Hizentra: effetti collaterali e controindicazioni

Hizentra: effetti collaterali e controindicazioni

Hizentra (Immunoglobulina Umana Normale) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Terapia sostitutiva in adulti, bambini e adolescenti (da 0 a 18 anni) in caso di:

Sindromi da immunodeficienza primaria con alterata produzione di anticorpi (vedere paragrafo 4.4).

Ipogammaglobulinemia e infezioni batteriche ricorrenti, in pazienti con leucemia linfocitica cronica (CLL), per i quali la profilassi con antibiotici è inefficace o controindicata.

Ipogammaglobulinemia e infezioni ricorrenti in pazienti con mieloma multiplo (MM).

Ipogammaglobulinemia in pazienti pre- e post- trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche (HSCT).

Terapia immunomodulante in adulti, bambini e adolescenti (0-18 anni):

Hizentra è indicato per il trattamento di pazienti affetti da polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica (CIDP), come terapia di mantenimento dopo stabilizzazione con immunoglobuline per via endovenosa (IVIg).

Hizentra: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Hizentra ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Hizentra, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Hizentra: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. (vedere paragrafo 4.4)

Pazienti con iperprolinemia tipo I o II.

Hizentra non deve essere somministrato per via endovascolare.

Hizentra: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

Possono verificarsi, occasionalmente, reazioni avverse quali brividi, cefalea, febbre, vomito, reazioni allergiche, nausea, artralgia, ipotensione arteriosa e moderata lombalgia.

Raramente, l’immunoglobulina umana normale puĂ² indurre una riduzione improvvisa della pressione arteriosa e, in casi isolati, shock anafilattico, anche se il paziente non ha manifestato reazioni di ipersensibilitĂ  in occasione di somministrazioni precedenti.

Reazioni locali in sede di infusione: tumefazione, indolenzimento, arrossamento, indurimento, calore localizzato, sensazione di prurito, lividi ed eruzione cutanea.

Per informazioni di sicurezza riguardo agli agenti trasmissibili, vedere paragrafo 4.4. Tabella delle reazioni avverse

Le reazioni avverse (ARs) sono state raccolte da 7 studi di fase III, su pazienti con immunodeficienza

primaria (n = 231) e 2 studi di fase III in pazienti con CIDP (n = 197), condotti con Hizentra (totale N

= 428).

Le ADRs segnalate in questi studi clinici sono riassunte e classificate secondo la classificazione MedDRA, per sistemi e organi (SOC e livello del termine preferito PT), e la frequenza sotto riportata.

La frequenza per paziente è stata valutata secondo i criteri seguenti: Molto comune (?1/10), Comune (

?1/100, <1/10), Non comune (?1/1.000, <1/100) e Raro (?1/10.000, <1/1.000). Per le ADRs spontanee successive alla immissione in commercio, la frequenza di segnalazione è categorizzata come non nota.

Frequenza delle reazioni avverse da farmaci (ADR) associate a Hizentra, ottenute da studi clinici e di sorveglianza successiva alla immissione in commercio, tasso di segnalazione per paziente

Classificazione per sistemi e organi (SOC, MedDRA) Frequenza ADRs (Termine
MedDRA preferito)
Categoria di frequenza
della ADR
Disturbi del sistema immunitario IpersensibilitĂ  Non comune
Reazioni anafilattiche Non nota
Patologie del sistema nervoso Cefalea (inclusa emicrania) Molto comune
Capogiri Comune
Sindrome da meningite asettica, tremore (inclusa
iperattivitĂ  psicomotoria)
Non comune
Sensazione di bruciore Non nota
Patologie cardiache Tachicardia Non comune
Patologie vascolari Ipertensione Comune
Vampate Non comune
Eventi embolici e trombotici Non nota
Patologie gastrointestinali Diarrea, dolore addominale,
nausea, vomito
Comune
Patologie della cute e del tessuto
sottocutaneo
Eruzione cutanea Molto comune
Prurito, orticaria Comune
Patologie del sistema
muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Dolore muscoloscheletrico
(inclusi spasmi muscolari e debolezza muscolare)
Molto comune
Artralgia Comune
Patologie generali e condizioni relative
alla sede di somministrazione
Reazioni in sede di infusione Molto comune
Piressia, stanchezza (compreso malessere), dolore
toracico, malattia simil- influenzale, dolore,
Comune
Brividi (inclusa ipotermia) Non comune
Ulcera in sede di infusione Non nota
Esami diagnostici Creatinina ematica aumentata Non comune

Popolazione pediatrica

Studi clinici con Hizentra hanno mostrato un profilo di sicurezza generale simile nei pazienti pediatrici e adulti con PID.

Hizentra non è stato valutato in studi clinici in pazienti pediatrici con CIDP di età inferiore ai 18 anni.

Popolazione anziana

Le stesse reazioni avverse possono manifestarsi nella popolazione anziana. Limitate informazioni disponibili dagli studi clinici, mostrano che non ci sono differenze nel profilo di sicurezza tra pazienti con etĂ  ? 65 anni e pazienti piĂ¹ giovani.

L’utilizzo di Hizentra in pazienti di etĂ  ? 65 anni, dopo la immissione in commercio evidenzia un profilo generale di sicurezza simile tra questo gruppo di etĂ  ed i pazienti piĂ¹ giovani.

Fare riferimento al paragrafo 4.4 per informazioni dettagliate sui fattori di rischio e sul monitoraggio raccomandato.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il

sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.

Hizentra: avvertenze per l’uso

Hizentra è esclusivamente per uso sottocutaneo. In caso di somministrazione accidentale di Hizentra in un vaso sanguigno, i pazienti possono entrare in stato di shock.

La velocità di infusione raccomandata, indicata nel paragrafo 4.2, deve essere scrupolosamente rispettata. I pazienti devono essere sottoposti a stretto monitoraggio e attenta osservazione per tutta la durata dell’infusione, per evidenziare la comparsa di qualsiasi evento avverso.

Determinate reazioni avverse possono verificarsi con maggiore frequenza nei pazienti trattati per la prima volta con immunoglobulina umana normale o, raramente, nei pazienti precedentemente trattati con un altro prodotto contenente immunoglobulina umana normale o quando il trattamento è stato interrotto per piĂ¹ di otto settimane.

Le potenziali complicanze possono spesso essere evitate, se ci si assicura che i pazienti:

non siano sensibili all’immunoglobulina umana normale, attraverso una lenta infusione iniziale del prodotto (vedere paragrafo 4.2);

siano sottoposti ad attento monitoraggio per evidenziare la comparsa di qualsiasi sintomo per tutta la durata dell’infusione. In particolare, i pazienti mai trattati (naĂ¯ve) con immunoglobulina umana normale, i pazienti precedentemente trattati con un altro prodotto o i pazienti per i quali sia trascorso un lungo intervallo di tempo dall’infusione precedente, devono essere sottoposti a monitoraggio durante la prima infusione e nell’ora successiva la prima infusione, al fine di rilevare i primi segnali di eventuali reazioni avverse.

Tutti gli altri pazienti devono essere tenuti sotto osservazione per almeno venti minuti dopo la somministrazione.

Sospette reazioni di tipo allergico o anafilattico comportano l’interruzione immediata dell’iniezione. In caso di shock, si deve somministrare il trattamento medico standard.

IpersensibilitĂ 

Le vere reazioni allergiche sono rare e possono verificarsi in modo particolare in pazienti con anticorpi anti-IgA, i quali devono essere trattati con particolare cautela. I pazienti con anticorpi anti-IgA, per i quali il trattamento con medicinali a base di IgG per uso sottocutaneo rimane l’unica opzione terapeutica, devono passare alla terapia con Hizentra solo sotto stretta supervisione medica.

Raramente, l’immunoglobulina umana normale puĂ² indurre un calo della pressione arteriosa, con reazione anafilattica, anche nei pazienti che in precedenza hanno tollerato un trattamento con immunoglobulina umana normale.

Tromboembolia

Eventi tromboembolici arteriosi e venosi, compresi infarto del miocardio, ictus, trombosi venosa profonda ed embolia polmonare, sono stati associati all’uso delle immunoglobuline. Deve essere usata cautela nei pazienti con fattori di rischio pregressi per gli eventi tromboembolici (ad esempio, età avanzata, ipertensione, diabete mellito e anamnesi di vasculopatia o di episodi trombotici, pazienti con disordini trombofilici acquisiti o ereditari, pazienti con lunghi periodi di immobilizzazione, pazienti gravemente ipovolemici, pazienti con patologie che aumentano la viscosità ematica).

I pazienti devono essere informati sia riguardo ai primi sintomi di eventi tromboembolici, compresi dispnea, dolore e gonfiore di un arto, deficit neurologici focali e dolore toracico, sia della necessità di contattare immediatamente il medico, alla comparsa di tali sintomi. Il livello di idratazione dei pazienti deve essere sufficiente prima dell’uso delle immunoglobuline.

Sindrome da meningite asettica (AMS)

Casi di AMS sono stati riportati con l’uso di IVIg o SCIg. Solitamente la sindrome fa il suo esordio da diverse ore fino a 2 giorni dopo la terapia con immunoglobulina. La AMS è caratterizzata dai seguenti segni e sintomi: cefalea grave, rigiditĂ  del collo, sonnolenza, febbre, fotofobia, nausea e vomito. I pazienti che evidenziano segni e sintomi di AMS devono essere sottoposti a un esame neurologico approfondito, comprendente studi del liquor, per escludere altre cause di meningite. La cessazione della terapia con immunoglobulina puĂ² portare alla remissione della AMS nel giro di diversi giorni, senza alcuna sequela.

Informazioni di sicurezza riguardo agli agenti trasmissibili

Le misure standard per la prevenzione delle infezioni causate dall’uso di medicinali derivati dal sangue o dal plasma umano, comprendono la selezione dei donatori, lo screening delle singole donazioni e dei pool di plasma, riguardo agli specifici marcatori di infezione e l’inclusione di passaggi efficaci di inattivazione o rimozione dei virus nelle fasi di produzione. CiĂ² nonostante, in caso di somministrazione di medicinali derivati dal sangue o dal plasma umano, il rischio della trasmissione di agenti infettivi non puĂ² essere completamente escluso. CiĂ² è valido anche per virus sconosciuti o emergenti e per altri patogeni.

Le misure adottate sono considerate efficaci contro i virus provvisti di involucro, quali HIV, HBV e HCV, e contro i virus senza involucro HAV e parvovirus B19.

L’esperienza clinica riguardo alla mancata trasmissione di epatite A o parvovirus B19 con le immunoglobuline, è sostanzialmente positiva; si presume anche che il contenuto in anticorpi apporti un contributo di rilievo alla sicurezza nei confronti dei virus.

Ogni qualvolta si somministra Hizentra a un paziente, si raccomanda particolarmente di registrare il nome commerciale e il numero di lotto, in modo da poter collegare il paziente al lotto del prodotto.

Interferenze con analisi sierologiche

Dopo infusione di immunoglobulina, l’aumento transitorio di anticorpi trasferiti passivamente nel sangue del paziente, puĂ² determinare risultati falsi positivi nelle analisi sierologiche.

La trasmissione passiva di anticorpi contro antigeni eritrocitari, ad es., A, B, D, puĂ² interferire con alcune analisi sierologiche sugli allo-anticorpi eritrocitari (test di Coombs).

Contenuto di sodio

Hizentra è essenzialmente privo di sodio.

Popolazione pediatrica

Per la popolazione pediatrica valgono le stesse avvertenze e precauzioni.

Popolazione anziana

Per la popolazione anziana valgono le stesse avvertenze e precauzioni.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco