Dorlede: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Dorlede

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Dorlede: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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DORLEDE 20 mg/ml + 5 mg/ml collirio, soluzione

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Un ml di soluzione contiene 20 mg di dorzolamide (come cloridrato) e 5 mg di timololo (come maleato).

Eccipiente con effetto noto: benzalconio cloruro (0,075 mg/ml). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

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Collirio, soluzione.

Dorlede è una soluzione viscosa, da incolore a leggermente giallognola.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Dorlede è indicato per il trattamento della pressione intraoculare elevata (PIO) nei pazienti con glaucoma ad angolo aperto o con glaucoma pseudoesfoliativo, quando un beta-bloccante per uso topico in monoterapia non è sufficiente.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

La dose è una goccia di Dorlede nel sacco congiuntivale dell’occhio o degli occhi affetto/i due volte al giorno.

Se si usa un altro agente oftalmico topico, Dorlede e l’altro agente devono essere somministrati ad almeno 10 minuti di distanza.

Modo di somministrazione

Vedere paragrafo 6.6, “Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione”. L’occlusione nasolacrimale o la chiusura delle palpebre per 2 minuti riduce l’assorbimento sistemico del medicinale. Questo può risultare in una diminuzione delle reazioni avverse sistemiche ed in un aumento dell’attività locale.

Popolazione pediatrica

L’efficacia nei pazienti pediatrici non è stata dimostrata.

La sicurezza nei pazienti pediatrici di età inferiore a 2 anni non è stata dimostrata (per informazioni riguardanti il profilo di sicurezza nei pazienti pediatrici di età ≥ 2 anni e <6 anni vedere paragrafo 5.1).

04.3 Controindicazioni

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Dorlede è controindicato nei pazienti con:

ipersensibilità ai principi attivi, o alle sulfonamidi o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1;

malattia reattiva delle vie aeree, incluse asma bronchiale o anamnesi di asma bronchiale, oppure

malattia polmonare cronica ostruttiva grave;

bradicardia sinusale, sindrome del nodo del seno, blocco seno-atriale, blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado non controllato da pace-maker, insufficienza cardiaca conclamata, shock cardiogeno;

grave compromissione renale (clearance della creatinina <30ml/min) o acidosi ipercloremica.

Le suddette controindicazioni sono basate sui componenti e non sono specifiche dell’associazione.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Reazioni cardiovascolari/respiratorie

Come altri agenti oftalmici per uso topico, il timololo può essere assorbito per via sistemica.

A causa del componente beta-adrenergico, il timololo, possono verificarsi gli stessi tipi di reazioni avverse cardiovascolari e polmonari osservate con agenti beta-bloccanti adrenergici per uso sistemico. L’incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo somministrazione topica nell’occhio è inferiore a quella osservata dopo somministrazione sistemica. Vedere il paragrafo 4.2 per quanto riguarda la riduzione dell’assorbimento sistemico.

Patologie cardiache

Nei pazienti con malattie cardiovascolari (es. malattia coronarica, angina di Prinzmetal e insufficienza cardiaca) ed ipotensione la terapia con beta-bloccanti deve essere attentamente valutata e deve essere presa in considerazione la terapia con altri principi attivi. I pazienti con malattie cardiovascolari devono essere tenuti sotto osservazione per segni di peggioramento di queste malattie e delle reazioni avverse.

A causa del loro effetto negativo sul tempo di conduzione, i beta-bloccanti devono essere somministrati con cautela nei pazienti con blocco cardiaco di primo grado.

Patologie vascolari

I pazienti con gravi disturbi circolatori periferici (ad esempio gravi forme di malattia o sindrome di Raynaud) devono essere trattati con cautela.

Patologie respiratorie

In seguito alla somministrazione di alcuni beta-bloccanti oftalmici sono state osservate reazioni respiratorie, compreso decesso per broncospasmo in pazienti con asma.

Dorlede deve essere usato con cautela nei pazienti con malattia polmonare cronica ostruttiva (BPCO) di grado da lieve a moderato e solo se i potenziali benefici superano i potenziali rischi.

Compromissione epatica

L’associazione fissa dorzolamide e timololo non è stata studiata nei pazienti con compromissione epatica; in tali pazienti deve pertanto essere usata con cautela.

Immunologia e ipersensibilità

Come nel caso di altri agenti oftalmici per uso topico, questo medicinale può essere assorbito per via sistemica. Il principio attivo dorzolamide contiene un gruppo sulfonamide. Pertanto in seguito all’uso oculare possono verificarsi gli stessi tipi di reazioni avverse riscontrati con la somministrazione sistemica delle sulfonamidi, incluse reazioni avverse come Sindrome di Stevens- Johnson e necrolisi epidermica tossica. Qualora si manifestino segni di reazioni gravi o di ipersensibilità, sospendere l’uso di questa preparazione.

Con l’associazione fissa dorzolamide e timololo sono state osservate reazioni avverse oculari locali simili a quelle osservate con il collirio a base di dorzolamide cloridrato. Se si verificano queste reazioni, si deve prendere in considerazione l’interruzione della terapia con Dorlede.

Reazioni anafilattiche

Quando assumono β-bloccanti, i pazienti con anamnesi di atopia o di grave reazione anafilattica verso una varietà di allergeni possono essere più reattivi nei confronti di una ripetuta esposizione a tali allergeni e non rispondere alle dosi abituali di adrenalina usate per trattare le reazioni anafilattiche.

Terapia concomitante

L’effetto sulla pressione intraoculare o gli effetti noti dei beta-bloccanti possono essere potenziati quando il timololo viene somministrato ai pazienti già trattati con beta-bloccanti sistemici. La risposta di questi pazienti deve essere strettamente monitorata. L’uso di due agenti bloccanti beta- adrenergici per uso topico non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5).

L’uso di dorzolamide e inibitori orali dell’anidrasi carbonica non è raccomandato.

Sospensione della terapia

Come nel caso dei beta-bloccanti sistemici, se nei pazienti con cardiopatia coronarica è necessaria la sospensione di timololo oftalmico, la terapia deve essere sospesa in modo graduale.

Ulteriori effetti del beta-blocco

Ipoglicemia/diabete

Gli agenti beta-bloccanti devono essere somministrati con cautela in pazienti soggetti a ipoglicemia spontanea o con diabete labile, poiché tali agenti possono mascherare i segni e i sintomi dell’ipoglicemia acuta.

La terapia con beta-bloccanti può anche mascherare i sintomi di ipertiroidismo. La sospensione brusca della terapia con beta-bloccanti può accelerare un peggioramento dei sintomi.

Malattie della cornea

I beta-bloccanti oftalmici possono indurre secchezza oculare. I pazienti affetti da malattie corneali devono essere trattati con cautela.

Anestesia chirurgica

Le preparazioni oftalmiche a base di beta-bloccanti possono bloccare gli effetti beta-agonisti sistemici: ad esempio dell’adrenalina. L’anestesista deve essere informato quando il paziente è in trattamento con timololo.

La terapia con beta-bloccanti può aggravare i sintomi di miastenia gravis.

Ulteriori effetti dell’inibizione dell’anidrasi carbonica

A causa dell’alterazione dell’equilibrio acido-basico, la terapia con inibitori orali dell’anidrasi carbonica è stata associata a urolitiasi, specialmente nei pazienti con una precedente anamnesi di calcoli renali. Sebbene con l’associazione fissa dorzolamide e timololo non siano state osservate alterazioni dell’equilibrio acido-basico, è stata riportata urolitiasi con frequenza non comune. Poiché Dorlede contiene un inibitore topico dell’anidrasi carbonica che viene assorbito per via sistemica, in corso di terapia con Dorlede i pazienti con una precedente anamnesi di calcoli renali possono essere maggiormente a rischio di urolitiasi.

Altro

La gestione dei pazienti con glaucoma ad angolo chiuso in fase acuta richiede interventi terapeutici in aggiunta agli agenti ipotensivi oculari. L’associazione fissa dorzolamide e timololo non è stata studiata nei pazienti con glaucoma ad angolo chiuso in fase acuta.

Nei pazienti con difetti corneali cronici preesistenti e/o anamnesi di chirurgia intraoculare, con l’uso di dorzolamide sono stati osservati edema corneale e scompenso corneale irreversibile. Vi è un aumento della possibilità di sviluppare edema corneale in pazienti con un basso conteggio delle cellule endoteliali. Si deve usare cautela quando si prescrive Dorlede in questi gruppi di pazienti.

Dopo procedure filtranti è stato segnalato distacco della coroide con la somministrazione di terapie che riducono l’umore acqueo (ad esempio timololo, acetazolamide).

Come anche a seguito della somministrazione di altre sostanze utilizzate per il trattamento del glaucoma, dopo terapia prolungata in alcuni pazienti è stata osservata una riduzione della risposta a timololo maleato oftalmico. Tuttavia nel corso di studi clinici nei quali 164 pazienti sono stati seguiti per almeno tre anni, dopo la stabilizzazione iniziale non sono state osservate differenze significative nella pressione intraoculare media.

Uso di lenti a contatto

Dorlede contiene il conservante benzalconio cloruro, che può causare irritazione oculare. Le lenti a contatto devono essere rimosse prima dell’applicazione e devono passare almeno 15 minuti prima di reinserirle. Il benzalconio cloruro è noto per alterare il colore delle lenti a contatto morbide.

Popolazione pediatrica Vedere paragrafo 5.1

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Non sono stati effettuati studi specifici di interazione con l’associazione fissa dorzolamide e timololo.

In studi clinici, l’associazione fissa di dorzolamide e timololo è stata usata contemporaneamente alle seguenti terapie sistemiche senza evidenza di interazioni indesiderate: ACE-inibitori, calcio- antagonisti, diuretici, medicinali antiinfiammatori non steroidei incluso l’acido acetilsalicilico, e ormoni (come estrogeni, insulina, tiroxina).

Comunque, gli effetti possono essere potenziati e possono verificarsi ipotensione e/o marcata bradicardia – quando un collirio a base di timololo maleato viene somministrato insieme a calcio- antagonisti per via orale, farmaci che causano la deplezione delle catecolamine o beta-bloccanti, antiaritmici (incluso l’amiodarone), glicosidi digitalici, parasimpaticomimetici, guanetidina, narcotici e inibitori delle monoaminossidasi (MAO).

Durante il trattamento combinato con inibitori del CYP2D6 (es. chinidina, fluoxetina, paroxetina) e timololo è stato segnalato un potenziamento del beta-blocco sistemico (per esempio riduzione della frequenza cardiaca, depressione).

Il principio attivo dorzolamide contenuto in Dorlede è un inibitore dell’anidrasi carbonica che, sebbene somministrato topicamente, è assorbito per via sistemica. Nel corso di studi clinici la soluzione oftalmica di dorzolamide cloridrato non è stata associata ad alterazioni dell’equilibrio acido-basico. Tuttavia queste alterazioni sono state osservate con inibitori orali dell’anidrasi carbonica e, in alcune circostanze, hanno dato luogo a interazioni (per esempio tossicità associata a terapia con dosi elevate di salicilato). Nei pazienti in terapia con Dorlede deve pertanto essere preso in considerazione il potenziale per tali interazioni.

In seguito all’uso concomitante di beta-bloccanti oftalmici ed adrenalina (epinefrina) è stata occasionalmente osservata midriasi, sebbene Dorlede da solo abbia un effetto scarso o nullo sul diametro pupillare.

I beta-bloccanti possono incrementare l’effetto ipoglicemizzante dei medicinali antidiabetici.

Gli agenti bloccanti beta-adrenergici orali possono esacerbare l’ipertensione “di rimbalzo” che può far seguito alla sospensione di clonidina.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

Dorlede non deve essere usato durante la gravidanza.

Dorzolamide

Non sono disponibili dati clinici adeguati sull’esposizione al trattamento durante la gravidanza. Nei conigli, la dorzolamide ha prodotto effetti teratogenici a dosi tossiche per la madre (vedere paragrafo 5.3).

Timololo

Non ci sono dati adeguati per l’uso di timololo in donne in gravidanza. Il timololo non deve essere usato durante la gravidanza a meno che non sia chiaramente necessario.

Vedere il paragrafo 4.2 per quanto riguarda la riduzione dell’assorbimento sistemico.

Quando i beta-bloccanti sono somministrati per via orale, gli studi epidemiologici non hanno rivelato effetti relativi alla malformazione ma mostrano un rischio di rallentamento della crescita intrauterina. Nel neonato sono stati inoltre osservati segni e sintomi di beta-blocco (es. bradicardia, ipotensione, problemi respiratori e ipoglicemia) quando i beta-bloccanti sono stati somministrati fino al parto. Se Dorlede viene somministrato fino al parto, si deve monitorare attentamente il neonato durante i primi giorni di vita.

Allattamento al seno

Non è noto se dorzolamide venga escreta nel latte materno. Nei ratti che allattavano e ricevevano dorzolamide sono state osservate riduzioni dell’accrescimento del peso corporeo dei neonati.

I beta bloccanti vengono escreti nel latte materno. Non si ritiene tuttavia probabile che la somministrazione di dosi terapeutiche di timololo in forma di collirio possa determinare la presenza di quantità sufficienti di prodotto nel latte materno, tali da causare sintomi clinici di beta-blocco nel lattante. Vedere il paragrafo 4.2 per quanto riguarda la riduzione dell’assorbimento sistemico.

Non è raccomandato l’allattamento qualora si renda necessario un trattamento con Dorlede.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.

Possibili effetti collaterali, come capogiri e disturbi alla vista, possono interferire con la capacità di alcuni pazienti di guidare e/o usare macchinari.

04.8 Effetti indesiderati

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In studi clinici per l’associazione fissa le reazioni avverse osservate sono state consistenti con quelle riportate precedentemente con dorzolamide cloridrato e/o timololo maleato.

Nel corso di studi clinici 1035 pazienti sono stati trattati con l’associazione fissa dorzolamide e timololo. Il 2,4% circa di tutti i pazienti ha sospeso la terapia con l’associazione fissa dorzolamide e timololo a causa di reazioni avverse oculari a livello locale, l’1,2% circa di tutti i pazienti l’ha sospesa a causa di reazioni avverse locali indicative di allergia o ipersensibilità (come infiammazione della palpebra e congiuntivite).

Come altri medicinali oftalmici per uso topico, timololo viene assorbito nella circolazione sistemica. Ciò può causare effetti indesiderati simili a quelli degli agenti betabloccanti. L’incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo la somministrazione topica oftalmica è inferiore a quella della somministrazione sistemica.

Durante gli studi clinici o durante l’esperienza post-marketing con l’associazione fissa dorzolamide e timololo o con uno dei suoi componenti sono state riportate le seguenti reazioni avverse:

Molto comune (≥1/10)

Comune (≥1/100, <1/10)

Non comune (≥1/1.000, <1/100)

Raro (≥1/10.000, <1/1.000)

Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

Classificazione per sistemi e organi (MedDRA) Formulazione Molto Comune Comune Non comune Raro Non Nota**
Disturbi del sistema immunitario Associazione segni e sintomi di reazioni allergiche sistemiche, inclusi angioedema, orticaria, prurito, eruzione cutanea, anafilassi
Timololo maleato collirio, soluzione segni e sintomi di reazioni allergiche inclusi angioedema, orticaria, eruzione cutanea localizzata e generalizzata, anafilassi prurito
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Timololo maleato collirio, soluzione ipoglicemia
Disturbi psichiatrici Timololo maleato collirio, soluzione depressione* insonnia*, incubi *, perdita di memoria
Patologie del sistema nervoso Dorzolamide cloridrato collirio, soluzione cefalea* capogiro*, parestesia*
Timololo maleato collirio, soluzione cefalea* capogiro*, sincope* parestesia*, aumento dei segni e sintomi di miastenia gravis, diminuzione della libido*, accidente cerebrovascolare* ischemia cerebrale
Patologie dell’occhio Associazione bruciore e dolore puntorio iniezione congiuntivale, visione offuscata, erosione della cornea, prurito oculare, lacrimazione
Dorzolamide cloridrato collirio, soluzione infiammazione della palpebra*, irritazione della palpebra* iridociclite* irritazione inclusi arrossamento*, dolore*, incrostazione della palpebra*, miopia transitoria (che si è risolta con l’interruzione della terapia), edema corneale*, ipotonia oculare*, distacco della coroide (a seguito di chirurgia filtrante)*
Timololo maleato collirio, soluzione segni e sintomi di irritazione oculare incluse blefarite*, cheratite*, diminuita sensibilità corneale, e secchezza oculare* disturbi visivi incluse alterazioni della rifrazione (dovuti in alcuni casi all’interruzione della terapia miotica)* ptosi, diplopia, distacco della coroide dopo chirurgia filtrante* (vedere Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego 4.4) prurito, lacrimazione, arrossamento, visione offuscata, erosione della cornea
Patologie dell’orecchio e del labirinto Timololo maleato collirio, soluzione tinnito*
Patologie cardiache Timololo maleato collirio, soluzione bradicardia* dolore toracico*, palpitazione*, edema*, aritmia*, insufficienza cardiaca congestizia *, arresto cardiaco *, blocco cardiaco blocco atrioventricolare, insufficienza cardiaca
Patologie vascolari Timololo maleato collirio, soluzione ipotensione*, claudicatio, fenomeno di Raynaud*, mani e piedi freddi*
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Associazione sinusite respiro corto, insufficienza respiratoria, rinite, raramente broncospasmo
Dorzolamide cloridrato collirio, soluzione epistassi*
Timololo maleato collirio, soluzione dispnea* broncospasmo (principalmente in pazienti con storia di patologia broncospastica preesistente)*, insufficienza respiratoria, tosse*
Patologie gastrointestinali Associazione disgeusia
Dorzolamide cloridrato collirio, soluzione nausea* irritazione della gola, bocca secca*
Timololo maleato collirio, soluzione nausea*, dispepsia* diarrea, bocca secca * disgeusia, dolore addominale, vomito
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Associazione dermatite da contatto, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica
Dorzolamide cloridrato collirio, soluzione eruzione cutanea *
Timololo maleato collirio, soluzione alopecia*, rash psoriasiforme o esacerbazione della psoriasi* eruzione cutanea
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Timololo maleato collirio, soluzione lupus eritematoso sistemico mialgia
Patologie renali e urinarie Associazione urolitiasi
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Timololo maleato collirio, soluzione malattia di Peyronie *, diminuzione della libido disfunzione sessuale
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Dorzolamide cloridrato collirio, soluzione astenia/affaticamento*
Timololo maleato collirio, soluzione astenia/affaticamento *

* Queste reazioni avverse sono state anche osservate con l’associazione fissa di dorzolamide e timololo durante l’esperienza post-marketing.

** Ulteriori reazioni avverse sono state viste con i beta-bloccanti oftalmici e possono potenzialmente verificarsi con l’associazione fissa di dorzolamide e timololo.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

04.9 Sovradosaggio

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Nell’uomo non sono disponibili dati sul sovradosaggio per ingestione accidentale o intenzionale dell’associazione fissa dorzolamide e timololo.

Sintomi

Sono stati riportati casi di sovradosaggio involontario con la soluzione oftalmica di timololo maleato, che hanno causato effetti sistemici simili a quelli osservati con agenti di blocco beta- adrenergico somministrati per via sistemica, quali capogiri, cefalea, respiro corto, bradicardia, broncospasmo e arresto cardiaco. I segni e sintomi più comuni prevedibili in seguito a sovradosaggio di dorzolamide sono squilibrio elettrolitico, sviluppo di uno stato di acidosi e possibili effetti sul sistema nervoso centrale.

Nell’uomo sono disponibili solo informazioni limitate sul sovradosaggio da ingestione accidentale o volontaria di dorzolamide cloridrato. In seguito a ingestione orale è stata riportata sonnolenza. In seguito all’applicazione topica sono stati riportati: nausea, capogiri, cefalea, affaticamento, sogni anormali e disfagia.

Trattamento

Il trattamento deve essere sintomatico e di supporto. Devono essere monitorati i livelli degli elettroliti sierici (in particolare del potassio) e i livelli di pH ematico. Gli studi hanno dimostrato che timololo non viene dializzato facilmente.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: oftalmologici – agenti beta-bloccanti – timololo, associazioni Codice ATC: S01E D51

Meccanismo d’azione

Dorlede è formato da due componenti: dorzolamide cloridrato e timololo maleato. Ciascuno di questi due componenti riduce la pressione intraoculare elevata diminuendo la secrezione di umore acqueo, ma mediante un meccanismo di azione differente.

Dorzolamide cloridrato è un potente inibitore dell’anidrasi carbonica II umana. L’inibizione dell’anidrasi carbonica nei processi ciliari dell’occhio riduce la secrezione di umore acqueo, presumibilmente rallentando la formazione di ioni di bicarbonato, con conseguente riduzione del trasporto di sodio e di fluidi. Timololo maleato è un agente bloccante non selettivo dei recettori beta-adrenergici. Il meccanismo di azione preciso di timololo maleato nell’abbassamento della pressione intraoculare non è stato ancora chiaramente stabilito, sebbene uno studio con fluoresceina e alcuni studi di tonografia indichino che l’azione predominante può essere correlata alla ridotta formazione di umore acqueo. In alcuni studi è stato tuttavia anche osservato un lieve incremento nella facilità di deflusso. L’effetto combinato di questi due agenti determina una riduzione ulteriore della pressione intraoculare rispetto a ciascuno dei due componenti somministrato da solo.

In seguito a somministrazione oculare, Dorlede riduce la pressione intraoculare elevata, associata o meno a glaucoma. La pressione intraoculare elevata è il principale fattore di rischio nella patogenesi del danno del nervo ottico e della perdita del campo visivo glaucomatoso. Dorlede riduce la

pressione intraoculare senza le comuni reazioni avverse degli agenti miotici, quali cecità notturna, spasmo dell’accomodazione e costrizione pupillare.

Effetti farmacodinamici

Effetti clinici

Al fine di confrontare l’effetto sulla riduzione della PIO dell’associazione fissa dorzolamide e timololo b.i.d. (somministrata al mattino e alla sera) rispetto a timololo 0,5% e dorzolamide 2% somministrati singolarmente e in concomitanza in pazienti con glaucoma o ipertensione oculare, per i quali la terapia di associazione era stata considerata appropriata negli studi, sono stati condotti studi clinici fino a 15 mesi di durata. Questi hanno incluso sia pazienti non trattati sia pazienti non controllati adeguatamente mediante monoterapia con timololo. La maggior parte dei pazienti era stata trattata con monoterapia topica con beta-bloccanti prima dell’arruolamento nello studio. In un’analisi degli studi combinati l’effetto dell’ associazione fissa di dorzolamide e timololo b.i.d. nella riduzione della PIO è stato maggiore rispetto a quello della monoterapia con dorzolamide 2%

b.i.d. o con timololo 0,5% b.i.d. L’effetto dell’associazione fissa di dorzolamide e timololo b.i.d. nella riduzione della PIO è risultato equivalente a quello della terapia concomitante con dorzolamide b.i.d. e timololo b.i.d.. L’effetto dell’ associazione fissa di dorzolamide e timololo b.i.d. nella riduzione della PIO è stato dimostrato quando la pressione è stata misurata in vari momenti nel corso della giornata e questo effetto è stato mantenuto nel corso della somministrazione a lungo termine.

Popolazione pediatrica

È stato condotto uno studio controllato di 3 mesi il cui obiettivo primario era quello di documentare la sicurezza della soluzione oftalmica di dorzolamide cloridrato al 2% nei bambini sotto i 6 anni di età. In questo studio 30 pazienti con età inferiore ai 6 anni e superiore o uguale a 2 anni, la cui PIO non era adeguatamente controllata con la monoterapia a base di dorzolamide o di timololo, hanno ricevuto l’associazione fissa di dorzolamide/timololo in una fase open label. L’efficacia in questi pazienti non è stata stabilita. In questo piccolo gruppo di pazienti la somministrazione dell’associazione fissa di dorzolamide e timololo due volte al giorno è stata in generale ben tollerata, con 19 pazienti che hanno completato il periodo di trattamento e 11 pazienti che lo hanno interrotto a causa di un intervento chirurgico, di una sostituzione di terapia o per altri motivi.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Dorzolamide cloridrato

A differenza degli inibitori orali dell’anidrasi carbonica, la somministrazione oculare di dorzolamide cloridrato permette al principio attivo di esercitare i suoi effetti direttamente nell’occhio a dosi sostanzialmente inferiori e quindi con minore esposizione sistemica.

Nel corso di studi clinici questo ha determinato una riduzione della PIO senza alterazioni dell’equilibrio acido-basico e senza le alterazioni degli elettroliti caratteristiche degli inibitori orali dell’anidrasi carbonica.

Quando applicata topicamente, dorzolamide raggiunge la circolazione sistemica. Per valutare il potenziale di inibizione dell’anidrasi carbonica a livello sistemico dopo somministrazione oculare sono state misurate le concentrazioni del principio attivo e dei metaboliti nei globuli rossi e nel plasma nonché l’inibizione dell’anidrasi carbonica nei globuli rossi. Dorzolamide si accumula nei globuli rossi durante la somministrazione cronica a causa del legame selettivo all’anidrasi carbonica di tipo II (AC-II), mentre le concentrazioni plasmatiche delle frazioni libere di principio attivo si mantengono estremamente basse. Dal principio attivo progenitore si forma un singolo metabolita N- desetile che inibisce la AC-II in modo meno potente rispetto al principio attivo progenitore, ma che

inibisce anche un isoenzima meno attivo (AC-I). Il metabolita si accumula anche nei globuli rossi, dove si lega principalmente all’AC-I. Dorzolamide si lega moderatamente alle proteine plasmatiche (circa il 33%). Dorzolamide è principalmente escreta immodificata con le urine; anche il metabolita è escreto nelle urine. Al termine della terapia dorzolamide viene eliminata dai globuli rossi in modo non lineare, con un rapido declino iniziale delle concentrazioni del farmaco, seguito da una più lenta fase di eliminazione, con un’emivita di circa 4 mesi.

Quando dorzolamide è stata somministrata per via orale in modo da simulare l’esposizione sistemica massima dopo somministrazione topica oculare a lungo termine, lo steady state è stato raggiunto entro le 13 settimane. Nella condizione di steady state, nel plasma non era virtualmente presente alcuna frazione libera di principio attivo o di metabolita; l’inibizione della AC nei globuli rossi è stata minore di quella prevista come necessaria a ottenere un effetto farmacologico sulla funzionalità renale o respiratoria. Simili risultati farmacocinetici sono stati osservati dopo somministrazione oculare cronica di dorzolamide cloridrato. Tuttavia alcuni pazienti anziani con compromissione renale (clearance della creatinina stimata 30-60 ml/min) hanno presentato concentrazioni del metabolita più elevate nei globuli rossi, ma nessuna differenza rilevante nell’inibizione dell’anidrasi carbonica; a tali riscontri non sono state direttamente attribuibili reazioni avverse sistemiche clinicamente significative.

Timololo maleato

In uno studio sulle concentrazioni plasmatiche in 6 soggetti, l’esposizione sistemica a timololo è stata determinata in seguito a somministrazione oculare due volte al giorno di soluzione oftalmica allo 0,5% di timololo maleato. La concentrazione plasmatica media di picco è stata di 0,46 ng/ml dopo la dose mattutina e di 0,35 ng/ml dopo la dose serale.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Il profilo di sicurezza oculare e sistemico dei singoli componenti è ben dimostrato. Dorzolamide

Nei conigli trattati con dosi tossiche per la madre di dorzolamide associate con acidosi metabolica, sono state osservate malformazioni dei corpi delle vertebre.

Timololo

Studi sull’animale non hanno mostrato effetto teratogenico.

Inoltre, non sono state osservate reazioni oculari avverse in animali trattati topicamente con soluzioni oftalmiche di dorzolamide cloridrato e timololo maleato o con dorzolamide cloridrato e timololo maleato somministrati in concomitanza. Studi in vitro e in vivo con ciascuno dei componenti non hanno rivelato un potenziale mutagenico. Con dosi terapeutiche di Dorlede non si prevede pertanto alcun rischio significativo per la sicurezza nell’uomo.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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benzalconio cloruro idrossietilcellulosa mannitolo (E421) sodio citrato diidrato

sodio idrossido (per la regolazione del pH) acido cloridrico (per la regolazione del pH) acqua per preparazioni iniettabili

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente

06.3 Periodo di validità

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2 anni

Dorlede deve essere usato non oltre 28 giorni dalla prima apertura del contenitore.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Tenere il flacone nell’imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce. Non conservare a temperatura superiore ai 30°C.

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Dorlede è disponibile nelle seguenti confezioni: 1 x 5 ml, 3 x 5 ml e 6 x 5 ml di collirio.

Flacone in LDPE con contagocce in LDPE e tappo in HDPE. È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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I pazienti devono essere istruiti affinché evitino che l’estremità del contagocce entri in contatto con l’occhio o con le zone circostanti.

I pazienti devono anche essere informati che le soluzioni oftalmiche, se manipolate impropriamente, possono essere contaminate da batteri comuni, che notoriamente causano infezioni oculari. L’uso di soluzioni contaminate può causare gravi danni all’occhio e la conseguente perdita della vista.

I pazienti devono essere infine informati sul corretto utilizzo di Dorlede. Istruzioni per l’uso

Quando si usa Dorlede è necessario seguire attentamente le seguenti istruzioni. Si raccomanda inoltre di lavarsi le mani prima dell’applicazione delle gocce di collirio.

Non utilizzare il flacone se, prima della prima apertura, il sigillo di sicurezza situato sul collo del flacone è spezzato.

Per aprire il flacone svitare il tappo girandolo fino alla rottura del sigillo di sicurezza.

Inclinare indietro il capo e tirare leggermente verso il basso la palpebra inferiore, in modo da formare una tasca fra la palpebra e l’occhio.

Capovolgere il flacone e premere leggermente fino a che non sia stata erogata una singola goccia nell’occhio, come prescritto dal medico. NON TOCCARE L’OCCHIO O LA PALPEBRA CON L’ESTREMITA’ DEL CONTAGOCCE.

Ripetere i punti 3 e 4 per l’altro occhio, se cosi prescritto dal medico.

Richiudere il flacone appena dopo l’uso ruotando il tappo fino in fondo e conservare il flacone nella confezione originale.

L’estremità del contagocce è stata concepita per erogare una goccia pre-misurata: pertanto, non allargare il foro situato all’estremità del contagocce.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Hexal Spa – Largo U. Boccioni, 1 21040 Origgio (VA)

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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20 mg/ml+5 mg/ml collirio soluzione 1 flacone in LDPE da 5 ml – AIC n.040418016 20 mg/ml+5 mg/ml collirio soluzione 3 flaconi in LDPE da 5 ml – AIC n. 040418028 20 mg/ml+5 mg/ml collirio soluzione 6 flaconi in LDPE da 5 ml – AIC n. 040418030

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Maggio 2011

10.0 Data di revisione del testo

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30/04/2015

PRESCRIVIBILITÀ ED INFORMAZIONI PARTICOLARI

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Dorlede – Coll 5 ml 20 mg+5 mg/ml (Dorzolamide Cloridrato+timololo Maleato)
Classe A: Rimborsabile dal SSN (gratuito o con ticket per il paziente) NotaAIFA: Nessuna Ricetta: Ricetta Ripetibile Tipo: Generico Info: Nessuna ATC: S01ED51 AIC: 040418016 Prezzo: 7,95 Ditta: Sandoz Spa


FARMACI EQUIVALENTI (stesso principio attivo)

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  • Cosopt 20 mg/ml + 5 mg/ml – Coll 2%+0,5% 1 fl 5 ml Oc
  • Dorlede – Coll 5 ml 20 mg+5 mg/ml
  • Dortoz – Coll fl 5 ml 2%+0,5%
  • Dorzolamide e timololo actavis 20 mg/ml + 5 mg/ml collirio, solu – Coll Fl5 ml
  • Dorzolamide e timololo doc generici – Coll fl 5 ml
  • Dorzolamide e timololo eg 20 mg/ml + 5 mg/ml collirio, soluzione – Coll fl 5 ml
  • Dorzolamide e timololo mylan generics 20 mg/ml + 5 mg/ml, collir – Coll fl 5 ml
  • Dorzolamide e timololo zentiva 20 mg/ml + 5 mg/ml collirio, solu – Coll fl 5 ml
  • Dorzolamide Timololo Pensa – Coll fl 5 ml
  • Dorzolamide timololo sandoz 20 mg/ml + 5 mg/ml collirio, soluzio – Coll fl 5 ml
  • Dorzolamide timololo tubilux pharma – Coll 2%+0,5% fl 5 ml
  • Dorzolamide/timololo teva – Coll fl 5 ml
  • Zitodor 2,0% + 0,5% collirio, soluzione – Coll fl 5 ml 2%+0,5%