocromocitoma non trattato

Ipertensione polmonare

Attacco asmatico acuto

Acidosi metabolica

Brevinti 20 mg/ml soluzione per infusione: effetti collaterali

In caso di effetti indesiderati, la dose di Brevinti puĂ² essere ridotta o la somministrazione interrotta.

La maggior parte degli effetti indesiderati osservati sono lievi e transitori. Il piĂ¹ importante è stato l’ipotensione. I seguenti effetti indesiderati sono classificati secondo la Classificazione per Sistemi e Organi (SOC) MedDRA e in base alla loro frequenza.

Nota: La frequenza degli eventi avversi è classificata come segue: Molto comune (>1/10)

Comune (>1/100 – <1/10)

Non comune (>1/1000 – <1/100) Molto raro (<1/10.000)

Non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili)

Peso del paziente (kg) 12,5 mcg/kg/min 25 mcg/kg/min 50 mcg/kg/min 100 mcg/kg/min 150 mcg/kg/min 200 mcg/kg/min 300 mcg/kg/min
Quantità da somministrare per ora per raggiungere la frequenza di dose (ml/ora)
40 1,5 ml/ora 3 ml/ora 6 ml/ora 12 ml/ora 18 ml/ora 24 ml/ora 36 ml/ora
50 1,875 ml/ora 3,75 ml/ora 7,5 ml/ora 15 ml/ora 22,5 ml/ora 30 ml/ora 45 ml/ora
60 2,25 ml/ora 4,5 ml/ora 9 ml/ora 18 ml/ora 27 ml/ora 36 ml/ora 54 ml/ora
70 2,625 ml/ora 5,25 ml/ora 10,5 ml/ora 21 ml/ora 31,5 ml/ora 42 ml/ora 63 ml/ora
80 3 ml/ora 6 ml/ora 12 ml/ora 24 ml/ora 36 ml/ora 48 ml/ora 72 ml/ora
90 3,375 ml/ora 6,75 ml/ora 13,5 ml/ora 27 ml/ora 40,5 ml/ora 54 ml/ora 81 ml/ora
100 3,75 ml/ora 7,5 ml/ora 15 ml/ora 30 ml/ora 45 ml/ora 60 ml/ora 90 ml/ora
110 4,125 ml/ora 8,25 ml/ora 16,5 ml/ora 33 ml/ora 49,5 ml/ora 66 ml/ora 99 ml/ora
120 4,5 ml/ora 9 ml/ora 18 ml/ora 36 ml/ora 54 ml/ora 72 ml/ora 108 ml/ora
Classificazione per Sistemi e Organi Frequenza
Molto comune Comune Non comune Molto raro Non nota
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia Iperkaliemia² Acidosi metabolica
Disturbi psichiatrici Depressione Ansietà Pensieri anormali
Patologie del sistema nervoso Capogiri Sonnolenza Cefalea Parestesia Disturbi dell’attenzione Stato confusionale Agitazione Sincope Convulsioni Disordini verbali
Patologie dell’occhio Compromissione della vista
Patologie cardiache Bradicardia Blocco atrioventricolare Aumento della pressione arteriosa polmonare Insufficienza cardiaca Extrasistole ventricolari Ritmo nodale Angina pectoris Arresto sinusale Asistole ritmo idioventricolare accelerato Arteriospasmo coronarico Arresto cardiaco
Patologie vascolari Ipotensione Ischemia periferica Pallore Vampate Tromboflebite ²
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dispnea Edema polmonare Broncospasmo Sibilo Congestione nasale Ronchi Rantoli
Patologie gastrointestinali Nausea Vomito Disgeusia Dispepsia Costipazione Bocca secca Dolore addominale
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Diaforesi ¹ Scolorimento della pelle² Eritema ² Necrosi della pelle ² (dovuta a stravaso) Psoriasi ³ Angioedema Orticaria
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Dolore muscoscheletrico 4
Patologie renali e urinarie Ritenzione urinaria
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia Affaticamento Reazione al punto di iniezione Reazione al punto di infusione Infiammazione del punto di iniezione Infiammazione del punto di infusione Indurimento del punto di infusione Brividi Piressia Edema ² Dolore ² Bruciore al punto di infusione Ecchimosi al punto di infusione Flebite al punto di infusione Vescicole al punto di infusione Formazione di vescicole ²

1 Capogiri e diaforesi sono associate a ipotensione sintomatica.

2 In associazione a reazioni al punto di iniezione e infusione.

3 I beta-bloccanti come classe di farmaci possono causare psoriasi in alcune situazioni o peggiorarla.

4 Incluso dolore medioscapolare e costocondrite

Brevinti 20 mg/ml soluzione per infusione: avvertenze per l’uso

Avvertenze

Si raccomanda di monitorare continuamente la pressione sanguigna e l’ECG in tutti i pazienti trattati con Brevinti.

L’uso di Brevinti per il controllo della risposta ventricolare in pazienti con aritmie sopraventricolari deve essere effettuato con attenzione quando il paziente è compromesso emodinamicamente o sta assumendo altri farmaci che diminuiscono qualche o tutte le seguenti funzioni: resistenza periferica, riempimento del miocardio, contrattilità miocardica, o propagazione dell’impulso elettrico nel miocardio. Nonostante la rapida insorgenza e cessazione degli effetti di Brevinti, possono verificarsi gravi reazioni, incluso perdita di coscienza, shock cardiogenico, arresto cardiaco. Alcuni decessi si sono verificati in situazioni in cui Brevinti è stato presumibilmente usato per controllare la frequenza ventricolare in complessi stati clinici.

Il piĂ¹ frequente effetto collaterale osservato è l’ipotensione, che è correlata alla dose ma puĂ² verificarsi con qualsiasi dosaggio. PuĂ² essere grave. In caso di ipotensione la velocitĂ  di infusione deve essere abbassata o, se necessario, essere interrotta. L’ipotensione è di solito reversibile (entro 30 minuti dopo l’interruzione della somministrazione di Brevinti). In alcuni casi, possono essere necessari ulteriori interventi per ristabilire la pressione sanguigna. In pazienti con una pressione sistolica bassa, è necessaria un’attenzione supplementare quando si regola il dosaggio e durante il mantenimento dell’infusione.

Si sono verificate bradicardia, incluso grave bradicardia, ed arresto cardiaco con l’uso di Brevinti. Brevinti deve essere usato con speciale attenzione in pazienti con basse frequenze cardiache pretrattamento e solo quando i benefici potenziali sono considerati maggiori dei rischi.

Brevinti è controindicato in pazienti con pre-esistente grave bradicardia sinusale (ved. sezione 4.3). Se la pulsazione diminuisce sotto i 50-55 battiti al minuto a riposo e il paziente manifesta sintomi correlati alla bradicardia, il dosaggio deve essere ridotto o la somministrazione interrotta.

La stimolazione simpatica è necessaria nel supportare la funzione circolatoria nell’insufficienza cardiaca congestizia. L’uso di beta-bloccanti comporta il rischio potenziale di una ulteriore depressione della contrattilitĂ  miocardica e di provocare un’insufficienza cardiaca piĂ¹ grave. La depressione continua del miocardio con agenti beta-bloccanti per un periodo di tempo puĂ², in alcuni casi, portare ad insufficienza cardiaca.

Deve essere posta attenzione quando si usa Brevinti in pazienti con compromessa funzione cardiaca. Al primo segno o sintomo di una imminente insufficienza cardiaca, Brevinti deve essere interrotto. Sebbene l’interruzione possa essere sufficiente a causa della breve emivita di eliminazione di Brevinti, puĂ² essere considerato anche uno specifico trattamento (ved. sezione 4.9). Brevinti è controindicato in pazienti con insufficienza cardiaca scompensata (ved. sezione 4.3).

A causa del loro effetto negativo sul tempo di conduzione, i beta-bloccanti devono essere somministrati con attenzione solo a pazienti con blocco cardiaco di primo grado o altri disturbi della conduzione cardiaca (ved. sezione 4.3).

Brevinti deve essere usato con attenzione e solo dopo pre-trattamento con bloccanti degli alfa-recettori in pazienti con feocromocitoma (ved. sezione 4.3).

Bisogna fare attenzione quando Brevinti è usato per trattare l’ipertensione a seguito di ipotermia indotta.

I pazienti con malattie broncospastiche non devono, in generale, ricevere beta-bloccanti. Per la sua relativa beta-1 selettivitĂ  e titolabilitĂ , Brevinti deve essere usato con cautela nei pazienti con malattie broncospastiche. Tuttavia, dato che la beta-1 selettivitĂ  non è assoluta, Brevinti deve essere titolato con attenzione per ottenere la dose efficace piĂ¹ bassa possibile. Nel caso di broncospasmo, l’infusione deve essere immediatamente sospesa e se necessario deve essere somministrato un beta2 agonista.

Se il paziente giĂ  usa un agente che stimola i beta-2 recettori, puĂ² essere necessario rivedere la dose di questo agente.

Brevinti deve essere usato con cautela in pazienti con una storia di sibilo o di asma.

Precauzioni

Brevinti deve essere usato con cautela nei diabetici o in caso di sospetta o effettiva ipoglicemia. I beta-bloccanti possono mascherare i sintomi prodromici di un’ipoglicemia come la tachicardia. Tuttavia i capogiri e la traspirazione possono non essere influenzati. L’uso concomitante dei beta-bloccanti e degli agenti antidiabetici puĂ² aumentare l’effetto degli agenti antidiabetici (abbassamento del glucosio nel sangue) (ved. sezione 4.5).

Reazioni al punto di infusione si sono verificate con l’uso di Brevibloc 10 mg/ml e Brevinti 20 mg/ml. Queste reazioni hanno incluso irritazione dell’area di infusione ed infiammazione come pure reazioni piĂ¹ gravi come tromboflebite, necrosi, ed eruzione cutanea, in particolare quando associata a stravaso (ved. sezione 4.8). Le infusioni in vene piccole o attraverso un catetere a farfalla devono essere evitate. Se si sviluppa una reazione locale al punto di infusione, deve essere usato un punto di infusione alternativo.

I beta-bloccanti possono aumentare il numero e la durata degli attacchi di angina in pazienti con angina di Prinzemetal dovuta all’alfa-recettore incontrastato che funge da mediatore nella vasocostrizione dell’arteria coronarica. In questi pazienti i beta-bloccanti non selettivi non devono essere usati ed i bloccanti beta-1 selettivi vanno usati solo con la massima attenzione.

Nei pazienti ipovolemici, Brevinti puĂ² attenuare la tachicardia di riflesso ed aumentare il rischio di collasso circolatorio. Di conseguenza, Brevinti deve essere usato con cautela in tali pazienti.

In pazienti con disordini circolatori periferici (malattia o sindrome di Raynaud, claudicazione intermittente), i beta-bloccanti devono essere usati con grande cautela dato che puĂ² sopravvenire un peggioramento di questi disordini.

Alcuni beta-bloccanti, specie quelli somministrati per via endovenosa, incluso Brevinti, sono stati associati ad aumenti di potassio nei livelli sierici ed ipercaliemia. Il rischio è aumentato nei pazienti con fattori di rischio come compromissione renale e per quelli in emodialisi.

I beta-bloccanti possono aumentare sia la sensibilitĂ  verso gli allergeni che la gravitĂ  delle reazioni anafilattiche. I pazienti che usano beta-bloccanti possono essere non reattivi alle dosi usuali di epinefrina usate per trattare le reazioni anafilattiche o anafilattoidi (ved. sezione 4.5)

I beta-bloccanti sono stati associati allo sviluppo di psoriasi o eruzioni psoriasiformi e con il peggioramento della psoriasi. Ai pazienti con un passato personale o familiare di psoriasi i beta-bloccanti devono essere somministrati solo dopo una attenta considerazione dei benefici e dei rischi previsti.

I beta-bloccanti, quali il propranololo e il metoprololo, possono mascherare alcuni segnali clinici di ipertiroidismo (come la tachicardia). L’interruzione brusca della terapia in essere con beta-bloccanti in pazienti a rischio o sospettati di sviluppare tireotossicosi puĂ² accelerare il rilascio di ormoni tiroidei e questi pazienti devono essere monitorati attentamente.

Il medicinale contiene circa 9,07 mmol (o 208,69 mg) di sodio per sacca. CiĂ² va tenuto in considerazione nei pazienti con una dieta controllata per il sodio.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco