Ciprofloxacina 400mg/200 ml
Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto
Ciprofloxacina 400mg/200 ml: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)
01.0 Denominazione del medicinale
Ciprofloxacina IBIGEN 400 mg/200 ml, soluzione per infusione
02.0 Composizione qualitativa e quantitativa
1 sacca da 100 ml contiene:
Principio attivo: ciprofloxacina lattato 508,8 mg, pari a ciprofloxacina 400 mg Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
03.0 Forma farmaceutica
Soluzione per infusione
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Ciprofloxacina Ibigen, soluzione per infusione, è indicata nel trattamento delle infezioni riportate sotto (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). Prima di iniziare la terapia, si deve prestare particolare attenzione alle informazioni disponibili sulla resistenza alla ciprofloxacina.
Si raccomanda di fare riferimento alle linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antibatterici.
Adulti
Infezioni delle basse vie respiratorie sostenute da batteri Gram-negativi
riacutizzazioni di bronco pneumopatia cronica ostruttiva
infezioni broncopolmonari in corso di fibrosi cistica o di bronchiectasie
polmonite
Otite media cronica purulenta
Riacutizzazioni di sinusite cronica, particolarmente se causate da batteri Gram-negativi
Infezioni dell’apparato genitale
Epididimo-orchite, compresi i casi da Neisseria gonorrhoeae
Malattia infiammatoria pelvica, compresi i casi da Neisseria gonorrhoeae
Nelle infezioni dell’apparato genitale di cui sopra, qualora siano sostenute da Neisseria gonorrhoeae o ritenute tali, è particolarmente importante ottenere informazioni locali sulla prevalenza di resistenza alla ciprofloxacina e confermare la sensibilità tramite prove di laboratorio.
Infezioni del tratto gastroenterico (es. diarrea del viaggiatore)
Infezioni intraddominali
Infezioni della cute e dei tessuti molli causate da batteri Gram-negativi
Otite esterna maligna
Infezioni ossee ed articolari
Antrace inalatorio (profilassi e terapia dopo esposizione)
Ciprofloxacina può essere utilizzata nel trattamento di pazienti con un numero basso di globuli bianchi (neutropenia) che hanno uno stato febbrile riconducibile ad infezione batterica.
Bambini e adolescenti
Infezioni broncopolmonari in corso di fibrosi cistica, causate da Pseudomonas aeruginosa
Infezioni complicate delle vie urinarie e pielonefrite
Antrace inalatorio (profilassi e terapia dopo esposizione)
La ciprofloxacina può anche essere usata per trattare infezioni gravi nei bambini e negli adolescenti, qualora lo si ritenga necessario.
Il trattamento deve essere iniziato solo da medici con esperienza nel trattamento della fibrosi cistica e/o di infezioni gravi nei bambini e negli adolescenti (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Posologia
La posologia varia in funzione dell’indicazione, della gravità e della sede dell’infezione, della sensibilità dell’agente patogeno alla ciprofloxacina, della funzionalità renale del paziente e, nei bambini e negli adolescenti, del peso corporeo.
La durata del trattamento dipende dalla gravità della malattia, nonché dal suo decorso clinico e batteriologico.
A discrezione del medico, dopo l’iniziale somministrazione endovenosa, se clinicamente indicato, il trattamento può essere proseguito per via orale con le compresse o la sospensione. Il trattamento e.v. deve essere proseguito per via orale appena possibile.
Il trattamento di infezioni sostenute da certi batteri (ad es. Pseudomonas aeruginosa, Acinetobacter o Staphylococchi) può richiedere dosi di ciprofloxacina più elevate e l’associazione con altri agenti antibatterici appropriati.
Il trattamento di talune infezioni (ad es. la malattia infiammatoria pelvica, le infezioni intraddominali, le infezioni in pazienti neutropenici e le infezioni ossee ed articolari) può richiedere l’associazione con altri agenti antibatterici appropriati.
Adulti
Indicazioni | Dose giornaliera in mg |
Durata totale del trattamento (compreso il passaggio alla terapia orale appena possibile) |
|
---|---|---|---|
Infezioni delle basse vie respiratorie |
da 400 mg due volte al giorno a 400 mg tre volte al giorno |
da 7 a 14 giorni | |
Infezioni delle alte vie respiratorie | Riacutizzazione di sinusite cronica |
da 400 mg due volte al giorno a 400 mg tre volte al giorno |
da 7 a 14 giorni |
Otite media cronica purulenta |
da 400 mg due volte al giorno a 400 mg tre volte al giorno |
da 7 a 14 giorni | |
Otite esterna maligna |
400 mg tre volte al giorno |
da 28 giorni fino a 3 mesi |
Indicazioni | Dose giornaliera in mg |
Durata totale del trattamento (compreso il passaggio alla terapia orale appena possibile) |
|
---|---|---|---|
Infezioni delle vie urinarie | Pielonefrite complicata e non complicata | da 400 mg due volte al giorno a 400 mg tre volte al giorno |
da 7 a 21 giorni, può essere proseguito per oltre 21 giorni in casi particolari (ad es. in presenza di ascesso) |
Prostatite |
da 400 mg due volte al giorno a 400 mg tre volte al giorno |
da 2 a 4 settimane (acuta) | |
Infezioni dell’apparato genitale |
Epididimo-orchite e malattia infiammatoria pelvica |
da 400 mg due volte al giorno a 400 mg tre volte al giorno | almeno 14 giorni |
Infezioni del tratto gastroenterico e infezioni intraddominali |
Diarrea di origine batterica, anche causata da Shigella spp. (eccetto la Shigella dysenteriae tipo 1) e trattamento empirico della diarrea del viaggiatore grave |
400 mg due volte al giorno | 1 giorno |
Diarrea causata da Shigella dysenteriae tipo 1 |
400 mg due volte al giorno | 5 giorni | |
Diarrea causata da Vibrio cholerae |
400 mg due volte al giorno |
3 giorni | |
Febbre tifoide |
400 mg due volte al giorno |
7 giorni | |
Infezioni intraddominali sostenute da batteri Gram-negativi |
da 400 mg due volte al giorno a 400 mg tre volte al giorno | da 5 a 14 giorni | |
Infezioni della cute e dei tessuti molli |
da 400 mg due volte al giorno a 400 mg tre volte al giorno |
da 7 a 14 giorni | |
Infezioni ossee ed articolari |
da 400 mg due volte al giorno a 400 mg tre volte al giorno |
massimo 3 mesi | |
Trattamento di infezioni o profilassi di infezioni in pazienti neutropenici La ciprofloxacina deve essere somministrata in associazione con uno o più agenti antibatterici appropriati, in accordo con le linee guida |
da 400 mg due volte al giorno a 400 mg tre volte al giorno | La terapia deve proseguire per l’intera durata della fase neutropenica |
ufficiali. | ||
---|---|---|
Profilassi e terapia dopo esposizione dell’antrace inalatorio, in persone che necessitano di terapia parenterale. La somministrazione del farmaco deve iniziare il più presto possibile dopo l’esposizione accertata o presunta. |
400 mg due volte al giorno | 60 giorni dalla conferma dell’esposizione al Bacillus antracis |
Popolazione pediatrica
Indicazioni | Dose giornaliera in mg |
Durata totale del trattamento (compreso il passaggio alla terapia orale appena possibile) |
---|---|---|
Fibrosi cistica |
10 mg/kg di peso corporeo tre volte al giorno, per un massimo di 400 mg per dose |
da 10 a 14 giorni |
Infezioni complicate delle vie urinarie e pielonefrite |
da 6 mg/kg di peso corporeo tre volte al giorno a 10 mg/kg di peso corporeo tre volte al giorno, per un massimo di 400 mg per dose |
da 10 a 21 giorni |
Profilassi e terapia | ||
dopo | ||
esposizione | ||
dell’antrace | ||
inalatorio, in persone | ||
che necessitano di trattamento parenterale La somministrazione |
da 10 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno a 15 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno, per un massimo di 400 mg per dose | 60 giorni dalla conferma dell’esposizione al Bacillus anthracis |
del farmaco deve | ||
iniziare il più presto | ||
possibile dopo | ||
l’esposizione | ||
accertata o presunta. | ||
Altre infezioni gravi |
10 mg/kg di peso corporeo tre volte al giorno, per un massimo di 400 mg per dose |
In funzione del tipo di infezione |
Anziani
I pazienti anziani devono essere trattati con una dose stabilita in funzione della gravità dell’infezione e della clearance della creatinina del paziente.
Pazienti con ridotta funzionalità renale ed epatica
Dosi iniziali e di mantenimento raccomandate per i pazienti con ridotta funzionalità renale:
Clearance della Creatinina [mL/min/ 1,73m²] |
Creatinina Sierica [μmol/L] |
Dose Endovenosa [mg] |
---|---|---|
> 60 | < 124 | Vedere dosaggio abituale |
30 – 60 | 124 – 168 | 200 – 400 mg ogni 12 ore |
<30 | > 169 | 200 – 400 mg ogni 24 ore |
Pazienti emodializzati | > 169 | 200 – 400 mg ogni 24 ore |
(dopo la dialisi) | ||
---|---|---|
Pazienti in dialisi peritoneale | > 169 | 200 – 400 mg ogni 24 ore |
Non è necessaria alcuna modifica di dosaggio nei pazienti con ridotta funzionalità epatica.
La somministrazione a bambini con ridotta funzionalità renale e/o epatica non è stata oggetto di sperimentazione.
Modo di somministrazione
La soluzione per infusione di ciprofloxacina deve essere controllata visivamente prima dell’uso. Non deve essere usata se torbida.
La ciprofloxacina deve essere somministrata per infusione endovenosa. Per i bambini, la durata dell’infusione è di 60 minuti.
Nei pazienti adulti la durata dell’infusione è di 60 minuti per Ciprofloxacina Ibigen 400 mg e di 30 minuti per Ciprofloxacina Ibigen 200 mg e 15 minuti per Ciprofloxacina Ibigen 100 mg. L’infusione lenta praticata in una grossa vena riduce sia il disagio del paziente che il rischio di irritazione venosa.
La soluzione può essere iniettata sia direttamente sia dopo averla miscelata con altre soluzioni compatibili (vedere paragrafo 6.2).
04.3 Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo, ad altri chinoloni o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1
Somministrazione concomitante di ciprofloxacina e tizanidina (vedere paragrafo 4.5)
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso
Infezioni gravi ed infezioni miste con presenza di patogeni Gram-positivi ed anaerobi
La monoterapia con ciprofloxacina non è adeguata per il trattamento di infezioni gravi e di infezioni potenzialmente sostenute da patogeni Gram-positivi o anaerobi. In queste infezioni la ciprofloxacina deve essere somministrata in associazione con altri agenti antibatterici appropriati.
Infezioni streptococciche (compreso lo Streptococcus pneumoniae)
La ciprofloxacina è sconsigliata per il trattamento delle infezioni streptococciche, per insufficiente efficacia
Infezioni dell’apparato genitale
Le epididimo-orchiti e la malattia infiammatoria pelvica possono essere causate da Neisseria gonorrhoeae resistente ai fluorochinoloni. La ciprofloxacina deve essere somministrata assieme a un altro antibatterico appropriato (es. cefalosporina), a meno che non possa essere esclusa la presenza di Neisseria gonorrhoeae resistente alla ciprofloxacina. Se dopo 3 giorni di trattamento non si ottiene un miglioramento clinico, la terapia deve essere riconsiderata.
La resistenza ai fluorochinoloni di Escherichia coli, il patogeno più comune coinvolto in infezioni del tratto urinario, varia nell’Unione europea. I medici prescrittori sono invitati a prendere in considerazione la prevalenza locale di resistenza di Escherichia coli ai fluorochinoloni.
Infezioni intraddominali
Sono disponibili dati limitati sull’efficacia della ciprofloxacina nel trattamento delle infezioni intraddominali post-chirurgiche.
La scelta della ciprofloxacina deve tenere conto delle informazioni sulla resistenza alla ciprofloxacina dei patogeni rilevanti nei paesi visitati.
Infezioni ossee ed articolari
La ciprofloxacina deve essere usata in associazione con un altro agente antimicrobico, in relazione ai risultati
della documentazione microbiologica.
Antrace inalatorio
L’impiego nell’uomo si basa su dati di sensibilità in vitro e dati sperimentali nell’animale, assieme a qualche dato nell’uomo. Il medico deve fare riferimento ai documenti ufficiali nazionali e/o internazionali sul trattamento dell’antrace.
Popolazione pediatrica
Nell’impiego di ciprofloxacina nei bambini e negli adolescenti è necessario attenersi alle linee guida ufficiali. Il trattamento con ciprofloxacina deve essere iniziato solo da medici con esperienza nel trattamento della fibrosi cistica e/o di infezioni gravi nei bambini e negli adolescenti.
La ciprofloxacina provoca artropatia nelle articolazioni portanti degli animali in accrescimento. I dati di sicurezza ricavati da uno studio randomizzato in doppio cieco, sull’uso della ciprofloxacina nei bambini (ciprofloxacina: n=335, età media = 6,3 anni; farmaci di confronto: n=349, età media = 6,2 anni; intervallo di età = 1-17 anni), hanno rivelato un’incidenza di sospetta artropatia correlata al farmaco (desunta da segni clinici e sintomi articolari) del 7,2% e 4,6% al giorno +42. Ad un anno, l’incidenza di artropatia correlata al farmaco era, rispettivamente, del 9,0% e 5,7%. L’incremento d’incidenza nel tempo non è risultato statisticamente significativo fra i 2 gruppi. Il trattamento deve essere iniziato dopo un’attenta valutazione del rischio/beneficio, per la possibilità di eventi avversi a carico delle articolazioni e dei tessuti circostanti.
Infezioni broncopolmonari in corso di fibrosi cistica
Gli studi clinici sono stati condotti in bambini e adolescenti di età compresa fra i 5 e i 17 anni. L’esperienza nel trattamento di bambini da 1 a 5 anni è più limitata.
Infezioni complicate delle vie urinarie e pielonefrite
Il trattamento delle infezioni delle vie urinarie con ciprofloxacina deve essere preso in considerazione quando non possano essere usati altri trattamenti e deve essere basato sui risultati degli esami microbiologici.
Gli studi clinici sono stati condotti in bambini e adolescenti di età compresa fra 1 e 17 anni.
Altre particolari infezioni gravi
Altre infezioni gravi in conformità alle linee guida ufficiali o dopo attenta valutazione del rischio-beneficio, quando non possano essere usati altri trattamenti o dopo insuccesso della terapia convenzionale e quando la documentazione microbiologica giustifichi l’uso della ciprofloxacina.
L’uso della ciprofloxacina per particolari infezioni gravi, con l’eccezione di quelle sopra citate, non è stato oggetto di sperimentazione clinica e l’esperienza clinica è limitata. Pertanto, si consiglia cautela nel trattare pazienti con queste infezioni.
Ipersensibilità
Reazioni allergiche e di ipersensibilità, comprese l’anafilassi e le reazioni anafilattoidi, si possono verificare dopo una dose singola (vedere paragrafo 4.8) e possono mettere il paziente in pericolo di vita. In tale evenienza è necessario interrompere la somministrazione di ciprofloxacina ed instaurare una terapia adeguata.
Apparato muscoloscheletrico
Di norma la ciprofloxacina non deve essere usata in pazienti con un’anamnesi di malattia/disturbo dei tendini correlata al trattamento con chinoloni. Ciò nonostante, in circostanze molto rare, dopo documentazione microbiologica dell’agente causale e valutazione del rapporto rischio/beneficio, la ciprofloxacina può essere prescritta a questi pazienti per il trattamento di talune infezioni gravi, in modo particolare in caso di insuccesso della terapia standard o di resistenza batterica, qualora i dati microbiologici giustifichino l’impiego della ciprofloxacina.
Con l’uso della ciprofloxacina, possono manifestarsi tendinite e rottura dei tendini (soprattutto a carico del tendine di Achille), talvolta bilaterale, già nelle prime 48 ore di trattamento. L’infiammazione e la rottura dei tendini possono manifestarsi anche diversi mesi dopo l’interruzione della terapia con ciprofloxacina. Il rischio di tendinopatia può essere aumentato nei pazienti anziani o in quelli in trattamento concomitante con corticosteroidi (vedere paragrafo 4.8).
Alla comparsa dei primi segni di tendinite, (dolore e/o edema, infiammazione), interrompere il trattamento con
ciprofloxacina. Tenere l’arto interessato a riposo.
La ciprofloxacina deve essere usata con cautela nei pazienti affetti da miastenia grave, perché i sintomi potrebbero peggiorare (vedere paragrafo 4.8).
Fotosensibilità
La ciprofloxacina può provocare reazioni di fotosensibilità. Durante il trattamento, i pazienti che assumono ciprofloxacina devono evitare l’esposizione diretta alla luce solare eccessiva od ai raggi ultravioletti (vedere paragrafo 4.8).
Sistema Nervoso Centrale
E’ noto che la ciprofloxacina come altri chinoloni possa provocare convulsioni o abbassare la soglia convulsiva. Sono stati segnalati casi di stato epilettico. La ciprofloxacina deve essere usata con cautela nei pazienti con alterazioni del SNC che possano predisporre alle convulsioni.
Se queste dovessero manifestarsi interrompere la ciprofloxacina (vedere paragrafo 4.8). Si sono manifestate reazioni psichiatriche anche dopo la prima somministrazione di ciprofloxacina. In casi rari, depressione o reazioni psicotiche possono evolvere a idee/pensieri suicidari che possono culminare in tentativo di suicidio o suicidio. . Nel caso si verifichi questa evenienza interrompere il trattamento.
Sono stati segnalati casi di polineuropatia (sulla base di sintomi neurologici quali dolore, bruciore, disturbi sensoriali o debolezza muscolare, da soli o in associazione) in pazienti trattati con ciprofloxacina. Nei pazienti che accusano sintomi di neuropatia, come dolore, bruciore, formicolio, intorpidimento e/o debolezza, la ciprofloxacina deve essere sospesa, per evitare che la condizione diventi irreversibile (vedere paragrafo 4.8).
Disturbi cardiaci
Si deve prestare particolare attenzione quando si utilizzano i fluorochinoloni, inclusa la ciprofloxacina, in pazienti con fattori di rischio noti per il prolungamento dell’intervallo QT come per esempio:
sindrome congenita del QT lungo
assunzione concomitante di farmaci che sono noti per prolungare l’intervallo QT (per esempio: anti- aritmici classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici)
squilibrio elettrolitico non corretto (per esempio ipokalemia, ipomagnesemia)
patologia cardiaca (per esempio insufficienza cardiaca, infarto del miocardio, bradicardia)
I pazienti anziani e le donne possono essere più sensibili ai medicinali che prolungano il QTc. Pertanto, si deve prestare particolare attenzione quando si somministrano i fluorochinoloni, inclusa la ciprofloxacina, in queste popolazioni
(Vedere paragrafo 4.2 Pazienti anziani, paragrafo 4.5, paragrafo 4.8, paragrafo 4.9).
Ipoglicemia
Come per altri chinoloni, molto spesso sono stati riportati casi di ipoglicemia in pazienti diabetici, principalmente negli anziani. In tutti i pazienti diabetici, si raccomanda un attento monitoraggio della glicemia (vedere paragrato 4.8).
Apparato digerente
L’insorgenza di diarrea grave e persistente durante o dopo il trattamento (anche a distanza di diverse settimane) potrebbe indicare la presenza di una colite da antibiotici (pericolosa per la vita, con possibile esito fatale), che va trattata immediatamente (vedere paragrafo 4.8). In questi casi sospendere subito la ciprofloxacina e adottare una terapia adeguata. In questa situazione è controindicato l’uso di farmaci che inibiscono la peristalsi.
Rene e vie urinarie
E’ stata segnalata la comparsa di cristalluria in associazione con l’uso di ciprofloxacina (vedere paragrafo 4.8). I pazienti in trattamento con ciprofloxacina devono essere ben idratati ed in tali pazienti sarà bene evitare un’eccessiva alcalinità delle urine.
Funzionalità renale ridotta
Poiché ciprofloxacina è ampiamente eliminata, in forma immodificata attraverso i reni, è necessario un
aggiustamento del dosaggio nei pazienti con funzionalità renale ridotta, come descritto al paragrafo 4.2, per evitare un aumentato rischio di eventi avversi per accumulo di ciprofloxacina.
Fegato e vie biliari
In associazione con l’uso di ciprofloxacina sono stati segnalati casi di necrosi epatica ed insufficienza epatica pericolosa per la vita (vedere paragrafo 4.8). Qualora compaiano segni e sintomi di epatopatia (come anoressia, ittero, urine scure, prurito, addome dolente alla palpazione), interrompere il trattamento.
Patologie della vista
Se la vista diventa compromessa o se si verifica qualsiasi effetto sugli occhi, si deve consultare immediatamente un medico oculista.
Deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi
Sono state segnalate reazioni emolitiche con la ciprofloxacina in pazienti con deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi. La ciprofloxacina deve essere evitata in questi pazienti, a meno che il potenziale beneficio non sia ritenuto superiore al possibile rischio. In questo caso, si deve controllare l’eventuale insorgenza di emolisi.
Resistenza
Durante o in seguito a un trattamento con ciprofloxacina possono essere isolati batteri che mostrano resistenza alla ciprofloxacina, in presenza o meno di una superinfezione clinicamente manifesta. Può esserci un particolare rischio di selezionare batteri resistenti alla ciprofloxacina in corso di trattamenti di lunga durata e nel trattamento di infezioni nosocomiali e/o di infezioni causate dalle specie Staphylococcus e Pseudomonas.
Citocromo P450
La ciprofloxacina inibisce il CYP1A2 e può cosi provocare un incremento nelle concentrazioni sieriche di sostanze metabolizzate da questo enzima (ad es. teofillina, clozapina, olanzapina, ropinirolo, tizanidina, duloxetina), che vengano somministrate concomitantemente. La somministrazione concomitante di ciprofloxacina e tizanidina è controindicata. Pertanto, i pazienti che assumono queste sostanze insieme con la ciprofloxacina devono essere tenuti sotto controllo costante per la comparsa di segni clinici di sovradosaggio e può rendersi necessaria la determinazione delle concentrazioni sieriche (ad es. della teofillina) (vedere paragrafo 4.5).
L’uso concomitante della ciprofloxacina con il metotrexato è sconsigliato (vedere paragrafo 4.5).
04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
L’attività in vitro della ciprofloxacina nei confronti del Mycobacterium tubercolosis potrebbe dare luogo a falsi negativi nei test batteriologici eseguiti su campioni prelevati da pazienti in trattamento con ciprofloxacina.
Reazioni nella sede d’iniezione
Reazioni locali nella sede d’iniezione sono state segnalate a seguito di somministrazione endovenosa di ciprofloxacina, risultando più frequenti se il tempo d’infusione viene ridotto a 30 minuti o meno. Possono manifestarsi come reazioni cutanee locali, che regrediscono rapidamente a completamento dell’infusione.
Ulteriori somministrazioni e.v. non sono controindicate a meno che le reazioni non ricorrano nuovamente o peggiorino.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti
Contenuto in NaCl
Nei pazienti che richiedono un apporto di sodio controllato (pazienti con insufficienza cardiaca congestizia, insufficienza renale, sindrome nefrosica, ecc.) è necessario tenere conto del contenuto di sodio del prodotto pari a 712 mg (31,0 mmol) per le sacche da 200 ml.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Effetti di altri medicinali sulla ciprofloxacina:
Farmaci noti per prolungare l’intervallo QT
Ciprofloxacina, come altri fluorochinoloni, dove essere utilizzata con cautela in pazienti che assumono farmaci noti per prolungare l’intervallo QT (per esempio: anti-aritmici classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici) (vedere paragrafo 4.4)
Probenecid
Il probenecid interferisce con la secrezione renale della ciprofloxacina; la loro contemporanea somministrazione determina un aumento delle concentrazioni sieriche di ciprofloxacina.
Effetti della ciprofloxacina su altri medicinali:
Tizanidina
La tizanidina non deve essere somministrata insieme con la ciprofloxacina (vedere paragrafo 4.3). In uno studio clinico in volontari sani si è osservato un incremento nelle concentrazioni sieriche della tizanidina (incremento della Cmax di un fattore 7, intervallo 4 – 21; incremento dell’AUC di un fattore 10, intervallo 6 – 24), somministrata in concomitanza con Ciprofloxacina Ibigen. L’incremento delle concentrazioni sieriche di tizanidina è associato ad un effetto ipotensivo e sedativo potenziato.
Il trasporto tubulare renale del metotrexato può venire inibito dalla somministrazione concomitante di ciprofloxacina, con conseguente potenziale incremento dei livelli plasmatici di metotrexato ed aumento del rischio di reazioni tossiche associate al metotrexato. L’uso concomitante è sconsigliato (vedere paragrafo 4.4).
Teofillina
La somministrazione concomitante di ciprofloxacina e teofillina può causare un aumento indesiderato della concentrazione plasmatica di quest’ultima e, di conseguenza, la comparsa di effetti indesiderati teofillina-indotti che, raramente, possono mettere il paziente in pericolo di vita o risultare fatali. Durante la terapia in associazione, si dovrà controllare la teofillinemia, eventualmente riducendo la dose della teofillina (vedere paragrafo 4.4).
Altre xantine
In seguito alla somministrazione concomitante di ciprofloxacina e caffeina o pentossifillina (oxpentifillina), è stato osservato un incremento nelle concentrazioni sieriche di queste xantine.
La somministrazione concomitante di ciprofloxacina e fenitoina può dare luogo ad una diminuzione o ad un incremento dei livelli sierici di fenitoina. Si raccomanda pertanto di monitorare i livelli sierici del farmaco.
È stato osservato un transitorio aumento della concentrazione della creatinina sierica quando farmaci contenenti ciprofloxacina e ciclosporina vengono somministrati contemporaneamente. Pertanto, è necessario controllare frequentemente (due volte a settimana) in questi pazienti la concentrazione della creatinina sierica.
Antagonisti della vitamina K
La somministrazione contemporanea di ciprofloxacina e antagonisti della vitamina K possono aumentare il loro effetto anticoagulante. Il rischio può variare in funzione dell’infezione di base, dell’età e delle condizioni generali del paziente, cosicché il contributo del fluorochinolone all’incremento dell’INR (rapporto standardizzato internazionale) è difficile da valutare. Si consiglia un monitoraggio frequente dell’INR durante la somministrazione concomitante di ciprofloxacina con un antagonista della vitamina K (es. warfarin, acenocumarolo, fenprocumone o fluindione) e nel periodo immediatamente successivo.
In studi clinici, è stato dimostrato che l’uso concomitante di duloxetina con forti inibitori dell’isoenzima CYP450 1A2 come la fluvoxamina, può causare un aumento della Cmax di duloxetina. Sebbene non ci siano dati clinici disponibili sulla possibile interazione con ciprofloxacina, ci si può aspettare un effetto simile dopo la somministrazione contemporanea (vedere paragrafo 4.4).
In uno studio clinico è stato dimostrato che l’uso concomitante di ropinirolo e ciprofloxacina, un moderato inibitore dell’isoenzima 1A2 del CYP450, dà luogo a un incremento della Cmax e dell’AUC del ropinirolo rispettivamente del 60% e dell’84%. Si consiglia di controllare l’eventuale insorgenza di effetti indesiderati indotti dal ropinirolo e di adattarne opportunamente il dosaggio durante la co-somministrazione con ciprofloxacina e nel periodo immediatamente successivo (vedere paragrafo 4.4).
È stato dimostrato in soggetti sani che l’uso concomitante di farmaci contenenti lidocaina e ciprofloxacina, un moderato inibitore dell’isoenzima CYP450 1A2, riduce del 22% la clearance della lidocaina endovenosa. Sebbene il trattamento con lidocaina sia stato ben tollerato, si può verificare una possibile interazione con ciprofloxacina con eventi avversi dopo la somministrazione concomitante.
In seguito alla somministrazione concomitante di 250 mg di ciprofloxacina e clozapina per 7 giorni, si è osservato un incremento delle concentrazioni sieriche di clozapina e di N-demetilclozapina rispettivamente del 29% e del 31%. Si consiglia di sorvegliare il paziente e di adattare opportunamente il dosaggio della clozapina durante la co-somministrazione con ciprofloxacina e nel periodo immediatamente successivo (vedere paragrafo 4.4).
Cmax e AUC di sildenafil erano aumentate di due volte in soggetti sani dopo una dose orale di 50 mg dati contemporaneamente a 500 mg di ciprofloxacina. Pertanto, si deve usare cautela nel prescrivere contemporaneamente ciprofloxacina e sildenafil, considerando i rischi e i benefici.
04.6 Gravidanza e allattamento
I dati disponibili sulla somministrazione di ciprofloxacina a donne in gravidanza non indicano un effetto teratogeno o una tossicità feto/neonatale della ciprofloxacina. Gli studi sull’animale non hanno dimostrato effetti nocivi diretti o indiretti in termini di tossicità riproduttiva. In animali esposti ai chinoloni in età precoce e nel periodo prenatale sono stati osservati effetti sulla cartilagine immatura, perciò non si può escludere che il farmaco possa causare danni alle cartilagini articolari dell’organismo umano non ancora sviluppato o del feto (vedere paragrafo 5.3).
A titolo cautelativo, è preferibile evitare l’uso in gravidanza della ciprofloxacina.
Allattamento
La ciprofloxacina viene escreta nel latte materno. Per il possibile rischio di danno articolare, ciprofloxacina non deve essere usata durante l’allattamento.
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Per i suoi effetti neurologici, la ciprofloxacina può influenzare i tempi di reazione in modo tale da compromettere la capacità di guida e l’uso di macchinari.
04.8 Effetti indesiderati
Le frequenze sono state definite come segue:
Molto comune (≥1/10) Comune (≥1/100 a <1/10)
Non comuni (≥1/1,000 a <1/100) Raro (≥1/10.000, <1/1.000)
Molto raro (<1/10.000)
Non noto (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Nella seguente tabella sono riportati gli effetti indesiderati per sistemi e termini MedDRA. In ogni gruppo, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine di gravità decrescente
MedDRA Classificazione per Sistemi e Organi |
Frequenza | Effetti indesiderati | ||
---|---|---|---|---|
Infezioni e infestazioni | Non comune | Superinfezioni micotiche | ||
Raro |
Colite associata ad antibioticoterapia (molto raramente con possibile esito fatale) (vedere paragrafo 4.4) |
|||
Patologie del emolinfopoietico | sistema | Non comune | Eosinofilia | |
Raro |
Leucopenia, Anemia, Neutropenia, Leucocitosi, Trombocitopenia, Trombocitosi |
|||
Molto raro |
Anemia emolitica, Agranulocitosi, Pancitopenia (pericolosa per la vita), Depressione midollare (pericolosa perla vita) |
|||
Disturbi del immunitario | sistema | Raro |
Reazione allergica, allergico/angioedema |
Edema |
Molto raro |
Reazione anafilattica, Shock anafilattico (pericoloso per la vita) (vedere paragrafo 4.4) Reazione a tipo malattia da siero |
|||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Non comune | Anoressia | ||
Raro |
Iperglicemia, Ipoglicemia (vedere paragrafo 4.4) |
|||
Disturbi psichiatrici | Non comune | Iperattività psicomotoria / agitazione | ||
Raro |
Confusione e disorientamento, Reazione ansiosa, Alterazione dell’attività onirica, Depressione (potenzialmente culminante in idee/pensieri suicidari o tentativi di suicidio e suicidio ) (vedere paragrafo 4.4), Allucinazioni |
|||
Molto raro |
Reazioni psicotiche (potenzialmente culminante in idee/pensieri suicidari di tentativi di suicidio o suicidio) (vedere paragrafo 4.4) |
|||
Patologie del sistema nervoso | Non comune |
Cefalea, Senso di instabilità, Disturbi del sonno, Disturbi del gusto |
||
Raro |
Parestesia e Disestesia, Ipoestesia, Tremore, Convulsioni (incluso lo stato epilettico) (vedere paragrafo 4.4), Vertigine |
|||
Molto raro |
Emicrania, Alterazione della coordinazione, Disturbi della deambulazione, Disturbi del nervo olfattivo, Ipertensione endocranica e pseudotumor cerebri |
|||
Non noto |
Neuropatia periferica e polineuropatia (vedere paragrafo 4.4) |
|||
Patologie dell’occhio | Raro |
Disturbi visivi (es. diplopia) |
||
Molto raro | Alterazioni della percezione cromatica | |||
Patologie dell’Orecchio e del Labirinto |
Raro | Tinnito, Perdita dell’udito / Calo dell’udito |
Patologie cardiache | Raro | Tachicardia |
---|---|---|
Non nota |
Aritmia ventricolare, torsione di punta (riportati prevalentemente in pazienti con fattori di rischio noti per il prolungamento del QT), QT prolungato all’ ECG (vedere paragrafi 4.4 e 4.9) |
|
Patologie vascolari | Raro | Vasodilatazione, Ipotensione, sincope |
Molto raro | Vasculite | |
Patologie Respiratorie, Toraciche e Mediastiniche |
Raro | Dispnea (compresa l’asma) |
Patologie gastrointestinali | Comune | Nausea, Diarrea |
Non comune |
Vomito, Dolori gastrointestinali e addominali, Dispepsia, Flatulenza |
|
Molto raro | Pancreatite | |
Patologie epatobiliari | Non comune |
Incremento delle transaminasi, Incremento della bilirubina |
Raro | Compromissione della funzionalità epatica, Ittero colestatico, Epatite | |
Molto raro |
Necrosi epatica (molto raramente evolvente ad insufficienza epatica pericolosa per la vita) (vedere paragrafo 4.4) |
|
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Non comune | Rash, Prurito, Orticaria |
Raro |
Reazioni di fotosensibilità (vedere paragrafo 4.4) |
|
Molto raro |
Petecchie, Eritema multiforme, Eritema nodoso, Sindrome di Stevens-Johnson (potenzialmente pericolosa per la vita), Necrolisi epidermica tossica (potenzialmente pericolosa per la vita) |
|
Non nota |
Esantema pustoloso acuto generalizzato (AGEP) |
|
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Non commune |
Dolore muscoloscheletrico (ad es. dolore alle estremità, dolore lombare, dolore toracico), Artralgia |
Raro |
Mialgia, Artrite, Aumentato tono muscolare e crampi |
|
Molto raro |
Debolezza muscolare, Tendinite, Rottura di tendine (prevalentemente del tendine d’Achille) (vedere paragrafo 4.4), Esacerbazione dei sintomi di miastenia grave (vedere paragrafo 4.4) |
|
Patologie renali e urinarie | Non comune | Compromissione della funzionalità renale |
Raro |
Insufficienza renale, Ematuria, Cristalluria (vedere paragrafo 4.4), Nefrite tubulointerstiziale |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Comune |
Reazioni nella sede di iniezione ed infusione (solo per somministrazione endovenosa) |
---|---|---|
Non comune | Astenia, Febbre | |
Raro | Edema, Sudorazione (iperidrosi) | |
Esami diagnostici | Non comune | Incremento della fosfatasi alcalina ematica |
Raro |
Alterazione del livello di protrombina, Incremento dell’amilasi |
|
Non nota |
Aumento del rapporto standardizzato internazionale (in pazienti trattati con antagonisti della vitamina K) |
I seguenti effetti indesiderati rientrano in una categoria di frequenza superiore nei sottogruppi di pazienti che hanno ricevuto una terapia endovenosa o sequenziale (terapia endovenosa seguita da terapia orale):
Comune: | Vomito, Transitorio incremento delle transaminasi, Rash |
---|---|
Non comune: |
Trombocitopenia, Trombocitosi, Confusione e disorientamento, Allucinazioni, Parestesia e disestesia, Convulsioni, Vertigine, Disturbi visivi, Perdita dell’udito, Tachicardia, Vasodilatazione, Ipotensione, Transitoria compromissione della funzionalità epatica, Ittero colestatico, Insufficienza renale, Edema |
Raro: |
Pancitopenia, Depressione midollare, Shock anafilattico, Reazioni psicotiche, Emicrania, Disturbi dell’olfatto, Calo dell’udito, Vasculite, Pancreatite, Necrosi epatica, Petecchie, Rottura di tendine |
Popolazione pediatrica
L’incidenza di artropatia riportata sopra si riferisce a dati raccolti negli studi nell’adulto. Nei bambini l’artropatia è di riscontro comune (vedere paragrafo 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza
04.9 Sovradosaggio
Un sovradosaggio di 12 g ha dato luogo a lievi sintomi di tossicità. Un sovradosaggio di 16 g ha causato insufficienza renale acuta.
Sintomi
I sintomi di sovradosaggio consistono in: senso di instabilità, tremore, cefalea, stanchezza, convulsioni, allucinazioni, confusione, malessere addominale, compromissione della funzionalità renale ed epatica, cristalluria, ematuria. E’ stata segnalata tossicità renale reversibile.
Trattamento
Oltre alle consuete misure di emergenza, come lo svuotamento gastrico seguito da carbone, si raccomanda di mantenere sotto controllo la funzione renale e il pH urinario, se necessario acidificando le urine per prevenire la cristalluria. Calcio o magnesio contenenti antiacidi possono teoricamente ridurre l’assorbimento di ciprofloxacina in sovradosaggio. Solo una modesta quantità di ciprofloxacina (meno del 10%) viene eliminata con emodialisi o dialisi peritoneale.
Nel caso di sovradosaggio, si deve intervenire con un trattamento sintomatico si deve effettuare un monitoraggio con ECG, per la possibilità di prolungamento dell’intervallo QT.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: Fluorochinoloni, codice ATC: J01MA02
Meccanismo d’azione:
L’azione battericida della ciprofloxacina, in quanto antibatterico fluorochinolonico, è il risultato dell’inibizione della topoisomerasi di tipo II (DNA-girasi) e della topoisomerasi IV, necessarie per i processi di replicazione, trascrizione, riparazione e ricombinazione del DNA batterico.
Meccanismo di resistenza
In vitro, la resistenza alla ciprofloxacina può essere acquisita attraverso un processo per stadi successivi, per mutazioni a livello del sito bersaglio nella DNA girasi e nella topoisomerasi IV. Mentre singole mutazioni possono non risultare in resistenza clinica, mutazioni multiple danno luogo a resistenza clinica a gran parte o a tutti i principi attivi appartenenti alla classe. Meccanismi di resistenza quali le barriere alla penetrazione e/o meccanismi di efflusso possono avere un effetto variabile sulla sensibilità ai fluorochinoloni, in funzione delle proprietà fisico-chimiche dei diversi principi attivi della classe e dell’affinità dei sistemi di trasporto per ciascuno di essi. Tutti i meccanismi di resistenza in vitro sono comunemente osservati negli isolati clinici. I meccanismi di resistenza che inattivano altri antibiotici, quali le barriere alla penetrazione (comune nello Pseudomonas aeruginosa) ed i meccanismi di efflusso, possono influenzare la sensibilità alla ciprofloxacina.
E’ stata osservata resistenza mediata da plasmidi codificata da geni qnr.
Spettro di attività antibatterica:
I “breakpoint” separano i ceppi sensibili da quelli con sensibilità intermedia e questi ultimi dai ceppi resistenti:
Raccomandazioni EUCAST
Microrganismi | Sensibile | Resistente |
---|---|---|
Enterobacteria | S ≤ 0,5 mg/L | R 1 mg/L |
Pseudomonas | S ≤ 0,5 mg/L | R 1 mg/L |
Acinetobacter | S ≤ 1 mg/L | R 1 mg/L |
Staphylococcus spp.1 | S ≤ 1 mg/L | R 1 mg/L |
Streptococcus pneumoniae | S ≤ 0,125 mg/L | R 2 mg/L |
Haemophilus influenzae e Moraxella catarrhalis |
S ≤ 0,5 mg/L | R 0,5 mg/L |
Neisseria gonorrhoeae | S ≤ 0,03 mg/L | R 0,06 mg/L |
Neisseria meningitidis | S ≤ 0,03 mg/L | R 0,06 mg/L |
“Breakpoint” non correlati alla specie* |
S ≤ 0,5 mg/L | R 1 mg/L |
1. Staphylococcus spp. – i “breakpoint” per la ciprofloxacina sono relativi a terapie ad alto dosaggio.
* I “breakpoint” non correlati alla specie sono stati determinati principalmente sulla base di dati farmacocinetici/farmacodinamici e sono indipendenti dalla distribuzione delle MIC per specifiche specie. Devono essere usati solo per specie cui non sia stato assegnato un “breakpoint” specie-specifico e non per specie per le quali non siano raccomandate le prove di sensibilità.
La prevalenza di resistenza acquisita, per specie selezionate, può variare sia nelle diverse aree geografiche che
nel tempo. Pertanto è opportuno conoscere i dati locali di resistenza, in particolare per il trattamento di infezioni gravi. Se necessario, si deve ricorrere al parere di un esperto laddove la prevalenza locale di resistenza sia tale da rendere discutibile l’utilità del farmaco, per lo meno in certi tipi di infezioni. Classificazione delle specie rilevanti sulla base della sensibilità alla ciprofloxacina (per le specie Streptococcus vedere paragrafo 4.4)
SPECIE COMUNEMENTE SENSIBILI | |
---|---|
Aerobi Gram-positivi | |
Bacillus anthracis (1) | |
Aerobi Gram-negativi | |
Aeromonas spp. | |
Brucella spp. | |
Citrobacter koseri | |
Francisella tularensis | |
Haemophilus ducreyi | |
Haemophilus influenzae* | |
Legionella spp. | |
Moraxella catarrhalis* | |
Neisseria meningitidis | |
Pasteurella spp. | |
Salmonella spp.* | |
Shigella spp.* | |
Vibrio spp. | |
Yersinia pestis | |
Anaerobi | |
Mobiluncus | |
Altri microrganismi | |
Chlamydia trachomatis ($) | |
Chlamydia pneumoniae ($) | |
Mycoplasma hominis ($) | |
Mycoplasma pneumoniae ($) | |
SPECIE PER LE QUALI LA RESISTENZA ACQUISITA PUÒ COSTITUIRE UN | |
PROBLEMA | |
Aerobi Gram-positivi | |
Enterococcus faecalis ($) | |
Staphylococcus spp.*(2) | |
Aerobi Gram-negativi | |
Acinetobacter baumannii+ | |
Burkholderia cepacia+* | |
Campylobacter spp.+* | |
Citrobacter freundii* | |
Enterobacter aerogenes | |
Enterobacter cloacae* | |
Escherichia coli* | |
Klebsiella oxytoca | |
Klebsiella pneumoniae* | |
Morganella morganii* | |
Neisseria gonorrhoeae* | |
Proteus mirabilis* |
Proteus vulgaris* Providencia spp. Pseudomonas aeruginosa* Pseudomonas fluorescens Serratia marcescens* |
---|
Anaerobi Peptostreptococcus spp. Propionibacterium acnes |
MICRORGANISMI INTRINSECAMENTE RESISTENTI |
Aerobi Gram-positivi Actinomyces Enteroccus faecium Listeria monocytogenes |
Aerobi Gram-negativi Stenotrophomonas maltophilia |
Anaerobi Eccetto quelli sopracitati |
Altri microrganismi Mycoplasma genitalium Ureaplasma urealitycum |
* L’efficacia clinica è stata dimostrata per gli isolati sensibili nelle indicazioni cliniche approvate. + Tasso di resistenza ≥ 50% in uno o più paesi europei ($): Sensibilità intermedia in assenza di meccanismi di resistenza acquisiti L’impiego nell’uomo è consigliato essenzialmente sulla base di dati di sensibilità in vitro e di dati sperimentali nell’animale, assieme a qualche dato nell’uomo. Un trattamento di due mesi con ciprofloxacina orale alla dose di 500 mg 2 volte al giorno è considerato efficace nel prevenire l’infezione nell’uomo adulto. Il medico deve fare riferimento ai documenti ufficiali nazionali e/o internazionali sul trattamento dell’antrace. stafilococchi ed è generalmente più elevato negli isolati nosocomiali. |
(1): Sono stati condotti studi in infezioni sperimentali animali da inalazione di spore di Bacillus anthracis; questi studi mostrano che gli antibiotici, iniziati precocemente dopo l’esposizione, impediscono l’insorgenza della malattia se il trattamento viene proseguito fino alla riduzione del numero di spore nell’organismo al di sotto della dose infettiva.
(2): Lo S. aureus meticillino-resistente esprime molto comunemente resistenza crociata ai fluorochinoloni. Il tasso di resistenza alla meticillina è dal 20 al 50% circa fra tutte le specie di
05.2 Proprietà farmacocinetiche
Assorbimento
In seguito ad infusione endovenosa di ciprofloxacina le concentrazioni massime medie vengono raggiunte al termine dell’infusione. La farmacocinetica della ciprofloxacina è lineare fino alla dose di 400 mg per via endovenosa.
Il confronto dei parametri farmacocinetici a regimi posologici di 2 e 3 volte al giorno per via endovenosa non ha indicato il verificarsi di accumulo né per la ciprofloxacina né per i suoi metaboliti.
Un’infusione e.v. di 200 mg in 60 minuti o la somministrazione orale di 250 mg, entrambe ad intervalli di 12 ore, producono un’area sottesa alla curva concentrazione/tempo (AUC) equivalente.
Analogamente, un’infusione e.v. di 400 mg in 60 minuti o la somministrazione orale di 500 mg, entrambe ad intervalli di 12 ore, sono bioequivalenti in termini di AUC.
La dose endovenosa di 400 mg, somministrata in 60 minuti ogni 12 ore, produce una concentrazione sierica di picco (Cmax) simile a quella che si osserva con una dose orale di 750 mg.
Un’infusione e.v. di 400 mg in 60 minuti ogni 8 ore è equivalente, in termini di AUC, ad un regime orale di 750 mg ogni 12 ore.
Distribuzione
Il legame della ciprofloxacina alle proteine plasmatiche è basso (20-30%). La ciprofloxacina è presente nel plasma in gran parte in forma non ionizzata ed ha un grande volume di distribuzione alla stato stazionario, pari a 2-3 L/kg di peso corporeo. La ciprofloxacina raggiunge elevate concentrazioni in una varietà di tessuti, come il polmone (fluido epiteliale, macrofagi alveolari, tessuto bioptico), i seni paranasali e le lesioni infiammatorie (fluido di bolla da cantaridi) e l’apparato urogenitale (urine, prostata, endometrio), dove vengono raggiunte concentrazioni totali superiori a quelle plasmatiche.
Biotrasformazione
Sono state riscontrate basse concentrazioni di quattro metaboliti, identificati come desetilenciprofloxacina (M1), sulfociprofloxacina (M2), ossociprofloxacina (M3) e formilciprofloxacina (M4). I metaboliti mostrano attività antibatterica in vitro, ma inferiore a quella del composto progenitore.
La ciprofloxacina è un moderato inibitore degli isoenzimi 1A2 del CYP 450.
Eliminazione
La ciprofloxacina è prevalentemente escreta in forma immodificata per via renale ed, in minor misura, per via fecale. L’emivita di eliminazione dal siero in soggetti con funzione renale normale è di circa 4-7 ore.
Escrezione di ciprofloxacina (% della dose) | ||
---|---|---|
Somministrazione Endovenosa | ||
Urine | Feci | |
Ciprofloxacina | 61,5 | 15,2 |
Metaboliti (M1-M4) | 9,5 | 2,6 |
La clearance renale è compresa fra 180 e 300 ml/kg/h e la clearance corporea totale fra 480 e 600 mL/kg/h.
La ciprofloxacina va incontro sia a filtrazione glomerulare che a secrezione tubulare. Una grave compromissione della funzionalità renale determina un aumento dell’emivita della ciprofloxacina, che può raggiungere le 12 ore.
La clearance non renale della ciprofloxacina è dovuta prevalentemente a secrezione trans intestinale attiva e a metabolismo. L’1% della dose è escreto per via biliare. La ciprofloxacina è presente nella bile in concentrazioni elevate.
Popolazione pediatrica
I dati farmacocinetici nei pazienti pediatrici sono limitati.
In uno studio condotto nei bambini, la Cmax e l’AUC non sono risultate dipendenti dall’età (oltre l’anno di età). Non si è osservato un incremento apprezzabile nella Cmax e nell’AUC in seguito a somministrazioni multiple (10 mg/kg 3 volte al giorno).
In 10 bambini con grave sepsi, la Cmax era pari a 6,1 mg/L (intervallo 4,6 – 8,3 mg/L), dopo un’infusione endovenosa di un’ora alla dose di 10 mg/kg nei bambini di età inferiore all’anno, mentre nei bambini da uno a 5 anni di età era pari a 7,2 mg/L (intervallo 4,7 – 11,8 mg/L). I valori dell’AUC erano, nei rispettivi gruppi, pari a 17,4 mg*h/L (intervallo 11,8 – 32,0 mg*h/L) e 16,5 mg*h/L (intervallo 11,0 – 23,8 mg*h/L).
Questi valori sono compresi nell’intervallo riscontrato negli adulti alle dosi terapeutiche. Sulla base di un’analisi farmacocinetica di popolazione su pazienti pediatrici con diverse infezioni, l’emivita media attesa nei bambini è di circa 4 – 5 ore e la biodisponibilità della sospensione orale varia dal 50 all’80%.
Relazione farmacocinetica/farmacodinamica
L’efficacia dipende soprattutto dal rapporto fra concentrazione sierica massima (Cmax) e concentrazione minima inibente (MIC) della ciprofloxacina per un batterio patogeno e dal rapporto fra area sottesa alla curva (AUC) e MIC.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
I dati non-clinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di tossicità per dose singola, tossicità a dosi ripetute, potenziale cancerogeno, tossicità riproduttiva.
Come molti altri chinoloni, la ciprofloxacina è fototossica negli animali a livelli di esposizione che hanno rilevanza clinica. I dati sulla fotomutagenicità/fotocancerogenicità mostrano un debole effetto foto mutageno e fotocancerogeno della ciprofloxacina in vitro ed in esperimenti animali. Questo effetto è paragonabile a quello di altri inibitori delle girasi.
Tollerabilità articolare
Come è noto anche per altri inibitori della girasi, la ciprofloxacina provoca alterazioni delle grandi articolazioni portanti negli animali in accrescimento. L’entità del danno alle cartilagini varia in funzione dell’età, della specie e della dose e può essere ridotto scaricando le articolazioni. Gli studi sugli animali maturi (ratto, cane) non hanno messo in evidenza lesioni alle cartilagini. In uno studio in cani beagle giovani, la ciprofloxacina, dopo due settimane di trattamento a dosi terapeutiche, ha provocato gravi alterazioni articolari, ancora visibili dopo 5 mesi.
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Acido lattico Sodio cloruro
Acqua per preparazioni iniettabili
06.2 Incompatibilità
Ciprofloxacina Ibigen non può essere miscelata con soluzioni che non sono stabili a pH 3,9-4,5. Questo prodotto non deve essere miscelato con altri prodotti medicinali.
06.3 Periodo di validità
3 anni
Da un punto di vista microbiologico, il prodotto dovrebbe essere utilizzato subito. Se non viene utilizzato subito, i tempi di conservazione in uso e le condizioni prima dell’utilizzo sono responsabilità di chi usa il prodotto.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Conservare a temperatura non superiore ai 25°C. Conservare al riparo dalla luce. Non conservare in frigorifero o congelare.
06.5 Natura e contenuto della confezione
Sacca in polivinil cloruro (PVC) rivestita da involucro esterno costituito da poliestere/alluminio/poliestere/polipropilene.
Ciprofloxacina Ibigen 400 mg/200 ml soluzione per infusione:
Confezione: 10 sacche.
06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione
Poiché la soluzione per infusione è sensibile alla luce, rimuovere le sacche per infusione dalla scatola solo
immediatamente prima dell’uso. Se la soluzione è esposta alla luce, l’efficacia è garantita per un periodo di tre giorni.
L’eventuale soluzione non utilizzata deve essere eliminata.
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
IBIGEN S.r.l.
Via Fossignano, 2 – 04011 Aprilia (LT) Tel: + 39 06 921501
Fax: + 39 06 92150500
e-mail: info-ibigen.it
08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio
CIPROFLOXACINA IBIGEN 400 mg/200 ml soluzione per infusione–10 sacche: AIC n° 037523038
09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione
Dicembre 2009
10.0 Data di revisione del testo
Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: ———-