Imbruvica: effetti collaterali e controindicazioni

Imbruvica: effetti collaterali e controindicazioni

Imbruvica fl 90 Cps 140 mg (Ibrutinib) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

IMBRUVICA in monoterapia è indicato per il trattamento di pazienti adulti con linfoma mantellare (MCL) recidivato o refrattario.

IMBRUVICA in monoterapia è indicato per il trattamento di pazienti adulti con leucemia linfocitica cronica (CLL) precedentemente non trattata (vedere paragrafo 5.1).

IMBRUVICA in monoterapia o in associazione a bendamustina e rituximab (BR) è indicato per il trattamento di pazienti adulti con CLL che hanno ricevuto almeno una precedente terapia.

IMBRUVICA in monoterapia è indicato per il trattamento di pazienti adulti con macroglobulinemia di Waldenström (WM) che hanno ricevuto almeno una precedente terapia, o in prima linea per i pazienti per i quali una chemio-immunoterapia non è appropriata.

Imbruvica fl 90 Cps 140 mg: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Imbruvica fl 90 Cps 140 mg ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Imbruvica fl 90 Cps 140 mg, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Imbruvica fl 90 Cps 140 mg: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

L’uso delle preparazioni contenenti Erba di San Giovanni è controindicato nei pazienti in trattamento con IMBRUVICA.

Imbruvica fl 90 Cps 140 mg: effetti collaterali

Sintesi del profilo di sicurezza

Il profilo di sicurezza si basa sui dati aggregati provenienti da 981 pazienti trattati con IMBRUVICA in tre studi clinici di fase 2, quattro studi randomizzati di fase 3 e dalla esperienza post-marketing. I pazienti trattati negli studi clinici per MCL hanno ricevuto IMBRUVICA alla dose di 560 mg una volta al giorno ed i pazienti trattati negli studi clinici per CLL o WM hanno ricevuto IMBRUVICA alla dose di 420 mg una volta al giorno. Tutti i pazienti negli studi clinici hanno ricevuto IMBRUVICA fino alla progressione della malattia o fino a quando non era piĂ¹ tollerato.

Le reazioni avverse piĂ¹ comunemente verificatesi (? 20%,) erano diarrea, neutropenia, emorragia (ad es. ecchimosi), dolore muscoloscheletrico, nausea, rash, e piressia. Le reazioni avverse piĂ¹ comuni di grado 3/4 (? 5%,) erano neutropenia, polmonite, trombocitopenia e neutropenia febbrile.

Tabella delle reazione avverse

Le reazioni avverse osservate nei pazienti trattati con ibrutinib con patologie linfoproliferative delle cellule B e quelle emerse nella esperienza post-marketing sono elencate di seguito suddivise in base alla classificazione per sistemi e organi e per gruppo di frequenza. Le frequenze sono definite come segue: molto comune (? 1/10), comune (? 1/100, < 1/10), non comune (? 1/1.000, < 1/100), non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravitĂ .

Tabella 1: Reazioni avverse riportate negli studi clinici o durante la sorveglianza post- marketing nei pazienti con tumori delle cellule-B†

Classificazione per sistemi e organi Frequenza (Tutti i gradi) Reazioni avverse Tutti i gradi (%) Grado
? 3 (%)
Infezioni e infestazioni Molto comune Polmonite*#
Infezione del tratto respiratorio superiore Sinusite*
Infezione della pelle*
16
19
11
10
10
1
1
3
Comune Sepsi*#
Infezione del tratto urinario
4
9
4
2
Non comune Riattivazione Epatite B < 1 < 1
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) Comune Tumore della pelle non-melanoma* Carcinoma basocellulare Carcinoma a cellule squamose 6
3
2
1
< 1
< 1
Patologie del sistema emolinfopoietico Molto comune Neutropenia Trombocitopenia 30
20
26
10
Comune Neutropenia febbrile Leucocitosi Linfocitosi 5
2
2
5
1
1
Non comune Sindrome da leucostasi < 1 < 1
Disturbi del sistema immunitario Comune Malattia polmonare interstiziale*,#,a 2 < 1
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Comune Sindrome da lisi tumoralea
Iperuricemia
1
7
1
2
Patologie del sistema nervoso Molto comune Mal di testa 13 1
Comune Neuropatia periferica*, a
Capogiri
5
9
< 1
0
Patologie dell’occhio Comune Visione offuscata 7 0
Patologie cardiache Comune Fibrillazione atriale Tachiaritmia ventricolare*b 6
1
3
0
Patologie vascolari Molto comune Emorragia*#
Ecchimosi*
30
22
1
< 1
Comune Ematoma subdurale#
Epistassi Petecchie
Ipertensione*
1
8
7
10
1
< 1
0
4
Patologie gastrointestinali Molto comune Diarrea Vomito Stomatite* Nausea Stipsi 41
14
13
27
16
3
< 1
1
1
< 1
Patologie epatobiliari Non nota Insufficienza epatica*,a Non nota Non nota
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Molto comune Rash* 22 2
Comune Orticariaa Eritemaa Onicoclasiaa 1
2
2
< 1
0
0
Non comune Angioedemaa
Panniculite*,a
< 1 < 1
<1 0
Non nota Sindrome di Stevens-Johnsona Non nota Non nota
Patologie del sistema
muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Molto comune Artralgia
Spasmi muscolari
Dolore muscoloscheletrico*
12
14
28
1
< 1
3
Disturbi generali e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto comune Piressia
Edema periferico
20
14
2
1

† Le frequenze sono arrotondate al numero intero piĂ¹ vicino.

* Include piĂ¹ di un termine di reazione avversa.

# Includono eventi con esito fatale.

@ Termine di livello piĂ¹ basso (LLT – Lower level term) usato per la selezione.

Report spontaneo proveniente dall’esperienza post-marketing

Frequenza calcolata da studi clinici in monoterapia.

Descrizione di reazioni avverse selezionate

Interruzioni e riduzioni della dose dovuti a reazioni avverse

Dei 981 pazienti trattati con IMBRUVICA per patologie linfoproliferative delle cellule B il 5% ha sospeso il trattamento principalmente per gli eventi avversi. Questi comprendevano polmonite, fibrillazione atriale ed emorragia. Eventi avversi che hanno portato ad una riduzione della dose si sono verificati in circa il 6% dei pazienti.

Anziani

Dei 981 pazienti trattati con IMBRUVICA, il 62% aveva etĂ  uguale o superiore ai 65 anni.

La polmonite di grado 3 o maggiore si è verificata con maggior frequenza nei pazienti anziani trattati con IMBRUVICA (13% dei pazienti con età ? 65 contro il 7% dei pazienti con età < 65 anni).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

Imbruvica fl 90 Cps 140 mg: avvertenze per l’uso

Eventi di sanguinamento

Sono stati riportati eventi emorragici in pazienti trattati con IMBRUVICA, con o senza trombocitopenia. Questi includono eventi emorragici minori come contusione, epistassi, petecchie; ed eventi emorragici maggiori, alcuni fatali, che comprendono sanguinamento gastrointestinale, emorragia intracranica ed ematuria.

I pazienti che necessitano dell’assunzione di warfarin o di altri antagonisti della vitamina K sono stati esclusi dagli studi di fase 2 e 3 con IMBRUVICA. Warfarin o altri antagonisti della vitamina K non devono essere somministrati in associazione a IMBRUVICA. Gli integratori alimentari come olii di pesce e preparati a base di vitamina E devono essere evitati. L’uso di IMBRUVICA in pazienti che necessitano di altri anticoagulanti o di medicinali che inibiscono la funzione piastrinica, puĂ² aumentare il rischio di sanguinamento e bisogna prestare particolare attenzione se è in corso una terapia con anticoagulanti.

IMBRUVICA deve essere sospeso almeno 3-7 giorni pre e post-chirurgia, a seconda del tipo di intervento e del rischio di sanguinamento.

Il meccanismo alla base degli eventi emorragici non è stato pienamente compreso. I pazienti con diatesi emorragica congenita non sono stati studiati.

Leucostasi

Sono stati riportati casi di leucostasi in pazienti trattati con IMBRUVICA. Un elevato numero di linfociti circolanti (> 400.000/mcl) puĂ² conferire un aumento del rischio. Considerare una sospensione temporanea di IMBRUVICA. I pazienti devono essere attentamente monitorati. Somministrare misure di supporto come idratazione e/o citoriduzione ove indicato.

Infezioni

Sono state osservate infezioni (che includono sepsi, sepsi neutropenica, infezioni batteriche, virali o fungine) in pazienti trattati con IMBRUVICA. Alcune di queste infezioni sono state associate ad ospedalizzazione e decesso. Molti pazienti con infezioni fatali avevano anche neutropenia. I pazienti

devono essere monitorati in caso si presenti febbre, neutropenia e infezioni, e ove indicato deve essere istituita un’appropriata terapia antinfettiva. Considerare una profilassi in base allo standard di cura nei pazienti a maggior rischio di infezioni opportunistiche.

Sono stati riportati casi di leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML), inclusi casi mortali, in seguito all’uso di ibrutinib nel contesto di una terapia immunosoppressiva precedente o concomitante. I medici devono prendere in considerazione la PML, come diagnosi differenziale, nei pazienti con nuovi segni o sintomi neurologici, cognitivi o comportamentali, o con un peggioramento degli stessi. Se si sospetta la PML devono essere effettuate le appropriate valutazioni diagnostiche e deve essere sospeso il trattamento fino a quando la diagnosi di PML non sia esclusa. In caso di dubbi, si deve fare riferimento ad un neurologo ed è necessario prendere in considerazione le misure diagnostiche appropriate per la PML, che includono la risonanza magnetica (MRI), preferibilmente con contrasto, il test del fluido cerebrospinale (CSF) per la presenza di DNA del virus JC e valutazioni neurologiche ripetute.

Citopenie

Sono state riportate citopenie di grado 3 o 4 comparse con il trattamento (neutropenia, trombocitopenia e anemia) in pazienti trattati con IMBRUVICA. Controllare l’ emocromo completo mensilmente.

Malattia polmonare interstiziale (Interstitial Lung Disease – ILD)

Sono stati riportati casi di ILD nei pazienti trattati con IMBRUVICA. Bisogna monitorare i pazienti nel caso di sintomi polmonari indicativi di ILD. Se si manifestano i sintomi, interrompere IMBRUVICA e gestire in maniera appropriata la ILD. Se i sintomi persistono, considerare i rischi e i benefici del trattamento con IMBRUVICA e seguire le linee guida sull’aggiustamento della dose.

Aritmia cardiaca

Sono stati riportati fibrillazione atriale, flutter atriale e casi di tachiaritmia ventricolare in pazienti trattati con IMBRUVICA. Sono stati segnalati casi di fibrillazione atriale e flutter atriale soprattutto in pazienti con fattori di rischio cardiaci, ipertensione, infezioni acute, e storia di pregressa fibrillazione atriale. Eseguire periodicamente un monitoraggio clinico di tutti i pazienti per rilevare la presenza di aritmia cardiaca. I pazienti che sviluppano sintomi di aritmia o nuova comparsa di dispnea, capogiro o svenimento devono essere valutati clinicamente e se indicato eseguire un elettrocardiogramma (ECG).

Nei pazienti che sviluppano segni e/o sintomi di tachiaritmia ventricolare, IMBRUVICA deve essere temporanemente interrotto e deve essere effettuata un’accurata valutazione clinica del rischio / beneficio prima di riprendere la terapia.

Nei pazienti con pre-esistente fibrillazione atriale che richiedono una terapia anticoagulante, devono essere considerate delle opzioni di trattamento alternative ad IMBRUVICA. Nei pazienti che sviluppano fibrillazione atriale durante il trattamento con IMBRUVICA deve essere effettuata una attenta valutazione del rischio di patologia tromboembolica. Nei pazienti ad alto rischio e dove non sono disponibili alternative ad IMBRUVICA, deve essere considerato un trattamento strettamente controllato con gli anticoagulanti.

Sindrome da lisi tumorale

Sono stati riportati casi di sindrome da lisi tumorale durante la terapia con IMBRUVICA. I pazienti a rischio di sviluppo della sindrome da lisi tumorale sono quelli che hanno evidenziato una elevata massa tumorale prima dell’inizio del trattamento. Ăˆ necessario monitorare attentamente questi pazienti e prendere le dovute precauzioni.

Tumore della pelle non melanoma

I tumori della pelle non-melanoma sono stati riportati piĂ¹ di frequente nei pazienti in trattamento con IMBRUVICA rispetto ai pazienti trattati con i medicinali di confronto in analisi aggregate di studi comparativi e randomizzati di fase 3. Monitorare i pazienti per la comparsa di tumore della pelle non- melanoma.

Riattivazione virale

Sono stati segnalati casi di riattivazione dell’epatite B in pazienti trattati con IMBRUVICA. Lo status del virus dell’epatite B (HBV) deve essere stabilito prima di iniziare il trattamento con IMBRUVICA. Per pazienti risultati positivi al test per l’infezione da HBV, si raccomanda un consulto con un medico specialista nel trattamento dell’epatite B. Se i pazienti risultano positivi ai test sierologici per l’epatite B, deve essere consultato un esperto di malattia epatica prima dell’inizio del trattamento e il paziente deve essere monitorato e gestito in accordo agli standard clinici locali per prevenire la riattivazione dell’epatite B.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco