Lodine: Bugiardino (Foglietto Illustrativo)

Lodine Bugiardino. Fonte A.I.Fa.


Se sei un professionista della salute, consulta anche la Scheda Tecnica di Lodine


LODINE 600 mg compresse rivestite a rilascio prolungato

Etodolac

Categoria farmacoterapeutica

Farmaco antinfiammatorio ed antireumatico, non steroideo.

Indicazioni terapeutiche

LODINE 600 mg compresse rivestite a rilascio prolungato è indicato nel trattamento sintomatologico a lungo termine di:

  1. Artrite reumatoide
  2. Artrosi (malattia articolare degenerativa)

    Controindicazioni

    LODINE è controindicato:

    1. in pazienti con ulcera peptica in fase attiva o con un'anamnesi di ulcera o emorragia gastrointestinale associata all'uso di altri FANS;
    2. in pazienti con storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente(due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento);
    3. in caso di grave insufficienza cardiaca;
    4. in pazienti con anamnesi di asma, rinite, orticaria od altre reazioni allergiche durante la terapia con acido acetilsalicilico od altri FANS, a causa di una possibile reattività crociata; in alcuni pazienti sono state riportate reazioni anafilattico-simili gravi, raramente fatali ai FANS;
    5. per il trattamento del dolore perioperatorio in caso di intervento di bypass aorto-coronarico;
    6. in pazienti con ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti;

7. in caso di grave insuficienza epatica e renale;

8. nel terzo trimestre di gravidanza.

Precauzioni per l’uso

Efetti renali – E’ raccomandata cautela nei pazienti con disfunzioni renali pre-esistenti. I metaboliti dei FANS sono eliminati principalmente attraverso i reni. Deve essere usata cautela anche quando si inizia il trattamento con FANS come LODINE nei pazienti con una considerevole disidratazione.

Nell'uomo, è stato raccolto un piccolo numero di report spontanei di eventi avversi renali con LODINE 600 mg compresse rivestite a rilascio prolungato (p.e. ematuria, nefrite acuta interstiziale, insufficienza renale o scompenso renale). Perciò LODINE 600 mg compresse rivestite a rilascio prolungato dovrebbe essere utilizzato con precauzione nei pazienti con alterata funzione renale (vedi “Efetti indesiderati”).

La somministrazione di qualsiasi FANS a pazienti nei quali le prostaglandine renali hanno un ruolo di sostegno nel mantenimento della perfusione renale può causare una riduzione dose-dipendente della formazione delle prostaglandine e, quindi, del flusso ematico renale che può scatenare uno scompenso renale conclamato. I pazienti a più alto rischio sono quelli con funzione renale compromessa, insufficienza cardiaca, disfunzione epatica, quelli che assumono diuretici e gli anziani. La sospensione della terapia con i FANS è generalmente seguita dal ripristino dello stato di salute precedente.

I metaboliti di etodolac sono eliminati primariamente dai reni. Il grado in cui i metaboliti glucuronidi si possono accumulare nei pazienti con insufficienza renale non è stato studiato. Come con altri farmaci i cui metaboliti sono escreti dai reni, la possibilità che reazioni avverse possano essere attribuite a questi metaboliti dovrebbe essere considerata (vedere sez. Efetti indesiderati).

Efetti epatici – Come con altri FANS, l'aumento borderline di uno o più test di funzionalità epatica può verificarsi nel 15% dei pazienti. Queste anomalie di laboratorio progredire,restare invariate o essere transitorie con il proseguire della terapia. Elevazioni significative di alanina aminotrasferasi (ALT) o aspartato aminotrasferasi (AST) (circa dalle 2 alle 3 o più volte il limite superiore della norma) sono state riportate con in FANS come LODINE. In aggiunta sono stati riportati rari casi di reazioni gravi epatiche, compreso l’ittero, epatite fatale fulminante e insufficienza epatica (compresa quella fatale). Un paziente con segni e/o sintomi di disfunzione epatica, o in presenza di valori anomali dei test di funzionalità epatica, dovrebbe essere valutato per evidenziare possibili sviluppi di una reazione epatica più grave durante la terapia con LODINE 600 mg compresse rivestite a rilascio prolungato. Sebbene tali reazioni siano rare, se l'alterazione del test epatico persiste o peggiora, se si sviluppano segni e sintomi di danno epatico o manifestazioni sistemiche (per es. eosinofilia, rash, ecc.) LODINE 600 mg compresse rivestite a rilascio prolungato deve essere sospeso.

La compromissione della funzione epatica o renale dovuta ad altre cause può alterare il metabolismo dei farmaci. I pazienti con queste condizioni e i pazienti sottoposti a terapie a lungo termine, specialmente gli anziani, dovrebbero essere controllati per i potenziali efetti collaterali e la posologia deve essere adattata secondo le necessità.

Efetti ematologici – Nei pazienti in terapia con LODINE 600 mg compresse rivestite a rilascio prolungato o con altri FANS viene talvolta osservata anemia. Ciò può essere dovuto a ritenzione di liquidi, perdite ematiche gastrointestinali o ad un efetto non ancora definito chiaramente sull'eritropoiesi . I pazienti in trattamento a lungo termine con FANS, compreso LODINE 600 mg compresse rivestite a rilascio prolungato, dovrebbero efettuare controlli dell'emoglobina o dell'ematocrito se sviluppano una sintomatologia anemica.

Difetti di coagulazione

In alcuni pazienti il LODINE può inibire l’aggregazione piastrinica e può prolungare il tempo di sanguinamento. A diferenza dell’aspirina, questo efetto sulla funzione piastrinica è quantitativamente minore, di più breve durata, e reversibile. Pazienti che assumono LODINE e che possono essere influenzati negativamente da alterazioni nella funzione piastrinica, ad esempio pazienti con disordini nella coagulazione o pazienti che assumono anticoagulanti, devono essere tenuti attentamente sotto controllo.

Ritenzione di liquidi ed edema – La ritenzione di liquidi e l'edema sono stati osservati in alcuni pazienti che assumevano FANS come LODINE. Quindi LODINE 600 mg compresse rivestite a rilascio prolungato deve essere usato con cautela in pazienti che presentano ritenzione di liquidi, ipertensione, o insufficienza cardiaca.

Efetti cardiovascolari e cerebrovascolari

L’uso dei medicinali antinfiammatori non steroidei può causare un aumento del rischio di eventi trombotici cardiovascolari, infarto del miocardio e ictus, a volte fatali. Il rischio aumenta con la durata del trattamento. Pazienti con malattie cardiovascolari accertate sono a rischio maggiore. Per minimizzare il rischio potenziale che si verifichi un evento avverso di tipo cardiovascolare è opportuno utilizzare etodolac alla dose efficace più bassa e per il minor tempo possibile. Anche in assenza di precedenti sintomi cardiovascolari, bisogna prestare attenzioneal verificarsi di tali eventi. Il medico deve informare i pazienti sui segni e/o sintomi di una grave tossicità

cardiovascolare e sulle azioni da intraprendere nel caso essa si verifichi (vedere paragrafo Controindicazioni).

Test di laboratorio – Poiché, durante la terapia con i FANS, possono verificarsi gravi ulcerazioni del tratto gastrointestinale e sanguinamenti senza alcun sintomo di allarme, i medici devono seguire i pazienti in trattamento prolungato alla ricerca di segni e sintomi di ulcerazioni e sanguinamenti e dovrebbero informarli dell'importanza di questi controlli (vedere sez. “Avvertenze Speciali”).

Il trattamento con LODINE 600 mg compresse rivestite a rilascio prolungato è associato ad una lieve riduzione dei livelli sierici di acido urico. Nel corso di studi clinici, una percentuale significativamente maggiore di pazienti che assumevano etodolac ha mostrato livelli ridotti di acido urico rispetto ai pazienti che assumevano placebo.

L’uso di LODINE 600 mg compresse rivestite a rilascio prolungato, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi, è sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza.

La somministrazione di LODINE 600 mg compresse rivestite a rilascio prolungato dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità.

Uso in pazienti pediatrici

La sicurezza e l’efficacia di LODINE 600 mg compresse rivestite a rilascio prolungato, nei pazienti pediatrici, non è stata stabilita e pertanto l’uso non è consigliato.

Uso in pazienti anziani

Deve essere usata cautela nel trattamento dei pazienti anziani.

Si deve procedere con cautela in pazienti che assumono contemporaneamente farmaci che possono aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del re-uptake della serotonina o agenti anti-aggreganti come l’aspirina (vedi sezione “Interazioni”).

Interazioni

Informare il medico o il farmacista se si è recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica.

Antiacidi – La somministrazione concomitante di antiacidi apparentemente non influenza il grado di assorbimento di LODINE 600 mg compresse rivestite a rilascio prolungato. Tuttavia, gli antiacidi possono diminuire del 15-20% la concentrazione massima raggiunta ma non hanno un efetto tangibile sul tempo di raggiungimento del picco.

Aspirina – Come con altri FANS, la somministrazione concomitante di LODINE e acido acetilsalicilico non è in genere consigliata a causa del rischio potenziale di aumentare gli efetti secondari.

Quando i FANS vengono somministrati con l'acido acetilsalicilico, viene ridotto il suo legame con le proteine anche se la clearance dei metaboliti liberi non è alterata. Il significato clinico di questa interazione non è noto.

Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del re-uptake della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedi sezione Avvertenze speciali).

Corticosteroidi:aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedi sezione Avvertenze speciali).

Anticoagulanti – I FANS possono aumentare gli efetti degli anticoagulanti,come il warfarin (vedi sezione Avvertenze speciali) – Gli efetti del Warfarin e dei FANS come LODINE sul sanguinamento gastrointestinale sono sinergici. La somministrazione concomitante di questi due farmaci presenta un più alto rischio di sanguinamento gastrointestinale rispetto a quello di utilizzatori di uno solo dei due farmaci.

E’ pertanto consigliato un attento monitoraggio di questi pazienti.

Diuretici, ACE inibitori e antagonisti dell’angiotensina II –

I FANS, incluso l’etodolac, possono ridurre l’efetto antipertensivo degli ACE Inibitori e dei diuretici con possibilità di mancato controllo della pressione arteriosa. Nei pazienti anziani, nei pazienti disidratati ,inclusi quelli in terapia diuretica, ed in pazienti con funzione renale ridotta o compromessa, la somministrazione concomitante di FANS con ACE Inibitori, con antagonisti dell’angiotensina II o con agenti che inibiscono il sistema della ciclo- ossigenasi , può determinare un deterioramento della funzione renale, inclusa una possibile insufficienza renale acuta. Questi efetti

sono generalmente reversibili. I pazienti, durante la terapia concomitante, devono essere tenuti sotto osservazione per eventuali segni di insufficienza o danno renale (vedere “Precauzioni per l’uso”). Questi efetti devono anche essere presi in considerazione in pazienti che assumono LODINE in concomitanza con antagonisti dell’angiotensina II. Quindi tali combinazioni devono essere somministrate con cautela, specialmente nei pazienti anziani.

I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l’inizio della terapia concomitante.

La somministrazione simultanea di FANS come LODINE e di diuretici senza efetti sul potassio può comportare un aumento dei livelli di potassio nel plasma.

LODINE, come tutti i FANS, se assunto insieme a diuretici risparmiatori di potassio può comportare un aumento del livello di potassio nel plasma.

Antipertensivi

FANS come LODINE, possono ridurre gli efetti antipertensivi degli ACE inibitori e dei diuretici con una perdita possibile del controllo della pressione arteriosa. In pazienti anziani, disidratati (inclusi coloro che sono in terapia con diuretici) o con ridotta funzionalità renale, la somministrazione contemporanea di FANS ed ACE inibitori può comportare un peggioramento della funzionalità renale, inclusa la possibilità che si verifichi un’insufficienza renale acuta. Durante la terapia concomitante, i pazienti devono essere monitorati per l’insorgenza di segni di insufficienza o scompenso renale. La somministrazione simultanea di FANS come LODINE e di diuretici senza efetti sul potassio può risultare in un aumento dei livelli di potassio nel plasma.

Iperpotassiemia – L’etodolac, come tutti i FANS, se assunto insieme a diuretici risparmiatori di potassio può comportare un aumento del livello di potassio nel plasma.

Metotressato e Ticlopidina – Etodolac può aumentare i livelli di metrotressato e ticlopidina causando tossicità, per cui se ne sconsiglia l’associazione. L’etodolac , come tutti i FANS, non deve essere somministrato prima o in concomitanza con alte dosi di metotressato, come ad esempio quelle usate nel trattamento dell’osteosarcoma. In generale, si dovrebbe usare cautela quando FANS, come LODINE, sono somministrati insieme a metotressato.

Ciclosporina – L’etodolac, come altri FANS a causa degli efetti sulle prostaglandine renali può causare alterazioni nell’eliminazione di ciclosporina portando all'innalzamento dei livelli sierici di ciclosporina all'aumento della tossicità. La nefrotossicità associata alla ciclosporina può essere aumentata. I pazienti che assumono ciclosporina e a cui viene prescritto LODINE, o qualsiasi altro FANS, e in particolare quei pazienti con una funzione renale alterata, devo essere tenuti sotto osservazione per lo sviluppo di tossicità specifiche di questi farmaci.

Litio – FANS, come l’etodolac, possono causare un aumento dei livelli plasmatici di litio e una riduzione nella clearance renale del litio. Quando somministrati concomitantemente, i pazienti devono essere monitorati per i segni di tossicità del litio. E’ consigliato un attento monitoraggio dei livelli del litio nel caso sia richiesto un aggiustamento del dosaggio.

Glicosidi cardiaci – LODINE, come altri FANS, a causa degli efetti sulle prostaglandine renali può causare alterazioni nell'eliminazione dei glicosidi cardiaci come la digitale e la digossina, portando all'innalzamento dei livelli sierici dei glicosidi e all'aumento della loro tossicità. Bisogna avere cautela con i pazienti trattati con i glicosidi cardiaci.

Fenitoina

I FANS possono aumentare la fenitoina libera farmacologicamente attiva.La somministrazione concomitante di etodolac e fenitoina non modifica la farmacocinetica di nessuno dei due farmaci. Pertanto, è possibile somministrare etodolac ai pazienti che ricevono la fenitoina. E’ consigliato un attento monitoraggio dei livelli di fenitoina nell’eventualità fosse necessario un aggiustamento del dosaggio.

Legame proteico – A causa dell’elevato legame proteico di LODINE, i pazienti in terapia concomitante con anticoagulanti, sulfonamidi, antimicoziali (definilidantoina) vanno attentamente controllati.

Il fenilbutazone provoca un aumento (di circa l'80%) della frazione libera di etodolac. Anche se non sono stati fatti studi in vivo per verificare eventuali modificazioni nella clearance di etololac provocate dalla concomitante somministrazione di fenilbutazone, si raccomanda di non somministrare insieme i due farmaci.

Interazioni nei test di laboratorio

Per la presenza di metaboliti fenolici di etodolac, l'urina di pazienti che assumono LODINE 600 mg compresse rivestite a rilascio prolungato può dare una reazione falso-positiva per la ricerca della bilirubina urinaria (urobilina).

La metodologia diagnostica che utilizza stick ad immersione per la ricerca di corpi chetonici nelle urine ha dato risultati falsamente positivi in alcuni pazienti trattati con LODINE. In genere, questo fenomeno non è stato associato con altri eventi clinicamente significativi. Non è stata osservata alcuna correlazione con la dose.

Avvertenze Speciali

L’uso di LODINE deve essere evitato in concomitanza di FANS inibitori selettivi della COX-2.

Gli efetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della dose minima efficace per la durata di trattamento più breve possibile che occorre per controllare i sintomi.

Anziani: i pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedi sezione Dose, modo e tempo di somministrazione).

Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali.

Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedi sezione Controindicazioni), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile. L’uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dose di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedi sotto e sezione Interazioni).

Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento.

Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia,come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin,

inibitori selettivi del re-uptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l’aspirina (vedi sezione Interazioni).

Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono LODINE il trattamento deve essere sospeso.

I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiché tali condizioni possono essere esacerbate (vedi sezione Efetti indesiderati).

Le medicine cosi’ come LODINE possono essere associate ad un modesto aumento del rischio di attacco cardiaco (“infarto del miocardio”) o ictus. Qualsiasi rischio è più probabile con alte dosi e trattamenti prolungati. Non superare la dose o la durata del trattamento raccomandata.

Se ha problemi cardiaci, o precedenti di ictus o pensa di poter essere a rischio per queste condizioni (per esempio se ha pressione sanguigna alta, diabete o colesterolo elevato o fumo) deve discutere la sua terapia con il suo dottore o farmacista.

Occorre cautela nei pazienti con una storia di ipertensione e/o insufficienza cardiaca poiché, in associazione alla terapia con FANS sono state riportate ritenzione idrica ed edema.

Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa,sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l’uso dei FANS (vedi Efetti indesiderati). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a più alto rischio: l’insorgenza delle reazioni si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. LODINE deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.

Efetti gastrointestinali

LODINE deve essere prescritto con estrema cautela in pazienti con un’anamnesi di ulcera o emorragia gastrointestinale. Studi con altri FANS hanno mostrato che pazienti con precedente storia di ulcera peptica e/o sanguinamento gastrointestinale, e che usano i FANS, come LODINE, hanno un rischio 10 volte maggiore di sviluppare sanguinamento gastrointestinale rispetto ai pazienti con nessuno di questi fattori di rischio.

Studi farmacoepidemiologici hanno identificato, oltre alla presenza in anamnesi di ulcera, diverse altre terapie concomitanti o condizioni di co-morbidità per i FANS, come LODINE, che possono aumentare il rischio di sanguinamento gastrointestinale. Queste condizioni

possono includere il trattamento con i corticosteroidi orali, il trattamento con gli anticoagulanti, una terapia di lunga durata con i FANS, il fumo, l’alcoolismo, l’età avanzata e un cattivo stato di salute complessivo (vedere “Interazioni con altri farmaci ed altre forme di interazione”).

Nei pazienti trattati con i FANS possono presentarsi in qualsiasi momento, con o senza alcun sintomo premonitore, gravi efetti tossici a livello gastrointestinale come sanguinamento, ulcerazione e perforazione dello stomaco, del piccolo intestino, o del grande intestino. Disturbi minori dell'apparato gastrointestinale superiore, come la dispepsia, sono comuni e si presentano precocemente durante la terapia. I medici devono tenere presente la possibilità di ulcerazioni e sanguinamenti nei pazienti trattati con i FANS come LODINE, anche in assenza di sintomi precedenti a carico del tratto gastrointestinale. Il medico deve informare il paziente circa i segni e i sintomi di grave tossicità a livello gastrointestinale e circa le misure da adottare nel caso questi si presentassero.

E’ stato dimostrato che ulcere del tratto gastrointestinale superiore, emorragie abbondanti o perforazioni causate dai FANS sono state riscontrate in circa il 2% dei pazienti trattati da 3 a 6 mesi e in circa il 2-4% dei pazienti trattati per 1 anno. La possibilità di sviluppare un evento gastrointestinale grave può aumentare nel tempo durante il corso della terapia. Comunque anche la terapia a breve termine non è senza rischio. I fattori di rischio conosciuti per essere associati al disturbo di ulcera peptica includono l’alcolismo, il fumo e l’età avanzata. E’ più probabile che pazienti anziani o debilitati abbiano complicazioni dovute ad ulcerazioni o sanguinamenti rispetto ad altri individui, e la maggior parte dei report spontanei per i FANS di eventi gastrointestinali fatali si riferiscono a questa popolazione.

Al fine di minimizzare il rischio potenziale di eventi gastrointestinali, si dovrebbe usare la dose minima efficace e per il più breve tempo possibile.

In volontari sani, l’etodolac ha dimostrato di possedere un potenziale minore nel provocare microsanguinamenti gastrointestinali rispetto agli altri FANS comunemente utilizzati. Tuttavia, in pazienti con una storia di disturbi del tratto gastrointestinale superiore inclusa l'ulcera peptica il farmaco va usato con cautela, sotto stretto controllo medico, e soltanto se il rapporto rischio-beneficio ne giustifica la scelta.

Il medicinale contiene lattosio quindi in caso di accertata intolleranza agli zuccheri, contattare il medico curante prima di assumere il medicinale.

Reazioni anafilattoidi

Reazioni anafilattoidi potrebbero verificarsi in pazienti senza una precedente esposizione conosciuta ai FANS, come LODINE. LODINE non deve essere dato a pazienti con la triade dell’aspirina. Questo complesso di sintomi si verifica tipicamente in pazienti asmatici che sofrono di rinite con o senza polipi nasali, o che presentano broncospasmi gravi, potenzialmente fatali, dopo aver preso l’aspirina o altri FANS. Sono stati riportati decessi in questa popolazione di pazienti. Come per altri FANS, LODINE deve essere usato con cautela in pazienti con asma pre-esisitente.

Disfunzioni renali avanzate

Nei pazienti con disfunzioni renali avanzate, il trattamento con FANS come LODINE non è raccomandato. Se la terapia con i FANS, deve comunque essere iniziata, è consigliabile uno stretto monitoraggio delle funzioni renali.

Fertilità, gravidanza ed allattamento

Chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi medicinale.

Gravidanza

L’inibizione della sintesi di prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell’1%, fino a circa l’1,5%. E’ stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post- impianto e di mortalità embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi di prostaglandine, durante il periodo organogenetico.

Durante il primo ed il secondo trimestre di gravidanza, Lodine non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari.

Se lodine è usato in una donna in attesa di concepimento, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le più basse possibili.

Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a:

  • tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);
  • disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios;

    la madre e il neonato, alla fine della gravidanza a:

  • possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ad efetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse;
  • inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.

Conseguentemente Lodine è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.

Non ci sono studi adeguati o ben controllati su donne in stato di gravidanza. I FANS come LODINE devono essere usati durante la gravidanza soltanto se il beneficio potenziale per la paziente giustifica il rischio potenziale per il feto. A causa dei ben noti efetti dei FANS sul parto e sul sistema cardiovascolare del feto umano con riferimento alla chiusura del dotto arterioso, l’uso durante la fase tardiva della gestazione deve essere evitato.

Non si conoscono gli efetti di LODINE sul travaglio e il parto nelle donne gravide.

Allattamento

Quantità in tracce di alcuni FANS sono state riportate nel latte umano. A causa del potenziale per le reazioni avverse serie provocate dai FANS come LODINE nei lattanti allattati al seno, deve essere presa la decisione o di sospendere l’allattamento al seno oppure di sospendere il farmaco, prendendo in considerazione l’importanza del farmaco per la madre.

Fertilità

A causa del meccanismo di azione, l’uso dei FANS può ritardare o impedire la rottura dei follicoli ovarici, che in alcune donne è

associata a infertilità reversibile. In donne con problemi di fertilità o sottoposte a indagini sulla fertilità occorre prendere in considerazione la sospensione dei FANS, incluso etodolac.

Efetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Data la possibilità di insorgenza di efetti che possono interferire con la vigilanza e la capacità di attenzione, l'assunzione di LODINE 600 mg compresse rivestite a rilascio prolungato richiede particolare cautela nella guida e nell'utilizzo di mezzi meccanici in genere.

Dose, modo e tempo di somministrazione

Per il trattamento cronico, la dose raccomandata di LODINE 600 mg compresse rivestite a rilascio prolungato è di 600 mg al giorno, somministrati in un'unica dose.

Per la determinazione della posologia totale giornaliera efficace, i pazienti dovrebbero ricevere il dosaggio giornaliero con la formulazione di LODINE a rilascio normale e poi passare al corrispondente dosaggio della formulazione a rilascio prolungato.

In quei pazienti che ricevono LODINE 600 mg compresse rivestite a rilascio prolungato e che richiedono un aggiustamento del dosaggio giornaliero, per la rideterminazione del dosaggio giornaliero totale si raccomanda di utilizzare solo la formulazione a rilascio normale e poi passare successivamente al corrispondente dosaggio della formulazione a rilascio prolungato.

Per aumentare al massimo l'efficacia della terapia e la tollerabilità del paziente, il dosaggio deve essere individualizzato per ciascun paziente. Dovrebbe essere prescritta la dose efficace più bassa.

LODINE 600 mg compresse rivestite a rilascio prolungato non è consigliato per il trattamento del dolore acuto poiché ci si aspetta di avere una risposta analgesica rallentata dovuta alla farmacocinetica della sua formulazione a rilascio ritardato.

Poiché l'assunzione di cibo aumenta la velocità di assorbimento ma non ha alcun efetto apparente sull'entità di assorbimento, LODINE 600 mg compresse rivestite a rilascio prolungato può essere somministrato sia lontano sia durante i pasti.

Le compresse rivestite a rilascio prolungato di LODINE 600 mg devono essere inghiottite intere e non masticate o frantumate poiché questo può alterare il rilascio del farmaco.

L'uso concomitante di LODINE e LODINE 600 mg compresse rivestite a rilascio prolungato non è raccomandato.

Sovradosaggio

In genere, i sintomi causati da sovradosaggio acuto con i FANS sono limitati a letargia, sonnolenza, nausea, vomito e dolore epigastrico e sono in genere reversibili con la terapia di supporto. Può verificarsi sanguinamento gastrointestinale. Raramente, possono presentarsi ipertensione/ipotensione, insufficienza renale acuta, depressione respiratoria e coma. Reazioni di tipo anafilattico sono state riportate dopo ingestione di FANS a dosi terapeutiche e, pertanto, possono verificarsi a seguito di sovradosaggio.

A seguito di sovradosaggio di FANS i pazienti dovrebbero essere sottoposti a terapia sintomatica e di supporto. Non esistono antidoti specifici. Lo svuotamento intestinale può essere indicato in pazienti visitati entro le 4 ore dall'evento che presentano i sintomi di sovradosaggio oppure a seguito di sovradosaggio massiccio (da 5 a

10 volte la dose usuale). Ciò dovrebbe essere efettuato tramite il vomito e/o carbone attivo (da 60 a 100 g negli adulti, da 1 a 2 g/Kg nei bambini) con un catartico osmotico. La diuresi forzata, l'alcalinizzazione delle urine, l'emodialisi o emoperfusione probabilmente non sarebbero utili a causa dell'alto legame proteico di etodolac.

In caso di ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva di LODINE avvertire immediatamente il medico o rivolgersi al più vicino ospedale.

Effetti indesiderati

Come tutti i medicinali, Lodine può causare efetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestano.

Le medicine così come LODINE possono essere associate ad un modesto aumento del rischio di attacco cardiaco (“infarto del miocardio”) o ictus.

APPARATO GASTROINTESTINALE: gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani (vedi sezione Avvertenze speciali).

Dopo somministrazione di LODINE sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore

addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Chron (vedi sezione Avvertenze speciali).

Meno frequentemente sono state osservate gastriti.

SISTEMA CARDIOVASCOLARE: edema, ipertensione e insufficienza cardiaca sono state riportate in associazione al trattamento con i FANS

CUTE: reazioni bollose includenti Sindrome di Stevens-Johnson e Necrolisi Tossica Epidermica (molto raramente).

Gli eventi sono elencati per organi ed apparati e sono suddivisi in ordine di frequenza decrescente secondo le seguenti definizioni:

  • molto comuni = efetti che si verificano con una frequenza

     1/10.

  • comuni = efetti che si verificano con una frequenza  1/100,

    1/10.

  • non comuni = efetti che si verificano con una frequenza

     1/1000, 1/100.

  • rari = efetti che si verificano con una frequenza  1/10.000,

    1/1.000.

  • molto rari = efetti che si verificano con una frequenza

    1/10.000.

  • non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

PATOLOGIE DEL SISTEMA EMOLINFOPOIETICO:

Non nota agranulocitosi, anemia, anemia aplastica, eosinofilia ,

aumento del tempo di sanguinamento, neutropenia, trombocitopenia, porpora

Molto rari anemia emolitica, leucopenia

DISTURBI DEL SISTEMA IMMUNITARIO:

Non nota reazioni di ipersensibilità, eruzione cutanea da farmaco con eosinofilia e sintomatologia sistemica (sindrome DRESS)

Molto rari reazioni anafilattiche/anafilattoidi

DISTURBI DEL METABOLISMO E DELLA NUTRIZIONE:

Non nota anoressia, perdita del gusto

PATOLOGIE DEL SISTEMA MUSCOLOSCHELETRICO:

Comuni artralgia

Non nota dolore muscolare

DISTURBI PSICHIATRICI:

Non nota ansia, allucinazioni, confusione, depressione, irritabilità

PATOLOGIE DEL SISTEMA NERVOSO:

Comuni sensazione di instabilità, cefalea, sonnolenza,

Non nota insonnia, malessere, parestesia, tremori, vertigini, accidente cerebrovascolare.

PATOLOGIE DELL’OCCHIO:

Non nota visione ofuscata, disturbi visivi

PATOLOGIE DELL’ORECCHIO E DEL LABIRINTO:

Non nota disturbi uditivi

PATOLOGIE CARDIACHE:

Non nota ipertensione, palpitazioni, infarto del miocardio.

PATOLOGIE VASCOLARI:

Non nota epistassi

PATOLOGIE RESPIRATORIE, TORACICHE E MEDIASTINICHE:

Non nota asma, broncospasma, malattia polmonare interstiziale

Molto rari infiltrazione polmonare con eosinofilia

PATOLOGIE GASTROINTESTINALI:

Molto comuni dispepsia

Comuni nausea, dolore addominale, costipazione, diarrea, flatulenza, bruciore di stomaco, vomito, distensione addominale, dolore epigastrico, feci anomale

Rari melena

Molto rari esofagite

Non nota gastrite, sanguinamento gastrointestinale, malessere gastrointestinale, ulcere gastrointestinali, perforazione gastrointestinale, ematemesi, sensazione di bruciore, sangue nelle feci, gastralgia, enterocolite, disturbo nella zona addominale superiore, colite acuta

PATOLOGIE EPATO-BILIARI:

Comuni enzimi epatici elevati (compreso fosfatasi alcalina, ALT, AST, bilirubina)

Non nota epatite, ittero, insufficienza epatica (compresa quella fatale), epatite fatale fulminante

PATOLOGIE DELLA CUTE E DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO:

Comuni eruzione cutanea

Non comuni prurito, orticaria

Non nota eruzione cutanea da farmaco con eosinofilia e sintomatologia sistemica (sindrome DRESS), alopecia, angioedema, eritema multiforme, dermatite esfoliativa, fotosensibilità, sindrome di Stevens Johnson, stomatite, ecchimosi, vasculite leucocitoclastica, necrolisi epidermica tossica pustolosi esantematosa generalizzata acuta.

PATOLOGIE RENALI E URINARIE:

Non nota insufficienza renale, inclusa quella acuta, disuria, pollachiuria, edema, aumento della creatinina serica, disfunzione renale, sindrome nefrotica, glomerulonefrite, glomerulonefrite membranosa.

PATOLOGIE SISTEMICHE E CONDIZIONI RELATIVE ALLA SEDE DI SOMMINISTRAZIONE:

Comuni afaticamento

Non nota bocca secca, astenia

Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo, riduce il rischio di effetti indesiderati.

Segnalazione degli effetti indesiderati

Se si manifesta un qualsiasi efetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio rivolgersi al medico o al farmacista. Gli efetti indesiderati possono, inoltre, essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili”. La segnalazione degli efetti indesiderati contribuisce a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

Scadenza e conservazione

Scadenza: vedere la data di scadenza riportata sulla confezione.

La data di scadenza riportata si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.

Attenzione: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza riportata sulla confezione.

I medicinali non devono essere gettati nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.

Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.

Composizione

Ogni compressa rivestita a rilascio prolungato contiene:

Principio attivo: etodolac 600 mg.

Eccipienti: ipromellosa 2208; fosfato sodico dibasico; etilcellulosa; lattosio; magnesio stearato; ipromellosa, idrossipropilcellulosa, titanio diossido, macrogol 400, ossido di ferro nero sintetico E172, macrogol 6000.

Forma farmaceutica e contenuto Compresse rivestite a rilascio prolungato. 2 blister da 10 compresse.

Titolare dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio

Pfizer Italia S.r.l. Via Isonzo, 71 04100 Latina

Su licenza: Wyeth-Ayerst Laboratories, U.S.A

Produttore e controllore finale

Wyeth Lederle S.p.a. via Nettunense 90 – 04011 Aprilia (LT) Italia

Revisione del foglio illustrativo da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco:

LODINE 300 mg compresse rivestite

Etodolac

Categoria farmacoterapeutica

Farmaco antinfiammatorio ed antireumatico, non steroideo

Indicazioni Terapeutiche

LODINE è indicato nel trattamento acuto e cronico della sintomatologia di:

  1. Artrite reumatoide
  2. Artrosi (malattia articolare degenerativa)

    Controindicazioni

    LODINE è controindicato:

    1. in pazienti con ulcera peptica in fase attiva o con un’anamnesi di ulcera o emorragia gastrointestinale associata all’uso di altri FANS;
    2. in pazienti con storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente(due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento);
    3. in caso di grave insufficienza cardiaca;
    4. in pazienti con anamnesi di asma, rinite, orticaria od altre

      reazioni allergiche durante la terapia con acido acetilsalicilico od altri FANS, a causa di una possibile reattività crociata. In alcuni pazienti sono state riportate reazioni anafilattico-simili gravi, raramente fatali ai FANS;

    5. per il trattamento del dolore perioperatorio in caso di intervento di bypass aorto-coronarico;
    6. in pazienti con ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti;
    7. in caso di grave insufficienza epatica o renale;
    8. nel terzo trimestre di gravidanza.

Precauzioni per l’uso

Efetti renali – E’ raccomandata cautela nei pazienti con disfunzioni renali pre-esistenti. I metaboliti dei FANS sono eliminati principalmente attraverso i reni. Deve essere usata cautela anche quando si inizia il trattamento con FANS come LODINE nei pazienti con una considerevole disidratazione.

Nell'uomo, è stato raccolto un piccolo numero di report spontanei di eventi avversi renali (p.e. ematuria, nefrite acuta interstiziale, insufficienza renale o scompenso renale). Perciò LODINE dovrebbe essere utilizzato con precauzione nei pazienti con alterata funzione renale (vedere sez. “Efetti indesiderati”).

La somministrazione di qualsiasi FANS a pazienti nei quali le prostaglandine renali hanno un ruolo di sostegno nel mantenimento della perfusione renale può causare una riduzione dose-dipendente della formazione delle prostaglandine e, quindi, del flusso ematico renale, che può scatenare uno scompenso renale conclamato. I pazienti a più alto rischio sono quelli con funzione renale compromessa, insufficienza cardiaca, disfunzione epatica, quelli che assumono diuretici e gli anziani. La sospensione della terapia con i FANS è generalmente seguita dal ripristino dello stato di salute precedente.

I metaboliti di etodolac sono eliminati primariamente dai reni. Il grado in cui i metaboliti glucuronidi si possono accumulare nei pazienti con insufficienza renale non è stato studiato. Come con altri farmaci i cui metaboliti sono escreti dai reni, la possibilità che reazioni avverse possano essere attribuite a questi metaboliti dovrebbe essere considerata (vedere sez. “Efetti indesiderati”).

Efetti epatici – Come con altri FANS, l'aumento borderline di uno o più test di funzionalità epatica può verificarsi nel 15% dei pazienti.

Queste anomalie di laboratorio possono progredire, restare invariate o essere transitorie con il proseguire della terapia. Elevazioni significative di alanina aminotrasferasi (ALT) o aspartato aminotrasferasi (AST) (circa dalle 2 alle 3 o più volte il limite superiore della norma) sono state riportate con i FANS come LODINE. In aggiunta sono stati riportati rari casi di reazioni gravi epatiche, compreso l’ittero, epatite fatale fulminante e insufficienza epatica (compresa quella fatale). Un paziente con segni e/o sintomi che suggeriscono disfunzione epatica, o in presenza di valori anomali dei test di funzionalità epatica, dovrebbe essere valutato per evidenziare possibili sviluppi di una reazione epatica più grave durante la terapia con LODINE. Se l'alterazione del test epatico persiste o peggiora, se si sviluppano segni o sintomi di danno epatico o manifestazioni sistemiche (per es. eosinofilia, rash, ecc.) LODINE deve essere sospeso.

La compromissione della funzione epatica o renale dovuta ad altre cause può alterare il metabolismo dei farmaci. I pazienti con queste condizioni e i pazienti sottoposti a terapie a lungo termine, specialmente gli anziani, dovrebbero essere controllati per i potenziali efetti collaterali e la posologia deve essere adattata secondo le necessità.

Efetti ematologici – Nei pazienti in terapia con LODINE viene talvolta osservata anemia. Ciò può essere dovuto a ritenzione di liquidi, perdite ematiche gastrointestinali o ad un efetto non ancora definito chiaramente sull'eritropoiesi. I pazienti in trattamento a lungo termine con FANS, compreso LODINE, dovrebbero efettuare controlli dell'emoglobina o dell'ematocrito se sviluppano una sintomatologia anemica.

Difetti di coagulazione

In alcuni pazienti il LODINE può inibire l’aggregazione piastrinica e può prolungare il tempo di sanguinamento. A diferenza dell’aspirina, questo efetto sulla funzione piastrinica è quantitativamente minore, di più breve durata, e reversibile. Pazienti che assumono LODINE e che possono essere influenzati negativamente da alterazioni nella funzione piastrinica, ad esempio pazienti con disordini nella coagulazione o pazienti che assumono anticoagulanti, devono essere tenuti attentamente sotto controllo.

Ritenzione di liquidi ed edema – La ritenzione di liquidi e l'edema sono stati osservati in alcuni pazienti che assumevano FANS come LODINE.

Quindi, LODINE deve essere usato con cautela in pazienti che presentano ritenzione di liquidi, ipertensione, o insufficienza cardiaca.

Efetti cardiovascolari e cerebrovascolari

L’uso dei medicinali antinfiammatori non steroidei può causare un aumento del rischio di eventi trombotici cardiovascolari, infarto del miocardio e ictus, a volte fatali. Il rischio aumenta con la durata del trattamento. Pazienti con malattie cardiovascolari accertate sono a rischio maggiore. Per minimizzare il rischio potenziale che si verifichi un evento avverso di tipo cardiovascolare è opportuno utilizzare etodolac alla dose efficace più bassa e per il minor tempo possibile. Anche in assenza di precedenti sintomi cardiovascolari, bisogna prestare attenzione al verificarsi di tali eventi. Il medico deve informare i pazienti sui segni e/o sintomi di una grave tossicità cardiovascolare e sulle azioni da intraprendere nel caso essa si verifichi (vedere paragrafo Controindicazioni).

Test di laboratorio – Poiché, durante la terapia con i FANS, possono verificarsi gravi ulcerazioni del tratto gastrointestinale e sanguinamenti senza alcun sintomo di allarme, i medici devono seguire i pazienti in trattamento prolungato alla ricerca di segni e sintomi di ulcerazioni e sanguinamenti e dovrebbero informarli dell'importanza di questo controllo (vedere sez. “Avvertenze Speciali” ).

Il trattamento con LODINE è associato ad una lieve riduzione dei livelli sierici di acido urico. Nel corso di studi clinici una percentuale significativamente maggiore di pazienti che assumevano etodolac ha mostrato livelli ridotti di acido urico rispetto ai pazienti che assumevano placebo.

L’uso di LODINE, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi, è sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza.

La somministrazione di LODINE dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità.

Uso in pazienti pediatrici

La sicurezza e l’efficacia di LODINE nei pazienti pediatrici non è stata stabilita e pertanto l’uso non è consigliato.

Uso in pazienti anziani Deve essere usata cautela nel trattamento dei pazienti anziani.

Si deve procedere con cautela in pazienti che assumono contemporaneamente farmaci che possono aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del re-uptake della serotonina o agenti anti-aggreganti come l’aspirina (vedi sezione “Interazioni”).

Interazioni

Informare il medico o il farmacista se si è recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica.

Antiacidi – La somministrazione concomitante di antiacidi apparentemente non influenza il grado di assorbimento di LODINE. Tuttavia, gli antiacidi possono diminuire del 15-20% la concentrazione massima raggiunta ma non hanno un efetto tangibile sul tempo di raggiungimento del picco.

Aspirina – Come con altri FANS, la somministrazione concomitante di etodolac e acido acetilsalicilico non è in genere consigliata a causa del rischio potenziale di aumentare gli efetti secondari.

Quando i FANS vengono somministrati con l'acido acetilsalicilico, viene ridotto il suo legame con le proteine anche se la clearance dei metaboliti liberi non è alterata.

Il significato clinico di questa interazione non è noto.

Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del re-uptake della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedi sezione Avvertenze speciali).

Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedi sezione Avvertenze speciali).

Anticoagulanti – I FANS possono aumentare gli efetti degli anticoagulanti,come il warfarin (vedi sezione Avvertenze speciali) – Gli efetti del Warfarin e dei FANS come LODINE sul sanguinamento gastrointestinale sono sinergici. La somministrazione concomitante di questi due farmaci presenta un più alto rischio di sanguinamento gastrointestinale rispetto a quello di utilizzatori di uno solo dei due farmaci.

E’ pertanto consigliato un attento monitoraggio di questi pazienti.

Diuretici, ACE inibitori e antagonisti dell’angiotensina II –

I FANS, incluso l’etodolac, possono ridurre l’efetto antipertensivo degli ACE Inibitori e dei diuretici con possibilità di mancato controllo della pressione arteriosa. Nei pazienti anziani, nei pazienti disidratati ,inclusi quelli in terapia diuretica, ed in pazienti con funzione renale ridotta o compromessa, la somministrazione concomitante di FANS con ACE Inibitori, con antagonisti dell’angiotensina II o con agenti che inibiscono il sistema della ciclo- ossigenasi , può determinare un deterioramento della funzione renale, inclusa una possibile insufficienza renale acuta. Questi efetti sono generalmente reversibili. I pazienti, durante la terapia concomitante, devono essere tenuti sotto osservazione per eventuali segni di insufficienza o danno renale (vedere “Precauzioni per l’uso”). Questi efetti devono anche essere presi in considerazione in pazienti che assumono LODINE in concomitanza con antagonisti dell’angiotensina II. Quindi tali combinazioni devono essere somministrate con cautela, specialmente nei pazienti anziani.

I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l’inizio della terapia concomitante.

La somministrazione simultanea di FANS come LODINE e di diuretici senza efetti sul potassio può comportare un aumento dei livelli di potassio nel plasma.

LODINE, come tutti i FANS, se assunto insieme a diuretici risparmiatori di potassio può comportare un aumento del livello di potassio nel plasma.

Antipertensivi

FANS come LODINE, possono ridurre gli efetti antipertensivi degli ACE inibitori e dei diuretici con una perdita possibile del controllo della pressione arteriosa. In pazienti anziani, disidratati (inclusi coloro che sono in terapia con diuretici) o con ridotta funzionalità renale, la somministrazione contemporanea di FANS ed ACE inibitori può comportare un peggioramento della funzionalità renale, inclusa la possibilità che si verifichi un’insufficienza renale acuta. Durante la terapia concomitante, i pazienti devono essere monitorati per l’insorgenza di segni di insufficienza o scompenso renale. La somministrazione simultanea di FANS come LODINE e di diuretici senza efetti sul potassio può risultare in un aumento dei livelli di potassio nel plasma.

Iperpotassiemia – L’etodolac, come tutti i FANS, se assunto insieme a diuretici risparmiatori di potassio può comportare un aumento del livello di potassio nel plasma.

Metotressato e Ticlopidina – Etodolac può aumentare i livelli di metotressato e ticlopidina causando tossicità, per cui se ne sconsiglia l’associazione.

L’etodolac , come tutti i FANS, non deve essere somministrato prima o in concomitanza con alte dosi di metotressato, come ad esempio quelle usate nel trattamento dell’osteosarcoma. In generale, si dovrebbe usare cautela quando FANS, come LODINE, sono somministrati insieme a metotressato.

Ciclosporina – L’etodolac, come altri FANS a causa degli efetti sulle prostaglandine renali può causare alterazioni nell’eliminazione di ciclosporina portando all'innalzamento dei livelli sierici di ciclosporina all'aumento della tossicità. La nefrotossicità associata alla ciclosporina può essere aumentata. I pazienti che assumono ciclosporina e a cui viene prescritto LODINE, o qualsiasi altro FANS, e in particolare quei pazienti con una funzione renale alterata, devono essere tenuti sotto osservazione per lo sviluppo di tossicità specifiche di questi farmaci.

Litio – FANS, come l’etodolac, possono causare un aumento dei livelli plasmatici di litio e una riduzione nella clearance renale del litio. Quando somministrati concomitantemente, i pazienti devono essere monitorati per i segni di tossicità del litio. E’ consigliato un attento monitoraggio dei livelli del litio nel caso sia richiesto un aggiustamento del dosaggio.

Glicosidi cardiaci – LODINE, come altri FANS, a causa degli efetti sulle prostaglandine renali può causare alterazioni nell'eliminazione dei glicosidi cardiaci come la digitale e la digossina, portando all'innalzamento dei livelli sierici dei glicosidi e all'aumento della loro tossicità. Bisogna avere cautela con i pazienti trattati con i glicosidi cardiaci.

Fenitoina

I FANS possono aumentare la fenitoina libera farmacologicamente attiva. La somministrazione concomitante di etodolac e fenitoina non modifica la farmacocinetica di nessuno dei due farmaci. Pertanto, è possibile somministrare etodolac ai pazienti che ricevono la fenitoina.

E’ consigliato un attento monitoraggio dei livelli di fenitoina nell’eventualità fosse necessario un aggiustamento del dosaggio.

Legame proteico – A causa dell’elevato legame proteico di LODINE, i pazienti in terapia concomitante con anticoagulanti, sulfonamidi, antimicoziali (definilidantoina), vanno attentamente controllati. Il fenilbutazone provoca un aumento (di circa l'80%) della frazione libera di etodolac. Anche se non sono stati fatti studi in vivo per verificare eventuali modificazioni nella clearance di etololac provocate dalla concomitante somministrazione di fenilbutazone, si raccomanda di non somministrare insieme i due farmaci.

Interazioni nei test di laboratorio

Per la presenza di metaboliti fenolici di etodolac, l'urina di pazienti che assumono LODINE può dare una reazione falso-positiva per la ricerca della bilirubina urinaria (urobilina).

La metodologia diagnostica che utilizza stick ad immersione per la ricerca di corpi chetonici nelle urine ha dato risultati falsamente- positivi in alcuni pazienti trattati con LODINE. In genere, questo fenomeno non è stato associato con altri eventi clinicamente significativi. Non è stata osservata alcuna correlazione con la dose.

Avvertenze Speciali

L’uso di LODINE deve essere evitato in concomitanza di FANS inibitori selettivi della COX-2.

Gli efetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della dose minima efficace per la durata di trattamento più breve possibile che occorre per controllare i sintomi.

Anziani: i pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS,specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedi sezione Dose, modo e tempo di somministrazione).

Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali.

Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedi sezione Controindicazioni), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose

disponibile. L’uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dose di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedi sotto e sezione Interazioni).

Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento.

Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del re-uptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l’aspirina (vedi sezione Interazioni).

Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono LODINE il trattamento deve essere sospeso.

I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiché tali condizioni possono essere esacerbate (vedi sezione Efetti indesiderati).

Le medicine così come LODINE possono essere associate ad un modesto aumento del rischio di attacco cardiaco (“infarto del miocardio”) o ictus. Qualsiasi rischio è più probabile con alte dosi e trattamenti prolungati. Non superare la dose o la durata del trattamento raccomandata.

Se ha problemi cardiaci, o precedenti di ictus o pensa di poter essere a rischio per queste condizioni (per esempio se ha pressione sanguigna alta, diabete o colesterolo elevato o fumo) deve discutere la sua terapia con il suo dottore o farmacista.

Occorre cautela nei pazienti con una storia di ipertensione e/o insufficienza cardiaca poiché,in associazione alla terapia con FANS sono state riportate ritenzione idrica ed edema.

Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l’uso dei FANS (vedi Efetti indesiderati). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a più alto rischio: l’insorgenza delle reazioni si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. LODINE deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.

Efetti gastrointestinali

LODINE deve essere prescritto con estrema cautela in pazienti con un’anamnesi di ulcera o emorragia gastrointestinale. Studi con altri FANS hanno mostrato che pazienti con precedente storia di ulcera peptica e/o sanguinamento gastrointestinale, e che usano i FANS, come LODINE, hanno un rischio 10 volte maggiore di sviluppare sanguinamento gastrointestinale rispetto ai pazienti con nessuno di questi fattori di rischio.

Studi farmacoepidemiologici hanno identificato, oltre alla presenza in anamnesi di ulcera, diverse altre terapie concomitanti o condizioni di co-morbidità per i FANS, come LODINE, che possono aumentare il rischio di sanguinamento gastrointestinale. Queste condizioni possono includere il trattamento con i corticosteroidi orali, il trattamento con gli anticoagulanti, una terapia di lunga durata con i FANS, il fumo, l’alcoolismo, l’età avanzata e un cattivo stato di salute complessivo (vedere “Interazioni con altri farmaci ed altre forme di interazione”).

Nei pazienti trattati con i FANS possono presentarsi in qualsiasi momento, con o senza alcun sintomo premonitore, gravi efetti di tossicità a livello gastrointestinale come sanguinamento, ulcerazione e perforazione dello stomaco, del piccolo intestino, o del grande intestino. Disturbi minori dell'apparato gastrointestinale superiore, come la dispepsia, sono comuni, e si presentano di solito precocemente durante la terapia. I medici devono tenere presente la possibilità di ulcerazioni e sanguinamenti nei pazienti trattati con i FANS come LODINE, anche in assenza di sintomi precedenti a carico del tratto gastrointestinale. Il medico deve informare il paziente circa i segni e i sintomi di grave tossicità a livello gastrointestinale e circa le misure da adottare nel caso questi si presentassero.

E’ stato dimostrato che ulcere del tratto gastrointestinale superiore, emorragie abbondanti o perforazioni causate dai FANS, sono state riscontrate in circa il 2% dei pazienti trattati da 3 a 6 mesi e in circa il 2-4% dei pazienti trattati per 1 anno. La possibilità di sviluppare un evento gastrointestinale grave può aumentare nel tempo durante il corso della terapia. Comunque anche la terapia a breve termine non è senza rischio. I fattori di rischio conosciuti per essere associati al disturbo di ulcera peptica includono l’alcolismo, il fumo e l’età avanzata. E’ più probabile che pazienti anziani o debilitati abbiano complicazioni dovute ad ulcerazioni o sanguinamenti rispetto ad altri

individui, e la maggior parte dei report spontanei per i FANS di eventi gastrointestinali fatali si riferiscono a questa popolazione.

Al fine di minimizzare il rischio potenziale di eventi gastrointestinali, si dovrebbe usare la dose minima efficace e per il più breve tempo possibile.

In volontari sani LODINE ha mostrato un potenziale minore nel provocare microsanguinamenti gastrointestinali rispetto ad altri FANS comunemente usati. Tuttavia, in pazienti con una storia di disturbi del tratto gastrointestinale superiore inclusa l'ulcera peptica il farmaco va usato con cautela, sotto stretto controllo medico, e soltanto se il rapporto rischio-beneficio ne giustifica la scelta.

Il medicinale contiene lattosio quindi in caso di accertata intolleranza agli zuccheri contattare il medico curante prima di assumere il medicinale.

Reazioni anafilattoidi

Reazioni anafilattoidi potrebbero verificarsi in pazienti senza una precedente esposizione conosciuta ai FANS, come LODINE. LODINE non deve essere dato a pazienti con la triade dell’aspirina. Questo complesso di sintomi si verifica tipicamente in pazienti asmatici che sofrono di rinite con o senza polipi nasali, o che presentano broncospasmi gravi, potenzialmente fatali, dopo aver preso l’aspirina o altri FANS. Sono stati riportati decessi in questa popolazione di pazienti. Come per altri FANS, LODINE deve essere usato con cautela in pazienti con asma pre-esistente.

Disfunzioni renali avanzate

Nei pazienti con disfunzioni renali avanzate, il trattamento con FANS come LODINE non è raccomandato. Se la terapia con i FANS, deve comunque essere iniziata, è consigliabile uno stretto monitoraggio delle funzioni renali.

Fertilità, gravidanza ed allattamento

Chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi medicinale.

Gravidanza

L’inibizione della sintesi di prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il

rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell’1%, fino a circa l’1,5%. E’ stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post- impianto e di mortalità embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi di prostaglandine, durante il periodo organogenetico.

Durante il primo ed il secondo trimestre di gravidanza, Lodine non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari.

Se Lodine è usato in una donna in attesa di concepimento, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le più basse possibili.

Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a:

  • tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);
  • disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios;

    la madre e il neonato, alla fine della gravidanza a:

  • possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ad efetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse;
  • inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.

Conseguentemente Lodine è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.

Non ci sono studi adeguati o ben controllati su donne in stato di gravidanza. I FANS come LODINE devono essere usati durante la gravidanza soltanto se il beneficio potenziale per la paziente giustifica il rischio potenziale per il feto. A causa dei ben noti efetti dei FANS sul parto e sul sistema cardiovascolare del feto umano con riferimento alla chiusura del dotto arterioso, l’uso durante la fase tardiva della gestazione deve essere evitato.

Non si conoscono gli efetti di LODINE sul travaglio e il parto nelle donne gravide.

Allattamento

Quantità in tracce di alcuni FANS sono state riportate nel latte umano. A causa del potenziale per le reazioni avverse serie provocate dai FANS come LODINE nei lattanti allattati al seno, deve essere presa la decisione o di sospendere l’allattamento al seno oppure di sospendere il farmaco, prendendo in considerazione l’importanza del farmaco per la madre.

Fertilità

A causa del meccanismo di azione, l’uso dei FANS può ritardare o impedire la rottura dei follicoli ovarici, che in alcune donne è associata a infertilità reversibile. In donne con problemi di fertilità o sottoposte a indagini sulla fertilità occorre prendere in considerazione la sospensione dei FANS, incluso etodolac.

Efetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Data la possibilità di insorgenza di efetti che possono interferire con la vigilanza e la capacità di attenzione, l'assunzione di LODINE richiede particolare cautela nella guida e nell'utilizzo di mezzi meccanici in genere.

Dose, modo e tempo di somministrazione

La dose raccomandata di LODINE è 300 mg 2 volte al giorno. Per alcuni pazienti potrà essere efficace il dosaggio di 300 mg al giorno. Non è stata verificata l'innocuità per dosaggi superiori a 1200 mg al giorno per una settimana e superiori a 600 mg al giorno per periodo più lunghi.

Soggetti anziani: la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare un'eventuale riduzione dei dosaggi sopra indicati.

Bambini: non sono state determinate la sicurezza e l’efficacia di LODINE in età pediatrica. Pertanto se ne sconsiglia l’uso sotto i 15 anni di età.

Sovradosaggio

In genere, i sintomi causati da sovradosaggio acuto con i FANS sono limitati a letargia, sonnolenza, nausea, vomito e dolore epigastrico e sono in genere reversibili con la terapia generale di supporto. Può verificarsi sanguinamento gastrointestinale. Raramente, possono presentarsi ipertensione/ipotensione,

insufficienza renale acuta, depressione respiratoria e coma. Reazioni di tipo anafilattico sono state riportate dopo ingestione di FANS a dosi terapeutiche e, pertanto, possono verificarsi a seguito di sovradosaggio.

A seguito di sovradosaggio di FANS i pazienti dovrebbero essere sottoposti a terapia sintomatica e di supporto. Non esistono antidoti specifici. Lo svuotamento intestinale può essere indicato in pazienti visitati entro le 4 ore dall’ingestione che presentano i sintomi di sovradosaggio oppure a seguito di sovradosaggio massiccio (da 5 a 10 volte la dose usuale). Ciò dovrebbe essere effettuato tramite il vomito e/o carbone attivo (da 60 a 100 g negli adulti, da 1 a 2 g/Kg nei bambini) con un catartico osmotico. La diuresi forzata, l'alcalinizzazione delle urine, l'emodialisi o emoperfusione probabilmente non sarebbero utili a causa dell'alto legame proteico di etodolac.

In caso di ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva di LODINE avvertire immediatamente il medico o rivolgersi al più vicino ospedale.

Effetti indesiderati

Come tutti i medicinali, Lodine può causare efetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestano.

Le medicine così come LODINE possono essere associate ad un modesto aumento del rischio di attacco cardiaco (“infarto del miocardio”) o ictus.

APPARATO GASTROINTESTINALE: gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani (vedi sezione Avvertenze speciali).

Dopo somministrazione di LODINE sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Chron (vedi sezione Avvertenze speciali).

Meno frequentemente sono state osservate gastriti.

SISTEMA CARDIOVASCOLARE: edema, ipertensione e insufficienza cardiaca sono state riportate in associazione al trattamento con i FANS.

CUTE: reazioni bollose includenti Sindrome di Stevens-Johnson e Necrolisi Tossica Epidermica (molto raramente).

Gli eventi sono elencati per organi ed apparati e sono suddivisi in ordine di frequenza decrescente secondo le seguenti definizioni:

  • molto comuni = efetti che si verificano con una frequenza

     1/10.

  • comuni = efetti che si verificano con una frequenza  1/100,

    10.

  • non comuni = efetti che si verificano con una frequenza

     1/1000, 1/100.

  • rari = efetti che si verificano con una frequenza  1/10.000,

    1/1000.

  • molto rari = efetti che si verificano con una frequenza

    1/10.000.

  • non nota = la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili.

PATOLOGIE DEL SISTEMA EMOLINFOPOIETICO:

Non nota

agranulocitosi, anemia, anemia aplastica, eosinofilia, aumento del tempo di sanguinamento, neutropenia, trombocitopenia, porpora

Molto rari anemia

emolitica, leucopenia

DISTURBI DEL SISTEMA IMMUNITARIO:

Non nota reazioni di

ipersensibilità, eruzione cutanea da farmaco con eosinofilia e sintomatologia sistemica (sindrome DRESS)

Molto rari reazioni anafilattiche/anafilattoidi

DISTURBI DEL METABOLISMO E DELLA NUTRIZIONE:

Non nota anoressia, perdita del gusto

PATOLOGIE DEL SISTEMA MUSCOLOSCHELETRICO:

Comuni artralgia

Non nota dolore muscolare

DISTURBI PSICHIATRICI:

Non nota ansia,

allucinazioni, confusione, depressione, irritabilità

PATOLOGIE DEL SISTEMA NERVOSO:

Comuni sensazione di instabilità, cefalea, sonnolenza

Non nota insonnia,

malessere, parestesia, tremori, vertigini, accidente cerebrovascolare.

PATOLOGIE DELL’OCCHIO:

Non nota visione ofuscata, disturbi visivi

PATOLOGIE DELL’ORECCHIO E DEL LABIRINTO:

Non nota disturbi uditivi

PATOLOGIE CARDIACHE:

Non nota ipertensione, palpitazioni, infarto del miocardio.

PATOLOGIE VASCOLARI:

Non nota epistassi

PATOLOGIE RESPIRATORIE,TORACICHE E MEDIASTINICHE:

Non nota asma, broncospasma, malattia polmonare interstiziale

Molto rari infiltrazione polmonare con eosinofilia

PATOLOGIE GASTROINTESTINALI:

Molto comuni dispepsia

Comuni nausea,

dolore addominale, costipazione, diarrea, flatulenza, bruciore di stomaco, vomito, distensione addominale, dolore epigastrico, feci anomale

Rari

melena

Molto rari esofagite

Non nota gastrite,

sanguinamento gastrointestinale, malessere gastrointestinale,

ulcere gastrointestinali, perforazione gastrointestinale, ematemesi, sensazione di bruciore, sangue nelle feci, gastralgia, enterocolite, disturbi nella zona addominale superiore, colite acuta

PATOLOGIE EPATOBILIARI:

Comuni enzimi

epatici elevati (compreso fosfatasi alcalina, ALT, AST, bilirubina)

Non nota epatite,

ittero, insufficienza epatica (compresa quella fatale), epatite fatale fulminante

PATOLOGIE DELLA CUTE E DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO:

Comuni eruzione cutanea

Non comuni prurito, orticaria

Non nota eruzione

cutanea da farmaco con eosinofilia e sintomatologia sistemica (sindrome DRESS), alopecia, angioedema, eritema multiforme, dermatite esfoliativa, fotosensibilità, sindrome di Stevens Johnson, stomatite, ecchimosi, vasculite

leucocitoclastica, necrolisi epidermica tossica, pustolosi esantematosa generalizzata acuta.

PATOLOGIE RENALI E URINARIE:

Non nota insufficienza

renale, inclusa quella acuta, disuria, pollachiuria, edema, aumento della creatinina serica,

disfunzione renale, sindrome nefrotica, glomerulonefrite, glomerulonefrite membranosa.

PATOLOGIE SISTEMICHE E CONDIZIONI RELATIVE ALLA SEDE DI

SOMMINISTRAZIONE: Comuni afaticamento Non nota bocca secca, astenia

Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati.

Segnalazione degli effetti indesiderati

Se si manifesta un qualsiasi efetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio rivolgersi al medico o al farmacista. Gli efetti indesiderati possono, inoltre, essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili”. La segnalazione degli efetti indesiderati contribuisce a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

Scadenza e Conservazione

Scadenza: vedere la data di scadenza riportata sulla confezione

La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.

Attenzione: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza riportata sulla confezione.

I medicinali non devono essere gettati nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.

Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.

Composizione

Ogni compressa rivestita contiene:

Principio attivo: Etodolac 300 mg.

Eccipienti: lattosio, sodio amido glicolato, cellulosa microcristallina, silice colloidale, povidone, magnesio stearato, Opadry Orange (ipromellosa, ossido di ferro rosso, ossido di ferro giallo, titanio diossido, macrogol, polisorbato 80), Opadry Clear (ipromellosa, macrogol 400, macrogol 6000).

Forma farmaceutica e contenuto

Compresse rivestite: Astuccio contenente 14 confetti da 300 mg.

Titolare dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio

Pfizer Italia S.r.l. Via Isonzo, 71 04100 Latina

Su licenza: Wyeth-Ayerst Laboratories, U.S.A

Produttore e controllore finale

Wyeth Lederle S.p.A. – Via Nettunense 90 – APRILIA (LT)

Revisione del foglio illustrativo da parte dell’Agenzia Italiana del farmaco:

Foglio Illustrativo

LODINE Cremgel (etodolac) Composizione

100 g di gel contengono 10 g di etodolac. Eccipienti: Carbomer 941, sodio metabisolfito, polisorbato 80, metile p-idrossibenzoato, propile p-idrossibenzoato, trometamina, acqua depurata.

Presentazione

Tubo da 50 g di etodolac al 10%

Categoria farmacoterapeutica

Antinfiammatorio non steroideo.

La formulazione in gel permette un rapido passaggio del principio attivo attraverso la cute ed un suo accumulo nel tessuto sottostante, sede del processo flogistico.

Titolare A.I.C.

Wyeth Lederle S.p.A. – Aprilia (LT)

Produttore

Montefarmaco S.p.A. – Pero (MI)

Controllato da: Wyeth Lederle S.p.A. – Aprilia (LT)

Indicazioni

Trattamento locale di stati dolorosi e flogistici di natura reumatica delle articolazioni, dei muscoli, tendini o legamenti.

Controindicazioni

Ipersensibilità all’etodolac, acido acetilsalicilico ed altri farmaci antinfiammatori non steroidei.

Precauzioni

Lodine Cremgel non deve essere applicato su piaghe, ferite aperte o zone eczematose, ma solo sulla pelle intatta.

Evitare il contatto con gli occhi o con le mucose. Uso esterno.

Gravidanza ed allattamento

Non è stata determinata la sicurezza del Lodine Cremgel durante la gravidanza e l’allattamento. Pertanto se ne sconsiglia l’uso in tali periodi.

TENERE FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI

Interazioni

In base ai risultati della biodisponibilità è estremamente improbabile che il Lodine Cremgel interferisca con il legame di altri farmaci alle proteine plasmatiche. Tuttavia, si consiglia i medici di tenere sotto controllo quei pazienti che contemporaneamente al Lodine Cremgel assumono altri farmaci ad elevato legame proteico (dicumarolici, eparina, sulfonamidi, difenilidantoina) per eventuali aggiustamenti del dosaggio.

Avvertenze

L’applicazione di prodotti per uso topico, specie se protratta, può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. In questi casi si dovrà interrompere il trattamento ed istituire una terapia opportuna.

Dose, modo e tempo di somministrazione

Applicare una opportuna quantità di Lodine Cremgel nella sede del dolore 3-4 volte al giorno, secondo la gravità del caso.

Massaggiare leggermente fino a completo assorbimento.

Effetti indesiderati

Dagli studi clinici non sono emersi efetti collaterali a carico dell’epidermide.

Tuttavia in considerazione del tipo di preparazione potrebbero verificarsi occasionalmente rush, prurito, arrossamento, bruciore della pelle, eruzioni cutanee.

Comunicare al medico od al farmacista l’insorgenza di eventuali effetti indesiderati – anche non previsti – nel presente foglio illustrativo.

Conservare al riparo dal calore.

Controllare la data di scadenza indicata sulla confezione.

Attenzione: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata.

Data di ultima revisione: 18 giugno 1993